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Extension
Giovani, ventenni, universitarie, coinquiline, nemicamiche. Cinque sotto un tetto. Metti, una sera a casa, anzi a teatro. E parole, parole, parole tra loro, anzi tra noi. Chi parla di cosa con chi? Non è forse intercambiabile tutto ciò che si può dire? E tutto ciò che ci si dice non è forse legato al contesto, al momento, agli interlocutori? Come nella vita, ancor più la parola sulla scena: una nessuna e centomila, in un relativismo dialettico ancor prima che psicologico. -
CET. Scuola autori di Mogol 2017
"Ci sono eventi che inorgogliscono chi li organizza e che sono accolti con maggiore calore e partecipazione di pubblico, per l'esclusività che li caratterizza. Tante iniziative progettate dalla Aletti Editore rientrano in questa categoria speciale, accomunate dal successo e anche da una grande eco sui media nazionali, e tra queste un posto d'onore è riservato certamente al premio «CET. Scuola autori di Mogol». Non poteva essere diversamente, dal momento che il premio, giunto alla sua terza edizione, è contrassegnato dalla partecipazione di un'icona della musica italiana. Proprio Mogol, infatti, il più noto autore di canzoni in Italia, dopo un'accurata valutazione dei testi finalisti, ha scelto ogni volta il vincitore a cui consegnare una borsa di studio per frequentare la sua prestigiosa scuola."""" (Dalla Prefazione di Caterina Aletti)" -
Post scriptum
"A ognuno di noi sarà capitato di trovarsi a duello con un foglio e una penna o semplicemente davanti a un pc a decidere di scrivere a qualcuno quella lettera mai spedita, mai ricevuta. Oggi questa stessa lettera, densa di pensieri, ricordi, sentimenti, colori e vibrazioni di ogni tipo è qui a mostrarsi sincera, dopo anni, vite passate e poi chissà. """"Post scriptum"""" vuole essere un abbraccio per tutti, un pensiero sereno, quel giro su sé stessi come tra passi di danza, quel guscio rotto e aperto, quel sostare senza sosta verso un punto ben preciso e guardare intorno il bagliore di tutti quei colori. Noi 4 autori audaci, persone semplici e complicate: Katia, Gabriella, Lorenzo, Caterina, eccoci qui, armati della nostra penna e volontà alcuni più abituati alla disputa con penna e calamaio, altri alla prima esperienza, desideriamo regalare parti di noi e spedire a un pubblico più vasto... l'universo che possa accogliere questo nostro sentire."""" (Gli autori)" -
Nadezda e le onde
La raccolta di poesie trae spunto dalla vita vissuta di Osip Mandel'stam, uno dei più grandi poeti del '900, e di sua moglie Nadezda M. La loro storia si è svolta all'ombra delle purghe di Stalin verso cui Osip scagliò un epigramma contro l'orrore. Osip subì per questo l'esilio con l'ordine che fosse ""isolato ma mantenuto in vita"""". Gli intellettuali erano malvisti dal potere, """"ogni morte è una fragola"""" diceva il dittatore. Saranno tre anni in un villaggio senza mezzi per sopravvivere, in realtà la solita eliminazione, senza testimoni, al momento adatto. In questo modo si uccideva ogni ricordo destinando persone e opere all'oblio. Se la poesia di Osip sopravvive è dovuto al coraggio e all'esercizio della memoria di Nadezda, poiché trascrivere pensieri su carta sarebbe stato un suicidio. Si affidò anche all'aiuto degli amici per recuperare e salvare ogni verso. Lei stessa descriverà al meglio la crudezza dei tempi vissuti in sue opere autobiografiche. Il ruolo degli intellettuali oggi ha un valore su cui si riflette poco, il loro operato evidenzia gli accadimenti sociali che ci coinvolgono inevitabilmente, in special modo la poesia, e quasi sempre il personale si fonde con la realtà. Dedicato al loro esempio, il manoscritto è suddiviso in due parti: la prima in memoria di Nadezda raccoglie suggestioni e pensieri che traggono spunto da episodi, spesso cruenti dell'epoca contemporanea, la seconda con riferimento a Osip contiene poesie più intime e personali. Sono """"onde"""" della memoria affidate a nuove testimonianze. L'efferatezza oggi conosce mezzi, più sofisticati e rudimentali allo stesso tempo, per svilupparsi. La storia dei popoli e l'arte sono prese di mira, c'è bisogno di affidarsi ancora alla forza del rigore della onestà intellettuale."" -
Lisistrata è tornata. (Mettere dei fiori nei vostri cannoni)
Lisistrata è un'opera che va oltre il suo tempo e ancora oggi dispiega tutta la forza del suo messaggio ""rivoluzionario"""". La rielaborazione proposta da Maurizio Bonanno riscopre il messaggio di Lisistrata, che, oltre all'invito alla pace e alla riconciliazione tra i Greci, rilancia l'affermazione della parità fra l'uomo e la donna, tornata di drammatica attualità e che rappresentò una tematica di forte impatto rivoluzionario (e piena attuazione) nel periodo storico della seconda metà del XX secolo, che nel femminismo e nel pacifismo ebbe i suoi simboli caratterizzanti. Ed ancora, un messaggio di pace tragicamente attuale, purtroppo, in questo momento in cui venti di guerra sconquassano soprattutto l'area del Mediterraneo. Ecco, allora, che questa trasposizione temporale rappresenta la volontà di lanciare, prendendo a riferimento il pacifismo hippie degli anni '60, l'appello al trionfo della pace ed al ripudio della guerra: """"Mettete dei fiori nei vostri cannoni""""! Sono trascorsi appena cinquant'anni - un'inezia nella storia dell'umanità - da quella rivoluzione, che fu culturale e di costume, che ha segnato definitivamente un salto epocale, eppure oggi i temi del pacifismo, del femminismo e della libertà sessuale, dell'uguaglianza di genere e della parità dei sessi, sono tornati a essere poco considerati. In una fase storica come quella attuale, dove l'intolleranza sembra prendere il sopravvento violentando i termini della convivenza civile, la sfida è essere attivi e responsabili in una società che sia aperta al dialogo con altre esperienze. Dal Medioriente all'Asia, dai Paesi arabi alla Corea, passando inevitabilmente - inesorabilmente, verrebbe da dire - per gli USA di Trump, nuovi, pericolosi venti di guerra spaventano. Eppure, stavolta il pacifismo sembra zittito da una verve di fanatismo che, attraverso i catalizzatori rappresentati dai nuovi social media, lascia spazio agli estremismi. Avanziamo verso un mondo che si globalizza, ma non per questo dobbiamo perdere la nostra identità, che è quella classica, culla della civiltà occidentale, la rilettura in chiave attualizzata dell'opera di Aristofane diventa così un modello che, attraverso l'impegno di una nuova Lisistrata sia capace di rinverdire la regola che si può definire """"rigorosamente antieroica"""", ma dalla forza dirompente."" -
L' ammutinamento è servito! Tre. Vol. 3
Questo volume rappresenta l'ultimo della trilogia intitolata ""Tre"""", composta dai volumi: """"Tre. Uno per tutti tutti per uno""""; """"Tre. Parte 2: ... e questa volta non ci fermerà nemmeno la criptonite!""""; """"Tre. Parte 3: l'ammutinamento è servito!"""". Tale trilogia è stata fortemente voluta e realizzata anche allo scopo di cercare una soluzione alle problematiche che si possono presentare quotidianamente nell'ambito della vita familiare, dove i poveri genitori appaiono come attori non protagonisti, mentre i panni delle guest star vengono vestiti dai figli, in questo caso dai 3 figli maschi. Nel volume 1 si è voluto raccontare l'infanzia dei tre piccoli eroi e cercare di risolvere le problematiche che insorgevano quando erano in tenerissima età. Nel volume secondo si è voluto argomentare circa la vita familiare diventata più complessa, essendo i tre decisamente più cresciutelli e trovandosi in una età nella quale si sviluppano concetti e idee di persone già grandicelle e con una materia grigia più sviluppata e in grado di sviscerare argomentazioni del tutto personalizzate e individuali e sempre meno filtrate dai genitori. Nel volume 3 ormai i bimbi sono abbastanza grandi per affrontare, sempre ovviamente senza l'aiuto costante degli attori non protagonisti, le problematiche che la quotidianità della vita può presentare e comunque con un diverso modo di approcciare le medesime, essendo gli stessi ormai in grado di capire, di apprendere, di poter sviluppare concetti a 360 gradi al fine di condurre in porto determinate decisioni, prese di posizione e scelte oramai prive o quasi totalmente prive di filtri."" -
La casa sul lago
Sabrina ha perso in un violento e inatteso incidente stradale la sua famiglia. Vive in una casa sulle sponde di un lago in un Paese piccolo. Dopo un periodo di difficoltà emotiva e esistenziale trova l'amore di Armando che la riesce ad amare e che sarà la sua ancora di salvezza lì nella solitudine del lago. Dopo la fine però del suo amore fugge all'estero, dove si reca a trovare una sua vecchia collega di lavoro: Paola. Questa è immersa in un vortice di droga e alcol che solo la sua amica potrà fermare. Le due donne vedono la vita in maniera più allegra adesso quando però tornano alla loro vecchia e ora fatiscente abitazione trovano tutto cambiato. Il panorama è devastato dalle costruzione abusive sorte tutt'intorno e persino la collina, che prima si erigeva si stagliava nell'orizzonte del cielo sembra cambiata per sempre. ""La casa sul lago"""" è un romanzo sulle difficoltà esistenziali legate al nichilismo e alla solitudine dell'uomo moderno che vive in una città lontana antenata dei centri storici in cui aveva vissuto da bambino. Con il paesaggio che cambia radicalmente nelle viscere cambia anche la personalità della persona; Sabrina e Paola trovano nel romanzo l'unico svago alle loro tristi solitudini nella decappottabile o nel divertimento più sfrenato simbolo di una perdita umana di valore, cuore e amore verso coloro che come Oreste nel romanzo vengono visti come nemici e quindi da abbandonare. Ma l'animo delle due donne rimane ferito fino nel profondo da cotanta solitudine il cui vuoto sarà riempito solo da accelerate con la macchina oppure con tristi e rammaricanti ricordi di un tempo ormai finito e concluso."" -
Antidoto
"Odori, sapori, immagini, sensazioni vissute da un giorno o da tanti anni si addensano all'improvviso tutti insieme in pochi versi, che scrivo più velocemente di un battito di ciglia. Lì ci sono la mia vita, reale o sognata, e le vite di tante altre persone che percepisco come fossero le mie. Scrivo sentendo e pensando a un qualcosa o al nulla; poi i versi sembrano rivelare tanti altri significati che non avevo immaginato e che appaiono come arrivare da un luogo molto lontano. Insegno a Roma, come docente di sostegno, in un liceo. Mi sono dedicata per diversi anni allo studio della matematica, da cui ho imparato la tenacia nel perseguire un obiettivo, a non arrendermi di fronte alle difficoltà, a unire il tutto in una visione ordinata e controllata della realtà, riuscendo così a tenere lontani dolori e sofferenze. Poi all'improvviso la poesia è arrivata nella mia vita, come la chiave che è riuscita a riaprire il cassetto di ciò che avevo nascosto e lasciato all'oscuro. Scrivere poesie mi ha fatto riscoprire la bellezza del vivere davvero, cioè vivere continuando a sentire e lasciandomi alle spalle la paura di provare fino in fondo le tante troppe emozioni che intensamente respirano fuori e dentro di me."""" (L'autrice)" -
Universo o multiverso
"Universo o multiverso"""" a dispetto del titolo, è una silloge poetica. Cambia solo la dinamica della scelta, così alla fine l'amore vince. Trattasi della controvertibile prospettiva in versi, del formidabile """"Pensiero al Contrario"""" (pAc), inverosimilmente sproporzionale a quella noiosamente infastidita del """"Pensiero Contrariato"""". Un fulgido esempio di biomeccanica mono binaria a impulsi qualsiasi, schierato a prescindere da una parte, con lampeggiante disappunto nei confronti dell'altra. Che manifesta attraverso emissioni tossico-neurali altamente indignanti, in ottemperanza al solo protocollo ostile a righe in bianco. L'imprescindibile pAc, di concezione tridimensionale a led, si pone in accordo per suonare meglio, e ci riesce benissimo. Con fare seducente, ammalia una parte, per scegliere """"l'infinito"""" delle altre, certo di ritrovarla ad aspettarlo, in virtù del suo fascino, a dir poco straordinario. Un principio esposto da quella sagoma del pAc, per essere messo in discussione, da chi vorrà onorarlo di valutare posizioni privilegiate rispetto alla sua, velatamente accattivante e a detta dei più, maledettamente sexy." -
Diario di una separazione
"In realtà si tratta di una novella. Quando siamo con qualcuno, o pensiamo a un soggetto qualsiasi, diventiamo per natura stessa della comunicazione una simbiosi complessa con il soggetto del nostro pensiero e con l'ambiente in cui questo soggetto è collocato. Questa simbiosi prodotta dalla comunicazione che firmo abbreviando Gordana Rukavina (1964) - Nana - ha la sua personalità. La storia comincia da incontri casuali sul pianerottolo della stessa scala del palazzo dove abitavo. Il seguito lo leggerete nel libro."""" (L'autrice)" -
Raccontar...si
In ognuno di questi racconti ci sono momenti indimenticabili della mia vita. Mentre li scrivevo ho messo a fuoco nella mente e nel cuore quei ricordi, li ho resi definitivi, non ho permesso al cervello di rimuoverli e l'ho fatto perché prima o poi tutti dobbiamo avere il coraggio di crescere. Per chi mi conosce forse ""leggermi"""" sarà una sorpresa, nei miei raccontini scoprirà una Marica diversa, una donna celata, vulnerabile, emotiva, sentimentale, tenera, passionale, quella insomma che la """"Marica ufficiale"""" ha sempre nascosto dietro corazze di presunta sicurezza, inattaccabilità, inamovibilità. La vera Marica è qui e forse può non piacere, deludere, ma è lei, e sarebbe bello apprezzare il suo coraggio a spogliarsi imparando a volerle bene per come finalmente ha accettato di presentarsi..."" -
Fiori e spine
"Non mi resta che ridere mentre porto fiori sulla mia tomba al cimitero degli uccisi dai battiti del loro cuore""""." -
Petali
"'Petali' è la prima silloge e raccoglie poesie recenti e meno recenti: un filo invisibile, che come un inno, intesse e attraversa diversi passaggi del mio percorso a cui corrispondono stili ed episodi autobiografici sublimati in versi. Una sequenza in tre parti contrassegnate simbolicamente da degli asterischi."""" (L'autore)" -
La poesia è l'arte di far entrare il mare in un bicchiere
"Prendendo a prestito le parole di Carl Sandburg 'La poesia è un'eco, che chiede all'ombra di ballare', ci accingiamo a leggere i versi di Manuel Comazzi con 'Dentro la tasca...', Luciana Antoniella Liporace con 'Le mie parole... non sono solo parole', Eugenia Toschi con 'La magia del pensiero' sperando che la nostra eco possa trovare sintonie con le tonalità dei versi proposti. Infine, vi propongo come punto di partenza e di riflessione, la frase che dà il titolo a questa silloge: 'La poesia è l'arte di far entrare il mare in un bicchiere' di Italo Calvino."""" (dalla prefazione di Giuseppe Aletti)" -
Cuore di luna
La storia di un amore e di un crimine, strani avvenimenti nella foresta che coinvolgono una città medievale e la sua contessa, la figura di un lupo bianco venuto fuori dal nulla, con la Luna che ha un ruolo attivo ma allo stesso tempo resta osservatrice silenziosa: tutti questi elementi costituiscono la trama di ""Cuore di luna"""", testo da cui la raccolta prende il titolo. In """"Diario di un impiccato"""" le pagine scritte di proprio mano da un uomo all'ennesimo fallimento sentimentale, riversando sulla carta tutti i propri sentimenti prima di un gesto disperato. """"Una stella"""" in un tempo fantastico e lontanissimo, l'amore irrealizzabile tra due giovani darà vita a uno dei più bei fenomeni celesti."" -
Donne
Donne, di tutte le età e di diversa estrazione sociale, sono le protagoniste di questa serie di racconti brevi, dove il piacere della narrazione è consapevolmente bloccato, in un gesto di autocensura, da una sempre vigile ironia che rinuncia a dire per alludere, invitando il lettore a inventarsi una delle possibili conclusioni che ognuna delle storie lascia aperta. -
Paesaggi dell'anima
"Il poeta ha la capacità e il 'privilegio' di percepire la realtà attraverso gli occhi dell'anima, di sublimarla anche negli aspetti più semplici che ad altri sfugge e di bearsene nei suoi voli pindarici. Credo che poeta non sia colui che indossa la poesia come qualcosa di avulso da sé, ma che egli 'sia' poesia e la viva su di sé, a livello epidermico e dentro sé, esternandola in maniera spontanea, come il respirare. Egli viaggia sul binario del cuore, cavalca l'onda delle emozioni e quando una vibrazione gli sfiora l'anima, le parole fluiscono, si espandono come cerchi concentrici verso altri animi, per avvolgerli nella medesima onda emozionale. La natura, libro aperto alla bellezza, diviene, allo sguardo del poeta, fonte che rigenera lo spirito, generando il contatto con l'invisibile, e in un mondo superficiale, oscurato dalla povertà di valori, il poeta ne coglie il malessere e lo neutralizza elevandosi verso la profondità di mondi superiori, dove ritrovare il senso e l'essenza, e dove le parole di bellezza intrise, divengono strumento che attinge ai colori dell'anima, per dipingere 'Paesaggi' chiamati poesia."""" (L'autrice)" -
Habere artem. Vol. 19
"«Una lente davanti al cuore per farlo vedere alla gente». È questa di Aldo Palazzeschi, un'immagine molto potente e suggestiva, per me. Ognuno sceglie le voci poetiche che ama di più. Io ho cominciato a quattro anni. Le mie prime letture sono state sublimi per via di un libro che era in casa, 'La Divina Commedia' con le illustrazioni di Doré. Da allora, ho intrapreso il mio percorso di lettore in modo sempre più intenso. In campo poetico, tra gli autori cui ho dedicato e riservo molto del mio tempo, ci sono Dante, Torquato Tasso, Leopardi, Pascoli e, del Novecento, Saba, Ungaretti, Quasimodo. Il torto dei poeti, degli artisti in genere, è quello di sparire. Il loro destino è ondeggiante, toccato dalla fortuna a fasi alterne, ma la poesia, che insieme alla musica è l'espressione più alta della creatività umana, resta un'arte indiscussa per la sua capacità di illuminare la realtà. Come ho già detto altrove, la poesia dovrebbe, oggi, essere il diario dell'anima."""" (dalla prefazione di Alessandro Quasimodo)" -
I colori che sento
"La scrittura è diventata per me, nel corso del tempo, fonte di gioia. Quando scrivo mi ritrovo. Sono un'attenta osservatrice dei moti dell'anima, che cerco di esprimere con nuda e delicata verità. Questa raccolta nasce dal profondo desiderio di condividere le mie emozioni, con la speranza che leggendole, alcuni possano, attraverso le parole, ritrovarsi. Ogni libro, poesia, fotografia, emozione, abbracciano il senso del viaggio dentro noi stessi."""" (L'autrice)" -
Omega. CET. Scuola autori di Mogol 2018
"La poesia contemporanea deve essere profumo di vita, sentimento che nasce da un fatto vero, dal proprio vissuto. Non è l'insieme di belle parole eleganti o acculturate, ma la riproduzione prettamente tangibile della realtà. Se è vera, trasmette emozioni; se non suggestiona, non è poesia. Diversamente, la poesia storica è stata nel tempo, ha parlato alle generazioni passate ma ora non è più viva e appartiene alla storia: non suscita trepidazione, poiché ha esaurito la sua forza propulsiva, ma rimane fondamentale per la conoscenza storica dell'arte poetica. È mia convinzione che tutti possediamo un talento, ma abbiamo bisogno di coltivarlo, avendo consapevolezza che la crescita può essere inimmaginabile. È un discorso che vale per tutti, senza limite d'età: differenziare per età è una forma di razzismo."""" (dalla prefazione di Mogol)"