Sfoglia il Catalogo feltrinelli019
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4041-4060 di 10000 Articoli:
-
Dimitri Fagbohoun. The journey of Erzulie. Catalogo della mostra (Milano, 6 febbraio-19 aprile 2020). Ediz. italiana e inglese
"Nato nel Benin, cresciuto in Cameron e trasferitosi poi a Parigi da più di vent'anni, Dimitri Fagbohoun (Benin, '72) proietta nell'arte la propria composita identità transculturale, e spaziando fra scultura, video e installazioni, si spinge verso un eclettismo grammaticale che esalta temi quali il ricordo, la politica, la religione e la dimensione poetica dell'esistenza. In una narrazione visionaria che gioca sugli equilibri fra visibile e non visibile, l'artista si confronta con la vulnerabilità dell'essere umano, esplorandone i processi di creazione e distruzione. In questo attraversamento viscerale, la magia della memoria, così come la decostruzione della realtà consentono di raggiungere una dimensione percettiva inedita e, per questo, assolutamente umana"""" (dal testo """"La 'scultura sociale' di Dimitri Fagbohoun"""" di Silvia Cirelli). Catalogo della mostra """"Dimitri Fagbohoun. The Journey of Erzulie"""", 6 febbraio-19 aprile 2020, Officine dell'Immagine, Milano." -
Sandro Magnoler
Monografia dedicata all'opera dell'artista Sandro Magnoler (Treviso, 1960). ""Ci concentriamo [...] sul desiderio dell'artista di aprirsi all'immaginazione dello sguardo di colui che incontra le sue opere e a quell'universo di suggestioni che sono capaci di produrre e suscitare accogliendo, con una consapevolezza definita e puntuale, l'animo e il sentimento dell'altro. Ogni suo lavoro pare catalizzare, oniricamente nel modo, proceduralmente nella concretezza del reale, una fenomenologia di """"impressioni"""" che spostano continuamente il loro assetto dall'emersione di ricordi sopiti e di pensieri interiori alla certezza della verità concreta dello stato delle """"cose"""" che abitualmente ci appaiono nel quotidiano nostro vivere"""". Dal testo Ri-creazione: le nuove altre possibilità narrative della materia e della forma delle """"cose"""" di Matteo Galbiati."" -
Arteam Cup Focus Genova. Arte in centro
L'Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina (SV) presenta il catalogo di Arteam Cup Focus Genova Arte in Centro, sei mostre realizzate in collaborazione con sei gallerie del centro di Genova: Prisma Studio, UnimediaModern Contemporary Art, VisionQuesT 4rosso - Contemporary Photography, Studio Rossetti, Guidi&Schoen Arte Contemporanea e ABC-ARTE (26 giugno - 25 luglio 2020). Arteam Cup Focus Genova Arte in Centro - che nasce come ""premio speciale"""" all'interno di Arteam Cup, concorso d'arte contemporanea ideato e promosso dall'associazione albissolese - riunisce sei """"premi di galleria"""" e ne amplifica la portata grazie alla sua logica territoriale fortemente partecipativa. Gli artisti, protagonisti dell'evento genovese e selezionati dalle rispettive gallerie nell'edizione 2019 di Arteam Cup, tenutasi a Villa Nobel a Sanremo (IM), sono: Mona Lisa Tina, Armida Gandini, Shoko Okumura, Fabrizio Ferrari, Silvia Infranco e Fabio Tasso."" -
OfficinArs edizione 2019-2021. Tra naufragi e voli
Catalogo del premio d'arte Officinars edizione 2019-2021 Tra naufragi e voli, Villa Sistemi Reggiana, Reggio Emilia. Parte 1: 23 novembre - 21 dicembre 2019, artisti selezionati: Alessandra Calò, Giacomo Modolo, Silvia Paci, Ersilia Sarrecchia, Angela Viola. Parte 2: dicembre 2021, artisti selezionati: Francesco Amorosino, Alessandra Brown, Sofiya Chotyrbok, Giacomo Infantino, Romain Kulczycki. ""In questo anno pandemico, nessuno si sarebbe mai aspettato che un tema sul naufragio e sul volo fosse così assolutamente propizio e centrato. Poiché nonostante le opere vincitrici siano state realizzate nell'anno precedente alla pandemia, in questi tempi tumultuosi le loro poetiche assumono un significato ancora più pregnante e incisivo. Il dolce naufragare è divenuto difatti un combattere quotidiano le onde di un mare in burrasca che ti sorprende alla spalle e nel momento in cui la cultura viene relegata a bene accessorio e obsoleto, è giusto ribadirne l'importanza. Gli artisti hanno difatti lavorato in modo suggestivo e originale al tema, pur in tempi non sospetti, mostrando come ci sia sempre un margine attendibile tra la caduta e la ripresa"""". (Francesca Baboni)"" -
Roberto Ghezzi. Naturografie. Ediz. illustrata
Monografia dedicata all'opera dell'artista Roberto Ghezzi (Cortona - AR, 1978). ""La mia potrebbe essere definita una """"pittura attraverso la Natura"""". In questa ricerca, riducendo ai mini termini, l'artista agisce preliminarmente studiando un luogo, progettando l'installazione, scegliendo i materiali con i quali sarà realizzata e preparando questi ultimi al dialogo con l'ambiente. Segue la posa dei supporti (per lo più tele in vario tessuto) nei siti prescelti: boschi, montagne, laghi, fiumi e oceani di tutto il mondo. La """"natura"""", dal giorno dell'installazione in poi, agirà sulle tele indisturbata con tutte le sue forze, in un continuum che si protrarrà senza soluzione di continuità sino al momento del prelievo finale. Nascono così opere che non rappresentano il paesaggio, ma lo sono""""."" -
Laura Giardino. La luce oltre. Ediz. italiana e inglese
Pubblicato in occasione della mostra ""Laura Giardino. La luce oltre"""", a cura di Elena Pontiggia, 19 settembre - 31 ottobre 2020, AreaB, Milano. Protagonista del nuovo ciclo pittorico di Laura Giardino è la città di Milano, non nel suo volto più noto e riconoscibile, ma nei suoi scorci """"privati"""", orizzonte delle passeggiate notturne dell'artista. Rimangono alcuni punti fermi che costituiscono la sua cifra stilistica. In particolare, l'uso antinaturalistico della luce: una luce artificiale e notturna che, curiosamente, non rende i paesaggi urbani cupi, ma vivaci e brillanti, come se il buio facesse spiccare i colori con maggior forza. Una luce che è oltre, e che viene da un oltre inafferrabile. La figura umana scompare o, meglio, viene totalmente presa in carico da chi osserva l'opera."" -
Nataly Maier. Percorsi di pittura 1990-2020. Ediz. illustrata
Questa ampia monografia, senza alcuna pretesa di essere esaustiva e ultimativa rispetto l'analisi critica del percorso trentennale dell'artista, si propone come, essenziale e doveroso, momento di importante e sostanziosa riflessione sull'articolata e complessa (pur coerentemente logica nel suo diversificato e frastagliato insieme) ricerca di Nataly Maier. Uno dei dati che, infatti, emerge fin da subito, rispetto un'osservazione complessiva di questo ampio arco temporale della sua lunga esperienza artistica ad oggi condotta, è proprio la costante, iterata e convinta, apertura del suo sguardo e del suo pensiero che concede alla pratica artistica la possibilità di mantenere attive e propositive diverse vie, risoluzioni, formulazioni e immaginari alla logica espressiva del suo colore e, nel complesso generale, della sua pittura. Dal testo La narrativa del colore negli infiniti percorsi della pittura. Nataly Maier, trent'anni di osservazioni cromatiche di Matteo Galbiati -
#Acasatuttibene. L'arte ai tempi del coronavirus: un diario corale
«Nato in quarantena come progetto editoriale online su espoarte.net, #acasatuttibene diventa un libro. Dal 2 aprile 2020 ad oggi tante le voci che ci hanno accompagnato, dalla Fase 1 alla Fase 3, in un viaggio corale all'interno del tempo e dello spazio. 100 artisti e 50 personalità dell'arte e della cultura, attraverso opere e testi inediti, si uniscono in un'unica voce all'interno di un volume composto da un flusso di immagini e parole come in un diario personale e, allo stesso tempo, collettivo. A Casa Tutti Bene è composto da una ""teoria"""" di artisti, uomini e donne di cultura che hanno scelto di condividere con noi il loro tempo, oggi, così dilatato e così compresso.»"" -
Ettore Frani. Lo splendore del nero
"Splendor"""" nella metafisica medievale indica il rifulgere della forma: la forma è principio di intelligibilità, confine e delimitazione del caos della materia, la quale è per se stessa, appunto, informe. Al contrario il nero è indistinzione, impossibilità di riconoscimento delle forme, abisso e fascino proprio della notte. La questione che questa pittura pone non è se ci sia una luce che dissipa l'oscurità, ma una luce propria del nero, grazie alla quale il nero come tale risplenda. Entriamo dunque nel nero, nella sua splendida, generativa materia. (Roberto Diodato)" -
Alessandro Bazan. Astratta. Ediz. illustrata
Quale forma potrebbe assumere oggi un ""realismo pittorico"""" contemporaneo? Alessandro Bazan si pone esattamente questa questione. I suoi cicli pittorici si possono dividere in due linee espressive: le vicende intime, ambientate in spazi interni, e le storie pubbliche, ambientate in paesaggi esterni. In entrambi i casi siamo catapultati davanti a un frame, un fotogramma fermato di quello che certamente è il film - o il video - di una storia che comprende un prima e un dopo. In questo caso i titoli sembrano più quelli di uno sceneggiato che di un quadro: anche i più icastici [...] ci costringono a osservare meglio ciò che l'artista ha dipinto, per scoprire quale asimmetria leghi l'immagine al (possibile) racconto indicato dalla parola. Estratto dal testo di Marco Senaldi Pubblicato in occasione della mostra """"Alessandro Bazan Fulvio Di Piazza. Astratta"""", a cura di Marco Senaldi, 28 maggio - 8 agosto 2020, Galleria Giovanni Bonelli, Milano."" -
La via dell'ambra. Reloading. Catalogo della mostra (Firenze, 23 ottobre-12 novembre 2020). Ediz. italiana e inglese
Catalogo pubblicato in occasione della mostra ""La via dell'ambra. Reloading"""", bipersonale di Lolita Timofeeva e Valentinaki, a cura di Mattia Lapperier, Palazzo del Pegaso, Firenze, Spazio espositivo """"Vetrina Expo Comuni"""", 23 ottobre - 12 novembre 2020. Le due artiste, accomunate dall'amore per la Lettonia, la propria terra d'origine, e per l'Italia, dove hanno scelto di vivere e lavorare, si sono unite per rendere omaggio ai due Paesi e alla loro storia di appartenenza europea. Hanno scelto la metafora dell'ambra per affrontare il tema della memoria, completandosi attraverso il dialogo tra due visioni: una sul passato e l'altra sul futuro, senza trascurare il drammatico presente."" -
Ilaria Gasparroni. Ripartire dal ricordo. Ediz. illustrata
Catalogo pubblicato in occasione della mostra ""Ilaria Gasparroni. Ripartire dal ricordo"""", a cura di Serena Filippini, Forte Strino, Vermiglio (TN), 18 luglio-13 settembre 2020. Il percorso espositivo di """"Ripartire dal ricordo"""", attraverso alcune opere scultoree in marmo, dà vita ad un intenso dialogo con i suggestivi spazi del forte austro-ungarico. Le opere di Ilaria Gasparroni (Sant'Omero, TE, 1989) si collocano a metà strada tra presente e passato perché, pur utilizzando un materiale, il marmo, che nei secoli è stato impiegato nell'arte dai più grandi artisti di ogni epoca, rimangono ancorate alla contemporaneità che stiamo vivendo, per modalità di utilizzo, per tematiche affrontate e per evidenti motivi generazionali legati alla giovane età dell'artista. Fin dalla loro essenza, quindi, esse possiedono un profondo legame con il Forte Strino e il suo essere simbolo del passato, ma nello stesso tempo testimone del presente, dal momento che, essendo museo, continua a raccontare storie e vive nell'oggi, anche attraverso le mostre d'arte contemporanea che negli anni, a partire dalla sua apertura nel 1998, esso ha ospitato."" -
Black mode
Catalogo pubblicato in occasione della mostra ""Black Mode"""", a cura di Alberto Fiz, 12 settembre - 4 novembre 2020, E3 arte contemporanea, Brescia. Black Mode è una mostra che intercetta lo sguardo mobile dello spettatore attratto dal non colore, così come avviene per il suo opposto, il bianco. Da Kazimir Malevich a Alberto Burri, il nero è inteso come elemento embrionale che contiene in potenza tutte le cose e, in base a queste premesse, si dipana il percorso di una rassegna variegata e originale nell'ambito della quale si confrontano approcci differenti ad una medesima suggestione. Utilizzando le parole del filosofo Alain Badiou, si potrebbe affermare che Black Mode va incontro alla """"sintesi infinita delle luci all'interno del nero"""". Sculture, video, installazioni, sono solo alcune delle modalità attraverso cui viene messo in scena un vero e proprio caleidoscopio di proposte e opportunità che si sviluppano in una dimensione dialettica e relazionale. Artisti coinvolti: Domenico Bianchi, Paolo Canevari, Bruno Ceccobelli, Davide Coltro, Riccardo De Marchi, Emmanuele De Ruvo, Matteo Gironi, Christine Liebich, Gerold Miller, Susan York."" -
Ilaria Gasparroni. Unmade. Catalogo della mostra (Torino, 22 settembre-23 ottobre 2020)
Pubblicato in occasione della mostra ""Ilaria Gasparroni. Unmade"""", a cura di Livia Savorelli, 22 settembre-23 ottobre 2020, Gagliardi e Domke, Torino. «Il titolo della mostra è Unmade (incompleto, disfatto) e corrisponde alla visione dell'uomo di oggi che vive in una realtà caotica e senza valori, che agisce con l'unica prospettiva di abbattere tutte le cose belle che abbiamo intorno come la natura, il cosmo e lo stesso essere umano; diventa fondamentale tornare indietro nella memoria fino ai ricordi della nostra infanzia e riscoprire così la nostra purezza»."" -
Willy Verginer. Rayuela. Catalogo della mostra (Trento, 15 ottobre 2020-28 febbraio 2021). Ediz. italiana e inglese
Monografia pubblicata in occasione della mostra ""Willy Verginer. Rayuela"""", 15 ottobre 2020 - 28 febbraio 2021, Studio d'Arte Raffaelli, Trento. Odles, Steles, Paja, e Planadices: con queste quattro parole ladine, che indicano ciascuna un diverso stadio del legno, Willy Verginer descrive la materia con cui lavora, dando vita a narrazioni sul filo dell'assurdo. Per Rayuela, la sua prima personale allo Studio d'Arte Raffaelli di Trento, l'artista gardenese presenta una nuova serie di lavori il cui tema ruota attorno al """"gioco del mondo"""", presente in tutte le culture e paradigma della vita stessa. A partire dall'omonimo libro cult di Julio Cortázar, il lavoro di Verginer si snoda attraverso un percorso scultoreo in cui protagonista principale è la materia lignea, lavorata con sapienza artigianale e dipinta secondo la densità simbolica del colore."" -
Antonio Marchetti Lamera. Prima e dopo lo Zenit. Ediz. italiana e inglese
La ricerca artistica di Antonio Marchetti Lamera (Bergamo, 1964) si avvale esclusivamente della pittura e del disegno, i quali nella sua pratica sono i mezzi efficaci e puntuali per sintetizzare e ricomporre le immagini che provengono dallo sterminato archivio fotografico dell’artista.La sua pittura è caratterizzata dall’impiego di una palette minimalista e da un’estrema liquidità del segno, poetico ed evocativo insieme.In occasione della mostra personale ""Eclissi e riflessi. La rivoluzione di Aristarco"""" (28 gennaio - 11 marzo 2023, Studio la Città, Verona), a cura di Matteo Galbiati, viene presentata la nuova monografia dell’artista – accompagnata da un testo di Matteo Galbiati – in cui si ripercorre il suo percorso espositivo dal 2011 ad oggi."" -
Monica Gorini. Synthèse visuelle. Scomporre in frame l'attimo Il diario di una ricerca. Ediz. italiana e inglese
A settantaquattro anni Claude Monet iniziava il suo ultimo e monumentale progetto: i pannelli per l'Orangérie. Su dodici tele dalle dimensioni maestose e per più di dieci anni, Monet ha lavorato a quello che possiamo definire il suo testamento artistico e spirituale: le Ninfee. Il racconto di Monica Gorini ha inizio proprio dai luoghi vissuti da Monet: da Etretat, Honfleur, Le Havre e Giverny. Per due anni Monica ha idealmente dialogato con il Maestro in un lungo viaggio, geografico botanico ed artistico, ricco di emozioni, di immagini, di ricerche e di scoperte che ha racchiuso tra le pagine di questo diario, in una narrazione coinvolgente, ricca di riferimenti culturali e umani. Con le ninfee negli occhi, la pittura di Monet nel cuore e il desiderio di colore nella testa, Monica ha poi cercato la propria dimensione artistica traducendo le ""impressioni"""" in un linguaggio concettuale. L'obiettivo, quindi, non è rifare Monet, dipingere i fiori o il paesaggio di Giverny, bensì trovare, attraverso i luoghi della sua pittura, il """"segreto del colore"""" e trasformarlo in una sorta di legge empirica, in un personale sistema cifrato che racchiude la natura, l'anima e la psiche."" -
40 days. Artisti in quarantena. Ediz. illustrata
Il progetto 40 DAYS - Artisti in quarantena - a cura di Mattia Lapperier, da un'idea di Elena Francia Gabriele, in collaborazione con il progetto From Studio Lockdown, supportato dall'agenzia londinese EFG Art Ltd - nasce durante il periodo di lockdown, tra marzo e maggio 2020, per raccontare le sperimentazioni artistiche del confinamento: un'opportunità di confrontarsi con un'arte scaturita in un momento così singolare, veicolando anche un messaggio positivo di speranza, un segnale di ripresa, che solo il linguaggio universale dell'arte può comunicare in modo così efficace, persino nell'epoca del distanziamento sociale. Artisti coinvolti: Massimo Angei, Andrea Bianconi, Andrea Bruschi, Valeria Dardano, Lorenzo De Angelis, Sabino De Nichilo, Giorgio Distefano, Andrea Famà, Giovanni Frangi, Federica Gonnelli, Luca Matti, Federico Montaresi, Leonardo Moretti, Giulio Zanet. -
Arteam Cup 2020. Contemporary Art Prize. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra finale del premio d'arte contemporanea Arteam Cup 2020, sesta edizione. La mostra con le opere dei 60 finalisti, a cura di Matteo Galbiati, Livia Savorelli e Nadia Stefanel, alla Fondazione Dino Zoli di Forlì, dal 24 ottobre al 5 dicembre 2020. -
Giulia Spernazza. Strati d'animo
Catalogo della mostra ""Giulia Spernazza. Strati d'animo"""", a cura di Anna Lisa Ghirardi, MuSa - Civica Raccolta del Disegno di Salò, 11 ottobre 2020 - 10 gennaio 2021. Giulia Spernazza è vincitrice del Premio Speciale Residenza Civica Raccolta del disegno di Salò ad Arteam Cup 2019.""