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L' «ethos» della topologia. Un itinerario di pensiero
Questo libro inizia con una favola e con una favola termina. La prima narra della ""felicità"""" di trovarsi in tutti i """"luoghi"""" (tópoi) della storia e del tempo """"a casa propria"""", come un signore che, nel suo Castello, muovendosi sempre tra """"le stesse cose"""" (tautà aeí), ogni volta incontri quanto ancora in esse resta da vedere. Topologia è questo: una pratica di pensiero che nell'orizzonte del presente - e non del presente eterno, ma del presente che passa - fa esperienza di tempi molteplici, ove Hegel è, insieme, contemporaneo di Agostino e di Schelling, e questi di Plotino e di Hegel, secondo lo strato di tempo che essi di volta in volta abitano. La seconda favola parla della """"difficile felicità"""" di vivere questo tempo stratificato nella consapevolezza che il presente in cui si rivela la molteplicità infinita dei tempi, è solo un attimo, un battito d'occhio, he ripè toû ophtalmoû, in cui tutto come vive, così può scomparire. Il tragitto dalla prima alla seconda """"favola"""" descrive l'ethos della topologia: un modo di abitare il mondo e il tempo senza essere del mondo e del tempo."" -
Storie e leggende a tavola
Che cosa offre la Regine Elisabetta per il tè delle rose? Che cosa ebbero per cena i passeggeri del Titanic l'ultima sera? Questo scritto, che non intende essere un libro di cucina, vuole, invece, intavolare con il lettore un discorso piacevole sul cibo, partendo dai banchetti storici per giungere alle grandi occasioni dei tempi moderni, quasi che anche noi, persone comuni, fossimo invitati a pranzare con i grandi. E poi il vino, l'olio, il pane, la birra, il formaggio, i cocktail, la grande pasticceria con la loro storia e la loro evoluzione, le leggende, i film e i libri nella convinzione che, solo conoscendo la storia, si possa avere il vero piacere di apprezzare quanto ogni giorno mangiamo. -
Scritti. Vol. 2: Memmorie letture e studi di storia patria (1846-1848).
La parte più ampia di questo secondo volume degli ""Scritti"""" di Luigi La Vista è costituito dalle """"Memorie"""", un significativo documento della nostra cultura attorno al 1848, che testimonia anche un'inquieta giovinezza, affettiva, famigliare e politica. Rilevanti anche le ricerche sulla storia del Regno normanno in Italia. Infine, alcune appendici presentano discorsi, esercizi di scuola e il ricordo di un anonimo compagno alla Scuola di De Sanctis che trascrisse questi manoscritti."" -
L' Italia raccontata. Dall'unità alla grande guerra
Questa antologia raccoglie una serie di testimonianze e rielaborazioni, per lo più narrative, di eventi cruciali nella storia dell'Italia unita, dall'impresa dei Mille alla marcia su Roma, come li videro - o soltanto li immaginarono o ricostruirono sulla scorta di personali ricordi e/o documenti d'epoca - autori più o meno noti, accomunati tuttavia dalla condizione di aver ""vissuto"""", da vicino o da lontano, quei momenti. Così, pur variando da un autore all'altro, col trascorrere degli anni e il succedersi delle generazioni e dei modi di far letteratura, l'impegno etico-politico, l'orientamento ideologico e il talento letterario, gli avvenimenti di cui questo libro è intessuto si possono considerare, se non sempre, riferiti """"in presa diretta"""", comunque sintomatici del colore del tempo. Quello che ha costituito e costituisce materia di studio, ricerca e riflessione storica è qui raccontato da diversi, talora opposti punti di vista, comunque impregnati del colore del tempo, con passione, sdegno o disincanto, in capitoli di cronaca o frammenti di memoria."" -
«Non credo neanch'io alla razza». Gentile e i colleghi ebrei
I rapporti di stima e di amicizia tra Gentile e molti colleghi ebrei si intensificano dopo le leggi razziali. Il ricorso a Gentile per consiglio, per aiuto, non rimane vano. Gentile incontra Mussolini a palazzo Venezia la sera del 29 agosto 1938. Testimonierà di avergli detto ben chiaro di non credere alla razza. Procederà a protestare col duce e ad aiutare i colleghi ebrei; e non solo privatamente. Ripetute e pubbliche le sue prese di posizione antirazziali. L'ampia documentazione inedita raccolta, dagli epistolari agli atti d'ufficio presso i ministri dell'Educazione nazionale e della Cultura popolare, Bottai e Pavolini, dimostra la gamma varia ma costante di interventi a sostegno di intellettuali ebrei, noti e meno noti che vedono in Gentile il loro unico sostegno. Emerge per contro l'amara constatazione dell'opportunismo anche antisemita, il coro pubblico di non richiesto sostegno razzista di ben altri e insospettabili esponenti della cultura italiana, poi corsi nel dopoguerra a ""cancellare le tracce"""" del loro vergognoso comportamento."" -
Introduzione a Eckhart. Profilo e testi
La figura di Eckhart - il domenicano tedesco dei tempi di Dante, che ricevette dai contemporanei quell'appellativo di ""magister"""", """"Meister"""", che è diventato quasi il suo nome proprio - e che è universalmente considerato la massima autorità spirituale dell'Occidente cristiano, viene qui presentata nella sua realtà storica, ma con lo sguardo rivolto soprattutto alla sua attualità. In un tempo come il nostro, infatti, in cui le religioni spesso non corrispondono al bisogno di verità, di spiritualità dell'uomo contemporaneo, che va cercando inutilmente rifugio nelle mille e una psicologie, acquista straordinario interesse l'insegnamento sempre vivo di questo amico """"Lebe-und Lesemeister"""", maestro di vita e non solo di dottrina, come lo definì Heidegger, sul """"fondo dell'anima"""" e la beatitudine che è in esso."" -
Milano 1948, un convegno per il teatro
Sono qui pubblicati per la prima volta gli atti del Convegno nazionale del Teatro che si svolse a Milano dal 18 al 20 giugno 1948. In quella occasione Mario Apollonio, Orazio Costa, Diego Fabbri, Giorgio Strehler, Gianni Ratto, Sergio Tofano, Silvio d'Amico e Guido Salvini si ritrovarono per discutere con intellettuali, politici e uomini di spettacolo la situazione in cui versava la scena italiana di prosa in un momento non certo facile della storia del nostro paese. Riletti oggi, a distanza di oltre sessant'anni, gli atti di quelle giornate ci restituiscono non solo le parole concilianti o aggressive degli interessati, ma ci forniscono anche la prova - non sempre incoraggiante - del fatto che alcuni di quei temi, già allora di scottante attualità, ancora oggi sono all'ordine del giorno e attendono una risposta risolutiva. -
Dall'Impero britannico all'impero americano
Il volume raccoglie alcuni importanti scritti di Ottavio Barié, allievo di Federico Chabod e Franco Valsecchi, Professore emerito dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, dove ha insegnato per trent'anni Storia delle relazioni internazionali. Essi offrono un panorama sui due principali ambiti e periodi storici studiati da Barié nella sua lunga attività scientifica: il secolo dal 1815 al 1914 e la Guerra Fredda. Il primo vide protagonista l'Impero britannico, il secondo l'impero americano. L'uso nel primo caso della maiuscola e nel secondo della minuscola vuole indicare la diversità tra le due esperienze storiche. La Gran Bretagna utilizzò ampiamente e senza remore il termine Impero e la Regina Vittoria nel 1876 assunse il titolo di Empress of India. Negli Stati Uniti, invece, fin dall'inizio del secolo XX si è sviluppato un ampio dibattito sul fatto se il termine impero fosse appropriato per descrivere l'espansione e il ruolo egemonico più tardi assunto dal Paese. Il dibattito si è poi rinnovato, negli Stati Uniti e all'estero, durante la Guerra Fredda (si ricordi ad esempio la nota definizione di Raymond Aron dell'America come République impériale) e nel periodo post-bipolare. -
La congiura del Quirinale
Una testimonianza inedita sulla fine del fascismo, scritta nel periodo intercorso tra l'armistizio dell'8 settembre 1943 e l'entrata degli alleati a Roma il 4 giugno 1944 dal legale del duca D'Acquarone e del Ministro della Real Casa. Un documento importante che rivela in dettaglio i particolari della ""congiura"""" organizzata dagli ambienti vicini al re, monarchici, liberali e antifascisti."" -
Manuale di bioetica. Verso una civiltà biomedica secolarizzata
Affrontando alcuni dei temi principali trattati nel campo, l'autore intende dare una panoramica abbastanza completa ed esaustiva della riflessione bioetica attraverso una trattazione rigorosa, concisa e di facile lettura. L'obiettivo finale è quello di consentire al lettore di orientarsi e di trovare una propria strada capendo a fondo quali sono i problemi gioco e le diverse soluzioni proposte. L'analisi parte con il chiarimento della nozione di etica distinguendola da altri codici normativi, per passare alle questioni concernenti l'influenza della scienza e della tecnica, affrontando i problemi di carattere generale e fondativo che coinvolgono la bioetica. Si passa quindi ad esaminare i singoli temi: l'aborto; la fecondazione assistita; le cellule staminali, la clonazione e il progetto genoma; i trapianti d'organo; il consenso informato e il testamento biologico; la sospensione delle terapie e l'eutanasia; le risorse sanitarie e il diritto alla salute. -
Grande grammatica ragionata della lingua inglese. Ediz. ampliata
Scritta in italiano per facilitare l'apprendimento, la ""Grande grammatica ragionata"""" propone raffronti e parallelismi con costrutti grammaticali e sintattici inglesi, soffermandosi su questioni linguistiche e temi complessi di solito trascurati dagli esperti del settore, come le costruzioni con i pronomi relativi, i verbi preposizionali e frasali, l'uso del passivo. Viene inoltre dedicato ampio spazio allo studio, all'utilizzo e all'applicazione di terminologie specifiche, relative al linguaggio burocratico e legale, nonché alle forme dell'oratoria e della retorica inglesi. Un'opera che si rivolge quindi a chi ha già una conoscenza e una preparazione di base della lingua inglese - studiosi, traduttori, studenti universitari, professionisti - ma anche pensata per chi voglia acquisire la competenza necessaria per affrontare esami di inglese di ogni livello e concorsi internazionali. Le spiegazioni sono arricchite da note storiche, oltre a essere corredate e supportate da esempi scelti, colti e mirati, tratti da testi di scrittori e giornalisti inglesi e americani, o attinti da libri, riviste e quotidiani."" -
Carlo Flamigni. Medicina, impegno civile, bioetico, letteratura
L'idea di coordinare un volume in onore di Carlo Flamigni per il suo ottantesimo compleanno è nata per esprimere la stima di noi autori nei suoi confronti: per lo scienziato e i suoi innumerevoli contributi sul piano intellettuale, per il cittadino sempre impegnato a profondere garanzia del benessere di tutti, e infine per l'uomo, perla sua generosità sempre reale e concreta. Carlo Flamigni è prima di tutto medico e scienziato: il suo campo specifico di attenzione riguarda la riproduzione umana nei suoi vari aspetti, da quelli concernenti il controllo delle nascite alla fecondazione assistita di cui è uno dei massimi esperti a livello mondiale. Ma Flamigni è anche colui che contribuisce con tenacia e ostinazione perché sul piano culturale si diffonda nel Paese un nuovo atteggiamento etico più aperto alla diversità di vedute, contro ogni ideologia politica e religiosa. -
Teatro civile e sacra rappresentazione a Firenze nel Rinascimento
A Firenze tra il 1382 e il 1530 le élites dirigenti, dagli Albizzi ai Medici ai loro antagonisti, progettarono un complesso sistema teatrale sapientemente elaborato e teso a legittimare il loro potere. Questo volume illustra la varietà di tipologie spettacolari messe a punto a partire dalle prime sperimentazioni di età comunale per giungere ai radicali mutamenti del periodo principesco. La pluralità delle tecniche comunicative e sceniche è analizzata attraverso alcuni snodi fondamentali: le feste per il Concilio del 1439, con le macchine aeree e i paradisi del Brunelleschi; L'invenzione della sacra rappresentazione al tempo di Cosimo il Vecchio e Antonino Pierozzi; la svolta classicistica di Lorenzo il Magnifico; la rivoluzione rituale del Savonarola; il successivo rinnovamento determinato dal rientro in città dei Medici con Leone X. Il filo conduttore della narrazione storica è offerto dalla celebrazione patronale di San Giovanni Battista. Questa costituisce lo specchio dei mutamenti istituzionali e culturali intervenuti nel lungo periodo ma anche l'enfatizzazione del mito di una città che i suoi governanti intendevano rappresentare come idealmente perfetta. La storia degli spettacoli è ripercorsa attraverso l'intreccio delle vite degli uomini che li idearono e li realizzarono (i committenti, gli intellettuali, gli artisti, gli artefici, le associazioni) e le motivazioni che ne determinarono la creazione. -
Per Palazzeschi
Una raccolta di saggi ricca di prospettive interpretative inedite e un esilarante testo scenico dedicati ad Aldo Palazzeschi. Chi è stato, chi è Aldo Palazzeschi? L'autore stesso ha chiesto proprio questo al suo protratto ed articolato esercizio letterario, dimostrandosi costantemente disposto, in versi e in prosa, a rintracciare nuove immagini e nuovi volti dell'""io"""", a costituire personaggi immaginari e fantastici proiezione di sé, a consentire ed affermare simulazioni, trasferimenti e dislocazioni in maschere e doppi che, lungi dall'occultarlo e dal difenderlo, lo illuminassero, rispondessero a quella domanda fattasi per lui precocemente testo: il celebre Chi sono? La letteratura si profila così per Palazzeschi come un'alternativa possibilità fantastica di progressivo, liberatorio superamento di quella che lo scrittore avrebbe poi definito """"una giovinezza turbata e quasi disperata"""". Una diversità assetata di libertà, di confessione e insieme di divertimento: fino alla scoperta del comico, fino al gesto iconoclasta, spregiudicatamente immoralistico ed antiborghese, della sua annessione al futurismo."" -
Racconti
Questa antologia italiana dedicata all'opera narrativa di Josefina Plá offre al lettore uno spaccato significativo, e talvolta sconvolgente, della società paraguaiana del '900. Ne emerge un conflitto irrisolto tra culture e lingue diverse - dominante/spagnola e dominata/guaranì - che l'autrice ""straniera"""" osserva con profonda partecipazione emotiva alla vita degli ultimi, quei meticci al cui idioma spesso si apre il castigliano colto dei racconti. Spiccano, tra i personaggi, le donne del popolo: antieroine accomunate da una fatalistica rassegnazione e da un destino immutabile d'obbedienza e di sacrificio. Al loro silenzio ha dato voce Josefina Plá."" -
Storia della scuola italiana
L'obiettivo del volume non è stato solo la ricostruzione della storia della scuola italiana dall'Ottocento ai giorni nostri, ma sì è altresì cercato di delineare come l'istituzione scuola si sia costituita nella civiltà occidentale e mediterranea e si sia concretata come formazione della persona e del cittadino, e non solo come una semplice trasmissione di conoscenze giudicate fondamentali. Sotto tale profilo, l'istituzione educativa, dai gradi minori fino all'università, si è rivelata determinante per il processo di civilizzazione sino a quando ha saputo coniugare insieme lo spirito dell'educazione e la validità dei contenuti, influendo sulla storia della Penisola e, a sua volta, recependone le svolte e i rivolgimenti. La storia dell'istituzione scolastica si è manifestata allora un tutt'uno con la storia civile. In particolare, nel volume non sono mancate le illustrazioni legislative sì che il lettore possa comprendere i programmi e gli intenti legislativi soprattutto dall'Unità ai giorni nostri. -
La webpolitica. Istituzioni, candidati e movimenti fra siti, blog e social network
Il libro presenta una riflessione sulla politica online in Italia, interrogandosi sul se e sul come internet contribuisca a ridefinire i confini, i processi e gli attori dell'arena politica. Proponendo il termine webpolitica, ci si focalizza sull'uso di internet da parte di alcuni dei principali attori del sistema politico italiano, presentando i risultati di una serie di ricerche effettuate dall'autore nel corso degli ultimi anni. In particolare, si guarda a come internet influenza i rapporti fra cittadini e istituzioni nelle fasi di governo, a come interviene nelle relazioni fra candidati ed elettori durante le campagne elettorali, alle modalità con cui esso è utilizzato da soggetti esterni all'arena politica istituzionale, come i movimenti sociali.Questo volume è indirizzato a tutti coloro che si interessano di comunicazione politica online e intende proporsi come un'introduzione al tema per studenti e studiosi di scienze della comunicazione, sociologia e scienza politica. -
Il monaco e la luce
"La perfezione della primavera quando fioriscono i ciliegie i fiumi somigliano al mare il monaco prega in un angolo e piange per le cose del mondo, e sorride per la propria morte quando le cose del mondo saranno sparite e anche lui sarà tutt'uno con i ciliegi.""""" -
Nadine Gordimer
Scrittrice sudafricana di grande statura, nota e apprezzata a livello internazionale, Nadine Gordimer incarna una delle voci più rappresentative della letteratura anglofona contemporanea. Questo libro ricostruisce attentamente le tappe di una maturazione artistica e politica straordinaria, che affonda le radici nella prima metà del Novecento e giunge sino ai giorni nostri. Se imprescindibile è il legame con il contesto sudafricano e i suoi molteplici scenari - dall'apartheid alla democrazia parlamentare - si scoprirà come l'illuminante dialogo di Gordimer con la storia interroghi pure l'universo interiore e venga creativamente plasmato dall'immaginario estetico, lungo sentieri ermeneutici dove l'artista si avventura in solitudine per tessere i filamenti della verità e tradurre in parole il suo vivido ""gesto essenziale""""."" -
Aristotele e la sua visione del mondo
Pubblicato nel 1911, Aristotele e la sua visione del mondo è l'ultimo scritto di Franz Brentano su Aristotele. Il volume costituisce il bilancio complessivo di più di cinquant'anni di ricerche, presenta e discute gli elementi fondamentali della filosofia di Aristotele. Con uno stile agile e con una argomentazione scorrevole, Brentano si concentra in maniera particolare sui concetti di essere, sostanza, Dio e intelletto attivo (nous poietikos). La discussione della teologia di Aristotele e quella dell'""ottimismo aristotelico"""" costituiscono spunti significativi per presentare il complicato problema del creazionismo aristotelico, e per valutare la relazione del pensiero dello Stagirita con le grandi costruzioni filosofiche dell'età moderna (Locke, Leibniz, Kant). Aristotele e la sua visione del mondo può essere dunque considerato come una sorta di """"guida alla lettura di Aristotele"""". Nello stesso tempo, però, il volume può essere impiegato per un primo accostamento al pensiero dello stesso Brentano, soprattutto per quanto concerne la relazione tra metafisica e psicologia e i problemi metodologici e metateorici della ricerca storico-filosofica.""