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Tramonti di tramonti
Queste pagine racchiudono una storia di molteplici storie che procedono parallele, si incontrano, si scontrano. Fra ironia e sofferenza ci sono la guerra e la pace, l'amore, la vita e la morte. In primo piano luoghi semidistrutti dal turismo speculativo e gli uomini che li vivono e il rincorrersi di avvenimenti nella società globalizzata. E c'è la vicenda sospesa fra terre lontane e passioni di due giovani, una curda e un italiano: uno spaccato del Salento che guarda e sta nel mondo. -
Senza pace
Finisce sempre nei guai, Pietro Sicuro. E anche questa volta c'entra l'ispettore Pace che, da un letto d'ospedale, gli strappa una promessa. Sullo sfondo di un Salento freddo e piovigginoso, dove il mare è buono solo per il surf, Sicuro tenta di venire a capo di una vicenda che è un vero ginepraio, trovandosi ad affrontare la malavita organizzata, una fidanzata lontana e ambiziosa, un appetito insaziabile e i tentativi di tenerlo a bada, irrimediabilmente destinati al naufragio. La famiglia, gli amici, il lavoro nel suo Caffè Letterario e dosi massicce di ironia lo tengono a galla. Qui si ride, e non si scherza. -
Il cocomero a primavera
Il filo rosso dei dodici racconti di questo libro è la distanza. La distanza tra le persone, la distanza tra passato e presente, le distanze generazionali, la distanza tra l'io di ieri e quello di oggi, la distanza nel tempo e nello spazio. La distanza tra le narrazioni, tra le storie per bambini e quelle per adulti, la distanza tra immaginazione e realtà e la distanza tra parole e immagini. Quella stessa distanza che può provocare una forte tensione fra gli opposti, tale da risolversi, spesso, in un rovesciamento delle situazioni e in una dinamica esistenziale poco prevedibile e percepibile... se non alla giusta distanza. -
Se non resta che il diluvio
Una tragicommedia si replica ormai ogni inizio settembre nell'aula magna dell'I.T.C. Borgia: il Collegio dei docenti che inaugura il nuovo anno scolastico. Sul proscenio gli imprevisti e le sventure di docenti, ausiliari e personale amministrativo sui quali incombe, ostinato e incorreggibile, il Dirigente. Tra un punto e l'altro all'ordine del giorno, tra desiderio di rinnovamento e smanie private, le esigenze scolastiche soccombono alle vanità di chi, invece, dovrebbe formare l'intelligenza e la coscienza delle future generazioni, varcando una soglia oltre la quale resta solo il nulla. Alla fine di questo teatro dell'impossibile, consumati, prostrati ma non rassegnati, un gruppo di docenti cambia palcoscenico e si ritrova tra le quinte virtuali di un altro teatro, Facebook, dove ognuno racconta la propria versione della storia, scoprendo volubilità, debolezze, vizi e talenti insospettabili finché, imprevedibile e folgorante, arriva il coup de théâtre. -
Poetiche armonie
Salvatore Cataldi aveva cominciato a scrivere poesie nel 1916, quando aveva quattordici anni e anche quei versi giovanili compaiono qui, da lui destinati ad essere letti insieme a tutti gli altri (gli ultimi sono del 1957) e dicono un'attenzione al linguaggio poetico come rifugio per comunicare personali momenti di felicità o di dolore, riflessioni sulle cose del mondo, sulle donne e sugli uomini. Chi lo frequentò certamente sa dell'altruismo che lo animava e non era soltanto quello del dovere professionale di medico, era l'immedesimarsi nei problemi dei contadini che si rivolgevano a don Totu per farsi scrivere una lettera al parente lontano o all'avvocato o per capire una carta comunale, era un aiutare fattivamente la gente che gli diceva: ""Mangiamu acqua cu le furcine"""". Per fare conoscere Salvatore Cataldi ai giovani, per ripensare le radici del territorio grazie ad un personaggio che lo ha onorato, per non disperdere una letteratura che non c'è più, questo libro vede la luce."" -
Del bosco e del tempo
Reale e surreale convivono nella pagine di questo libro che può definirsi romanzo-labirinto. In un tempo fuori dal tempo, concreto e insieme virtuale, fra prosa e poesia, il lettore è chiamato a partecipare a vicende imprevedibili. Un tentativo fallito di stupro si trasforma nella traversata di un bosco dove il persecutore e la perseguitata assumono forme animali e poi umane in un susseguirsi di momenti onirici e visionari deliranti, in un mescolarsi di epoche e stagioni diverse. -
Storie impres(s)e. Lo sviluppo aziendale tra sogno e realtà
Dieci storie di vita e di impresa presentano uno spaccato della realtà sociale ed economica del Sud che vuole crescere. Questo libro dà voce a piccoli imprenditori salentini che, dal nulla, in un contesto non semplice e tra difficoltà ed ostacoli, hanno creato e gestiscono, con coraggio e passione, aziende attive ed operanti. Il loro percorso è un'indicazione, un esempio. Queste le imprese: Pizzeria Zio Giglio, Con.fin.ass, Soledil, Pimar, Pasticceria Chèri, Anat Cairo, Record Due, Bella Vie, Scirocco Media, XGraph. -
Che dice la pioggerellina di marzo. Le poesie dei libri di scuola degli anni Cinquanta
"L'albero cui tendevi la pargoletta mano; Ei della gondola, qual novità; Il morbo infuria, il pan ci manca; Eran trecento eran giovani e forti; O Valentino vestito di nuovo; Partì in guerra e mise l'elmo; La donzelletta vien dalla campagna... """" Intere generazioni formatesi negli anni Cinquanta conoscono ancora a memoria i versi imparati a scuola, che siano opere di autori celebri o filastrocche dei """"poeti dei banchi"""", i quali scrivevano appositamente e unicamente per i testi scolastici: Pezzani, Novaro, Ada Negri, Zietta Liù, Lina Schwarz, ma anche Diego Valeri, Moretti, Pascoli, Leopardi, Carducci e perfino D'Annunzio, accanto ai """"patrioti"""" Bosi, Mercantini, Fusinato, Giusti. In questa antologia sono raccolte le poesie più diffuse sui libri delle scuole elementari e medie di quegli anni, che dimostrano la continuità culturale e pedagogica della Repubblica con il ventennio fascista. L'esaltazione dei valori quali religione, patria, famiglia, conformismo, etica del lavoro, propria del fascismo, prosegue infatti nel dopoguerra, e il libro di testo si conferma uno strumento di costruzione del consenso come era avvenuto nel passato. Il volume ha una struttura per sezioni che riprende quella dei sussidiari dell'epoca, con i temi: Famiglia, Affetti, Scuola, Religione, Patria, Lavoro, Povertà e rassegnazione, Storia, Natura e Giocose." -
Distinto quarantenne
La sparizione di uno stimato promotore finanziario e dieci anni dopo la ricerca minuziosa della verità da parte di un amico attraverso i ricordi e le lettere di un monaco confidente di un misterioso eremita. Le donne, il sesso, la famiglia, la crisi economica e la provincia del Nord Est italiano sono gli ingredienti di questa storia di abbassamento e de-formazione, ma anche di una ricerca di redenzione. -
Mare d'amare donne
Il Mediterraneo è al centro di questa Rapsodia in versi che, costituita da cinque parti suddivise a loro volta in quadri, dà voce a donne del passato e del presente, da una lavorante della Grecia antica, alla medioevale Eloisa, fino a Miriam Makeba, con un'attenzione alle differenze delle culture e alla loro valorizzazione. Scrive Laura Visconti nella Nota di lettura: ""Le donne si presentano sulla scena direttamente e, senza mediazione alcuna, raccontano la loro storia, le loro pene, la loro epoca: i monologhi diventano autoritratti vividi, emozionanti, indimenticabili."""""" -
Il padre di Cenerentola e altre storie
Otto testi in prosa e cinque in versi rielaborano undici fiabe dei fratelli Grimm. ""Un nucleo di realismo fiducioso sta al cuore di questi testi dove l'irreale e il fantastico accadono, ed è una mistura potente"""", scrive l'autrice. Da questa mistura deriva una rilettura adulta che si fa scandaglio del vissuto e produce due forme di riscrittura: in prosa, dove si adotta un nuovo e diverso punto di vista, e in versi, dove la voce parla invece da un tempo posto dopo il lieto fine, da un'età che ha superato la soglia della possibile trasformazione. Fiabe e ballate esprimono le due polarità del coraggio e del disincanto, in un alternarsi di prospettive che è la nota di fondo con cui entrambe si propongono al lettore come chiave per rivisitare la propria vicenda interiore. Di corredo e in dialogo con i testi dodici disegni di Stefano Levi Della Torre."" -
La danza della medusa
Un romanzo fra reale e surreale trasporta il lettore in un'epoca appartenente ad un domani orwelliano, nella storia di una comunità futura organizzata capillarmente perché tutto, per gli umani, sia efficiente e ben programmato, dalla nascita alla morte. Lo storico Sugar Abbagnano lavora con impegno alla biografia di Giuseppe Rocci, un intellettuale dalle doti prodigiose, vissuto in Italia nel nostro tempo e dimenticato dai posteri. Ad affiancare lo studioso c'è una giovane e affascinante ricercatrice, e attorno ad essi, alla loro intesa quasi d'amore, vive una collettività senza malattie, in cui la morte è programmata fin dalla nascita di ciascuno. E in cui vi è una sessualità libera, necessaria e frequente quanto il nutrirsi, che mai scandalizza e mai è sentimento, perché l'innamoramento è consentito solo nell'ambito del matrimonio; proprio ciò che, nella vita di Sugar, scricchiola e mostra segnali di cedimento. C'è qualche crepa, nella perfetta costruzione del mondo futuro - ma la morte, discretamente, è liberatoria. -
Vietati gli specchi
Una raccolta poetica come un lungo poema. In primo piano la vita che si misura ogni giorno, con uno stato d'emergenza; un inno al dolore e alle contraddizioni esistenziali che denunciano il peso di vivere. Una lotta fra l'essere e il non essere, ma insieme alla necessità di comunicare. La necessità di confrontarsi con il quotidiano, alla ricerca di una quiete mai trasparente. -
Non si piange sul latte macchiato. Racconti in giallo
Un'estemporanea di pittura durante la sagra del maiale di San Venanzio, il concorso di poesia per San Valentino, una tavola imbandita di ravioli e innaffiata di barolo del pranzo di Natale, l'antico castello come set di uno spot televisivo, il laccato ingarbugliato mondo del cinema, Torino colma di gianduiotti fin nelle fondamenta, un condominio con portinaia e annessa mattacchiona, il cenone di Capodanno con finale a sorpresa: questi gli scenari delle otto storie gialle che tengono col fiato sospeso e fanno divertire, scritte dalla penna ironica ed elegante di Bruno Gambarotta. -
La via tra le montagne
Un romanzo di formazione personale e politica, che ha sullo sfondo un Paese del Sud America sotto dittatura, in un'epoca senza tempo, racconta le vicende di Leòn alla prese con la passione, l'amore, la meditazione, le battaglie civili per il popolo indigeno. Arrestato per motivi politici, in carcere Leòn incontra un curandero indio che lo inizia alle pratiche della consapevolezza di sé e degli altri. Quando una volta libero, si trasferisce nell'altopiano, le vicende personali si intrecciano con quelle collettive di una comunità che vuole impedire l'espropriazione della terra da parte di un potente latifondista: la liberazione passa dalla mente di ognuno e non è solo individuale. -
A tempo e luogo
"A tempo e luogo"""" è uno dei modi per tradurre il greco kairos, cioè quel tempo in cui le cose accadono quando è giunto il loro momento, ma che cogliamo soltanto se abbiamo pazienza e cura per ciò che ci circonda. È il motivo per cui questi versi dicono con serena comprensione e insieme attenzione e considerazione del tempo e dei suoi luoghi e dei luoghi con i loro tempi. E ambiscono ad una corrispondenza armonica fra autore e lettore." -
Il libro del dialogo
"'Il Libro del dialogo', nell'opera di Jabès, è il libro che più di altri mette in scena la centralità del tu. Il tu, nella grazia della sua singolarità e irripetibilità, e nel limite della sua finitudine, è osservato come sorgente, per l'io, di un riconoscimento di sé, come principio da cui sgorga la conoscenza di sé. """"L'Io è miracolo del Tu"""", dice un passaggio del libro che potrebbe essere assunto come esergo per una riflessione intorno al rapporto con l'altro, intorno alla presenza dell'altro nel tempo e nello spazio della propria interiorità. Il dialogo non è nella comunicazione, nell'agire comunicativo, non è nella parola che si sovrappone alla parola, che ad essa replica e da essa rimbalza, non è nella rappresentazione di sé affidata alla lingua. Il dialogo è silenzio che cerca di muoversi verso la lingua, ascolto che si svolge in interrogazione, immagine dell'altro che cerca la via della prossimità."""" (Antonio Prete)" -
L'immaginazione. Vol. 292
"L'immaginazione"""", rivista di letteratura diretta da Anna Grazia D'Oria, è presente da ventidue anni e si conferma una realtà davvero interessante, soprattutto per la poesia. Esce con cadenza bimestrale, rivolgendo particolare attenzione alle tendenze poetiche contemporanee, con la presentazione di versi inediti di poeti noti e meno noti. Per gli appassionati del genere la rivista, fiore all'occhiello del gruppo editoriale Manni, è una miniera inesauribile di notizie, approfondimenti e curiosità sulla poesia contemporanea mondiale." -
Il desiderio dell'unità perduta
È una poesia di interrogazioni ma anche di certezze, che procede su un sentiero esistenziale con due piani che si intersecano, quello della natura madre benigna e quello degli affetti che resistono oltre la morte. Chiedersi il perché del male e avere la sicurezza dei sentimenti: le due vie sono il filo conduttore di un lungo poema composto di tanti gradini che sono le poesie e formano il lungo scalone della vita. E la natura continua ad esserci amica anche se non lo meritiamo: la sua bellezza e il suo calore sono ancora fonte di speranza, parlano a chi le sa ascoltare. -
Il carrello pieno. Alimentazione, marketing e salute
Analizzando i meccanismi del marketing alimentare, la comunicazione commerciale e le strategie di vendita nel mercato di cibi e bevande, questo libro mette in evidenza le influenze negative sul modo di mangiare di adulti e bambini. Attraverso tabelle, norme e consigli scientificamente e dettagliatamente curati, l'autore descrive le semplificazioni e le manipolazioni della pubblicità che grazie all'uso di sofisticate tecniche ha fatto prevalere comportamenti erronei e antitetici alle abitudini salutari, e ci aiuta a muoverci con più consapevolezza tra gli scaffali del supermercato.