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Nel cuore dell'azzurro
"La poesia di Giancarlo Bianchi è mossa e commossa da uno slancio vitale rivolto al divino in una catarsi dove il tempo e l'eterno si fondono fino a identificarsi. Da qui un linguaggio che si svolge in una sorta di enivrement secondo un registro non precostruito, affidato esclusivamente al flusso semantico dell'illuminazione interiore. Ne deriva una 'scrittura' più espressiva che comunicativa in cui le tessere sintattiche sono sconvolte nella chiarezza di quella luce e, magari, un lettore abituato alla 'fabula' piana della narrazione poetica, si trova inizialmente impreparato alla tensione che conduce il tutto ad un vertice pulsante. Occorre dunque avvicinarsi a questa poesia come ad esercizio spirituale nel quale la sintesi finale consiste nel disvelamento di icone e dunque ad un'esperienza visivo-visionaria di natura alchemica. Ma ciò che vorrei sottolineare è il compiuto ossimoro per cui questa poesia mistica dà luce ad un fondamento etico e si può affermare, senza tema di errore, che la pietas qui presente in queste pagine si innerva su una radicale coscienza del tempo. Conclusivamente, la catarsi accennata all'inizio ha così una doppia valenza: mistica e civile insieme"""" (Franco Manescalchi)." -
La vita nuova di Piazza Mino
Il volume ripercorre la complessa opera di riqualificazione di Piazza Mino a Fiesole durata oltre quattro anni. La peculiarità storico-culturale di Fiesole ha costretto a un lavoro di rilettura e di ricomposizione del suo centro storico, impegnando la capacità di unire le esigenze del presente e la valorizzazione degli spazi urbani all'opportunità di scoprire e valorizzare il patrimonio del passato. In questo senso i lavori su Piazza Mino sono stati evidentemente complessi. Lo scopo di riqualificazione della piazza era quello di far convivere il presente con il passato, non solo quello archeologico. Anche attraverso immagini e documenti dell'epoca, il libro ricostruisce la storia di Piazza Mino dalla seconda metà dell'Ottocento passando attraverso i ritrovamenti archeologici e giungendo alla conformazione attuale dopo averne illustrato il progetto e tutte le varie fasi di elaborazione e sviluppo dei lavori. -
Rosario Poma. Una vita per il giornalismo
Il volume ricostruisce la lunga carriera giornalistica di Rosario Poma attraverso la voce di numerosi amici e colleghi: Giovanna Poma, Giorgio Batini, Matteo Collura, Mario Gallo, Aldo Magnano, Maurizio Naldini, Giovanni Nardi, Giuseppe Peruzzi, Pierandrea Vanni, Antonio Zichichi. Un'ampia e importante sezione del libro raccoglie più di cento fotografie di Rosario Poma con importanti personaggi della cultura, della politica e dello spettacolo: da Re Ibn Saud d'Arabia a Giovanni Spadolini, da Indro Montanelli a Claudia Cardinale, dal Duca Amedeo di Savoia Aosta al marchese Emilio Pucci. -
Vite nel vento. Storie e persone che hanno segnato l'ultimo secolo in Maremma
Ci sono storie e persone che segnano una terra: è la Maremma toscana, celebrata dalla penna dei suoi più illustri abitanti come Giosue Carducci o Carlo Cassola, ma troppo spesso ricordata solo per la bellezza del paesaggio. Ancora oggi, invece, la Maremma è palcoscenico di vite straordinarie, degne di memoria e d'esser raccontate. Sono quelle vite che, come il vento che batte su quel pezzo di costa etrusca, si fanno sentire ma non sempre restano impresse nella mente, vite talmente ricche di emozioni e di storia che su ognuna di esse si potrebbe fare un film. Con una narrazione coinvolgente e veloce, tra cronaca e romanzo, gli autori propongono alcune storie di guerra e di pace, frutto di approfondite ricerche arricchite anche da inedito materiale fotografico, che vanno dagli inizi del '900 ad oggi: dall'impegno sociale di un avvocato che difese molte vittime del fascismo alla forte voce del ""vescovo degli ebrei""""; dai viaggi di una crocerossina che spese la vita per il volontariato agli uomini che negli anni '60 hanno fatto dell'impresa l'unica ragione di vita; dal simbolo più autentico della Maremma, incarnato dal buttero, a chi ancora oggi """"vive nel vento"""", cavalcando le onde su una tavola da windsurf e portando il buon nome della Maremma nel mondo."" -
Profondo logos
Nella poesia di Donatella De Vincentiis Fazzino, scrive Giuseppe Panella nel saggio introduttivo, ""vive quella capacità di sentire in concreto l'evidenza della realtà pur non volendo lasciarsi catturare da essa"""". Proprio così, la poetessa elargisce pagina dopo pagina con chiara evidenza il magistero della sua esperienza sapienziale."" -
L' Epitrachelion dell'Annunciazione. Un ricamo liturgico orientale a Bagno a Ripoli
Il rinvenimento di un'antica opera d'arte, rimasta per secoli sconosciuta, è tanto più entusiasmante quanto più inatteso. Occorrono però occhi esperti per individuarla e un'appassionata ricerca perché quello che potrebbe sembrare un accadimento fortuito diventi una felice scoperta. È questo il caso dei due preziosi ricami oggetto di questa pubblicazione. Fu intorno al 2005 che la ricercatrice Laura Casprini - nel corso della ricognizione mirata a individuare i manufatti liturgici ricamati che sarebbero stati esposti all'interno dell'Oratorio di Santa Caterina (Bagno a Ripoli, Firenze) in occasione della mostra ""Il filo degli angeli"""" - ritrovò le due bandinelle processionali realizzate con un drappo di velluto rosso cupo sul quale erano stati applicati due antichi ricami. Lo studio mette in evidenza lo stretto legame del manufatto con la chiesa Ortodossa e l'originaria funzione di epitrachelion, una stola che i prelati ortodossi indossano durante le funzioni religiose. Il volume ricostruisce inoltre la tecnica di esecuzione, descrivendo lo stato di conservazione e l'intervento conservativo eseguito sul manufatto."" -
Guida di Fiesole
Fiesole rappresenta molte cose. Nel suo insieme è città conosciuta in tutto il mondo, centro che racchiude eccezionali bellezze artistiche e testimonianze uniche del mondo antico, descritto da viaggiatori e caro a intellettuali di diverse epoche storiche. Pier Francesco Listri, fiesolano da molti anni, studioso e conoscitore degli anfratti più nascosti della città, offre numerose opportunità per entrare in un patrimonio straordinario: il complesso circuito museale, l'estesa area archeologica, le ville storiche, la Fiesole antica e quella settecentesca delle collezioni, le fondazioni culturali e la scoperta del paesaggio attuale, figlio della composizione tardo-ottocentesca. Salendo da Firenze, Listri si sofferma prima su San Domenico, poi su Fiesole e conclude proponendo anche altri itinerari, volti alla scoperta di Borgunto, Montececeri, Vincigliata, Montereggi, Compiobbi e le Caldine. Numerose le illustrazioni a colori che corredano la guida e permettono di apprezzare la città e i suoi dintorni ancor prima di recarsi sul posto. -
Il tesoro liturgico dell'ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze
Il volume è il catalogo della mostra allestita dal 23 aprile al 28 giugno 2009 presso l'Archivio Storico di Firenze, secondo appuntamento espositivo di un progetto avviato nel 2006 e volto alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico del più antico nosocomio fiorentino, Santa Maria Nuova. Le testimonianze riprodotte e studiate nel volume sono una cinquantina, risalgono ai secoli XVI-XIX e provengono dal ricchissimo corpus degli arredi artistici, devozionali o liturgici, dell'ospedale fiorentino: oreficeria liturgica, candelabri, due crocifissi lignei uno dei quali attribuito a Francesco da Sangallo; parati liturgici come piviali e tonacelle, stoffe; tipologie di reliquiari in legno dorato, argento e vetro. Tra questi attrae l'attenzione il dito asportato dal corpo di Galileo Galilei poco prima del trasferimento della salma dal primo sepolcro alla nuova collocazione, all'interno del mausoleo della Basilica di Santa Croce. Finora conservato nei vari ambienti sopra il coretto della chiesa di Sant'Egidio, il materiale selezionato è legato alla quotidianità del culto e alla sua celebrazione e la sua preziosità è stata all'origine di due raccolte: quella ancora conservata in Santa Maria Nuova e quella più pregiata che le Oblate, nel loro trasferimento nel 1936 dall'originario convento di via Sant'Egidio, portarono nella villa di Careggi. -
Antichi percorsi in Mugello e val di Sieve. Itinerari di storia, arte e umanità in una terra toscana
Piccola ma importante cerniera tra la prima regione dell'Italia continentale (l'Emilia Romagna) e la prima tra quelle peninsulari (la Toscana), il Mugello può vantare non solo un'antica antropizzazione, ma anche una griglia d'itinerari che lo attraversano da nord a sud e da occidente a oriente, segnandone la piana e le montagne. Ecco che le strade del Mugello si animano, attraversando o lambendo tanti centri abitati ma anche pievi, conventi, monasteri e abbazie, anche palazzi civici, ville gentilizie, chiese, oratori e tabernacoli, con tutto il loro arredo d'arte figurativa. Un patrimonio sopravvissuto sia ai terremoti che periodicamente hanno tormentato il territorio, sia all'altrettanto devastante prelievo di capolavori da parte delle due principali dinastie - i Medici e gli Asburgo-Lorena - che hanno governato questa regione così fortunatamente e sfortunatamente prossima alla capitale dello Stato toscano. Il volume dà testimonianza compiuta degli itinerari e delle conseguenti presenze di testimonianze d'arte nel territorio mugellano e vi hanno contribuito importanti personalità del mondo accademico e della soprintendenza come Leonardo Rombai, Gabriele Morolli, Cristina Acidini, Lia Brunori Cianti, Maria Matilde Simari, Anna Bisceglia, Mirella Branca. -
Gli ultimi testimoni. Storie e ricordi degli internati militari nei lager nazisti
Il libro raccoglie le testimonianze dei reduci piombinesi che l'8 settembre del 1943 vennero catturati e deportati nei campi di concentramento tedeschi, dove rimasero per tutto il periodo della Resistenza fino alla Liberazione. Concepito per accogliere la trascrizione di un nucleo di video-interviste rilasciate dai soci dell'ANAI (Associazione Nazionale Ex Internati), il volume offre un'accurata traccia storica del periodo, fornisce notizie biografiche dei testimoni, ma si arricchisce anche d'immagini e altri documenti quali due diari, interamente trascritti. Ciò allo scopo di conservare il ricordo di chi ha vissuto il dramma bellico e a trasmetterlo con esattezza alle nuove generazioni. Ogni testimonianza affronta in modo originale i temi drammatici della guerra: la fame, il cameratismo e la solidarietà tra compagni e concittadini, la presenza costante della morte, la paura e la nostalgia di casa e della famiglia. In un quadro di atteggiamenti che spaziano dalla disobbedienza alla vera e propria resistenza, trova collocazione la scelta di centinaia di migliaia di soldati italiani internati nei lager, dopo l'8 settembre, senza neppure la qualifica di prigionieri di guerra, in quanto formalmente considerati dipendenti dal regime fascista repubblicano, alleato alla Germania nazista. Ricostruendo le loro vicende il volume rende un doveroso omaggio a una generazione che ha sacrificato la propria esistenza in nome della libertà. -
In attesa di niente. Barbara Pinna. Ediz. italiana e inglese
Catalogo della mostra voluta dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e aperta a Roma (Palazzo Ferrajoli, piazza Colonna 355) tra il 12 maggio e il 12 giugno 2009, permettendo di ammirare disegni, pitture e incisioni realizzati da Barbara Pinna nel periodo 2003-2009. -
Villa Corsini a Castello
Questo libro, con i testi e le schede di numerosi esperti, contribuisce in misura ampia a ricostruire gran parte di una storia che ha protagonisti eccellenti e dinamiche singolari. Vi compaiono la villa dei Rinieri poi Corsini nell'amena campagna ai piedi di Castello, ma anche la Galleria degli Uffizi e la Soprintendenza Archeologica della Toscana, e soprattutto le collezioni di antichità del Ricetto delle Iscrizioni allestito in Galleria dal Foggini all'aprirsi del Settecento, un luogo d'eccellenza in più tra quelli che già adornavano la Galleria. La prima parte del volume ripercorre il susseguirsi delle vicende della villa, dall'iniziale impianto cinquecentesco al ridisegno in forme pacatamente tardo barocche, tutte toscanamente disegnate in superficie, a opera del Foggini e del suo colto committente Filippo Corsini. La seconda sezione racconta l'esodo dei materiali archeologici dagli Uffizi. I pezzi antichi di varia origine e provenienza, che nell'arco di tre secoli furono premurosamente montati in eleganti ""mostre"""", poi divelti e dispersi, e infine ritrovati, catalogati e studiati, dal 2008 sono visibili nel loro allestimento a villa Corsini ma, soprattutto, vengono oggi resi noti e valorizzati da questo volume."" -
Fogli d'album de «La fortezza». Vol. 2
I molteplici testi (dal teatro alla poesia, dagli studi critici alle recensioni) sono di Patrizia Bernardini, Giovanni Commare, Giuseppe Panella, Andrea Nembri, Sauro Albisani, Pasquale Siano, Enzo Filosa, Alessandro Meregalli, Arturo Orsini. -
Questo calice amaro
Poesie di Anna Balsamo, Alberta Bigagli Graziella Bindocci, Rosanna Boddi Bronzi Alma Borgini, Lilly Brogi Duccia Camiciotti, Margherita Cardarelli Maria Grazia Coianiz, Roberta Degl'Innocenti Lia Di Vita Quintavalle, Mara Faggioli Anna Maria Guidi, Simonetta Lazzerini Di Florio Leonora Leonori Cecina, Paola Lucarini Annalisa Macchia, Maria Grazia Maramotti Manuela Minacci, Cristina Morandi Clara Nistri, Luisa Puttini Hall Anna Vincitorio. -
Roberto Barni. Immobilità transitorie
Lo scritto Immote presenze abitano di Lorenzo Nannelli introduce l'opera: una lunga serie di affascinanti istantanee dedicate da Aurelio Amendola a nove grandi bronzi realizzati da Roberto Barni tra il 1987 e il 2001 e collocati in un parco privato. Alle istantanee si alternano delicate tempere rosse e brevi prose dell'artista: un raro e prezioso manifesto poetico: ""... Essere inequivocabili e insondabili alla ragione. In una grotta di bronzo molato, coperta di gesso e muschio dei sali, fare l'Olimpo ai musici più cari, dar voce a tutti i leader di Schubert e rifugio a tutti i violoncelli. Arte bella, noi siamo appesi a te, lo comprendiamo quando ci tocchi e vediamo Dio al lavoro al suo paradiso e ci scordiamo se stiamo salendo o scendendo la scala del tempo"""". Concludono il libro l'elenco delle opere, la biografia essenziale, l'elenco delle esposizioni."" -
Il sorriso della sfinge. L'eredità del mondo antico nelle miniature riccardiane
Il volume, guida alla visita della mostra inaugurata il 18 maggio a Firenze (Palazzo Medici Riccardi) è suddiviso nelle sezioni I grandi formati: un aspetto maestoso del libro medievale, La scrittura dipinta: l'iniziale come asse portante della decorazione, La figura nel cerchio: una persistenza classica, La figura colonna: una parentela con la scultura, Il rapporto dialettico tra figura e iniziale, Un caso non troppo strano: il restauro umanistico, Sulla via dei ""bianchi girari"""": la nascita del libro umanistico, Il putto: angelo o erote, Il tralcio vegetale: dalla stilizzazione al naturalismo, Il ruolo del disegno, Le citazioni dall'antico: un recupero coerente cui seguono, in appendice, i capitoli Il legame con il mondo antico, Riferimenti alla scultura e alle arti applicate, Medaglie e non solo e, infine, bibliografia ed elenco delle immagini."" -
La città a pezzi. Pezzi di città. Distacchi lapidei a Firenze. 1977-2009
Il volume si occupa dei frammenti lapidei caduti dai palazzi monumentali di Firenze negli ultimi anni. Ciò configura una perdita della materia costitutiva dell'opera d'arte ma ""siccome - scrive Francesco Gurrieri nella prefazione la perdita della 'materia' corrisponde a una perdita di 'figuratività' (le lacune che si creano depauperano l'immagine dell'edificio), alla fine, è tutto il 'bene culturale città' a farne le spese"""". Accade che i materiali lapidei costitutivi dei monumenti accusino progressivi collassi, conseguenti a più cause ma soprattutto alla loro costituzione petrografica (geomorfologica) e ai nuovi ritmi degli agenti di degrado. Il volume dà conto di una rilevazione e documentazione sistematica eseguita dal Dipartimento di Restauro della Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze, nello specifico di quelle opere realizzate in pietra serena e pietra forte, quelle più diffusamente impiegate nei monumenti fiorentini. Il lavoro è suddiviso in una quarantina di schede illustrate a colori: quante le opere analizzate, tra architetture e sculture. Si tratta di una raccolta purtroppo incompleta, comunque la più sistematica di cui si disponga in ambiente scientifico. I dati relativi alle condizioni del collasso dei pezzi sono discontinui, ma sono quelli che le varie circostanze consentivano: costituiranno un'importante base per ulteriori catalogazioni e studi."" -
Sulle tracce dei signori di Maremma. Itinerari archeologici. Ediz. italiana e inglese
In occasione della mostra Signori di Maremma, ospitata da giugno a ottobre 2009 presso il Museo Archeologico e d'Arte della Maremma, è scaturita una nuova iniziativa dedicata all'archeologia e ai tesori dell'antichità. Il volume propone così alcuni itinerari che partono dalla sede della mostra e attraversano la provincia di Grosseto in due direzioni opposte. Verso nord le tappe consigliate sono l'area archeologica di Roselle, Vetulonia (Museo e area archeologica), il Parco del Lago dell'Accesa e il Museo Archeologico di Massa Marittima, per concludersi, ormai in provincia di Livorno, con il Parco di Baratti e Populonia e il Museo Archeologico del Territorio di Populonia a Piombino. Verso sud i luoghi attrezzati per la visita (Marsiliana d'Albegna e Poggio Buco, presenti nella mostra, non sono visitabili) sono Pitigliano (Museo Archeologico, Museo all'aperto Città dei vivi, Città dei morti), il Parco La città del Tufo, e infine, in provincia di Viterbo, il Parco Archeologico e Naturalistico di Vulci con il Museo Archeologico Nazionale. -
Signori di Maremma. Elites etrusche fra Populonia e il Vulcente. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra allestita dal 14 giugno al 31 ottobre 2009 presso il Museo Archeologico e d'Arte della Maremma di Grosseto. È preso in esame un momento particolare della storia antica del territorio maremmano, compreso fra il VII e il VI secolo a.C., che corrisponde all'apogeo della civiltà etrusca: è un momento caratterizzato da un aspetto culturale che prende il nome di 'orientalizzante' per il gusto che pervade l'Italia antica di accettare, ricercare e riprodurre modelli provenienti dal Vicino Oriente. Il periodo analizzato s'identifica, dal punto di vista dell'assetto sociale, con l'emergere di grandi e piccole aristocrazie nei diversi centri etruschi della Maremma. Nelle mani di pochi gruppi familiari, gentes, e dei loro capi, i principes, che detengono il controllo dei territori e delle loro risorse, si concentrano grandi ricchezze che documentano la circolazione di beni provenienti da tutte le sponde del Mediterraneo. Per illustrare questa tematica sono stati scelti cinque territori, ognuno a suo modo esemplare, compresi fra l'Alta e la Bassa Maremma toscana: Populonia, Vetulonia, Roselle, Marsiliana d'Albegna, Pitigliano-Poggio Buco. A ogni oggetto presentato è dedicata una scheda illustrata a colori con tutte le notizie inerenti la data di realizzazione, la provenienza, le destinazioni e il luogo attuale di conservazione. -
Roberto Panichi. Destrutturazioni. La persistenza della forma
Catalogo della mostra antologica allestita dal 20 giugno al 12 luglio in Sala d'Arme di Palazzo Vecchio a Firenze, il volume riproduce a colori, suddivise nelle sezioni ""Opere su tela"""" e """"Grafica"""" tutti i lavori esposti. I testi critici sono di Antonio Paolucci (L'Arte di Roberto Panichi) e Stefano De Rosa (Macchine pittoriche e vita silente); completano il libro un'ampia antologia critica e alcuni testi autobiografici e di poetica di Panichi.""