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La forza di Rossella
Una notizia imprevista arriva a sconvolgere la tranquilla vita di Rossella. Impreparata, dovrà affrontare un nemico sconosciuto confidando nella sua forza. -
L'ultimo sguardo
"La silloge di Alessandro Pisegna si ricollega al testo di Sergio Endrigo per il costante rammarico di non poter realizzare un progetto di vita con la donna amata. La frase: “Regalami l'ultimo sguardo” è emblematica per capire l'intensità del sentimento che l'autore prova per la persona che si allontana da lui senza dare la possibilità di un nuovo incontro o di un semplice chiarimento. L'angoscia di un addio definitivo si insinua nei più riposti anfratti della mente, nelle occupazioni quotidiane."""" (dalla Prefazione di Alessandro Quasimodo)" -
Attese
Prefazione di Alessandro Quasimodo. -
Turbini e dispnee
Una raccolta di poesie che affianca un percorso di vita. Alla ricerca del senso, del ""quid"""" mancante, della logica esistenziale. Tra paesaggi, ricordi, illusioni, sperimentalismi. Per evocare sensazioni e suggestioni che schiudano la porta alla luce che dà barlumi di verità. La storia poetica di un pluriennale viaggio nel tempo che permea la vita, tra afferenze esperienziali ed efferenze a cavallo tra logica e sensibilità. L'eterno vagare del viandante che fa tesoro del vissuto per rilanciare e gustare, non senza sofferta percezione del sottile limite tra reale e metafisico, tra concreto e soggettivo, la bellezza del farsi uomo nella curiosità costante della scoperta di un nucleo incorruttibile o di parti di esso. Per trovare, condividere e rilanciare. Per esserci davvero. Per rendere efficace e gratificare il fatto stesso di esistere."" -
Una penna e una maglietta
Particolarmente dedicato ad una giovanissima vittima di questa strage continua, Eleonora Noventa, tragicamente uccisa, a 16 anni, dal fidanzato appena lasciato. Per continuare la battaglia al fine di fermare questa violenza, cui questa ragazza, così giovane, ha consacrato la vita, come una vera martire civile, eventuali proventi di vendita saranno oggetto di donazione ad un'associazione che porta avanti, come obbiettivo, la lotta alla violenza di genere ed al femminicidio. -
Naufraghi di pensieri
Chloy Vlamidis è nata a Bologna il 26 dicembre 1977 da padre greco e madre italiana. Scrivere è sempre stata una delle sue passioni che riprende a coltivare nel 2016, quando entra a far parte di un blog di cittadini attivi sul territorio, che danno voce al luogo in cui è vissuta e cresciuta. Nel contempo comincia a frequentare anche un laboratorio di poesia, dove sviluppa una nuova consapevolezza di sé stessa. Con una sensibilità mai scalfita dal tempo, sperimenta insieme ai versi, anche un linguaggio visivo fatto di immagini, colori e punti di osservazione sempre diversi, cominciando a coltivare l'interesse per la fotografia, che talvolta integra e completa le sue composizioni. Col tempo avverte l'esigenza di condividere la sua poesia con il mondo circostante e decide di partecipare ad alcuni concorsi letterari. Nella sua poetica emerge molto forte il suo legame con la Grecia e con i luoghi in cui è vissuta o che ha visitato. I suoi scritti nascono da momenti di abbandono, sogni, particolari di luoghi, paesaggi o persone. Il mare, simbolo dell'inconscio e del continuo fluire dei pensieri, è una presenza ricorrente e costante, nella duplice natura di elemento fisico e metaforico. Prefazione di Alfredo Rapetti Mogol. -
Portami con te
"Portami con te"""" è una raccolta di poesie a due o a più voci, tenute insieme da un filo logico sottile, la trama di un velo, tessuto con la consapevolezza che il nostro mondo, il nostro universo sta mutando e ci costringe al """"grande salto"""", a varcare gli antichi sistemi e buttarci a capofitto in una nuova era. C'è il canto di lui, una sorta di diario di bordo, che narra il timore del viaggio, la curiosità e la necessità di compiere nuove avventure, la nostalgia per le cose, gli amori e gli affetti lontani. Il canto di lei parte da un'invocazione, nasce dall'attesa, da una solitudine coatta, dal desiderio di sfuggire al destino o di essere la compagna di un viaggio che non ha mai fine. C'è, infine, in questa raccolta una terza voce che compare e scompare, è la voce della poesia che cerca di dare un senso a questo percorso manifestando i propri fondamenti, facendone trapelare l'essenza. Perché è proprio la poesia che oggi chiede di non essere dimenticata di essere portata anche oltre i confini, che chiede di continuare ad essere la guida di questa umanità e lo specchio dei nostri pensieri." -
Aio. Una storia vera. 30 anni di scritti dal carcere
"Aio l'ho conosciuto alle lezioni di informatica e poi di inglese e delle altre materie. L'ho portato alla laurea. Ogni 7 giorni, 11 cancelli di ferro da varcare, telecamere a ogni angolo e ore di studio, ricordi, confessioni e 3 anni dopo gli abbracci durante i permessi. Aio mi ha scelto per scrivere la sua fantasia, la storia vera di una vita di follie, trasgressioni, latitanze e di 30 anni di galera in 17 carceri. A 53 anni, storia di mala vita o di vita vissuta? Aio è monello figlio della strada e della strada ha rigettato violenza e crudeltà, ha succhiato astuzia e destrezza, ha goduto nel piacere della preda e con l'adrenalina della caccia. Gli basta un giorno per rubare anche 5 auto e in 24 ore da solo sa rapinare 3 banche. È leggendario. Al suo attivo 2500-3000 auto rubate su commissione e 380-400 banche rapinate. Ha perso il conto. Principe dei rapinatori, il suo male è la femmina, ricercato e corteggiato allo spasimo, capace di un rapporto sessuale nella sala ricevimento parenti del carcere, quel venerdì, lui, lei e il piacere del rischio, dell'azzardo, del pericolo""""." -
5º premio internazionale Salvatore Quasimodo
«Premio Internazionale che porta il nome di mio padre. L'iniziativa organizzata dalla casa editrice Aletti vuole ricordare, a sessant'anni dal conferimento del Nobel, l'opera di un uomo che si definisce ""operaio di sogni"""" e che ha dedicato tutta la vita alla scrittura, in una ricerca costante di adesione ai temi trattati. Non è mai stato un fautore dell'arte per l'arte, ma si è impegnato civilmente.» (dalla prefazione di Alessandro Quasimodo)"" -
So(u)litude
Come descrive l'autore stesso, la sua poesia è caratterizzata da ""un impeto funesto di emozioni e pensieri"""", facendo trasparire contenuti contradditori, romantici e veri. Prefazione di Alfredo Rapetti Mogol."" -
Le ragioni della lingua straniera
L'autrice, da oltre trenta anni, insegna lingua inglese nelle scuole medie statali. Scrive questo volume pensandolo sia per gli addetti ai lavori, ai quali descrive come la sua didattica superi l'approccio grammaticale traduttivo e si ispiri al modello linguistico-comunicativo, sia per chiunque voglia costruire spazi di competenza comunicativa, di abilità nel capire e nel farsi capire. Per questo motivo, ribadisce l'importanza dell'imparare a parlare: chi non sa parlare, non riesce a parlare neanche con sé stesso. Chi produce solo parole elementari, produrrà solo pensieri elementari e la sua esperienza del mondo sarà limitata. Più si allarga e si espande il proprio linguaggio, e più si mettono le parole in azione, più si allarga e si espande l'orizzonte del proprio mondo. In questa cornice, l'autrice ci svela come la sua didattica ambisca a produrre parole, linguaggi, esperienza del mondo. Ci indica, pertanto, le tre aree di interesse a cui fa abituale riferimento, a partire dalla flipped classroom: il materiale di studio si prepara a casa ed i compiti si fanno in aula, tutti insieme, anche per poter superare in tempo reale gli eventuali errori. Vengono poi presi in esame anche l'impiego del CLIL, lo studio di materie insegnate direttamente in lingua inglese ed il reflective learning, un percorso di elaborazione consapevole delle esperienze personali dell'allievo. In un tale cambio di paradigma, che influenza le linee tradizionali di autorità in classe, appare determinante la personalità dell'insegnante, del quale, a fine volume, si analizzano gli stili di comportamento e le modalità relazionali con la classe. Utilizzando i modelli dell'analisi transazionale, si delineano quali parti di sé l'insegnante mette in gioco nel rapporto con l'allievo. Il pensiero complessivo che ispira il volume è la bellezza irrinunciabile di fare della scuola una comunità di apprendimento. Anche se non si ha idea di dove il percorso di crescita possa condurre e cosa possa fare incontrare, l'unica forte certezza è che si creeranno tante rotte, tanti sbarchi, tanti approdi. Approdi provvisori sempre e solo in noi stessi: il punto più importante da cui, volta per volta, poter ripartire. -
Con il sen(n)o di poi
Ricordi presenti e passati, si amalgamano in uno spazio e dentro un tempo ""senza tempo"""" che inesorabile """"passa"""" come tutto e come il vento di Bora, dentro a un vortice micidiale mescola e amalgama tutto ciò che trova, e dopo aver fatto disordine con la sua forza fa ordine, spazza e pulisce l'aria, da tutti i timori le parole la gente il rumore la speranza e anche l'amore e ti salvano un pezzo di cuore, oltre la malattia, la magia, l'incantesimo e la follia. Senti finalmente il confine del tuo tempo e lo senti """"sterminato"""" come il mare e l'amore per ciò che rimane."" -
Il Tiburtino. Ercole
La poesia è l'acqua che sgorga all'improvviso dal nostro cuore in mezzo al deserto della nostra vita, per darci la forza di esistere, di combattere le avversità, di volare nell'immensità dell'infinito e, infine, sognare. Là dove non esistono barriere, odio, paure. (tratto dalla Prefazione di Hafez Haidar) La raccolta poetica Il Tiburtino, che accoglie i testi dei poeti partecipi a questa pubblicazione, elegge la convivenza civile a ganghero esistenziale; gli autori accettano con entusiasmo l'idea di incontrare uomini e donne diversi e complementari, ognuno con la propria necessità espressiva, ma tutti dediti a testimoniare il proprio arco vitale. «Il poeta offre parole che cercano la forma negli occhi del lettore» (tratto dalla Prefazione di Giuseppe Aletti). -
La Polizia di New York. Lotta alla criminalità organizzata
"Con quest'opera mi propongo di offrire un excursus della polizia di New York, soffermandomi su alcuni fatti e persone, che si sono succeduti nel corso dei due secoli di storia del Police Department of New York e che ritengo particolarmente interessanti e degni di nota. Non quindi una trattazione esaustiva sull'argomento, peraltro sinora mai scritta, probabilmente perché sarebbe un arduo compito, che richiederebbe anni di lavoro. Doverosi i ringraziamenti, a partire dal Prefetto Gianni De Gennaro, ex capo della Polizia, che mi ha inviato in missione a New York, dandomi la possibilità di crescere professionalmente e facendomi conoscere una realtà diversa da quella italiana. A seguire il compianto Prefetto Antonio Manganelli, ex capo della Polizia, per avermi dato fiducia e per avermi spronato nel proseguire la mia azione al contrasto del traffico degli stupefacenti tra il centro e Sud America con Europa."""" (dalla premessa di Sergio Cirelli)" -
Storie di donne
In questo libro, il cui tema principale è la resilienza, ha pescato nei suoi ricordi ed ha raccontato ""Storie di Donne"""" che hanno fatto parte del suo vissuto."" -
Il sussurro dell'alba
...nelle sue opere si celebra la vita, l'amore, la fugace bellezza della natura; volge lo sguardo al passato in modo delicato, morbido con una malinconia vibrante. Le sue poesie sono come le pennellate di un quadro, piene di novità, di colore e soprattutto ""il modo in cui il colore viene steso sulla tela"""", rendono i suoi scritti vivi e immediatamente riconoscibili... Dalla prefazione di Anna Fuselli Pochi anni fa ho iniziato a lasciare su carta i miei pensieri, per poi mostrarli agli altri. Iniziai con gli haiku e, passo dopo passo, mi sono ritrovata sul luminoso sentiero della poesia. Ho partecipato a numerosi Concorsi, ottenendo ottimi risultati... rimango in cammino e su questa via rimarrò mai """"pellegrino stanco"""". Con la prefazione di Giuseppe Aletti"" -
Il mio tempo con te
"Siamo il grido ultimo prima del nulla, l'oblio che scompone l'universo, lo strappo muto che lacera di baci le labbra degli innamorati"""". La quarta raccolta di poesie di Enzo Cardone." -
Cascina dell'Angelo
La vicenda di un uomo impegnato nella dura attività della conduzione di un'azienda agricola, con tutti gli oneri e gli onori che ne conseguono. E il protagonista è perno di un mondo di affetti e di scambi affettivi, sensuali, amicali e di lavoro, improntati sempre a schiettezza e chiarezza di intenti, ma temperati spesso da scherzosa ironia. Un testo che trasmette il senso di una ciclicità irrinunciabile della vita, nella triade nascita-matrimonio-morte cui l'uomo è in genere destinato ma anche nel più vasto scenario della natura, in cui si iscrive la faticosa attività umana, guidata a sua volta dalla misteriosa protezione di figure provenienti dal mondo spirituale. -
Limbo. Aspettando l'aurora
Prefazione di Cosimo Damiano Damato. -
Una madre ebrea
"Qui si narra la storia di una donna dal nome ignoto, così deve essere: Lei, semplicemente Lei, mia madre. Una madre ebrea. A ventinove anni con il matrimonio misto, per Lei si apre il rifugio dalle leggi antiebraiche a fianco del marito militare, vedovo e solo con due figlie. Rea di averle derubate dell'amore paterno, fin dalle nozze l'esistenza di Lei si deforma in segregazione e disumano lager familiare, scivola in deportazione e cade nell'agguato di un male senza ritorno. A nessuno lo svela, neppure al marito, abbattuto anch'egli dalle angherie delle figlie ribelli e dissolute. Aggredita e minacciata di denuncia alle SS, torturata a vita nella gabbia della sua dimora, è tradita dalla figlia e sopravvive con il solo amore del figlio Emanuele""""."