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L'architettura dei paesaggi urbani. Ricerche in area campana
La ricerca universitaria, nel campo dell'architettura, può essere un momento di riflessione sul territorio urbano, sulla sua forma, sulle sue questioni e sui possibili modi di evoluzione e di trasformazione. E con i suoi caratteri specifici, la ricerca può offrire competenze e capacità tecniche adeguate ai cambiamenti in atto, può contribuire a definire una serie di procedure, strumenti e metodi utili e di concreto supporto alle necessità della città che si trasforma, utili e necessari anche per coloro che concretamente promuovono e gestiscono la trasformazione. Questo volume raccoglie ricerche e studi svolti nel Dipartimento di Progettazione Urbana (DPU) dell'Ateneo ""Federico II"""" di Napoli, applicati in aree napoletane e campane (l'area industriale orientale, quella dismessa ad occidente, i """"quartieri spagnoli"""", i parchi, le diverse periferie, e poi i Campi Flegrei, la penisola sorrentina, la fascia costiera vesuviana, l'interland settentrionale, l'Irpinia, il Vallo di Diano)."" -
Urban center. Una casa di vetro per le politiche urbane
Nella cultura di governo della città il termine ""Urban Center"""" designa una serie di strutture il cui denominatore comune risiede nello svolgimento di attività di servizio per le comunità urbane ai fini di soddisfare la crescente domanda di democrazia partecipativa nei processi di trasformazione degli insediamenti. Traendo spunto dalla storicizzazione del fenomeno e dal confronto tra i consolidati modelli statunitensi e le recenti esperienze in campo nazionale, il volume si interroga sulla maturazione delle missioni dell'Urban Center nel passaggio da asettico spazio d'informazione a luogo privilegiato per la costruzione trasparente di politiche urbane condivise."" -
Arte società Banlieue. Verso un'interdisciplinarità del progetto
Che cos'è un ""collettivo urbano""""? Cosa si intende per """"pratiche artistiche""""? Perché cercare procedure d'intervento, in ambito peri-urbano, al di fuori del bacino ordinario delle azioni tradizionali? Le periferie costituiscono oggi un laboratorio sperimentale per le nuove forme di territorializzazione e di urbanizzazione, il luogo in cui arte, sociologia e architettura tessono e intrecciano le trame di un dialogo volto a modificare il profilo della cultura del progetto attuale. Il tema delle pratiche artistiche nelle aree peri-urbane, proposto come terreno di riflessione e articolato in vario modo nei capitoli di questo libro, esprime l'urgenza di individuare forme di azione alternative, ma non sostitutive, d'intervento sul territorio. Una serie di esempi tratti dalle attività di collettivi installati e operanti nelle banlieues parigine, illustra dei percorsi paralleli alla cultura del progetto dominante, ancora imperniata sulla figura dell'architetto o dell'urbanista demiurgo."" -
Barefoot & Prada. Architects and planners, the urban poor and the millennium city. Ediz. illustrata
Come si può consentire ad aspiranti architetti ed urbanisti a piedi scalzi in ogni paese del mondo di lavorare con i poveri urbani, svolgere questa missione con orgoglio, e coinvolgere gli altri membri della loro professione, ivi inclusi i suoi rappresentanti più celebrati? Questo libro si occupa della sfida lanciata ai progettisti dell'architettura e della città dal Progetto ONU del Millennio ""Una casa nella città"""" di rispondere al fenomeno dell'""""urbanizzazione della povertà"""", guadagnare il rispetto e la fiducia dei più poveri tra i poveri in contesti urbani, contribuire alla realizzazione degli Obiettivi del Millennio per lo Sviluppo delle Nazioni Unite, e impegnarsi in un dialogo con comunità povere e abitanti degli slum in lotta per il loro """"diritto alla città"""" attraverso approcci partecipativi alla progettazione e alla pianificazione urbana. Varie esperienze significative, successi e ostacoli vengono descritti assieme a prospettive strategiche, a partire dalla sperimentazione triennale di Global Studio con studenti universitari, neolaureati, docenti e comunità povere a Istanbul, Vancouver e Johannesburg."" -
Landscapes of urbanism. Ediz. multilingue
Il volume investiga la relazione contemporanea tra l'urbanistica e una nozione ampia di paesaggio, un termine assai presente nel dibattito e nella riflessione sulla città e sul territorio. Da molto tempo il concetto di paesaggio permea gli studi urbani, il progetto alle diverse scale e ne costituisce oggi un importante ""outil"""" interpretativo. Paesaggio è termine polisemico e aperto che allarga il punto di vista tradizionale sul progetto della città, include le pratiche, gli oggetti che di quelle pratiche sono esito e le loro possibili rappresentazioni. Il progetto di paesaggio diviene confortevole e morbido, attutisce e nasconde i conflitti, introduce la mediazione dell'atto di rappresentazione. Propone un approccio soft al disegno urbano. Reagisce in modi costruttivi alla crisi del luogo e della città, si propone come capace di trattare la dimensione emozionale e corporea, della cura, della manutenzione e del tempo. Accettando di confrontarsi con situazioni di abbandono e prive di programmi funzionali, il progetto di paesaggio oltrepassa le idee di sviluppo e di crescita."" -
Fiorenzo Petillo. Architetture. Ediz. illustrata
Il volume presenta le principali opere realizzate nella provincia di Napoli dallo studio ""Petillo & Bellonato architetti"""". Il territorio difficile e gli eventi spesso traumatici che ne hanno caratterizzato la storia fanno dell'esperienza sul campo dei due architetti un'utile testimonianza delle possibilità che un lavoro colto e paziente ha di porre rimedio, sia pure in piccola parte, al saccheggio e alla devastazione dei luoghi. Negli ultimi dieci anni l'attività dello Studio è stata quasi completamente assorbita dalla progettazione e dalla realizzazione di edifici per l'istruzione. La committenza sia italiana che internazionale ha consentito loro il confronto con differenti metodologie didattiche e con spazi tipici dei luoghi per la trasmissione del sapere concretizzatosi in scuole dal chiaro impianto morfologico, nelle quali le diverse funzioni si organizzano secondo schemi che, per analogia, rimandano alla forma della città ellenistica. Ampie piazze mediano il rapporto fra i diversi edifici che si aggregano secondo la logica delle differenti unità didattiche e degli spazi collettivi. Piazze minori, interne, rispondono ai bisogni degli allievi e rendono gradevole e protetta l'attività all'aperto."" -
Eterotopie urbane
In un'epoca in cui la società sembra sempre più orientata verso una visione distopica del proprio futuro ed il tempo presente è continuamente surclassato da dimensioni virtuali o da stadi temporali fittizi, in che modo la città attuale potrà accogliere queste inevitabili trasformazioni? Il mondo della cultura architettonica e della progettazione urbana dovrà sperimentare nuovi paradigmi progettuali. Le città delle coste siciliane contengono eccezionali ed affascinanti sistemi di stratificazione storica, dovuti alle numerose dominazioni coloniali, alle guerre ed ai disastri naturali che si sono alternati nei secoli. La convivenza forzata di questi tessuti dissonanti ha generato anomali fenomeni compositivi, dove l'insieme delle parti diventa una non-struttura condizionata da sorprendenti, sebbene illogiche, relazioni. Questi non-sistemi urbani sono costituiti da veri e propri collage di pezzi sovrapposti in grado di ispirare interpretazioni multiple, generando una rete di eterotopie urbane. Il libro raccoglie i progetti, redatti in occasione di concorsi di idee, workshop e tesi di laurea, che hanno guidato l'interpretazione di alcune città siciliane. L'originalità e l'attualità di questi casi studio, rispetto ai temi del dibattito contemporaneo, può essere letta, ad esempio, in tutte quelle numerose situazioni urbane e r-urbane che configurano le linee di costa, intese come soglie-contenitori di spazi contrastanti ma fisicamente connessi. -
Aspetti e forme del tragico nel teatro europeo del Novecento. Atti della giornata di studi (dicembre 2009)
L'idea e la coscienza del tragico attraversano la cultura occidentale senza soluzione di continuità, pur sotto forme diverse e nell'adattamento a concezioni morali ed esistenziali di diversa ispirazione; il teatro è da sempre luogo privilegiato - anche se non unico, specialmente in epoca recente - della rappresentazione di tale concetto. Benché da un punto di vista strettamente formale la tragedia sia ripudiata in epoca romantica, il senso del tragico non scompare dalla scena teatrale contemporanea, malgrado la concorrenza di altre forme e modalità di scrittura che tendono ad appropriarsene. Volendo individuare un tratto costante, un elemento chiave che costituisca una sorta di filo rosso, di sentiero segnato nella storia della tragedia come forma drammatica e, più generalmente, in una concezione del tragico, potremmo riconoscere questo elemento nel concetto di limite, e nel rapporto che l'uomo intrattiene con esso; su questa base, anche in sintonia con i recenti studi di Annamaria Cascetta, si snoda la riflessione proposta nel volume che presentiamo. Esso raccoglie gli atti di una giornata di studi tenutasi presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Modena e Reggio Emilia il 10 dicembre 2009, che si proponeva un'analisi della presenza del tragico nel teatro novecentesco prendendo come spunto una serie di autori e di testi, individuati come possibili chiavi di lettura del concetto di tragico nella contemporaneità. -
Le forme dell'acqua. Parco della Moceniga
Questo libro narra l'incontro tra l'università e un referente privato, attori di una sinergia virtuosa che lascia intravvedere possibilità di dialogo costruttivo tra ricerca e concrete aspettative di sviluppo di un territorio. Turismo sostenibile e non invasivo e riconfigurazione di vaste porzioni di paesaggio agricolo sono i temi oggetto della convenzione conto terzi stipulata tra l'Università degli Studi di Brescia e la Società Agricola Fratelli Ferro di Rosolina (RO). L'area di Moceniga, il sito preso in esame per il progetto di pre-fattibilità che in queste pagine viene raccontato, non è un'enclave naturale, un territorio intatto, così come sembrerebbe apparire. L'assoluta artificialità dell'ambiente, in cui i segni concreti del costruito (quelli in base alla cui presenza o meno di solito si qualifica un ambito come ""naturale"""" o """"artificiale"""") non appaiono. La terra su cui posiamo i piedi è stata tolta alle acque; lo spazio in cui ci muoviamo, se mancassero l'azione delle idrovore e la protezione degli argini di difesa a mare, verrebbe meno. È possibile che questo senso di precarietà sia parte del fascino sottile che il territorio è in grado di esercitare su chi ha voglia e disposizione d'animo per coglierlo. Fascino e non bellezza. Qui, come in gran parte del Polesine, Il carattere dei luoghi occorre stanarlo, dedicare a esso un'attenzione circospetta, raccogliendo indizi con lentezza e pazienza."" -
Appartenze multiple. Prospettive interdisciplinari su immigrazione, identità e dialogo interculturale
L'interesse per lo studio dei rapporti fra culture si è notevolmente intensificato negli ultimi decenni, per l'impatto di consistenti flussi migratori e di una dimensione largamente globale delle relazioni economiche e culturali. La centralità del tema è particolarmente evidente in alcuni ambiti disciplinari: gli studi linguistici, letterari e giuridici sentono facilmente l'esigenza di confrontarsi con la diversità, sia che si tratti di guardare a questioni di cambiamento linguistico, di contatto culturale, di multilinguismo, di politica linguistica o di relazioni internazionali. Il tema delle appartenenze multiple costituisce il luogo di incontro di diverse discipline in questo volume. Sia che si guardi al mondo attuale, caratterizzato da globalizzazione e intensi flussi migratori, sia che si guardi alle origini coloniali del contatto o alle forme di contatto che sempre hanno caratterizzato le culture con la circolazione delle persone e delle idee, quello che interessa è la possibilità di stabilire un confronto e un dialogo fra mondi che si incontrano, talvolta anche in seno ad un solo individuo o ad una sola comunità. -
Tetti di terracotta. La decorazione architettonica fittile tra Etruria e Lazio in età arcaica
Il volume riunisce gli Atti di due giornate di studio organizzate dalla Sapienza, Università di Roma, tra marzo ed ottobre 2010 e incentrate sulle terrecotte architettoniche di età arcaica. Il primo incontro, dedicato al dibattito sul libro di Nancy A. Winter (Symhols ofWealth and Power Architectural Terracotta Decoration in Etruria and CentralItaly, 640-510 B.C., Ann Arbor, MI 2009), summa della decorazione architettonica di Prima Fase in Etruria, ha offerto l'occasione sia per riconsiderare attestazioni già note, proponendo nuove ipotesi interpretative, sia per presentare materiali inediti, non inseriti nella pubblicazione della studiosa americana in quanto emersi da scavi o da ricognizioni nei magazzini, successivamente alla pubblicazione dell'opera o mentre il lavoro era in corso di stampa. La successiva giornata di studio sulle terrecotte architettoniche de ""Il tempio arcaico di Caprifico di Torrecchia"""" - il più completo tetto di una variante del sistema decorativo """"Veio-Roma-Velletri"""" fin ora individuato - ha invece fornito ulteriori evidenze non solo in rapporto alla grande attività di una bottega di artigiani operanti nella zona fra Veio, Roma e Velletri-Caprifico nel periodo compreso tra il 530 e il 510 a.C., ma anche in relazione a botteghe attive al di fuori dell'area influenzata da questo sistema decorativo; sistema che si qualifica come il più ornamentale tra quelli dell'Italia centrale in età arcaica."" -
Experimental architecture in Shanghai. Ediz. illustrata
La pubblicazione, in lingua inglese con abstract in italiano, ha selezionato progetti e realizzazioni di giovani architetti cinesi che si sono formati e lavorano a Shanghai, nella prospettiva di individuare modi progettuali e caratteri compositivi capaci di orientare il lettore nel variegato panorama dell'architettura contemporanea cinese. La pubblicazione è organizzata in due sezioni: la prima, oltre alla prefazione di Angelo Bugatti e l'introduzione di Zheng Shiling, contiene alcuni saggi critici ad opera del prof. Chen Yi, del prof. Wang Xiaoan e dell'autore stesso. La seconda si occupa invece dell'analisi e della lettura dei progetti organizzati per autore e preceduti da una intervista. Pur senza aver posto vincoli generazionali i progettisti selezionati appartengono a quella generazione nata tra gli anni '70 e i primi anni '80 che ha già all'attivo esperienze formative o professionali all'estero, che inizia ad essere conosciuta e pubblicata anche in Europa, che si confronta con esperienze progettuali innovative e che conduce attivamente ricerche, pubblicistica e attività di insegnamento nel campo dell'architettura. Nonostante la differenza degli atteggiamenti progettuali tra i progettisti esistono importanti caratteri di continuità che permettono di presentarli organicamente e di poter effettuare una lettura anche in termini comparativi. -
La trasmissione del sapere nelle diverse comunità accademiche: una prospettiva plurilingue
Come si trasmette un sapere specialistico anche al di là della cerchia degli addetti ai lavori? Cosa vuol dire fare della ""divulgazione""""? Cosa rende un testo più accessibile anche ai non esperti? Il tema, ampiamente dibattuto ad esempio nella stampa giornalistica, è spesso affrontato in termini di """"tradurre in un linguaggio più comprensibile"""" una conoscenza altrimenti difficilmente condivisa. La comprensibilità è intesa sia come semplificazione linguistico-contenutistica, che come esplicitazione o formulazione secondo le conoscenze dell'interlocutore. Ma cosa vuol dire questo nella pratica concreta della divulgazione? Quali sono le strategie alle quali il divulgatore ricorre al fine di rendere il sapere tecnico e scientifico fruibile per il grande pubblico? Questo volume discute varie forme di divulgazione scientifica nelle diverse comunità accademiche per riflettere sul tema della trasmissione del sapere come mediazione di conoscenza tra i membri esperti della comunità scientifica e il pubblico di non esperti. La riflessione è estesa agli aspetti interlinguistici del discorso divulgativo con l'intento di contribuire ad un approfondimento del rapporto tra trasmissione del sapere e comunità di discorso. La tematica è affrontata in una prospettiva prevalentemente linguistica, secondo linee di ricerca che si fanno sempre più attive anche nel panorama internazionale."" -
Polesella ritrovata. Esercizi di rigenerazione urbana
Questo libro raccoglie una selezione di elaborati progettuali e tesi di laurea, esito di una complessa esperienza didattica svoltasi dal 2010 al 2012, che ha visto collaborare due istituzioni accademiche, la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Brescia e la Facoltà di Architettura dell'Università luav di Venezia, con l'amministrazione comunale di Polesella (RO). Questa sinergia, grazie all'utilizzo dello strumento della convenzione quadro, ha permesso di approfondire, con concretezza e spericolata immaginazione, temi relativi alle problematiche di un comune rivierasco che, dopo l'alluvione del Polesine del 1951, ha interrotto in modo traumatico il suo rapporto ancestrale con il fiume Po, offrendo nuovi impulsi per rigenerare luoghi carichi di fascino e lenta bellezza. Attraverso queste pagine è, a nostro avviso, possibile scoprire in filigrana le potenzialità di un territorio in grado di recuperare la propria identità nel confronto con le trasformazioni che lo hanno via via interessato. Trasformazioni che sono ben rappresentate dagli ambiti di studio oggetto di questa campagna di progettazione: landmark come il Po e il suo argine, l'ex Fossa (un tempo corso d'acqua che univa il grande fiume al Canalbianco), le golene. Il turismo sostenibile, filo conduttore dei numerosi interventi, ha portato alla messa a punto di progetti per alloggi temporanei, per il recupero di alcune zone del centro abitato di Polesella, per la riconfigurazione paesaggistica. -
Cimeli d'identità. Tra Etruria e Sardegna nella prima età del ferro
I rapporti tra la Sardegna e l'Etruria durante la prima età del Ferro sono da sempre oggetto di dibattito, non solo nell'ambiente scientifico. L'incremento delle testimonianze materiali dovuto alle ricerche condotte negli ultimi anni, esigeva ormai un lavoro di sintesi e razionalizzazione dei dati. Questo studio, partendo proprio da un censimento sistematico delle tracce materiali dei contatti, basato nella maggior parte dei casi sull'esame autoptico dei reperti, propone una classificazione tipologica di alcune delle principali categorie della bronzistica nuragica importate sulla penisola, cercando di puntualizzarne l'inquadramento cronologico, soprattutto attraverso la valorizzazione dei dati desumibili dai contesti di rinvenimento. I luoghi e le modalità di deposizione di molti di questi oggetti, oltre al valore artigianale e in alcuni casi artistico, contribuiscono a connotarli come elementi fortemente significativi da un punto vista ideologico. Lo studio comparato delle sequenze nuragiche e peninsulari ha consentito così di ricomporre, seppure solo parzialmente, un quadro dei rapporti tra le aree estremamente complesso, sia nelle modalità che nei tempi del suo sviluppo. -
Il complesso delle tramvie elettriche parmensi a barriera Bixio. Storia e progetto. Ediz. illustrata
Il libro coglie l'occasione del progetto di ""Piazza delle scuole,"""" realizzato a Parma all'interno del complesso delle Tramvie elettriche di Barriera Bixio, per aprire un dialogo sul rapporto tra storia e progetto d'architettura articolato in due fasi. La prima racconta il confronto attivato sul campo in occasione dell'intervento dello studio di architettura MC2, mentre la seconda svolge un'azione critica a posteriori dai due punti di vista, con interessi scientifici e sensibilità differenti. A partire da un'esperienza specifica, i contributi raccolti, nella loro diversa impostazione e finalità, assumono, così, il significato di una riflessione metodologica a più voci sul ruolo e l'atteggiamento progettuale dell'architettura contemporanea nel rapporto con i centri storici e con la città del Novecento."" -
Movimento percorso rappresentazione. Fenomenologia e codici dell'architettura in movimento
L'architettura, immobile per necessità, è spesso concepita, vissuta e descritta mediante il movimento delle sue parti e dei suoi abitanti. Come gli scienziati s'impegnano a descrivere effetti e cause del movimento nei fenomeni naturali mediante la matematica, gli artisti si dedicano a come attribuire moto apparente ai corpi inerti, così da produrre un'architettura virtualmente cinematica e dinamica. Parallelamente agli stratagemmi elaborati per rappresentare figure umane in movimento o per anticipare gli effetti del movimento umano nello spazio, gli artisti studiano le peculiarità della percezione visiva per coinvolgere mente e corpo dell'osservatore in una meditata coreografia attorno ad un percorso, che gli offre l'opportunità di allestire una narrazione, un programma o di trasmettere una sequenza di sensazioni. Dall'ipostilo egizio ai complessi monumentali greci, dalle terme romane alla basilica cristiana, la storia è piena di spazi espressamente concepiti per il movimento. In un continuo conflitto tra ortodossia ed eterodossia, tra composizione e carattere, tra primato della regola proporzionale ed esperienza fenomenica, si assiste alla definizione di architetture critiche, labirintiche e teatrali, costruite sulla dinamica prospettiva umana. Esse confluiscono nella rete di sentieri tortuosi e quadri tridimensionali che dà vita al giardino pittoresco così come negli interni di Adam, di Soufflot e di Vanvitelli... -
Konstantinos Maratheftis. Acts of architecture. Ediz. italiana e inglese
Konstantinos Maratheftis appartiene a quella generazione di architetti che, dopo essersi formati in Italia, una volta tornati a Cipro hanno sperimentato le declinazioni del moderno all'interno della propria opera. In questo volume, il primo dedicato a un architetto cipriota, si presentano i suoi progetti tramite i temi salienti della forma, della scomposizione, del colore, della monumentalità, della luce e dell'uso della trasparenza. L'autore, durante questi trent'anni di attività dello studio, si è misurato con i temi classici dell'architettura come l'abitare, sino alla complessità di edifici per servizi richiesti da committenze pubbliche e private. Costante del suo lavoro è la ricerca sul futuro. -
Racconti in-disciplina-ti
Che cos'è la descrizione di un luogo e che relazione ha con il progetto di architettura? Questo libro parte da questa domanda e prova ad articolare una risposta a partire dal confronto tra posizioni ""teoriche"""" apparentemente molto distanti tra loro che sembrano caratterizzare la ricerca architettonica italiana. Procedendo nella lettura il concetto di """"analisi""""- l'operazione logica che procede attraverso una concatenazione di concetti distinti verso una sintesi - sfuma in quello di """"lettura""""- la funzionale interpretazione della scrittura. Ne emerge il profilo di una disciplina, quella della """"Lettura morfologica dell'area progetto"""", più """"debole"""" rispetto alla tradizione di studi di appartenenza: l'analisi urbana. La consequenzialità logica, infatti, assicura all'analisi una presunta """"scientificità"""" in parte esclusa, nel termine lettura, dalla questione dell'""""interpretazione"""" che ribalta il gioco dei ruoli tra soggetto e oggetto, ovvero l'importanza del punto di vista di chi legge rispetto a ciò che viene letto. La """"debolezza"""" di cui si parla non rappresenta dunque una rinuncia da parte dell'architetto alle proprie responsabilità ma una necessaria modificazione della disciplina legata allo spirito dei nostri tempi: quello una """"modernità debole e diffusa"""", come la definisce Andrea Branzi."" -
La città, macchina desiderante-The city. Desiring machine. Ediz. bilingue
Ibridazioni vegetali, deserti che avanzano, nuove nature. Se l'uomo è in movimento, per effetto del suo stesso viaggio, lo è anche la natura, secondo una relazione che include il cambiamento. Se da questo incontro si sono generati nuovi paesaggi, e con essi un'euforia di progetti tesi a interpretarne il campo semantico, dentro questo stesso viaggio abbiamo visto anche l'emergere di dinamiche diasporiche, di flussi globali, di nature profondamente mutate. Città, non-città, anticittà, geocittà: estensioni, trasformazioni, letture e immaginazioni differenti. Al centro del dibattito è ancora la città. Nelle sue proiezioni di significato, nelle sue trasformazioni. E da questa consapevolezza che gli scritti raccolti nel volume muovono i loro passi, come un contributo parziale a una discussione più ampia che oggi trova grande difficoltà a essere stigmatizzata. Giacché, parlare di città, significa, ancora una volta, affrontare la sfida di un dialogo impossibile che dice del nostro stesso viaggio e delle sue forme. Come di tutto ciò che ci unisce al nostro immaginario più profondo, ai suoi desideri, alle sue paure, alle sue proiezioni di fronte all'avanzare del tempo.