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Relazioni pericolose in luce. Tecnologie sceniche e ri-mediazioni visive per un romanzo epistolare
«La rimediazione trova nella luce artificiale e nelle sue applicazioni, un orizzonte tecnologico innovativo ed in continua metamorfosi, con la cui virtualità i mezzi di comunicazione tradizionali non possono competere: in questo processo in cui i nuovi media si modellano a partire dalle caratteristiche e dalle finalità dei precedenti, i tradizionali sono costretti a ripensarsi sulla base delle innovazioni con cui continuamente vengono in contatto». Il testo contiene riflessioni sulle valenze della luce in ambito performativo e sulle sue innovazioni nel teatro contemporaneo; presente già nella ricerca delle avanguardie, la luce ha mutato ruolo, offrendo inaspettati esiti spaziali, assunti come irrinunciabili opportunità drammaturgiche. Su questo tema contribuiscono trasversalmente alla scrittura scenica: i metodi di ri-mediazione letteraria e tecnologica e le trasposizioni per il teatro ed il cinema, trattati da esperti (Claudio Angelini, Elena Bucci, Anna Maria Monteverdi, Cristina Riccati, Stefania Rimini) che incrociano peculiarità della ricerca personale con aspetti drammaturgici e tecnologici, nell'ambito di un progetto didattico sul romanzo epistolare di Choderlos de Laclos: Les Liaisons dangereuses (1782). -
For a novel architecture. Ciné-roman 2000-2020
«Told in the form of a cine-novel, this document compiles 20 years of my architectural practice and research. 32 projects from my current studio and collaborations with Blankpage, Roula Assaf, Danny Khoury and others are here presented in an order of thematic correspondences resembling more a screenplay than a classical architectural monograph. Re-written for this edition, the text reconnects all projects in one continuous narrative flow supporting the sequence of photographic moments, a medium here used exclusively in the absence of all other traditional modes of architectural representation. Some half of the projects actualize the successes of buildings completed and happily inhabited, the other remains future potential or aborted attempts now lost forever: the eternal story of the architectural adventure, the challenge of its uncertain path, its temporary pleasures and recurring wonders, its unfulfilled promises and unexpected successes. If often in this document I use the word 'novel', it is not to equate the art of architecture to the art of literature, but rather to insist on the importance of continuously looking at the lived experience of architecture in space and time as its core value (like in a novel), and the requirement for any art to always be new beyond the romantic nostalgia of a lost past or the fetishistic (quite often technological) celebration of the unknown future (the novel as in the new). All in all, it is once again the necessity to live poetically, humanely and naturally that this document attempts to manifest through my relentless passion for the architectural practice and my sentimental relationship with every site, every client, in every situation.» Karim Nader -
Scoprire il paesaggio del quotidiano. Un progetto di educazione al patrimonio culturale nella periferia urbana
L'educazione al patrimonio culturale e al paesaggio è nodale per formare i giovani a una cittadinanza attiva e responsabile, alla tutela dei beni comuni, a stili di vita sostenibili, all'apprezzamento della diversità culturale e del dialogo intergenerazionale. Non può dunque limitarsi a episodi sporadici e a beni e contesti di eccellenza, ma deve essere transdisciplinare, inclusiva e praticabile in ogni luogo. Questo libro racconta il progetto di ricerca e azione ""Scuola Attiva Risorse (ScAR)"""", vincitore del Polisocial Award che premia la ricerca a fini sociali del Politecnico di Milano. Il testo descrive un'azione sperimentale e innovativa condotta all'interno di un contesto fragile come quello delle periferie urbane, un processo partecipativo che ha coinvolto scuole, università, istituzioni culturali, amministrazioni e attori privati nell'interpretazione e nella valorizzazione dei patrimoni culturali """"nascosti"""" nei quartieri di margine di Milano."" -
Contested Spaces Concerted Projects. Designs for Vulnerable Memories
European cultural heritage is inherently complex and layered. In the past, conflicting or controversial perspectives on different historical memories and experiences have been colliding in the rich cultural landscape of Europe and continue to do so in the present. Contemporary projects of re-activation of contentious spaces seem to challenge both the traditional design parameters and the role of spatial practitioners. They require new strategies that effectively mix top-down and bottom-up impulses, through a new design approach that is still in search of a clear definition. ""Contested Spaces, Concerted Projects"""" collects the stories of some selected cases of difficult built heritage, in order to highlight the most innovative methodologies of re-activation, by which architects, artists, designers and collectives have developed new participatory public interfaces."" -
Il parco della guarigione infinita. Un dialogo tra architettura e psichiatria
Sul confine tra Italia e Jugoslavia, nel 1961, in un piccolo ospedale di provincia, ha inizio una delle più importanti battaglie per i diritti civili che abbia segnato il nostro Paese. Immagini di reti e cancelli divelti hanno tramandato, della rivoluzione basagliana, la traccia di un gesto radicale, che nega ogni possibilità di riforma dell'istituzione. La ricerca dimostra, attraverso materiali inediti e dimenticati, quanto la negazione dell'istituzione passi attraverso un processo più complesso di trasformazione fisica dei luoghi e dell'architettura. Il dialogo tra architettura e psichiatria, che proprio l'esito della battaglia iniziata qui ha interrotto, pone oggi questioni assolutamente vive: il rapporto tra architettura e potere, quello tra diritti e uso degli spazi e soprattutto il tempo e lo spazio di guarigione che una società produce e immagina per chi non è considerato ""sano""""."" -
Dell'informe. Piccola filosofia pratica per l'architettura. Vol. 1: Implosioni.
Potremmo considerare l'Informe un carattere della nostra epoca. Ogni giorno ci imbattiamo nel caos e nell'imprevedibilità delle cose e delle vicende del mondo. Ma come può cambiare il nostro punto di vista se considerassimo l'Informe uno strumento critico? La voce 'Informe', scritta da Georges Bataille per il Dictionnoire critique della rivista «Documents», suggerisce un ruolo operativo che può dare senso a molte pratiche di trasformazione del mondo. ""Implosioni"""" propone una riflessione che, attraverso il concetto di riparazione, esplora e descrive l'azione del posizionare come il grado zero dell'architettura. Le corrispondenze inaspettate che innervano i territori contemporanei suggeriscono la pratica di una """"architettura a bassa definizione"""" (low-fi architetture), i cui caratteri il libro tratteggia e prefigura con la precisione e la vaghezza necessarie."" -
Metamorfosi. Quaderni di architettura. Ediz. italiana e inglese (2021). Vol. 8: Percorsi del sacro-Sacred pathways.
Il numero di ""Metamorfosi"""" dedicato al tema dei """"Percorsi del sacro"""" riguarda lo studio di microarchitetture spirituali inserite nella natura, raggiungibili dopo aver percorso dei lunghi tragitti immersi in paesaggi molto differenti tra loro ma ugualmente suggestivi e dotati di un'identità chiara e riconoscibile. Le occasioni sono molteplici e le più diverse, cosi come i luoghi e le motivazioni del loro essere, ma in tutti i casi si tratta di spazi essenziali in cui sperimentare la presenza del divino in comunione con il tutto senza necessità liturgiche e nel silenzio del creato."" -
Un' emozione puramente visuale. Film scientifici tra sperimentazione e avanguardia
Parigi, i ruggenti anni Venti: entrare al Théâtre du Vieux-Colombier e trovarvi proiettati gli studi di Lucien Bull sul ralenti, o entrare allo Studio 28 fresco di inaugurazione e trovarsi immersi in una cristallizzazione di sali minerali proiettata in trittico. Ancora, varcare le soglie di una delle sedi della Filmliga olandese e assistere alla proiezione seriale di sensuali fioriture, o prendere parte alla quarta performance della London Film Society dove un film radiografico ne precede uno sulle gesta del più crudele tra gli insetti, il dytiscus. Frequentemente presente al cuore di quell'esperimento estremamente moderno che è la pratica di programmazione di ciné-club e sale specializzate che negli anni Venti spuntano come funghi nelle maggiori città europee, il film scientifico si trova in quegli anni a essere anche investito di un ruolo cruciale nella costruzione dell'avanguardia cinematografica. è soprattutto in virtù delle tecniche speciali che sviluppa - ralenti e accelerato, microcinematografia e riprese subacquee - che esso può arrivare a rivendicare un suo posto nella riflessione sulla specificità del medium, catalizzando la formazione di alcuni concetti chiave delle teorie estetiche dell'epoca. Perché l'avanguardia è così magneticamente attratta dal film scientifico? -
Lo spazio di relazione nel carcere. Una riflessione progettuale a partire dai casi milanesi
La condizione abitativa delle carceri costituisce una delle emergenze del nostro Paese. La scarsa qualità degli spazi individuali e collettivi determina condizioni tali da ostacolare le iniziative sociali, politiche e legislative che intendono migliorare la vita delle persone recluse e di coloro che lavorano nel carcere. È urgente tornare a una sperimentazione progettuale che rilevi e affronti le criticità degli spazi e che consenta in modo innovativo lo svolgimento delle pratiche che li attraversano, per un carcere che punti alla responsabilizzazione dei detenuti, in ottemperanza ai principi del testo costituzionale. Questo volume aspira a costruire un sapere progettuale operativo applicabile alle carceri italiane, entro le possibilità ammesse dal quadro normativo esistente, ma capace anche di indicare nuovi temi, alimentando una riforma complessiva dell'ordinamento penitenziario. -
Progetto minore. Alla ricerca della minorità nel progetto urbanistico ed architettonico
Progetto Minore riflette intorno alle pratiche ed al pensiero progettuale, richiamando riferimenti e tradizioni che vanno dalla filosofia agli studi culturali, dall'antropologia alla tradizione decoloniale, ponendo al centro l'importanza della ""minorità"""" come possibile statuto del progetto. Il minore non è una minoranza, una riduzione, ma una differenza di statuto e pertanto una intensità. Non è una banale chiamata alle armi, una richiesta di azione e di uno sporcarsi le mani in una nuova funzionale operatività. Al contrario è una proposta destituente. Un nuovo pensiero per pensare il progetto ed il suo farsi nelle crisi, che si sostanzia come inversione del proprio significato, operatrice di critica e di resistenza rispetto ad un orizzonte totalitario, maggiore, dominante: una piccola linea di fuga."" -
Letteratura esecutiva. Cultura urbana e progetto
La letteratura esecutiva allude a tutti quei libri di architetti, urbanisti, scrittori, poeti che riguardano la cultura urbana e il progetto. Esecutiva non ha nulla a che fare con i manuali dell'architetto, con le pubblicazioni che si soffermano sulla scala del dettaglio o del particolare costruttivo. Esecutiva è, invece, una modalità del pensiero transdisciplinare all'interno della quale confluiscono e si diluiscono una pluralità di saperi. Il terreno comune sul quale questo avviene è rappresentato da alcuni concetti chiave che possono aiutare a ragionare per scenari, a ipotizzare strategie, a costruire visioni al futuro della città e del territorio. Esecutiva come contributo a una possibile cartografia dell'immaginazione. Il sintagma letteratura esecutiva riguarda tutti quei libri che, dopo la prima lettura, esercitano una forza attrattiva tale da doverli rileggere più volte fino al punto in cui si disfano per il continuo uso, per le sottolineature, per le note a margine, per i segni a matita, per le telegrafiche riflessioni scritte accanto a un passaggio chiave, per i simboli usati come promemoria; per gli appunti e per tutte le altre forme di appropriazione personale che rendono la lettura una forma di conversazione. È il libro come esperienza vissuta in prima persona. -
Giancarlo De Carlo nel centenario. Sguardi di nuova generazione
Il 12 dicembre del 1919 nasceva a Genova Giancarlo De Carlo. Un secolo dopo la sua opera è stata oggetto di intense occasioni di rilettura, cui hanno partecipato numerosi giovani ricercatori: tra questi, gli allievi del Dottorato in Architettura dell'Università di Napoli Federico II, che per la prima volta si sono misurati su un tema unico. Questo volume è il frutto dei loro contributi individuali, scaturiti da un confronto costante, che ha consentito di portare avanti con pluralità di sguardi un lavoro collettivo che celebra il noto architetto e intellettuale anticonformista, simbolo di un approccio aperto e libero, fondato su una pratica di conoscenza sempre sorretta da un grande rigore valutativo e da una profonda etica della libertà. -
Teatro e scena urbana. Ricerche e sperimentazioni spaziali dell'Avanguardia russa
La rivoluzione spaziale introdotta dalle sperimentazioni teatrali delle Avanguardie russe, sviluppatasi tra Mosca e San Pietroburgo negli anni Venti, si collega a quella dello spazio architettonico e urbano. Attraverso un patrimonio di tecniche espressive e principi di figurazione che spaziano dal cubofuturismo, al suprematismo, al costruttivismo, si rinnovano le discipline della composizione architettonica e urbana ereditate dall'accademia. In questo libro sono lette, scomposte e ricomposte tre opere scelte: due scenografie e un'architettura dell'Avanguardia russa. La rivoluzione nella sintassi dello spazio teatrale è affrontata con la decostruzione delle scenografie per La Vittoria sul Sole di Malevi (San Pietroburgo, 1913) e per Le Cocu Magnifique di Popova (Mosca, 1922). Il Palazzo del Lavoro, disegnato dai Vesnin (1922-23), è l'oggetto di studio sulla sintassi dello spazio architettonico e urbano. Il trattato Elementi della composizione architettonico-spaziale (1934), a cura di Krinskij, Lamcov e Turkus, all'interno del Kontcentr Volume e Spazio (Vchutemas) presentato in appendice, completa il quadro conoscitivo delle idee nate in questa stagione eccezionale, ricca di dibattiti e sperimentazioni. -
L' invenzione di un linguaggio. Franco Purini e il tema dell'origine 1964-1976. Ediz. illustrata
Il volume raccoglie i disegni esposti in occasione della mostra ""L'invenzione di un linguaggio. Franco Purini e il tema dell'origine, 1964-1976"""" tenutasi all'Università Iuav di Venezia nel 2019. """"L'invenzione di un linguaggio"""" è il racconto di un percorso di architettura nel suo farsi e soprattutto una lezione sull'architettura. Franco Purini ci conduce attraverso disegni e parole nel suo viaggio dentro l'architettura, alla ricerca delle origini del linguaggio. Un percorso fatto di studi ed esercizi, delle lezioni dei maestri, delle immagini che affiorano dalla memoria e si ripresentano rinnovate con forza dal tempo e da esperienze collocate in luoghi altri, come quelli dell'infanzia e della giovinezza. I disegni sono il fil rouge che svela il processo di costruzione della scrittura architettonica di Purini. In essi affiorano, in modo via via più esplicito e consapevole, le idee e i temi sui quali lavorerà incessantemente negli anni a seguire, fino ad oggi. Carichi di tensione espressiva ed emotiva, veri e propri manifesti teorici, questi disegni ci riportano al clima culturale nel quale il giovane Franco Purini insieme a Laura Thermes intraprende, a partire dagli anni Sessanta, una ricerca mirata a definire una strategia linguistica, supportata dalla convinzione che questo processo fondato sulla ragione, nella sua unicità e singolarità, sia descrivibile e trasmissibile."" -
Sabbioneta. Progetto di una città
Sabbioneta, iscritta insieme a Mantova nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco nel 2008, rappresenta un esempio emblematico dell'urbanistica del Cinquecento. La sua struttura urbana rimanda all'impianto ortogonale del castrum di fondazione romana e alla riflessione sulla tema della città ideale che si sviluppa nel corso del Rinascimento e attraversa i grandi trattati di architettura. Ma Sabbioneta è anche un luogo reale in cui il territorio, i tracciati antichi, le preesistenti costruzioni medievali hanno un peso e determinano eccezioni che condizionano l'impianto, lo rendono meno astratto e più complesso. Altre figure si sovrappongono alle precedenti come quella dell'analogia, stabilita da Leon Battista Alberti, tra la casa e la città e quella del labirinto. Il carattere della città diviene dunque difficile da interpretare, enigmatico. Questo libro guarda a Sabbioneta come a un'opera d'architettura in parte compiuta in parte ancora aperta al progetto, il progetto di una città. Gli elementi che definiscono la struttura urbana, i dispositivi architettonici che la compongono diventano l'oggetto del libro ma insieme esso propone una riflessione sul destino urbano della città. Come molti centri antichi anche Sabbioneta è oggi un territorio fragile, una città in rapido spopolamento fino a rischiare di sopravvivere come fatto materiale ma di scomparire come organismo vivente. Questi temi riguardano il progetto e rappresentano un'occasione importante per ripensare il rapporto tra architettura, città, storia e tradizioni disciplinari. A Sabbioneta ogni intervento entra in tensione con l'intero organismo urbano, con il tutto che è la città. -
Il futuro nella storia
"Il futuro nella storia"""" è l'esito di un lungo viaggio dedicato all'architettura contemporanea, svolto nell'ultimo decennio dal Mediterraneo alla Cina, passando per il continente americano. Con uno stile narrativo privo di tecnicismi, l'esercizio critico affronta le relazioni tra il progetto, la memoria e l'ambiente costruito nelle più recenti architetture di Renzo Piano Building Workshop, Monestiroli architetti, Marco Visconti, Paolo Zermani, King & Roselli, Renato Rizzi, Elisa Valero Ramos, Rafael Moneo, João Luis Carrilho da Graça, Tabuenca & Leache, Gilles Perraudin, Vurpas Architectes, SANAA, Philippe Prost, Pierre-Louis Faloci, LIN Architects, Sauerbruch-Hutton, Dominique Perrault, Grafton Architects, Metro Arquitetos, Zaha Hadid Architects, David Chipperfield, Atelier Liu Yuyang." -
La forma nuda di Francesco
Le forme essenziali delle architetture di Francesco di Giorgio Martini sono il risultato di un approccio trasversale, articolato e coerente che percorre tutta la sua opera. Una visione peculiare che avvia un nuovo percorso progettuale, costituisce la radice della sua architettura civile e militare, diviene strumentale allo studio delle relazioni tra forma del luogo e forma dell'edificio, al governo della coerenza spaziale e dell'efficacia espressiva del manufatto e alla costruzione di un originale dialogo con l'antico. Una forma nuda che rappresenta la principale lezione dell'architettura di Francesco e il cuore teoretico di questo saggio. -
Alessandro Bucci Architetti. Progettare e costruire
Nell'architettura di Alessandro Bucci Architetti l'attività di ricerca e la cura del dettaglio sono le costanti che accomunano i progetti realizzati. La costruzione del paesaggio, tra spazi domestici e orizzonti urbani, è frutto di un percorso lavorativo che abbraccia oltre un trentennio di attività professionale e accademica. Progetti eterogenei per scala e per funzione sottendono una logica del costruire in cui il superfluo e l'eclettico sono banditi. L'approccio ""artigianale"""" e la trasversalità del processo ideativo conferiscono ai suoi lavori una qualità che si eleva oltre il contesto locale nel quale sono ubicati la maggior parte degli edifici realizzati."" -
Donne in carcere. Ricerche e progetti per Rebibbia
Il volume raccoglie gli esiti di una ricerca svolta sui luoghi di detenzione per le donne e sviluppata all'interno della Casa Circondariale femminile di Rebibbia. Il carcere merita qualità architettonica e l'adeguatezza degli spazi incide sul comportamento e la vita degli utenti, in particolare sulle persone detenute. Il carcere per le donne - minoranza trascurata - assume nuove connotazioni nella valorizzazione delle specificità di genere. Nella prima parte del volume sono raccolti gli esiti delle ricerche storiche, teoriche e riflessioni sul tema della detenzione femminile, con l'obiettivo di ricostruire il profilo delle donne detenute, i ritmi di vita ristretti e identificare le caratteristiche e la percezione degli spazi, anche attraverso il diretto coinvolgimento delle donne stesse. La seconda parte è dedicata alle sperimentazioni progettuali che si sono sviluppate, ed in parte realizzate, per Rebibbia: l'allestimento della nuova sezione detentiva Orchidea e la realizzazione di uno spazio per l'affettività, il modulo M.A.MA. Emergono strategie per un progetto di recupero delle strutture esistenti attraverso metodologie che prevedono il coinvolgimento diretto delle persone che in carcere vivono e lavorano. Il volume vuole contribuire al dibattito sull'architettura penitenziaria sottolineando l'importanza del progetto degli spazi ristretti per la riabilitazione e risocializzazione cui è chiamato il carcere nella sua principale finalità. Per riabilitare le persone bisogna anche riabilitare gli spazi, e quest'ultima non è mai un'operazione neutra. -
Appunti in attesa di discorsi compiuti. Tra disegni e scritture
Una raccolta di disegni. Alcune riflessioni intorno e su di essi e sul disegnare, sulla pagina, su come interpretiamo (i fatti). E sul viaggio che il disegno-pensiero compie tra mano e cervello. E su quello che sta accadendo fuori, su come stiamo cambiando, sulla dissoluzione della vita e delle relazioni così come le abbiamo conosciute fino a un attimo fa. Un progetto editoriale covato da molto tempo, inseguito lungo una vita fatta di progetti di comunicazione e, dunque, di socialità e interazioni; ma fatta anche da (molte) ritirate strategiche nel rifugio della condizione solitaria, pensierosa ma attiva del disegno. Progetto editoriale che la pandemia e i vari lockdown hanno fatto, con stupore, uscire fuori.