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Il lupo che aveva paura di tutto
In un bosco fitto fitto, dall'altra parte del mondo, vive un lupo enorme con le orecchie pelose e due zanne spaventose. Si chiama Garù-Garù e nessuno ha il coraggio di avvicinarsi a lui o di parlargli. Al suo apparire sul sentiero che attraversa il bosco, si scatena immancabilmente un fuggi fuggi generale: i conigli si tuffano nelle tane, i cervi si rifugiano tra i cespugli, gli uccelli volano in cima agli alberi e tutti gli animali chiudono gli occhi perché hanno paura persino di vederlo. Eppure, questo lupo gigantesco è il più pauroso di tutti: è terrorizzato dai serpenti, dai rospi... e perfino dalle lumache! Ma, più di ogni altra cosa, ha paura del buio, per questo la sera, quando torna nella sua grotta, non spegne mai la piccola lampada vicino al letto e tiene sempre una torcia in tasca, che non si sa mai. Finché una notte viene svegliato da qualcuno che bussa alla porta: è Noemi, una bambina con le trecce bionde che chiede ospitalità. Da questo momento, il lupo non sarà più lo stesso e con l'aiuto della bimba riuscirà a superare tutte le sue paure... compresa quella del buio! Questo racconto divertente e ben ritmato a firma di Ann Rocard, pubblicato per la biblioteca della Ciopi e accompagnato dalle buffe illustrazioni di Israel Barrón, rilegge in una chiave del tutto inedita la figura leggendaria del lupo mannaro, che da sempre affascina scrittori e cineasti. L'uomo condannato da una maledizione a trasformarsi in bestia feroce a ogni plenilunio qui diventa una creatura apparentemente spaventosa ma in realtà tenera e inoffensiva. Che non mancherà di ispirare ai bambini qualche risata e tanto, tanto affetto! Età di lettura: da 5 anni. -
Colore. Tecniche e consigli per disegnare dal vero
Imparate a esprimervi attraverso il colore mentre dipingete in location grazie ai dettagliati consigli e alle tecniche contenute in questo prezioso libro, quinto volume della collana ""Urban Sketching"""". L'autrice - un'acquerellista esperta, illustratrice e insegnante - condivide qui i suoi consigli essenziali sull'uso del colore, dal giusto rapporto tra acqua e pigmento, ai modi per ottenere tinte vivaci ed evitare miscele dai colori indefiniti, per dipingere utilizzando le tecniche bagnato su bagnato o bagnato su asciutto. Incentrato sull'uso espressivo del colore, questo agile manuale passa brevemente in rassegna i materiali e gli strumenti necessari all'urban sketcher, prende in esame le varie tavolozze, spiega come miscelare i colori e utilizzare palette complete, limitate o monocrome o come realizzare schemi di colori complementari, analoghi o neutri. Grazie ai consigli contenuti in questo libro, il lettore acquisirà maggiore conoscenza e familiarità in particolare con le tecniche dell'acquerello, ma senza trascurare le grandi potenzialità di inchiostro, matite, pastelli idrosolubili ecc. Le dettagliate istruzioni sono messe in pratica nelle stupefacenti illustrazioni realizzate dall'autrice stessa e da altri urban sketcher, che includono anche esempi di campioni di colore. L'ampia sezione finale è dedicata infine a una galleria delle opere di sketcher di talento provenienti da tutto il mondo. Urban Sketching - Colore è una guida indispensabile per tutti gli artisti che lavorano in esterni nelle varie location e aspirano a migliorare e rafforzare il loro uso espressivo del colore."" -
Gran vampiro. Vol. 3: età della nostra morte, L'.
Questo terzo volume dedicato al vampiro più malinconico, romantico e imbranato della storia del fumetto ci porta dentro la vita sentimentale dei personaggi che ormai conosciamo, con un nuovo lungo episodio in cui sembrano finalmente risolversi alcune delle vicende amorose lasciate in sospeso nelle avventure precedenti. Torniamo quindi in una Vilna più che mai accesa dalla passione, dove il nostro Fernando si ritrova al centro di un vero e proprio turbine d'amore, questa volta in veste di amico e confidente. Aspirina, la vampira eternamente adolescente, è ancora perdutamente innamorata di lui, anche se si è ormai rassegnata alla sua indifferenza. Ora, infatti, è più concentrata su sé stessa e sulla sua crisi esistenziale, che sfoga con crudeltà durante le sessioni di caccia notturna. L'incontro con due suoi coetanei, un goffo papero con cui condivide i tipici problemi adolescenziali e il vampiro Edmundo, che ha una filosofia di vita opposta alla sua, potrebbe però aiutarla a rimettersi in discussione e a fare finalmente pace con Fernando. Anche Riccardo Mariani, il lupo mandrillo, inizia a vacillare nella sua veste di intramontabile seduttore. Ormai stufo di perdere le sembianze umane ogni volta che si trova davanti a una donna attraente, dovrà fare i conti con i suoi sentimenti per Josamicina, bellissima e agguerrita sorella di Aspirina, che avrà su di lui un effetto del tutto inaspettato. Fernando si troverà quindi a fare da tramite fra i due, ricavandone non poche seccature. Non mancano apparizioni di altri personaggi noti, fra cui il fascinoso Vincent Ehrenstein, ancora insieme a Magda, l'artista-pittrice conosciuta al castello del Gran Vampiro, che però non riesce ad acquietare il suo spirito libertino. E Fernando? Oltre a farsi carico delle confessioni altrui, sembra essersi ritirato a vita privata nel suo castello, dove scrive lettere a una certa Luisa, un amore ormai perduto per sempre. Ma c'è chi, senza farsi notare, si prende cura di lui... -
La foca bianca. Ediz. speciale
"Bambino mio, taci, la notte ci incalza, / nereggiano le acque già verdi splendenti, / ci guarda la luna che in cielo s'innalza / dormire tranquilli al fruscio dei frangenti"""". Comincia con una ninna nanna la storia di Kotick, il figlio di Matka e Sea Catch nato sulla spiaggia di Novastoshnah, affollata di maschi di foca che lottano ferocemente per trovare un posto per la propria famiglia. Appena nato, il cucciolo è tutto testa e spalle, con gli occhi color acquamarina, come tutti gli altri, ma la sua pelliccia rivela già qualcosa di insolito. Kotick sarà una foca come non se ne sono mai viste al mondo: una foca bianca! Amorevolmente accudito dalla mamma, il cucciolo vive un'infanzia serena a Novastoshnah, giocando con i compagni e acquisendo a poco a poco familiarità con l'acqua fino a diventare un eccellente nuotatore. Man mano che cresce facendo esperienza dei doni e delle insidie del mare, scopriamo che non è solo la candida pelliccia a renderlo speciale: Kotick è un ribelle ed è disposto a fare di tutto per realizzare i suoi sogni. Dopo aver assistito a una mattanza di foche per mano di alcuni uomini, non avrà pace finché non troverà, per sé e i suoi compagni, un luogo dove vivere in armonia e tranquillità. Un luogo dove nessun essere umano ha mai messo piede. Il racconto di Rudyard Kipling, tratto da uno dei suoi romanzi più amati, Il libro della giungla, viene qui riproposto in una nuova traduzione e impreziosito dalle potenti e magnifiche illustrazioni a olio di Roger Olmos che riportano alla vita le parole di Kipling facendole diventare una vera e propria avventura a colori. Un classico senza tempo, l'avventura di una foca bianca decisa a lottare per il bene della sua colonia, ma anche la storia di un figlio che si ribella alla tradizione e al volere del padre per inseguire i propri sogni. Una storia di amore e coraggio per i giovani che cambieranno il nostro futuro." -
Grindadráp
Nel Regno di Danimarca, esattamente tra l'Islanda e la Norvegia, a Nord dell'Oceano Atlantico, esiste un arcipelago di diciotto piccole isole vulcaniche, le isole Faroe. Un giorno, in prossimità di una di queste isole, compare una nave su cui sventola una bandiera nera con un teschio bianco. Sono i pirati buoni di Sea Shepherd, che navigano nelle acque di tutto il mondo per proteggere e salvare le creature marine. Sbarcati sull'isola in una bellissima serata di inizio estate, i pirati si ritrovano in un pittoresco villaggio di pescatori, circondato da una natura incontaminata, in cui il tempo pare essersi fermato. Ma l'incantevole scenario va presto in frantumi. A un tratto l'intera isola è percorsa da un gran fermento: ovunque i pescatori spingono in mare le barche, per inseguire balene dalle pinne lunghe (globicefali) e delfini con la faccia bianca che nuotano a centinaia non lontano dalla riva, alla ricerca di pesci e calamari. Intanto sulla spiaggia si riversano adulti, bambini e perfino anziani, armati di coltelli e uncini affilati. Presto, il mare limpido e scintillante si tingerà di rosso... È un giorno speciale per gli abitanti delle isole Faroe, il giorno della Grindadráp, la caccia alle balene che un tempo offriva loro il necessario sostentamento e oggi sopravvive solo come tradizione. La carne dei globicefali infatti non viene più consumata a causa dei rifiuti e delle sostanze tossiche riversati negli oceani che queste balene assimilano mangiando il pesce. Ogni anno vengono uccisi un migliaio di globicefali e altri cetacei solo per mantenere viva un'antica tradizione e ogni anno Sea Shepherd viaggia alle Isole Faroe per fotografare e testimoniare la carneficina al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica mondiale. Oggi la pubblicazione di questo libro offre una nuova, importante testimonianza, affiancando al toccante racconto di Geert Vons, di Sea Shepherd, le suggestive immagini a tinte vive di Roger Olmos, artista vegano e animalista, che da anni promuove attraverso le sue opere il rispetto per l'ambiente e per tutte le creature della terra. -
La signorina Peppina
L'ha annunciato il giornale: martedì alle ore diciassette e trentadue minuti esatti il principe ereditario di Tale e Quale passerà dal paese di Capoalmondo. Un'occasione da non perdere! Come ognun sa, i principi ereditari sono sempre in cerca di qualche bella signorina da sposare. E Capoalmondo è pieno di signorine da sposare! Cominciano i preparativi per il grande evento e Peppina, la venditrice di dolciumi, è la più agguerrita di tutte. È la migliore sarta del paese e per l'occasione si è comprata una stoffa rossa a pallini blu che le è costata un occhio della testa. Si cucirà un abito da far girare la testa a quel principe, con fiocchi, pizzi, cerniere, bottoni, maniche lunghe, maniche corte, scollo tondo, scollo quadrato, tutto! Quando arriva il Grande Giorno, Peppina indossa il suo abito nuovo e scende in strada gonfia d'orgoglio ma, ORRORE!, sembra proprio che ogni suo sforzo per distinguersi dalla massa e fare colpo sull'erede al trono sia stato vano! E non finisce qui! Quando alle ore diciassette e trentadue minuti esatti il corteo regale sfreccia attraverso Capoalmondo... senza nemmeno rallentare passa oltre e se ne va. Ignaro di tutto il trambusto che ha causato, il principe a sposarsi non ci pensa nemmeno! -
Signor Singhiozzo
ancora, senza riuscire a smettere mai più. È ciò che accade al signor Benvenuto Benefico, un mite impiegato di mezza età, calvo e con gli occhiali, la cui vita viene stravolta il giorno in cui decide di concedersi un piccolo sgarro. Alle 17:30 dell'11 novembre del 1988, Benvenuto esce dall'ufficio per prendersi un caffè e, dato che è di buon umore, anche un bel cornetto al burro. Ed è lì che, finito di raccogliere le briciole, lo sorprende il singhiozzo... inizialmente lieve, quasi impercettibile, ma poi HIIIC, sempre più forte, HIIIIIIC sempre più impertinente, HIIIIIIIIIC sempre più rumoroso! Da quel momento la vita di Benvenuto si trasforma in un turbinio di visite mediche, tra gli sguardi di riprovazione della gente e una vergogna crescente per quella che sembra una malattia incurabile e rarissima ma soprattutto assai ingombrante. Rassegnatosi a convivere con la sua nuova condizione, Benvenuto ancora non sa che l'interminabile singhiozzo sarà il trampolino di lancio verso nuove entusiasmanti scoperte! Età di lettura: da 5 anni. -
Solletichino
Che giornata speciale! Bettina ha appena ricevuto in regalo dalla mamma una casetta per le bambole con addirittura cinque stanze, molte di più che nella casa vera! La mamma ha fatto giusto in tempo a finire di costruirla che è dovuta correre all'ospedale, con quell'enorme pancia che si ritrova! E il papà, agitatissimo, l'ha accompagnata in tutta fretta. Che trambusto, che baraonda! Bettina rimane sola con la nonna e con uno strano solletichino all'altezza dell'ombelico finché a un tratto... FUIIIIIII!... diventa piccola piccola - come un bigodino, come un biscottino lungo o un lecca-lecca corto - ed è pronta a vivere una splendida avventura nella sua nuova casetta per le bambole. Insieme alla nonna, la arreda di tutto punto, perché una casa senza quadri alle pareti, tende a fiori alle finestre e vasi sul davanzale non è una vera casa! Tornati dall'ospedale dopo due giorni con un fagottino azzurro in braccio, la mamma e il papà stentano a credere ai loro occhi: cos'è successo in casa? Dov'è finita Bettina? La nonna è forse impazzita? Età di lettura: da 5 anni. -
La signora Stirellina
La Signora Stirellina è una perfetta donna di casa, regina della pulizia, dell’ordine e, soprattutto, del ferro da stiro. Eh sì, lei ama stirare, specialmente mentre guarda le sue amate telenovelas. Insomma, non si può proprio dire che le guardi, più che altro le immagina, cercando di indovinare qualcosa nella piccola striscia di schermo visibile del suo televisore mezzo rotto. Sua figlia Fiorenza, al contrario, si sbellica dalle risate a vederla così e in più ultimamente ha cominciato a comportarsi un po’… da maschiaccio: si arrampica sulla giostra insieme al fratello e fa a botte con gli altri bambini del quartiere. Per non parlare di quella volta che ha scagliato per terra il meraviglioso ferro da stiro giocattolo regalatole per il compleanno, o di quando ha usato il costosissimo set da pulizia per giocare agli indiani con la scopa per cavallo e il piumino per copricapo. Stirellina non sa come affrontare la questione, non riesce nemmeno a dormire da quanto è preoccupata. Eppure, a notte fonda, fantasticando mentre passa il ferro da stiro avanti e indietro su tovaglie e lenzuola, Stirellina si ritrova a pensare… e se non fosse Fiorenza ad avere qualcosa che non va? E fosse tutto il resto a essere sbagliato? Una storia di quotidianità che ci insegna quanto sia importante essere liberi di esprimere la propria personalità, di qualsiasi natura essa sia, per non rimanere imbrigliati dai ruoli imposti dalla società e a volte persino dai propri cari. Età di lettura: da 7 anni. -
Azzurro. Ediz. a colori
Azzurro è il colore degli oceani, immense distese d'acqua che ricoprono la maggior parte del nostro pianeta. Un azzurro non più limpido da tempo: è qui infatti che finisce la maggior parte dei rifiuti prodotti dall'uomo. Si stima che ogni anno vengano scaricati nelle acque marine dai 4,8 ai 12,7 milioni di tonnellate di rifiuti plastici che, non essendo biodegradabili, rischiano di essere ingeriti dalle creature marine. I pezzi di plastica possono bloccare le vie respiratorie oppure ostruire il tratto digerente degli animali impedendo l'assunzione di cibo. Moltissimi animali vengono ritrovati morti con lo stomaco pieno di rifiuti, perché questi li rendono sazi pur non avendo ingerito cibo vero: è il caso soprattutto di balene e uccelli. I giovani esemplari che rimangono impigliati nella plastica possono riportare danni alla pelle o subire malformazioni durante la crescita. A inquinare gli oceani sono anche i pescatori, che perdono le reti in mare aperto o gettano quelle rotte dalle barche, trasformandole in trappole che rischiano di imprigionare o soffocare balene, delfini e altri mammiferi marini. Senza bisogno di parole, Alessandra Manfredi ritrae le creature dell'azzurro svelandocele in tutta la loro bellezza attraverso immagini pervase di inquietudine, in cui i rifiuti si inseriscono nello scenario naturale modificandolo. Dal capo maestoso di una tartaruga spunta una forchetta infilata nella narice, due foche nuotano sinuose nelle profondità del mare con il corpo avvolto in una rete come in un vestito mentre un'altra foca con una corda intorno al collo osserva con tristezza i pesci di cui non potrà nutrirsi. E dal mare i rifiuti giungono anche a riva, passati inconsapevolmente come veleno dal becco di una mamma albatros a quello del suo pulcino. Tavola dopo tavola, gli animali volgono verso di noi i loro grandi occhi profondi, in cui leggiamo di volta in volta rabbia, supplica, tristezza. Sembrano chiederci di fermare questo scempio, di avere cura di loro e dell'ambiente che ci circonda. Ci invitano a ripensare la nostra quotidianità, a compiere piccole scelte di vita per ridurre drasticamente l'utilizzo della plastica, per il bene del nostro pianeta e di tutte le creature che lo abitano. Noi compresi. ""Azzurro"""" è il secondo libro realizzato da #logosedizioni in collaborazione con Sea Shepherd e si inserisce nella Operazione SISO 2019. Età di lettura: da 4 anni."" -
Lombroso
Se Jane Austen non lo avesse già utilizzato, il titolo Orgoglio e pregiudizio sarebbe perfetto per raccontare la vita di Cesare Lombroso, una favola nera ambientata ai tempi dell'unificazione d'Italia, tra briganti, folli, cretini, delinquenti, malattie terribili, guaritori, patologi, medium e spiritisti. La storia di Lombroso è la novella macabra di un uomo votato alla scienza, che collezionò teschi di pazzi e criminali e dissezionò cadaveri, alla disperata ricerca di quei caratteri primitivi che avrebbero dimostrato l'ineluttabilità dell'essere delinquente, un tema a cui si dedicò instancabilmente oscillando sul labile confine tra genio e follia. La sua è una storia che potrebbe essere scaturita dalla penna di Mary Shelley o di Edgar Allan Poe, una vicenda così mirabolante, avventurosa e ricca di aneddoti che si stenta a credere alla sua veridicità. Quella di Cesare Lombroso fu un'esistenza votata al progresso scientifico, cullata dal miraggio del positivismo, che lo portò a pensare che tutto potesse essere misurato, catalogato e controllato. Le sue teorie oggi sono state confutate ma rappresentano comunque una base di studio e importanti spunti di riflessione sull'etica della scienza e la metodologia della ricerca. Partendo fantasticamente dai ricordi confusi che affiorano nella testa di Cesare Lombroso conservata sotto formalina, Stefano Bessoni costruisce un ritratto personale del padre della criminologia moderna, figura assai controversa che ancora oggi suscita feroci dibattiti. Nel racconto e nelle illustrazioni, l'autore dimostra la sua fascinazione per il personaggio ma ne critica le posizioni bigotte, razziste e intransigenti, che nel tempo sono diventate terreno fertile per tante discriminazioni, fornendo uno spunto di riflessione su una storia stupefacente e poco conosciuta ambientata in un'Italia neanche troppo lontana dai nostri giorni. -
La giungla in casa
Divertitevi a girovagare per l'appartamento e lo studio di Hilton Carter, e una serie di altri spazi lussureggianti, stracolmi di splendide piante verdi, e imparate tutto ciò che vi serve per creare la vostra personalissima giungla urbana. Proprietario di oltre 200 esemplari, Hilton ha le idee chiare riguardo all'importanza delle piante in casa - oltre che per la loro bellezza, per i benefici che apportano alla salute dei suoi abitanti: ""Avere delle piante non solo porta un tocco di vita in casa, ma contribuisce al ricambio d'aria nei vari ambienti. E, ovviamente, è un elemento di design fondamentale quando si arreda. A mio avviso, inoltre, non basta aggiungere piante verdi a caso: io cerco sempre le varietà giuste, perché mi piace vedere foglie di colori e texture diverse raggruppate insieme. Provate a prendere un Ficus lyrata e sistemarlo tra una Strelitzia reginae e una Monstera deliciosa... wow!"""". Pagina dopo pagina, acquisirete il bagaglio di competenze necessarie per prendervi cura delle vostre piante e imparerete dove collocarle, come propagarle, come trovare il giusto vaso e tanto altro ancora. Cosa più importante, imparerete come sistemarle in casa per farle apparire al meglio. Combinate foglie di forme e dimensioni diverse per ottenere risultati stupefacenti, provate a propagare le vostre succulente per talea, allestite un angolino di tillandsie... non c'è limite alla creatività!"" -
Giovanna Garzoni. Un voto d'amore
Un giorno Giovanna fece un voto, una promessa d’amore eterno. Pose sul capo uno spesso scialle nero, indossò una veste semplice e casta e si diede inrnsposa all’Arte. Per sempre. Posò gli occhi sui finissimi dettagli di fiori e piante e si dispose a ricrearli nella pittura. Ne assaporò la dolcezza, affinò lo sguardornper scoprire i loro segreti. In essi riconobbe il fremito della vita e la sua caducità. Finché, inebriandosi di bellezza e di profumi, scivolò con loro nel lentornappassire del tempo. Ma alla natura lasciò un omaggio destinato a durare in eterno.rnGiovanna Garzoni fu una pittrice e miniaturista vissuta nel XVII secolo. A parte le numerose opere che ci ha lasciato, sulla sua vita abbiamo solo poche ernincerte notizie. Nacque probabilmente nel 1600 ad Ascoli Piceno e, ancora bambina, fu iniziata al disegno dallo zio materno. A Venezia sposò il pittorernTiberio Tinelli nel 1622 ma il matrimonio fu sciolto dopo appena due anni, probabilmente a causa di un voto di castità pronunciato dalla sposa. Ormai liberarndi dedicarsi completamente all’arte, frequentò una scuola di calligrafia e poi iniziò a viaggiare per l’Italia, miniando ritratti e nature morte per committentirnillustri. A Firenze lavorò per i Medici e realizzò l’erbario figurato che la consacrò definitivamente come pittrice. Nel 1651 si trasferì a Roma dove, ormai ricca ernonorata, portò avanti la sua attività artistica. Come Maria Sibylla Merian e altre pittrici coeve, ci ha lasciato una ricca opera capace di coniugare arte ernscienza con uno stile nitido e preciso e una grande attenzione per il dettaglio.rnNel quadro della vita di Giovanna Garzoni, Anna Paolini trae ispirazione soprattutto dal voto di castità che la porta a separarsi dal marito per consacrarsirnall’arte. Attingendo alla simbologia religiosa, la rappresenta come una sposa mistica in completa simbiosi con la natura e la ritrae in tavole dalle tinte vivernche omaggiano il suo stile, caratterizzato da un’attenta osservazione della natura e da una personale interpretazione della luce e del dosaggio dei colori.rnDopo La magia della crisalide, dedicato a Maria Sibylla Merian, con questo volume #logosedizioni prosegue un percorso di approfondimento dedicato arngrandi artiste della storia, donne rivoluzionarie che rifiutarono di sacrificare il proprio talento ai doveri della famiglia e alle convenzioni sociali scegliendo conrnpervicacia di portare avanti le proprie idee, convinzioni e passioni. -
Atti della gloriosa compagnia dei martiri
Con ""Atti della gloriosa compagnia dei martiri"""" Arispe torna ad affrontare un tema religioso dalla forte carica iconografica. Pedro e Marcellino, Paolo di Tarso, Pantaleone di Nicomedia, Caterina d'Alessandria... sono santi e martiri antichi quelli che si susseguono pagina dopo pagina, tutti vissuti entro i primi anni del IV secolo d.C., nei tempi oscuri in cui la religione cristiana era considerata un'eresia da condannare e perseguitare e la morte in suo nome era vista come l'acme di una fede incrollabile che tutto può superare e sopportare. Nel nuovo volume di Nicolás Arispe, ogni santo è affiancato da un testo che ne racconta la storia con un stile impersonale, quasi asettico, ma che al tempo stesso si lancia in metafore azzardate, richiami del tutto soggettivi partoriti dalla mente dell'autore: la testa mozzata di San Quintino di Vermand si inabissa cullata dai versi di Melville (Sink, sink, oh corpse, still sink / Far down in the bottomless sea, / Where the unknown forms do prowl, / Down, down in the bottomless sea); il terribile supplizio di San Bartolomeo è paragonato allo scuoiamento da vivo dello zio Liu nel romanzo Sorgo Rosso di Mo Yan. I corpi scultorei sono definiti nei loro volumi da un chiaroscuro preciso e a tratti aggressivo, che fa emergere mani intrecciate, membra contorte e volti straziati dal dolore, senza tuttavia lasciar mai affiorare un'ombra di dubbio negli sguardi fissi rivolti all'Altissimo o negli occhi accecati dal rapimento mistico. Come già in Lasciate ogni pensiero o voi ch'intrate, Arispe riprende uno stile grafico medievale, in linea con la tradizione iconografica con cui si confronta. Le tavole appaiono a tratti opprimenti, con scene cariche, affollate di mostri o gravate da un cielo incombente e altre volte raggiungono il massimo dell'essenzialità, raffigurando i santi soli con la loro fede. Un libro originale capace di fondere alto e basso, sordido e mistico, icone antiche e riferimenti culturali moderni in un'ermeneutica del martirio e del castigo."" -
Fineliner. Tecniche, consigli e ispirazioni per disegnare con l'inchiostro
Non sempre è necessario possedere strumenti costosi e sfoggiare grandi abilità per comporre un'opera d'arte capace di emozionare e meravigliare il pubblico. A volte bastano semplici linee nere su sfondo bianco, come ci mostra Liam Carver nel volume ""Fineliner"""". Con le sue 85 splendide opere a inchiostro eseguite da artisti contemporanei di tutto il mondo, questo libro offre un ventaglio eterogeneo di esempi e stili da cui trarre spunto. La natura selvaggia, i paesaggi mozzafiato e la bellezza del cosmo vengono immortalati con tratti talvolta delicati, talvolta decisi, spiritosi o elaborati, mostrando l'efficacia di questo strumento a chiunque desideri ritrarre i soggetti più disparati, dare sfogo alla fantasia o semplicemente esprimere la propria personalità. Prendete in mano un taccuino e un fineliner, liberate l'immaginazione e lasciatevi ispirare! Volete ottenere disegni ricchi didettagli con una semplice penna a inchiostro? Mettere in pratica con successo tratteggio e puntinatura? Le brevi presentazioni che accompagnano le immagine vi forniranno preziose informazioni sullo stile, le tecniche e gli strumenti impiegati, nonché diversi consigli utili per riuscire a riprodurle. Grazie all'indice per immagini, inoltre, sarà facilissimo ritrovare un'opera che vi ha particolarmente colpiti. Una guida dedicata agli artisti, ma anche agli amanti dell'arte."" -
Impossibile
Toribio ha due anni e mezzo e i suoi genitori gli vogliono molto bene, ma certi giorni accudirlo sembra proprio una missione impossibile. Arrivano a sera esausti e sognano il giorno in cui smetterà di fare i capricci per il bagnetto, per il pranzo, per il pisolino, il giorno in cui tutto sarà più facile e potranno tornare ad avere una vita propria, dormire di notte e mangiare in tutta tranquillità. Finché, sfogliando il giornale, trovano un annuncio che li riempie di speranza: la signora Meridiana promette di risolvere qualunque tipo di problema (""C'è sempre una soluzione""""). Decidono di fissare un appuntamento seduta stante. Partendo come sempre da una situazione quotidiana che verrà stravolta in un finale sorprendente, Isol ci coinvolge in un divertente racconto in cui testo e immagini si completano a vicenda per narrare le diverse fasi che si trova ad affrontare qualsiasi genitore alle prese con un bambino piccolo, pieno di energia e curiosità. Età di lettura: da 5 anni."" -
Merlino contro Babbo Natale. Merlino. Vol. 2
In certi casi basta un nome per richiamare alla mente mille e mille leggende: è quanto accade quando si evoca il mago Merlino, personaggio centrale del ciclo bretone e della leggenda arturiana. Dell’infanzia di questo potente incantatore, tuttavia, non si sa granché. Per fortuna, Joann Sfar e José Luis Munuera hanno colmato il vuoto, divertendosi a immaginarlo in una veste buffa, gioiosa e iconoclasta. Scopriamo così che, prima di diventare mago a tutti gli effetti, Merlino aveva due allegri compagni che rispondono ai nomi di Tartina (un orco che ha smesso di mangiare bambini ma è ancora piuttosto ingordo, decisamente brutto e dotato di un QI a una cifra) e Salciccia (un maiale parlante, ovviamente: che cosa vi aspettavate, eh?). Con loro, ha vissuto avventure incredibili ed esilaranti! Questo secondo volume di Merlino si apre in una sera di Natale di tanti anni fa, quando anche Babbo Natale era ancora un ragazzino. Terrorizzato dall’orco Tartina, il povero piccino – sceso a casa dei tre amici per consegnare i doni e ivi imprigionato grazie a una serie di trappole saggiamente predisposte – non smette di perdere conoscenza. Per tirarlo un po’ su, Merlino gli prepara una pozione magica, ma il risultato è alquanto strano: intanto la preparazione manca di sale, e come se non bastasse trasforma il piccolo e tenero Babbo Natale in un mostro orribile e gigantesco, affamato di carne di bambino. La soluzione sembra a portata di mano: Tartina tracanna il resto della pozione, per diventare ancora più grosso e cattivo, e affrontare il nuovo Babbo diventato malvagio. Ahinoi, qualcosa va storto: la pozione sembra funzionare un po’ come pare a lei! Tra orripilanti ritrovi di orchi, inattese trasformazioni e un assaggio di turbocapitalismo, alla fine – ma solo alla fine – tutto si risolverà per il meglio, e Babbo Natale riceverà in dono le sue renne e un’armata di devoti elfi pronti ad aiutarlo in ogni occasione! Età di lettura: da 8 anni. -
Società segrete e culti oscuri. La storia di sette e confraternite nei secoli
Una sorprendente storia delle organizzazioni segrete più pericolose. Società segrete e culti oscuri è un inquietante viaggio nel misterioso mondo dei movimenti più pericolosi e riservati della storia. Dalle sette religiose in attesa della fine del mondo alle moderne organizzazioni criminali che operano al di fuori dei confini della legge, il volume fa luce sui gruppi che vogliono rimanere nell'ombra. Che cosa ha portato gli uomini a riunirsi in segreto fin dalla notte dei tempi, nascondendo le loro attività agli altri? Partendo dall'Età del ferro, il volume traccia una storia ricca di sacrifici umani, omicidi politici, sacerdoti zelanti e profeti mistici. Dagli ordini clandestini ai deliranti culti assassini, l'autore prende in esame tutti i tipi di organizzazioni segrete, siano esse confinate ai margini della società o insediate nei centri di potere. In queste pagine, scopriremo culti apocalittici come i Taiping, le cui credenze scatenarono una rivoluzione nella Cina imperiale, le agghiaccianti attività dei culti assassini, come la Famiglia di Manson, e degli ordini che impongono il suicidio ai propri membri. Infine, uno sguardo alle società segrete contemporanee ci svelerà che queste organizzazioni sono tutt'altro che un ricordo del passato. Ricco di illustrazioni e di scioccanti aneddoti, il volume è un'occasione per venire finalmente a conoscenza di ciò che si muove nell'ombra. -
Malattie terribili e atroci cure. La storia della medicina attraverso i secoli
La lunga notte della medicina in tutti i suoi raccapriccianti dettagli. Malattie terribili e atroci cure ripercorre la battaglia ingaggiata dal genere umano contro la malattia dal Medioevo fino al XX secolo. Il libro spazia dalla descrizione dei disturbi più comuni alle epidemie più letali. Parassiti, pustole e bubboni, cancrene e diarree infestano le sue pagine, condite di vividi dettagli. Non di rado, in passato, le cure si rivelavano devastanti quanto la malattia che avrebbero dovuto curare. I medici spesso dimostravano un'agghiacciante e creativa incompetenza, cimentandosi in interventi dentistici catastrofici o improvvisando lobotomie con un rompighiaccio. In queste pagine, troverete alcune delle cure più disastrose degli annali della storia della medicina: dalle lancette alle sanguisughe, dal riposo forzato ai rimedi fecali. Le malattie si sono ritagliate un ruolo fondamentale nella storia umana; basti pensare all'effetto sconvolgente di morbillo e vaiolo sulle popolazioni native americane, o al ruolo determinante giocato dal tifo nella disfatta napoleonica. Gli aneddoti non mancano, dalla vicenda dell'untrice Mary Mallon a quella della vacca Blossom, salvatrice dell'umanità. Questo studio, ricco di sorprendenti illustrazioni mediche, vi catturerà con il suo fascino morboso sin dalla prima pagina, spingendovi a correre in cerca del disinfettante. -
La veille eternelle. Catacombes des Capucines de Palerme-Die Ewige Wacht. Die Kapuzinerkatakomben von Palermo. Ediz. bilingue
Il lettore viene accompagnato a scendere i gradini che conducono alle catacombe e, oltrepassato il cancello, eccole: le mummie. Riposano in piedi nelle nicchie bianche, nei loro antichi abiti, e assomigliano a una versione macabra delle vecchie foto in bianco e nero, in cui uomini con grandi baffi e donne con grandi sottane se ne stavano in posa, impalati come manichini. Tra queste spicca la piccola Rosalia, dolcemente adagiata nella sua minuscola bara: il suo volto è sereno, la pelle appare morbida e distesa, e le lunghe ciocche di capelli biondi raccolte in un fiocco giallo le donano un'incredibile sensazione di vita. Se Rosalia Lombardo è stata imbalsamata, come altri corpi presenti nelle Catacombe, la maggior parte delle salme ha invece subìto un processo di mummificazione naturale - vale a dire senza che fossero eliminati viscere e cervello oppure iniettati particolari liquidi conservanti. La mummificazione è una tradizione antichissima in Europa, che in Sicilia ha preso particolarmente piede, e le Catacombe di Palermo rimangono l'espressione più straordinaria di questa tradizione, in ragione del numero di corpi conservati al loro interno (1252 corpi e 600 bare in legno, alcune delle quali vuote, secondo un recente censimento). Pagina dopo pagina, il libro si offre come una guida storica e storicoartistica alla più grande collezione di mummie spontanee e artificiali al mondo. I Frati Cappuccini si stabilirono a Palermo, presso la chiesa di Santa Maria della Pace, nel 1534. Inizialmente furono gli unici a essere sepolti in loco anche se, più che una vera e propria sepoltura, si trattava piuttosto di una fossa comune, o ""carnaia"""", com'era chiamata al tempo: i corpi venivano calati dall'alto avvolti in un lenzuolo, e adagiati in questa fossa sotterranea che si apriva, come una grossa cisterna, sotto l'altare di Sant'Anna. Dato che la comunità dei Cappuccini a Palermo stava crescendo, per motivi di salubrità e questioni di spazio c'era bisogno di un cimitero più grande. Così qualche tempo prima del 1599 vennero avviati degli scavi per costruire un luogo di sepoltura sotterraneo, dove per prima cosa sarebbero stati spostati i resti umani contenuti nella vecchia """"carnaia"""" ormai stracolma. Ma, una volta aperta la pietra che sigillava la fossa comune, ecco la sorpresa: quarantacinque cadaveri, buttati là sotto - senza casse e sovrapposti gli uni agli altri - furono ritrovati praticamente intatti. Il fatto aveva senza dubbio un che di prodigioso, e si decise pertanto di esporre quaranta di queste salme nel nuovo vano scavato nella terra, collocandole tutte attorno alle pareti, e ponendo un'effigie della Madonna in una nicchia al centro. Le cinque salme incorrotte che non trovarono spazio lì dentro probabilmente ritornarono nella fossa comune. La notizia dei corpi ritrovati intatti portò una certa fama al convento: a poco a poco, i Cappuccini cominciarono ad accogliere un numero sempre maggiore di salme di """"secolari"""" finché, nel 1783, decisero di concedere la sepoltura a chiunque ne facesse richiesta. Da allora il cimitero conventuale divenne una specie di zona franca, sempre esplicitamente escluso da tutte le leggi civili...