Sfoglia il Catalogo feltrinelli019
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3181-3200 di 10000 Articoli:
-
Nessuno uccide la morte. Mazzacani sulle tracce di Colucci
Con Nessuno uccide la morte Leonardo Palmisano ci regala la seconda avventura del bandito più scorretto, più ricercato e più leale della letteratura italiana. Un thriller su amore e amicizia.rnrnÈ quasi Natale quando Elia Colucci, camorrista malato di Sla, sparisce mentre sta andando a incontrare in una valle della Calabria gli 'ndranghetisti, con cui deve discutere del futuro di Tamburi, il rione di Taranto di cui è a capo, l'unico rimasto fedele alle famiglie napoletane. Ad accompagnarlo il suo giovane fidanzato Matteo Maltempo che in Valle d'Itria gestisce un commercio illegale di alcolici sotto la copertura di una comunità spirituale. Dopo quell'incontro, di Colucci si perdono le tracce, mentre di Maltempo viene ritrovato il cadavere che porta i segni inequivocabili di una tortura violenta, quasi si fosse trattato di un omicidio rituale. Carlo Mazzacani è stato costretto a rimanere in Sardegna, lontano dal suo compare Luigi Mascione, ma alla notizia della scomparsa di Elia decide di tornare: Elia è un amico, quando il bandito è stato in pericolo lo ha sempre aiutato. Mentre camorristi e 'ndranghetisti cercano di spartirsi la Valle d'Itria e la procuratrice Buonamica collabora con la Pm di Catanzaro per venire a capo dell'assassinio di Maltempo, Mazzacani si mette alla ricerca di Elia, determinato a trovarlo prima dei suoi molti nemici e prima delle forze dell'ordine. Ma qualcosa in quello che scopre non lo convince, la chiave per risolvere questo caso è nascosta tra i trulli della comunità con cui faceva affari Maltempo e tra i segreti della sua guida spirituale, una misteriosa vecchia signora di nome Alina Desiati. Con «Nessuno uccide la morte» Leonardo Palmisano ci regala la seconda avventura del bandito più scorretto, più ricercato e più leale della letteratura italiana. Un thriller su amore e amicizia. -
La figlia del re ragno
Abike Johnson ha 17 anni ed è la figlia prediletta di un importante uomo di affari nigeriano, vive in una grande villa a Lagos, protetta da guardie armate e accompagnata dappertutto con un'enorme jeep nera. Ma essere la figlia prediletta di suo padre implica compiti scomodi, e spesso Abike è sola oltre le impenetrabili mura della sua casa. Lontanissimo dalla villa di Abike, nei bassifondi della città, vive un venditore ambulante di 18 anni che lotta per dare un senso alla propria vita. Un tempo studiava, aveva una casa, un giardino, degli amici, ma la sua famiglia ha perso tutto dopo la morte del padre, una morte improvvisa, e ora il ragazzo corre dietro alle automobili per vendere caramelle e gelati, cercando di guadagnare abbastanza da mantenere sua madre e sua sorella. Quando, un giorno, Abike compra un gelato da lui, i due cominciano a parlare e, a ogni sosta di Abike a quell'incrocio, tessono una storia d'amore improbabile e incerta, sfidando i pregiudizi della società nigeriana. Man mano che i ragazzi si avvicinano, però, le rivelazioni del passato minacciano la loro relazione, e sia Abike che il venditore ambulante dovranno decidere quali sentimenti seguire e a chi essere leali. -
Pink tank. Donne al potere. Potere alle donne
Emanuela Baio, Paola Binetti, Laura Boldrini,rnEmma Bonino, Mara Carfagna, Luciana Castellina,rnMonica Cirinnà, Anna Finocchiaro, MariapiarnGaravaglia, Elisabetta Gardini, Cécile Kyenge,rnMarianna Madia, Giorgia Meloni, Rosa Menga,rnIrene Pivetti, Daniela Santanchè, Elly Schlein ernLivia Turco.rnLa lista di Pink Tank, un serbatoio di pensiero finorarninesplorato, è lunga ma per fortuna nonrnesaustiva della rappresentanza politica femminile.rnAbbastanza però da proporre uno spaccato fondamentalerndella realtà del nostro paese e capace dirnindicare una strada verso un futuro che diventarnsempre più prossimo.rnrnrnDa oltre settant’anni le cittadine italiane attendonornche la nostra Repubblica esprima finalmenternuna Presidente del Consiglio o una Presidenterndella Repubblica, che i partiti riescano a nominarernuna Segretaria generale (per ora l’unica segretariarndi partito è Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia)rne che finalmente in Parlamento siedano un numerornrappresentativo e congruo di donne.rnQual è il motivo di un tale ritardo che fa precipitarernl’Italia agli ultimi posti in Europa (e non solo)rnquando si tratta di rappresentanza politica dellerndonne? Quali sono le difficoltà che incontrano lerndonne italiane quando decidono di impegnarsi inrnpolitica? E cosa si aspettano?rnSerena Marchi lo ha chiesto direttamente a loro:rndeputate, senatrici, firmatarie di leggi, Presidentirndella Camera, attiviste e militanti. Ha incalzato ernriflettuto con loro sulla condizione delle donne erndella leadership al femminile nel Belpaese.rnNon è stato facile convincerle a parlare di comernhanno iniziato a fare politica, di cosa sognavanornquando erano bambine, di come hanno dovutorncombattere per farsi largo in un mondo che nonrnle aveva considerate. -
Il volo dell'airone. Il romanzo della vita di Fausto Coppi
A cento anni dalla nascita di Fausto Coppi, ripercorriamo le pagine elettrizzanti della sua vita. Una lettura commovente della vita di un uomo che ha rappresentato il nostro Paese negli anni della ricostruzione, e che ancora oggi rimane il simbolo di un'Italia drammatica, onesta e vincente.rnrnBellissimo in volo come l'Airone, e come l'Airone inadatto alla terra. Di qui il dramma di Fausto Coppi, la sua scissione, l'essere stato predisposto da una bizzarra natura a vivere una vita da ciclista e non da uomo, con le sue debolezze e le sue passioni. Così, quando fu travolto dalla passione come un uomo qualsiasi, quando incontrò la sfolgorante Giulia, i suoi tifosi e il mondo intero non gli perdonarono quel momento di debolezza: il Campionissimo non poteva vivere da comune mortale, non poteva essere innamorato, non poteva lasciare la moglie e la figlia per correre dietro a una donna sposata. E allora nessuna pietà: per lui e per Giulia il reato di adulterio, presente nel nostro codice penale di allora, fu applicato con rigore. Una macchia vergognosa li imbrattò per sempre. In un susseguirsi di pagine emozionanti, Giancarlo Governi racconta con maestria la semplice e onesta formazione famigliare e culturale del ciclista, l'adolescenziale ammirazione per Girardengo e i suoi esordi; i primi successi spezzati dalla guerra e il mitico record dell'ora (con soli venti giorni di allenamento); i tristi e dolorosi giorni del fronte e della prigionia di guerra, il rapporto di amicizia e di rivalità con Bartali, i grandi trionfi (cinque Giro d'Italia, due Tour de France, un Campionato del Mondo), la tragica morte del fratello minore Serse (identica a quella di Giulio, fratello di Bartali), lo scandalo della sua relazione extraconiugale e la sfortunata e misteriosa morte in giovane età. A cento anni dalla nascita di Fausto Coppi, ripercorriamo le pagine elettrizzanti della sua vita. Una lettura commovente della vita di un uomo che ha rappresentato il nostro Paese negli anni della ricostruzione, e che ancora oggi rimane il simbolo di un'Italia drammatica, onesta e vincente. -
Tutto questo tempo
Un romanzorncorale che ricorda la grande narrativa americana,rnattraversa due generazioni e tratteggiarncon un linguaggio netto e mai scontatornle incrinature che come vene sotterraneernarrivano al cuore di ognuno di noi.rn«Sta arrivando un romanzornche farà rumore perché fa male» – Robinsonrn «Sorprendente. L'autore segue i suoi personaggi per trent'anni senza interferire nelle loro vite, lasciandoli liberi di sbagliare» – Il VenerdìrnGiovanni ed Elisa si conoscono a un puntorndi svolta delle loro vite, lei ha superato irntrent’anni, lui ha scritto molto tempo primarnun unico libro di successo e si trascinarnper festival letterari. Ma il loro amore, improvviso,rntotalizzante, sembra rimettere inrnmoto il tempo. Tutto sembra funzionare,rnla loro felicità li illumina. Finché un giornornGiovanni, in viaggio per lavoro, deciderndi non prendere l’aereo per tornare a casa,rnincapace di affrontare le responsabilità chernla vita con Elisa e la nascita della loro primogenitarnClara comportano. Dopo cinquerngiorni ricompare ma, nonostante ogni cosarnsembri tornare al proprio posto, sottili crepernsi aprono tra loro, fratture che diventanornsempre più profonde e li allontanano.rnUn susseguirsi di tradimenti, distacchi ernripicche segna la loro storia, quella dei lorornfigli e dei loro amici. Sullo sfondo dell’Italiarnnel passaggio dalla Prima alla TerzarnRepubblica, Nicola Ravera Rafele raccontarnla crisi di una generazione e della sua idearndi futuro, confermandosi uno scrittore inrngrado di legare la storia individuale a quellarncollettiva del nostro paese. -
Scrittura creativa. I quaderni Fandango
Il quaderno Fandango di Scrittura creativa è un diario perfetto per chiunque sia interessato alla buona scrittura. Delinea la vita e l’opera di 20 grandi autori dal ’900 a oggi e propone molti esercizi e suggerimenti creativi per sviluppare un proprio stile.rnrnrnTra i tanti:rn• Scrivere un monologo con la tecnica del flusso di coscienza (James Joyce)rn• Giustapporre immagini e metafore inusuali (Franz Kafka)rn• Descrivere realtà possibili (Margaret Atwood)rn• Incrementare la suspense (Stephen King)rnrnAnalizzando gli elementi fondamentali della scrittura narrativa, tra cui i personaggi, l’ambientazione, il dialogo e il ritmo, questo quaderno offre una carrellata di tecniche utilizzate da alcuni degli autori più importanti della letteratura mondiale moderna. -
I pionieri
«Tenero romanzo di formazione» – Il VenerdìrnNella Sicilia della fine degli anni '80, i genitori di Enrico Belfiore hanno un'unica passione - la politica, il Partito, il comunismo - e seguendo principi ben chiari hanno educato i figli: mai una gita al mare, mai una vacanza, mai fraternizzare con le famiglie che votano Dc, niente vestiti di marca, mai cedere al consumismo, presenza obbligatoria alle manifestazioni e alle marce per la pace. Michele, il padre, è il vicesegretario regionale del Pci; Luisa, la madre, sta cercando da anni di laurearsi in Psicologia; Chiara, la sorella maggiore, andrà presto via di casa per studiare all'università e sobilla il fratello alla rivolta, anche perché - dice sadica - i genitori presto si separeranno. Sì perché Enrico, diversamente dal suo amico Renato che pensa solo a essere un bravo comunista, vuole essere un ragazzino normale, avere le scarpe che hanno tutti, giocare a calcio, mettersi con la compagna di classe di cui si è innamorato e che cerca disperatamente di conquistare anche se è figlia di costruttori, vuole scrollarsi di dosso quella fama noiosa di piccolo sovietico. E durante il suo primo anno di scuola media lavorerà strenuamente alla propria ""liberazione"""", tra litigi con Renato, comizi e riunioni in sezione, bugie ai genitori e nuove amicizie (tutte da evitare in teoria). Solo che un pizzico di fortuna servirebbe per non essere scoperti... Da una provincia marginale, con un passo comico disarmante Luca Scivoletto racconta la fine del più grande partito comunista d'Europa, la caduta del Muro di Berlino e la Svolta di Occhetto, il crollo del Pci nelle parole di un ragazzino quasi adolescente in lotta per la propria indipendenza."" -
Il diavolo innamorato
Conosciuto da anni per il suo teatro, DavidernCarnevali, mette in scena in queste paginernuna sacra rappresentazione, trascinandornil lettore in una dimensione senza tempo,rndove tutto può realizzarsi e assumere unrnsenso nuovo.rn E così il lettore si fa spettatorerne attore, dialogando col dio dei cristiani,rnun dio tutto umano che inventò le stellernper diletto – “Le fece perché amava sedersirnla notte nel mezzo del suo giardino a guardarlernper ore, dall’alto del firmamento, inrnsilenzio, fino alle prime luci del mattino” –;rnpenetrando i segreti della cabala ebraica chernsvela il significato dell’impronunciabilità delrnnome di Dio, un dio immenso e sfuggente;rnimmaginando una matematica oltre i numerirne lo spazio per accorciare le distanze con ilrndio dei musulmani. Come in un modernornVangelo apocrifo, nel Diavolo innamoratornDavide Carnevali si avvicina per sovvertirlernalle scritture e alle tradizioni delle grandi religionirnmonoteiste, il cristianesimo, l’ebraismorne l’Islam, con l’ironia, la leggerezza ernl’originalità tipiche della sua drammaturgia.rnNessuna risposta è fornita, su quale sia la nostrarnorigine né dove vada il nostro destino,rnquasi l’autore affermasse l’unità di creatorerne creatura. Nessun insegnamento è certo,rnperché la conoscenza, come il volto di Dio,rnè velata. Non resta che un toccante tableaurnvivant, un programmatico libretto rosso, unarnconsolante via crucis, e al centro l’uomo allarnmalinconica ricerca del Paradiso perduto. -
Colonnelli. Il regime militare greco e la strategia del terrore in Italia
In un mondo dove il fascismo e l’autoritarismo sembrano riaffacciarsi prepotentemente, Colonnelli ci aiuta a non dimenticare un passato fin troppo recente, che però sembra essere stato sepolto da anni di revisionismo. rnrnAssalti squadristici, brogli elettorali, assassini politici, attacchi terroristici e stragi di civili sono i meccanismi di governo nella Grecia degli anni Cinquanta e Sessanta. Questo clima di terrore fa da sfondo al colpo di Stato dei colonnelli del 21 aprile 1967. Una delle pagine più nere della storia del dopoguerra europeo. Qual è stata l’influenza del regime militare greco sulla fragile democrazia italiana degli anni Sessanta? Quali i legami fra le diverse correnti politiche? Quale il ruolo dei militari nella sanguinosa stagione degli anni di piombo? A queste e altre numerose domande risponde con Colonnelli Dimitri Deliolanes, autore da sempre interessato alle relazioni, presenti e passate, dei paesi di cui si sente cittadino: Grecia e Italia. Non solo un libro di storia, quindi. Accanto alla disamina delle cause e delle conseguenze dell’ascesa dei militari in Grecia, Deliolanes tratteggia i fili dei rapporti tra i gruppi di estrema destra greci e quelli italiani e la costruzione del meccanismo spionistico e terroristico del regime in Italia. Nel libro sono state raccolte, arricchite e collocate in un preciso contesto strategico le testimonianze sul coinvolgimento greco nella strage di piazza Fontana: le mire aggressive del regime – si scopre – vanno oltre la reazione all’espulsione della Grecia dei colonnelli dal Consiglio d’Europa decretata da Moro il 12 dicembre 1969. Impressionante la rivelazione di una serie di attacchi terroristici ordinati da Atene, proprio per il 12 dicembre, contro le basi britanniche a Cipro. -
Corpo e anima
A New York, negli anni Quaranta, un bambino vive chiuso in un seminterrato e, dalla finestrella a mezzaluna, passa ore e ore a guardare le scarpe dei passanti. Povero, senza nessuna protezione se non quella di una madre eccentrica, Claude Rawlings sembra destinato a restare spettatore di un mondo inaccessibile. Ma in una stanza in fondo, sepolto da una montagna di vecchie carte, un giorno Claude trova un piccolo pianoforte scordato e, decifrando i segreti della sua tastiera, scoprirà se stesso: è musicista. Una specie di miracolo metterà sulla sua strada Mr. Weisfeld, che capito all'istante il suo talento prodigioso gli darà lezioni per quasi nulla e sarà il suo primo professore, mentore, protettore e persino il padre che il ragazzo non ha mai avuto. Grazie a lui Claude si dedicherà anima e corpo alla musica, come una vocazione, come una religione. Questo libro vibrante, commovente, da leggere e ""ascoltare"""" fino all'ultima nota è la storia di un uomo la cui vita è trasfigurata da un dono. Il suo viaggio, costellato da mille incontri, amicizie, amori, lo condurrà dai facoltosi salotti fino alla Carnegie Hall... La musica, ovviamente, è al centro del libro: musica classica, grave e impegnativa, ma anche la pulsazione irresistibile del jazz."" -
La prossima volta il fuoco
Non è mai troppo tardi per conoscere JamesrnBaldwin ma, se c’è un modo giustornper farlo, è con questo libro.«Per chi ha amato Harper Lee e non ha mai smesso» - RobinsonrnPubblicato per la prima volta nel 1963, Larnprossima volta il fuoco di James Baldwinrncolpisce dritto al cuore della cosiddettarn“questione nera”. Straordinario per la suarnnarrazione magistrale, così come per il resocontornintimo e sincero che ripercorre l’esperienzarndella popolazione di colore deglirnStati Uniti, il libro è considerato una dellernpiù appassionanti e autorevoli indagini suirnrapporti interrazziali, in cui le tematiche dirnamore, fede e famiglia si intrecciano fino arnsferrare un attacco diretto all’ipocrisia delrnpaese della libertà.rn“Questo paese innocente ti ha confinatornin un ghetto, e in questo ghetto è stabilitornche tu marcisca. Sarò più preciso, perchérnqui è il nocciolo della questione, è qui l’originerndella polemica mia col mio paese: turnsei nato dove sei nato e hai di fronte a te ilrnfuturo che hai perché sei nero, per questa ernnessun’altra ragione.” -
L' oblio
In questo libro la strana esperienza di perditarnche vive il narratore ne riproducernun’altra precedente, la evoca e la ripete –rnperdita in quel caso di una persona invecernche di una parola –, fino a quando tutti glirnelementi sparsi della storia in trompe l’oeilrnnon cominciano a ricomporsi e s’incanalanornverso un ritorno.rnNon ci sono più parole per dire, ma solornper stare.rn«Philippe Forest intreccia due storie: l'uomo che sa di aver dimenticato un vocabolo (ma non ricorda quale) e l'uomo che si è ritirato su un'isola deserta. Due ossessioni intorno a un tema centrale per lo scrittore: la perdita» - la LetturarnrnrnrnUn uomo si sveglia convinto di aver persornuna parola nel sonno, incapace di ricordarsirnquale. Progressivamente, un’ossessionerns’impadronisce di lui: che una alla volta tutternle parole lo abbandoneranno e che, perdendornil linguaggio, la sua vita si svuoterà.rnRifugiatosi su un’isola al largo del continente,rnl’uomo si ostina a cercare questa parolarnmancante. La cerca nel vento, la cerca nellarnsolitudine, sonda le nuvole, ascolta i silenzi.rnLa sua caccia alla parola perduta lo incitarna lasciar passare i giorni, esponendosi incessantementernagli effetti della luce sull’oceano,rnriflessa anche dallo specchio della suarncamera d’albergo. Presto, anche il quadrornattaccato al muro, dipinto dal precedenterne misterioso inquilino della stanza, sembrarnanimarsi di vita propria, mutando in funzionerndell’atmosfera, riempiendosi di nuovirntratti man mano che la mente del narratorernsi svuota di parole. Il protagonistarndecide allora, invano, di catturarne giornorndopo giorno le metamorfosi con una vecchiarnmacchina fotografica. Sarà dall’oceanorno dal quadro, o da entrambi, che infinernemergerà una donna in carne e ossa per restituirglirnla voglia di abbandonarsi al piacererne svelargli il senso dell’oblio? -
Poliestere
Luca Bertolotti torna al romanzo descrivendornil mondo che conosce meglio, con un’esattezzarnchirurgica e un sorriso che ricordarnla grande commedia italiana, confermandosirnuna delle voci più interessanti della narrativarncontemporanea.rnrnNella Brianza profonda delle fabbrichette lavorarnLivio Belotti che, come l’autore, è unrnoperaio specializzato nella verniciatura deirnmobili. Con la crisi del 2008 l’azienda lo lasciarna casa e Livio, rifiutandosi di chiedere ilrnsussidio di disoccupazione, manda in crisi anchernla sua storia con Lidia che ha avuto unarnfiglia, Martina, con un uomo che è scappatorncome se, anziché avere messo al mondornun individuo, ne avesse uccisi dieci. A Martinarnla madre e Livio hanno insegnato a odiarernil lavoro, che mangia il tempo e ti lasciarnstanco. Ciondolando in piena disoccupazione,rnLivio rincontra Elia, compagno del liceorne di scorribande quando ancora Livio sognavarndi diventare pittore: l’amico diversamente darnlui è diventato padroncino grazie a un buonrnmatrimonio e ha preso con sé Danilo, l’ultimornangolo del loro terzetto giovanile. A Liviornsembra un segno del destino e presto viene catapultatornnell’azienda di Elia, che ha tagliatorni dreadlocks e indossa solo costosissimi maglionirnin lana cruda. Ma l’offerta di lavoro chernavrebbe dovuto risolvere tutti i suoi problemirnsi rivela ben presto una trappola di straordinarirne di sicurezza precaria. Quando unrnimprevisto scombinerà i piani di Elia, solo larnloro vecchia amicizia offrirà a questo scalcagnatornterzetto la possibilità di lanciarsi in unarnnuova avventura. Dopo La bambina falena,rnLuca Bertolotti torna al romanzo descrivendornil mondo che conosce meglio, con un’esattezzarnchirurgica e un sorriso che ricordarnla grande commedia italiana, confermandosirnuna delle voci più interessanti della narrativarncontemporanea, capace di piegare la suarnlingua e il suo stile in una storia tutta reale dirnaffetti e sentimenti. -
Le formiche festanti
Con Le formiche festanti Pinar Selek ci regala il manifesto di un altro mondo possibile, un mondo reale come le ingiustizie e come la forza di liberazione che ha dentro di sé chiunque decida di opporsi. Un libro per i sognatori del nuovo millennio.rnrnSui documenti Azucena è Suzanne. Il nome che ha scelto di portare è quello che le ha dato la nonna spagnola, esule in Francia dopo la guerra civile. Azucena indossa un paio di scarpe rosse e con quelle percorre le strade di Nizza, si ferma nelle piazze ad ascoltare Gouel che suona Leonard Cohen, parla con Manu allo stand di frutta delle Paranoiche, ragiona di poesia con il Principe dei rifiuti Alex. E intanto, formica tra le formiche, resistente in un mondo dedito al profitto e minacciato dalla criminalità, scava gallerie nascoste per quando il momento di ribellarsi sarà definitivamente arrivato e bisognerà uscire allo scoperto. Ognuno dei personaggi che incontra nella Costa Azzurra patinata degli yacht e dei cani di razza ha una storia di esilio, amore, resistenza, soprusi e amicizia. Ognuno di loro lotta per creare una realtà alternativa, solidale, onirica e più equa: c'è chi sa parlare con i cani e li aiuta a vivere senza guinzagli, chi organizza i braccianti agricoli migranti sfruttati dalle grandi aziende, chi trapianta gli alberi intrappolati dal cemento e chi cerca di riconciliarsi con il proprio passato. -
Nel mare c'è la sete
In un romanzo che lega un tono leggero a una sconcertante franchezza, Erica Mou demolisce la retorica zuccherosa delle relazioni d'amore e racconta come dietro ogni coppia perfetta possa nascondersi un doppio fondo inaspettato.rn«Nicola, Maria (e tutti noi) protagonisti del libro di Erica Mou: vogliamo stare bene, ma anche farci e fare del male» - Chaira Gamberale, SetternrnrnrnrnrnrnMaria e Nicola sono una coppia rodata, lui pilota di aerei, cuoco e genero perfetto (per quanto esprima la sua ansia in dolori notturni che gli stringono il corpo), lei un po' meno perfetta, una di quelle donne che in borsa non trovano mai nulla e che, soprattutto, molti anni prima ha ucciso Estate, sua sorella. La famiglia di origine si è strutturata intorno a questo lutto, il padre ha smesso di andare in ufficio, la madre si è sforzata di avere rapporti con lei, la figlia rimasta. Dopo aver passato anni a vivacchiare senza uno scopo, dopo il classico periodo a Londra, Maria ha messo su un eccentrico negozio: i clienti vanno da lei perché pensi e compri per loro regali importanti per persone che lo sono altrettanto. Il suo lavoro consiste nel confezionare l'amore e l'affetto con un bel fiocco, per chi non ha il tempo di farlo. La vita di Maria però, sempre in bilico, un giorno si incrina definitivamente: in ventiquattro ore, il tempo di quattro pasti, ha un negozio che non vuole, un compagno che non riesce a lasciare, e una scoperta che la porterà a riconsiderare tutto ciò che la circonda. -
Difendersi. Una filosofia della violenza
Dalle suffragette ju-jitsu alle pratiche di insurrezione del ghetto di Varsavia e le Black Panther, passando per le brigate queer e i movimenti di resistenza contemporanei, Elsa Dorlin, filosofa a mani nude, traccia in quest’opera una storia costellare dell’autodifesa. «Il saggio racconta la ribellione alla violenza, spesso perpetrata dallo Stato, di tre gruppi resistenti molto diversi tra loro per appartenenza culturale e geografica» - RobinsonNel 1685, il Codice Nero proibiva “agli schiavi di trasportare qualsiasi arma offensiva o grossi bastoni” pena la frusta. Nel diciannovesimo secolo, in Algeria, lo stato coloniale proibiva le armi agli indigeni, dando ai coloni il diritto di armarsi. Ancora oggi, nonostante gli insegnamenti della storia, alcune vite contano così poco che si può sparare alle spalle di un adolescente sostenendo che fosse aggressivo, armato e minaccioso. Una linea di demarcazione storica oppone i corpi “degni di essere difesi” da coloro che, disarmati o resi indifendibili, rimangono esposti alla violenza del potere dominante. Questo “disarmo” organizzato dei subordinati e degli oppressi a beneficio di una minoranza con il diritto permanente di possesso e uso impunito delle armi, pone direttamente la questione dell’uso della violenza per la difesa di ogni movimento di liberazione. Dalle suffragette ju-jitsu alle pratiche di insurrezione del ghetto di Varsavia e le Black Panther, passando per le brigate queer e i movimenti di resistenza contemporanei, Elsa Dorlin, filosofa a mani nude, traccia in quest’opera una storia costellare dell’autodifesa. Itinerario che non attinge agli esempi più esplicativi ma ricerca una memoria delle lotte nella quale i corpi dei dominati costituiscono l’archivio principale, lavorando a una vera e propria genealogia marziale del sé. -
La scienza in tribunale 2. La vendetta. Omeopatia, diete miracolose, api friulane e altri disastri
La giustizia, e non solo la scienza: entrambe sono necessarie a una società veramente civile.La scienza e gli scienziati non sempre possono fornire risposte certe. Ne è un esempio la recente epidemia di coronavirus. Eclatante il caso di Ilaria Capua, illustre virologa al centro di una raffazzonata inchiesta nel 2014 risolta poi in un nulla di fatto. Questo e tanti altri casi nel secondo volume della Scienza in tribunale. -
Us
Us di Michele Cocchi è un romanzo per lettori giovani e non solo, in cui la storia del ’900 diventa azione e ci costringe a schierarci, una sfida in cui la missione ultima è imparare come si diventa esseri umani.Tommaso ha 16 anni e da 18 mesi non esce di casa, quasi non esce dalla sua stanza, è quello che gli psicologi chiamano hikikomori, letteralmente “chi si è ritirato, chi sta in disparte”. Da un giorno all’altro, ha abbandonato il basket, la scuola, le sue passioni e ormai passa il tempo a guardare video di vecchie partite NBA e a giocare ai videogame. C’è un gioco in particolare intorno a cui organizza le sue giornate, è il suo unico appuntamento fisso. Si chiama Us, noi in inglese: il gioco forma squadre da tre giocatori e le impegna in 100 campagne in un anno, una al giorno, vince la squadra che le completa per prima restando unita. L’avatar di Tommaso si chiama Logan e la sua testa è un teschio, insieme a lui giocano Rin che è una ragazza e assomiglia a un manga giapponese e Hud che sembra uscito da un videogame sparattutto. I tre non si conoscono, non possono parlare di sé, lo dicono le regole, ma diventano amici. Us ogni giorno propone loro una missione “storica”, ogni giorno li mette dalla parte delle vittime o dei carnefici, dalla parte delle Farc in Colombia, dei nazisti in Germania, di Mandela in Sudafrica, ogni giorno devono capire come arrivare alla fine avendo sotto gli occhi i massacri del ’900. Ogni giorno avranno qualcuno da salvare e qualcuno da eliminare. La Storia però può essere feroce e comportarsi da eroi non sempre è possibile, ammesso che eroe sia chi esegue gli ordini. -
Il corpo è una chimera
Il corpo è una chimera è un romanzo corale: sette personaggi in cerca di loro stessi ragionano sull’amore, il desiderio, la maternità, la famiglia.rnIn quale mondo è sufficente suonare alla porta di un amore perduto per farlo ritornare nella propria vita?rn Il corpo è una chimera è una fisiologia del mondo contemporaneo, un romanzo di una verità sconvolgente, che insidia gli stereotipi, le passioni, la sessualità, le parentele e la coppia. -
Stupidi e contagiosi
Giovanni Za ci racconta le avventure tragicomiche di un gruppo di liceali prossimi alla maturità. Era l'obiettivo numero uno. Spaventare non piacere.rn«Za firma un'opera che porta con sé i sapori di un tempo, di un rock scomparso e del sogno fallimentare e romantico ricorrente di chi è cresciuto nell'ombra elettrice del ""Santo"""" Cobain» - Alessandro Beretta, la LetturarnCom’era avere quasi diciotto anni alla metà degli anni ’90? Quando non c’erano i cellulari e la musica era quella delle band scalcagnate? quando per conquistare una ragazza si preparavano le compilation in cassetta e il primo viaggio da soli era l’Interrail? Giovanni Za ci racconta le avventure tragicomiche di un gruppo di liceali prossimi alla maturità.""