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Laici e cattolici in bioetica: storia e teoria di un confronto
Che laici e cattolici, in bioetica, si trovino spesso su posizioni opposte è un fatto noto, ma la ragione per cui ciò accade costituisce un tema notoriamente controverso, su cui soprattutto nel nostro paese è in corso un annoso confronto, che oppone i teorici della diversità paradigmatica fra le due bioetiche a coloro che invece, a vario titolo, la negano o la minimizzano. Considerata l'importanza cruciale del tema, il volume offre un quadro aggiornato del dibattito in corso, presentando un percorso storico e teorico che si configura come un contributo originale a una questione ineludibile della bioetica del nostro tempo e, di riflesso, della società italiana in generale. La questione, infatti, investe non solo la dimensione conoscitiva e la riflessione etico-culturale, ma presenta inevitabili ricadute anche sul piano pratico e politico. -
Amerigo Vespucci. Il fiorentino che inventò l'America
Per qualcuno fu il ""novello Ulisse"""" per altri un impostore che usurpò a Colombo la scoperta del nuovo continente ed il suo nome. La storia di Amerigo Vespucci, """"mercante fiorentino"""" come si firmò sempre, è avvincente come un romanzo. È un thriller che si sviluppa con infiniti colpi di scena tra intrighi di corte e racconti esotici intrisi di sesso, bancarotte e soldi, tanti soldi, mercanti di schiavi e spie, grandi famiglie e feroci rivalità. L'avventura di Amerigo inizia a metà del Quattrocento dalla sua Firenze passando per Lisbona e il Nuovo Mondo e si conclude a Siviglia dove il Vespucci visse gli ultimi anni della sua vita e dove morì nel 1512, senza neppure sapere che nelle carte geografiche la parte meridionale del quarto continente era già stata battezzata America in suo onore. La vita e la storia del mercante diventato navigatore si intreccia con quella della Firenze rinascimentale, con l'epopea della esplorazioni, della corsa tra Spagna e Portogallo alle ricchezze americane. Amerigo abbandonò le rive dell'Arno per non tornarci mai più e scoprire orizzonti più ampi che portarono alla nascita dell'America."" -
Multinazionali farmaceutiche e diritti umani. Argomenti di filosofia politica
Questo libro esplora la possibilità di riflettere da un punto di vista filosofico sulle multinazionali farmaceutiche e sul nesso tra esse e i diritti umani. Si tratta di un esperimento filosofico-politico attraverso il quale si vuole dimostrare l'esistenza di una esigenza universale alla salute che permetta di oltrepassare la dicotomia della tradizione liberale tra relativismo e universalismo dei diritti umani. Tale esigenza si manifesta come un prius logico che fa sì di considerarla il diritto umano per eccellenza, piuttosto che il classico diritto sociale. Tuttavia, tale diritto è ostacolato e reso difficile dalle logiche economico-politiche delle Big Pharma che riducono il bene del farmaco a un puro prodotto commerciale. In Occidente, ciò si manifesta nel circolo vizioso che si instaura. Le fonti qui consultate sono caratterizzate dall'apertura verso una varietà di ambiti disciplinari che sono stati ricondotti, tuttavia, ad una unità filosofica. -
Scenari dei legami fraterni
Questo libro si aggiunge alla vasta letteratura già presente nel campo della dimensione fraterna offrendo nuovi contributi al crescente interesse che psicologia e psicoanalisi attribuiscono a questa tematica. Il libro tocca momenti di vita diversi, tracciando idealmente un percorso evolutivo che va dalla prima infanzia all'età adulta e oltre, facendoci partecipare attraverso la metodologia dell'Infant Observation a scene familiari in cui la nascita di ogni nuovo bambino rende necessario il ritrovare il proprio posto in famiglia (E. Fattirolli, L. Root Fortini e L. Mori) o immettendoci nel vivo della percezione che ha un bambino dell'essere fratelli o gemelli attraverso la rappresentazione grafica (G. Pinto e S. Lecce) oppure ancora facendoci avvicinare a situazioni in cui la relazione fraterna è terremotata dalla perdita di un genitore (L. Caligiani) o dalla presenza di un fratello diversamente abile (V. Coppola). L. Root Fortini e L. Mori esaminano infine pitture celebri, brani di romanzi, film, sottolineando ancora una volta l'estensione della presenza della dimensione fraterna, con i suoi complessi intrecci relazionali, nel mondo immaginativo e affettivo di ogni essere umano. -
La coscienza di Berto
La coscienza di Berto attraversa la produzione letteraria dello scrittore di Mogliano Veneto, alla ricerca della sua coerenza e della sua cifra narrativa. Fin dalle prime prove, emerge come il romanziere, inguaribile bastian contrario, abbia prestato la sua penna ai vinti, della storia così come della politica, della società, della religione, della vita. Centrale risulta certamente l'opera che l'ha consacrato, ""Il male oscuro"""", ma finalmente si rivalutano e si riconsiderano anche le altre, dalla Colonna Feletti alla Gloria, sua ultima fatica. Si scopre come la scrittura abbia rappresentato per Berto, in ogni stagione della sua vita, il farmaco, la cura del suo """"male oscuro"""", quello """"di cui le storie e le leggi e le universe discipline delle gran cattedre - scrive Gadda - persistono a dover ignorare la causa, i modi: e lo si porta dentro di sé per tutto il folgorato scoscendere d'una vita, più greve ogni giorno, immedicato""""."" -
Cinema digitale. Teorie e pratiche
Il testo rivolge l'attenzione all'articolato orizzonte delineato dal cinema digitale, un territorio multiforme e, a tratti, sfuggente che impone una prospettiva d'analisi onnicomprensiva, capace cioè di tenere in considerazione tanto lo scenario filosofico e concettuale quanto quello tecnico e pratico. Per la prima volta, così, questi due ambiti appaiono contemplati nel medesimo ""contenitore"""", quello di un libro in cui si guarda, da un lato, alle principali riflessioni che hanno contrassegnato negli anni il dibattito intorno alle nuove immagini e, dall'altro, alle applicazioni concrete della tecnologia numerica nel campo del cinema, con particolare attenzione alle loro ricadute sul piano espressivo. Dato il ruolo cruciale interpretato dalla nuova tecnologia nella configurazione degli attuali regimi della visione, questo volume mette dunque in campo tutti i principali strumenti attraverso i quali è possibile comprendere al meglio la profonda rilevanza assunta dallo specifico digitale."" -
Spazio e popolazione. Temi di geopolitica e geoeconomia della popolazione
All'alba del III Millennio, il futuro geopolitico e geoeconomico del pianeta sembra essere sempre più caratterizzato da una crescente instabilità, da una maggiore frammentazione e conflittualità, nonché dall'emergere di situazioni politico-territoriali differenziate che ridisegnano la mappatura dei poteri e determinano nuovi assetti ed equilibri mondiali. In questa prospettiva, nel presente volume si è cercato di fornire una visione d'insieme dei temi centrali all'analisi interdisciplinare ed olistica relativa alle problematiche ed alle multiformi sfaccettature del complesso rapporto tra popolazione e spazio, non più inteso solo come spazio territoriale e geografico, ma altresì come spazio politico, economico, sociale e culturale, consapevoli che le nuove dinamiche demografiche determineranno un'influenza fondamentale sulla costruzione di un nuovo rapporto tra territorio, ambiente, economia e politica. -
Atomi metafore paradossi. Niels Bohr e la costruzione di una nuova fisica
Questo libro contiene una ricostruzione dettagliata della genesi del principio di corrispondenza di Niels Bohr e ne fornisce un'interpretazione volta a chiarire il ruolo cruciale che esso svolse nell'orientare le ricerche in fisica atomica condotta dallo stesso Bohr tra il 1920 e il 1927. La meccanica quantistica, sviluppata negli anni Venti e Trenta da Bohr, Heisenberg, Born, Schrödinger e Dirac rappresenta una delle svolte più profonde della scienza del Novecento. L'obiettivo centrale del libro è la ricostruzione della genesi storica della complementarità, un concetto che Bohr mise a fondamento della sua interpretazione della meccanica quantistica. Questo concetto è stato da sempre giudicato, dagli oppositori di Bohr e della cosiddetta interpretazione di Copenhagen della fisica quantistica come un mero espediente linguistico per mascherare la fragilità concettuale e filosofica della nuova teoria. Particolarmente attivo in questo senso fu Albert Einstein. Il libro dimostra l'infondatezza di queste obiezioni alla luce di una corretta interpretazione del pensiero di Bohr. -
Rosa centerbe. E altri racconti toscani
Racconti di vita vissuta in una striscia di terra che va dal Casentino al Valdarno, raccolti dall'autrice direttamente dai protagonisti o da chi ha visto e sentito. Storie disomogenee di persone ,""di gente"""", si dice in Toscana, che pur vivendo lo stesso tempo e i medesimi cambiamenti, ne ha tuttavia una percezione molto diversa. Come l'agricoltore di Figline, quasi l'archetipo dell'uomo semplice, poco incline ad assimilare i cambiamenti della scienza e della tecnica, in conflitto con la cassa automatica del supermercato, o la ragazza rumena invece, venuta in Italia per """"sfamarsi"""" di elettrodomestici ipertecnologici... o il fungaiolo Pasqualino, una specie di Bertoldo del 2000, che ordisce una mini truffa per arrotondare la sua pensione minima. Molti i personaggi e le storie divertenti, tutti circondati da un'aura di ironia e descritti con una lingua semplice e chiara, tipica della migliore tradizione toscana."" -
Beppe Fenoglio. La scrittura e il corpo
Uno studio dedicato al Fenoglio meno noto, autore dei romanzi ""La malora"""" e """"La paga del sabato"""", riletti come una sorprendente messa in scena di corpi in movimento alla ricerca di storie da raccontare. Il motivo del """"corpo senziente"""", di matrice fenomenologica, lega le vicende """"civili"""" al filo dei racconti di guerra, come """"L'imboscata"""", storia partigiana che ha come protagonista Milton, un duro modellato sugli eroi del cinema western, nato da una costola del Partigiano Johnny e diretto antenato dell'omonimo personaggio che sarà al centro di Una questione privata: l'ultimo romanzo di Fenoglio, considerato da molti il suo capolavoro, è qui ripercorso come grande costruzione di un polittico della vendetta, sullo sfondo di una percezione lucida dei lati oscuri e insondabili che guidano i percorsi dei destini individuali e gli ingranaggi della storia umana."" -
Giorgio De Chirico. Un filo di Arianna
Come guidata da un filo d'Arianna, l'autrice esplora il labirinto della formazione di Giorgio de Chirico e del fratello Savinio: un'avventura umana e intellettuale, che muove da una cultura in cui l'antico e la tradizione giocano un ruolo centrale. Quasi moderni Dioscuri, i due si affacciano all'Europa con un bagaglio di esperienze e di memorie che si sovrappongono senza cancellarsi. Giovanna Rasario, con la sua sensibilità d'artista, coglie in particolare nei dipinti di de Chirico una ""grecità malinconica e ambigua"""" che rappresenta il cardine di tutto il suo percorso intellettuale. Ma il racconto si sviluppa soprattutto attraverso una lettura """"dal vivo"""" di luoghi della memoria, di lettere e documenti anche inediti. Sulla loro base si costruisce una microstoria che precisa la sua valenza collocandosi all'interno della """"grande storia"""". Nel libro sono indagati i rapporti di de Chirico con Léonce Rosenberg, Luigi Bellini e Giorgio Castelfranco, offrendo così una lettura nuova sul rapporto dell'artista con galleristi e prestigiosi rappresentanti del collezionismo moderno."" -
Storie di concetti. Fatti, teorie, metodo, scienza
Questo libro propone una ricostruzione storico-filosofica della tradizione culturale occidentale attraverso la prospettiva di concetti chiave come quelli di ""fatti"""", """"teorie"""", """"metodo"""", """"scienza"""". Si tratta di termini, di idee, attraverso cui è possibile tracciare itinerari lungo gli oltre duemila anni della storia della filosofia. Il filo conduttore - più o meno visibile, ma sempre presente sullo sfondo - è costituito dalla modalità in cui si è declinato il rapporto conoscitivo fra uomo e realtà. I concetti che scandiscono il percorso del volume permettono di mettere a fuoco la vitalità e la mutevolezza di termini che, troppo spesso, diamo per scontato abbiano sempre significato quello che significano oggi; e, invece, testimoniano i mutamenti, anche di visioni del mondo, che hanno accompagnato la storia della nostra cultura."" -
Don Enrico
Un divertente ritratto di Enrico De Nicola, presidente provvisorio della Repubblica Italiana, visto attraverso gli scritti giornalistici e le note diaristiche di uno dei maggiori giornalisti italiani che ne mette in luce i lati nascosti del carattere. Un omaggio a un protagonista delle vicende italiane fra aneddotica e storia. -
La Toscana fra occulto, insolito e paranormale
Il libro ha come oggetto la dimensione dell'insolito, insospettata in una regione antropologicamente caratterizzata da un certo scetticismo di fondo per quanto non si vede e non si tocca e assolutamente in linea con gli aspetti più pragmatici e ""normali"""" della realtà. Una dimensione che va da quella delle sette a quella della magia, da quella della medianità e dell'esoterismo a quella massonica, da quella parapsicologica a quella leggendaria e tradizionale. Il tutto con riferimenti a luoghi, personaggi, pubblicazioni e cronaca. Lo scopo è fornire in sintesi uno spaccato esauriente, avvincente e aggiornato di questa realtà """"altra"""" coesistente con quella storica e convenzionale di sempre e che non prescinda da aspetti aneddotici di richiamo."" -
La «via teutonica». L'alternativa germanica alla via Francigena
A partire dai secoli XII e XIII, è noto che veniva usato un altro itinerario oltre la più conosciuta via Francigena - dai pellegrini che si recavano a Roma, il cui flusso era alimentato soprattutto da ""tedeschi e ungari"""" (così venivano chiamati nel medioevo chi proveniva dai paesi dell'Europa centro-settentrionale e dall'area danubiana). Si trattava di una strada, chiamata """"via di Alemagna"""" o """"via Teutonica"""", che utilizzava principalmente il passo del Brennero e raggiungeva la pianura padana, ove dava luogo a una serie di percorsi terrestri e acquatici, che si indirizzavano verso la via Emilia, grande collettore dei transiti per Roma. Procedendo poi verso sud, la via superava la dorsale appenninica con un ventaglio di valichi. Attraverso la vallata casentinese, la strada arrivava poi ad Arezzo, proseguendo per la val di Chiana sino a Cortona, al lago Trasimeno e a Orvieto, da dove si portava a Montefiascone per raccordarsi alla via Francigena e giungere così a Roma. Anche la via del Brennero ha costituito uno dei momenti fondanti dell'Europa moderna."" -
Percorsi del collezionismo. Le tappe di una raccolta: da Mantegna a Natalija Goncarova
Nella prima sala, una serie significativa di lavori del Cinquecento, secolo cruciale nella codificazione del disegno. In esposizione dieci fogli di grande bellezza: una tempera a grisaille derivata da una celebre incisione di Andrea Mantegna, un disegno a matita rossa del Parmigianino, un foglio puntinato del fiammingo Jan Van Scorel che si cimenta con Raffaello, precisamente soffitto della Stanza della Segnatura; una straordinaria miniatura di Biagio Pupini perfettamente compiuta da sembrare fine a se stessa, e poi i disegni degli ""emiliani"""": Girolamo da Carpi, Girolamo Mirola e Joos van Winghe, un pittore fiammingo che collaborò con Jacopo Bertoja; e ancora due grandi disegni dell'Andreani e di Karel Van Mander, probabilmente preparatori alla tecnica della stampa e infine, un disegno di Bartolomeo Cesi. Nella seconda sala a dominare è il periodo che va dal Seicento al Settecento per un percorso che parte col secentista bolognese Lucio Massari e attraversa i toscani Giovanni Battista Vanni e Alessio Gimignani (13). Per il Settecento ci s'immerge invece nell'arte bolognese in tutte le declinazioni di tecnica e di contenuto."" -
La sceneggiatura. Un testo dall'esistenza incerta
Il lavoro segue tre percorsi di ricerca che indagano ed evidenziano l'instabilità costitutiva e permanente del testo sceneggiatura. Un'instabilità vitale, dinamica che sostanzia la natura, la pratica, il graduale farsi della scrittura per il cinema. Il primo percorso è di taglio storico e ripercorre la formazione della scrittura destinata al cinema, affrontando il passaggio dal muto al sonoro, con particolare attenzione al cinema delle origini, al cinema realizzato nell'ambito dello studio system, al cinema in Italia. Il secondo percorso è di natura teorica e indaga l'oggetto da diversi punti di vista, con la possibilità di ascriverlo al campo d'indagine dei Visual Studies, affrontarne la molteplicità dei livelli significanti, aprendosi alla nozione di intertestualità e ipotizzando per la scrittura per immagini un primo originario fondamento nel concetto di immagine-idea. Il terzo percorso è un tentativo di analisi intertestuale di alcuni film che, già sulla carta, si ispirano al romanzo Delitto e castigo di Feodor Dostoevskij: Pickpocket di Bresson, Taxi Driver di Scorsese, Salto nel vuoto di Marco Bellocchio. -
La Crusca risponde. Dalla carta al web (1995-2005). Vol. 2
È corretta la locuzione ""stare all'impiedi""""? Come mai si dice """"in bocca al lupo"""" e si risponde """"crepi""""? È anche con quesiti così che l'Accademia della crusca risponde ogni giorno.rnrn""""La Crusca risponde. Dalla carta al web segue"""", a quasi venti anni di distanza, """"La Crusca risponde"""" (1995) e contiene le risposte a circa duecento nuovi quesiti sul lessico e sulla grammatica dell'italiano. La Consulenza Linguistica della Crusca, nell'arco di un decennio, ha risposto, sia attraverso il semestrale """"La Crusca per voi"""", sia attraverso il sito accademiadellacrusca.it a oltre seimila domande. Il dialogo con scuole e """"amatori della lingua"""", inaugurato da Giovanni Nencioni nel 1990 con la fondazione della rivista, è proseguito sotto la direzione di Francesco Sabatini e si è ampliato, grazie alla rete, in modo straordinario aprendosi a un pubblico vasto ed eterogeneo, anche non italiano. Le risposte, documentatissime, sono opera sia di accademici e linguisti (tra i quali si ricordano Nicoletta Maraschio, Bice Mortara Garavelli, Giovanni Nencioni, Sergio Raffaelli, Francesco Sabatini, Luca Serianni, Salvatore Claudio Sgroi, Serge Vanvolsem), sia del gruppo di giovani ricercatori impegnati quotidianamente in questa delicata e importante attività dell'Accademia della Crusca. A due di loro, Raffaella Setti e Marco Biffi, si deve la cura del presente volume."" -
Lessico mistico. Le parole della saggezza
Il libro prende in esame circa settanta parole del nostro linguaggio (ad es.: Amore, Anima, Distacco, Io, Intelletto, Luce, Nulla, Spirito, Tempo, Volontà, Uno), mostrando il loro significato nella mistica. La cultura contemporanea sembra conoscere l'uomo solo come corpo o come psiche, dimenticando la sua dimensione più profonda, più vera, che è quella spirituale. Perciò ignora, o non comprende più, il significato di alcune parole, che pure fanno parte del nostro patrimonio linguistico, della nostra storia: il lessico mistico, appunto, ove ""mistico"""" non significa affatto visionario, estatico, eccezionale, come troppo spesso si pensa, ma interiore, essenziale. È infatti nella mistica che si trova quella saggezza che, sola, è in grado di rispondere al bisogno di felicità - anzi, di beatitudine, di salvezza - di ogni essere umano. Il libro può perciò essere tanto uno strumento per la comprensione dei grandi maestri spirituali, quanto una prima, agevole, introduzione alla mistica."" -
Prisma Sudafrica. La nazione arcobaleno a vent'anni dalla liberazione (1990-2010)
Il libro si colloca nel settore degli studi culturali, con alcuni contributi più specificamente storici e letterari, e ha per oggetto l'esperimento di trasformazione culturale e politica che dal 1990 contraddistingue la storia, le dinamiche sociali e il ruolo internazionale del Sudafrica. La raccolta omogenea e articolata di saggi si concentra sulle energie messe in moto dal processo di liberazione che ha portato alla fine pacifica dell'apartheid, alle elezioni democratiche, all'elaborazione di una Costituzione esemplare, senza peraltro trascurare le difficoltà e i problemi che caratterizzano il paese. La prima parte analizza il modello di democrazia figlio dell'arcobaleno, e come si stiano strutturando la convivenza civile all'interno e la proiezione del Sudafrica nella politica estera globale; nella seconda e terza parte si riflette sulle energie culturali e letterarie emerse grazie all'affermazione dei corpi liberati in questi ultimi vent'anni e sul processo di riconciliazione e ricostruzione della memoria.