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Tutto è bene
Miranda Fitch cammina sul filo della vita come un funambolo, in bilico tra amore per l'arte e orrore per la quotidianità. L'incidente che ha messo fine alla sua promettente carriera di attrice l'ha lasciata con un mal di schiena inestinguibile, un matrimonio fallito e una crescente dipendenza dagli antidolorifici. E adesso è sul punto di perdere il lavoro da regista teatrale al college. Decisa a mettere in scena ""Tutto è bene quel che finisce bene"""" di Shakespeare, l'opera teatrale che le è stata promessa e che le è costata tutto, si trova ad affrontare un cast ribelle che vuole invece portare in scena Macbeth. Miranda vede scivolare via la sua possibilità di riscatto. È allora che incontra tre bizzarri benefattori che, misteriosamente, conoscono il suo passato e hanno una proposta allettante per il futuro: lo spettacolo andrà in scena, gli studenti rivoltosi avranno ciò che si meritano, e quei dolori invisibili e ignorati da tutti che l'hanno tenuta lontana dai riflettori verranno resi noti. Ma chi sono davvero? Angeli o demoni, presenze reali o spettri? Non importa. Del resto, cosa può davvero salvarci dai nostri mali se non la potenza dell'immaginazione? Se non il teatro, che ci permette di vivere almeno per un po' in un mondo parallelo dove gli equilibri si ristabiliscono, il senso di giustizia prevale, dove tutto è bene? Un romanzo che è un'esperienza mistica, ricco di ironia e tensione drammatica, permeato di inquietudine, maledizioni e infinita magia."" -
Camera single
Alle soglie dei trent'anni sembra proprio che Linda ce l'abbia fatta a diventare un'adulta. Ha un lavoro ""creativo"""", un rapporto decente con i genitori e una fidanzata, Margherita, che le ha appena fatto una proposta di matrimonio, anche se nell'Italia del 2014 due donne ancora non possono sposarsi. E l'anello, a dirla tutta, ancora non c'è, ma poco importa: Quello che conta è la proposta, no? A quanto pare, no: Margherita molla Linda di punto in bianco, mettendola di fronte al fatto che non è assolutamente la persona adulta, responsabile e matura che credeva di essere. Deve riaprire una pratica che considerava archiviata da tempo: crescere."" -
Warhol Banksy. Confronto tra due superstar della comunicazione. Catalogo della mostra (Catania, 20 novembre 2021-2 giugno 2022). Ediz. illustrata
La mostra, curata da Sabina de Gregori e Giuseppe Stagnitta al Palazzo della Cultura di Catania dal 20 novembre 2021 al 2 giugno 2022 e promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Catania, documenta il percorso innovativo e rivoluzionario di due grandi artisti che hanno cambiato il modo di vivere l'arte degli ultimi cinquant'anni: Andy Warhol e Banksy. Un confronto tra due personalità apparentemente distanti: il favoloso mondo di Andy Warhol, famoso e onnipresente, l'artista più fotografato al mondo, contro l'anonimo Banksy che non ha mai posato per una foto e che rischia l'arresto da Disneyland alla Palestina, rendendo la sua arte un evento mediatico mondiale. Da una parte, dunque, Warhol e le sue opere divenute un prodotto di consumo e il suo nome un vero e proprio brand, e dall'altra Banksy grande esperto di comunicazione che continua a far parlare di sé trasformando il vandalismo di strada in un evento internazionale da prima pagina, capace di raggiungere l'intero pianeta. Entrambi divenuti un brand di successo riconosciuto in tutto il mondo e non solo in quello dell'arte. Due artisti le cui più celebri opere mai realizzate sono loro stessi: ""Nel futuro ognuno sarà famoso per quindici minuti"""", diceva Warhol e Banksy risponde: """"Ognuno nella vita avrà quindici minuti di anonimato"""". Figure geniali, capaci di creare un cocktail potente di celebrità, satira e voyeurismo, e che hanno saputo trasformare la loro arte in un evento straordinario. Le opere esposte saranno oltre cento, provenienti da famose collezioni private di tutto il mondo e da importanti gallerie d'arte. Dalla Kate Moss sensuale di Banksy nella posa della Marilyn realizzata da Warhol nel 1962, al famoso muro Hula Hooping Girl di Banksy realizzato con la tecnica stencil a Nottingham nel 2020 come invito a recuperare il senso delle cose. Il famoso autoritratto del 1967 Self Portrait di Warhol. E poi le opere più significative come i ritratti politici di Mao e Lenin di Warhol e i dipinti di Lincoln, Winston Churchill e della Regina Elisabetta di Banksy. Ancora, i ritratti pezzi unici di Mick Jagger, Billy Squier e Judy Garland di Warhol. Si affronteranno, inoltre, i grandi temi comuni a entrambi gli artisti: la musica e il cinema, che costituiranno un faccia a faccia unico."" -
Il corpo della femmina
Non un romanzo ma un pellegrinaggio profano lungo le tappe del dolore, del piacere, del senso di colpa, della consapevolezza, della vergogna e dell'orgoglio. Nella cittadina di campagna dove vive, in una provincia italiana senza nome che è ogni provincia, a mano a mano che cresce, Erica attraversa un vissuto multicolore: i compagni di scuola che la toccano, le violenze della sorella maggiore che sfoga su di lei le proprie gelosie, gli albori dell'autoerotismo e la scoperta del sesso nei discorsi tra amiche, fino alle prime uscite con i ragazzi e i falò di Ferragosto in cui il desiderio è il dispotico regista di una realtà tanto intensa da essere quasi inavvicinabile. Come per schermirsi dalla vulcanica vitalità del corpo, Erica si consegna all'ascesi mistica, giocando a seppellirsi come i santi nei boschi o con un digiuno catartico che renderà la sua pelle trasparente e i suoi occhi luminosi. Erica colleziona santi, costruisce genealogie di martiri, si immagina apostolo di una nuova religione in cui il desiderio è negato; e quando i desideri della carne diventano troppo pressanti, l'unica soluzione è punirsi. Ma dal corpo non si scampa se non con la morte. -
Una squadra
Dal 1976 al 1980 l'Italia è la squadra da battere. Parliamo di tennis e il trofeo per cui si lotta è la Coppa Davis. La squadra è formata da quattro giocatori: Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Tonino Zugarelli. In quei cinque anni raggiungono la finale quattro volte, vincendo solo una volta: nel '76 contro il Cile. Intorno a quella finale si crea un vero e proprio caso politico, con enormi polemiche sull'opportunità di andare a giocare con i colori dell'Italia nel Cile del dittatore Pinochet. ""Una Squadra"""" è la voce dei cinque artefici di una delle vittorie più epiche dello sport nazionale."" -
Dentro la sala degli specchi
Perché la bellezza è ormai un dovere quotidiano, in particolare per le donne, un obbligo in ogni stagione della vita al quale nessuna può sottrarsi? Da dove nasce questa ossessione di offrire al mondo un'immagine di sé gradevole e ""ritoccata"""", a tratti persino ideale? Viviamo nel cosiddetto """"impero delle immagini """" che influenza ogni ambito della vita. Dentro la sala degli specchi, Liv Strömquist analizza l'ideale contemporaneo di bellezza femminile legando a doppio filo il successo di Kylie Jenner, il racconto biblico di Giacobbe, Rachele e Lia, le ossessioni dell'imperatrice Sissi e l'ultimo celebre servizio fotografico di Marilyn Monroe."" -
Non ci lasceremo mai
Alessandra, adolescente in guerra con la famiglia, la società e il proprio corpo, decide di cambiare sesso e si avventura nel mondo dei trans, degli ormoni e delle plastiche ricostruttive. Nel frattempo, però, la vita bussa alle porte: Alessandra si innamora, ricambiata, di una sedicenne che alle definizioni bada molto meno di lei e grazie alla quale capisce che non desidera davvero diventare un maschio. Ma i genitori di lei ostacolano violentemente la loro storia e Alessandra non trova altra soluzione che andarsene: on the road, negli Stati Uniti, sulle orme degli eroi della beat generation. Picaresco, scanzonato e diretto. -
Juneteenth
Quando Ralph Ellison morì, nel 1994, lasciò un manoscritto sul quale lavorava dagli anni Cinquanta. La storia comincia a Washington D.C, con Adam Sunraider, senatore razzista che negli anni Cinquanta viene assassinato al Senato, mentre un uomo di nome Hickman guarda dalla galleria. Portato in ospedale, Sunraider chiede che Hickman sia presente, e la storia della tormentata relazione tra i due uomini viene raccontata attraverso flashback. Decenni prima, Alonzo Hickman, predicatore e suonatore di trombone, si trova ad allevare un bambino di razza imprecisata di nome Bliss. Diventato adulto cambierà il suo nome in Adam Sunraider e facendosi passare per bianco diventerà artista, movie maker e senatore degli Stati Uniti. Un contributo lirico, necessario al perenne dialogo razziale in America. Prefazione di Charles Johnson. -
Non muoiono mai
Tre cugini che negli anni si sono visti poco e niente si ritrovano a passare un'estate nella casa della nonna, una vecchia villa di campagna. Ognuno di loro, in realtà, cela un segreto per la propria permanenza nella vecchia villa, così come la nonna, 90 anni da poco compiuti, non solo non è fuori di testa come lascia credere (forse), ma ha tenuto nascosta per tutta la vita una storia d'amore vissuta a cavallo della Seconda guerra mondiale che ora la ossessiona. Una commedia famigliare ironica e struggente, in cui due generazioni. In apparenza lontanissime vengono messe a confronto, su un tema che riguarda tutti noi: quanto bene e quanto a lungo sappiamo mantenere un segreto, e qual è il prezzo che siamo disposti a pagare per difenderlo? -
Gender. Una storia per immagini
Il genere è connesso con qualsiasi aspetto della nostra vita. Non possiamo farne a meno, anche volendolo. Ma cos'è esattamente il genere? Partendo dai dibattiti e le tensioni attuali, che possono dividere le comunità e persino costare vite umane, attraverso il pensiero di grand* pensator* e attivist* del nostro tempo (da Judith Butler, a bell hooks, da Simone de Beauvoir a Anne Fausto-Sterling), passando per il movimento femminista e quello trans, Gender: una storia per immagini propone un viaggio che dal passato arriva al futuro prossimo, passando attraverso un presente ancora pieno di contraddizioni ma utile a chiederci come si potrà affrontare il genere in modo diverso, in un modo socialmente più costruttivo e inclusivo. -
Benedici la figlia cresciuta da una voce nella testa
Nata in Kenya da famiglia somala fuggita dalla guerra civile, quando aveva appena un anno la sua famiglia si è trasferita a Londra. Il suo primo libro di poesie, del 2011, ""Teaching my mother how to give birth"""" (""""Insegnando a mia madre come partorire"""") colpì l'interesse della cantante e attrice Beyoncé, che le chiese di scrivere alcune poesie per il suo videoclip """"Lemonade"""". """"Benedici la figlia cresciuta da una voce nella testa"""", raccolta di versi degli ultimi dieci anni in cui le poesie di Shire hanno la risonanza dei classici. Ispirata dalla sua vita e dalle sue origini, come anche dalla cultura pop e dall'attualità, Shire canta la dignità, riscattandola, delle vite di immigrati, madri e figlie, donne nere e ragazze adolescenti. E se le sue poesie spesso sono forti, affrontando temi come la nostalgia dei rifugiati, la violenza della guerra e la mutilazione dei genitali femminili, la sua scrittura resta seducente. In versi pieni di dolore e sofferenza, ma anche di grande vitalità, Shire ci parla di cosa vuol dire abitare un corpo di donna, di disturbi dell'alimentazione, di ossessioni compulsive, e tensioni irrisolte con la fede di appartenenza."" -
I ragazzi dei cavalli
Metà degli anni ’20, Cecoslovacchia. Sasha e Janek crescono in un orfanotrofio, Janek è tranquillo e introverso, Sasha è il suo esatto contrario – socievole ed estroverso –, vuole bene all’amico e lo protegge dalle crudeltà del mondo. I ragazzi si allenano a fare acrobazie, soprattutto a cavallo, fino a unirsi a un circo. Insieme viaggiano per l’Europa e si esibiscono con il nome di The Golden Brothers. Ma il loro rapporto è più che fraterno. Crescendo, scoprono di essere attratti l’uno dall’altro. Nonostante il circo sia un mondo a sé con la propria morale e i propri valori, mantengono segreto il loro amore. Quando il circo arriva a Berlino, al tramonto della Repubblica di Weimar, nell’esplosione degli spettacoli di vaudeville, sentono di aver davvero trovato la loro casa. Ma nel gennaio del ’33 tutto si rompe, quando i nazisti prendono il potere e saranno costretti a difendere non solo il loro amore, ma anche la loro vita. A raccontare la loro storia, a distanza di più di mezzo secolo, è Anton, un ragazzo gay di Stoccolma, che per lavoro si occupa di anziani soli, uno di loro è Alexander (Sasha) Kovacs che ha 98 anni e non vuole più parlare né uscire dalla propria cucina: saranno le foto sparse nel suo appartamento a raccontare ad Anton la fine del suo amore con Janek e a gettare un ponte tra passato e presente, tra l’amore di un tempo e l’amicizia di oggi. -
Mai dati. Dati aperti (sulla 194). Perché sono nostri e perché ci servono per scegliere
Come sta la 194, la legge sull'interruzione volontaria della gravidanza? Per saperlo avremmo bisogno dei dati, ma quelli della relazione di attuazione del Ministero della salute sono chiusi, aggregati per regione e vecchi. Cioè sono poco utili e poco a fuoco. È come ricevere un invito a cena senza avere l'indirizzo preciso. Dove andiamo? A chi chiediamo indicazioni? Immaginate di voler sapere se in un ospedale si eseguono le interruzioni volontarie della gravidanza, perché non in tutti gli ospedali si può abortire, quanti ginecologi ci sono e quanti di questi sono obiettori di coscienza. È possibile? Non proprio. Che fare? O avete un amico medico, meglio se in buoni rapporti con la direzione sanitaria di quell'ospedale, oppure potete provare a telefonare o a mandare una email, ma in questo caso potrebbe volerci molto tempo e non è nemmeno detto che riuscirete a ottenere questa informazione. Perché le Asl o i singoli ospedali non sempre rispondono, anche se dovrebbero, oppure elencano scuse burocratiche e amministrative e difficoltà nel recuperare i dati. Ecco perché Mai Dati, perché i numeri delle singole strutture non ci sono o si trovano solo con molta fatica. Abbiamo bisogno di una mappa dettagliata e aggiornata, disegnata a partire da dati aperti e ufficiali. Li abbiamo chiesti, ce li hanno mandati (non tutti). Abbiamo bisogno di questi dati sui quali non dobbiamo fare ipotesi magiche o essere costrette a verifiche complicatissime. Speriamo che tutti questi (mai) dati si possano trovare presto e facilmente sui siti istituzionali. Senza bisogno di una caccia al tesoro. -
Autofiction
Orlando e Sofia sono due gemelli alla soglia del trentesimo compleanno. Sono anche i figli di Leone e Agata, registi cult e di avanguardia morti anzitempo in un incidente aereo, divenuti famosi per il loro film d'esordio - La musa divoratrice - e poi finiti nel dimenticatoio. Orlando, che odia comunicare, lavora come social media manager al Museo del Cinema. Non ha amici e consuma le serate mangiando da solo al ristorante cinese e guardando video di revenge porn. La sorella, invece, si è riciclata con scarso successo nell'arte contemporanea. Convive con Monica, una gallerista più vecchia di lei che espone soltanto donne, fra cui Sofia stessa; intanto, si diverte a tradirla in maniera compulsiva. Alle loro spalle, l'ombra lunga di aver perso il padre e la madre quand'erano appena ventenni, che li ha lasciati eredi di una casa piena di scatole e segreti - e, di fatto, incapaci di diventare adulti. Fino al giorno in cui, per una serie di casualità, non trovano una misteriosa sceneggiatura dal titolo Autofiction. Le parole di Leone e Agata, lì scritte, sembrano narrare la loro vita famigliare con una sola e sostanziale differenza: un fratello in più, di cui non sapevano nulla. Quando si smette di essere figli? E se non si fosse in grado di farlo? Iacopo Barison torna con un romanzo di stupefacente maturità, confermandosi il cantore di una generazione troppo spesso raccontata in modo superficiale, svelandoci il mistero che si cela in ogni famiglia felice e infelice a modo suo.Proposto da Giuseppe Catozzella al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione:rn«Ci sono romanzi-mondo che sono grandi quanto una famiglia, ovvero infiniti, e questo è il caso di Autofiction di Iacopo Barison. Ecco quello che cerchiamo di definire quando diciamo «romanzo contemporaneo»: in Autofiction tutto è gioco di specchi, la realtà è ritratta e rifratta fedelissimamente nell’unico caleidoscopio possibile, quello dei sentimenti (delle paure, delle speranze) di Orlando e Sofia, i gemelli trentenni rimasti orfani «troppo presto», e in tutti i personaggi che ruotano loro attorno. C’è un mirabile sguardo esterno. Ma è sempre un reciproco specchiarsi dei sentimenti dell’uno dentro quelli dell’altro, lo scavo in profondità non può che ripescare la superficie, il passato ingombrantissimo dei genitori registi-cult della Musa divoratrice schiaccia il presente degli eredi (tra l’altro, di una decadente e misteriosa casa di campagna) lasciandoli con l’unica eredità poi davvero, questo sì, onesta: un futuro in cui le promesse di vita di ieri (la possibilità di una strada, addirittura artistica, di un’ambizione anche, possiamo dire di un sogno) sono evaporate nel momento stesso in cui vengono espresse. Il passato ritorna e naturalmente stravolge tutto, futuro incluso: loro due hanno da sempre avuto un altro fratello di cui niente sapevano? La vita dunque è tutta menzogna? A Orlando e Sofia la generazione del boom lascia questa menzognera eredità, tra le mani solo bolle di sapone: alcune rimbalzano felici al soffio, altre scoppiano via, altre ancora mai sono davvero esistite, le ultime è verso il cielo che incredibilmente – vediamo... -
Le due del mattino a Little America
Ambientato in un futuro prossimo in cui l'America è dilaniata da una feroce guerra civile, ""Le due del mattino a Little America"""" ha un sinistro portato da romanzo profetico. Ron Patterson è un esule statunitense che ora vive altrove, come tanti. È in forze per una società di manutenzione di impianti e spesso lavora sui tetti. È lì che, per caso, intravede da una finestra una donna che continua poi misteriosamente a riconoscere in tante donne che incontra nelle sue peripezie di indesiderato sociale. Alla fine, approda in una città in cui c'è una """"Little America"""", una baraccopoli di espatriati in uno dei pochi paesi ancora disposti ad accettarli. Come molti compagni rifugiati si finge canadese, perché essere americano significa sottoporsi a uno stigma pesantissimo, e si muove come un'ombra inosservata e inquietante. Eppure, a Little America, ritrova finalmente una comunità. Riaprendosi alla nostalgia e ai ricordi della sua vita passata, Ron ricomincia a credere che forse potrebbe avere trovato una casa. Ma è soltanto un'illusione, la sua serenità viene rapidamente messa a repentaglio dalle risorgenti divisioni politiche che anche laggiù minacciano il tessuto sociale. Ron è di nuovo immerso in un terreno pericoloso e incerto, in bilico tra realtà e memoria. Un apologo avvincente, allarmante, preveggente."" -
Mediterranea. Un dialogo
A guardarlo sulle carte geografiche, il Mediterraneo è un mare chiuso, un piccolo oceano circondato da terre che si allungano a sud, a est e a nord. Negli ultimi anni, la globalizzazione politica ed economica sembrava aver relegato il Mediterraneo a una condizione periferica rispetto ai grandi sconvolgimenti planetari. La crisi sociale, i nuovi flussi migratori, l'autoritarismo imperialista turco, il fondamentalismo dell'Isis, la guerra in Siria e il recente conflitto in Ucraina hanno rimesso il Mediterraneo al centro dei fatti del mondo. Leonardo Palmisano e Dimitri Deliolanes intraprendono un dialogo serrato sul futuro del nostro continente, a partire da quello che ci unisce e che negli ultimi anni è stato invece considerato solo un confine invalicabile e un enorme cimitero. -
Metropolitania
Eddi ha quasi trent'anni e abita in una metropoli. Passa settimane senza vedere nessuno che conosce e con cui parlare. Ha spesso rapporti sessuali casuali, mangia panini di riso, ama la madonna, la droga, di lavoro dipinge quadri che poi brucia per una galleria d'arte contemporanea di zona. Fare sesso con Lou, il gemello identico al ragazzo di cui era innamorata, morto di overdose insieme alla migliore amica di Eddi (forse avevano un segreto?), è l'unico sollievo che prova. Accompagnata da dipendenze varie - droga, junk food, sesso - va avanti nella vita spinta da quello che capita, senza scegliere, senza reagire. L'unico impulso vitale che le resta è la sua curiosità e la voglia di adrenalina. Per questo, quando in città - una città utopica e spaventosa nella sua vastità, dove tutto può succedere e niente è strano - arriva una sua coetanea, Masami, tutta rotta, più magra di lei e più pallida di lei, Eddi è pronta a tutto pur di vivere un'avventura e trovare un'alleata. Masami è incosciente e tragica, protagonista di un universo estremo e perverso, a tratti grottesco e surreale. Un Thelma & Louise psichedelico e morboso, con un linguaggio secco, diretto, ironico, a suo agio nella narrativa contemporanea europea. -
Bambina nera sogna
Cresciuta tra il South-Carolina e New York, Jacqueline Woodson racconta la sua vita di bambina afroamericana negli Stati Uniti tra gli anni '60 e '70. In un coinvolgente romanzo in versi accompagna il lettore tra i suoi ricordi, lo fa entrare a Greenville, nella sua prima casa, tra i giochi con i suoi fratelli e sua sorella. Con il trasloco nella grande metropoli alla ricerca di maggiori possibilità, si apre per Jacqueline bambina una pagina nuova della sua vita. Toccante, diretto e carico di echi, ogni momento di questo caldo e luminoso memoir parla ai lettori di tutte le età. -
Le scavatrici
Tra il 1992 e il 1995, centomila persone sono morte in Bosnia-Erzegovina, trentamila i dispersi. Sono per lo più musulmani di Bosnia uccisi dai serbi di Bosnia e non tutti, dopo vent'anni, sono stati ancora trovati e identificati. Taina Tervonen riporta in vita, nella memoria, gli scomparsi, e rievoca le atrocità delle guerre dei Balcani. Le protagoniste di questo diario di viaggio, umanissimo e crudele, sono tre: un'antropologa, un'investigatrice, una giornalista. Tre donne che sulla propria pelle - toccando i corpi, annusando gli odori, raccogliendo le ossa - fanno parlare i morti e i vivi, alla ricerca della verità in un paese segnato dalle stragi. Senem è un'antropologa forense e Darija un'investigatrice. Una lavora con i morti, l'altra con i vivi, in un paese traumatizzato: la Bosnia- Erzegovina. Senem si occupa di identificare resti umani trovati in fosse comuni vecchie di decenni, mentre Darija va dalle famiglie degli scomparsi per ascoltare le loro parole e raccogliere il loro Dna. Quando Taina incontra Senem e Darija, la giornalista non ha idea della complessità del lavoro che la attende. Per diversi mesi seguirà la loro ricerca della verità, essenziale per la storia del loro paese e per le famiglie che non hanno mai potuto piangere i loro cari. Un racconto coinvolgente, a tratti poetico, sulla memoria e il lutto. Un libro sull'importanza della convivenza pacifica fra i popoli e sull'orrore mai dimenticato della guerra. -
Rifqa
Poeta, scrittore e giornalista, Mohammed El-Kurd ha fornito al mondo una finestra sull'occupazione a Gerusalemme Est, aiutando a stimolare un cambiamento internazionale nella retorica riguardo al conflitto israelo-palestinese. Rifqa, la sua prima raccolta, si inserisce di diritto nella tradizione della poesia resistente palestinese. Ogni giorno la nonna di Mohammed El-Kurd lo accoglieva sulla porta di casa. Il suo nome era Rifqa: un'icona della resilienza palestinese. Le poesie ripercorrono l'esilio di Rifqa da Haifa fino all'attuale espropriazione della sua famiglia a Sheikh Jarrah, quartiere di Gerusalemme Est. L'edizione italiana è arricchita da tre testi in prosa che raccontano la lotta degli abitanti di Sheikh Jarrah, scritti per The Nation e per The Guardian.