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A prima vista: arabo. Caratteri
La scheda ""A Prima vista Arabo Caratteri"""" offre uno strumento pratico ed efficace a chi si affaccia allo studio del misterioso e affascinante sistema di scrittura arabo, in ambito scolastico , professionale o nel tempo libero. L’alfabeto arabo è presentato nella scheda in forma intuitiva e schematica per un primo approccio alla scrittura nella lingua semitica per eccellenza."" -
A prima vista: arabo. Frasario
Rivolta a coloro che desiderano migliorare le proprie capacità comunicative, utilizzando l’espressione più adatta ad ogni specifico contesto, la scheda ""A prima vista arabo frasario! racchiude una ricca e approfondita raccolta di espressioni per la comunicazione scritta e orale, arricchita da note grammaticali con frasi esemplificative."" -
Trucchi e tecniche. 101 consigli per disegnare dal vero
Dai tipi di linee ai valori tonali, da come gettare le fondamenta di uno schizzo alla prospettiva, passando per la composizione, fino all'uso dell'acquerello, Stephanie Bower raccoglie un centinaio di trucchi, tecniche e approfondimenti che impiega regolarmente, in un formato tascabile, adatto a essere portato in viaggio ovunque vogliate. Grazie a una selezione di disegni eccezionali, tutti realizzati dal vivo da artisti provenienti da ogni parte del mondo, vedrete questi 101 consigli prendere vita come per magia. Questi suggerimenti vi aiuteranno a osservare la realtà quotidiana sotto una nuova luce, e in men che non si dica vi ritroverete ad avere interessanti intuizioni tutte vostre. ""Trucchi e tecniche"""" offre una panoramica completa di suggerimenti pratici e divertenti sul disegno dal vero. Che disegniate a matita, a penna o a colori, dal vivo o in studio, questo libro vi fornirà numerosi consigli preziosi."" -
Disegnare con il tablet. Tecniche e consigli per lo sketcher digitale
I tablet sono strumenti artistici potenti, che stanno cambiando il modo in cui documentiamo e raffiguriamo il mondo. Sono lontani i giorni in cui il disegno digitale confinava gli artisti in uno studio, davanti a un computer, a tracciare linee su un costoso trackpad. I nuovi media ci hanno spinto ad affrontare nuovi timori e nuovi ostacoli, ma offrono anche opportunità poco note e nuove modalità espressive oggi alla portata di tutti. Se state muovendo i primi passi nel mondo dello sketching, ""Disegnare con il tablet"""" vi mostrerà come iniziare il viaggio in compagnia del dispositivo più piccolo e dotato del più ampio set di strumenti artistici. Al contrario di altri titoli della collana """"Urban Sketching"""", non è un manuale e non insegna a disegnare, bensì si propone di stimolare la vostra ispirazione e fornirvi nuove idee, senza per questo tradire il vostro mezzo espressivo prediletto (soprattutto se usate principalmente tecniche artistiche tradizionali). A partire dalle proprie esperienze e aneddoti personali, l'autrice Uma Kelkar illustra i metodi e i trucchi che utilizza per disegnare e la sua filosofia generale, oltre a presentare i software disponibili per disegnare su tablet e a consigliare ultili impostazioni. Armatevi dunque di tablet e penna digitale e partecipate a questa grande rivoluzione artistica!"" -
C'è posta per Tigre
Conoscete la vera storia dell'invenzione della posta? E del telefono? Un giorno Piccolo Orso stava andando come sempre a pescare al fiume, e Piccolo Tigre gli chiese di scrivergli una lettera per farlo sentire meno solo. Così Piccolo Orso prese con sé una boccetta di inchiostro blu e la penna di un canarino e, arrivato al fiume, gettò la lenza e scrisse subito all'amico chiedendogli come stava e raccomandandogli di sbucciare le cipolle e cuocere le patate per cucinare il pesce per la cena. Quando tornò a casa con il pesce e la lettera, scoprì che Piccolo Tigre non aveva seguito nessuna delle sue indicazioni e si era sentito triste tutto il giorno. Bisognava trovare un modo per fargli arrivare le lettere prima di sera! Così l'indomani Piccolo Orso uscì portando con sé inchiostro, penna, carta e busta e stavolta anche un francobollo! Ma chi avrebbe fatto da postino? Età di lettura: da 4 anni. -
Troviamo un tesoro. Ediz. a colori
"Sai qual è la cosa che fa più felici al mondo?"""" chiede Piccolo Orso. Secondo Piccolo Tigre è la ricchezza perché, se avessero il denaro, ad esempio, potrebbero comprarsi due trote da arrostire nel burro invece di accontentarsi di un cavolfiore dell'orto, dato che Piccolo Orso è tornato dalla pesca a mani vuote. E perché non concedersi anche una torta frangipane per dessert? E ci sono molte altre cose che i due amici vorrebbero avere: un gommone, un dondolo da giardino, una cuffia da pilota, una lampada, stivali di pelo... Quindi è deciso: Piccolo Orso e Piccolo Tigre devono trovare un tesoro! Così, raccolgono funghi da vendere al mercato e con i soldi guadagnati si comprano una corda, una pala e due secchi e partono per la nuova avventura! La ricerca li porterà in giro per il mondo, ad attraversare fiumi e boschi selvaggi, a viaggiare per mare e a scandagliare le profondità dell'oceano. Lungo il cammino incontreranno molti animali gentili e pronti ad aiutarli ma quando finalmente troveranno il tesoro, scopriranno che mantenerlo non è poi così facile... Dopo """"Ti curo io, disse Piccolo Orso"""", """"La biblioteca della Ciopi"""" si arricchisce di un nuovo titolo scritto e illustrato dall'autore per l'infanzia Janosch. Una divertente avventura in cui ritroviamo i due amici Piccolo Tigre e Piccolo Orso alle prese con la ricerca della felicità, che ci insegna a dare la giusta importanza a ciò che abbiamo e, soprattutto, che non c'è ricchezza al mondo che valga più dell'amicizia. Età di lettura: da 4 anni." -
Herbolaria memorabile
Ormai prossimo alla vecchiaia, il grande esploratore e naturalista Lázaro de Sahagún decide di riprendere in mano la penna e donarci un nuovo scritto, in cui sono raccolte alcune delle meraviglie segrete che ha incontrato durante i suoi viaggi per il pianeta. A bordo dell'ormai celebre Gabinetto Verde, Lázaro trascrive su carta le vicende che hanno dato vita alla misteriosa Biblioteca Arborea, una foresta subpolare che sulle sue verdi fronde raccoglie una vera e propria enciclopedia, il cui sapere proviene dal regno dei morti ed è trasmesso alla popolazione locale grazie al lavoro di alcune decifratrici. Conosciamo poi gli enormi golem arborei e gli ancor più grandi golem montagna, creati dal rabbino León a partire dalla materia viva e in seguito fuggiti dal suo circo conquistando la libertà. Infine, ritroviamo una vecchia amica, Cayetana trasfigurata, una pianta mutante schiva e insicura che Lázaro de Sahagún ci aveva fatto conoscere nella sua opera giovanile, ""Il libro della Flora imprudente"""", e di cui raccolse un tempo un esemplare che da allora lo accompagna in tutti i suoi viaggi. Questa è l'eredità che ci lascia l'eminente naturalista: una selezione accurata degli innumerevoli incontri che hanno costellato la sua lunga vita, di quei rari prodigi """"completi"""" in cui si può ritrovare una dimensione morale, emblematica delle qualità umane. Per noi lettori bramosi sapere, aprire questo libro sarà dunque come spalancare una porta per entrare in un'altra dimensione e scoprire un'infinità di mondi paralleli. Ma non finisce certo qui, perché proprio mentre sigla e manda in stampa questo manoscritto, Lázaro è già in partenza per un nuovo viaggio... Ancora una volta Claudio Romo ci svela un mondo nuovo, unendo il suo immaginario a quello dello scrittore messicano Alexis Figueroa, e offrendo continui rimandi non solo alla tradizione del bestiario, ma anche a miti e leggende, oltre che alla storia delle esplorazioni, per restituirci un'immagine fantastica dell'inesauribile curiosità umana."" -
Merlino e la mamma di Renardo
Avventurandosi nel cuore della foresta, regno di Nobile, il leone europeo, il piccolo mago Merlino e i suoi due amici del cuore, l'orco Tartina e il maiale Salciccia, sentono un grido provenire dal lago gelato. Avvicinandosi, incontrano un lupo con la coda incastrata nel ghiaccio che racconta di essere rimasto vittima di un perfido scherzo dell'amico Renardo la Vulpes (per chi non lo sapesse, la parola latina per 'volpe'), che si diverte a escogitare modi sempre nuovi di tormentarlo. Usando un metodo piuttosto originale (ovvero, fare la pipì sul ghiaccio), i tre compari liberano il lupo, che in cambio promette di non divorarli e per giunta li invita a bere un bicchiere... poi due... poi tre... finché la compagnia, un po' brilla, decide di andare a casa di quel burlone di Renardo per aiutare il lupo a rendergli pan per focaccia. Ma al suo posto trovano la madre, madama Nocetta, la quale racconta che Renardo ha fatto una delle sue bravate: ha sedotto la regina e, giacché il re Nobile non l'ha presa troppo bene, è stato arrestato e presto verrà impiccato con l'accusa di ""lecca maestà"""". Il lupo, che malgrado tutto è affezionato a Renardo, decide di andare a salvarlo. Anche Merlino e Tartina partono per andare a prendere qualche cero al monastero, mentre Salciccia rimane a proteggere la signora che, però, lascia subito cadere la maschera e altri non è che... Renardo! Tra l'altro è ora di pranzo, e lui adora le braciole di maiale! Riusciranno Merlino e Tartina a tornare in tempo per salvare Salciccia dalle fauci della finta mamma? E cosa accadrà al lupo al castello di re Nobile? Lo scopriremo, in un susseguirsi di colpi di scena... Età di lettura: da 8 anni."" -
Rosso. Ediz. a colori
Questo libro vuole essere un invito per tutte le giovani donne a portare il proprio rosso come un vestito nuovo, rosso come le fragole, come le rose, come il tramonto d'estate, da indossare ogni mese con un sorriso. Emma ama il rosso, è da sempre il suo colore preferito. Per questo è golosa di frutti rossi, come fragole, ciliegie, lamponi. Si incanta a guardare la luce del semaforo appena scatta il rosso e ogni sera contempla il tramonto insieme alla mamma. Conserva in un libro i petali di una rosa rossa che le ha donato la zia e ammira l'anello col rubino che la nonna porta sempre al dito. Rosso è il colore dei vestiti che più ama indossare e rosso è anche il pelo del suo gatto. E una notte è proprio il colore rosso a portarle una novità, un regalo, un cambiamento importante per la sua vita. Come per quella di tutte le giovani donne. Ancora oggi, malgrado tra genitori e figli ci sia generalmente una maggiore confidenza rispetto alle precedenti generazioni, si è abituati a parlare a bassa voce, e talvolta con un pizzico di vergogna, di una cosa tanto naturale come il primo sangue. Neppure la stragrande maggioranza delle pubblicità degli assorbenti ce lo mostra come è realmente. Non è azzurro, è rosso. Rosso come tante altre cose belle, come le rose rosse, come un rubino, come le fragole e i lamponi, come il tramonto d'estate. La comparsa delle prime mestruazioni è un momento da celebrare in quanto segno di un cambiamento importante: significa che da questo momento in poi il corpo della donna è pronto per accogliere e dare alla luce una nuova vita. Se e quando lo vorrà. Attraverso un dialogo tra il suggestivo testo poetico di Elena Bellei e le immagini fiammeggianti di Anna Paolini, questo libro invita tutte le giovani donne a portare il proprio rosso come un vestito nuovo, da indossare ogni mese con un sorriso. -
Corvi d'autore
I corvidi sono fra gli animali più presenti nella nostra cultura. Oltre a essere protagonisti di numerose storie e leggende, li ritroviamo spesso come soggetti principali di opere d'arte, oltre che su stemmi e stendardi e persino nelle costellazioni. Su di loro abbiamo costruito un intero immaginario, legato perlopiù ai temi del macabro e della morte - pensiamo per esempio all'immagine dei corvi in un cimitero o al celeberrimo poema di Edgar Allan Poe - ma sono associati anche alla furbizia e alla scaltrezza, come testimonia la celebre opera rossiniana ""La gazza ladra"""". Come spesso accade, la realtà si discosta da queste idee che, per quanto affascinanti, sono in realtà frutto di interpretazioni o della fantasia. A ben guardare, infatti, potremmo riconoscere in questi animali un riflesso del nostro stesso comportamento: a partire dall'acuta intelligenza, che permette loro non solo di trovare modi ingegnosi di risolvere i problemi, ma anche di mostrare empatia verso i propri simili e gli umani, per esempio portando doni in cambio di cibo. Oltre a raccogliere frammenti di opere letterarie e poesie, spaziando dalle leggende norrene alle favole di Esopo fino ad arrivare al Trono di Spade, """"Corvi d'autore"""" fornisce anche una serie di informazioni e curiosità sui corvidi, il tutto accompagnato da un apparato iconografico costituito da dipinti, illustrazioni e splendide fotografie, creando un ritratto a tutto tondo di questi animali che da tempo immemore ci affascinano con il loro mistero."" -
Alberi d'autore. Ediz. a colori
Nel film del 1957 Cenerentola a Parigi, l'ingenuo personaggio interpretato da Audrey Hepburn domanda al fotografo di moda interpretato da Fred Astaire: ""Gli alberi sono belli: perché non fotografa gli alberi?"""", ottenendo come risposta: """"La meraviglierà sapere quant'è scarsa la domanda di foto di alberi"""". In realtà non è così. Artisti come David Hockney e Alex Katz spaziano liberamente tra soggetti umani e arborei, e questo non li rende certo meno popolari. Analogamente, alla fine del XIX secolo, la serie di pioppi dipinta da Claude Monet andò a ruba. Anche inserito in un'ambientazione rigorosamente rurale, questo soggetto conserva una sorprendente modernità, come nel caso degli alberi della Provenza ritratti da Vincent van Gogh, premiati da un successo postumo che ancora oggi non accenna a diminuire. La bellezza autosufficiente degli alberi è indiscutibile. Questo volume raccoglie le migliori opere d'arte a tema arboreo, passando in rassegna affascinanti dipinti più o meno conosciuti e affiancando alle immagini brevi testi che ne approfondiscono la storia, oltre a fornire interessanti aneddoti sugli autori. Un inno alla natura e un invito a proteggere e ammirare questi giganti verdi che riempiono placidamente il mondo di ossigeno."" -
Daisy e l'uovo. Ediz. a colori
Daisy non sta più nelle penne: la Zia Camelia sta covando le uova e lei vuole sapere tutto su di loro! Quante sono? Di chi sono? Può covarne uno anche lei? Un uovo, quello verde, è di Mamma Anatra e la Zia Camelia lo sta covando per lei. La mamma le dà il permesso di covarlo ma Daisy è ancora piccola e riesce a fatica a starci sopra. Così, desiderosa di aiutare, porta ogni giorno da mangiare alla zia e aspetta impaziente il momento in cui dall'uovo della mamma uscirà un fratellino o una sorellina. Un giorno, finalmente, i gusci cominciano a rompersi ed escono i cuginetti di Daisy, che gioia! Sull'uovo verde, però, non compare nemmeno una crepa. Mamma Anatra dice che alcune uova non si schiudono mai, ma Daisy non è ancora pronta a rinunciare... Età di lettura: da 3 anni. -
Daisy e la belva. Ediz. a colori
Daisy e Pip amano ascoltare storie avvincenti e il nonno sarebbe un ottimo narratore, se non si appisolasse sempre sul più bello! Così, quando conclude uno dei suoi racconti rivelando che una belva si nasconde nella fattoria, la nostra anatra curiosa decide che sarà lei a trovarla, con il devoto fratellino al suo fianco, naturalmente. Le ricerche procedono accuratamente fra i pulcini e nel fienile, nel prato, nel porcile... ma la belva non si trova. Dove si sarà nascosta? Dopo aver esplorato il mondo dello stagno, Daisy e Pip - ormai abbastanza grande da seguire la sorella nelle sue avventure - ci portano alla scoperta della fattoria e dei suoi animali. Un nuovo episodio della serie dedicata alla simpatica anatroccola, tutto da ridere e con un buffo colpo di scena finale! Età di lettura: da 3 anni. -
Urla Daisy, urla. Ediz. a colori
Daisy e Pip amano andare a trovare Zia Gigliola perché possono giocare con un sacco di cose: i fiori, la casetta degli uccellini, i topi, i pesci e persino un palloncino! Peccato che nessuno voglia giocare con loro: tutti scappano e i due fratelli rimangono soli ad annoiarsi. Per fortuna la zia sa dove possono andare a fare tutto il chiasso che vogliono: allo stagno insieme alle altre anatre. Qui però tutti schiamazzano in modo assordante e ben presto Daisy e Pip perdono di vista la mamma e la zia. Come faranno a ritrovarle? Tornano le avventure dell'ingegnosa Daisy, esperta nel cacciarsi nei guai e altrettanto brava a tirarsene fuori grazie alle sue mille risorse. Questa volta la nostra anatroccola scoprirà che è in grado di far sentire la propria voce e che ogni tanto, anche se non è divertente, il silenzio può essere piacevole! Età di lettura: da 3 anni. -
Forza, Daisy!
È ora del giretto nello stagno per Daisy e Mamma Anatra. La piccola anatroccola è molto curiosa e non vede l'ora di esplorare quel mondo verde e blu, tanto che dimentica subito la promessa di non allontanarsi, attirata dalle mille scoperte che la attendono. Ben presto, senza neanche accorgersene, Daisy perde completamente di vista la mamma: è troppo occupata a osservare i pesci, a rincorrere le libellule e a saltellare fra le foglie di ninfea insieme alla sua nuova amica rana. Improvvisamente, si ritrova sola e comincia a sentire strani rumori che annunciano la presenza di creature sconosciute e minacciose. In particolare, la preoccupa il fruscio di qualcosa che avanza lungo la riva e si fa sempre più vicino... sempre più vicino... Età di lettura: da 3 anni. -
La bella e la bestia
Tutti conoscono la storia della Bella e la Bestia, probabilmente nella sua interpretazione disneyana, in cui l'amore della protagonista riesce a fare breccia nel cuore egoista e presuntuoso di un mostro, riuscendo così a cambiare il suo spirito e a liberarlo dall'incantesimo che lo teneva prigioniero. Non è quello che troverete in questo libro, che recupera la versione originale del racconto facendo dialogare il testo con immagini che sembrano dipinte su un'antica pergamena un po' screpolata dal tempo, su cui si stagliano le figure dei personaggi e i dettagli degli ambienti. Scritta nel 1757 e ispirata a una precedente versione del 1740, la fiaba non si concentra sul potere di cambiamento dell'amore, ma insiste piuttosto sulla bontà d'animo e la generosità che accomuna entrambi i personaggi principali. Qui la Bestia non ha bisogno di redenzione, ma ha semplicemente subito un torto da una fata malvagia. Fin dall'inizio dà prova delle qualità che a poco a poco conquisteranno il cuore della Bella, spingendola a dichiarare, già al loro primo incontro: ""Preferisco voi, con il vostro muso, a chi, dietro un viso d'uomo, nasconde un cuore falso, corrotto e ingrato"""". Così Pacheco dipinge la Bestia come un mostro, sì, ma un mostro triste e gentile, cui sta talmente a cuore la felicità dell'amata da essere disposto a lasciarla libera. Alla sua figura massiccia si contrappongono personaggi esili e raffinati, con le loro vesti blu e dorate, arricchite da ricami e motivi vegetali, che spiccano su uno sfondo dai toni seppia, mentre gli ambienti sono delineati attraverso pochi dettagli essenziali ma significativi e il chiaroscuro assume una valenza simbolica. Particolare importanza ricoprono anche i cespugli di rose, elemento dapprima lontano e secondario che introduce un dettaglio rosso portandolo via via in primo piano, fino a dominare nella tavola finale, a simboleggiare l'amore e la passione che unirà per sempre i due protagonisti. Età di lettura: da 7 anni."" -
Happy meat
Sotto un cielo limpido, gli animali liberi scorrazzano e pascolano su un bel prato, tra fiori e alberi rigogliosi. Famiglie di conigli, maiali, cavalli e pecore si godono fianco a fianco la bella giornata. Ma a un tratto la loro attenzione viene richiamata da alcune sagome rosa che fanno capolino dietro le chiome degli alberi. Man mano che si avvicinano, le sagome diventano sempre più grandi: sembrano bizzarre creature volanti con il nasone rotondo e un'enorme bocca sorridente. Scese a terra, si avvicinano agli animali che ora le riconoscono: sono clown dalle vesti variopinte giunti da chissà dove, forse per fare amicizia. Dal cielo intanto calano strani velivoli a forma di volto di pagliaccio, lasciando cadere del cibo dalla bocca. Ma non si tratta di un dono disinteressato: gli animali, storditi, vengono condotti in un luogo da incubo, un autentico lager dal quale non usciranno più vivi... Età di lettura: da 5 anni. -
Toby
Toby ha 11 anni e vive insieme al nonno e alla zia. Sua madre è morta, anche se continua a sorridergli dalla foto che tiene sul comodino, e suo padre è un marinaio, spesso lontano a causa dei suoi lunghi viaggi. Per fortuna c'è il nonno, che gli legge le favole e gli fa regali 'inutili' - a detta della zia - ma bellissimi: come il fermacarte dentro il quale paesaggi cangianti sembrano riprodurre i suoi desideri ed emozioni. Toby non è un bambino come tutti gli altri: dentro di lui qualcosa si è rotto e non si può più aggiustare. Non che ne sia particolarmente turbato, anche se a volte vorrebbe riuscire a dire quello che pensa con tutte le parole giuste e, soprattutto, non vorrebbe essere considerato un ""povero caro"""", come viene spesso apostrofato. La zia e il papà sono molto preoccupati e si affannano cercando di capire quale sia il modo giusto di aiutarlo a crescere. La zia vorrebbe che si trasferisse insieme a lei nella casa del suo futuro marito, il padre vorrebbe portarlo a vivere con la nonna: in breve, sembra che non si possa fare altro che allontanarlo dalla casa che conosce e separarlo dall'amato nonno. Perché nessuno chiede il suo parere? Perché non lo ascoltano quando dice loro che ormai è grande? Soltanto il nonno sembra capirlo, tanto che inizia a insegnargli a scrivere e a svolgere il lavoro che lui stesso ha fatto per tutta la vita: aggiustare orologi. Intanto, però, gli adulti continuano a discutere, così Toby progetta una sorpresa grazie alla quale forse riuscirà a far capire a tutti che non solo ha le idee molto chiare su cosa vuole per sé, ma è davvero diventato grande... Età di lettura: da 7 anni."" -
Regalo di Natale
C'erano una volta un papà e due fratellini. I due bambini non potevano essere più diversi, come il giorno e la notte, come il bianco e il nero. Infatti si chiamavano Candido e Corvino. Il primo era sempre profumato ed elegante, ma non era mai contento e piangeva di continuo. Suo fratello, al contrario, era spettinato e poco attento al vestire, ma sorrideva spesso e bastava un nonnulla a renderlo felice. Preoccupato dagli opposti caratteri dei suoi figli, un giorno il papà decise di fare un esperimento per provare a riequilibrarli. La vigilia di Natale, preparò per ciascuno di loro un regalo speciale: escogitò per Candido qualcosa che di certo avrebbe suscitato il suo entusiasmo e, al contrario, mise alla prova Corvino con un dono che avrebbe deluso - se non fatto arrabbiare - la persona più positiva del mondo. Quale sarà il regalo di Natale scelto dal papà per ciascuno dei suoi figli? E come reagiranno Candido e Corvino? Età di lettura: da 5 anni. -
Perché i cani si annusano il sedere
Anche se non vivete o non avete mai vissuto insieme a un cane, probabilmente, osservandone qualcuno passeggiare per strada insieme al suo umano o alla sua umana, avrete notato qualche comportamento apparentemente bizzarro e vi sarete posti delle domande. In particolare vi sarete chiesti perché, per fare conoscenza, i cani hanno la strana abitudine di annusarsi il sedere a vicenda. Con ogni probabilità vi avranno detto o avrete letto da qualche parte che la ragione di questi bizzarri convenevoli sta nel fatto che i nostri amici a quattro zampe hanno un olfatto particolarmente sviluppato di cui si servono per conoscere il mondo. Così, per capire con chi hanno a che fare, tendono ad annusare le parti particolarmente odorose dei propri simili, come le labbra, le orecchie... e soprattutto il sedere!. Ma, per quanto riguarda quest'ultimo, esiste un'altra e più affascinante spiegazione, che affonda le radici in un fatto accaduto molti, moltissimi anni fa... in un tempo remoto in cui non esistevano né case, né strade, né macchine. I cani non avevano padroni, non venivano portati al guinzaglio né chiusi in gabbia e trascorrevano le loro giornate godendosi la libertà e la gioia di stare in compagnia. In quell'epoca felice, un giorno in cui il sole splendeva e faceva più caldo che mai, tutti i cani del mondo ebbero la stessa identica idea e si ritrovarono sulle sponde di un bellissimo lago. Ma, prima di tuffarsi, adottarono, per motivi di igiene, un piccolo accorgimento. Per scoprire cosa fecero e come questo gesto fu all'origine della bizzarra abitudine di annusarsi il sedere, non vi resta che aprire e leggere questo libro. Quella raccontata in queste pagine è una storia della tradizione orale sudamericana di cui esistono moltissime varianti. Tra queste, l'autrice ci propone la versione tramandata di generazione in generazione dalla sua famiglia mapuche, originaria del Cile. Le parole della bisnonna e della nonna assumono qui la forma scritta grazie alla nipote, che le ascolta da quando era piccola. Il testo è accompagnato dalle vivaci illustrazioni di Israel Barrón che ci mostrano cani intenti a scorrazzare in mezzo a una natura rigogliosa e nei panni di buffi bagnanti d'altri tempi che si ristorano in una giornata assolata, finché l'arrivo della pioggia scatenerà l'esilarante epilogo della vicenda. Età di lettura: da 7 anni.