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L' acqua. Diritto per tutti o profitto per pochi?
Un tempo considerata un bene inesauribile, l'acqua è attualmente oggetto di dibattito pubblico per le implicazioni economiche, etiche, sociali ed ambientali che coinvolgono l'intera umanità. Se la seconda metà del Novecento è stata caratterizzata da aspri conflitti per lo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi, già agli inizi del nostro secolo si sono manifestate notevoli tensioni per l'approvvigionamento delle risorse idriche che potrebbero rappresentare ben presto il secondo maggior mercato mondiale dopo quello dell'energia. Il progressivo peggioramento delle condizioni di accesso all'acqua potabile ha destato, infatti, l'interesse di coloro che hanno visto in essa una fonte di profitto. Si pone, a questo punto, l'inevitabile interrogativo se l'acqua debba rimanere un bene inalienabile per tutti o se possa convertirsi in una mera risorsa economica. In proposito, i contributi raccolti nel volume spaziano dalla trattazione delle problematiche legate alla gestione dell'acqua alla proposta di esperienze didattiche, dall'analisi degli aspetti giuridici a quelli ambientali. -
Il carteggio Van Gent-Tschirnhaus (1679-1690). Storia, cronistoria, contesto dell'«editio posthuma» spinoziana
Le Lettere di Pieter van Gent a Ehrenfried Walther von Tschirnhaus, qui riedite e tradotte, costituiscono un documento utile per ricostruire l'ambiente culturale olandese degli anni 1675-1690. In questo libro divengono il punto di partenza per riesaminare la genesi dell'editio posthuma spinoziana e la sua complicata storia redazionale. Di questa storia sono parte essenziale i profili intellettuali di Lodewijk Meijer, Jarig Jelles, Pieter van Gent, Georg Hermann Schuller, come anche l'attività editoriale di Jan Rieuwertsz e il complesso rapporto intellettuale di Tschirnhaus con Leibniz e Christiaan Huygens. -
La psicologia evolutiva nella scuola della Gestalt. Le ricerche in area tedesca nel periodo 1921-1975
Il libro, apparso recentemente in lingua tedesca, presenta per la prima volta al pubblico italiano una panoramica delle ricerche di psicologia dello sviluppo, realizzate nell'ambito della scuola della Gestalt nel periodo 1921-1975. Questo indirizzo di studio si affianca così a quelli classici europei di matrice psicoanalitica, piagetiana e vygotskiana. Le numerose ricerche presentate dimostrano la fecondità della teoria della Gestalt come dottrina metodologica, il cui approccio fenomenologico-sperimentale ha precorso molti temi, tuttora attuali, come lo sviluppo della coscienza di sé, l'imitazione mimica precoce, l'organizzazione percettiva in epoca prescolare, le differenze individuali precoci, ed altri ancora, con risultati che trovano importanti applicazioni anche in ambito educativo e didattico. -
Libri runici del computo. Il calendario di Bologna e i suoi analoghi europei
Nell'ambito della vasta produzione calendariale nordeuropea durante e oltre il medioevo, questo volume propone l'analisi di sette libretti epigrafici di legno o osso - alcuni del tutto inediti - dalla struttura computistica complessa, di fitta elaborazione iconica e di ispirazione grafica runica. L'indagine dei contenuti astronomici e di culto di tale classe di almanacchi viene corredata da uno studio sia delle peculiarità formali e funzionali della variante runica su legno del calendario perpetuo cristiano (il runstav) sia della fitta circolazione di modelli alternativi - epigrafici e manoscritti o a stampa - nell'Europa fra tardo-medioevo e rinascimento. -
I linguaggi del Futurismo
Il volume contiene ventidue saggi che sono le rielaborazioni dei contributi presentati in occasione del Convegno Internazionale con cui l'Università di Macerata ha voluto ricordare il centenario del manifesto di fondazione del Futurismo. Questa stagione della cultura italiana e internazionale è stata ripensata nelle diverse fisionomie e articolazioni permesse dalla molteplicità dei linguaggi espressivi trasmessi dalle arti del tempo e dello spazio e dalle sperimentazioni creative e applicative. -
Traiano Boccalini «Ragguagli di Parnaso». Testi scelti e studi
Il nome di Traiano Boccalini ricorre nella cultura letteraria e politica dell'Europa del Seicento per lo straordinario e insieme duraturo successo della sua opera maggiore, ""I Ragguagli di Parnaso"""", una delle forme espressive più felici del secolo, per certi aspetti da collocare alle origini della scrittura giornalistica moderna. A quattrocento anni dalla stampa dei """"Ragguagli"""" e dalla scomparsa del loro autore, l'Università di Macerata ricorda Boccalini con una serie di iniziative scientifiche e didattiche dedicate alla singolare esperienza intellettuale dello scrittore lauretano. In particolare, questa scelta di testi è volta a una prima ed essenziale illustrazione della prosa boccaliniana. È accompagnata da una sezione di saggi critici in cui alla voce del massimo studioso moderno di Boccalini, Luigi Firpo, si intrecciano quelle di giovani autori in formazione che dalla sua lezione hanno tratto insegnamento per le loro attuali ricerche."" -
La mitologia che parliamo. Personaggi ed episodi mitologici nell'italiano corrente
Il libro si rivolge a studenti e persone interessate a un utilizzo corretto e consapevole della lingua italiana. Si articola in un'introduzione e una serie dilemmi. L'introduzione è dedicata ai veicoli (letteratura, arte, scuola, mass-media, ecc.) che hanno favorito la diffusione dei modi di dire mitologici. Nei singoli lemmi si presentano i fatti / i personaggi evocati nei singoli modi di dire, il periodo storico d'ingresso di questi nella lingua italiana, i significati usuali. A conclusione dei singoli lemmi, è posta in evidenza una breve silloge di modi di dire in uso nei più diffusi giornali italiani. Arricchiscono il volume i disegni di Faliero Tamburi: ricavati dalle grandi opere d'arte, evidenziano il collegamento, per altro in costante evoluzione, tra mitologia, arte e lingua. -
Poetica storica della novella
Il volume riassume le teorie di Meletinskij sulla novella, ripercorrendo l'evoluzione del genere nelle varie epoche e attraverso varie culture. Il concetto di novella varia in ogni tradizione letteraria, ma i suoi tratti fondamentali restano la brevità, l'unicità dell'evento narrato, il punto di svolta nella composizione e la drammaticità. Dalla fase folklorica e aneddotica si passa allo studio delle forme originarie orientali nel confronto con quelle occidentali del Medioevo. Le forme originarie della novella per l'autore vanno rintracciate sia a Oriente che a Occidente, in particolare nel Decameron, in un percorso che porta alla forma classica della novella del Rinascimento. Progenitore della novella romanzesca del Sei-Settecento è Cervantes e, più avanti, particolare attenzione è rivolta alla novella romantica ottocentesca di Hoffmann, Poe, Kleist, fino a quella realistica, con particolare attenzione alla francese, con Mérimée, Stendhal, Balzac, e russa, con Puakin, Gogol', Turgenev e Cechov che, insieme a Maupassant, introduce la novella ""impressionista"""" di fine Ottocento."" -
Sversi
"Non è detto che la leggerezza sia sempre frivola, né che le emozioni siano sempre cieche, né che la poesia sia sempre agli antipodi della prosa. Ecco tre stereotipi che i testi presentati tendono a sconfessare in un solo colpo. Persino il confine formale tra generi letterari sembra abolito: i 'versi' si 's-versano' nella prosa e 'vice-versa', come il gioco del titolo lascia intendere. La poesia non rinuncia al ragionare disteso, solitamente attribuito alla prosa d'altro canto si libera dalla trama ordianata del racconto, stemperandosi in atmosfere rarefatte e oniriche. Storie inaudite, racconti sospesi che non si lasciano confinare alla superficie della tessitura verbale: esigono un andirivieni paziente tra parola e silenzio"""" (Luigi Alici)" -
La Guinea Equatoriale
La Guinea Equatoriale è un paese dell'Africa subsahariana di ridotte dimensioni e caratterizzato da un territorio estremamente frammentato, da una ricca ma precaria biodiversità, da forti contrasti etnici e squilibri sociali, così come da una vertiginosa trasformazione delle infrastrutture e degli insediamenti. Alla soglia del XXI secolo, è passata da un'economia di sussistenza, poggiata sullo sfruttamento delle risorse forestali e sulle coltivazioni di cacao e di caffè, a un'economia focalizzata unicamente sull'estrazione d'idrocarburi. Oggi, con un PIL pro capite tra i più alti del pianeta, la popolazione si trova a soffrire altissimi gradi di povertà, con indicatori sociali di sanità, scolarizzazione, mortalità infantile e speranza di vita tra i più bassi al mondo. Quarant'anni di governi autoritari hanno frustrato le speranze di libertà nate nel 1968, con l'indipendenza dalla Spagna. Complici gli interessi commerciali e la sete mondiale di petrolio, una ristretta corte familiare esercita una sorta di nuovo colonialismo tribale e sembra aver sequestrato lo Stato per utilizzarlo come patrimonio personale. -
Casi criminali. Penalisti al cinema. Vol. 2
Il ciclo di seminari ""Casi criminali. Penalisti al cinema"""", si pone l'obiettivo di rileggere il Diritto penale con gli occhi del regista e delle sceneggiature cinematografiche che, a volte inconsapevolmente, a volte seguendo il modello del cinema di impegno civile, hanno reinterpretato la struttura del reato, singole fattispecie di illeciti penali o questioni di politica criminale. Il cinema, forse più di un'aula di tribunale, aiuta a comprendere come le emozioni, il punto di vista soggettivo, la ricostruzione """"a tesi"""" siano i veri protagonisti insidiosi della narrazione del crimine, nonostante la ricerca di una rassicurante formalizzazione nel testo normativo.""""Casi criminali. Penalisti al cinema"""" è organizzato, dal 2002, presso la sede di Jesi, dalla cattedra di Diritto penale, in collaborazione con la Fondazione Angelo Colocci di Jesi."" -
Exame das tradiçoes phariseas-Esame delle tradizioni farisee (1624)
Scoperto soltanto nel 1991, nell'unica copia sopravvissuta, l'""Exame das tradiços phariseas"""" (1624) è un punto di raccordo essenziale tra la tradizione averroistica dei marrani iberici e il pensiero di Spinoza. Questo libro fornisce un nuovo profilo biografico-intellettuale di Uriel da Costa. Ne ricostruisce attentamente il corpus delle opere, da secoli deturpato da falsificazioni e false attribuzioni. Dopo averlo vagliato criticamente, offre il testo portoghese dell'""""Exame"""", accompagnandolo con un vasto regesto delle fonti, un ampio commento e una traduzione italiana."" -
«La notte consumata indarno». Leopardi e i traduttori dell'«Eneide»
La traduzione dell'Eneide di Giacomo Leopardi contribuì alla formazione del suo stile e alla verifica di personali istanze di poetica e conoscitive, rivestendo un ruolo di primo piano nella genesi della poesia leopardiana. Al valore della prova concorse il confronto con i traduttori precedenti, in particolare Caro, Alfieri e Bondi. Attraverso l'esame dei presupposti teorici dei diversi autori e la comparazione stilistica dei testi, il saggio ricostruisce le relazioni complesse, e talvolta contraddittorie, che legano la versione leopardiana alla tradizione delle traduzioni e, mentre accerta la peculiare eredità di ognuno dei predecessori, individua i caratteri di un'esperienza intellettuale e artistica ancora iniziale e bisognosa di appigli ma già profonda ed originale. -
Tideo Acciarini maestro e umanista fra Italia e Dalmazia
Tideo Acciarini è uno dei non pochi esempi di intellettuali di provincia' che nel corso del Quattrocento seppero affermarsi al di fuori della terra d'origine attraverso la professione delle humanae litterae, che egli esercitò sia in forma pubblica, come magister presso le scuole di varie località in Italia e in Dalmazia, sia in forma privata, come precettore presso importanti casate come gli Sforza di Pesaro e i Sanseverino di Bisignano e Salerno; vivo è infatti l'apprezzamento per il suo insegnamento espresso da due fra i suoi più grandi allievi: Marco Marulo e Aulo Giano Parrasio. Ma egli è anche espressione di quel fenomeno, senz'altro da approfondire, per cui piccole città marchigiane poterono formare personaggi capaci di stabilire importanti relazioni fra le due sponde dell'Adriatico, e di veicolare, anche al di là del mare, la nuova temperie umanistica. I contributi qui raccolti riportano l'attenzione su questa figura scarsamente conosciuta e a lungo dimenticata, che nonostante i contatti con nomi rilevanti dell'Umanesimo - Poliziano, Beroaldo - resta ancora, per molti aspetti, indefinita e misteriosa. -
Questione criminale e identità nazionale in Italia tra Otto e Novecento
Nessun altro paese in Europa ha conosciuto (e conosce oggi) forme di criminalità organizzata così storicamente determinate e forti, a tal punto da dar vita ad una ""identità"""" criminale e ad una presenza costitutiva, un vero e proprio complesso codice genetico che mette allo specchio """"Italia legale"""" e """"Italia criminale"""". La questione criminale e la centralità del penale in Italia sono oggetto dei saggi raccolti nel volume, indagini sui fenomeni criminali, """"reali"""" o """"immaginati"""" che hanno condizionato le pratiche discorsive dei giuristi e più in generale degli intellettuali e, con esse, le politiche penali e criminali, contribuendo a determinare la rappresentazione e la percezione di immagini e stereotipi destinati a segnare il dibattito pubblico, a radicare alcuni temi affatto marginali nella costruzione dell'identità nazionale."" -
Emmanuel Sieyes. Le idee, le istituzioni
Emmanuel Sieyes è una figura gigantesca nell'avvio della storia costituzionale. Grande teorico dell'elaborazione istituzionale rivoluzionaria francese, è anche uomo politico fondamentale di tutto quel decisivo decennio (1789-1799). Eppure, per molto tempo è stato trascurato. In effetti, non ha lasciato tracce documentarie proporzionate alla sua centralità. Meno rilevante, Antoine Boulay gioca comunque un ruolo di rilievo nella fase finale della Révolution. E lascia un testo preziosissimo: dopo il colpo di Stato del 1799 si fa dettare da Sieyes le idee sulla nuova costituzione e aggiunge appunti sulle vicende che porteranno Bonaparte a concentrare, di fatto, tutto il potere su di sé. Il suo scritto è qui tradotto per la prima volta in Italia e rappresenta un documento storico di straordinaria importanza. Un ampio saggio di Paolo Colombo ripercorre snodi essenziali del pensiero e dell'azione di Sieyes, vera e propria ""chiave della rivoluzione""""."" -
Il curricolo «razziale». La costruzione dell'alterità di «razza» e coloniale nella scuola italiana (1860-1950)
È la storia del concetto di ""razza umana"""" nell'ambito scolastico italiano tra Otto e Novecento, dal periodo precedente la conquista delle colonie africane agli anni della decolonizzazione. Il termine infatti ha svolto un ruolo cruciale nei processi di costruzione e descrizione svalorizzante dell'""""altro"""", nella giustificazione dell'espansione coloniale nonché nell'opera di """"invenzione"""" dell'identità nazionale. L'indagine tocca tutti gli ambiti disciplinari ma si incentra soprattutto sulla Geografia, tributaria - durante tutto il periodo - del compito di presentare-insegnare la diversità umana agli studenti, trasmettendo loro gerarchie esplicite ed implicite. Questa immagine """"razziale"""" dell'italiano e dell'""""altro"""" (africano, """"negro"""") ha avuto una sua articolata declinazione iconografica che viene ricostruita e analizzata con il supporto di un ampio apparato di immagini."" -
Schopenhauer lettore di Spinoza. Le choise all'Etica
Quello che Schopenhauer ebbe con il pensiero spinoziano fu un rapporto profondo la cui importanza emerge con chiarezza dall'opera del tedesco. Ma anche un rapporto stranamente trascurato dalla letteratura. Viene qui analizzato alla luce delle chiose di studio lasciate da Schopenhauer sulla propria copia dell'Ethica le quali rivelano, oltre al serrato confronto decisivo per la formazione del pensiero schopenhaueriano, anche qualcosa che va oltre l'erudizione: attraverso le sottolineature, i numerosi commenti o i veementi segni di interiezione che vengono disseminati per proposizioni e scolii vibra una carica schiettamente umana, come in un dialogo a distanza che mostra uno dei più luminosi esempi di ciò che è la passione per la conoscenza. -
Un Welfare State senza benessere. Insegnanti, impiegati, operai e contadini nel sistema di previdenza sociale dell'Unione Sovietica (1917-1939)
Dopo la Rivoluzione d'Ottobre, Lenin e i bolscevichi promisero l'avvento di una nuova società priva delle ingiustizie sociali del passato zarista ma in breve tempo dovettero far fronte alle conseguenze sociali del primo dopoguerra e agli eventi che culminarono nella grave carestia del 1921. Scopo di questo volume è quello di ricostruire la storia del Welfare State sovietico del periodo compreso fra le due guerre nei suoi aspetti legislativi, istituzionali e sociali grazie a un complesso metodo d'indagine che coniuga macrostoria e microstoria. Questo metodo consente di variare la scala di osservazione delle riforme della previdenza sociale, cioè di analizzare sia il funzionamento delle casse assicurative sul territorio sovietico in relazione alle modalità di finanziamento, sia lo sviluppo delle prestazioni sociali nella città di Mosca, che presenta i casi particolari dell'industria di automobili ""Amo-ZiL"""", della """"scuola n. 25"""" e delle pensioni di guerra. Grazie a un paziente scavo negli Archivi dell'ex Urss, questo studio rivela altresì l'impatto del sistema di protezione sociale sulla vita quotidiana della popolazione e l'evoluzione sorprendente di un sistema che non mirava a garantire un trattamento egalitario dei lavoratori bensì a privilegiare coloro che contribuivano maggiormente all'industrializzazione del paese (gli operai qualificati) a scapito delle categorie più deboli e meno qualificate (invalidi e disoccupati)."" -
Il ladro di libri e altre bibliomanie
Fino che punto può giungere la passione per i libri? Cosa succede quando vita e libro tendono a confondersi? Che futuro ha il libro nell'epoca digitale? Questo metalibro o ""libro sui libri"""" di Nuria Amat, affermata scrittrice spagnola ancora poco nota in Italia, prova in modo efficace a dare risposta a tutte queste domande. Il lettore si troverà di fronte ad una esperta di libri, forse persino maniaca, che ha fatto della lettura e della scrittura una religione di vita. Invenzione stilistica e immaginazione narrativa vengono applicate ai libri e ai modi in cui si scrivono: le riflessioni sulla comparsa del computer sono suggestioni sul nostro tempo tecnologico e sul dibattuto ruolo del libro di carta. Tutto ciò in mano ad una vera alchimista del linguaggio, capace di godere con il gioco letterario coinvolgendo in esso il lettore, il quale scoprirà un mosaico di testi - saggio, romanzo, apocrifo, riflessione ed esperienza - e una galleria di autori - Sartre, Proust, Eco, García Márquez, Cervantes - che la Amat sa interpretare e restituire con voce propria.""