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Roma all'aperto
Questa guida intende raccontare ai romani principalmente, ma anche ai numerosi turisti italiani che visitano Roma per un week-end nei mesi più accoglienti e caldi dell'anno, cosa fare, dove andare, cosa vedere, quali possono essere gli indirizzi migliori per gustare un aperitivo o mangiare lontano dal caos, dal traffico, dal rumore e dai tubi di scappamento delle macchine. Indirizzi noti accanto ad altri scovati in queste settimane ed ancora poco conosciuti al grande pubblico, alcuni particolarmente adatti alle famiglie, altri per single o per coppie di innamorati alla ricerca di luoghi romantici dove concedersi magari una promessa d'amore eterno. -
Roma. Ediz. italiana e inglese
Floreani all'astrattismo storico aggiunge la sua passione per il passato, per fonti remote: la nostra attualità è retrospettiva per vocazione esistenziale e atemporale per destino. Roberto gestisce alla grande la sua origine veneziana, liquida, tutto passaggi, mutazioni, velature, trasparenze, mescolandola a una durezza quasi minerale, rocciosa. La luce e la pietra: stanno nei titoli delle sue opere. -
Intervista a Salvador Dalì
"Allora ragazzi ricordatevi: si parte domani mattina alle 9:30. Ci vediamo quindi alle 9 in stazione...ci troveremo dopodomani mattina direttamente a Barcellona. Ah, dimenticavo. Il treno si chiama Salvador Dalì"""". Ma...a bordo del treno succedono cose...incredibilmente surreali! Una nuova avvincente avventura raccontata nel V EFFE NEWS da Guido, il pittore, e da Giuditta e Alice. Fra strani controllori di treno e quadri e sculture che si animano si svolge un'insolita e indimenticabile gita di classe con la straordinaria partecipazione di Salvador Dalì. Età di lettura: da 10 anni." -
Seduto ad arte e illuminato. Ediz. italiana e inglese
L'eccitazione dell'idea creativa, vissuta come strumento del cambiamento, contagia progressivamente ogni cosa circonda il pianeta di Roberto Fallani e in breve diventa stimolo per criticare gli oggetti dell'indutria massiva e denunciarne il loro distacco dall'esistenza affettiva dei possessori. Questa premessa può aiutare a non confondere il primato della forma enunciato nelle opere di Fallani da quello dell'estetica tout court che con una certa disinvoltura e senza esaminare le ragioni delle scelte, pretende di educare il pubblico imponendo parametri ideologici e materialisti al consumo delle icone. -
Dall'Alcàntara alla Mancia. Pensieri, colori e forme del cavaliere arancione. Ediz. illustrata
"Rimane comunque da risolvere un problema - così scrivevo della pittura di Giuseppe Maninno nel 2001 - se problema vuol essere, con il quale sfidiamo il lettore ed a cui ognuno può dare la propria soluzione. In una futura storia dell'arte contemporanea della fine XX e inizio XXI secolo dove inserireste la pittura di Mannino? Fra i post-post espressionisti italiani o fra i selvaggi tedeschi, il pop oppure in quel limbo di artisti senza tribù?""""" -
Leopardi e il senso dell'animo
"Dopo la condanna di Croce e dei crociani all'ultimo Leopardi, la rivalutazione della produzione dopo il 1830 è stata opera di Binni, Timpanaro, Luporini, per citarne qualcuno. """"La ginestra"""", in particolare, è stata considerata come l'inizio di una nuova esperienza poetica, interrotta bruscamente a causa della morte del poeta. Si mettono in luce sia la densità concettuale (il pensiero che diviene poesia, il pensiero poetante), sia l'eroicità e il titanismo di quest'ultimo periodo, espressioni, a detta di tanti critici, di una nuova e più combattiva visione della vita che ha le sue radici nel Pensiero dominante."""" (Binni)." -
Il FAI per Roma. Vent'anni di tesori rivelati
La nobiltà di via Giulia da palazzo Farnese a palazzo Sacchetti. I misteriosi sotterranei delle Terme di Caracalla e le segretissime camere di San Fiilippo Neri nel Complesso dei Filippini. La violata inviolabilità della sede della Banca d'Italia. La raffinatezza sorprendente della parte più segreta del Quirinale. Questi e molti altri luoghi, oltre 50, sono stati i protagonisti delle Giornate di Primavera organizzate dal FAI (Fondo Ambiente Italiano), che quest'anno si apprestano a celebrare la loro ventesima edizione. La guida ""Il FAI per Roma. Vent'anni di tesori rivelati"""" ripercorre la storia di questi particolari luoghi."" -
Miti ladini delle Dolomiti. Ey de Net e Dolasìla
Ey de Net e Dolasìla racconta la caduta del Regno di Fanes che la tradizione orale ladina immagina tra le Dolomiti. Storie del tempo prima del tempo, veri e propri miti delle origini, in cui tatti umani e divini sono regolati secondo gli imperscrutabili disegni del fato. Anche se Fanes è destinato a scomparire, l'alternarsi di luce ed ombra promette l'avvento di un nuovo inizio. Nessun regno avrebbe mai potuto sopravvivere tra le rocce delle Dolomiti, ma la stori di un popolo, che discende dalle marmotte ed e governato da potenze primordial sì. Lo dicono i miti ladini dei Monti pallidi. -
Venezia e i miei cappuccini
Venezia! Solo pronunciarne il nome evoca un'emozione dal sapore esotico e romantico, una città che da secoli incanta uomini e donne di tutto il mondo; e il mondo, invaghito della sua bellissima fragilità, trema per la sua sorte. Sorseggiare un semplice cappuccino in una delle sue piazze, comprese quelle meno rinomate e prive di architetture importanti, dà felicità a chi sa guardare la città con amorosa pazienza. Ciò induce la fantasia a eliminare, come si potrebbe fare con i petali di un grosso bocciolo di rose, gli edifici più immediati e moderni per raggiungere il cuore antico della città. E andando ancora più indietro nei secoli, ai tempi in cui la rosa era un seme, appaiono alla mente tanti isolotti verdi e deserti. -
Luigi Calamatta (1801-1869). Incisore e patriota in Europa
Il 150° anniversario dell'Unità d'Italia si presenta come occasione per conoscere l'affascinante e poliedrica vicenda biografica di Luigi Calamatta (Civitavecchia, 1801 - Milano, l869), ""genio del bulino"""" che affiancò ben presto l'attività politica di patriota italiano esule volontario tra Parigi e Bruxelles, all'attività artistica di geniale traduttore dei più grandi maestri del presente e del passato, da Ingres (del quale fu intimo amico) a Delaroche, da Scheffer a Delacroix, da Raffaello a Leonardo e Guido Reni. Ben introdotto negli ambienti della cultura repubblicana e liberale della Francia, del Belgio e dell'Italia, Calamatta fu partecipe appassionato non solo alla causa italiana aderendo al pensiero mazziniano sin dalla fondazione della Giovine Italia, ma anche all'idea maturata in ambiente francese durante le rivoluzioni del 1848 di quel che può essere considerato l'embrione della nascita dell'Unione Europea, la creazione di una """"Repubblica Universale"""". Questo volume, promosso dalla Presidenza del Consiglio - Unità Tecnica di Missione per le Celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, ripercorre le tappe della vicenda biografica di Calamatta soffermandosi sugli episodi e sulle relazioni di amicizia e d'interesse che lo videro protagonista in ambito artistico e politico."" -
Le botteghe dell'artigianato artistico e tradizionale del Lazio
Il Lazio è ricco di imprese artigiane, laboratori e botteghe che creano e producono oggetti unici, coniugando con successo antiche sapienze, straordinarie professionalità e nuove tecnologie. Si tratta di piccole e dinamiche aziende, radicate nei rispettivi territori, che necessitano di attenzione, sostegno e tutela: rappresentano, infatti, un patrimonio irripetibile di conoscenze e abilità progettuali. -
Ci vediamo da Aragno
"Probabilmente i benevoli quattro lettori di queste pagine (Manzoni pensava che ne avrebbe avuto venticinque, Guareschi solo ventitre, io, di conseguenza non posso sperare di averne più di quattro) si chiederanno perché una persona che nella sua vita ha esercitato una professione così diversa dallo scrittore, usando più il lapis che la macchina da scrivere, si sia decisa, ormai alla soglia della terza (o quarta?) età, a scrivere un libro di ricordi legati ad un vecchio caffè: il Caffè Aragno. La ragione che mi ha indotto a buttare giù queste poche righe senza pretese, è da ricercarsi nel desiderio di rivivere, come in un sogno, quell'atmosfera ormai scomparsa, che caratterizzava quei quattrocento metri quadrati situati nel centro storico di Roma, in cui convenivano, ma sarebbe più giusto dire stanziavano per ore, i rappresentanti della elite della vita politica, della cultura, dell'arte del nostro Paese, così interessanti per l'occhio e l'udito di un giovane studente di architettura, quale ero io negli anni '50, sempre in cerca di esperienze artistiche e culturali nuove.""""" -
Itinerari nelle ville storiche. Villa Borghese, Villa Doria Pamphilj, Villa Torlonia
Villa Borghese, Villa Doria Pamphilj, Villa Torlonia. Roma racconta le sue ville, nella loro storia, tra verde e cultura, ma anche nella contemporaneità degli interventi di restauro e recupero effettuati negli ultimi anni. Il risultato è una proposta di itinerari alla scoperta e riscoperta dei luoghi e dei tanti tesori al loro interno, ma anche una sorta di testimonianza del ""fatto"""", tra mantenimento, comunque spesso straordinario, delle strutture già presenti e invenzione dei loro utilizzi."" -
La pittura a Roma dal futurismo ai giorni nostri. Concorso di pittura, premio Catel 2012
Da qualche anno il Premio Catel, promosso dalla Fondazione omonima, è diventato un punto di riferimento per gli artisti provenienti dalle accademie di belle arti di Roma e del Lazio. Quest'anno la partecipazione al concorso, che si conclude come di consueto con una mostra collettiva, è stata allargata alle fondazioni d'arte contemporanea romane. Il premio 2012 è dedicato alla pittura, cenerentola dell'arte contemporanea in cui pare vigere la norma non scritta da nessuna parte che nelle mostre di tendenza, alla moda, ce ne debba essere il meno possibile, nel tentavo di evitare i virtuosi del pennello e dimenticando l'unicità della tradizione pittorica italiana. Ma esiste ancora la pittura? é forse per cercare di addentrarsi in questo mistero e cercare di sfatarlo che 47 artisti hanno aderito al premio Catel 2012; a ciascuno di loro viene dato spazio nella mostra collettiva finale presso l'Ex Gil messo a disposizione con dalla Regione Lazio. -
Semplice. Complesso
"Sul piano linguistico il punto rappresenta l'interruzione ed è dunque percepito come segno negativo, ma allo stesso tempo esso rappresenta un ponte poiché consente di collegare una frase con l'altra. Nelle opere di Tamburi questa ambivalenza è perfettamente percepibile, così il punto esercita una doppia funzione nella sua qualità di elemento di cesura ma anche di """"liaison"""", configurandosi come l'unità minima e indispensabile alla costruzione dell'immagine. Il punto è l'unità di misura che permette la formazione di strutture organizzate, talora semplici talora complesse, statiche o dinamiche con effetti di giocosa inventiva o di profonda estatica contemplazione.""""" -
Storie e segreti a via Margutta
Via Margutta: uomini e donne provenienti da tutto il mondo hanno condiviso in questa strada un sogno al di sopra di ogni nazionalità, di ogni religione, estrazione sociale o lingua, un sogno che stringe legami di amicizia a di fratellanza e supera ogni barriera, un sogno che attraverso l'arte, la musica, la poesia continua dalla notte dei tempi ad indicare al mondo la via per la salvezza della civiltà. Un sogno chiamato libertà. In via Margutta, da cinquecento anni, centinaia di artisti di ogni continente continuano a confrontarsi nel nome della cultura, a lavorare e a produrre idee, progetti, emozioni e utopie che garantiscono la continuità dell'esperienza artistica, che si basa sullo studio dell'antico e sulla proiezione verso nuove attese. Via Margutta rimane il fulcro di queste attese, la base delle nuove ipotesi artistiche, l'ago della bilancia del benessere culturale internazionale e la bussola delle nuove correnti di pensiero. -
Come l'acqua come l'oro... Ediz. italiana e inglese
Plexiglass, plastica, alluminio. Materiali moderni, attuali e soprattutto quotidiani, che nel loro frequente uso si vestono di una patina di antichità. Sono questi gli strumenti che Rosa Gisladottir utilizza per fare dell'arte il ""metro"""" di un presente di disattenzione e, al contempo, lo stimolo per un futuro che stiamo costruendo, spesso proprio all'insegna di quella distrazione. Decisa a puntare il dito sull'ecologia, tra teoria e pratica, sentimento e azione, l'artista trasforma oggetti di uso comune, facendo monumento del design anonimo, ricreandone forme e utilità, per poi farne opera, da interpretare e leggere alla luce della propria personale visione del mondo, tra passato, presente e futuro, in un dialogo di geografie e storia."" -
Le chiavi per aprire 99 luoghi segreti di Firenze e della Toscana
Avreste mai detto che la casa in cui abita Roberto Benigni ne ""La vita è bella"""" è una villa toscana ed è visitabile su appuntamento? Avreste mai pensato che nel cuore antico di Firenze si apre il giardino privato più grande d'Europa? E che la Harvard University possiede una villa sui colli di Fiesole? Sono solo alcune delle curiosità contenute in questo libro, dove un appassionato gruppo di storici dell'arte ha raccolto 99 luoghi della Toscana, solitamente chiusi al pubblico. Li ha descritti e ha rivelato tutti i segreti per poterli visitare. Molto più di una semplice guida, questo volume è un repertorio di storie, di personaggi e avventure che hanno fatto grande Firenze e l'Italia intera. Uno strumento che dalla lettura vi permetterà di passare facilmente all'esperienza, perché questi luoghi sono accessibili a tutti, purché si conoscano i modi per aprirli... che nel libro sono rivelati. Prefazione di Costantino D'Orazio."" -
Carnevale romano. Rinascita di una tradizione
Il Carnevale romano è il crocevia tra sacro e profano, tra pagano e cristiano, tra antico e moderno, tra nobile e plebeo, in cui l'uno sconfina nell'altro e uno si fa beffe dell'altro. Una festa che raccoglie tutto l'humus popolare, l'indole ironica e comica, il forte senso della caricatura e del grottesco dei romani. Ma anche la dimestichezza con l'eterno e con la storia, l'intreccio di religioso e irriverente, la celebrazione rituale del corpo, del sesso e del cibo, l'elogio della follia fino all'esorcismo collettivo di paure e di spettri. E i brindisi infiniti alla morte ubriaca, nella speranza che, alterata dalle libagioni, anche la morte perda lucidità e non svolga il suo compito ferale. -
Per chi suona la campanella. Storie vere di professori dal nome falso
Vale ancora questo giudizio? Nel tentativo di capirlo, Paolo Marcacci, giornalista sportivo, scrittore ma in questo caso soprattutto insegnante di lettere in una scuola media di Roma, ci racconta la categoria, osservata dal di dentro, vissuta quotidianamente, monitorata con occhio sempre ironico ma spesso anche spietato, inclemente. Tutti abbiamo avuto degli insegnanti e tutti li abbiamo detestati o amati alla follia, a seconda dei casi, per ciò che ci hanno lasciato o fatto subire. È stato normale, per generazioni di studenti, osservare generazioni di insegnanti, carpirne i comportamenti, i tic, le frustrazioni, i ""riti"""" comportamentali, le modalità espressive. In questo caso però è un insegnante a descrivere i suoi colleghi, in una galleria infinita di personaggi e situazioni di volta in volta ridicoli, bizzarri, malinconici; pescando nella propria esperienza quotidiana, nel vissuto della cattedra, avendo come unica fonte di ispirazione i colleghi che in questi anni gli sono capitati in sorte raccontando con mano leggera e contenuti profondi, un mondo di professoresse e professori, di riti e di abitudini che scandiscono l'anno scolastico, di psicologie che si aggrovigliano e si scontrano in un terreno dove il solenne e il ridicolo continuano a convivere, spesso all'insaputa di coloro che ne sono i protagonisti.""