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Solstizio d'inverno
Il solstizio d'inverno, con la luce del sole che sembra scomparire, simboleggia da sempre le più profonde angosce umane, e nel contempo, con il progressivo ravvivarsi della luce, si collega a una multiforme mitologia relativa alla rinascita della vita e della speranza. La polarità angoscia-dolore di contro a speranza-riscatto attraversa l'intera opera letteraria di Mario Agnoli, e pervade particolarmente in profondità questa raccolta poetica. In essa infatti sono rinvenibili tratti di profonda malinconia (""Siamo astanti senza alibi / tra cornici in attesa di immagini, come insetti nella / terra fradicia / come steli abbronzati / travolti dalla piena"""") unitamente a gioiosi orientamenti verso gli aspetti più vitali e sublimi della realtà umana (""""Infine un risucchio di idea, una sola parola che sguscia di sotto, improvvisa: Amore"""") in un complesso sistema psicologico e valoriale nel quale caratteristiche opposte trovano un'interessante e originale composizione, anche in funzione di un'apertura alla trascendenza (""""Vado nel finito infinito con la stella più lontana che a stento trattiene il mistero della vita"""")."" -
Zeig
Colpaca, una città immaginaria in un mondo che non esiste, in cui tutto è vero e tutto è falso. Anche ricercare se stessi può trasformarsi in un gioco pericoloso che porta alla disintegrazione. Io sono un uomo che vuole solo morire, pensa Marselo, operaio assuefatto ai ritmi di lavoro e al sistema social-consumistico, ma pronto a evadere dalla quotidianità per dedicarsi a una vita di sola contemplazione. Vorrebbe trasferirsi a Redimos, rifugio per sognatori e bohemien, per profeti e artisti. Vorrebbe squarciare il velo d'incanto che maschera le brutture di un sistema in cui tutti sono controllori e controllati. Ma la verità ha un prezzo e, forse, neanche Marselo è pronto a pagarlo. La verità va cercata nel profondo nell'anima, laddove non si è che intuizione e istante. Attraverso la distopia, Zeig scende negli abissi della società odierna, in cui la menzogna è l'unica profezia accettata. -
In fondo alla terra
Cile, 11 settembre 1973. Il mondo assiste attonito alla violenta presa del potere da parte dei militari. Il colpo di Stato travolge la vita di molti cileni e fa sprofondare il più europeo dei paesi latino americani sotto il peso di una feroce repressione. Estela Menier è figlia di uno dei tanti militari contrari al golpe. Per non restare stritolata dagli ingranaggi di un sistema brutale, la ragazza si vedrà costretta a una fuga disperata attraverso il Sud America, fino all'Europa. I retroscena della politca, il crollo delle speranze, le violenze e il caos faranno da cornice alla lunga odissea della protagonista. Estela si ritroverà a vivere il brusco passaggio da una spensierata giovinezza all'età adulta, con un nuovo nome e una nuova identità in un paese straniero. Nel ripartire da zero, la ragazza dovrà fare i conti con le proprie insanabili ferite e con ciò che la vita le riserva. Una vicenda ispirata a fatti reali. Estela, per quanto personaggio di fantasia, racchiude in sé le tracce di tante storie vere. Diviene il personaggio simbolo di un dramma che investì la società cilena in modo trasversale, dai rimandi alla vita delle presidente Michelle Bachelet alle testimonianze dei tanti cittadini comuni che videro le loro vite segnate dalla storia. -
Le stelle di Contrada Aquafragile
Italia, 1972. Siamo in piena epoca pop, quella dei capelloni, delle fughe di casa, della pace e dell'amore, dei viaggi in India, di Impressioni di Settembre, RIP, Vado verso una meta... Non certo solo rose e fiori. Ma con questo spirito, e nonostante fossero già passati alcuni anni da quando i figli dei fiori celebrarono la loro morte, due ragazzi siciliani, zaini sulle spalle, partono per un viaggio in autostop, che li porterà in giro per l'Italia di allora. E si concluderà col ritorno a casa appena in tempo per esser presenti ""cuore e mente"""" al Palermo Pop '72. Erano alla loro prima estate itinerante e, da allora, pian piano, le strade cominceranno a svuotarsi, i prati anche, e i fiori ad appassire."" -
Del vento e altre storie. La mia infanzia in Sardegna
La Sardegna che l'autrice descrive non è quella patinata delle spiagge alla moda ma il mondo rurale degli anni Sessanta. Di quel mondo e di una bambina si parla nei venti racconti che compongono questo libro. La vita in uno stazzo fra le colline, le cose di tutti i giorni (ma non per questo banali o noiose), il grande amore per gli animali e la natura, le persone sagge e generose che l'hanno cresciuta: ogni racconto è un atto d'amore per un'isola molto amata e mai dimenticata, un viaggio nella Sardegna più vera e affascinante. Affreschi di paesaggi ventosi, rocce misteriose, tradizioni e cibi, personaggi mai dimenticati: ogni aspetto di quella vita è un ricordo dolce e indelebile. E alla fine del libro ci chiederemo perché quella bimbetta, cresciuta per ""conto terzi"""" da una famiglia gallurese, con nessun giocattolo e pochi amici, parla della sua infanzia come di un periodo pieno di felicità. Ma basterà la sintesi di un passaggio del racconto """"Pomeriggi d'estate"""" per capire il perché di quella gioia di vivere: «Quei pomeriggi erano uno spazio completamente mio, un'oasi di libertà che mi consentiva di decidere in totale autonomia del mio tempo e dei miei pensieri». E in quella libertà la bambina sognava creando mondi immaginari."" -
Digitalizzare un'impresa. Manuale di sopravvivenza ICT per imprenditori e informatici
Il verbo ""digitalizzare"""", se applicato a un'impresa, può riservare grandi opportunità ma anche portare a disastri, umani ed economici. """"Digitalizzare"""" un'impresa spesso si rivela… un'impresa, quasi sempre a causa del fattore umano e dell'incapacità da parte delle persone di trovare un punto di incontro fra il proprio modo di lavorare e i percorsi preordinati e a prova di errore imposti da una tecnologia informatica. E, spesso, gli imprenditori rinunciano a priori a digitalizzare vedendo solo la spesa iniziale e non considerando i frutti a medio-lungo termine di un investimento in tecnologie. Con un linguaggio non tecnico, e l'ampio uso di esempi, aneddoti e metafore, il libro spiega a imprenditori e informatici benefici e insidie della digitalizzazione, offrendo approcci pratici per superare queste ultime, in particolare attraverso la ricerca di un punto di compromesso ideale fra esigenze degli utenti e soluzioni offerte dalle tecnologie, ma, soprattutto, perseguendo il massimo livello di coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti. Per far meglio comprendere le grandi opportunità offerte dalla digitalizzazione, il libro affronta, sempre con linguaggio comprensibile anche ai non esperti, tematiche come l'analisi dei dati, Industria 4.0, l'intelligenza artificiale, la cybersecurity e la formazione in ambito ICT."" -
Il Caos... tra DJ e producer
Quella del dj è una delle professioni che più attraggono i giovani: ma cosa significa essere davvero un dj? Passione, studio e una buona dose di gavetta sembrano essere ancora gli ingredienti necessari per fare un buon lavoro, anche in tempi di ""influencer"""" e profili Instagram che trasformano persone comuni in star. Gary Caos ha iniziato la sua avventura negli anni '90 e si è affermato come dj e producer in tutto il mondo: la sua è una storia a cavallo tra analogico e digitale che si svolge tra la provincia romagnola e le capitali internazionali della musica dance. In questa autobiografia il dj italiano racconta le proprie fragilità e i successi con la stessa dose di passione e lucidità: dalla vita agiata alla campagna, dal rapporto con il padre e la madre, ai primi passi mossi nel mondo della musica. Come si mixava prima del digitale? In che modo il web ha cambiato le logiche di produzione e promozione di un brano? Che differenza c'è tra dj e producer? In questo libro, in cui l'autore ha voluto raccontare la propria storia personale e professionale, ricca di piccoli aneddoti in cui in tanti possiamo ritrovarci ma che hanno – tutti – come sfondo la musica, Gary Caos ci racconta com'è arrivato al felice momento professionale che sta vivendo ma anche come il percorso sia ancora in progress e condivide con gli aspiranti dj consigli e suggerimenti per farcela """"bene"""", grazie allo studio e alla capacità di mettersi in gioco."" -
Girotondo sotto il faro
Primavera del 1953, Rina, una giovane donna di 22 anni, e la figlia Anna Luce, di 5 anni, stanno percorrendo la strada in filobus dal centro di Bari a San Cataldo, nell'assolata periferia barese. La destinazione è La Madonnina del Faro, un collegio-orfanotrofio gestito da suore, che ospita bambine e bambini orfani o le cui famiglie sono impossibilitate all'accudimento per questioni economiche. Anna Luce verrà lasciata lì, poco tempo dopo anche il fratello Carlo, di soli due anni. Passa il tempo e i due fratelli impareranno la vita tra tante disavventure e momenti difficili, sopportando con tanta forza ogni tipo di vessazione e ingiustizia da parte di un severo codice comportamentale che nasconde ambiguità e segreti. Passano gli anni, Anna Luce e Carlo sono ritornati in famiglia, tante cose sono cambiate in meglio, ma il pensiero torna spesso lì, nell'oscuro orfanotrofio della loro infanzia, fino all'arrivo di una notizia inaspettata che riporta giustizia a tutti i piccoli ospiti che nel tempo sono passati dalla Madonnina del Faro. -
Malox for breakfast
Stephan Corradi non è un musicista famoso. Stephan Corradi non è neanche un fotografo di grido. Stephan Corradi non si chiama Stefano. E, soprattutto, non è Paolo Masi. Qualcuno, però, è convinto che lui lo sia e lo sta cercando. Per capire chi è che lo cerca per piantargli due pallottole nelle rotule, Stephan ha soltanto tre giorni di tempo. La sua quotidiana routine milanese fatta di un lavoro che odia, antiacidi e interazioni sociali sempre uguali sta per avere un brusco cambiamento. Ma chi è davvero Paolo Masi? -
Il Navile. Immaginario di città
Una cosa è osservare la pelle delle cose, un'altra è andare in cerca del fantasma che quella pelle nasconde e anima. Fra l'una e l'altro ci siamo noi, con lo sguardo e il corpo: sulla pelle delle cose posiamo le nostre emozioni, il nostro sentire, illusi di ritrarre un'oggettività che si sposta continuamente oltre – possiamo solo alludere al ritratto, e accettarlo nella sua parzialità, se siamo consapevoli delle nostre proiezioni; il fantasma possiamo accoglierlo, facendo di noi stessi la casa per le parole e le narrazioni, uno strumento perché l'immaginazione si riveli. Nel primo libro sul Navile siamo andati a trovare il famoso Quartiere cercando di rappresentare la sua ricca complessità e di comporre la guida a quella che è una parte importante della Bologna contemporanea. In questo secondo libro è il Quartiere – la Città – che esce dai suoi confini materiali e viene a incontrare i lettori: per citare – in omaggio ideale – Ceserani e De Federicis, nel primo libro abbiamo de-scritto l'aspetto materiale della città, in questo secondo siamo andati a raffigurare l'immaginario della città, dissennatamente convinti che il ritratto narrativo – i racconti che i luoghi hanno suscitato – restituirà un'immagine ugualmente fedele, se non di più, della città contemporanea. Una città multiculturale, venata di solitudini senili e infelicità giovanili, di nevrosi, paure e inquietudini, di rabbia, ma anche di impreviste solidarietà, di persone in cerca di amore, ancora capaci di memoria e piene di speranze ecologiche. Anche se questo volume, dunque, è più autonomo e più dichiaratamente letterario, idealmente i due libri si integrano e si compenetrano nell'intento che ci riconosce Franco Farinelli e che sempre ci anima: quello di tenere di nuovo insieme la città materiale – l'urbs – e lo spirito della città – la civitas – componenti che il Settecento separò e che oggi dobbiamo tentare di riunire se vogliamo avere un futuro. -
La casa dell'aviatore
Villa Muggia, a Imola, fu progettata all'inizio degli anni Trenta dall'architetto milanese Piero Bottoni e fu per breve periodo presidio dell’esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale prima di essere bombardata in modo irreparabile nel 1944. Ispirandosi alle vicende storiche della casa, alla sua costruzione e al suo abbandono nasce questo romanzo breve, in un rimando continuo fra vissuto e ricordo. La ricca famiglia ebrea protagonista della storia, il padre, la madre Anna, i figli Giulio e Margaret, trascorre l’estate del 1938 nella villa in collina, appena ristrutturata. Le leggi razziali impediranno alla famiglia di ritornare alla villa, saranno costretti a nascondersi e la casa, durante la guerra, verrà abbandonata a sé stessa e poi occupata da soldati tedeschi. Dopo alcuni anni, da uno scambio di lettere fra l’architetto che aveva progettato la casa, i figli e il padre veniamo a conoscenza della vita dei personaggi e della volontà di non procedere al restauro della casa che rappresenta di fatto, pur nella sua grande bellezza, un periodo di dolore. Sarà la nipote di Miriam, figlia di Margaret, molti anni dopo, che con un gesto semplice e simbolico metterà finalmente pace fra le mura scrostate. -
Non ci resta che scappare
Andrea è un laureato in Medicina a caccia di un posto fisso. Per mantenersi svolge saltuari lavoretti in un fast food. Però i soldi non bastano. Così, in attesa di vincere un concorso pubblico, ha architettato un sordido stratagemma: conservare il cadavere di suo padre dentro un congelatore in cantina per continuare a riscuoterne la pensione. Ma neanche in questo modo riesce a tamponare le spese mensili quindi è costretto a subaffittare una stanza a un coinquilino che percepisce un assegno di disoccupazione e che gli crea numerosi fastidi sia pratici che esistenziali. La vita di Andrea scorre ripetitiva e insoddisfatta finché incontra Alice che, oltre a infondergli una notevole dose di autostima, lo aiuterà a tagliare il nastro del suo traguardo professionale. Tuttavia, il lavoro che ha sempre sognato di poter fare si trasforma in una delusione e Alice non è la persona che appare. Sarà lei a trascinarlo nelle viscere di un mondo depravato e violento, specchio di una società egoista e crudele. -
Ufo a San Luca e altre leggende metropolitane bolognesi
Dalla nascita del tortellino ai misteriosi avvistamenti di UFO nei cieli sopra San Luca; dalla leggenda della torre degli Asinelli ai fantasmi che gironzolano nei corridoi di una scuola a San Lazzaro; da Lucio Dalla che batte tutti i record ai videogiochi del Galaxy di piazza VIII Agosto a una misteriosa casa di appuntamenti in via del Pratello. Questi e altri aneddoti non verificabili, sicuramente poco attendibili, insieme ad alcune storie incredibilmente vere, danno vita a uno strampalato repertorio di miti contemporanei e leggende della città di Bologna. -
Aforismi, cazzate varie, pensieri profondi ma anche no, interrotti dalla pubblicità come non la vedrete mai. Alla fine una guida pratica per difendersi dai concorsi a premi e dalle ricerche di ma...
Puoi essere stato un pubblicitario di successo e oggi, dopo avere gettato matite, pennarelli e mouse alle ortiche, vendicarsi di quella professione e dei cosiddetti marketing-men, con un libro dissacrante e pungente che colpisce come un cazzotto nello stomaco, paragonando le pubblicità più sconcertanti, ma vere, con pubblicità fasulle ed evidentemente false? Queste ultime sono ricreate con una ironia al vetriolo che lascerà interdetto il lettore perché nel confronto tra le due categorie egli non riuscirà più a rendersi conto di quali siano le false e le vere. Le immagini saranno intervallate con fumetti, aforismi e altro. Alla fine un divertente glossario vi aiuterà a salvarvi dalle ricerche di marketing telefoniche e dai concorsi a premi che hanno il solo scopo di scoprire i vostri gusti. Questo libro è vietato ai minori e ai poveri di spirito. -
Ombre scure. L'inganno del cuore
Kayla è una giovane ragazza, costretta a rimettere insieme i cocci del suo cuore, dopo la rottura con il fidanzato storico, il solo avuto fino ad ora. I genitori preoccupati decidono di spedire la ragazza dalla nonna materna sperando che si riprenda. Kayla si trova così costretta a vivere in un paesino che conta appena 1000 abitanti e che nasconde grandi segreti dei quali lei è completamente ignara ma dei quali lei fa parte. L’incontro con Elijah, ragazzo carismatico ma scontroso, farà conoscere alla ragazza la verità dei fatti: Kayla è stata condannata dalla sua stessa nonna a un’esistenza dedicata al mondo dell’occulto. Un grande peso graverà sulle sue spalle e in lei verranno riposte grandi aspettative, ma Kayla è anche determinata a finire gli studi e condurre una vita che sia il più normale possibile. La nonna, però, ha già legato la vita della nipote a un demone e a un angelo bianco. -
I confini del tempo
Due storie parallele si sviluppano nello stesso contesto. Dalla nascita all'età adulta, un ragazzo e una ragazza percorrono ciascuno la propria strada. Si sfiorano senza vedersi. Entrambi sono alla ricerca di qualcosa o di qualcuno che ha forse radici nel passato. -
La misura
Prefazione di Marilù Oliva. -
Bologna va in campagna. Foto e parole. Ediz. illustrata
"La campagna è l'anima della città. Non il suo opposto mal la sua essenza. Eppure senza l'una non esisterebbe l'altra. Almeno dalle nostre parti. E dunque per capire la città bisogna andare in campagna. Venite con noi. Questo è un diario di viaggio fatto di foto e parole. L'obiettivo di Paolo Miccoli scandaglia i luoghi, dà la caccia paesaggi, dettagli, gesti, cerca l'inedito a Massumatico, Muffa, Selva Malvezzi ma anche a Casalecchio e San Lazzaro e in altre conosciute località: nulla è meno noto di ciò che è sempre sotto i nostri occhi. Le mie parole accompagnano le immagini e prendono via via la forma di poesie, brevi racconti e, in un paio di casi, favole in miniatura..."""" (Gianluigi Schiavon)" -
Quartetto di piombo per Margherita
L’Africa è il grande rimosso – e rimorso – dell’Europa: è quell'immenso continente laggiù in basso, a sud dell’equatore, saccheggiato e violato dalle potenze coloniali del continente boreale. Da là come ombre fameliche, come eserciti di blatte, uomini neri riemergono alla luce e vengono a tirarci per i piedi, ad assaltare le nostre coste, a invadere le nostre strade, a minacciare il nostro fragile egoismo malato. Da questo inconscio geografico, da questa grande discarica materiale e simbolica, a volte torna a galla anche un passato che si credeva sepolto: alcuni esponenti dei movimenti politici degli anni Settanta cercarono in Africa occasioni di applicazione dei propri ideali, supportando i movimenti di liberazione dal giogo coloniale; altri si diedero all'impegno umanitario; altri ancora cercarono, in una parte di mondo dall'improbabile controllo amministrativo e legale, di far perdere le loro tracce fuggendo da carichi morali e penali legati più o meno allo scivolamento nella lotta armata. Licia Cavallo, Wilmer Codeluppi, Marco Ranuzzi e Valeria Tripodi nel lontano 1976 hanno compiuto un sequestro di persona dall'esito misterioso: la vittima, Margherita Mattei, figlia di un ufficiale della DIGOS chiamato l’Aguzzino dagli studenti, scomparve e determinò la diaspora della ‘banda dei 4’. Nel 2000 i nostri “fabulous four” si sono ormai costruiti un’altra vita, molto borghese, e hanno pensato di aver cancellato il loro peccato originale. Ma, come si sa, il passato a volte ritorna... -
Nonostante, libera. Il racconto come atto terapeutico
È una domenica mattina ed è in macchina con il suo compagno. All'improvviso avverte un dolore agli organi genitali, un dolore che non si può dire, ma che lei ha urgenza di raccontare anche al calzolaio sotto casa. Inizia un vero calvario fatto di frustranti visite mediche e singolari incontri: la paladina delle vesciche, il guru dell’antroposofia e una bizzarra esperta di medicina cinese, sino al giorno in cui un dottore finalmente la ascolta e le dà una diagnosi. Vulvodinia. Quando il suo disturbo sembra volerla frenare, la vita ricomincia davvero. In mezzo ci sono la paura della felicità, una festa di matrimonio che sembra una sagra, un cane psicopatico e una figlia che fa di tutto per esserci e la consapevolezza che l’unica cosa che ha senso è vivere senza rimandare. Nato come personale memoir, questo romanzo autobiografico, in cui si assapora più vita che sofferenza, esplora il mondo delle donne, la relazione con il compagno, il sesso, i tabù sociali, le asimmetrie del rapporto medico paziente.