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Crescita economica, tutela dei diritti e ruolo delle istituzioni
Con un approccio interdisciplinare, la ricerca muove dalla convinzione che il ruolo delle istituzioni e l'attenzione alla tutela dei diritti siano fattori imprescindibili nel determinare la crescita economica. Questa, infatti, è possibile solo in presenza di mercati efficienti, istituzioni forti, trasparenza, buon governo e un contesto globale coeso. Particolarmente ricco di spunti di riflessione è anche il tema di indagine legato ai rapporti tra crescita economica e tutela dei diritti. La promozione dei diritti non è un ""lusso"""" sacrificabile sull'altare dei conti pubblici; al contrario, essa rappresenta un fattore produttivo fondamentale che contribuisce alla stabilità politica e alla crescita economica."" -
Violento
Mehdi ha lo sguardo di Van Gogh. L'aria cupa e tormentata di chi è cresciuto in periferia. Ha lineamenti maghrebini eppure è francese. Cresciuto a colpi di thai boxe e violenza paterna, sfoga la rabbia raccontando una vita soffocata dal cemento, tra miseria, ingiustizia ed esclusione sociale. In quest'opera prima, confessione di un adolescente definito ""violento"""", Mohamed Razane mette a nudo la crisi delle banlieue."" -
Chromata. Lessico dei termini greci di colore. Vol. 1: Alpha.
Nella cultura greca, il colore è una qualità strettamente legata alle cose, non separabile da esse: le contraddistingue in una loro caratteristica, intrinseca o acquisita, le identifica in rapporto ad altre, e le inserisce nella serie di analogie e di antitesi che strutturano l'universo. Il colore è inoltre una proprietà delle cose molto apprezzata e gradita per il piacere estetico che può procurare, ma è soprattutto una categoria della conoscenza, uno strumento per cogliere il mondo nella sua molteplicità, per individuare contrapposizioni o corrispondenze: la speculazione antica ne ha fatto un fenomeno rivelatore di processi nascosti, e lo ha utilizzato come esemplificazione del concetto stesso di movimento-mutamento, di metabol?. Nonostante il grande interesse suscitato dalla classificazione, dalla nomenclatura e dall'impiego dei termini di colore in greco, non esiste per essi un lessico specifico. La ricerca che viene proposta intende colmare questa lacuna: essa potrà costituire la base e lo strumento per un necessario approfondimento delle numerose questioni, di varia natura, collegate con una terminologia molto più ricca e dinamica di quanto si sia in genere creduto. -
Poesie
«Le tre raccolte qui riunite condividono una comune idea di poesia come espressione dell'io e come risposta a una inquietudine esistenziale che si scontra con l'indifferenza del mondo. Queste due costanti si dispiegano attraverso una continuità interna di forme e figure che evidenzia voci poetiche già ben definite e riconoscibili, ancorché segnate da un'irruenza emotiva tipicamente giovanile. Sono i moti più intimi dell'animo - paure, desideri, passioni, frustrazioni - a generare il canto dei tre autori, che è nondimeno in grado di misurarsi anche con il mondo e la realtà esterni all'io, cogliendone le incongruenze e il dolore, le ingiustizie e le assurdità». (Michela Meschini) -
Il governo rappresentativo. Cultura politica, sfera pubblica e diritto costituzionale nell'Italia del XIX secolo
La storia del governo rappresentativo è la narrazione di una strategia comunicativa e di come questo concetto sia il prodotto dell'autoaffermazione delle élite liberali italiane. Il concetto storico di governo rappresentativo è uno ""spazio"""" aperto alla dimensione dinamica della circolazione di idee, saperi, norme e pratiche. Assumere come oggetto d'osservazione la categoria del governo rappresentativo, accompagnata dalla sua complessa e ambigua rete concettuale, ha significato entrare nell'officina della prassi costituzionale italiana, ripercorrere le idee che hanno portato alla sua formazione e cogliere il consolidamento della prima dottrina costituzionale."" -
Catalogo degli incunaboli della Biblioteca storica di Palazzo Campana di Osimo
Il piccolo fondo di incunaboli della Biblioteca storica di Palazzo Campana a Osimo, creato come scrigno di rarità al principio degli anni Sessanta del Novecento, restituisce uno spaccato della vicenda dell'intera collezione, attraverso l'esame incrociato dei ""segni sui libri"""", degli inventari e cataloghi disponibili e della documentazione superstite. Si svelano, o si intravedono, le storie dei libri e dei loro possessori, nel percorso di ricostruzione delle provenienze originarie fino all'attuale collocazione osimana, in un continuo rimando alla storia dell'ente - dapprima Seminario e Nobil Collegio Campana (1715-fine XIX sec.) poi solamente Nobil Collegio (fine XIX sec.-1984) - e dei suoi rapporti con le istituzioni del territorio, come la Diocesi di Osimo-Cingoli e il Comune cittadino, intercettando le dispersioni legate alle soppressioni delle congregazioni regolari in età napoleonica (1810) e post unitaria (1861)."" -
Jan Patocka. Dalla libertà alla natura. Ediz. multilingue
Patocka (1907-1977), erede ed ""eretico"""" della tradizione filosofica tedesca, e' ormai considerato uno tra i maggiori esponenti della fenomenologia, di cui ha contribuito a ridisegnare le frontiere. In questo volume, il suo pensiero e' indagato da un lato seguendo i temi della liberta' e della natura, dall'altro attraverso il confronto con la fenomenologia di Hegel. E' la dialettica hegeliana, reinterpretata in chiave fenomenologica, il punto di partenza per ripensare l'esistenza umana come un movimento mai conchiuso che accade tra radicamento naturale e prassi storica. In che modo Patocka riesce ad articolare una fenomenologia del mondo e un'antropologia della liberta'? A tale questione vuole rispondere il libro, anche attraverso lo studio di testi inediti in Italia, tra cui lo scritto Critica della filosofia fenomenologica di Husserl, tradotto dal ceco e presentato in appendice."" -
Agar prima dell'occupazione / Agar dopo l'occupazione. Testo arabo a fronte. Ediz. bilingue
"Agar prima dell'occupazione / Agar dopo l'occupazione"""" è una narrazione della storia dell'Iraq, scritta nel pieno dell'occupazione militare del Paese da parte di una coalizione multinazionale guidata dagli Stati Uniti dal 2003 al 2011. Ventotto coppie di poesie e quattro canti narrano lo sconvolgimento causato dalla dittatura di Saddam Hussein 'prima' e dall'occupazione 'poi' in versi affilati da dolore e passione. Tradotte dall'arabo con testo a fronte, le poesie di Amal al-Juburi, spesso brevissime e per questo ancora più folgoranti, costruiscono per accumulo, frammento dopo frammento, una visione sconsolata ma impavida della storia dell'Iraq e delle storie degli iracheni. Su tutte svetta la riscrittura simbolica di Agar, la madre dell'Islam, metafora di passato, presente e futuro del Paese." -
L'antica via Lauretana: itinerario «sì corporale, come spirituale» da Roma a Loreto. Ediz. illustrata. Vol. 1: Il percorso laziale
«Questo volume è parte di una tesi di dottorato di ricerca. Esso infatti espone gli esiti parziali dell'indagine che l'architetto Giacomo Alimenti, dottore di ricerca in Human Sciences presso l'Università degli Sudi di Macerata, ha condotto nel terzo anno di corso. Il progetto di ricerca, messo a punto dall'A. con chi scrive, ed accolto con favore dalla Scuola di Dottorato, ha affrontato, certo non senza ambizione, lo studio analitico dell'antica Via Lauretana, il celebre itinerario di fede che collega Roma e Loreto, di cui Gregorio XIII Boncompagni promosse la ristrutturazione negli anni a ridosso dell'Anno Santo 1575, il quale per secoli ha accolto il flusso devozionale dei pellegrini provenienti da tutta l'Europa e desiderosi di visitare tanto le tombe degli apostoli Pietro e Paolo quanto la straordinaria reliquia della Santa Casa». (dalla prefazione di Roberto Sani). Introduzione di Angelo De Donatis. Postfazione di Paolo Buonora. -
La pratica educativa. Storia, memoria e patrimonio
Questo libro nasce dall’esigenza di studiare le reali pratiche educative poste in essere in passato tanto all’interno quanto all’esterno delle istituzioni scolastiche. Fino a questo momento la ricostruzione storica di queste pratiche si e' basata fondamentalmente su fonti amministrative e legislative o sulla manualistica e sulla saggistica pedagogica esponente le teorie educative che informavano tali pratiche. In molti casi, tali fonti hanno indotto a ritenere che le continuità e le discontinuità nelle pratiche educative dipendano inevitabilmente dai fenomeni politici e dagli approcci pedagogici. Se tuttavia si iniziassero a prendere in considerazione anche altre tipologie di fonti – quali testimonianze orali, diari e memorie degli insegnanti, relazioni relative alle attività da loro svolte in classe e finanche quaderni scolastici, lavori degli alunni, sussidi e materiali didattici – si otterrebbe una conoscenza molto più approfondita di tali pratiche, comprendendone logiche e dinamiche. In tal senso, diviene indispensabile raccogliere e conservare queste particolari tipologie di fonti, facenti parte del patrimonio storico-educativo. -
La ritenzione della traccia. Comunicazioni e ricerche di estetica
Il presente volume raccoglie gli atti di un convegno, ""La ritenzione della traccia"""" (9-11 Aprile 2018, Macerata, UniFestival), che ha offerto l'opportunità di ripensare l'incontro fra discipline diverse e, conseguentemente, di moltiplicare i punti di vista intorno ad alcune delle questioni fondamentali (ontologiche, interpretative, psicologiche, storiche) relative alla pratica artistica, considerata in se stessa e in rapporto al contesto sociale, culturale e politico che ne condiziona gli sviluppi. A questo scopo sono state pensate specifiche tecniche ritensive: per osservare la relazione fra la problematicità intrinseca all'approccio artistico e la sua capacità di aprire sempre nuovi spazi di significato."" -
La critica imprevista. Politica, teologia e patriarcato in Mary Astell
Difendere l'assolutismo e la libertà delle donne allo stesso tempo: questa è l'ambizione di Mary Astell. Ben prima della nascita del femminismo, Astell, pensatrice politica originale e innovativa, critica l'individualismo proto-liberale e patriarcale mentre sostiene l'unione di Stato e Chiesa nella figura della regina come risposta al disordine delle Rivoluzioni inglesi. Affermando una radicale eguaglianza degli individui, disuniti e soli davanti a Dio e al sovrano, Astell ripensa l'incontro tra politica e teologia di fronte al consolidarsi di un nuovo ordine costituzionale. Nel farlo, si confronta tanto con i grandi pensatori del Seicento – Hobbes, Locke, Shaftesbury – quanto con le donne e gli uomini che delle Rivoluzioni sono stati i protagonisti. ""La critica imprevista"""" è un nuovo e inaspettato capitolo della storia costituzionale inglese."" -
Quaderni di pedagogia e comunicazione musicale (2019). Vol. 6: La musica nella relazione educativa e nella relazione di aiuto
"La musica è sempre più un mediatore di rapporti umani, il filo sonoro che traccia gli itinerari di cambiamento percorsi dall'educatore, terapeuta o animatore musicale, insieme con il fruitore del proprio lavoro. Fra relazione educativa e relazione di aiuto si moltiplicano i contesti di azione e gli ambiti di ricerca in cui la musica è luogo di formazione, di cura, di benessere e di promozione sociale: nella specificità di approcci e di finalità l'intento comune è quello di mettersi all'ascolto"""". (""""All'ascolto. La musica nella relazione educativa e nella relazione di aiuto: un'introduzione"""" di Luca Bertazzoni)" -
Alberico Gentili. Libro di varie letture virgiliane al figlio Roberto (Lectionis virgilianae variae liber. Ad Robertum filium, Hanau 1603)
«Della civiltà o della grammatica Due sono le ragioni principali della pubblicazione di questo libro. La prima è di carattere storico-critico: l'esigenza di studiare e far conoscere un'opera di Alberico Gentili mai finora tradotta dal latino e pochissimo studiata. Per l'istituzióne internazionale che promuove la conoscenza e l'opera del famòso ""professore regio"""" di diritto civile nell'Università di Oxford, il proposito era doveroso. Tuttavia, il delicato e arduo lavoro portato a termine da Francesca Iurlaro è importante per una seconda ragione. Il testo che qui si presenta può essere considerato uno specchio critico della nostra presente civiltà. In esso, per tradizione familiare, il grande giurista legge e commenta le Bucoliche di Virgilio al figlio Roberto, il quale, per volontà del nonno e del padre, stava imparando a memoria l'intera opera del poeta latino, considerato in casa Gentili il massimo esempio antico di lettere e di virtù. Quando il padre terminava la lettura delle Bucoliche, Roberto compiva otto anni e due mesi (p. 319). Il ragazzo conosceva bene il latino, del quale sapeva """"molto a memoria e qualcosa di greco"""" (p. 290); parlava l'inglese, sua lingua natale, il francese, idioma materno e l'italiano, lingua del padre. Alberico nota con soddisfazione la capacità linguistica del figlio, a un'età nella quale molti altri ragazzi sono ancora quasi incapaci di parlare (infantes). Il lettore odierno del testo è sorpreso tuttavia non dalla precoce maturità del ragazzo; colpisce ancor più la totale assenza di riguardo del padre per l'età del figlio, sottoposto a una esigente e amplissima ricognizione storico linguistica, letteraria, grammaticale e giuridica che impegnerebbe oggi seriamente qualsiasi ottimo studente universitario di un corso specialistico di filologia classica...» (Dalla Prefazione di Filippo Mignini)"" -
Personaggi storici in scena. Vol. 6
"Personaggi storici in scena"""" si pone l'obiettivo di analizzare le forme di rappresentazione di personalità della storia nelle diverse modalità di comunicazione performativa: sulla scena teatrale, nelle pellicole cinematografiche, negli sceneggiati e nelle serie televisive. I saggi hanno un carattere inter e trans-disciplinare: mirano a individuare le connessioni tra differenti prospettive di osservazione e rivolgono l'attenzione su temi e aspetti della memoria, che ben si prestano a essere analizzati in modo comparato. Il volume ha un approccio di lungo periodo che spazia dall'antichità all'età contemporanea e intende proporre un confronto sulle forme di narrazione e di rappresentazione del passato, inteso come patrimonio culturale poroso, incessantemente modificato e reinterpretato." -
Munera amicitiae. Miscellanea di studi archeologici per Enzo Catani
Questa raccolta di scritti in onore dei settant'anni di Enzo Catani, finanziata dalla sezione di Beni culturali del Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo dell'Università degli Studi di Macerata, si compone di venti contributi a taglio specialistico differenziato - epigrafico, archivistico, storico-artistico, archeologico di ambito protostorico, classico, tardo-antico e medievale -, prodotti da amici, colleghi, allievi dell'Omaggiato. Gli ambiti di ricerca, tutti cari alla dialettica scientifica del Catani, spaziano su aree geografiche come la Libya, la Dalmatia, il Picenum e l'Umbria adriatica e su temi, quali il reimpiego di antiche vestigia nell'architettura medievale di Corfinio, la scelta della forma delle urne cinerarie in età classica, il programma decorativo dell'Aedes Tempestatum nella Roma repubblicana, il concetto del sublime nel gruppo del Laocoonte. Un volume costruito come spazio lasciato ad un dibattito scientifico libero, nel quale contano soprattutto le fonti, le idee, il rigoroso e razionale uso del metodo di studio, l'onestà intellettuale. -
La tutela dei beni culturali nell'ordinamento internazionale e nell'Unione europea
Questo volume raccoglie le relazioni, rielaborate dagli autori, svolte al convegno organizzato dal Centro di documentazione europea (CDE) maceratese nell'ambito del Progetto di rete dei CDE italiani per il 2018: «Popoli, culture e tradizioni: un patrimonio comune per l'Europa del futuro», promosso dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea. L'occasione offerta dall'«Anno europeo del patrimonio culturale» e' parsa particolarmente opportuna per promuovere una riflessione sulla disciplina adottata dall'Unione europea in materia di protezione del patrimonio culturale, vista, necessariamente, sullo sfondo della disciplina contenuta negli strumenti internazionali pertinenti. -
Memorie di scuola. Contributo a una storia delle pratiche didattiche ed educative nelle scuole marchigiane attraverso le testimonianze di maestri e maestre (1945-1985)
Negli ultimi due decenni la storiografia educativa italiana ha vissuto un processo di forte rinnovamento, che recentemente l'ha condotta ad affrontare anche la sfida euristica rappresentata dall'utilizzo delle testimonianze orali rilasciate dagli alunni e dagli insegnanti della scuola di un tempo. Questo libro tenta di ricostruire «dal basso» la storia della scuola elementare marchigiana, della sua classe magistrale e della sua popolazione studentesca nel primo quarantennio repubblicano, analizzando le reali pratiche didattiche ed educative in essa promosse e attuate. Attraverso la viva voce dei testimoni, prende così lentamente forma un affresco inedito della «scuola reale» che si nasconde spesso dietro quella «legale» studiata attraverso la stampa pedagogica, la manualistica e la legislazione. Una scuola che spesso non è come dovrebbe essere, nella quale gli insegnanti ammettono le proprie infrazioni al regolamento e le punizioni corporali continuano ad essere applicate ancora molto tempo dopo la loro condanna da parte della pedagogia ufficiale e la loro proibizione per legge. -
Libri, biblioteche e società. Studi per Rosa Marisa Borraccini
Tratto distintivo della personalità e della carriera di Rosa Marisa Borraccini è stata la costante apertura verso il mondo. Prima bibliotecaria, poi per molti anni docente di bibliografia e presidente della Società italiana di scienze bibliografiche e biblioteconomiche, già prorettore nell'Università di Macerata, ha portato avanti con intelligente dedizione e sincero calore umano tante attività prestigiose e impegnative. Amici e colleghi, collaboratori e allievi, offrono nel volume i loro contributi su temi di ricerca e di riflessione a lei cari, tra libri, biblioteche e società. -
Il diritto nella pandemia. Temi, problemi, domande
Il coronavirus (Covid-19) ha colpito direttamente la vita e la salute di un alto numero di persone e ha imposto a tutti un cambiamento che nessuno avrebbe mai immaginato: il confinamento, per limitare al massimo le possibilità di contagio. La situazione inedita che ne è conseguita costituisce una sfida per il giurista, suscitando domande e acuendo l'esigenza di un confronto al di là degli angusti confini dei rispettivi settori disciplinari. Il presente volume raccoglie l'esito delle prime riflessioni presentate in occasione di un seminario di studi promosso nell'ambito delle iniziative dei Corsi di dottorato giuridici e del progetto di Dipartimento di eccellenza su ""Diritto e Innovazione"""" dell'Università di Macerata. I contributi spaziano dalla storia del diritto al diritto costituzionale, dal diritto dell'Unione Europea al diritto comparato e internazionale privato, dal diritto dei trasporti al diritto del lavoro, dal diritto penale al diritto commerciale, dalla medicina legale al diritto processuale.""