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Ciuzz the book. Quattro stagioni di cucina siciliana. Ediz. italiana e inglese
Sessanta ricette per raccontare sapori e profumi della Sicilia di ieri e di oggi. Un viaggio gastronomico attraverso le stagioni, tra aneddoti, consigli ed un pizzico di storia. -
Atmosphere. For teaching and learning architecture. Ediz. italiana e inglese
Imparare e insegnare architettura è esclusivamente una questione di atmosfera. Non sono sufficienti le intenzioni, i programmi, le mission o le affermazioni di principio. Quello che serve è l'aria. L'atmosfera è l'aria che si respira. Apparentemente impalpabile ma fondamentale. Ma come costruire l'atmosfera? -
Lo spazio del corpo. I templi di Frida Kahlo
La figura di Frida Kahlo raccontata a partire da un'idea di luogo, gli ""spazi sacri"""" dell'artista messicana, i suoi templi, primo fra tutti il suo corpo, divenuto icona durante la sua vita e dopo la sua morte; il corpo nella sua dimensione intima viene reso visibile a tutti dalla stessa Frida, attraverso i suoi quadri e il suo modo di raccontare se stessa e i suoi patimenti. Altro tempio è il letto di Frida, abitacolo, piccolo spazio nel quale trascorre un tempo enorme della sua breve vita, che riesce a rendere luogo nel quale dipingere, dal quale ricevere le persone, un piccolo spazio che rispecchia se stessa e la sua reale condizione di salute. Ci sono poi le case: Casa Azul la casa in cui Frida Kahlo è nata ed in cui è morta, teatro della sua storia e rifugio nel quale sempre l'artista si è riparata, oggi Museo a lei dedicato. E ancora la Casa studio a San Angel, costruita perché fosse tempio del suo amore per Diego Rivera, divenuta palcoscenico dei loro contrasti più duri."" -
Supernapoli. Architettura per un'altra città. Ediz. italiana e inglese
"Ti incontri con il tuo sguardo e con la memoria di tutto quello che hai sentito e questo costituisce un vero e proprio preconcetto sul luogo che abiti. Così costruisci un tuo pretesto mnemonico, un tuo racconto sintetico di una città che lentamente si cristallizza perdendo scorie ma non ricchezza emotiva. Allora ti resta una sola immagine potente che in questo caso si chiama Supernapoli""""." -
Sinergie rigenerative. Riattivare paesaggi di(s)messi
Architettura/Ingegneria, Economia, Lavoro e Politica possono entrare in sinergia per trasformare la rigenerazione urbana e territoriale da mero esercizio teorico a pratica concreta e virtuosa? L'attuale condizione di crisi, non più emergenza contingente ma sistema consolidato, coinvolge specifiche competenze settoriali che, prese singolarmente, non hanno la forza di guidare i processi di riqualificazione. Occorre mettere in atto sistemi di integrazione tra saperi e interessi diversi finalizzati alla costruzione del bene collettivo. Questo volume testimonia il tentativo di suggerire alcune indicazioni di metodo per un caso esemplare: la ri-attivazione dell'area Vela Laterizi di Corte Franca, nel cuore della Franciacorta, un territorio di alto valore paesaggistico, meta di turismo sostenibile e famoso per la qualità della produzione enologica. -
Opere e omissioni. Ediz. italiana e inglese
Il libro è un viaggio attraverso trenta anni di lavoro fatto di progetti disegni libri e scritture. Una sorta di confronto faccia a faccia con la propria autobiografia personale. Cadono i ""commenti"""" critici, i riconoscimenti, la bibliografia, e resta soltanto la narrazione delle immagini. E delle parole che trovano origine nelle sensazioni e nella memoria personali. Resta anche un luogo. Il """"qui"""" dei racconti pubblicati nel 2009, che tanta parte ha nelle ragioni del lavoro presentato. Come in una sorta di grafo si rintraccia in ogni opera. Restano anche le omissioni. Fatte di errori e di aspirazioni inespresse. Ogni cosa onestamente mostrata. Disegnata. Raccontata."" -
Behind the scenes. Progetti dietro le quinte. Ediz. italiana e inglese
Siamo abituati a vedere sempre immagini patinate sulle riviste o in internet, ma dietro quelle immagini ci sono un intreccio di azioni, di sacrifici e di sforzi che portano al risultato finale: la costruzione, l'opera. L'edificio costruito è il frutto di un percorso complesso, fatto di salite e discese. Di questo parleremo: del ""dietro le quinte"""" dei progetti."""""" -
Istanbul. Ritratti di città
I ""Ritratti di città"""" conducono all'interno di realtà urbane complesse in continua trasformazione. Oltre a fornire le chiavi di lettura per interpretare le dinamiche urbane in atto nelle metropoli di ogni continente, analizzano le ragioni, le componenti, le radici storiche di diversità e peculiarità che caratterizzano singole realtà in un mondo globalizzato. I """"Ritratti di città"""" raccontano le città a partire da una molteplicità di punti di vista. Con approccio multidisciplinare, raccolgono spunti e riflessioni di architettura, urbanistica, design, storia della città, storia dell'arte, fotografia, economia, geografia urbana, sociologia. Con percorsi di visita originali, lontani dalla fruizione mainstream, i """"Ritratti di città"""" si rivolgono a chiunque voglia vivere e comprendere l'inafferrabilità delle trasformazioni urbane nelle grandi città del pianeta."" -
Periplo. Circolo(i) nell'ordinaria natura delle cose
Questo è uno dei tanti tentativi che si possono fare per portare alla luce correlazioni e comportamenti che dovrebbero appartenere all'archetipo dell'essere umano; ed è per questa ragione che affermo, nonostante l'apparenza autobiografica, di non avere nulla da accampare al di là degli interrogativi e dei dubbi che mi porto appresso. La chiave di accesso a questo periplo e l'ottica con cui affronto questa tematica consiste nel credere che esista, e sia esistito, per l'umanità un ""circolo del ritorno"""" al quale appartengono cose e azioni già pensate, già dette, già scritte e... già fatte! Cose che nel tempo cambiano di veste, ma non cambiano di sostanza poiché sono incarnate in una prassi di pensiero aperta alla naturalità originaria; con però l'avvertenza che: """"Il ritorno alle origini serve a trovare il significato, ma basarsi sulle apparenze significa lasciarsi sfuggire la causa."""" (Sosan)"" -
Shadrach Woods. Per una teoria urbana
Stem e Web sono i due fondamenti della riflessione teorica di Shadrach Woods (1923-1973) - architetto ed urbanista di origine nordamericana - sul fenomeno urbano. Questo saggio indaga il problema della formulazione di una teoria urbana in una visione strutturalista durante il secondo dopoguerra nell'Europa della ricostruzione e del cambiamento. Nella ricerca di un sistema costruito che si fondi su una solida teoria, lo sforzo eroico di Woods è quello di costruire un'""utopia del presente"""" - secondo la definizione degli architetti del Team X - che costituisca una possibile risposta alle criticità del Movimento Moderno. Attraverso una sezione tematica, viene presentata una selezione di progetti, alcuni noti e altri mai pubblicati, che dimostrano la strategia organizzativa del nostro autore per un'idea di crescita urbana e di ripensamento della scuola a livello universitario."" -
La memoria dell'ordine. Paradossi dell'architettura moderna
Interrogarsi sul senso dell'architettura significa voler stabilire un principio di legittimità globale e atemporale (non solo riferito al presente o al passato), pur nella consapevolezza del fatto che l'architettura moderna possiede una condizione di frammentarietá, ma allo stesso tempo anelante di una totalità perduta. In questo testo, elaborato a partire dal punto di vista di un architetto e non da quello di un critico o storico, si cerca di verificare come i discorsi architettonici moderni, pur frammentari, facciano costantemente riferimento a un Ordine, sempre protagonista. Si cerca così di spiegare per quali ragioni l'architettura sia capace di mantenere una propria identità nel tempo, e perché essa risulti sempre e comunque necessaria. -
Il mondo di Aldo Rossi
Ho voluto affrontare il modo di lavorare di Aldo Rossi, quella sua straordinaria capacità di andare al centro dei problemi, al nucleo di ogni tema di progetto e di trasformarlo in una questione che riguardava molto da vicino la sua vita. Ci sono due parole nei suoi scritti, razionale ed esaltato, che mi hanno fatto capire la coesistenza di due piani del discorso sul metodo: quello razionale fondato sui principi e quello analogico fondato sul desiderio di un mondo immaginato. -
Esplorazioni nella città dei ceti medi. Torino (1945-1980). Ediz. italiana e inglese
La Torino del Novecento non è stata solo un'importante città operaia ma anche una grande città di ceti medi: una città in cui, a dispetto delle crescenti disuguaglianze, le differenze sociali sembravano destinate nel tempo ad attenuarsi per effetto di una progressiva espansione dei redditi, dei consumi e del welfare. Il libro osserva gli edifici residenziali per i ceti medi costruiti a Torino nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale: un periodo di espansione urbana in cui una parte rilevante dell'edilizia di nuova produzione si rivolgeva a gruppi sociali che puntavano a un più alto livello di comfort abitativo. Il volume raccoglie saggi, mappe tematiche e campagne fotografiche organizzate intorno a quattro grandi questioni: le politiche, i luoghi, gli attori, le forme. -
Architettura Fabbrica. Ediz. italiana e inglese
La Grande Crisi ha riportato alla ribalta le centralità dell'economia reale. L'industria è tornata a essere considerata un'opportunità per il futuro, ovviamente secondo nuovi paradigmi di produzione, distribuzione e consumo. Questo implica un nuovo modello di fabbrica, in grado di affrontare le richieste della globalizzazione, ma anche di porsi in relazione sostenibile con l'intorno dal punto di vista sociale e da quello ambientale. Appare evidente la necessità di affrontare in modo innovativo anche la progettazione dei luoghi fisici del lavoro, prevedendo ambienti adeguati alle radicali trasformazioni nei campi della tecnologia, della sicurezza, del comfort. Né i modelli storici delle grandi architetture industriali dell'epoca eroica del Modernismo né quelli del boom industriale del secondo dopoguerra corrispondono oggi alle mutate esigenze della società e del mercato. Questo libro intende quindi colmare una lacuna, fornendo riferimenti utili a chi debba affrontare la progettazione di complessi industriali. Si basa sull'esperienza di uno Studio di progettazione che da decenni si confronta con le questioni, sempre più articolate e sofisticate, legate alla progettazione industriale. -
Per un'architettura terrestre
Hassan Fathy sosteneva che ""L'architetto moderno è diventato come un calciatore che gioca a calcio impiegando un cannone."""" Sul filo di questo graffiante paradosso i testi raccolti in questo libro polemizzano e criticano con acume le derive di un'architettura dello show globalizzata e autistica incapace di farsi carico delle gravi questioni che attraversano il mondo. Da qui, attraverso il riferimento a figure critiche eretiche oggi dimenticate come Ivan Illich, Colin Ward, Aldo Capitini, Giacomo Borella, sostenendo la necessità di ritrovare, pur nello spaesamento delle città, """"il senso di appartenenza al creato"""", delinea un'idea di architettura minore, """"un'architettura allegra, che riconosce la terra come dono, la manutiene e ne raccoglie i frutti""""."" -
Dialogo sull'insegnamento dell'architettura
Un dialogo tra Pierre Alain Croset, Giorgio Peghin e Luigi Snozzi sulla formazione, l'architettura e la didattica, che esprime una condizione del progetto contemporaneo e il senso dell'insegnamento dell'architettura, cioè il difficile compito di trasmettere non tanto gli strumenti tecnici della disciplina ma il segreto del saper progettare, la capacità di sviluppare l'idea e di interpretare, con la cultura, le modificazioni del nostro ambiente. Gli argomenti spaziano tra ambiti disciplinari differenti, nella consapevolezza che la pratica del progetto si confronta oggi con una progressiva complessità del sapere e con la sua frammentazione in tanti specialismi. Alcuni temi riflettono sulla possibilità di condividere una base teorica e pratica; altri si interrogano sui conflitti tra pensiero pratico e pensiero teorico, tra specializzazione e universalismo; altri ancora affermano la necessità di un'educazione all'arte e all'architettura che non sia ""terra di nessuno"""" dove tutto è permesso. Questioni che il testo affronta in maniera non sistematica o dottrinale ma attraverso una personale pedagogia per l'educazione all'architettura."" -
Verso un'urbanistica della collaborazione
Questa pubblicazione corale parte dal generale per concretizzarsi nell'esperienza attivata da un collettivo di architetti a Cagliari, nel quartiere popolare di Santa Teresa. La ricerca intrapresa esplora le dinamiche dell'urbanistica collaborativa, riaffermando il valore e la dimensione politica del ruolo dell'architetto nel mondo contemporaneo partendo dall'impegno concreto nelle dinamiche di cambiamento della società e delle città. Un processo basato sulla co-programmazione del territorio a partire da micro interventi dal basso, in cui la rete offre possibilità di interazione fino a pochi anni fa impensabili e in cui gli aspetti culturale, sociale e di coinvolgimento della cittadinanza assumono un ruolo fondamentale. L'urbanistica della collaborazione si concentra sui processi che partono dalle persone e dalla dimensione di quartiere, da cui avviare riflessioni multidisciplinari orientate al miglioramento della qualità di vita e degli spazi. In questa riflessione ogni professionista offre il proprio contributo in base alla sua competenza e sensibilità mantenendo al centro la scala umana del progetto. -
Città personali. Interni urbani a misura d'uomo
Città e personalità non sono mai stati termini facilmente associati. Storicamente lo spazio urbano è sempre stato considerato il riflesso di un'identità collettiva che rappresentava l'inclinazione naturale dell'essere umano al vivere in comunità. Eppure, secondo Lewis Mumford, è proprio qui che l'ideale di personalità ha preso corpo, in un processo millenario di costruzione di senso. Città personali è il racconto di questo processo dal punto di vista spaziale, una fenomenologia minima sulle forme e sui mezzi con cui il progetto dello spazio pubblico ha provato a rendersi pienamente abitabile, da tutti come da ognuno. Dalle panche di via rinascimentali alle real-time cities, attraverso l'analisi della conformazione dello spazio personale nei luoghi pubblici, il testo segue le tracce del singolo abitante nel progetto urbano, per suggerire un punto di vista diverso e dichiaratamente parziale sulle strategie e sugli strumenti necessari a costruire uno spazio pubblico pi ù aperto e inclusivo. -
Terre fragili. Architettura e catastrofe
Terre Fragili non parla dei disastri come eventi ineluttabili, ma dell'architettura che dà forma alle macerie accumulate dalle catastrofi nelle città. -
Il realismo e l'architettura italiana
Realismo è un termine ambiguo, il cui perimetro semantico include svariate accezioni, per tale ragione è anche un termine scomodo, usato per nobilitare o svilire, a seconda dell'ostinazione della propria faziosità. Realismo è anche un termine che ricorre spesso nelle storie dell'architettura italiana, e fra i testi di alcuni dei suoi maggiori protagonisti. Lo scopo di questo saggio è di indagare i concetti cardine del Realismo scomodando, con una certa voluta incoscienza, discipline quali la pittura (Gustave Courbet) e la filosofia (György Lukács) e cercare un confronto con l'architettura. Il pensiero di Giuseppe Pagano, forse il primo, coerente, e in una certa misura completo sforzo teorico verso una cultura di tipo realista, e quello di Ernesto Nathan Rogers, che sarà il fulcro intorno al quale si coagulerà la Scuola di Milano, sono i due autori attraverso i quali questo studio si propone di leggere gli intenti teorici e la produzione architettonica italiana, le sue maggiori ""scuole"""" - la Scuola di Milano e la Scuola di Roma -, e le connessioni con due importanti centri della cultura architettonica internazionale, Barcellona e Porto.""