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Tutto il resto è niente
A volte pensiamo che i giorni, anonimi e sempre uguali, i piccoli gesti banali e la disadorna ripetitività siano solo un'inutile perdita di tempo, un'attesa vuota e necessaria per raggiungere i nostri sogni. Poi i giorni si trasformano in mesi, i mesi diventano anni, le stagioni si susseguono e scopriamo che quei piccoli gesti banali e quella disadorna ripetitività hanno intessuto la trama della nostra vita. Un diario del quotidiano, tra i colori vividi della Valle Vigezzo e i cieli infiniti della Bassa novarese. -
Farfalle dal silenzio
"Farfalle dal silenzio"""" è una raccolta di poesie che si alzano dal silenzio come farfalle per portare i loro messaggi a noi lettori. Messaggi diversi quanto i colori, i disegni e le varietà delle farfalle, che sono simbolo di libertà, bellezza, metamorfosi, fragilità, gentilezza e allegoria dell'anima, che crea poesia. Della loro presenza quasi non ci accorgiamo, perché esse si mostrano a noi senza rumore; così nascono e si offrono a noi anche le poesie, frutto del silenzio, che richiede ascolto e attenzione, discrezione e intimità. In questa raccolta i colori delle poesie sono quelli delle emozioni, dei ricordi, delle stagioni, della natura, delle età della vita, dei momenti del giorno e dei luoghi: esperienze e suggestioni che siamo invitati a cogliere attraverso il nostro vissuto e che potremo continuamente scoprire, perché la poesia si prende cura di noi e continua il suo volo come la farfalla che morirebbe, se cercassimo di fermarla." -
Satan dry. Il mondo è piccolo e anche molto cattivo
Tentativo di avvolgere in un linguaggio provocatorio e a volte struggente, il protagonista riesce a farci immergere in un mondo criminale, ma non privo di sentimenti. Il lettore è coinvolto in un viaggio entusiasmante che, in chiusura, conduce a importanti considerazioni di carattere politico, etico e religioso. -
Il saluto delle rondini
"Questa breve raccolta di episodi vuole essere un omaggio alla vita in tutte le sue forme. Ho deciso di scriverla guardando le foto dei miei amici animali, o ricordando la loro presenza. Li sento in me, si fondono con la mia anima, e forse è questa la vera eternità dell' amore, che vince ed uccide il tempo. Può darsi che qualche impressione avuta dal contatto con gli animali possa sembrare forzata, e comunque dovuta ad una inclinazione personale, ma credo che il messaggio, il segnale dato e ricevuto sia assolutamente reale, anche in dimensioni che travalicano quella puramente materiale."""" Tratto dalla nota dell'autore." -
Enciclopedia dei poeti italiani contemporanei. Inverno 2021
"Dietro la realizzazione di un'opera come l'Enciclopedia dei poeti italiani contemporanei, si nasconde sempre una sfida: tracciare un ritratto del panorama poetico contemporaneo, attraverso la conoscenza compendiata di nuove voci. Alla presenza delle poesie, si unisce infatti una nota biografica per ogni autore ivi presente e, per coloro che lo desiderano, anche una fotografia. Il dato biografico, benché le opere viaggino bene anche da sole, è un elemento importante, che agevola la comprensione dei versi e ne chiarisce il contesto di riferimento, fornendo uno strumento anche per una maggiore consapevolezza degli aspetti antropologici degli anni che stiamo attraversando e che potranno rivelarsi utili in futuro per gli studiosi che vorranno approfondire le caratteristiche della nostra epoca. Nell'Enciclopedia, sebbene rispetto ad una silloge personale si dia solo un assaggio della creatività poetica, è molto forte l'elemento storico, anche nel richiamare uno specifico anno di consultazione di ciò che accade nel mondo poetico. Come se quel lasso di tempo fosse cristallizzato, e contrastasse la fugacità della vita, restituendo i segni lasciati dagli autori prescelti per questa nuova edizione"""". (Tratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)." -
Trasparenze
«Dal mio cuore sono sgorgate parole, suoni e sentimenti. Ho osservato la natura: fuori e dentro di me. Sono nati quaranta componimenti in versi che non rispettano uno schema metrico né rime e non si basano su un numero fisso di sillabe. Ho fatto questa scelta, perché ho voluto assecondare il ""battito del cuore"""", il """"flusso di coscienza"""" e di sentimento. Il ritmo che ho suggerito spesso sembra """"sospeso"""", assorto nella sorpresa dell'emozione. I contenuti dei componimenti sono vari. Alcuni hanno riferimento al ritmo della Natura, al succedersi delle stagioni e ai fenomeni a loro connessi, fenomeni sentiti, avvertiti, vissuti come prolungamento dell'esperienza di un'anima, che sensibilmente ed emotivamente si sente in essi coinvolta. Altri nascono dalla riflessione su eventi che vivo. Il cuore è la mia bussola e l'amore nel più ampio spettro dei suoi significati è la scala della conoscenza. Con i miei componimenti mi esprimo con sincerità di sentimento e di emozione, senza retorica, quasi bisbigliando, per pudore di svelare la profondità dell'anima.» (l'autrice). Prefazione di Hafez Haidar."" -
Verrà il mattino e avrà un tuo verso. Vol. 18: Mitra.
"Verrà il mattino e avrà un tuo verso"""", il canto dei poeti contemporanei all'amore, è un'intelaiatura di tutti i colori. Ricordi, slanci verso il futuro, buoni propositi del presente, l'incontro estatico e contemplativo con la natura, il desiderio della conquista e lo smarrimento per la perdita e il distacco; in questa raccolta la poesia d'amore è attraversata da metri stilistici diseguali e complementari, un mosaico di tasselli esistenziali, in cui il lettore non avrà difficoltà a trovare empatia, a immedesimarsi e sentire che quei versi sono stati scritti anche per lui. Tratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti." -
Verrà il mattino e avrà un tuo verso. Vol. 18: Teia.
"Verrà il mattino e avrà un tuo verso"""", il canto dei poeti contemporanei all'amore, è un'intelaiatura di tutti i colori. Ricordi, slanci verso il futuro, buoni propositi del presente, l'incontro estatico e contemplativo con la natura, il desiderio della conquista e lo smarrimento per la perdita e il distacco; in questa raccolta la poesia d'amore è attraversata da metri stilistici diseguali e complementari, un mosaico di tasselli esistenziali, in cui il lettore non avrà difficoltà a trovare empatia, a immedesimarsi e sentire che quei versi sono stati scritti anche per lui. Tratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti." -
Il barone della rocca
Nel 1860, qualche tempo prima dell'arrivo di Garibaldi in Sicilia, la nobiltà palermitana è scossa al suo interno da un inquietante delitto. La complessa indagine, inserita in un contesto patriottico, è affidata all'ufficiale borbonico di polizia Salvatore Lo Prete che affronterà il caso con paradossale originalità. -
Falene
Il titolo ""Falene"""" porta a considerare immagini leggere di voli veloci ed immediati ,in atmosfere di silenzio e di colori attenuati. Le forme delle poesie inserite in questa raccolta sono quadri istantanei di momenti sfuggenti o considerazioni che lambiscono (come le falene) la stridente realtà che ci circonda. Prefazione di Alessandro Quasimodo."" -
Fusioni
In questo testo, tratto dalla raccolta di Franca Castelluzzo, sono enunciate le tematiche più significative per l'autrice: la precarietà dell'esistenza e il fluire incessante del tempo. Eppure di fronte alla celebre espressione ""tutto scorre"""" non nasce un senso di angoscia e disorientamento, anzi, valorizzando l'istante vissuto pienamente, è possibile sentirsi parte di un tutto, stabilire un legame con la natura e realizzare una fusione tra finito e infinito, piccolo e grande... Prefazione di Alessandro Quasimodo."" -
Varchi temporali. Poema delle ore e dei giorni
«Dopo ""Umana fabula. Poema di acqua e di terra"""" sentivo che il mio viaggio poetico come sguardo sulla vita non era ancora concluso e che mai potrà dirsi concluso. """"Varchi temporali. Poema delle ore e dei giorni"""" continua quel percorso, quel bisogno insopprimibile di una immersione nei ricordi, nella memoria, nelle emozioni e nei sentimenti ma anche nelle paure e nelle incertezze di questo tempo precario e confuso. In """"Varchi temporali"""" la Storia ci prende per mano, i ricordi ritornano fra un'ora e l'altra e fra un giorno e l'altro. La poesia come straordinaria macchina per viaggiare nel tempo senza limiti e senza ordine, solo le ore scandiscono lo scorrere delle parole e dei versi. Ventiquattro ore in ogni giorno vicino o lontano e dentro le ore la poesia che racconta i ricordi che ritornano, i tempi lontani dell'infanzia, un mondo di piccoli borghi che va scomparendo e di quel mondo le emozioni, i sentimenti, gli amori, il paesaggio, la natura. L'emozione di un piccolo cimitero, lo smarrimento di una chiesa vuota, il gesto ripetuto dell'uomo del fiume, il padre e la madre e la mia terra che cambia, che si strappa la vecchia pelle per una modernità molto fredda e distante dagli umani bisogni, da una fratellanza di comunità, dalla sincerità dei piccoli gesti. Così il presente incerto e precario con l'alito pandemico cambia anche la vita di una piccola frazione, il Castellazzo, una realtà vera di una centuria emiliana, cambia il rapporto tra la gente, produce separazioni ma lascia il bisogno di nuovi incontri e di nuove verità. E verità chiedono quei bambini ebrei esclusi per ragioni razziali dalla scuola, dal volo di rondine di altri bambini che si preparavano al gioco mentre loro nella notte salivano sul treno che portava a un cielo di cenere e senza stelle. Così ho cercato con una poesia sincera, non autoreferenziale, polifonica, di guardare dentro i """"Varchi temporali"""" e a differenza di """"Umana fabula"""" qui i versi scorrono liberi, senza punteggiatura, come acqua di torrente, lasciando al lettore decidere le pause, il ritmo, il fluire dei versi.» (l'autore). Prefazione di Alessandro Quasimodo."" -
Luci di poesia
Questo libro si presenta come una tavolozza con i temi peculiari dell'umanità e intende illuminare l'anima con la luce della Poesia perché la Poesia è, è stata e sempre sarà fonte perenne di Luce. Prefazione di Alessandro Quasimodo. -
Pianeta cuore
Raccolta di poesie. -
Fogli di vita
«Il territorio poetico di Giuseppe Iodice è accarezzato pagina dopo pagina da un respiro di educazione spirituale al bello e profondamente solcato dall'aratro ordinato di una limpida pulizia morale. Altro cardine del suo impianto lirico è il senso di giustizia di cui è intriso l'inchiostro di ogni suo verso.» (dalla prefazione di Alfredo Rapetti Mogol) -
Pensieri di mamma. Il compimento e l'attesa
Questo libro racconta la doppia storia di una mamma biologica e adottiva. Un intreccio di lettere d'amore ai propri figli, uno che esiste già, il figlio biologico, e uno che dovrà arrivare, il figlio adottivo e per il quale la lunga attesa di quella chiamata e quel viaggio d'amore verso la Tailandia sembrano non arrivare mai. La mamma racconta le proprie emozioni, quelle vissute e quelle ancora da vivere, tessendole a righe dolorose, felici, stanche e gioiose che danno vita alle lettere raccolte in quest'opera. Che cosa significa vivere l'amore di un figlio? Che cosa vuol dire sognarne uno che esiste già ma non si conosce? Introduzione di Milly Coda. -
La felicità della luce
«Il cammino è comunque difficile da affrontare; la grigia quotidianità e il mondo pieno di ostacoli riportano metaforicamente ad un labirinto in cui subito si perde l'orientamento. L'autore ama i miti greci in quanto si sente un misero Teseo, senza più il filo di Arianna da seguire.» (dalla prefazione di Alessandro Quasimodo) -
La fascinazione della paura
«La poesia è certamente essenziale per il genere umano, ma nel corso dei secoli, tranne che nell'opera di pochi autori, ha sempre mantenuto le distanze con le zone d'ombra e con tutto il mondo ctonio dove non filtra la luce, ma dove prendono forma forze sostanziali e un'estetica bizzarra. La poesia ha rinnegato, spesso, questo mondo e per tale motivo ho voluto cimentarmi con quello che nella settima arte viene comunemente definito cinema di genere, per la precisione horror. Ho contato sul fatto che la raffinatezza lirica, potesse trasfigurare questi territori anfrattuosi, per suscitare la paura senza mostrare la violenza, almeno non esageratamente. Quel che rimane non è la deriva disturbante di molto cinema horror contemporaneo, bensì le atmosfere, le suggestioni e ovviamente le fascinazioni più profonde di un genere accattivante e bellissimo, che può trovare nella poesia un terreno fertile dove attecchire.» (l'autore). Prefazione di Francesco Gazzè. -
Il ponte. Ma prima o poi lo faremo. Commedia comica teatrale in 4 atti
«Tutti i popoli che hanno avuto modo, nell'arco della storia, di stabilirsi o governare in Sicilia, ne erano consapevoli, così come erano consapevoli di tutte le difficoltà legate alla costruzione di un'opera così imponente. E chi ha amato veramente questa terra, ha creduto nella costruzione del Ponte. Mi è piaciuto quindi utilizzare la parodia sul ponte per ripercorrere la storia della Sicilia nei suoi momenti di fondamentale importanza: i Romani, i sovrani Arabi, Re Ruggero (ancora ricordato ed acclamato nell'isola), Re Ferdinando (l'ultimo grande Re di Sicilia) ed il periodo Italico ancora in atto». -
Poesie 5.0
«Nei suoi versi, dopo aver ricordato che il lavoro è sacro come il pane della vita ed è il sentiero della fatica e del sacrificio che percorrono i lavoratori, la poetessa sottolinea con la matita blu che spetta ai nostri governanti onorare chi ha lavorato e ha donato una parte così importante della sua esistenza allo Stato, in cui ha creduto e che ha continuato a servire con onestà e lealtà.» (dalla prefazione di Hafez Haidar)