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Giornale di storia Costituzionale-Journal of Constitutional history (2021). Ediz. bilingue. Vol. 41
Il Giornale di Storia costituzionale è un periodico semestrale nato nel 2001 con l'obiettivo di promuovere e raccogliere le ricerche e le proposte metodologiche inerenti i molteplici percorsi della storia costituzionale. Gli studi pubblicati si propongono di analizzare, in una prospettiva multidisciplinare e comparativa, i fondamenti e i caratteri di un complesso fenomeno storico e culturale che ha dato vita, pur in una diversità di forme e di concezioni, a un patrimonio comune. Tra presente e passato, gli studiosi del diritto, della politica, delle istituzioni, e più in generale i cultori delle scienze sociali riflettono e dialogano sul terreno del costituzionalismo, contrassegnato da profonde radici storiche e da crescenti tensioni. Divenuto ormai punto di incontro e di riferimento per le diverse pratiche della storia costituzionale, il Giornale - che pubblica saggi in varie lingue - si caratterizza per la ricchezza tematica e per la varietà di rubriche, alternando numeri miscellanei ad approfondimenti monografici. -
Regole, mercati e sentimenti morali
Molti dei più gravi problemi che la collettività si trova ad affrontare (per esempio, epidemie, crisi finanziarie, danni ambientali) emergono da interazioni fra individui i cui comportamenti, specialmente quelli con effetti nella sfera sociale, non possono essere governati con il mero ricorso a incentivi economici e sanzioni di legge. Del resto, il benessere individuale e quello collettivo dipendono, in misura crescente, dal dispiegarsi degli effetti di norme sociali quali reciprocità, solidarietà e fiducia. Ciò richiede che sia compreso anche il modo in cui le persone rispondono alle informazioni, alle leggi, agli appelli e, citando Adam Smith, ai ""sentimenti morali"""". Gli scritti raccolti in questo volume interdisciplinare contribuiscono all'analisi e alla discussione delle relazioni, e delle possibili sinergie, fra incentivi economici, norme giuridiche, valori etici e morali nell'orientare i comportamenti individuali nella collettività."" -
Il patrimonio storico-educativo come risorsa per il rinnovamento della didattica scolastica e universitaria: esperienze e prospettive. Ediz. multilingue
La forte attenzione registrata negli ultimi anni intorno al tema della tutela e della valorizzazione del patrimonio storico-educativo ha favorito la pubblicazione di studi e l'organizzazione di importanti occasioni di confronto tra gli studiosi a livello nazionale e internazionale. A fronte di tale vivacità di iniziative, si lamenta uno stato ancora iniziale degli studi dedicati non tanto alle potenzialità euristiche offerte dal patrimonio storico-educativo per il mondo della ricerca, quanto di studi indirizzati a indagarne il ruolo svolto dal patrimonio storico-educativo all'interno del rinnovamento della didattica, sia a livello universitario che scolastico in ogni suo grado. L'intento di questo volume, che raccoglie gli atti del II Congresso nazionale della Società Italiana per lo Studio del Patrimonio Storico-Educativo (SIPSE) del 2021, è quello di provare a colmare questa lacuna, avviando una prima discussione intorno ad un aspetto oggi strategico rappresentato dall'innovazione della didattica nel contesto universitario come in quello scolastico. In tal senso il volume vuole essere un'occasione, in conformità ai principi ispiratori della SIPSE che hanno da subito incoraggiato il confronto con il mondo della scuola ""militante"""", per allacciare un dialogo più fitto con i docenti di scuola primaria e secondaria impegnati nel rinnovamento della didattica nelle varie discipline."" -
«Incorreggibilmente birboni»? La vita nelle scuole elementari del quartiere Barca di Bologna nelle carte degli archivi scolastici (1955-1978)
Questa indagine esamina la raccolta completa dei registri di classe delle scuole elementari del Quartiere Barca di Bologna, in un periodo che precede, attraversa e segue gli anni del «miracolo economico». Grazie alla combinazione di dati statistici, notizie puntuali e testimonianze appassionate, i registri sono una fonte preziosa di notizie: la quantità e la provenienza degli alunni, la collocazione e l'adeguatezza delle scuole, gli argomenti affrontati in classe e discussi nelle prove d'esame, le risposte della scuola alla società in trasformazione, il mutevole atteggiamento degli insegnanti e la loro capacità di relazionarsi con le famiglie. Emergono così anche i cambiamenti che interessano questo quartiere di periferia in impetuosa espansione. Ed emerge la storia di persone protagoniste di una fase fondamentale della storia dell'educazione e della scuola a Bologna. -
Il comico, il sacro, l'osceno e altri nodi della letteratura medievale
Questo libro tratta di nodi di cui è difficile sottacere l'importanza. Il riso, una capacità propria ed esclusiva della specie umana; il riso che, associato a un'altra facoltà tipicamente umana, il linguaggio articolato, transita nel comico, nell'insieme di procedimenti atti a suscitarlo. L'importanza della sessualità per definire i lineamenti di una cultura - con gli annessi comportamenti prescritti o proscritti, ammessi o interdetti, in pubblico e in privato, fra intimi o fra estranei - motiva il territorio, cangiante e di estensione variabile, dell'osceno, nelle cui molteplici manifestazioni è riconoscibile un'aria di famiglia. Il sacro, colto nei testi della letteratura medievale e sotto la forma della religione, insieme istituzione, linguaggio, ideologia e rito. Ma il riso, al pari dell'osceno, può fare capolino fra i comportamenti e le rappresentazioni proscritte e interdette dal territorio sacro, eppure in qualche modo coinvolto, come la sfera sessuale del pari, in quanto latore di una potenza parallela. Sono proprio le intersezioni inattese, gli attraversamenti pericolosi, fra questi tre complessi, il comico, il sacro, l'osceno, che specialmente percorrono questo libro, perché è proprio nelle zone di passaggio, di confine, di incrocio, che si verificano quei fenomeni in grado di riconfigurare le norme, i comportamenti, le aspettative, i pregiudizi del mondo ordinario, illuminando con nuove luci e prospettive quanto una cultura dà per scontato. E dove la mente moderna indaga accorda disunisce, la civiltà medievale ci impone di rimescolare di nuovo ciò che riteniamo distinto una volta per tutte. -
Gli eroici anni trenta de «La giustizia penale». Lettere di Gennaro Escobedo a Giulio Andrea Belloni (1931-1941)
Questo libro inizia dalla fine, il 10 giugno 1940. Nel piano terreno del villino romano di Gennaro Escobedo si erano radunati assistenti di studio e redattori della rivista. Alla radio la voce di Mussolini annunciava l'ingresso in guerra dell'Italia. Insieme ai suoi presagi di distruzione e di morte, quel giorno segnava il crepuscolo dell'eroica stagione avviata dieci anni prima con la fondazione della parte più innovativa della rivista, i Presupposti del diritto e della procedura penale. Grazie allo scandaglio di un inedito epistolario, si ricostruiscono in queste pagine le fortune di quell'avvincente esperienza editoriale, frutto del sodalizio, intellettuale e umano, tra un avvocato-direttore e un criminologo-redattore. La rivista è «La Giustizia Penale», Gennaro Escobedo e Giulio Andrea Belloni furono gli artefici, nei febbrili anni trenta, di un originale laboratorio per le scienze criminali. Un fervido ""banco di lavoro"""" che produsse un vivacissimo lavoro redazionale e una fitta rete di solidarietà scientifiche fra Italia, Spagna, Francia, Germania, Brasile e Argentina. Sullo sfondo, il brusio della routine quotidiana, con le sue necessità e le sue urgenze, tra bozze da correggere e fascicoli da impaginare."" -
L'orizzonte della scrittura. Leopardi, «L'infinito», la traduzione
In occasione delle celebrazioni del Bicentenario della composizione de L’infinito (1819-2019), la Cattedra Giacomo Leopardi dell’Università di Macerata ha promosso un incontro interdisciplinare per riflettere sul rapporto tra la lingua poetica leopardiana e le altre lingue e sulle esperienze traduttive che l’hanno riguardata. I saggi qui raccolti seguono una parte ragguardevole del cammino di ricezione dell’idillio nelle letterature straniere (francese, russa, araba, bulgara), affrontando anche le implicazioni del testo con le lingue artificiali, i codici non verbali, la dimensione musicale. Premessa di Fabio Corvatta. -
L' avvenire dei ricordi
«'Indietro ci sei già stato' di Leonardo Botticelli e 'Carte sparse' di Paola Ciandrini sono opere diverse fra loro nello stile e nella impostazione ma entrambe dotate di notevoli qualità. Botticelli sceglie il genere del racconto lungo per narrare in prima persona le vicende di Giuliano, un uomo ormai attempato che ripercorre, sul filo della memoria e del rimpianto, una giovanile vicenda di fuga, viaggio, iniziazione amorosa e rinuncia. Ciandrini, con grande sapienza, delicatezza e con uno stile sicuro e coinvolgente, prende spunto da alcune sue ricerche storico bibliografiche e di archivio per immaginare una narrazione romanzesca di vicende realmente accadute e testimoniate, almeno nei loro tratti essenziali, proprio dai documenti reperiti. Nasce così un dittico narrativo, complementare e armonico nella sua varietà, che, grazie alla felice iniziativa concorsuale dell'Edizioni Università di Macerata, trova la giusta valorizzazione tramite la pubblicazione.» (Costanza Geddes da Filicaia) -
La storia dell'arte come disciplina scolastica. Dal primo Novecento al secondo dopoguerra
Il presente volume si configura come il risultato di un'organica indagine attinente a un filone di ricerca — quello relativo alla storia delle discipline scolastiche — già indagato con esiti estremamente significativi dagli studiosi di vari paesi europei ed extra-europei, ma ancora scarsamente approfondito nel nostro Paese. Incentrato sui dibattiti che tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del nuovo secolo portarono all'introduzione dell'insegnamento della Storia dell'Arte nei Licei classici della penisola e sull'evoluzione fatta registrare da tale insegnamento nel corso del ventennio fascista e poi, dopo la seconda guerra mondiale, nell'Italia democratica e repubblicana fino al '68, il volume costituisce il frutto di un approccio squisitamente interdisciplinare, nel tentativo di fornire una ricostruzione contestualizzata e organica delle caratteristiche storicamente assunte e del ruolo esercitato dall'insegnamento liceale della Storia dell'Arte nel corso del periodo esaminato. Esso si colloca in un panorama di studi e ricerche invero assai povero e, sulla scorta di un'ampia messe di fonti archivistiche e a stampa, intende offrire un originale e articolato approccio al tema, nell'ambito del quale è possibile individuare tre distinti livelli di analisi, tra loro strettamente correlati: quello concernente il dibattito teorico relativo all'impostazione e alle caratteristiche di fondo (contenuti culturali, destinatari, finalità, profilo degli insegnanti ecc.) da attribuire a tale insegnamento; quello relativo alla normativa scolastica e alle disposizioni riferite ai programmi, agli orari, ai libri di testo e ai supporti e materiali didattici, nonché alla formazione e al reclutamento degli insegnanti e alle caratteristiche rivestite dalla disciplina in seno al piano di studi del corso liceale; e, infine, quello che attiene al significato sociale e alle finalità culturali che, storicamente, sono stati attribuiti all'insegnamento scolastico della Storia dell'Arte nell'arco dell'oltre mezzo secolo che intercorre dalle prime iniziative ed esperienze didattiche avviate sperimentalmente all'inizio del secolo XX fino al '68 e alla radicale rimessa in discussione dell'impostazione culturale e formativa conferita alla disciplina dalla riforma Gentile del '23. -
Un bene per l'umanità
Nata nel 1867 a Varsavia, allora parte dell'impero russo, ma naturalizzata francese, Marie Curie è stata la prima donna a vincere un premio Nobel (1903, Fisica) per i suoi studi sulla radioattività e l'unica donna ad averne vinti due (1911, Chimica), quest'ultimo assegnatole per aver isolato il radio allo stato puro. È stata anche la prima donna a salire in cattedra alla Sorbona, dopo l'improvvisa scomparsa nel 1906 di suo marito Pierre, investito da un carro sotto la pioggia in Rue Dauphine a Parigi. La stessa Marie Curie morirà di leucemia a causa della costante esposizione alle radiazioni che, a tutt'oggi, rendono le sue carte e persino i suoi libri di cucina pericolosi da maneggiare. Così come per il precedente volume dedicato ad Alexander Fleming, la collana propone le prolusioni di un altro gigante della scienza contemporanea, il cui ingegno e spirito di sacrificio hanno significato così tanto per il genere umano, in un torno di tempo in cui è essenziale ricordare l'importanza della scienza per la difesa della salute e della vita di tutti. -
Diritto all'acqua e statuto della risorsa idrica. Con particolare riguardo a proprietà e tariffa
Il testo affronta il tema dello statuto della risorsa idrica nei rapporti con il principio di sostenibilità e con il riconoscimento dell'accesso di tutti all'acqua quale diritto fondamentale, muovendo dapprima dai contesti giuridici internazionale ed europeo per poi concentrarsi su quello italiano, analizzando nello specifico il duplice profilo della proprietà e della gestione dell'acqua e arrivando a trarre conclusioni e proposte ricostruttive anche per il tramite della comparazione con l'esperienza dell'Olanda. In un quadro di sintesi conclusivo il lavoro si sofferma su una proposta che riconduce la proprietà dell'acqua alla proprietà ambientale quale nozione in grado di evidenziare i limiti e le caratteristiche della risorsa e di fattore di riequilibrio tra istanze sociali, economiche e di sostenibilità negli usi della stessa. -
Noi, la vostra bandiera
Lo scopo essenziale e imprescindibile della Memoria non è il ricordare agli uomini del presente una pagina tenebrosa del passato, bensì quello di edificare la persona, un’etica, una morale e una spiritualità per un fine ultimo ineludibile alla coscienza umana: contrastare la zona del compromesso interiore che costituisce il principale ostacolo all’adesione incondizionata a quella humanitas che sola ci mette in grado di penetrare gli orrori della Storia e di costruire un mondo mai dimentico degli esiti nefasti dell’intolleranza, del sopruso, della logica del privilegio. Proprio perché l’evento Shoah è accaduto, sovrasta su chi vive il dopo la necessità di “incarnare” la Memoria, di conglobarla cioè nell’essere, nel pensare e nell’agire, come antidoto al ripetersi degli orrori, per essere in grado di riconoscere e di rifiutare analoghe dinamiche coercitive e discriminatorie. Spetta agli studiosi, ai cultori e agli specialisti scrutare e far conoscere ogni aspetto che ha reso possibile la Shoah, spetta a chiunque incarnare la Memoria per farne stile di vita, per essere noi la loro bandiera dopo l’ultimo testimone. -
Chromata. Lessico dei termini greci di colore. Vol. 3: Gamma
Nella cultura greca, il colore è una qualità strettamente legata alle cose, non separabile da esse: le contraddistingue in una loro caratteristica, intrinseca o acquisita, le identifica in rapporto ad altre, e le inserisce nella serie di analogie e di antitesi che strutturano l’universo. Il colore è inoltre una proprietà delle cose molto apprezzata e gradita per il piacere estetico che può procurare, ma è soprattutto una categoria della conoscenza, uno strumento per cogliere il mondo nella sua molteplicità, per individuare contrapposizioni o corrispondenze: la speculazione antica ne ha fatto un fenomeno rivelatore di processi nascosti, e lo ha utilizzato come esemplificazione del concetto stesso di movimento-mutamento, di metabolē. Il colore appare nella riflessione dei Greci più un qualcosa per conoscere che un qualcosa da conoscere. Il lessico cromatico è stato costantemente al centro dell’attenzione, fin dall’esegesi antica: il significato dei termini di colore nelle opere della letteratura greca rappresenta ancora oggi un tema di dibattito sempre più esteso, che non riguarda solo i filologi, o chi è impegnato nella difficilissima arte del tradurre, ma che coinvolge linguisti, psicologi, sociologi e antropologi che si occupano di percezione e di classificazione dei colori in varie lingue e culture. Leggendo le opere della letteratura greca, siamo in un primo momento disorientati di fronte alla ‘stranezza’ di notazioni che riflettono una sensibilità diversa, e di un lessico apparentemente senza ordine. In realtà, esso ha delle coordinate, che emergono solo se si amplia l’orizzonte di indagine, in quanto la terminologia cromatica non è isolabile da un sistema di interrelazioni, che si struttura a diversi livelli (percettivo, cognitivo, socio-culturale e comunicativo), e di cui il linguaggio in senso stretto è un elemento. Nonostante il grande interesse suscitato dalla classificazione, dalla nomenclatura e dall’impiego dei termini di colore in greco, non esiste per essi un lessico specifico. La ricerca che viene proposta intende colmare questa lacuna: essa potrà costituire la base e lo strumento per un necessario approfondimento delle numerose questioni, di varia natura, collegate con una terminologia molto più ricca e dinamica di quanto si sia in genere creduto. -
Tra mobilitazione giovanile e costruzione dell’identità nazionale. Luigi Bertelli/Vamba scrittore per l’infanzia dall’età giolittiana al primo dopoguerra
Il presente volume si propone di analizzare e valorizzare la poliedrica e significativa produzione dello scrittore fiorentino Luigi Bertelli/Vamba alla luce del complesso scenario politico e culturale italiano di fine Ottocento e inizio Novecento. Nello specifico, facendo riferimento alla sua attivita' letteraria ed editoriale rivolta all’infanzia e alla gioventu', il testo intende porre in luce le caratteristiche principali del progetto di educazione alla cittadinanza e di formazione delle coscienze morali elaborato da Vamba e proposto agli albori del XX secolo alle giovani generazioni borghesi. -
La nostra libertà e la libertà degli altri
Sbaglieremmo se pensassimo che le vere First Ladies americane siano solo quelle ritratte a colori. Eleanor Roosevelt, l’unica ad aver trascorso alla Casa Bianca ben quattro mandati, dal 1933 al 1945, ha saputo impressionare l’immaginario con la sua schiettezza, specie in ordine alle questioni razziali, la sua autonomia di pensiero – essendo stata la prima consorte presidenziale a scrivere regolarmente su giornali e periodici e a condurre programmi radiofonici –, la sua abilità diplomatica e politica in qualità di delegato degli Stati Uniti all’Assemblea Generale dell’ONU. Come Presidente della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani, è universalmente considerata la madre della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 ed è ancora oggi un fulgido esempio di libertà e determinazione femminili. Da queste prolusioni, tenute in diverse università americane e francesi fra il 1948 e il 1958, affiora la sua capacità visionaria fuori dal comune e il convincimento ideale con cui riuscì a promuovere il dialogo fra nazioni e culture diverse per la costruzione della pace, quando il mondo era appena sopravvissuto agli orrori della Seconda guerra mondiale e un nuovo totalitarismo contendeva alle democrazie il dominio della Terra. -
Poesie. Vol. 3
«Due prove d'esordio, entrambe vincitrici della terza edizione del 'Premio pubblicazione opera inedita', condividono le pagine di questo volume: la silloge Bussole rotte di Daniela Calzone e il poemetto Canto di me stessa di Sofia Russo. La prima è il diario di un percorso introspettivo che approda gradualmente alla scoperta della poesia; il secondo un poemetto omogeneo per tono e contenuto, che delinea, attraverso scorci e illuminazioni, la storia intima di un rapporto amoroso. Seppur lontane per stile e ispirazione, entrambe le raccolte trovano un comun denominatore nel richiamo alle forme e all'immaginario della tradizione lirica occidentale, su cui innestano un discorso poetico ricco di sfumature emotive e non privo di spunti di originalità tematica ed espressiva.» (Dalla Prefazione di Michela Meschini) -
Veneficium. Storia di un crimine atroce
Il veneficio, crimine più volte definito atrocissimo e femmineo per le sue vili e premeditate modalità di realizzazione mediante il veleno, porta con sé i timori di epidemie e pestilenze come punizioni divine per i propri peccati, di oscure magie opera di demoni, streghe o spiriti malvagi, così come una sanguinosa storia di intrighi di corte, morti inspiegabili e tradimenti eclatanti. Ogni epoca ha tracciato i confini incerti del veneficium, di volta in volta ambiguamente vicino alle categorie di maleficium, di homicidium, e infine di proditio. Ma la sua storia giuridica dimostra come esso sia stato sempre qualcosa di più che una delle svariate modalità con cui si può sopprimere la vita altrui, assumendo una valenza propria e dei confini autonomi. Ricostruire questa storia vuol dire innanzitutto avventurarsi nei meandri del diritto di antico regime e, successivamente, esplorare come nell'età moderna e contemporanea sussistano continuità, rotture, affioramenti e nuovi inabissamenti che caratterizzano tale controverso crimine fino agli albori della codificazione ottocentesca. -
Cenerentola a scuola. Il dibattito sull’insegnamento della storia dell’arte nei licei (1900-1943)
Il volume ripercorre le origini e i primi sviluppi fino alla seconda guerra mondiale dell'insegnamento scolastico della storia dell'arte, ricostruendo il vivace e articolato dibattito che, a partire dal principio del secolo XX, coinvolse storici dell'arte, artisti, politici, insegnanti, pedagogisti e uomini di scuola attorno all'introduzione del nuovo insegnamento nei licei e alle caratteristiche (programmi, orari, manuali e sussidi didattici) che esso avrebbe dovuto avere nel quadro dell'istruzione secondaria superiore. Dell'insegnamento della storia dell'arte, introdotto ufficialmente come disciplina obbligatoria nei licei classici dalla riforma Gentile del 1923, l’Autrice ricostruisce le vicissitudini degli esordi e le notevoli difficoltà che lo caratterizzarono nel corso del ventennio fascista, al punto da spingere Adolfo Venturi, che ne era stato uno dei maggiori artefici, a parlare di tale disciplina come della «Cenerentola» della scuola italiana. La ricchissima antologia di testi posta in appendice al volume offre un inedito e straordinario spaccato del confronto avviato fin dai primi del Novecento tra gli studiosi della disciplina intorno alle finalità e ai contenuti di una storia dell'arte per la prima volta impartita non solamente nelle aule universitarie ma anche nelle scuole secondarie superiori. -
Nel segno della cura del bene. Scritti in onore di Luigi Alici
I contributi che compongono il volume in onore di Luigi Alici restituiscono la grande varietà dei temi con cui il filosofo, professore emerito di Filosofia Morale, si è confrontato e continua a confrontarsi. Lo stile profondo, rispettoso e insieme libero con cui egli si è sempre accostato all'indagine filosofica, le linee fondamentali della sua ricerca sottile e appassionata, che si è nutrita di ascolto e condivisione, lasciano emergere una solida e attuale proposta di comprensione del bene e di come questo possa concretamente realizzarsi nella storia. -
Povertà e rilancio economico degli Enti di Terzo Settore (ETS)
L’economia sociale unendo redditività e solidarietà può svolgere un ruolo essenziale di rafforzamento della coesione sociale, generando una visione di economia fondata su forme di sviluppo sostenibile. L’associazionismo non lucrativo esprime, infatti, elementi di originalità per la sua capacità di coinvolgere le persone, costruire legami sociali, mettere in rete competenze e, infine, sperimentare soluzioni innovative. Prefazione di Rocco Pennacchio.