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L' unione tra scienza e la tecnica. Una faticosa conquista
Il libro parte da un'analisi rigorosamente storica del significato che, di volta in volta, gli operatori hanno dato ai termini scienza e tecnica. Nella lunga evoluzione storica di tali concetti si considerano solo i momenti in cui la natura della loro relazione emerge in modo significativo. Il rapporto è stato di esclusione di una componente, oppure d'inclusione di una nell'altra e viceversa, e, infine, di unione reciproca. Si è cercato d'individuare le ragioni delle difficoltà e delle fatiche che sono state necessarie per conseguire l'unione completa e sistematica delle due parti costituenti il nesso tra scienza e tecnica, realizzatosi nel corso del secolo XIX. -
Sensibili alle forme. Che cos'è l'arte
Massimo Pamio analizza l'attività artistica dal punto di vista scientifico, presentandola come un prodotto dell'evoluzione, in base a una nuova ipotesi che prevede tre fasi: la morfogenesi, la morfognosia, la morfoestesia, per poi interrogarne, dal punto di vista filosofico, il senso. La questione viene affrontata inoltre dal punto di vista antropologico e sociologico, con risposte originali e provocatorie. L'opera viene completata da un finale a sorpresa e da un'appendice dedicata a 60 artisti italiani dei nostri giorni, che, per il loro altissimo valore ""dovrebbero essere posti all'attenzione del mondo""""."" -
Il momento populista. Ernesto Laclau in discussione
A cinque anni dalla scomparsa del filosofo argentino la profezia sul ""momento populista"""" sembra essersi avverata: l'Europa attraversa una fase di radicale ridefinizione dello spazio politico all'interno di una congiuntura aperta a esiti diversi. I saggi contenuti in questo volume, posizionandosi su questo crinale, ripercorrono il lascito di Laclau evidenziando le intuizioni e scovando le incertezze, all'interno di una lettura che si tiene ben lontana dall'apologia, ma che ambisce a fornire strumenti per l'analisi critica e l'azione politica nel presente."" -
Totum et unum. Giordano Bruno e il pensiero antico
"Totum et unum"""" propone un'indagine sulle fonti antiche del pensiero di Giordano Bruno, mettendo in luce la derivazione classica del monismo dell'autore. Bruno, opponendosi ad Aristotele, descrive il principio divino come immanente alla materia e sostiene la tesi dell'unità assoluta del Tutto, che è immobile, immutabile ed eterno in se stesso, ma mutevole e corruttibile nelle forme accidentali di cui si compone. Riprendendo il pensiero dei presocratici, la cosmologia platonica e l'henologia plotiniana, Bruno afferma che la materia è animata dal principio vitale in essa stessa contenuto. Pertanto non esistono dualità, ma i contrari coincidono tra loro e si completano nell'unità del reale." -
La natura del bello
Occuparsi della bellezza apre sfide inedite e fondamentali per l'uomo di ogni tempo. Quella della bellezza, infatti, è un'esperienza che mette in gioco tutto l'uomo, la dimensione sensibile e la dimensione razionale e spirituale, la sua natura psicofisica nel complesso. La bellezza costringe a capire il nesso tra il corpo e la mente, tra i nostri cinque sensi e la nostra dimensione cosciente e razionale che esprime giudizi e sentimenti; apre ulteriori domande circa la verità di ciò che vediamo, sentiamo, ascoltiamo; mette in discussione il modo di condurre l'esistenza e di impostare la vita sociale, politica ed economica delle comunità. L'esperienza del bello ci chiede oggi di comprendere che cosa la renda possibile, quanto sia davvero reale e comunicabile, se sia producibile e fruibile anche da macchine o dispositivi dotati di intelligenza artificiale. La bellezza, infine, ci ferisce e ci rimette di fronte al nostro destino ultimo, al problema inaggirabile del senso del vivere e del morire. Postfazione di Elio Franzini. -
Attraverso i confini del tempo e dello spazio. Saggio sulle forme archetipe
Un viaggio simbolico, attraverso i confini del tempo e dello spazio, alla scoperta della natura archetipa delle forme. Un saggio letterario-filosofico che indaga su quei princìpi creativi che stanno alla base dei processi formativi, in natura come in arte, e del loro dispiegarsi nel tempo e nello spazio. Questo libro è rivolto agli artisti, ai liberi pensatori e a tutti coloro che nella vita non si accontentano di vedere la realtà soltanto esteriormente, così come ci appare attraverso i sensi, e necessiterebbero, invece, di una chiave di lettura fenomenologica del mondo, così come la intenderebbe il pensiero goethiano. Lo studio sulle forme archetipe ci riporta all'origine dell'arte, del mito e del simbolo, fornendo, dunque, gli strumenti di partenza per una chiara ed efficace interpretazione di quella realtà intelligibile in cui risiedono gli archetipi, ovvero quelle forze creative dalle quali tutto ha origine e alle quali tutto farebbe ritorno, per attingervi sempre nuova e feconda ispirazione. -
Pensiero terrestre e spazio di gioco. L'orizzonte ecologico dell'esperienza a partire da Merleau-Ponty
Nel 1939, in visita presso gli archivi di Lovanio, Merleau-Ponty legge per la prima volta il manoscritto husserliano sul ""Rovesciamento della dottrina copernicana"""". È un incontro importante, che contribuisce in modo decisivo a fondare la cosmologia merleau-pontyana. Dalla rivoluzione scientifica ai viaggi spaziali, il nostro ancoraggio alla Terra - questo grande inaggirabile che si corrisponde con il corpo vivo - si è indebolito, facendosi più mediato. Che ne è, allora, del gioco che coinvolge il soggetto e il mondo? È possibile pensare la Terra come un oggetto? È necessario rinunciare a parlare di soggettività, come ha auspicato la generazione post-strutturalista? Questo libro è un esercizio di pensiero sul modello dello Spielraum, lo spazio di gioco che modula i rapporti tra il vivente e il suolo, tra il soggetto e il suo orizzonte di possibilità, e la proposta di un'ontologia del gioco che definisce una soggettività ecologica."" -
Educazione e movimenti sociali. Un'etnografia collaborativa con il movimento di donne contadine a Santa Catarina (Brasile)
Il libro costituisce in Italia il primo contributo complessivo alla pedagogia dei movimenti sociali, un campo di studi emergente, che ha dei notevoli antecedenti nelle esperienze di educazione popolare e nelle pedagogie critiche. Le dimensioni educative dei movimenti sociali sono esplorate a partire da un approccio teorico-metodologico originale e rigoroso, e in riferimento a un caso empirico: il Movimento di Donne Contadine a Santa Catarina (Brasile). Dopo alcune essenziali contestualizzazioni teoriche, metodologiche e storiche, vengono indagati l'incidenza dell'impegno sulla formazione delle soggettività militanti, i conflitti cui espone la partecipazione e le trasformazioni che quest'ultima genera nella vita delle donne e delle comunità. Le implicazioni pedagogiche femministe e decoloniali delle pratiche del Movimento sono approfondite anche rispetto all'agroecologia, il tema fondamentale intorno al quale attualmente si articolano le lotte delle reti contadine internazionali. -
La filosofia futura (2018). Vol. 10: Filosofia ed esistenza.
La filosofia futura mette in questione quella che da sempre è ritenuta una evidenza assoluta, secondo la quale ogni cosa del mondo è soggetta all'eterno flusso del divenire. La filosofia futura mostra che tale evidenza è il perimetro all'interno del quale il pensiero occidentale da sempre si stabilisce, e la civiltà dell'Occidente, ormai planetaria, va manifestandosi. L'uomo va alla ricerca del rimedio contro l'angoscia del divenire perché, innanzitutto, crede che il divenire esista. Quando si inizia a mettere in discussione questa fede, si incomincia a mettere in questione la logica stessa del rimedio. -
La costituzione come decisione. Contro i giusmoralisti
Questo saggio indaga criticamente il lento, ma costante processo di 'moralizzazione' del diritto costituzionale indotto da una scienza giuridica 'progressiva' attraverso l'interpretazione 'per princìpi', criterio posto a fondamento della validità stessa (per alcuni del 'vigore' materiale) dell'ordinamento giuridico. La dilatazione della retorica dei diritti dell'uomo e lo scivolamento della lotta politica dal suo luogo naturale e classico - l'agorà della polis - alle aule giudiziarie e alle pretese formali proprie del processo stanno determinando un progressivo esaurimento qualitativo del conflitto sociale e di conseguenza l'arretramento, continuo ed inesorabile, della partecipazione politica e della volontà di decisione. Diritti dell'uomo 'interpretati' e gestiti dalle corti supreme, pace universale, superamento dello Stato e abrogazione della sovranità e dei princìpi classici della scienza giuridica sono le parole d'ordine che occultano uno spostamento della decisione politica dai popoli storicamente determinati e dai loro rappresentanti a incontrollabili poteri finanziari che agiscono a livello globale, incuranti degli interessi concreti dei singoli e delle nazioni. Il diritto giudiziario e lo Stato dei giudici sono le forme patologiche della trasformazione dello Stato di diritto in dis-ordinamento post-costituzionale e post-nazionale. Nel mentre si diffondono nuove ideologie arbitrarie senza luogo e senza storia, per l'Europa si aggira spavaldo lo spettro dell'uguaglianza priva di sostanza, del diritto privo di volontà e di decisione, della libertà senza le libertà, dei diritti senza i doveri. -
Bauhaus absconditum. Arte, corpo e mistica alle radici del Modernismo
Il centesimo anniversario del Bauhaus (1919-2019) rappresenta un'occasione preziosa per riflettere sulla natura e sull'eredità di uno dei fenomeni più dinamici e significativi che abbiano animato la sperimentazione artistica del Novecento. Nonostante la ricchezza e l'ampiezza di studi sull'argomento, un vasto orizzonte culturale sul quale l'istituzione del Bauhaus si staglia è rimasto per lo più inesplorato. Si tratta dello sfondo costituito dall'esperienza mistica, spirituale e insieme sensibile e corporea che stimola e permea non solo il complesso panorama artistico del primo Novecento, ma anche, direttamente, la visione creativa, innovativa, provocatoria e insieme didattica e formativa della scuola fondata da Walter Gropius. Attraverso l'analisi dell'opera artistica, della riflessione teorica e delle pratiche di vita di Vasilij Kandinskij, Johannes Itten e Paul Klee, il presente lavoro si propone di mettere in luce quegli elementi simbolici, ineffabili, ""fantastici"""", """"lirici"""", non concettualizzabili che il razionalismo artistico ha cercato di dominare e reprimere e che invece si sono rivelati a esso coessenziali, innervando di sé anche la visione pragmatica del Bauhaus."" -
La filosofia di Pat Martino. La forza creativa del jazz
Pat Martino non è soltanto un innovativo chitarrista jazz e compositore, ma un uomo che ha saputo sviluppare una straordinaria sensibilità spirituale nei confronti della sua esistenza in virtù di esperienze decisive: su tutte, la ricostruzione della propria memoria e vita a seguito di un aneurisma cerebrale che gli ha provocato una grave amnesia. Questo fa di lui una figura di grande ispirazione. Confrontarsi con il suo universo umano e artistico significa farsi condurre in un viaggio di esplorazione che va da Eraclito a Rousseau, dalle fifilosofie orientali al fascino oracolare del Libro dei Mutamenti e dei suoi esagrammi. La musica è infatti per lui un mezzo, un veicolo per stabilire una connessione spirituale con il tutto e approdare a una più profonda comprensione della propria identità. Come ha detto Carlos Santana, è un musicista totale che attraverso la sua arte ispira le persone a una forma superiore di consapevolezza. -
La sottomissione
Ambientato nella Romania del dopoguerra, ""La sottomissione"""" è un romanzo che racconta la vita di una donna deportata nei campi di lavoro in Siberia, dove scopre che soltanto le donne incinte possono tornare a casa. Ma come si può restare incinta in un campo di sole donne? La protagonista riesce nell'impresa, ritornando in Romania, ormai sotto l'assedio delle autorità sovietiche. Gli eventi politici si mescolano alla vita quotidiana dei personaggi, sotto un velo nebbioso di mistero. Messi di fronte a loro stessi, i protagonisti vengono chiamati a fare una scelta tra la determinazione del proprio destino e la sottomissione a esso."" -
Gli anarchici e la rivoluzione russa (1917-1922)
Il testo raccoglie una decina di contributi scritti in occasione del centenario della rivoluzione russa a partire da un'esigenza sentita come importante dagli autori: offrire un'analisi storiografica su uno snodo centrale per la storia del Novecento e per l'identità del movimento operaio, mettendo in evidenza natura e caratteristiche della critica anarchica al bolscevismo. Emerge così, nella sua ricchezza e perspicacia, la visione libertaria degli eventi russi, ovvero il tentativo di far sopravvivere la rivoluzione al bolscevismo, o meglio di far vivere la rivoluzione facendo a meno dei due pilastri su cui poggia il bolscevismo: il partito e la polizia segreta. Nel fare ciò gli anarchici provano anche a mettere in moto processi, seppur frammentari, di autogoverno popolare, appoggiando i soviet più radicali, come quello di Kronstadt, o l'autogestione delle campagne, come nelle zone influenzate dal machnovismo. -
Tra seduzione e ispirazione: l'uomo (1992-1999)
Perché reintrodurre il vecchio termine di ispirazione, che risale al romanticismo tedesco? Perché ""il suo soggetto non è 'il' soggetto, ma l'altro: proprio come per la seduzione, la persecuzione, la rivelazione. In risonanza con l'altro adulto originario, questo altro, in momenti privilegiati, riapre la ferita dell'inatteso, dell'enigma. Un'apertura che l'analisi talvolta mantiene - è precisamente questo il suo marchio d'origine, il suo marchio ad opera dell'origine - e che può essere trasportata al di fuori, verso altri campi di alterità e di ispirazione. È quello che bisogna appunto denominare transfert di transfert"""". Il volume comprende lavori scritti tra il 1992 e il 1999, molti dei quali davvero ispirati e spesso controcorrente, originali e sempre chiarificatori, non solo rispetto alle forze in gioco nel conflitto psichico, all'inconscio sessuale che è caratteristica dell'essere umano, alla pulsione di morte, agli scopi della cura psicoanalitica, ma anche relativamente al posto della psicoanalisi nella comunità scientifica, alla sua posizione antiermeneutica, tra miti e teorie."" -
Solo. Il falso inedito di Descartes
La vita di Cartesio è sempre stata legata al tema della solitudine. Orfano di madre, innamorato di una bambina guercia, già dall'infanzia i dottori gli pronosticano la morte a causa di una salute cagionevole. Il primo salasso nella camera del collegio, il desiderio di seguire l'esperienza del poeta sulla scia della guerra, l'esilio volontario ""en son ermitage"""", la morte dell'unica figlia, di cui si finge lo zio. L'ombra di quel solipsismo esistenziale, che accompagna la mente umana, era già inscritta nella vita. Anzi si fa soluzione, l'unica possibile quando nell'anacoresi olandese tenterà di distruggere il mondo e fondarne uno nuovo fatto di macchine e particelle - geometria e materia - dove si può essere certi solamente del proprio pensare. Sotto quei cappotti e quei cappelli che vede dalla finestra ci sono uomini o automi? In questi scritti inediti è raccontata la progressiva costruzione di una nuova filosofia, miccia della modernità, che coinciderà in maniera straordinaria con la costruzione di una solitudine."" -
Omogenitorialità. Ideologia, pratiche, interrogativi
Il tema dell'omogenitorialità attraversa tutta una serie di questioni nodali che coinvolgono il rapporto tra cultura e natura, tecnologia ed etica, desideri, bisogni e diritti, funzioni genitoriali (materna e paterna) e corpi (femminile e maschile), io culturale e strutture inconsce della mente. Affrontando questi temi, l'autore pone una serie di interrogativi più direttamente inerenti la dimensione clinica, segnalando alcune ricerche che comproverebbero possibili danni nello sviluppo dei figli di genitori omosessuali, di contro ad altre che li escludono. Il volume riflette dunque sugli assetti mentali e relazionali che caratterizzano da un lato la famiglia tradizionale e dall'altro le ""nuove famiglie"""", analizzando anche il rapporto tra sessualità e generatività, profondamente trasformato dalle nuove tecnologie procreative."" -
Che cos'è l'estetica?
In questo breve scritto del 1904, che qui presentiamo in traduzione italiana, Santayana sintetizza mirabilmente la propria visione dell'estetica, che aveva già trovato un'ampia formulazione nel suo capolavoro giovanile, The Sense of Beauty (1896). Lungi dall'essere un ambito isolato da ogni altro fenomeno vitale e culturale e dall'essere irrigidita in una mera dottrina speciale, l'estetica - secondo Santayana - affonda le radici nella dimensione spontanea e immediata dell'intera esperienza, rivendicando così una sorta di primato dell'estetico, il primato cioè di quel senso dell'immediato, del non adulterato, dell'istante fatto dell'esperienza. Integrare la bellezza e l'arte, così come ogni altra attività umana, con la vita, restituire ad esse quella affermatività, quella forte vitalità del precategoriale dal quale sorgono: ecco forse l'obiettivo di fondo del pensiero estetico di Santayana. Il testo è preceduto da una introduzione che delinea il profilo intellettuale di Santayana ed è seguito da una postfazione che colloca e interpreta l'opera nell'insieme del suo pensiero. -
Leonardo e la crisi del Rinascimento
Questa monografia sulla civiltà rinascimentale, studiata a partire da uno dei suoi maggiori protagonisti, è il frutto di una ventennale ricerca, dalla quale emerge l'immagine inusitata di Leonardo, come genio formatosi grazie agli ammanchi affettivi della sua infanzia, e del Rinascimento come epoca instabile e ancipite in cui l'uomo tardo-medievale scopre la sua individualità psichica e desiderativa, in precedenza incapsulata all'interno di mediazioni teologiche e magico-cosmiche. E, assieme a Leonardo, sono altri aspetti fondanti del paradigma moderno ad acquistare un'insolita perspicuità: l'elaborazione di un nuovo codice etico-sociale nell'ideale cortigiano di Bembo e Castiglione e, con Ariosto, la narrazione dell'individuo moderno alla scoperta di sé attraverso la simbologia dell'epos cavalleresco. Dalla ricerca di Fornari affiora non solo un ritratto inedito di un personaggio che tutti credono ormai di conoscere, ma anche un panorama culturale in grado di far scoprire all'uomo contemporaneo le sue radici dimenticate. -
Il cervello che cambia. Neuroimaging: il contributo alle neuroscienze
Le neuroscienze hanno oggi a disposizione strumenti estremamente sofisticati per ottenere immagini anatomiche e funzionali che contribuiscano sia alla comprensione dei fenomeni che determinano le varie patologie, sia a monitorare l'efficacia dei trattamenti farmacologici e psicoterapeutici. L'obiettivo di questo volume è riunire le competenze di differenti autori, al fine di produrre una sintesi dei risultati principali della letteratura scientifica, concentrando l'attenzione sulle patologie che interessano prevalentemente il sistema limbico. Partendo da una descrizione anatomica e funzionale e da una sintesi delle metodologie di neuroimmagini utilizzate per indagare questa regione cerebrale, il lettore verrà guidato a una disamina dei correlati neurobiologici sottostanti i principali disturbi psichiatrici e degli effetti a livello neurofisiologico delle psicoterapie maggiormente impiegate per il trattamento di questi disturbi. Presentazione di Massimo Ammaniti.