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Una vita spericolata
Un gruppo di anziani e un gruppo di giovani si trovano a partecipare insieme ad una gita a Verona. Naturalmente gli obiettivi e gli scopi dei due gruppi sono diversi: gli anziani immaginano di visitare la città e di assistere ad un'opera all'Arena, i giovani anelano al Concerto di Vasco Rossi programmato per il giorno della visita. Nasceranno così scontri e incomprensioni superati grazie alla professionalità e pazienza degli organizzatori. La partenza in pullman dunque sembra serena ma... Le vicende e gli imprevisti del viaggio costringeranno i due gruppi ad una forzata e dolorosa convivenza durante la quale le differenze generazionali nei comportamenti, nelle aspettative e nello stesso linguaggio provocheranno non pochi problemi, tuttavia nella difficile situazione, fra scontri, amare sorprese e vicinanza, i protagonisti riconosceranno in sé stessi e negli altri capacità e valori che mai avevano immaginato. Sullo sfondo della vicenda l'improvvisa comparsa del Covid-19, imprevisto e funesto, sarà il motore di cambiamento e opportunità di scambio generazionale per le vite dei protagonisti. A Verona i protagonisti del viaggio non arriveranno mai ma l'esperienza avrà offerto loro nuove opportunità e conoscenze e insieme inizieranno una nuova vita più consapevole e ricca di nuovi valori. -
In... canti d'amore
«È lo stesso tema ricorrente nella mia poesia, alla ricerca dell'amore totale, come fulcro sociale che dà e alimenta la vita. Un sorriso, una carezza, un gesto d'amore sono il cardine della mia scrittura.» (l'autore) -
Hurricane 2021
Daniela Burò Ghiglione, Anna Maria Castelli, Giacomo Romano Davare, Alfredo Deodati e Lucia Doz. -
Il ciclo dell'amore e i venti
A volte, durante le mie passeggiate in solitaria, mi capita di sentire il cuore esplodere di gioia. Una sorta di big bang dentro un spazio cosmico interiore. È come se la mia vera natura emergesse libera da pesi emozionali e condizionamenti psicologici. Come se la mia anima si svincolasse dalle dinamiche quotidiane e sbocciasse in tutta la sua bellezza. In quei momenti avverto una profonda connessione con ciò che mi circonda, e l'immotivata certezza che, da qualche parte nel mondo, sia appena accaduto qualcosa di meraviglioso, come l'apertura di un fiore, la fine di una guerra, la nascita di un bimbo... Prefazione di Alessandro Quasimodo -
Graziella, dolci ricordi. «A figghia 'ro Cummannanti dei Vaddia»-La figlia del Comandante dei V.V.U.U. Vasile. Memorie... fermate dal COVID-19
La memoria, più che ai ricordi reali, è legata all'emozione vissuta e dunque ciò che conta è la verità emotiva, non la verità fattuale. Scardinare la verità oggettiva e usare la memoria emotiva permette di muoversi avanti e indietro nel proprio tempo interiore, per creare legami e associazioni spontanee che ricostruiscono gli eventi non nella loro esattezza storica, ma per ciò che hanno significato. Pertanto se l'autobiografia è legata alla verità, il memoir lo è all'autenticità. Questo è il lavoro di ""Graziella"""", un memoriale per fermare nel tempo un'emozione e condividerla con gli altri. Se non vengono scritti, molti dettagli possono perdersi nel tempo! Un memoriale rende concreta una esperienza e dà un senso alla tua vita; dopo tutto, i ricordi sono un viaggio importante da cui gli altri possono imparare qualcosa e anche goderselo. Può essere un regalo per i tuoi figli, i tuoi genitori, la tua nazione o il mondo. Solo noi possiamo raccontare la nostra storia (bella o triste che sia), e le vite degli altri si arricchiranno leggendola. Il """"memoir di Graziella"""" è nato quasi per gioco, una richiesta della figlia alla madre... quasi un presentimento triste di un saluto che a breve avrebbe interrotto ogni gioia, per tramandare ai figli ricordi di tradizioni e momenti indelebili che hanno segnato un nucleo familiare, storie lontane di una società semplice in trasformazione."" -
Pappagallini brillanti
Lascia che la vita accada, mostri la sua vera energia, ci divori come una tigre maculata, stupisca come un'alba! Prefazione di Alessandro Quasimodo -
Alice: ogni famiglia è un romanzo
Era quella una commedia dell'arte, dove ogni protagonista, e tutti lo erano, con il volto dietro a una maschera, frenava le proprie emozioni, impedendo alle rughe della tristezza, della rabbia e della disperazione di essere viste. Matias era l'unico a cui non servisse coprirsi il volto, lui non aveva espressioni da eclissare; la natura l'aveva fatto con una maschera fissa, come di gesso, con la pelle chiara, luminosa, i lineamenti delicati e gli occhi persi nel vuoto, sempre sfuggenti ad ogni contatto visivo che non lasciava trapelare niente di quanto potesse pensare; lui era l'unico con modi spontanei e veri, all'interno di quell'affettazione artificiosa e studiata; lui, con la sua assurda costanza e prevedibilità, con le sue rigide stereotipie, soprattutto motorie, era il solo spirito puro, sincero, innocente, lontano da ogni artifizio sociale, da ogni volontà di condivisione; lui il solo essere libero da tutto e tutti, dipendente da se stesso in un tutt'uno con la sua terribile patologia. E Alice, piccolo Pierrot, malinconico e innamorato della luna, mimava la propria vita a misura del fratello, ovunque si trovasse con lui. -
Vox in itinere
I temi dell'ultima produzione lirica di Isabella Franchellucci: Vox in itinere, raccolta di 73 componimenti, sono quelli che contraddistinguono la sua storia poetica, ma questa volta l'espressione è più forte. Raccoglie e assembla le note del suo canto librandosi in un etere che è tutto personale ""Canterò oltre la memoria..."""" È il denso cammino nelle maglie di un dettato di grande originalità. Il verso è asciutto e rivela una ricerca assidua, una magnanimità stupefatta, segna un percorso attraverso """"l'interiore vaso della conoscenza"""", in un linguaggio fortemente simbolico ed evocativo. La lotta quotidiana contro le ristrettezze dell'essere, che si esprime in un suggestivo poetare, si scioglie """"nell'ora declinata verso il buio"""". Emerge il vibrare alto di ogni parola, una Grazia che abita l'intenso pronunciarsi """"oltre il lembo di cielo"""". È una poesia che non guarda il mondo e la condizione umana con occhi pietosi, dissacranti o ribelli, ma si proietta in sé per cercare l'estasi della bellezza, l'emozione che da sola riempie un vuoto incolmabile."" -
Sottopelle
"Sottopelle"""" contiene una raccolta di 50 poesie selezionate tra le oltre 450 da me composte negli ultimi 4 anni. Riguardano principalmente l'amore, in tutte le sue forme: quello gioioso, quello doloroso, quello passionale e quello ormai esaurito. Un po' come Van Gogh, che riusciva a produrre opere sempre nuove guardando la stessa ninfea, anche i sentimenti, seppur comuni, riescono sempre ad apparire in una luce diversa a seconda dell'occhio di chi guarda. O meglio, a seconda del cuore di chi ama. Con la prefazione di Francesco Gazzè" -
Ubriaco di versi
«Domenico Tonziello ci trasmette con maestria, nei suoi versi, le sue brame e i suoi pensieri, le sue emozioni, i suoi sentimenti e le sue nostalgie. All'avvento della notte, rivolge lo sguardo verso la luna assisa nell'immenso cielo tempestato di stelle ed inizia il suo viaggio assetato d'amore nel mondo fatato della poesia, alla ricerca della bellezza e dell'armonia.» Tratto dalla prefazione di Hafez Haidar -
Sguardi che evocano parole e immagini
Il paesaggio naturale fa da cornice a questa raccolta di poesie con i suoi elementi sempre vividi: piante, animali, astri, montagne, laghi, mare che sollecitano emozioni e sentimenti. Osservare e cogliere il mistero delle cose che ci circondano e la commozione di certi indefinibili sentimenti ha il potere di farci sognare. L'alternarsi delle stagioni con i relativi cambiamenti che caratterizzano i vari ambienti sono immagini pittoriche, essenziali, intrise di emozioni a volte gioiose a volte malinconiche. Per concludere, l'universo è una gamma di colori, di fragranze e di suoni che rilassano il corpo e la mente quando vi si appoggia lo sguardo. Con la prefazione di Hafez Haidar -
I racconti di Mandra Murata. Vol. 1
Tre storie, tra il reale e il fantastico, che hanno in comune un legame ideale con un rilievo minore dell'Appennino centrale. Il primo racconto, ambientato in pieno Medioevo, prende l'avvio dall'attentato al papa, nel corso di una processione lungo le strade della Roma imperiale, trascinato nell'ipogeo palatino, per avviarlo ad un processo sommario e ad una rapida esecuzione. Scoperto il complotto da parte delle guardie papali, il pontefice viene segregato in un convento a lui ostile, mentre i congiurati decidono di informare Carlo Magno, come estremo difensore della cristianità e molto devoto al papa precedente. Il re scende in Italia con l'intesa non solo di ripristinare l'ordine nella città eterna, ma di dar attuazione in terra d'Abruzzo ad un sogno che lo ossessiona come il presagio di una punizione divina, da quando, in piena guerra contro i Sassoni, fece barbaramente decapitare migliaia di prigionieri. A molestarlo nel sogno è un santo pellegrino proveniente dalla Siria, errante nei monti di Mandra Murata. Il secondo racconto si svolge in epoca moderna e narra la storia di un giovane dal passato burrascoso, il quale, onde sfuggire al rigore della giustizia italiana, si arruola nella Legione straniera. Le vicissitudini di quella vita faticosa, prima in Indocina, poi in Algeria, lo proiettano nel bel mezzo della battaglia di Timgad, antica città romana in territorio berbero, tra le forze francesi e i ribelli algerini, dove ferito, viene dato per morto. Un suo lamento da agonizzante è, però, raccolto da una crocerossina, la quale ascolta una sua incomprensibile richiesta di aiuto, non per sé, ma per un bambino da lui salvato da un assalto terroristico presso un villaggio di pieds noir. Il terzo racconto si dipana, in chiave fantascientifica, in un futuro non molto lontano, allorché un attempato astronauta, abituato, lui giovane speleologo affermato, all'oscurità delle grotte, tenta un assai difficile viaggio interstellare per dirottare un microbuco nero dalla traiettoria che lo vede proiettato verso il centro del sistema solare, con conseguente fatale alterazione della sua stabilità e successiva distruzione di ogni forma vivente. Il suo scopo, tuttavia, non è solo quella missione umanitaria, ma la realizzazione di un vaticinio sconvolgente, rivelatogli da una affascinante chiaroveggente, quando, poco più che ventenne, sta per iniziare un'esplorazione speleologica nelle grotte di Stiffe. Il presagio parla di una vita passata all'epoca della costruzione di una delle sette meraviglie del mondo antico, l'Artemision. -
Il sorriso della fantasia
Con questo romanzo l'autrice si pone all'attenzione dei lettori e della critica sia per una singolare ricerca e sperimentazione linguistica, che a volte diviene vera e propria invenzione, sia per la profondità dei temi e delle vicende raccontate, che rendono densa e coinvolgente la lettura. Il tema fondamentale del libro è quello della violenza fisica o psichica, subita da tanti bambini e adolescenti, che traumatizza e segna per sempre la loro vita. Come scrive l'autrice in un punto del libro: ""Sul volto della ragazza vi sono ancora i segni della tristezza e del dolore provati. Essi pulsano nelle tempie di mamma e le riempiono il cuore."""" E su questo tema Antonietta Dembech aggiunge: «Il nostro tempo, ovvero il tempo dell'umanità tutta, l'abbiamo perduto». Siamo i bambini del mondo, siamo le vittime di sfruttamento e abusi. Siamo i bambini di strada, siamo i figli della guerra. Siamo le vittime e gli orfani dell'AIDS. Ci viene negata una buona scuola e una buona assistenza medica. Siamo bambini le cui voci non vengono ascoltate: è ora di prenderci in considerazione. """"Sussurro sulle ore, memore delle cose e di chi le decidesse. Il tutto è lasciato al tempo. Il viverne è tremendo. Mesta è la mia voce. Ne vivo la saggezza. È di sogno ammaliatore che s'invola a provarmi al tasto del buon senso Eh... via, snervati sono i polsi miei nello svariarsi fra idee d'amore, giustizia, dignità. Se ne ha veduta stante nei racconti di questo mio romanzo."""" (l'autrice)"" -
Spezie d'amore
Ricordi, emozioni, suggestioni si rincorrono e annodano lembi di vita in immagini fatte di parole. In questa raccolta di versi si fa canto il desiderio femminile di vivere la propria sensualità che offre con amore e libertà all'uomo amato, senza veli o ipocrisie, nel dono di sé stessa. Con la prefazione di Hafez Haidar -
Ritratti di fragili esistenze. Un vissuto e mille volti nel cuore
«Donatella Garnero, mette in evidenza l'importanza della poesia che utilizza elementi concreti trasfigurati dalla elaborazione formale, che si serve di un lessico scelto e di immagini connotative.» (dalla prefazione di Alessandro Quasimodo) -
Ombre in soffitta
Un romanzo è uno specchio che passa per una via maestra e ora riflette al vostro occhio l'azzurro dei cieli ora il fango dei pantani.» - Stendhal - Mi piace pensare al mio romanzo come ad uno specchio che, frantumandosi in mille pezzi, ha permesso di riflettere molte più cose di quante io stesso sia stato capace di vedere. Rappresentare i giusti rapporti tra i personaggi e aver cercato di far nascere le loro ambizioni ha nutrito il loro e il mio tempo. Olla considera la sua opera figlia per metà della pandemia, racconta che in meno di cinque mesi ne ha completato l'intera stesura. Questo è il suo secondo romanzo, lo scritto viene scortato in più parti da diverse poesie già presentate da Olla in altri volumi. -
Bagliori di lucciole
«La luna piena e il dolce ed immobile mare infinito e senza tempo seducono la poetessa e la invitano ad incamminarsi sul bagnasciuga per contemplare le stelle scintillanti nell'immenso cielo. Assorbita cuore ed anima da questa meraviglia, si siede su uno scoglio e si lascia accarezzare dalle onde, mentre continua ad ammirare, riflesso nell'acqua, il chiarore argenteo di una fatata luna.» (dalla prefazione di Hafez Haidar). «La raccolta di Roberta Tresoldi si apre con una domanda volta a dubbio ed inquietudine ""Ne valeva la pena?"""", valeva la pena ricercare, riflettere, cercare di capire il senso della vita, lo scorrere del tempo, l'abbandonarsi ad un chiaro di luna, lasciarsi trasportare dai sogni, credere nell'amicizia, nell'amore, ricordare con affetto riconoscente il padre e la madre, guardare con orgoglio i propri figli, abbracciare gli amici? Perché posare la penna su un foglio bianco per raccontare una parte del tutto? La domanda ne vale la pena perché Roberta nei suoi versi racchiude il senso della sua esistenza che ha vissuto con intensità nella ricerca di sé stessa per sentirsi in sintonia con la natura, con l'universo, con la sua famiglia, con gli amici, con Dio.» (dalla prefazione di Giuseppe Reversi)"" -
Chubasco 2022
Alessandra Giannetti, Giampaolo Zornetta, Fabrizio Barone, Giovanni Iozz, Napoli Francesca Maria Rita e Orrù Manuela. -
Espero 2022
Rosario Di Natale, Di Miele Palma, Belvedere Damiana, Avantaggiato Massimo Vito, Ferri Grazia e Forgione Michele. -
Graecalis 2022
"Il titolo dell'opera, Graecalis, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno di Graecalis (Vento che soffia da nord-est a sud-ovest sul Mediterraneo centrale e meridionale nelle stagioni fredde) si susseguono, in ordine alfabetico: Simona Castellani con Un viaggio lungo la strada della vita, Cecilia Minisci con Pensando con l'Anima, Duilio Papi con Passeggiando sul palco, Massimo Pierozzi con Emozioni e Rime in Vernacolo Romano e Lingua, Laura Pingiori con Cerco un senso, Francesca Tornatore con I Pensieri di TO.SCA."""" (tratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)"