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La casa dei bambini
Vincitore del premio Giovanni Comisso 2018, sezione narrativarnrnUn romanzo su un'Italia possibile, che ricorda il Novecento e anticipa il prossimo secolo. Una storia di amicizia, sopravvivenza e scoperta, la storia di un gruppo di bambini che sono i nostri nonni prima di diventare adulti.rnrn«Cocchi conferma un talento nel creare personaggi e mondi borderline empatici con il lettore definiti da una scrittura nitida» – La Letturarnrn«La vicenda narrata, di forte impatto emotivo, è restituita in una lingua di grande autenticità, controllata eppure simpatetica.» – Corriere del VenetornrnNella Casa dei bambini vivono Sandro, Nuto, Dino e Giuliano, isolati dal muro di cinta dell'orfanotrofio non hanno nessuna notizia dal mondo esterno, ma ricordano incendi, saccheggi, omicidi, ricordano case distrutte e i fratelli da cui sono stati separati. Sono solo fantasie, incubi - dicono le maestre - ma rimangono cicatrici reali a raccontare un passato di cui si è persa ogni altra prova. L'unica speranza per sapere qualcosa di sé è provare a scappare, allearsi nei piani di fuga, ma le cose stanno cambiando e l'amicizia non può proteggerli da quello che li aspetta oltre i cancelli della Casa. E fuori ci sono sul serio guerra, sangue e violenza: i bambini avevano ragione. Da un lato il Partito, dall'altro i ribelli che resistono tra boschi e montagne. Uno scontro lento, uno stallo che punteggia di rosso il verde delle valli. Nonostante le promesse, i bambini fuori dalla Casa si perdono di vista, ognuno adolescente a vivere una vita nuova e costretto a prendere decisioni troppo grandi per la propria età. Con la fine della rivolta, i bambini ormai adulti seguono le vicende del loro paese, chi ha vinto e tradito, chi è rimasto fedele, chi sconfitto non ha rinnegato i propri ideali pagando con la vita. In questo scenario, quando ormai tutti i destini sembrano segnati, due di quei bambini si rincontrano nella Casa, abbandonata da anni, pronti a un ultimo viaggio verso il passato. Il passato di tutti loro. -
Proibisco ergo sum. Dall'embrione al digitale, divieti e proibizioni made in Italy
Proibisco Ergo Sum traccia il quadro di alcune tra le più invadenti limitazioni esistenti oggi in Italia, la cui complessità e pervasività sono spesso ignote al grande pubblico. rn«""Questa raccolta” scrive Emma Bonino nella sua prefazione, “il cui titolo provocatoriamente scomoda Cartesio, ci presenta un catalogo di proibizioni e divieti made in Italy che, visti tutti insieme, in effetti confortano la tesi proposta: la proibizione sembra una delle travi portanti della legislazione e delle politiche nel nostro Paese"""".»rnrnrnrnrnEutanasia, libertà procreativa, testamento biologico, libertà di ricerca scientifica, aborto, liberalizzazione delle droghe, prostituzione, identità digitale, cellule staminali: """"Proibisco ergo sum"""", volume nato per iniziativa dell'Associazione Luca Coscioni, raccoglie interventi di ricercatori, giuristi, esperti e militanti dei diritti umani per analizzare le proibizioni o le limitazioni sostanziali, cui sono sottoposte le libertà individuali nel nostro Paese. Spaziando da temi come la salute riproduttiva e l'identità di genere e digitale, fino alle scelte di fine vita, il lavoro sessuale, le sostanze stupefacenti e i nuovi ambiti di azione della ricerca, questi contributi arrivano a tracciare il quadro di alcune delle più evidenti limitazioni attive oggi in Italia, la cui complessità e pervasività è spesso ignota al grande pubblico. Filomena Gallo e Marco Perduca, che hanno curato la raccolta, in conclusione offrono anche una serie di possibili riforme di governo da mettere in campo per affrontare con buonsenso e senso di responsabilità i fenomeni analizzati, molte di queste riforme sono oggetto di iniziative e campagne dell'Associazione Luca Coscioni. Gli autori che hanno contribuito a questo volume sono: Vittoria Brambilla, Marco Cappato, Alessandro Comeni, Giulio Cossu, Alberto D'Amato, Roberto Defez, Cesare Galli, Filomena Gallo, Giovanni Battista Gallus, Giuliano Grignaschi, Marina Mengarelli, Francesco Paolo Micozzi, Leonardo Monaco, Ida Parisi, Marco Perduca, Tania Re, Giorgia Serughetti, Gianfranco Spadaccia, Giuseppe Testa, Mao Valpiana, Liana Vita."" -
Monchi. I segreti del re Mida del calcio mondiale
Ramon Rodriguez Verdejo (San Fernando, 20 settembre 1968), meglio conosciuto come Monchi, è il nuovo direttore sportivo della AS Roma. È un'icona del calcio internazionale e arriva in Italia dopo le stagioni trionfanti del Sevilla FC. Autodidatta, diventato direttore sportivo in un momento di emergenza del Sevilla FC, Monchi ha raggiunto l'impensabile, con una squadra che non aveva mai decollato a livello internazionale prima del suo arrivo. Questo libro, a cavallo fra un manuale di un modello di successo e un compendio di aneddoti relativi ai cartellini dei giocatori nel tempestoso mondo del calcio professionista, racconta il dietro le quinte di un mercato che muove diversi miliardi di euro ogni anno ed è capace, se si fa con giudizio, di accendere o spegnere le passioni di centinaia di migliaia di tifosi in tutto il mondo. Monchi è il frutto di un lavoro di due anni del giornalista Daniel Pinilla che a stretto contatto con il direttore sportivo, ha svelato i segreti del sistema di lavoro che hanno trasformato Monchi in un referente globale, motivo di studio e ammirazione da parte di altri club e università. Monchi ha condiviso la sua visione del calcio in questo libro in modo che possa diventare il suo principale lascito per tutti i tifosi e amanti del calcio e per tutte quelle persone interessate a modelli di impresa innovativi e di rottura. Con un capitolo inedito, scritto appositamente per l'edizione italiana, Monchi condivide anche le sue prime impressioni sul campionato italiano di Serie A. -
Enjoy Sarajevo
Un confine dove il bene e la giustizia devono per forza passare attraverso il male, quello definitivornrnQuando Amos Profeti irrompe di nuovo nella vita di Michele Banti, sono passati più di vent'anni dal loro ultimo incontro. Quell'uomo, un mercenario dal passato pieno di ombre, ha segnato inesorabilmente la sua vita e ha trasformato un giornalista in prima linea sempre accanto agli ultimi nel cinico autore di un programma televisivo pomeridiano. Il passato torna a chiedere il conto e riavvolge il nastro della memoria. Ci ritroviamo catapultati insieme a Banti sotto la pioggia di bombe su una Sarajevo assediata dopo un viaggio nell'inferno della guerra balcanica. Amos Profeti è una guida, un male necessario, un assassino che ha incrociato la strada di Michele trascinandolo in un perfido gioco senza lieto fine. Michele Banti, e noi con lui, verrà travolto dal fascino pericoloso di Profeti e insieme attraverseranno l'ex Jugoslavia, dove l'orrore della guerra si mischierà alla paura di morire per mano di un uomo a cui ha dato non solo fiducia ma accesso ai suoi affetti e alle sue debolezze. Un tragico evento chiamerà Banti a una scelta difficile, forse impossibile per lui. Un confine dove il bene e la giustizia devono per forza passare attraverso il male, quello definitivo. -
La scienza in tribunale. Dai vaccini agli Ogm, da Di Bella al terremoto dell'Aquila: una storia italiana di orrori legali e giudiziari
Si sa che la scienza in Italia suscita molti sospetti. E questi sospetti non vanno disgiunti da una certa ignoranza in materia, che fa dell'Italia una pecora nera in Europa. Così capita che parliamo correntemente di Ogm (organismi geneticamente modificati), ma senza sapere cosa siano i geni e in cosa gli Ogm siano diversi da una qualunque coltivazione; ci preoccupiamo dei vaccini, ma senza sapere nulla di come funzionino e di quante malattie abbiano contribuito a eradicare. E cosa succede quando questo tipo di cortocircuiti avviene anche nei tribunali e nel Parlamento? Il libro di Luca Simonetti affronta con chiarezza uno degli argomenti più scottanti e attuali dei giorni nostri, gli errori giudiziari e le approssimazioni che si verificano quando il diritto ha a che fare con la scienza. Quanto potere possono avere i giudici nel sindacare le scelte dell'amministrazione sanitaria in materia di diritto alla salute, come nei casi Di Bella, Stamina e Ogm? Come possono imputare la responsabilità di un evento naturale imprevedibile come i terremoti agli scienziati impegnati nello studio del fenomeno, come è successo nel processo per il terremoto dell'Aquila? O affermare la causalità fra autismo e vaccini, ampiamente sconfessata dalla comunità scientifica mondiale? Fra capri espiatori, accuse incredibili e un'opinione pubblica disinformata e confusa, ""La scienza in tribunale"""" è un'occasione per riflettere seriamente su alcuni aspetti fondativi della nostra cultura e della nostra società."" -
Più veloce dell'ombra
Anni Ottanta: il regno dei paninari, delle griffe, delle diete affamanti e dell'aerobica di Jane Fonda. In un villaggio residenziale della periferia bene di Torino vive Alessandra, figlia grassottella di una coppia di bellissimi, piena di tic e senza un amico, mangiatrice compulsiva perennemente a dietarnrn«Alessandra, la protagonista di Più veloce dell’ombra, è a metà tra Holden e un qualsiasi adolescente che potremmo incontrare nella vita di tutti i giorni.» – Culturalmenternrn«La Tuzi sa strappare molti sorrisi al lettore, ma sa anche trasmettere l'amarezza e l'angoscia di non sentirsi capiti. in una preadolescenza in cui la voglia di essere accettati e amati per come si è si infrange con sciocche presunzioni di ""normalita""""» - Antonella De Biasi, FlanerìrnrnAle si aggira fra l'ippodromo e la stazione di Porta Nuova, un centro sportivo e un ristorante per cerimonie. Cosa cerca? Prima di tutto il cibo e poi un flipper con cui sbaragliare la solitudine e un grande amore che ha molti visi ma ogni volta lo stesso nome: Elena. Ad aspettarla a casa, con un velo di preoccupazione, i suoi genitori che sono due supereroi delle serie tv: il padre è come Magnum P.I., bello e scanzonato, o almeno lo era, la madre è una Charlie's Angel che si affanna nel tentativo di risolvere il rebus della vita perfetta, ossessionata dal fitness e guru della Weight Watchers. E poi c'è la nonna, che ha pronto un cambio nell'armadio per quando finirà all'ospedale, e un nonno che non ha mai conosciuto e che Ale cerca in tutti i vecchi che incontra. Alla fine arriva Frida, un cucciolo di cane, indipendente e ribelle come lei, che a poco a poco le insegna cos'è un legame."" -
Le stelle cadranno tutte insieme
Il primo ritratto veramente lucido della generazione millennial, schiava di una libertà emotiva, sessuale ed economica che non ha dovuto conquistare e dà quindi per scontatarnrnFin dove è giusto spingersi per realizzare i propri sogni? Qual è il limite dell'ambizione? E dell'amore? ""Le stelle cadranno tutte insieme"""" racconta il legame fra tre ragazzi che abbandonano la provincia con un solo obiettivo: diventare famosi. Aria, eterea come il suo nome, vede i morti intorno a lei ed è convinta di poterci parlare. Danny vuole fare l'attore, è bisessuale e vive la sua vita come fosse un film epico e lui il protagonista. Infine c'è l'io narrante, l'anima inquieta del trio, che vorrebbe scrivere una sceneggiatura per leggere il suo nome sul grande schermo. Il romanzo accompagna i protagonisti attraverso una città scintillante e frenetica, eppure piena di ombre, dove ognuno tenta di inseguire la propria idea di felicità tra fantasmi, misteriose sparizioni e avvistamenti UFO."" -
Il marchio
Anna Kreuz, infermiera in un centro di cura in Svizzera, trascorre il proprio tempo libero nella serra, cataloga, seziona, ibrida, tratta gli esseri umani come piante e le piante come esseri umani, li mantiene in vita senza parole, con gesti meccanici. Gli anni passano tra gli esercizi e i lavaggi degli ospiti, fino al giorno in cui alle sue cure viene affidata Gertrud e tra le rughe di quel viso Anna riconosce i tratti di un angelo sterminatore del passato. Poco alla volta emerge dalla nebbia la storia, reale o immaginata, del tormentato legame tra due ragazze, una zingara e un'ebrea, chiuse entrambe in un collegio, entrambe ai margini, Anna e Franziska. I ricordi cominciano a ribollire come lava, le voci a scandire le immagini. La vicenda ci viene rivelata per illuminazioni improvvise che fanno solo intuire ciò che è accaduto, o meglio ciò che la memoria restituisce come verità. Così realtà e immaginazione, o incubo, si fondono, evocate con un linguaggio secco e frammentato, che sa del dolore del castigo. Con ""Il marchio"""", Fandango Libri comincia la ripubblicazione delle opere narrative di una delle maggiori autrici europee del Novecento, paragonata per grandezza a Paul Celan, Nelly Sachs e Antonin Artaud. Insieme a """"Labambina"""" e """"Accusata"""" questo primo romanzo compone La trilogia della violenza, tre pannelli netti e crudeli per raccontare, tra sogno e realtà distorte dalla sofferenza, una storia di esclusione: l'accanita persecuzione di un'etnia nel cuore della ricca Svizzera del secondo Novecento."" -
Federico
Un memoir spurio, un procedurale intimo, il romanzo di una vita spezzatarnrnFabio Anselmo è un avvocato di Ferrara, titolare di un piccolo studio di provincia specializzato in casi di malasanità. Il 25 settembre 2005 riceve una telefonata che cambierà per sempre la sua vita e quella di molti intorno a lui. Quella mattina Federico Aldrovandi, un giovane studente ferrarese, muore di asfissia posturale in seguito ai colpi ricevuti durante un fermo di polizia. Ha 18 anni. A chiamare l'avv. Anselmo è Patrizia Moretti, la madre di Federico. Questo è l'inizio di uno dei più importanti casi giudiziari degli ultimi anni che ha sconvolto l'opinione pubblica nazionale. A raccontarlo in prima persona è proprio l'avvocato della famiglia Aldrovandi, Fabio Anselmo, che dopo questo caso è diventato consulente in molti dei processi che hanno visto coinvolti poliziotti, carabinieri, medici come nei casi Cucchi, Magherini, Narducci, Budroni, Uva, ma anche quello di Davide Bifolco, il 17enne ucciso dal colpo sparato da un carabiniere a bordo di uno scooter nel settembre 2014 a Napoli. Attraverso i ricordi e gli appunti di prima mano di Anselmo entriamo nel profondo di una vicenda personale che è diventata patrimonio della storia dei diritti civili del nostro Paese. Accanto a perizie e arringhe, incontriamo le emozioni, le paure e i fallimenti di un uomo che si è trovato improvvisamente al centro di un processo mediatico che ha contribuito a far esplodere. L'autore è bravissimo a tessere un memoir spurio, un procedurale intimo, il romanzo di una vita spezzata che va oltre l'ultima immagine del cadavere di Aldro e ci fa incontrare per la prima volta il sorriso di Federico. -
Tutto torna. Il primo caso del bandito Mazzacani
Un antieroe con molte macchie e poche paure è il protagonista di una nuova serie noirrnanticonvenzionale, ironica e cattiva.rnrn«Nel ruvido noir Tutto torna, Leonardo Palmisano riversa tutta la sua esperienza da giornalista d'inchiesta, facendoci entrare nei meccanismi perverti della mafia, il suo intreccio col potere, il cinismo che non risparmia neppure i bambini» - Ornella Sabia, la RepubblicarnrnMaria, l’adorata nipotina del boss di Bari Nino De Giudice, detto ‘Zi Nino, è stata rapita. Un solo uomo può ritrovarla, uno a cui non è rimasto niente da perdere perché ha già perso tutto, un fantasma. Mazzacani è un bandito, un cane sciolto, uno che non si è mai affiliato alla Sacra Corona Unita, e per questo è stato punito. La sua banda è stata massacrata e lui è fuori dal giro.rnSulle tracce della bambina, c’è anche un losco commissario che tiene in scacco Mazzacani e che lo costringe a lavorare per lui come prezzo per la sua scomoda libertà. Ad affiancare Mazzacani nella sua ricerca, un membro della sua vecchia banda, il Gigante, e una giovane pm che nella storia vuole vederci chiaro, a costo di scontrarsi con pezzi deviati della giustizia. probabilmente finita nelle maglie del traffico pedopornografico. Durante la lunga ricerca, il bandito incrocia e scappa da pezzi interi della criminalità organizzata del sud Italia – la Sacra corona unita, la Camorra, la ‘ndrangheta, la mafia albanese e l’anonima sequestri, incontra le cosche in guerra che si spartiscono il territorio con la connivenza dei politici e gli affari, soprattutto quelli legati alla legalizzazione della marijuana. La prima indagine del bandito Mazzacani inaugura l’esordio alla narrativa di uno dei giornalisti d’inchiesta più talentuosi del paese. Leonardo Palmisano unisce le sue competenze di giornalista di cronaca giudiziaria e malavita con il piacere e il piglio del racconto d’azione.rnUn romanzo che guarda alla grande serialità televisiva americana, da breaking bad a true detective, passando per le nostrane Gomorra e Suburra. Mazzacani non è un eroe, non è un giusto, e per questo riuscirà a portare il lettore dove nessun commissario lo ha mai portato prima. -
The Paris Review. Interviste. Vol. 5
«Bello come un romanzo» - Elena Stancanelli, Io DonnarnDa quando è stata fondata, nel 1953, The Paris Review ha avuto il merito di restituire all'attenzione dei lettori appassionanti conversazioni dal valore letterario inestimabile, realizzate con le più grandi voci del nostro secolo: brevi scatti folgoranti che le ritraggono nella loro quotidianità, conversazioni a metà tra una lezione filosofica e le chiacchiere da bar su metodo, scrittura e tradizione, piccoli flash su tic e manie che ricorrono durante la stesura di quelle opere che le hanno rese celebri. Questo straordinario quinto volume raccoglie dodici interviste ad altrettante eccezionali scrittrici che ci raccontano il loro modo di vedere la scrittura, il lavoro e la vita. Con l'introduzione di Ottessa Moshfegh, le interviste attraversano la storia della Paris Review partendo da Dorothy Parker (1956) fino ad arrivare a Claudia Rankine (2016), passando per Isak Dinesen, Simone de Beauvoir, Elizabeth Bishop, Marguerite Yourcenar, Margaret Atwood, Grace Paley, Toni Morrison, Jan Morris, Joan Didion e Hilary Mantel. Intime, intense, profonde e piene di sorprese, queste interviste sono una continua fonte di ispirazione per scrittori e scrittrici, studenti e chiunque abbia a cuore il processo creativo e le sue continue sfide. -
Fumetti di evasione. Vita artistica di Andrea Pazienza. Nuova ediz.
Un libro strutturato come un film, che sirncompone di tre capitoli per tre diversi interpretirn– Pentothal, Zanardi, Pompeo –rnma con un unico vero protagonista: AndrearnPazienza, loro autore, sullo sfondo dirnun’Italia in rapida e ineluttabile mutazione. rnrnrnLa vita artistica di uno dei più grandi autorirndi fumetti, Andrea Pazienza, genialerninterprete delle ansie e aspirazioni dellarnsua generazione e di quelle successive.rnUna carriera fulminante, dal 1977 al 1988,rnpoco più di un decennio in cui Pazienza harnsaputo esplorare tutte le potenzialità espressiverndella narrazione per immagini, modificandornper sempre la storia del fumetto.rnMa sono anche gli anni in cui è cambiatornradicalmente il volto del nostro paese, conrnuna trasformazione che Oscar Glioti ci farnripercorrere passo passo, tenendo aggrappatirni lettori allo sguardo irruente e appassionatorndei suoi personaggi, fragili e brutali,rnesemplari estinti di un tempo passato o disarmantirnprototipi dell’umanità dei nostrirngiorni. -
La bambina falena
Un esordio sorprendente per la maturità della scrittura, l’originalità dell’intreccio e per un registro mai scontato che permette al lettore di commuoversi e ridere allo stesso tempo. Una favola nera che ricorda le atmosfere fantastiche di Kazuo Ishiguro con i piedi ben piantati nella terra umida del nord Italia. rnrn«Esperimento interessante e nel complesso riuscito... Quello di Bertolotti è un linguaggio asciutto, ma spesso piccante, che mescola estratti densi e realistici a elementi fiabeschi. Alcuni molto convincenti.» – FlanerírnGreta ha poco più di vent’anni e un buco nero nel proprio passato. Da piccola è apparsa dal niente sulla spiaggia di un paese della riviera spezzina e nessuno ha mai capito bene di chi fosse figlia. L’hanno trovata zuppa e arrabbiata che urlava al mare, poi niente, nessuno l’ha reclamata. Dopo qualche passo falso, ad adottarla e crescerla lontano nell’hinterland milanese è una famiglia con due genitori che sembrano quasi fratelli, ha studiato, mollato gli studi, si è impiegata e ripiegata sui soliti lavori di chi una strada vera e propria non è riuscita a trovarla. Ma ha una sindrome rara, qualcosa che non uccide, ma che ogni giorno le ricorda che c’è un errore nel suo DNA. Un difetto di fabbricazione, se solo sapesse chi l’ha fabbricata. Un autunno, quando le cose sembrano arrivate a uno stallo, torna su quella spiaggia e si mette in cerca del “buco” da dove è spuntata anni prima, si inerpica per una collina e scopre una casa nel bosco, ma oltre le mura di marzapane dietro alla strega può nascondersi l’orco. Questa volta, però, accompagnata nella sua avventura da un italo-tedesco di altrettanta incerta famiglia, non dovrà scappare una seconda volta da sola, ma le toccherà portarsi dietro nella fuga i suoi due fratelli ritrovati, Hansel e Sissi. -
Piena
«Grande narratore dell'assenza e della perdita in tutte le loro accezioni, Philippe Forest stavolta ci racconterà una catena di strane socmparse. Storia thriller? No: pura metafisica. Esistenziale» - Robinsonrn«Raccontare la percezione del vuoto è l'ossessione letteraria di Philippe Forest. Quando la descrizione di uno stato d'animo non è più sufficente, quello stato d'animo viene retificato e diventa cosa, spazio, materia» - Minima et Moraliarnrn«Piena recupera alcuni temi ricorrenti che rendono la sua opera narrativa corpus unico sul dolore e lo spaesamento della perdita» - La Repubblica Firenzernrn«Qualunque perdita fa provare la strana sensazione di aver perso tutto insieme all'essere o all'oggetto che sono scomparsi. Sicuramente perché c'è qualcuno o qualcosa che ci manca da sempre e ogni nuova deferzione ce ne ricorda l'assenza»rnrnrnrnSegnato da un lutto in un passato indefinito, un uomo decide di tornare nella città dove è nato e dove molti anni prima aveva vissuto. Ed eccoci così a seguire i passi del narratore per le strade di una metropoli che potrebbe essere Parigi: il suo quartiere è stato recentemente demolito - tutto è sventrato, è possibile vedere il suolo originario, toccarlo -, e ricostruito senza anima, spopolato. Uno scenario tangibile, che però sembra disgregarsi, via via che il quartiere si svuota sempre di più, via via che spariscono, come per gli effetti di un'epidemia, i rari esseri che il narratore sfiora: un gatto, un'amante, uno scrittore che si crede un profeta. Attorno a lui i segni si moltiplicano. La casa dove ha scelto di abitare gli sembra una casa infestata, sperduta in una terra incerta. Presto sopraggiungerà un diluvio. Qualsiasi cosa si perda, si ha la strana sensazione di aver perso tutto con l'essere o l'oggetto che abbiamo perduto. E ogni nuova trasgressione a quel vuoto non fa che reiterare quell'assenza. -
Al mondo
Fandango Libri prosegue con la pubblicazione dell'opera di Radclyffe Hall con ""Al mondo"""", romanzo inedito, incompiuto, di Radclyffe Hall che anticipa due prototipi dell'universo narrativo della scrittrice inglesern«Con una penna del tutto moderna l’autrice delinea una storia che scorre via come una crociera, portando il lettore in un viaggio appassionante e frizzante insieme ai due protagonisti e a tutti i personaggi che fanno da corollario a questa avventura.» – Ossigeno d'inchiostrorn«Un romanzo da leggere cercando di entrare in quel flebile raggio di luce che è la vita» – Sul romanzornrnDue personaggi queer, strani, due esclusi, specchi di Stephen Gordon del """"Pozzo della solitudine"""" e della sua impossibilità di andare in guerra. Un uomo e una donna in un viaggio in nave intorno al mondo. Un bancario di Londra e la segretaria di un uomo d'affari. Forse domani un avventuriero nelle colonie e un'imprenditrice. Stephen Winter e Elinor Lee al loro primo incontro sulla Hellas si guardano con sospetto. Lui è un impiegato di banca che soffre di non aver partecipato alla Grande Guerra per via di una brutta asma, lei ha lavorato per il Governo durante il conflitto, indipendente, moderna, assetata di affermazione. Stephen ha venduto il suo piccolo patrimonio per cercare di superare l'esclusione dall'esercito, ha comprato nuovi abiti e nuove scarpe, provando a inventarsi una vita più virile e meno fragile. Lei ha potuto solo rimanere nelle retrovie, alle donne non è permesso l'eroismo. Il presente, il passato e il futuro di Stephen Winter ed Elinor Lee, il crollo degli stereotipi e delle etichette sociali, la scoperta di sé alla luce del tramonto dell'Ottocento, con il sangue della Prima guerra moderna ancora da lavare, un sangue che Stephen e Elinor possono invidiare perché non l'hanno mai avuto sulle mani. Considerato opera sorella del """"Pozzo della solitudine"""", """"Al mondo"""" è un brindisi alla vita che cambia, un motto, un invito a godere del momento per un'Europa convinta che, dopo la guerra, il peggio fosse passato."" -
La collina
In comunità ci vai perché vuoi essere aiutato, perché hai qualcosa da risolvere, perché ti dicono: ""Questo è il posto giusto"""". Poi, la comunità diventa un mondo chiuso. Dove c'è un Dio. Le regole si chiudono dentro un recinto. E le cose sfuggono di mano.rnCon una nuova introduzione di Andrea Delogu. rnrn«Quando le persone scoprono del libro e della mia infanzia cambiano atteggiamento nei miei confronti. È come se pensassero che io sia delicata. Ma io non sono delicata»rnSu quella collina non c'era nulla, solo una vigna non curata e un casolare abbandonato. Su quel pezzo di terra incolta Riccardo Mannoni ha costruito un mondo di salvezza e speranza. Rispettando le sue regole in Collina scoprirai la libertà del vivere in comune, una libertà diversa da quegli eccessi che diventano prigione. È questo che Riccardo promette a chiunque varchi quel cancello, la Collina può strapparti all'eroina e restituirti alla vita. Di quel regno Ivan è il figlio prediletto. Ha saputo guadagnarsi la fiducia di Riccardo, diventando il suo autista, la persona a cui affidare i compiti più delicati. In Collina Ivan ha conosciuto Barbara, inquieta e ribelle. Si sono innamorati e si sono sposati, dopo aver ottenuto il permesso di Riccardo. Perché è lui a decidere chi puoi amare e chi devi odiare. Valentina è nata e cresciuta in comunità, un giardino incantato immerso nel verde dove tutti hanno da dormire e da mangiare. Tutti lavorano e sono uguali, il denaro non esiste. Ma non tutti sanno, e molti fanno finta di non sapere, che da quel paradiso è impossibile scappare. Ci sono """"gli angeli"""" per questo, chi ci prova viene ripreso e riportato indietro con qualunque mezzo, sempre. E la salvezza passa talvolta per l'umiliazione, le botte, le catene e le celle d'isolamento. Una cura che ha il sapore di una condanna."" -
La casa dei naufraghi
Romanzo autobiografico tradotto in tutto il mondo, appare ora per la prima volta in Italia. Estremo e commovente, La casa dei naufraghi è considerato oggi un classico della letteratura cubanarn«Il romanzo di Guillermo Rosales è una brutale denuncia autobiografica del sistema in cui finisco i cubani che tentano di fuggire dalla loro terra. Se c'è una cosa che non manca, in questo libro, è un realismo disarmante che non lascia spazio all'immaginazione ma che regala dei flash molto vividi della situazione.» – Voglio essere sommersa dai librirnrn«Un racconto crudo e spietato. In queste poche pagine autobiografiche Rosales ci porta al centro del suo inferno, quello del suo ultimo periodo di vita intrapreso con la speranza di un futuro se non bello almeno accettabile» - Due lettrici quasi perfette rnrnrn""Sono scappato dall'isola e da tutto ciò che le appartiene. Non sono un esiliato politico. Sono un esiliato totale."""" William Figueras è un uomo in fuga. Dalla cultura, dalla musica, dalla letteratura, dalla televisione, dalla storia e dalla filosofia di Cuba. È arrivato a Miami con in tasca nient'altro che le edizioni rilegate dei Romantici inglesi e l'illusione, coltivata al buio della sua mente, che nella Grande America riuscirà a scrivere senza paura delle persecuzioni. Ma William è malato di nervi e dopo il confino le voci che sente rimbombano forte nella testa. Talmente tanto che la zia che lo ospita deve arrendersi: """"Non si poteva fare di più, lui avrebbe capito"""". La casa in cui viene deportato è una clinica ai limiti della realtà, un rifugio disumano dalle atmosfere asfissianti in cui i matti sono vittime condannate a una quotidianità primitiva. Non c'è salvezza, via di scampo, anche se la libertà urla al di là di quelle porte. Un giorno la pallida Francis arriva tra gli Idioti e con lei il ricordo in carne e ossa dell'amore. La speranza scioglierà per poco il gelo di quell'ultimo passaggio nella casa, e la vita riprenderà a scorrere come non aveva mai fatto prima."" -
La notte non vuole venire
Sullo sfondo della luccicante New York dai roaring twenties alla Seconda Guerra Mondiale e di una generazione sprecata a cercare fortuna, Alessio Arena canta con struggente nostalgia il proibizionismo, i gangster italo-americani, la fama di Gilda e il suo palcoscenico, le passioni e le delusioni della più grande cantante italiana d'Americarnrn«Pochi ricordano Gilda Mignonette, stella degli italoamericani fra gli anni 20 e 50. Alessio Arena racconta la sua vita, fra finzioni, realtà e incontri celebri» - Il Venerdìrn«L’ultimo viaggio della “Regina degli emigranti” è raccontato attraverso le voci di coloro che sono stati fedeli spettatori della sua vita di lussi e di miserie personali, del carteggio con Federico García Lorca, conosciuto una notte nel parco di Coney Island, delle sue sfrenate passioni, di scontri con gangsters e con l’FBI, di una fama irrefrenabile, ma piena di insidie, come le due città che furono i suoi palchi di riferimento: l’oscura Napoli dell’era fascista e la luccicante New York dei Roaring Twenties.» – Napoli ClickrnrnÈ l'8 giugno del 1953 e il transatlantico Homeland ha appena attraversato lo stretto di Gibilterra, raggiungendo il punto del Mediterraneo che corrisponde alle coordinate latitudine 37' 21' Nord, longitudine 4' 30' Est, le stesse che saranno riportate sul certificato di morte della più celebre passeggera a bordo, Griselda Andreatini, per tutti coloro che ne hanno amata la voce oltreoceano semplicemente donna Gilda, la Mignonette. Quasi settantenne, consumata dall'alcol e dalla gelosia, donna Gilda compie il suo ultimo viaggio verso Napoli, città che ha cantato per mezzo secolo e che l'ha resa la ""regina degli emigranti"""". A vegliarla Esterina Malacarne, per tutti semplicemente la guagliona, l'assistente dai capelli bianchi e il corpo di bambina che Gilda si è portata dall'Italia, una ragazza dei quartieri popolari ma istruita che le ha sempre fatto da interprete per via di un padre portiere al consolato americano. Mentre Gilda dorme nel suo ultimo letto, la guagliona riannoda i fili del passato vissuto insieme, l'arrivo a Ellis Island, la vita di lussi e teatri a New York, l'incontro con Federico Garcia Lorca, il suo rocambolesco tentato suicidio e il carteggio tra il poeta e la cantante, ma soprattutto l'amore e il tradimento di Esterina con l'unico uomo che non avrebbe mai dovuto desiderare. Sullo sfondo della luccicante New York dai roaring twenties alla Seconda Guerra Mondiale e di una generazione sprecata a cercare fortuna, Alessio Arena canta con struggente nostalgia il proibizionismo, i gangster italo-americani, la fama di Gilda e il suo palcoscenico, le passioni e le delusioni della più grande cantante italiana d'America."" -
Cosa fanno i cucù nelle mezz'ore
Carla Fiorentino racconta nel suo romanzo di esordio un gruppo di Peter Pan terrorizzati dalle responsabilità, arenati sui divani in attesa della grande occasione per sfuggire da se stessirnrn«Carla Fiorentino ha scritto un libro nudo, come la pelle che torna sempre in questo romanzo, dalla prima all’ultima pagina, la pelle delle mani, dei visi che si baciano, dei sessi che si incontrano, e con le storie dei corpi racconta una generazione.» – Giuditta leggern«La lettura scorre veloce, si riflette su Roma e su un tempo che non vorremmo mai aver vissuto, quello dei trent’anni, eppure (e per fortuna) tocca a tutti noi.» – Il Tirrenorn«Il romanzo d’esordio di Carla Fiorentino è narrazione cinica ed esilarante che si costruisce attorno ai desideri, alle frustrazioni e alle paure di chi crede che la vita senza ossessioni non valga la pena di essere vissuta.» – L’Unione sardarnClementina conta le macchie sul soffitto e parla con gatti immaginari, Porno ha una cartella sul desktop dell'ufficio chiamata ""ancora di salvezza"""" piena di film porno, Pusher si affida ai libri, Flavia cura con le pietre, e Clara, be', Clara a trent'anni è rimasta bloccata all'università senza una certezza. Tutti vivono nell'adorazione di Elettra, che è andata via ma prima li ha sedotti uno per volta. Nella Roma dei primi anni 2000, tutti loro cercano """"qualcosa di fondamentale"""", quello che li salvi da riunioni insensate, da case precarie, da amori passeggeri, un progetto, il progetto della vita. Quando Clara trova nella soffitta del padre morto da poco un mucchio di dipinti con un unico soggetto - la vagina -, Clementina pensa di aver trovato una miniera d'oro da investire, ma per farlo dovrà elaborare un piano, vincere le resistenze di Clara, tirare dalla sua parte gli amici. In un racconto che non fa sconti delle piccole miserie quotidiane e delle grandi aspirazioni destinate a naufragare, Carla Fiorentino racconta nel suo romanzo di esordio un gruppo di Peter Pan terrorizzati dalle responsabilità, arenati sui divani in attesa della grande occasione per sfuggire da se stessi."" -
I sentimenti del principe Carlo
Durante una conferenza stampa dopo il suo fidanzamento con Diana, chiesero al principe Carlo se fosse innamorato. Dopo qualche esitazione, rispose: ""Sì... qualunque sia il significato della parola amore"""". """"Che cos'è l'amore?"""" Partendo dal presupposto che i problemi di cuore non sono affatto prerogativa di cantanti, star e teste coronate, Liv Strömquist riflette sui perché e sui come delle relazioni amorose. Carlo e Diana (e un incrocio di filosofi, cantanti, scrittori e i politici che popolano le pagine del fumetto) si sovrappongono a fatti e situazioni reali della nostra vita quotidiana. Liv Strömquist dimostra che, in amore, i ruoli e i comportamenti di ciascuno non dipendono da una qualche natura umana immutabile. Raccontando la storia della nostra società attraverso i rapporti d'amore, l'autrice ci invita a guardare le relazioni in modo più libero e spregiudicato svelando i limiti e le storture di un sistema eteronormativo e sessista. Dopo aver letto """"I sentimenti del principe Carlo"""", non guarderemo più la nostra vita di coppia nello stesso modo. Saggio in forma di fumetto, """"I sentimenti del principe Carlo"""" è innanzitutto un'arringa appassionata per l'autodeterminazione e la liberazione dei corpi e delle coscienze. """"I sentimenti del principe Carlo"""" ha ricevuto il premio della satira """"Ankam"""" assegnato dal magazine Expressen, ed è stato messo in scena nel 2011 da Sara Giese al Mälmo Stadteater.""