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Political torture in the twentieth century
Unanimously banned and condemned, torture has been used in many countries throughout the 20th century. Ruxandra Cesereanu’s essay aims to deepen this subject, showing the unimaginable dimensions that human cruelty can sometimes reach. The Armenian Genocide, the Nazi camps, the Gulag, the Military Juntas in Latin America, the totalitarian regimes in Africa and those in Islamic states are just a few examples of the tortures that man can inflict on his fellow men. From the description of the techniques, the motivations and the moments in which acts of savage violence take place to portraits of torturers and the victim, Ruxandra Cesereanu’s book gives us an overview of the phenomenon of torture, to refresh our collective memory.Ruxandra Cesereanu is Professor at the Faculty of Letters (Department of Comparative Literature) in Cluj, member of the staff of the Center for Imagination Studies (Phantasma) and director of the Creative Writing Workshops on poetry, prose and movie scripts. She is well known for producing major research and critical monographs, with several books of non-fiction: Imaginarul violent al romanilor / The Violent Imaginary of the Romanians (Bucharest: Humanitas, 2003; Tracus Arte, 2016); Decembrie 1989. Deconstuctia unei revolutii / December 1989. Deconstruction of a Revolution (Iasi: Polirom, 2004; second edition, 2009); Gulagul in constiinta romaneasca. Literatura si memorialistica inchisorilor si lagarelor comuniste / The Gulag Reflected in Romanian Consciousness. About Literature and Memories of Communist Prisons and Camps (Iasi: Polirom, 2005; Pitesti, Manuscris, 2018); Naravuri romanesti / Romanian Bad Habits (Iasi: Polirom, 2007); GOURMET. Céline, Bulgakov, Cortázar, Rushdie (Cluj: Limes, 2009); Biblioteca stranie / Weird Library (Bucharest: Curtea Veche, 2010, granted the Prize of the Association of General and Comparative Literature in Romania); and Fugarii – Evadari din inchisori si lagare in secolul XX / The Fugitives – Escapes from Prisons and Camps in the Twentieth Century (Iasi, Polirom, 2016, granted the PEN Romania Prize in 2017). -
Le strutture del linguaggio cinematografico
Muovendo da un'analisi estetico-semiologica di opere significative nel campo del cinema, il presente volume tenta di mettere in luce le peculiarità strutturali del linguaggio cinematografico nelle sue articolazioni tecniche e retoriche. Dal montaggio al piano-sequenza e ai movimenti di macchina (livello sintattico) fino alle anacronie e alle forme più complesse di gestione del racconto (livello narratologico), questo studio attraversa le principali modalità di funzionamento del testo audio-visivo in rapporto ai fini diegetici e di costruzione del significato. Il metodo impiegato non è storiografico, né tanto meno storicistico: il volume mira a sondare trasversalmente modalità espressive ricorrenti e dunque a porre le basi per una vera e propria narratologia di marca semiotica della grande arte del cinematografo. -
Il pensiero politico di Ralf Dahrendorf
Il conflitto di classe, le chances di vita e la giustizia sociale sono gli elementi essenziali delle idee politiche di Ralf Dahrendorf. Un pensiero con una storia propria, all'interno del ""grande movimento dei fatti"""" e della """"corrente degli spiriti"""" della storia generale. Negli anni Cinquanta e Sessanta, Dahrendorf è riuscito a incrinare il dominio delle teorie basate unilateralmente sul principio dell'integrazione, facendo del conflitto e della coercizione i fattori decisivi del mutamento sociale. Contro le aporie del liberalismo conservatore, Dahrendorf ha mostrato sia le trasformazioni della modernità politica sia la necessità di rifondare su nuove basi le condizioni di libertà. Il suo pensiero si è mostrato sempre intollerante verso la presenza nella società civile della diseguaglianza sistematica (Systematic inequality), pretendendo l'estensione della partecipazione al processo politico, economico e sociale all'altro terzo della collettività: il sottoproletariato, i disoccupati di lungo periodo, i working poor delle grandi aree urbane."" -
Acuto intendere. Studi su Vico e il barocco
Il volume raccoglie saggi di studiosi italiani e stranieri focalizzati intorno al problema della relazione fra Vico e la cultura barocca, verso cui è sempre più viva l'attenzione della critica. A partire dal suggerimento già adombrato dal titolo, i differenti autori studiano la relazione fra il filosofo napoletano e la cultura del XVII secolo, alcuni discutendo con particolare attenzione il legame fra Vico e la trattatistica dell'acutezza, altri percorrendo strade diverse, che vanno dalla relazione col concetto di storia al rapporto con l'estetica, fino alla lunga durata del pensiero vichiano nella modernità. La differente provenienza degli studiosi (Italia, Spagna, Russia e Brasile), unita all'armonica varietà dei punti di vista e degli approcci, testimoniano non solo la validità ma anche il fascino della figura e del pensiero di Giambattista Vico nella cultura contemporanea, della quale, a buon diritto, può essere considerato uno dei padri. -
In un presente di abbandoni vivi (dalla distanza, qui, in un respiro)
In queste liriche il dolore viene colto e descritto in varie sfumature e declinazioni sino a rendersi corale tramite una parola che, priva di orpelli e ridondanze, s'inabissa nella tragicità dell'esperire quotidiano per decantarsi, distillarsi, elevarsi in limpida evocazione e accorata invocazione. Intrisi di soffusa e incalzante musicalità, questi versi compongono come una partitura in cui ogni singola voce deve la propria nitidezza ad una tensione epica che niente e nessuno risparmia, avvolgendo in uno sguardo compassionevole umani e non umani, vegetali e pietre, riscattando dall'oblio aspetti infinitesimali del vivere. Ci troviamo innanzi ad una poesia esistenziale permeata dal primo all'ultimo istante d'intenso afflato cosmico, di una intrinseca religiosità che si tramuta in estasi commossa e palpitante in cui tutto ciò che è naturale si fa visionaria incantazione. -
Il mistico. Sentimento del mondo e limiti del linguaggio
Le pagine di questo libro illustrano la genesi e le caratteristiche del sentimento indicato da Ludwig Wittgenstein come das Mystische, mettendo in relazione la questione dei limiti del linguaggio, posta dall'autore del Tractatus logicophilosophicus, con alcuni temi e nodi teorici presenti nelle opere di pensatori come Bertrand Russell, Simone Weil, Jacques Lacan, Martin Heidegger, cui va aggiunto l'autore della raccolta intitolata Della certezza, vale a dire l''ultimo' Wittgenstein. La singolare topologia esemplificata dal libro riflette l'andamento caratteristico dell'ordine di problemi qui affrontati: i passi diretti al Mistico, apparentemente lineari, si rivelano in realtà circolari e riflessivi. Si affaccia in questo modo il quesito che attraversa tutta l'indagine: che cosa distingue colui che ha raggiunto il punto d'osservazione del Mistico rispetto all''uomo della strada', l'uomo comune che non ha mai intrapreso il cammino? La risposta non verrà trovata nell'ambito del sapere ma in una particolare declinazione del sentire. -
Persone, parole, incontri. Itinerari per una filosofia della persona
Nell'era della tecno-scienza è diffuso il disagio di ""sopravvivere"""" in un mondo in cui prevalgono i mezzi sui fini, in cui la gabbia dell'impersonale e dell'artificiale costringe l'essere umano entro gli spazi angusti del solo avere, apparire e funzionare. Occorre ripartire dalla persona come principio di massima sintesi per leggere, valutare e trasformare il reale. La necessità di una sua riscoperta diventa imprescindibile per un pensiero che voglia individuare una risposta soddisfacente alle questioni di fondo che la situazione attuale solleva. Il volume presenta l'idea di persona che più di sessanta filosofi, recentemente riunitisi in Persona al centro - Associazione per la filosofia della persona, hanno concepito nel corso di una vita fatta non solo di ricerca, ma anche di incontri, amicizie, progetti. Gli autori si sono messi in gioco comunicando come abbiano maturato il loro interesse per la persona, quale visione ne propongano e come realizzarne una valorizzazione nella congiuntura storica attuale."" -
Turismo, comunità, territori. Frontiere di sostenibilità
Il volume affronta tematiche inerenti le nuove frontiere del turismo che, negli ultimi anni, stanno interessando destinazioni orientate a promuovere forme alternative di valorizzazione dei territori, sperimentazioni basate sulla valorizzazione del capitale umano e del patrimonio materiale e immateriale ad esso collegato. La pubblicazione vuole far emergere una caratterizzazione e un approfondimento del grande settore del turismo sostenibile, resa ancor più attuale dalla pandemia, definita, nel libro, turismo di comunità. Il volume è tripartito. La prima parte di carattere teorico-metodologico indaga come il tema del coinvolgimento nei processi decisionali della comunità residente sia di fondamentale importanza e quali strumenti e metodologie possano supportare tale opportunità. La seconda, invece, analizza alcune esperienze di buone pratiche e ipotesi di progetto in cui la valorizzazione del territorio ha avuto luogo, o si presume possa averlo, attraverso la forza delle comunità ospitanti. La terza riguarda, infine, un possibile indirizzo di governance finalizzato all'attuazione e territorializzazione del nascente turismo di comunità. -
Il cortile degli oleandri
La narrazione, garbatamente minuziosa, rende partecipi della storia tribolata di una famiglia friulana che, a testa alta con la sicurezza delle proprie radici, si integra nella vita di Muggiò, paese della provincia milanese, durante i dolorosi anni della Seconda guerra mondiale. Attraverso l'emozionante racconto di Agar, una ragazzina coraggiosa con tanta voglia di studiare e di riscattarsi, emerge la figura centrale, il vero motore di tutte le situazioni: Gigia, madre esemplare e generosa donna di fede, capace di trovare audaci soluzioni e di superare ogni ostacolo. Il sentimento antifascista che pervade la seconda parte culmina con la scelta ponderata dei protagonisti di partecipare alla guerra di liberazione in modo attivo, fra la presa di coscienza collettiva dei propri diritti in fabbrica, una chiesa vicina alle richieste di uguaglianza e di giustizia del popolo e anche semplici persone, come Gigia, pronte a sacrificare la propria vita per la libertà e la democrazia. -
Sintomi della normalità. Mente e mentalità dell'epoca contemporanea
Una quota significativa delle sofferenze psichiche attuali, sia conclamate che latenti, è riconducibile agli effetti che i modelli sociali, politici ed economici hanno sulla mente degli individui. L'epoca contemporanea è caratterizzata da una grande accelerazione e dalla disarticolazione dei riferimenti e delle appartenenze. I modelli imperanti si fondano sull'apparenza, la prestazionalità, l'utilitarismo promuovendo negli individui bisogni inautentici. L'effetto è una pervasiva crisi identitaria che ha effetti dirompenti sul rapporto con la vita interiore e sulla formazione dei legami affettivi e sociali. La reale portata di queste conseguenze sfugge alla consapevolezza critica a causa degli allineamenti inconsci con i parametri della normalità. Accanto al compito di sviluppare approcci sempre più rispondenti alle mutate configurazioni della sofferenza psichica, psicoterapeuti e psicoanalisti possono offrire un contributo prezioso nella comprensione e nel superamento degli aspetti più nefasti della cultura dominante. -
Contrapunctus. Steve Reich & Anne Teresa de Keersmaeker
Non è certo semplice sistematizzare in maniera univoca il lavoro di due autori come il compositore americano Steve Reich e la coreografa fiamminga Anne Teresa De Keersmaeker, la cui unica costante nel modus operandi è quella di rifiutare la propria comfort zone per affrontare la ricerca artistica in maniera libera e sempre mutevole. I due non lavorano né hanno mai lavorato insieme, ognuno ha il suo percorso artistico personale, eppure la loro modalità espressiva ha punti di contatto saldissimi: nelle coreografie della De Keersmaeker i gesti della danza si appropriano delle strutture musicali di Reich per dar vita a una vera e propria fusione sintetica. Questo nesso è il risultato di un comune interesse per la ""struttura"""" indagata come elemento poietico, capace di dare non solo forma, ma anche senso all'opera. Una struttura non intesa come cristallizzazione di forme-immagini ma come processo in continuo divenire."" -
Voci indigene e saperi sovversivi. Le donne m?ori innovano le coscienze
Il libro è la testimonianza di un lungo viaggio intrapreso da una giovane ricercatrice e di una densa ricerca sul campo che alterna fasi di collaborazione a episodi conflittuali, in un continuum relazionale avvincente con le donne Maori.Nelle isole della ""Lunga Nuvola Bianca"""" Aotearoa, ovvero la Nuova Zelanda, le voci indigene e i saperi sovversivi delle donne Maori innovano la conoscenza, attivando processi di profondo mutamento nella società. Questo lavoro ci invita a riflettere sul valore epistemologico dei saperi delle donne, che hanno la possibilità di intervenire sui sistemi sociali per ripensarli e risemantizzarli, liberandosi dalle gerarchie patriarcali, dal disciplinamento coloniale e dalla genderizzazione occidentale del sapere. L'idea di condividere paradigmi conoscitivi differenti e contro-egemonici è l'obiettivo del contributo, così come il tentativo di promuovere sinergie intellettuali tra le configurazioni dell'intellighentsia delle Maori e le prospettive intersezionali e transfemministe."" -
The school for scandal. Superfici
Vero e proprio gioiello di arte comica, The School for Scandal (1777) ci ha regalato due delle scene più memorabili dell'intera storia del teatro inglese e ha goduto di una popolarità ininterrotta dall'epoca del suo debutto fino ai nostri giorni, trasformandosi da subito in un cavallo di battaglia per grandi attrici e attori e annoverando tra i suoi primi, appassionati estimatori personaggi del calibro di George Washington e dell'imperatrice Caterina di Russia. Secoli prima che l'espressione fake news entrasse nell'uso comune, il capolavoro di Sheridan ci parla di una società in cui il passaparola, attraverso un uso sapiente dei nuovi mezzi di comunicazione di massa, eleva la diceria al rango di verità. La sua messa a fuoco del rapporto tra apparenza e interiorità, identità e reputazione, è ancora oggi di straordinaria modernità. Con il suo approccio prismatico, Superfici mira a restituire la densità culturale e l'energia sociale di un'opera solo in apparenza leggera, cogliendone le diverse sfaccettature e mettendole in relazione con le molteplici ""carriere"""" del suo autore - drammaturgo, impresario teatrale, politico e personaggio pubblico. Approfondimento contestuale e lettura ravvicinata permettono di aprire il testo a discorsi e ambiti adiacenti, tra cui le arti figurative, la cultura materiale, la dimensione economica."" -
Il mondo che verrà. Cinque ipotesi di ricostruzione dell'umanità nelle narrazioni distopiche. London, Barjavel, De Pedrolo, Montero, Ammaniti
Mark Fisher, prendendo come esempio la produzione disneyana Wall-E, parlava dell'impossibilità di immaginare il mondo al di là del capitalismo e di come le critiche al sistema finissero inevitabilmente per esserne riassorbite. Ma è davvero più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo? Nel volume, attraverso l'analisi di cinque narrazioni catastrofiste di lingue, culture ed epoche diverse - La peste scarlatta di Jack London (1912), Sfacelo di René Barjavel (1943), Seconda origine di Manuel de Pedrolo (1974), Lacrime nella pioggia di Rosa Montero (2011) e Anna di Niccolò Ammaniti (2015) - ci si concentrerà sulle modalità di ricostruzione dell'umanità, mettendone in luce gli aspetti più suggestivi, ma anche quelli più ambigui e problematici. Si tracceranno dunque le ipotesi di ricostruzione del mondo proposte: in maniera implicita o più evidente, vedremo come un'alternativa al mondo capitalista, almeno a livello immaginativo, rimanga possibile. -
Italia, Italie. Studi in onore di Hermann W. Haller
Il volume raccoglie sedici studi che spaziano dalla linguistica alla letteratura in dialetto e alle arti visive. Attraverso prismi e metodologie disciplinari differenti, i contributi restituiscono episodi della complessità linguistica dell'italiano nelle sue varietà geografiche e sociali, con particolare attenzione alle sue manifestazioni artistiche passate e contemporanee. Frutto della collaborazione di studiosi di vari paesi, Italia, Italie comprende saggi di Paolo Balboni e Fabio Caon, Francesca Cadel, Lorenzo Coveri, Daniela D'Eugenio, Roberto Dolci, Alberto Gelmi, Pietro Gibellini, Michael Lettieri, Nicoletta Maraschio, Dario Marcucci, Renato Martinoni, Eugenia Paulicelli, Franco Pierno e Matteo Brera, Antonia Rubino, Anthony J. Tamburri e Pietro Trifone. Prefazione di Claudio Marazzini e postfazione di Monica Calabritto. -
Il libro della celeste desistenza
Il paesaggio, le stagioni, il sonno, la vita animale, l’oblio, le vie della parola e dell’ascolto: questo libro di poesie accompagnate da alcune meditazioni in prosa (l’antico prosimetro) dà voce alle occasioni nelle quali si fa esperienza del versante luminoso e liberatorio, “celeste”, dell’universale inconsistenza che tutti oggi, nel tempo della fine, siamo chiamati a sentire, in ogni ambito e nei più vari modi. Antico in verità è il pensiero secondo il quale “ogni cosa consiste solo se al contempo desiste”, come antico è il complementare insegnamento asiatico che dice: “vera vacuità, essere sottile, inafferrabile, leggero”. La celeste desistenza richiamata dal titolo vorrebbe far risuonare questa originaria e finale leggerezza. -
Prolegomeni a una teoria della ragione. Vol. 1
Pochi termini racchiudono la fisionomia della nostra epoca e ne sanno cogliere alcune caratteristiche e tendenze fondamentali come le parole estetica, tecnica, politica. Nell'approccio adottato in questo libro, tali parole-chiave non sono riferite ad ambiti disciplinari separati e distinti (come la tendenza contemporanea alla specializzazione e settorializzazione dei saperi potrebbe indurre a fare), bensì sono riferite a dimensioni dell'esistenza umana inevitabilmente connesse fra loro, in un intreccio profondo che è compito della filosofia cercare di comprendere nella sua interezza e complessità. Alcuni dei saggi compresi in questo volume prendono le mosse da una concezione ampliata dell'estetico, emancipando quest'ultimo dal riferimento unilaterale all'arte e concentrandosi sul tema dell'esteticità diffusa anche in relazione all'avvento di nuovi strumenti tecnologici e nuovi media. Altri saggi spostano il focus sulla relazione fra dimensione estetica e potenziale politico, allo scopo di delineare alcune immagini critiche del contemporaneo che sappiano offrire chiavi di lettura serie, rigorose e insieme fresche e originali per diversi fenomeni-chiave del nostro tempo. -
Antichità e presente. Michel Foucault alla ricerca di una «ars ethica»
I temi trattati negli ultimi corsi tenuti da Michel Foucault al Collège de France nei primi anni ottanta paiono suggerire l'esistenza di una rottura netta rispetto ai precedenti studi di uno dei maggiori intellettuali del secondo Novecento. Tuttavia, della ricerca di un possibile fil rouge entro la vasta produzione foucaultiana si occupa questo testo. Infatti, se è vero che i prodotti della ricerca condotta dal filosofo francese negli anni settanta sono serviti a evidenziare come le logiche di potere e di dominio originatesi nella modernità si inscrivano sui corpi e nella vita degli individui, non pare avventato sostenere che Foucault intraveda nell'antichità ellenistica e romano-imperiale, e in particolare nella pratica filosofica di quest'epoca, una modalità di resistenza, una forma di ""indocilità ragionata"""", da opporre e riproporre, che apre le porte a nuovi orizzonti e a nuove speranze."" -
Ascoltare figli e genitori nello spazio della giustizia
L'evoluzione della ricerca nella cura e nella comprensione dell'infanzia, insieme alla spinta della normativa internazionale nell'ambito delle relazioni familiari, ha portato a consolidare la centralità della posizione del minore in tutti gli ambiti che coinvolgono bambini e adolescenti. Questo mutamento culturale ha promosso la consapevolezza che, per un'effettiva promozione dei diritti dei minori, si debba necessariamente passare dal concetto di ""tutela"""" a quello di """"responsabilità"""": responsabilità genitoriale nel contesto familiare, responsabilità sociale per le professioni che si occupano di minori. La partecipazione e l'ascolto sono dunque fondamentali per intercettare i bisogni di bambini e ragazzi, per trasformarli in richieste da portare all'attenzione delle istituzioni e concretizzarli in effettivi diritti. La partecipazione non è una capacità personale del bambino/ragazzo, è un fattore sociale che dipende profondamente dall'ambiente, dalla società, dalle condizioni assicurate affinché sia possibile sviluppare processi di partecipazione rivolti al minore, vittima o autore di reato, alla famiglia e agli adulti che - in modo funzionale o meno - partecipano alla co-costruzione di quel particolare ambiente con cui gli operatori sociali e di giustizia vengono a contatto."" -
Mafie, antimafia e cittadinanza attiva
Questo volume raccoglie alcune relazioni scelte fra quelle presentate ai seminari-laboratori ""Territorio, ambiente e mafie"""", promossi dall'Università degli Studi di Catania. Un'esperienza giunta alla settima edizione, che fin dall'inizio ha privilegiato l'apertura alla città, agli insegnanti, alle associazioni della società civile impegnate nel territorio. Una scommessa in larga parte vinta: lo dimostra la grande partecipazione di studentesse e studenti, la risposta positiva del mondo della scuola, la significativa presenza di cittadini. I seminari si sono affermati come un'esperienza di qualità, sia per i temi posti al centro di ciascuna edizione, sia per l'apporto conoscitivo che relatori di primo piano hanno saputo offrire. Rappresentano una risposta pregnante e positiva a una domanda diffusa di analisi e di conoscenza su un fenomeno complesso come quella delle mafie. Ne è nata una riflessione collettiva che ha tenuto insieme rigore scientifico e tensione civile. Si sono stratificati saperi, analisi e ricerche che in queste pagine presentiamo con gli importanti contributi di magistrati, giornalisti, studiosi e rappresentanti del mondo delle istituzioni e del volontariato. Premessa di Antonio Pioletti. Introduzione di Simona Laudani.""