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I cardía ce o chronós. Il cuore e il tempo
I cardìa ce o króno: il cuore e il tempo, hanno sempre avuto un ruolo importante nella nostra cultura grika; e Domenicano Tondi ha costantemente testimoniato il suo orgoglio di sentirsi griko. Da ""emigrante"""" a Roma ed in tante altre parti di Italia ha sempre portato nel cuore Zollino, la sua lingua e la sua cultura. Cardìa come passione per la nostra tradizione, speciale e originale; króno come il succedersi e il passare delle stagioni storiche che rende ancora più viva quella passione anziché affievolirla. Lo studio, la ricerca, gli scritti di Tondi rappresentano per Zollino e per l'intera area della Grecìa Salentina un importante riferimento culturale, un ancoraggio imprescindibile per chi voglia progettare il futuro sulle fondamenta solide della memoria."" -
La lingua restaurata e una polemica. Otto sonetti a Londra
Ibridazione, incrocio di generi e la più ampia, sperimentale libertà espressiva sono i caratteri essenziali di quello che potrebbe definirsi un ""libro-ornitorinco"""", usando un termine coniato dal musicista Carlo Boccadoro per la terza raccolta poetica di Valerio Magrelli. L'occasione è l'impatto con dodici luoghi esplorati in un breve soggiorno londinese, cui segue un'accesa discussione politica (sotto forma di dialogo tra le figure immaginarie di Machiavelli e del Tenerissimo) sulle magnifiche sorti italiane, dalla disoccupazione giovanile alla fuga dei cervelli. Dopo Le invettive, una scommessa: raccontare la storia sentimentale di un restauro, per l'esattezza quello di un dipinto del Settecento, visto attraverso le mail della sorella dell'autore, restauratrice, e di uno storico dell'arte, chiamati a illustrare il processo tecnico cui sottoporre la tela. Il tutto grazie a otto sonetti di Magrelli, quattro dei quali composti in inglese. Una piccola traduzione da Adam Elgar chiude questo volume di essenze e sostanze solo in apparenza diverse."" -
Le luci dell'onda
È una storia di ricerca; meglio, la storia e la peripezia di una ricerca della bellezza e dell'amore, di ogni amore, nei suoi risvolti esistenziali. È la singolare e inquieta educazione sentimentale di un giornalista che racconta e si racconta. Andare oltre la solitudine, oltre l'indifferenza e l'oblio: è questo il monito. Con un invito a pensarsi in un orizzonte più vasto, in a sorta di leopardiana ""social catena""""."" -
L' armonia delle donne. Trattato medievale di cosmesi con consigli pratici sul trucco e la cura del corpo
"De ornatu mulierum"""", qui tradotto e presentato con testo a fronte, è it primo manuale di cosmesi del mondo occidentale. A scriverlo è Trotula de' Ruggiero, allieva e poi magistra, nel secolo XI, presso la Scuola Medica Salernitana, autrice anche del De passionibus mulierum in, ante et post partum, trattato di ostetricia e ginecologia che ebbe grande autorità e fortuna per tutto il Medioevo. In """"L'armonia delle donne"""" Trotula dà indicazioni su come conservare e migliorare la bellezza femminile attraverso la preparazione di creme e infusi naturali. Oltre ad insegnamenti sul trucco, suggerisce come eliminare le rughe, il gonfiore dal volto, le borse sotto gli occhi, i peli superflui, come donare candore alla pelle, nascondere lentiggini e impurità, lavare i denti ed eliminare l'alitosi, e ancora tingere i capelli, curare screpolature di labbra e gengive, e anche """"ut virgo putetur que corrupta fuit"""", ossia come, con le erbe, riacquistare la verginità. La cura estetica non rappresenta un aspetto frivolo, anzi: la bellezza di una donna ha a che fare con la filosofia della natura cui si ispira l'arte medica del tempo, ed è il segno di un corpo sano in armonia con l'universo. In Appendice le piante officinali citate da Trotula: ancora oggi si trovano nelle campagne e in erboristeria. Interventi di Eva Cantarella e Andrea Vitali." -
La tattica di Oronzo
Alla ventisettesima regata Brindisi-Corfù, nel giugno 2012, partecipa anche la Ninfa dei mari, prima barca ""social oriented"""": un gruppo di ragazzi svantaggiati affronta l'esperienza entusiasmante di una gara in barca a vela, navigando per imparare a socializzare, ad essere solidali e responsabili. Il progetto dell'associazione Alba Mediterranea trasforma i giovani in novelli Ulisse alla ricerca di sé e dell'avventura."" -
Si fa presto a dire
Jacopo e i giochi in laguna, fra barene e canneti, con i quattro fratelli e gli amici di scuola, le storie inventate dal nonno, la passione per il mare. Jacopo cresce e racconta una Venezia non da cartolina: sullo sfondo l'Isola della Giudecca e le calli e Punta della Dogana, ma anche le ciminiere di Marghera e gli scioperi degli operai. -
La buona morte. Viaggio nell'eutanasia in Italia
In occasione del dibattito sul caso Englaro, nel 2008, alcuni intellettuali stendono il proprio testamento biologico. ""Io ho trent'anni e ho paura della morte. Ho paura della malattia, della non autosufficienza, della sporcizia"""", scrive Andrea Tarabbia nel proprio. E racconta, in questo libro, della vita di suo nonno dopo un ictus; dell'incontro con il presidente di Exit, che aiuta gli italiani che fanno richiesta di morte volontaria assistita in Svizzera; parla con Mina Welby di eutanasia clandestina e di leggi, e con padre..., favorevole alla """"buona morte"""", del potere ecclesiale. Accompagnano questo viaggio i libri e gli autori che hanno scavato nel rapporto che c'è tra la letteratura e la fine della vita. Chiesa, morte, tecnica, libertà, dolore, medicina, autodeterminazione (del malato), identità, diritto di proprietà del proprio corpo, infine giustificazione: sono i poli attorno cui ruota questo reportage narrativo, delicato eppure intransigente, su uno dei temi più scottanti e attuali del nostro paese."" -
Il trenino di legno
Raccolta in due sezioni, è la vita stessa dell'autore che scorre dalla prima infanzia alla maturità, fino al lavoro di giornalista, passando dagli incontri con personaggi famosi e i grandi fatti di cronaca sociopolitica. È microstoria nella storia, un romanzo di formazione inserito nel più ampio contesto nazionale, soprattutto degli avvenimenti che interessano l'Italia tra gli anni Quaranta e il dopoguerra: le scelte di campo, gli scontri tra partigiani e fascisti, la condizione di esuli dopo l'annessione dell'Istria e di Zara alla Jugoslavia... -
L'ospitalità della lingua. Baudelaire, Rimbaud, Mallarmé, Valéry, Rilke, Celan, Machado, Bonnefoy e altri. Testo originale a fronte
Tradurre è accogliere un ospite nella casa della propria lingua, ed è anche preservare, e talvolta ravvivare, timbri, forme, modi espressivi e ritmi del poeta che si traduce. Una sfida e un azzardo, e allo stesso tempo esercizio, dolce e arduo, di poesia. Antonio Prete porta nella sua lingua alcuni celebri poeti con i quali si è intrattenuto in un dialogo assiduo e qualche volta quotidiano. Con testo originale a fronte sono raccolte traduzioni di Labé, Ronsard, Baudelaire, Rimbaud, Mallarmé, Verlaine, Dickinson, Valéry, Rilke, Celan, Pessoa, Machado, Neruda, Alberti, Jouve, Char, Jabès, Valente, Bonnefoy. Sono infine resi in versi italiani cinque canti d'amore della tradizione salentina in grìco. Questa nuova edizione, rispetto alla precedente del 1996, raccoglie nuovi testi e nuovi autori, e rinnova alcune traduzioni. Poiché tradurre è essere in cammino verso un'impossibile traduzione perfetta. -
La pittora dei demoni
Due storie si incrociano: un uomo e una donna si incontrano, si innamorano, si perdono, si cercano in due vite separate e due destini inseparabili, fra intrecci e sortilegi, misteri e miserie che stringono Napoli e il Salento nel tempo di un Seicento inquieto e torbido. Lei dipinge demoni in una chiesa sconsacrata per svelare un segreto nascosto in un disegno, per espiare una colpa che l'accompagna, implacabile. Lui è un violinista la cui musica affascina potenti e disperati, sprofondato nel suo passato che lo accompagna e lo tormenta. Lui e lei sono travolti da una smaniosa passione per l'arte, da una tenera tragedia d'amore. -
Il filo della scure
"L'attenzione va al grumo di parole che è la corporeità di cui è fatto il libro, testi che diventano presenze di un corpo che vive e si guarda, e davvero usa tutti i sensi, anche in modo sinestetico, per esplorare il mondo, il proprio mondo, e dargli un senso plausibile e leggibile. Abbiamo versi aspri, di sapiente dura agglomerazione, e si può pensare forse, rispetto certo unicamente al tessuto formale, a qualche rimando al trobar clus medievale.""""" -
Notizie dall'isola di Eufrosine
L'isola di Eufrosine è immersa in una quiete e in un'armonia eccezionali: salda nelle istituzioni, prospera nell'economia, con un alto tasso di felicità e benessere degli abitanti. Ma in una tiepida mattina di ottobre approda sulle sue coste Timoteo Crisostomo, una sorta di Messia venuto da lontano che parla di religione e di Dio, impartisce precetti morali e dogmi teologici, e la sua predicazione trova un'eco segreta nel cuore degli eufrosinoti. Inspiegabilmente improvvisamente, la perfetta struttura sociale del Paese vacilla. Lo Straniero semina il germe dell'invidia e del sospetto, sobilla il popolo, lo porta ad una rivolta che rovescia il governo e si conclude con la distruzione dell'isola. Un narratore onnisciente racconta minuziosamente la storia di questo Luogo mitico con un linguaggio raffinato e coinvolgente che mima anche la cronaca e il reportage. È un romanzo allegorico avvincente ed elegante, ricco di allusioni alle vicende italiane, viste con sguardo ironico e disilluso. È una riflessione sul potere, sulla natura degli esseri umani, che parte dall'Utopia e arriva al Disincanto. -
L' umano sistema fognario
Emiliano Maresca lavora come un mulo in un capannone industriale, ama segretamente una ragazza di nome Anansa e conserva il cadavere della madre nel frigorifero di casa. Ascolta musica heavy metal, ha appeso sopra al letto un poster di Hitler, ha i brufoli, gli occhiali a culo di bottiglia, i capelli grassi e un paio di amici. Quando scopre di avere un padre e due sorelle, che mai ha conosciuto e che non sanno della sua esistenza, la dinamite che ha dentro deflagra con imprevedibile ferocia. In un percorso di grottesca crescita autodistruttiva, in un eroicomico apprendistato alla vita, Emiliano rotola giù, con cieca ostinazione, nella degradata quotidianità di una Taranto disfatta. -
Poesie nell'ordine giusto
I mesi dell'anno scandiscono poesie dai versi essenziali, incisivi, affilati, concentrati ad esprimere concetti ancorati alla realtà e insieme carichi di musicalità, di leggerezza. La parola più usata è silenzio e comunica anche stati d'animo, riflessioni, tensioni di gioia e dolore con un messaggio persuasivo, che chiede partecipazione e l'ottiene. -
Di fuggevoli istanti ordì una storia
È una vicenda che si svolge a Lucca fra gli anni Trenta e i Novanta del Novecento, articolata in tre giornate e un epilogo. Attraverso il presente e i ricordi del passato che emergono sul filo della memoria, scorre la vita di Virginia, segnata dall'amore per David e da rapporti indissolubili con la famiglia, che la indirizzano e regolano mentre il mondo attorno, inevitabilmente, cambia. Con una scrittura lieve e insieme intensa, l'autrice racconta l'intuizione di una felicità durata una vita intera. -
Giardini d'inverno
Il giardino d'inverno è uno spazio tra la casa e l'esterno: lo si colma di piante verdi, melagrane sanguigne, vimini, fiori secchi. Fra odori e colori questo ambiente domestico, intimo, è protetto e protegge, attraverso vetrate invase dalla luce o tempestate dalla pioggia. Il giardino d'inverno è anche una condizione della mente, una galleria di cose vive, una zona dell'anima. Per Edoardo, che colleziona parole. Per Bianca, che entra nei quadri. Per Adele, che fotografa le ombre. Per il professore, che vuole una finestra sulla Senna... Personaggi di racconti che insieme a temi ed atmosfere si rincorrono e ritrovano come in un piccolo romanzo o in una grande foto di piccoli scatti, in un'aerea metafisicità, avvertita come ragione di vita. -
Il poetattore
In questa raccolta poetica l'effetto di straniamento gioca con un accentuato realismo che è filo conduttore e che si misura con la quotidianità e gli stati d'animo. Nota Mario Lunetta: ""Una scrittura del malessere e della ripulsa mette in scena la figura tragicomica del poeta dilacerato, irrealizzato, infastidito dalla volgarità diffusa"""". E Aldo Onorati: """"È un procedere con satira sottilissima, a piuma; è il vagabondo della vita che vede il mondo e lo descrive dalla parte degli sconfitti che diventano la cartina di tornasole di una morale inquinata, ipocrita, in una vita assurda"""". Prefazione di Franco Campegiani."" -
Le due orfanelle. Romanzo teatrale in cinque atti e otto quadri
Scritto da due ambiziosi e astuti ""artigiani"""" del teatro francese, """"Le due orfanelle"""" è stato rappresentato per la prima volta nel 1874 a Parigi, ed è un capolavoro di mélodrame, genere a forti tinte fitto di sorprese e ritrovamenti. Secondo schemi collaudati anche del feuilleton - come la persecuzione e l'agnizione dell'orfano, l'eroe che salva l'amata in pericolo, la rappresentazione delle classi sociali con i loro difetti (dell'aristocrazia e del proletariato) e le loro virtù (della borghesia) -, questo dramma in cinque atti racconta di due fanciulle arrivate a Parigi pochi anni prima della Rivoluzione francese in cerca di un medico che possa ridare la vista alla più giovane. Ma Henriette viene rapita, e la cieca Luoise cade nelle grinfie di una arpia che la costringe a mendicare. Vi è naturalmente un lieto fine, e il Bene trionfa sul Male. Questa edizione, con traduzione e introduzione di Guido Davico Bonino, ci restituisce con forza narrativa il celebre dramma, che ha avuto oltre quarantamila repliche in centinaia di allestimenti e più di una decina di adattamenti cinematografici in tutto il mondo, tra cui il celebre """"Orphans of the Storm"""" di D. W. Griffith."" -
Cartoncini azzurri attorno al cuore. Curare i bambini con il diabete
Ci sono volti, nomi, storie, in questo libro. Ci sono esistenze. Giuseppe Ponzi le attraversa e le racconta. Con una partecipazione intensa. Con una comunione. A volte il diabete può diventare disagio difficile da accettare, e il medico deve farsi educatore, compagno di viaggio discreto e attento, riferimento competente, per cogliere il mondo psicologico ed emotivo dell'altro. Alcuni problemi non si risolvono solo con la professionalità, ma anche con espressioni di umanità, con la parola che rassicura, che riesce a proiettare la visione della propria condizione al di là dei confini del presente, a configurare paesaggi di futuro, in una prospettiva altra che arricchisca lo sguardo di tutti. Essere medico significa dunque acquisire sensibilità pedagogica, entrare nel regno della relazione e dell'ascolto, della voce che, con un linguaggio condiviso e adeguato, riparte dalle storie, dalle narrazioni personali, dai vissuti emotivi di ciascun paziente. Così nasce Borgo Cardigliano, un luogo che tutti accoglie e abbraccia, i bambini, i loro genitori, gli operatori, dentro un unico progetto di cura. -
Dialoghi silenziosi
Cifra costante di queste poesie è il silenzio. Il silenzio ha una voce dolce e sommessamente denuncia la presenza costante del ritmo dei sentimenti. Il silenzio ha la voce del ricordo che si ravviva puntualmente di attese e contatti. Il silenzio ha la voce della natura che può ""guarire l'anima"""", che guida anche nel rimpianto, che infine consolida sempre più gli affetti.""