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L' arte di uccidere un uomo
Al crepuscolo del XX secolo, nella città ""un tempo nota come Leningrado"""", l'ex colonnello dell'Armata Rossa Sergej Orlov, eroe dell'Afghanistan, sopravvive a se stesso e ai propri ricordi lavorando per una delle tante ditte di sicurezza private nate in Russia dopo il crollo del comunismo. Una nuova commessa lo porta in Iraq assieme a Peter Jennings, un ufficiale inglese passato ai sovietici alla fine degli anni Settanta. All'apparenza sembra una missione come un'altra, ma le cose prendono subito la piega sbagliata e per i mercenari comincia un lungo viaggio di ritorno in un territorio ostile."" -
I cinque libri di Isacco Blumenfeld
Sballottato dalle onde tempestose della storia, Isacco Jakob Blumenfeld, mite sarto della Galizia, si ritrova a cambiare nazionalità come altri cambiano camicia. Assiste al crollo dell'Impero asburgico, scampa alla Shoah e vive l'avvento del comunismo. Nella sua esistenza passa attraverso due guerre mondiali, tre campi di concentramento e cinque patrie, sempre con l'atteggiamento di chi preferisce evitare l'azione limitandosi a sopportare con dignità. Le sue peripezie e quelle dei suoi compagni di sventura, come il rabbino ateo Bendavid e i vecchi dello shtetl di Kolodez, ossessionati dalle vicende della famiglia Rothschild, animano un'odissea tragicomica che rinvigorisce la tradizione della migliore letteratura centroeuropea, in un'alternanza di toni cui fa da contrappunto lo spietato umorismo delle barzellette ebraiche. -
Mafia export. Come 'ndrangheta, cosa nostra e camorra hanno colonizzato il mondo
Quasi ogni giorno, giornali e tv danno notizia di operazioni antimafia con arresti in diversi Paesi. Brevi servizi che non lasciano traccia nell'opinione pubblica, assuefatta e indifferente. In fondo, si pensa, sono storie che non toccano la nostra vita. Eppure, se si raccontasse che dietro queste operazioni c'è una realtà in cui narcotrafficanti della 'ndrangheta movimentano tonnellate di cocaina dal Sud America e comprano mercantili come fossero auto usate; che mafiosi condannati in Italia e ricercati vivono come imprenditori ""coccolati"""" in Sudafrica; che la camorra ha creato una multinazionale del falso di marchi prestigiosi con filiali in tutto il mondo; che in Germania il traffico di droga degli ultimi vent'anni è passato per le pizzerie calabresi; che la Spagna è terra di conquista per i boss nostrani, che ne cementificano le coste e le usano come approdi per le loro partite di droga. Di fronte a questo scenario - in cui il fatturato annuo di 'ndrangheta, Cosa Nostra e camorra, circa 130 miliardi di euro, è superiore al Pil di tre piccoli Stati europei, e quasi il 10% della popolazione attiva nel Mezzogiorno lavora nell'""""industria mafiosa"""" - si resta sgomenti. Qual è il confine fra economia pulita e criminale? Di cosa parliamo quando ci riferiamo alle mafie italiane nel mondo? E fin dove sono arrivate? A tali interrogativi, Francesco Forgione risponde raccontando i principali progetti di """"colonizzazione"""" economica mafiosa, chi li ha portati avanti e come sono andati a finire."" -
Esperimenti di felicità provvisoria
Mao è un uomo in crisi, abbandonato dalla sua ragazza e insoddisfatto del proprio lavoro, Elvis è un giovane pubblicitario che sta affrontando con fatica un lutto, Valentina è una scrittrice di successo che ha deciso di cambiare vita, Marco è un giornalista underground affascinato dal mondo delle celebrità letterarie: quando i loro percorsi arriveranno a incrociarsi, le conseguenze saranno imprevedibili. Per ciascuno sarà l'inizio di un periodo inebriante e concitato, una fase di sperimentazione nella quale il desiderio di andare contro le convenzioni sembra prevalere sull'obbligo asfissiante di seguirle. -
Il trapianto moltiplica la vita
In Italia ogni anno migliaia di persone vengono salvate da un trapianto. Il nostro Paese occupa ormai una posizione di eccellenza mondiale in questo settore, sia in termini di organizzazione del sistema sia di donazione d'organi e tessuti. Tuttavia l'attesa per un trapianto, ancora oggi, è spesso troppo lunga. Per dare risposte sempre adeguate a chi vive sorretto da una speranza drammatica è necessario un costante miglioramento del sistema ma anche una diffusione sempre più capillare della cultura della donazione. Per fornire informazioni utili a una decisione più consapevole sulla donazione d'organi, gli autori spiegano in modo semplice ma sistematico gli elementi fondamentali su cui si fonda la ""macchina"""" dei trapianti in Italia: dalle modalità di accertamento della morte cerebrale alle garanzie di rispetto delle volontà del potenziale donatore e dei familiari, fino a quelle sulla trasparenza delle liste d'attesa. Non vengono trascurate criticità del settore, come quelle rappresentate dall'elevato costo economico dei trapianti, dalla certificazione della qualità delle prestazioni e dal traffico d'organi. Concludono il viaggio nell'universo-trapianti il punto di vista di un importante rappresentante del mondo del volontariato e dieci storie di chi il trapianto l'ha vissuto in prima persona."" -
Il Mereghetti. Dizionario dei film 2011
Tutto il cinema dalla A alla Z è il biglietto da visita del ""Mereghetti"""" che torna in libreria in edizione aggiornata, in tempo per fungere da strenna natalizia. Il Dizionario dei film 2011 si presenta nella consueta versione corposa ed editorialmente curata in tre volumi, contenuti in cofanetto. I primi due riportano le schede dettagliate di 25.000 pellicole - tutto il meglio della cinematografia mondiale dai fratelli Lumiére all'ultimo Leone d'Oro di Venezia, consegnato fra le polemiche a Sofia Coppola, regista di Somewhere, e al campione d'incassi Inception di Christopher Nolan. Come prova dell'incessante """"lavoro dietro le quinte"""" condotto da Paolo Mereghetti con il suo gruppo di affiatati collaboratori, basterà aggiungere che, rispetto alla precedente edizione, nel nuovo """"Mereghetti"""" sono stati inseriti 4.000 nuovi lemmi. Ogni film si presenta corredato da una sorta di """"carta d'identità"""" comprensiva del titolo in italiano e di quello originale, dell'anno e luogo di produzione, della durata e del cast principale. Ogni lemma è completato dalla sinossi e da un approfondito giudizio critico. Immancabili, poi, le classiche """"stellette"""", vero marchio di fabbrica del """"Mereghetti"""", in grado di comunicare al lettore con un colpo d'occhio il giudizio complessivo sull'opera."" -
Garmir. I soli prigionieri
Sono passati dodici anni da quando Garmir, con l'aiuto dei prescelti, ha sconfitto il Signore del Sangue. Il mondo, privato di due dei tre Soli, è caduto nella morsa del gelo e dell'oscurità. Garmir ha avuto un figlio da Sadlilit, Dowen, ed è tornato a vivere come un normale eclissiomante, ma la calma è durata fin troppo. In un giorno nefasto apprende che un'ondata di sciagure ben peggiore dei Tramonti a Est sta per abbattersi sulle Terre. Diverse persone sono scomparse nel nulla e le sparizioni stanno dilagando come un contagio. Se la barriera che separa i mondi cadrà definitivamente, le Terre svaniranno in altri universi. Per impedire che questo accada non resta che calarsi negli Inferi per liberare i due Soli prigionieri. Garmir però non può andare: è stato nominato successore del Grande Maestro e deve scoprire chi è a capo della congiura che vuole delegittimarlo. Sarà suo figlio Dowen a partire con la spedizione guidata dai piromanti, insieme a Kipam e alle migliori allieve della sua scuola, Reia, maestra nell'evocare creature etereali, e Aran, strega e principessa del regno di Veraluce. Ma qual è il significato degli ettacoli che Dowen ha sulle mani? E chi è realmente l'uomo apparso dal nulla che ha preso il controllo delle Terre Libere? Mentre la spedizione scende nei gironi infernali, sulle Terre sta per scoppiare una guerra civile. Età di lettura: da 10 anni. -
Il calcio dei ricchi. Si potrà più vincere senza spendere un tesoro?
Questa è la storia commentata degli ultimi cinque anni di calcio, un'epoca in cui moltissime cose sono cambiate. Per esempio, sono cambiati l'80 per cento dei tecnici. I migliori sono andati via (Capello, Mancini, Spalletti, Ancelotti, Prandelli, Trapattoni, Sacchi, Lippi) sostituiti da quarantenni che hanno portato il loro modo di giocare. Da qui alcune domande importanti: perché, dopo Totti e Del Piero, da vent'anni non abbiamo più avuto un fuoriclasse? Cosa lo ha impedito? E ancora: perché in Italia il 60% delle squadre gioca con il 3-5-2, schema in quasi totale disuso all'estero? È forza o paura? Sono stati anche gli anni della grande guerra tra Juve e Inter. Calciopoli è stata superata, la Juve era colpevole e ha pagato. Ma molte altre intercettazioni hanno fatto capire che nessuno meritava di essere premiato con uno scudetto. È tempo di rileggere i documenti e calare la vicenda in una realtà che si è dimostrata molto più ampia. Ma questi cinque anni sono stati soprattutto il periodo in cui il problema economico ha mostrato la faccia reale del calcio: vincono solo i molto ricchi. La bravura sta quasi soltanto nell'avere soldi. È questo che seleziona davvero la conoscenza del campo. I diritti televisivi hanno definitivamente fissato questa differenza in tutta Europa, portando a un'estrema selezione dei vincitori, quindi a un pericolo di noia in tutti i grandi campionati. -
Carlo Rosselli e il sogno di una democrazia sociale moderna
La prima parte di questo libro fu pubblicata da Laterza nel 1968 con il titolo ""Carlo Rosselli: dall'interventismo a Giustizia e Libertà"""", e ricostruiva in maniera analitica la formazione di Rosselli, il suo pensiero giovanile e la sua azione politica in Italia fino al 1930. Questa edizione definitiva della sua vita - dagli anni parigini e la sua attività come leader di Giustizia e Libertà, attraverso le sue pubblicazioni e i rapporti con gli altri movimenti antifascisti in esilio, fino all'assassinio di Bagnoles de L'Orne il 9 giugno 1937 - offre ai lettori non solo italiani una biografia che ancora mancava. Carlo Rosselli è stato, senza dubbio alcuno, uno dei più grandi combattenti nella lotta al fascismo, l'uomo che prefigurò la Repubblica democratica che sarebbe nata nel 1946 e che avrebbe contrassegnato tutto il secondo dopoguerra. Questo volume ricostruisce le vicende pubbliche e private di Rosselli, la sua azione politica, il suo pensiero politico e culturale. In Italia, ma anche a livello internazionale, il libro è considerato - dal momento in cui apparve la prima edizione - come imprescindibile riferimento scientifico e culturale per la comprensione del progetto rosselliano: quel connubio tra pensiero liberaldemocratico e socialismo liberale che in Italia non si è realizzato nel primo sessantennio di vita repubblicana ma che oggi la sinistra più avanzata persegue come l'unica alternativa al populismo affermatosi negli anni Novanta sotto la guida di Silvio Berlusconi."" -
La colpa. Come e perché siamo arrivati alla notte della Repubblica
In una situazione politica di stallo in cui il berlusconismo sembra definitivamente in crisi e gli scenari futuri del Paese appaiono quanto mai incerti, Nicola Tranfaglia e Anna Petrozzi propongono una riflessione dialogica sulla storia italiana dal 1943 a oggi. La loro puntuale disamina mette in luce come settori della classe dirigente italiana, degli apparati dello Stato e dell'establishment economico - spesso responsabili di stragi e delitti eccellenti - abbiano condizionato l'alternanza democratica dei governi per mantenere il più possibile inalterati gli equilibri di una società conservatrice e talvolta reazionaria. A questa colpa indelebile ha fatto da contraltare l'incapacità dei cittadini e, con qualche eccezione, degli intellettuali di pensare e realizzare alternative riformatrici o rivoluzionarie che modificassero lo status quo. Fare i conti con questo ""peccato originale"""" è oggi cruciale per capire in che modo gli arcana imperii dell'ultimo settantennio della nostra storia abbiano allargato la spaccatura tra società civile e politica, introducendo metodi mafiosi nella vita pubblica e minando, in maniera sempre più preoccupante, il dettato costituzionale che pure dovrebbe essere alla base della nostra convivenza civile e impedire che la nostra Repubblica sprofondi in una notte senza fine."" -
Sonata a Tolstoj
"Ho mantenuto il mio giuramento. Sono qui con voi e continuo a difendervi dai vostri nemici, che ora sono i topi, e le scolaresche che vorrebbero portarsi via un ricordino, le guide che raccontano solo sciocchezze perché non vi hanno mai conosciuto mentre io, forse solo io, di voi conobbi tutto."""" È notte al museo Tolstoj. Il servo Gheràsim si prepara all'ultimo duello. """"So che lui mi sta guardando, e aspetta solo che chiuda e vada via per fare il comodo suo con queste reliquie. Ieri ha passato il segno, s'è mangiato sedici pagine del manoscritto di 'Guerra e pace'. Da quando la casa è diventata un museo e io il suo guardiano, ne ho sgominati a legioni. Ma non lui. È il re dei topi e l'ho chiamato Gengis Khan. Ha un istinto speciale nel danneggiare i documenti più sacri, come avesse dichiarato guerra a Tolstoj in persona. Ma stanotte lo prenderò. Prima dell'alba, il roditore non roderà più."""" Nel lungo appostamento, fra agguati e finte, Gheràsim si misura anche con il ricordo di Tolstoj, l'uomo che fu la sua fede, il suo torturatore, il suo bambino. Inseguendo il topo Gheràsim insegue Tolstoj oltre la vita. Rivive la tragedia e la farsa del """"carrozzone Tolstoj"""", la violenta quadriglia amorosa attorno al grande seduttore, la sua sottomissione all'allievo padrone, Certkov, le scenate selvagge con la moglie Sof'ja, i colpi di pistola, i finti suicidi, le congiure, le demoniache ingiustizie del grande patriarca """"che da quando decise d'essere buono, rovinò la vita a tutti""""." -
Il caso del croato morto ucciso
1934. Eupremio Carruezzo e Luciano Serra, poliziotti della Divisione Affari Generali e Riservati, conducono l'inchiesta sull'assassinio di un ustascia trovato morto nel suo appartamento romano. Della faccenda si interessa anche il loro capo supremo, Arturo Bocchini. Dai rapporti di un informatore politico - che nella sua veste pubblica è un esponente di punta dell'antifascismo italiano a Parigi - è infatti emerso un piano per uccidere il re Alessandro di Jugoslavia, che i nazionalisti croati considerano il principale ostacolo alla conquista dell'indipendenza. Tra discussioni metafisiche e incontri stravaganti, le indagini portano Carruezzo e Serra nella capitale francese, città fosca e misteriosa, popolata di fuoriusciti e spie internazionali, in una Barcellona inquieta, dove tutto pare alludere alla guerra civile lì da scoppiare, e infine a Marsiglia, teatro degli avvenimenti decisivi. A Roma, ad attenderli al rientro dalla missione, ci sarà Mussolini in persona. -
La marcia di Radetzky
Perché continui a pensare a lui, giovane Trotta? Perché il ricordo di tuo nonno non ti abbandona mai? Lui è l'eroe della battaglia di Solferino, e ora che sei cresciuto vorresti assomigliargli almeno un po'. Ma non capita tutti i giorni di salvare la vita all'imperatore. Il mondo sta cambiando, il mondo è già cambiato, e tu, sottotenente Trotta, lo avverti più di ogni altro. Pensi sempre a quella musica trionfale, la colonna sonora dei tuoi momenti di felicità e di tristezza, mentre da lontano si odono già i rumori di una grande guerra. Arriverà presto, e ogni cosa finirà. Allora sarà il destino a dirigere un'ultima volta, per te, la ""Marcia di Radetzky""""."" -
Wall Street: la stangata. Cosa abbiamo imparato per non perdere più soldi
La crisi economica e finanziaria è stata devastante e molto, in proposito, è stato scritto. Nonostante ciò non è ancora chiaro cosa sia davvero successo. Gianfilippo Cuneo, uno dei consulenti d'impresa più conosciuti e ora gestore di fondi d'investimento, risponde alle domande di Fabio Tamburini, direttore dell'agenzia di stampa II Sole 24 Ore Radiocor, sul crollo del capitalismo finanziario e sui peccati capitali commessi dalle principali banche d'affari, dalle agenzie di rating, da revisori, autorità di controllo e dai cosiddetti consiglieri indipendenti. Quali sono limiti e opportunità del capitalismo famigliare nel contesto di crisi attuale e in prospettiva? Quali gli errori, le omissioni e gli eccessi dei fondi di private equity? Tale ""industria"""" ha ancora un futuro? E ancora: come si spiega il fallimento clamoroso dei gestori del risparmio? Perché hanno sbagliato? E, soprattutto, quali insegnamenti può ricavare il risparmiatore in un contesto economico di bassa crescita e crisi ricorrenti? Qual è il bilancio della stagione delle privatizzazioni? Quali sono state le occasioni mancate e gli errori fatti? Vengono analizzate, infine, le opportunità che nascono dalla crisi: come conviene muoversi, quali sono le difficoltà da superare e i rischi che si corrono, come si devono gestire le aziende nel contesto di una situazione che durerà anni."" -
Lucky Jim
Jim Dixon è un giovane studioso di letteratura inglese medievale in un'oscura università delle Midlands. La Seconda guerra mondiale è finita da poco, il vecchio ordine si è sgretolato e quello nuovo non è ancora sorto dalle macerie del conflitto. Jim cerca il proprio spazio nel mondo, convinto che ""sono infiniti i modi in cui le cose belle sono più belle di quelle brutte"""" e che lo studio e l'amore possano, forse, regalargli una vita diversa."" -
Maratoneti. Storie di corse e di corridori
Da Abebe Bikila a Stefano Baldini, da Charlie Chaplin al matematico Alan Turing, dal desaparecido Miguel Sanchez al primatista mondiale Haile Gebrselassie. Storie di vita e di sport legate da una passione chiamata maratona. I 42 chilometri e 195 metri della corsa che da sempre rappresenta la sfida dell'uomo ai propri limiti fisici e psicologici, ma anche l'educazione alla perseveranza nell'allenamento e alla gestione della fatica. La competizione più democratica, quella dei professionisti che gareggiano insieme ai podisti della domenica. Sullo stesso asfalto, nello stesso momento: a New York come a Venezia, a Berlino come a Roma. Una democrazia sancita dai numeri: quarantamila i partecipanti all'ultima maratona della Grande Mela; oltre trentamila gli italiani che ogni anno ne corrono almeno una nel nostro Paese o in giro per il mondo. In questa galleria di personaggi, raccontati nel loro doppio percorso agonistico e umano, trovano posto anche le emozioni di tutti i runners sconosciuti che si allenano ogni giorno sulle strade e nei parchi, inseguendo il sogno della maratona. O magari, più semplicemente, l'obiettivo di liberare mente e fisico dal peso della quotidianità. -
Libro di memorie
La storia si apre su un drammaturgo ungherese lasciato nell'anonimato, che ricordando il suo soggiorno a Berlino Est negli anni Settanta ci racconta, con attenzione ipnotica al dettaglio, il triangolo amoroso in cui viene coinvolto da Thea, matura e affascinante attrice, e Melchior, un giovane poeta. Fino a quando Melchior fugge a Ovest e lui, sopraffatto da una crisi, ritorna a Budapest e tenta di riprendere in mano il suo destino, scrivendo un romanzo di esasperata sensualità sulla vita dissoluta di uno scrittore tedesco di fine Ottocento. Al racconto frammentato di questo personaggio della sua fantasia, fa da contraltare la rievocazione della tormentata adolescenza del narratore principale durante il periodo successivo alla rivolta ungherese del '56, segnata dalla morte della madre, dall'ambiguità tanto politica quanto sessuale del padre, da un amore acerbo e tempestoso. Sarà la voce di Krisztiàn, un compagno di scuola del protagonista, a trovare le sue memorie e a riannodare i fili di un'identità in cerca di se stessa tra i ricordi. Attraverso continui rimandi tra i personaggi e le epoche storiche, in questo grande capolavoro del Novecento Peter Nàdas racconta con emozione il passaggio, spesso traumatico, dall'infanzia all'età adulta, il gioco dei sentimenti, il sesso e la creazione artistica, privilegiando sempre e nonostante tutto i comportamenti umani: di quegli individui che hanno dovuto vivere e amare sotto un regime totalitario. -
«B» come birra
C'era una volta (più o meno oggi) un pianeta (forse il nostro?) i cui abitanti consumavano ogni anno 136.260.000.000 litri di birra (è vero, potete controllare su Google). In questo mondo di bollicine, rutti e schiuma vivevano una bambina intelligente, vivace e avventurosa di nome Gracie, la sua mamma distratta, il suo insensibile papà, il suo zio anticonformista e una magica intrusa proveniente da un'altra dimensione... Con ""B"""" come birra il vulcanico Tom Robbins è riuscito a creare un magico equilibrio tra un'ironica favola sul potere eversivo dell'infanzia e un imperdibile trattato sul significato ultimo di... un boccale bello colmo."" -
La gatta di Varsavia. Favole sul comunismo raccontate da animali domestici, selvatici ed esotici
Cosa racconterebbero un cane, una gatta, un topolino, una talpa, un pappagallo, un corvo, una maialina e un orso della loro vita sotto il comunismo? Charlie, un cane romeno, rilascia un'intervista alla stampa lamentando come la distruzione del centro storico di Bucarest ordinata da Ceausescu per costruire la ""Casa del Popolo"""" abbia gettato per strada due milioni di randagi. Bohumil, un topolino di Praga, accompagnando un parente nella visita al museo del comunismo, gli spiega i motivi della caduta del regime e il valore di ciò che il museo rappresenta. Una """"creatura di origini feline"""" scrive al pubblico ministero che deve processare Jaruzelski per i suoi crimini nell'era comunista, chiedendo di poter testimoniare a favore del generale. Il racconto della leggenda del muro di Berlino è affidato a una talpa appassionata di archeologia. Il pappagallo Koki, appartenuto al maresciallo Tito, definisce il suo padrone """"un comunista di gran classe"""". Un orso ballerino di nome Tosho racconta la propria storia e quella del popolo bulgaro. Sono solo alcune di queste singolari voci che a più di vent'anni di distanza dalla caduta dei regimi comunisti in Europa si interrogano - a modo loro - su democrazia e capitalismo, giustizia sociale e responsabilità collettiva, cercando di interpretare quella storia per capire le ragioni dell'oggi."" -
La notte del lupo
Sebastiano Vassalli, come altri scrittori contemporanei, è rimasto affascinato da Gesù, o meglio dalla storia delle storie che il figlio di Dio incarna per la cultura occidentale. Yoshua (come ebraicamente viene chiamato Gesù nel racconto) viene spogliato da Vassalli di tutti gli aspetti divini e soprannaturali: le sue vicende, parabole e miracoli, narrate dalle voci dei suoi seguaci e delle donne a lui fedeli, sono raccontate alla stregua di storie poco attendibili, quasi che Yoshua sia uno dei tanti folli che percorsero la Galilea. Centrale nel romanzo è la figura di Giuda, incarnato in una metamorfosi finale nella figura del turco Alì Agca.