Sfoglia il Catalogo feltrinelli018
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7201-7220 di 10000 Articoli:
-
Vespero 2022
"Il titolo dell'opera, Vespero, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno del Vespero (vento del mediterraneo, tipicamente estivo, che si manifesta durante le ore pomeridiane) si susseguono, in ordine alfabetico: Gabriella Boano; Francesco D'Ambrosio; Arturo Donadoni; Daniele Grassi; Claudia Rapuzzi; Anna Maria Veit." -
Entropia antropocentrica
"Monotematica? Lo so, lo so... sono noiosa anche a me stessa... ma se continuiamo a giocare d'azzardo, così come facciamo, la catastrofe sarà inevitabile. E intanto c'è la guerra anche in Europa... che dite? Basterà incrociare le dita? La fortuna non c'entra ci vorrebbe tanta intelligenza... mi sa che abbiamo perso il suo indirizzo da un bel po'... Non riusciamo ad imparare mai niente dai nostri errori?""""" -
I miei pensieri... nell'estasi delle mie emozioni
«Amo la luce e il calore del sole quando, splendente, riveste ogni cosa di mille e vari colori. Confesso, in questa età della vita adulta, ho molta gratitudine per il silenzio. Il silenzio profondo e cupo, ove tutto tace e dorme; quando i lunghi lampioni della via dove ora vivo, godono, con luce fioca, il giusto riposo, lontana dai rumori quotidiani, ecco è l'ora: la mia penna mi chiama per scivolare sul foglio bianco e poter scrivere i miei pensieri, le mie emozioni.» Prefazione di Giuseppe Aletti -
Increspature
«Sono numerosi i significati di increspatura, scelta da Giovanna Bossalini per il titolo della sua raccolta poetica. Possiamo pensare a: pieghettatura, corrugamento, ondulazione, arricciatura. La polisemia di questo termine suggerisce una situazione ambivalente. L'atmosfera è, a volte, offuscata da malinconia e nostalgia che si insinuano nell'animo» (Dalla prefazione di Alessandro Quasimodo) -
I quaderni dell'identità restituita. Vol. 4
Raccolta di racconti degli Amici del Museo Etno-Antropologico e Archivio Storico ""Mario De Mauro"""" di Scordia. Contiene: Editoriale 'Uccati (Spasimi)/Rinascita/Finale con ripartenza di Nuccio Gambera; Il nuovo palazzo comunale di Salvatore Agnello; Una vita diversa di Tano Balsamo; La scalinata di Caltagirone La riabilitazione di Paolo Ciulla di Santi Caniglia; Leo, il nonno, il tempo, le parole di Filippo Cannizzo; Il ciclone del 1909 a Scordia di Carmelo Gambera; I ncartaturi (le incartatrici) di Nino Gridà Cucco Gangi; C'era una volta a Scordia di Filippo Gurgone; Una giornata davvero particolare gli anni di piombo di Gino Gueli; C'è stato un tempo... di quando """"si iva ô mastru"""" di Nuccio Valenti; Il convento di sant'Antonio in Scordia, Il contributo di nuovi documenti di Vito Valenti; Appunti in tema di formazione delle élites di periferia della sicilia borbonica: Scordia di Domenico Ventura; CERTEZZA DI TE di Nuccio Zappalà; Dialetto e poesia autunnu di Nino Bellia; U sdillùviu di Scurdia di Santi Caniglia; Ortografia e ortofonia per un uso letterario del dialetto di Nuccio Gambera."" -
Glifi
Per enunciare e serbare contenuti, sentimenti, emozioni, qualità godute in sé che non hanno bisogno di parole per essere comprese, non bastano definizioni conosciute e note, ma occorre spesso fare ricorso a quanto di più complesso possa accedere chi scrive e non sempre gli è sufficiente. Spesso bisogna saper cogliere e leggere quanto non esplicitato, ciò che non trapela tra le righe e le lettere che compongono un testo. Saper sciogliere glifi e auree che emanano le parole accompagna il lettore nell'imo del poeta. -
Spezzando il pane della notte. Ediz. italiana e araba
«Paola Commissati Bellotti è una poetessa romantica che canta l'amore e la natura, alla stessa stregua dei grandi maestri Giacomo Leopardi, Alda Merini e Salvatore Quasimodo (Dalla prefazione di Hafez Haidar) -
Con occhi nuovi
Due storie di donne ""In punta di piedi"""" e """"L'alba nell'imbrunire della sera"""" legate da uno stesso filo conduttore: la violenza subita, il loro sfruttamento volto a soddisfare il piacere di uomini, la forza di scappare con il proposito di iniziare una nuova vita."" -
Nude espressioni
«La cosa più preziosa che possediamo è il tempo che dedichiamo alle persone che amiamo. Il tempo che non doniamo e tutto ciò che tratteniamo andrà perduto. Il mare in ogni incontro concederà all'uomo di muoversi liberamente, ma non è disposto a perdonare i suoi errori. Amo tutto quanto è scritto. Nelle mie poesie metto a nudo il mio cuore, tra il coraggio, l'età e il pudore. Ogni mia frase deve avere in sé qualcosa che è tra la mitezza dell'essere, la tristezza di invecchiare e la passione per l'amore. Sicuramente molti scrittori e poeti hanno differenti modi di comunicare, ma il mio dire non imita nessuno, conosco solamente il mio cuore e i miei pensieri. In ogni frase cerco di vedere la strada più luminosa, poter stare tra la gente comune, scorgere un sentiero che si apre verso un orizzonte; viaggiare per qualche istante con la fantasia e sostare in luoghi bellissimi, tra la speranza e il rimpianto per non esserci stato veramente. Poter camminare nella natura selvaggia, passeggiare a piedi nudi sulla riva del mare fino a che sorge il sole, ascoltare la voce degli innocenti, giocare con loro tra la bellezza del creato; la vita, l'arte e la poesia. Per me scrivere è come dare una mano a chi è caduto, aiutare un uccellino ruzzolato a rientrare nel suo nido, ascoltare storie ripetute dagli anziani. Per me essere autodidatta dimostra la libertà di essere. È come quando si dà il primo bacio o quando fai l'amore per la prima volta; nessuno te lo insegna, ma poi ci provi gusto. Scrivere è come percepire l'intima voce, che tuttavia sembra che qualcuno dietro le spalle ti sussurra le parole, ma poi ti accorgi che giunge dal profondo del cuore.» (Dalla prefazione di Alfredo Rapetti Mogol) -
Heaven. Avventura di un folle
«Lo guardai / Nessuna lacrima / Un senso di benessere. / ""Io ci credo ancora! / Sto qui, perché accetto l'impossibile. / Nessuno ci crede io sì!!!"""" »"" -
Alba, libera poetessa pop
«Pezzo di mare / Io abito davanti, a un pezzo di mare / proprio così, / mi nutro d'eccellenza / è la mia sostanza / e soltanto d'altre eccellenze / posso saziarmi, / al mio richiamo voltati: titubanza? // E quel mio pezzo d'assertivo mare / sguardo fiero, sommesso ruggisce / solamente / a chi sa sentire. // Al mio richiamo, voltati"" »."" -
La torre blu
Jochem, un bibliotecario di mezza età, sensibile conoscitore dell'animo umano, trascorre le sue giornate tra i libri, con i quali intrattiene solitari discorsi, alternate dal via vai di clienti e amici stravaganti che lo vanno a trovare. Vedovo da una decina d'anni, vive la sua solitudine accompagnato dal rimpianto della donna molto amata: Joyline, giovane pittrice morta prematuramente. Una sera d'autunno, nella strada di ritorno verso casa, viene avvicinato da una misteriosa bambina che gli chiede di portarla con sé. Non avendo alternative e non sentendosi di abbandonarla, vista l'ora tarda, decide di ospitarla per la notte. L'indomani si accorge con stupore che la bambina è sparita, lasciandogli un senso di smarrimento e di maggior vuoto interiore. Forse frutto solo di uno strano sogno? Tornato alla sua routine quotidiana, nei giorni successivi arriva nella biblioteca Lilljan, un'affascinante donna, in cerca di un raro cofanetto contenente tre volumi di una scrittrice scomparsa. Il loro incontro sconvolgerà la vita di Jochem, rimettendo in gioco emozioni e sentimenti a lungo sopiti. E lo porterà a iniziare un viaggio metafisico fuori e dentro se stesso, alla ricerca della propria anima. Quando infine Jochem decide di partire verso una nuova esistenza e di lasciarsi il passato alle spalle, alla stazione avrà un incontro inaspettato: il ritrovamento di un prezioso bene perduto. -
Sotto il cielo di Trento
Trento a cavallo tra gli anni '50 e '60. Un commissario partenopeo si accinge a dipanare una questione spinosa. Il sacrista della Cattedrale viene trovato morto, sgozzato davanti all'altare. Intrighi sessuali con minorenni, malaffare, morfina e una importante industria chimica locale che miete vittime tra i lavoratori e nel rione dove è situata. Prostitute, sacerdoti, potenti industriali e bastonatori ex fascisti che, come attori protagonisti e comparse, si muovono all'interno della città del Concilio. Il commissario, Carmelo, alla fine riuscirà a scoperchiare il vaso di Pandora mettendo a nudo il marcio ammantato di omertà e ipocrisia che regna sovrano. Con un finale a sorpresa. -
Ritratto di donna: Lea
Ritratto di donna: Lea è la storia di un grande amore, quello di Luca e di Lea, che nasce nella Bologna universitaria degli anni Sessanta, nel pieno della contestazione giovanile; è l'amore con la ""A"""", maiuscola, quello della giovinezza che rimane nel cuore per sempre; è l'amore che il destino si diverte a scompigliare, in un gioco perverso che imprigiona anche altre persone che gioiranno e soffriranno in egual misura, come Isabel, la coprotagonista che intreccerà la sua vita con quella di Luca e di Lea dando vita a un triangolo perfetto. È un libro in cui, chi ha vissuto quegli anni, si ritroverà e chi non li ha vissuti, imparerà a conoscerli. È un affresco di un'epoca che ha svecchiato la società in molti campi, ma è anche una denuncia dell'indifferenza verso quanto di grave succede nel mondo. Il romanzo si svolge in gran parte in quel periodo, ma anche ai giorni nostri, affrontando anche argomenti, come quelli del Covid o della guerra civile in Sudan, che coinvolgono direttamente o indirettamente i personaggi, visti e analizzati nelle loro fragilità e nei loro punti di forza, nella gioia e nel dolore. La loro storia, non è mai cupa ed è rivolta anche nei momenti più difficili alla speranza, con un finale che non lascerà l'amaro in bocca."" -
Si ricomincia da qui
Come la pioggia e la neve / scendono dal cielo / e non vi ritornano / senza aver irrigato la terra / senza aver fecondato o fatto germogliare / perché dia il seme al seminatore / e pane da mangiare / così sarà la parola / uscita dalla mia bocca / non ritornerà a me senza affetto / senza aver operato ciò che desidero / e senza aver compiuto ciò / per cui l'ho mandata. -
Un viaggio nella poesia
Un viaggio nella poesia è una raccolta di 55 poesie edite e inedite, con l'introduzione di Alessandro Quasimodo, figlio del Premio Nobel per la letteratura, Salvatore Quasimodo. Risalgono al 2015 i primi versi, pochissimi scritti sino al 2021 quando nell'estate partecipando per gioco a un concorso, il poeta prende consapevolezza di questa sua virtù e comincia da subito a intensificare la produzione. Preso dal desiderio di raccontare e raccontarsi con la parola, l'autore, in questa raccolta poetica, esprime come in un viaggio mentale le emozioni relative a momenti di vita vissuta, ma soprattutto attuali, di carattere ideale, esistenziale e sentimentale. Il tutto trova particolare stimolo in un periodo in cui decide di effettuare diversi viaggi di piacere ed esplorativi. Prefazione di Alessandro Quasimodo. -
Favonio 2022
Il titolo dell'opera, ""Favonio"""", implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno del volume """"Favonio"""" (vento tipicamente estivo, caldo e secco dal tedesco Föhn) si susseguono, in ordine alfabetico: Pierluigi Ambrosini, Rosaria Bognanni, Maria Di Mauro, Davide Interlici, Pilar Solé, Thomas Russo."" -
Gallico 2022
All'interno del volume si susseguono, in ordine alfabetico: Michelina Basile, Mara Carissimi, Maria Antonietta Di Buduo, Salvatore Gerbino, Alessandra Germanà Ballarinio, Sergio Benedetto Sabetta. -
Quell'ombra nel giardino
La storia di una ragazza tenace, capace di crescere e costruire la sua vita nonostante la tradizione e abitudini culturali radicate. Un futuro tutto da scrivere con un segreto che non la abbandona ma che verrà a chiedere il conto. Essere donna vivendo situazioni e anni che la cambieranno per sempre, dimostrando la sua forza e la sua voglia di affermarsi superando ostacoli e delusioni. -
La rondine dal petto rosso
Antonella Barbagallo ci porta laddove la rosa fonda le sue lontane origini, evidenziando alcuni momenti essenziali della dialettica tra natura, archeologia, collezionismo botanico e chimica organica. Tavole cromatiche, ricette inedite di colore con pigmenti di origine naturale estratti da otto rose definite Tintorie. Natura e naturalezza del petalo della rosa, quali metafore dell'opera stessa della natura, si trovano nel racconto di Manuela Nangini.