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Quasi un colpo di fulmine al contrario
La smentita è il tema che attraversa questa raccolta di poesie. Talvolta si rivela come epifania, talvolta come considerazione pensata, motivata, convincente, talvolta come dialogo intimo o amicale. Ma sempre è la presa d'atto della scelta come approdo provvisorio. Il tendere a un senso necessita di molte forze, ma proprio questa tensione implica l'accantonamento, lo scarto di possibilità e di modi di essere. La smentita è un bilancio sempre deficitario. In rosso è annotato ciò che potevamo vivere e non abbiamo vissuto. -
Due macchie pulite
Scrive di questa storia senza morale Francesco Angelini nella Presentazione: ""Qui perdono tutti. Anche perché fanno di tutto per perdere ciò che hanno e che non gli basta più. E il destino diventa un giudice. Implacabile. Anche le macchie pulite possono lasciare aloni. Indelebili""""."" -
Dalla parte di Euridice
Ventidue racconti giocano con la letteratura, dai miti ai classici, e con le memorie personali, pubbliche e private, dell'autore. Cronache dal passato e dal presente hanno per protagonisti i narratori, a partire da una tra le tante amanti di Foscolo, fino ad Euridice che accusa Orfeo di egocentrismo, e al bibliofilo che ritrova pagine inedite del Diario intimo di Tommaseo... Armando Balduino continua a giocare con la letteratura anche quando, ai giorni nostri, riprende un discorso autobiografico: allora c'è Vicenza, e il Veneto tutto, e le università e i licei frequentati e insieme persone e incontri. Centrale è sempre la voce narrante, il ragionare attorno alla scrittura, che culmina nel racconto in cui, con un'operazione di pirateria informatica, un vecchio professore si appropria del file del romanzo di uno scrittore di best seller e lo ricicla. -
Senso
Senso è la storia di una relazione, di un tradimento, di un inganno, di una vendetta, sullo sfondo della terza guerra di indipendenza. Racconto insolito, che andrà incontro a un altrettanto insolito destino, ripropone l'intelaiatura del melodramma ma ne snatura implicitamente i contenuti e gli effetti; dissacra le certezze morali e le illusioni sentimentali; destabilizza le attese e spiazza il lettore. Viene a lungo trascurato dalla critica e dal pubblico: è il film di Luchino Visconti con Alida Valli e Farley Granger ad assicurargli un'inattesa notorietà, peraltro alterandone radicalmente la prospettiva storica e l'impianto drammatico. L'analisi proposta da Clotilde Bertoni si inoltra nelle dissonanze del testo letterario, per poi metterlo in parallelo con il film, illuminandone le diverse peculiarità. -
Figura
"La strada della poesia porta al vero? Certo l'aspirazione alla conoscenza attraverso la poesia (nella linea d'un persistente orfismo) è una delle pur perigliose strade percorribili, anzi auspicate dalla Casoli. E allora, davvero, la poesia può essere non solo, non tanto, ultima, ma unica speranza in cui credere, in una accesa invocazione-formula magica: 'Poesia, / mia dea / spes unica'. (Paolo Briganti)" -
Poesie di un'estate
In questa breve raccolta poetica i versi fanno capo a quattro sezioni che si riferiscono ai mesi dell'estate. Di un'estate non sempre tranquilla. Sole e pioggia si alternano e influiscono sui pensieri che l'autrice comunica come sfogo dei propri sentimenti. Ed ecco, fra rime e versi liberi, come lampi della mente, sono presenti nelle poesie la costanza di una sottile ironia e, ingredienti di base, tristezza e allegria ma anche l'indagine non sempre comoda di fatti pubblici e privati, i ricordi come complicate presenze e infine una piccola bimba che fa sperare. -
Due fiumi
Questo libro racchiude una storia ispirata da fatti e documenti reali, scritta come un romanzo in diretta dal fronte di guerra, sul Carso, nel 1915. Biagio Fiore ha 19 anni e da Foggia raggiunge il fronte. Con un gruppo di inseparabili amici vive la guerra di posizione concentrata in pochi metri da conquistare o difendere. Sono stretti tra la morsa del freddo e la dura vita di trincea, mandati allo sbaraglio durante gli assalti senza ordini precisi né preparazione tattica, inesperti ma pronti a farsi onore per la Patria. I fanti rispondono agli attacchi austriaci prima sulle sponde dell'Isonzo, poi, dopo Caporetto, sul Piave. All'approssimarsi della battaglia del Solstizio d'estate del 1918, Biagio, e non soltanto lui, si chiede da quale parte sia la verità: su questa o sulla riva opposta del fiume? -
Se mi cerchi non ci sono
Dopo il funerale di Leonardo le due mogli, le figlie, le sorelle, il nipote, il cugino, una zia e alcuni amici si ritrovano insieme, intrecciando il ricordo di lui con barzellette e risate, conflitti e vecchie incomprensioni, equivoci e amori incerti. Il gruppo di famiglia si riunisce nella casa dell'uomo, e poi al bar per l'aperitivo, e poi in trattoria, tra divertenti siparietti e rivelazioni e tenerezze conditi dal gusto dei protagonisti per le parole e, soprattutto, per il cibo. Nel computer, ad ognuno di loro, Leonardo ha indirizzato una lettera in cui rievoca storie e sentimenti della vita con lui e senza di lui. Manca quella per la sua ex allieva, la voce narrante che ci accompagna nella giornata, scioglie un rebus, svela ciò che (non) è accaduto con Leonardo. -
L'immaginazione. Vol. 285
"Dio se è piovuto quest'anno. Siamo in pieno dicembre e c'è l'amazzonia giù in cortile, con le foglie delle calle ci puoi fare un lenzuolo e le rose hanno ributtato un'altra volta. Sono sfinite, non ce la fanno più. I vecchi della strada di sotto hanno fatto la piccola Venezia. Per i bambini, hanno detto, ma di bambini non se ne vede e ci sguazzano loro. Disgraziati, stanno rifacendo le fogne a due passi da lì e potrebbero andare a vedere come lavora la ditta dei marocchini, ma sono razzisti, si sa, anche in punto di morte. Dio se è piovuto. Con tutta l'acqua che è venuta ci si è messa di mezzo la televisione e hanno dovuto cambiare anche dei sindaci. Fucilateli, sbraitano i vecchi della strada di sotto, lo non la vedo messa così male. Piovuto è piovuto, ma alla fin fine è piovuta acqua, non è mica piovuto merda. E è piovuta acqua dolce, ci si sarebbe potuto aspettare che venisse salata. L'acqua dolce è dolce, e le piante prima o poi si riprenderanno. In giro le strade sono abbastanza pulite. Dicono che pioverà anche l'anno prossimo, a meno che non venga la siccità, dipende da come buttano le cose nell'emisfero australe. Dov'è poi l'emisfero australe? È quello di giù?""""" -
I panni del saracino
Il 18 maggio 1291 San Giovanni d'Acri, ultimo caposaldo cristiano in Palestina, cade per mano del Sultano d'Egitto. Il giorno dopo inizia questa storia. In una vivace ricostruzione storica di avvenimenti reali e immaginari scorre la vita di Nerino dei Buondelmonti. Cavaliere fiorentino, francescano e poi pirata e corsaro al servizio di Genova, Nerino è protagonista di guerre sanguinose, carneficine, rapimenti e riscatti in un Mediterraneo senza pace sconvolto dalla furia del potere ad ogni costo. Ma nel romanzo c'è anche l'amicizia, la lealtà e un grande amore, che trascinano il lettore fino all'ultima pagina, quando il protagonista, purificato dalle nefandezze compiute, in un nuovo giorno sul mare, pensa finalmente alla sua donna che l'attende. -
Musei interrotti. Brandi (e Minissi) in Puglia
La Puglia, il problema della conservazione dei dipinti murali in ambienti ipogei, l'arte bizantina in Italia: tutti temi cari al primo direttore dell'Istituto Centrale del Restauro Cesare Brandi, analizzati in questo volume con ricchezza di documentazione e fonti inedite. Il progetto di Brandi negli anni Cinquanta prevedeva una campagna di studio delle cripte bizantine della Puglia con successivo programma di distacco sistematico dei dipinti murali, trasporto all'ICR e restauro e, infine, la creazione o di un museo ad hoc, localizzato nella capitale del Salento a Lecce o di tre poli museali dislocati nel Sud dell'Italia (Reggio Calabria, Matera, Lecce) a testimoniare la ricchezza della produzione artistica bizantina fra il X e il XIII secolo nel Meridione. Con lungimiranza e modernità impressionante, Brandi riteneva che non vi fosse alternativa a un'operazione che oggi verrebbe considerata troppo radicale. Egli affrontava i problemi di conservazione e restauro piu? complessi nella loro globalita?, non limitandosi a voler ottenere la restituzione della leggibilita? della superficie pittorica, ma ponendosi da un lato il problema della salvaguardia della tipologia della cripta nel suo complesso e nella sua georeferenziazione, con studi mirati sul microclima, sui danni biologici, sul contesto territoriale, dall'altro quello della valorizzazione degli affreschi restaurati. -
All'alba di un giorno qualunque
In una scrittura ricca e varia, che procede per accumuli, scorre una storia dei nostri giorni dove i rapporti interpersonali sono amaramente scandagliati. L'homo homini lupus, l'egoismo, il cinismo, il culto e la cultura del denaro, la perdita dei valori anche minimi in una famiglia borghese sono gli ingredienti del romanzo, declinato senza ipocrisie. È una fabula intrisa di pessimismo che, alla fine, si apre a spiragli di recuperati afflati di sentimento. -
Il metrò del piccione
E se il mondo non fosse altro che una continua trasformazione chimica alla quale niente può sottrarsi e che comprende ogni cosa? Dalle nuvole ai fili d'erba, dagli uomini agli animali, dalle passioni alle intenzioni? E se pure l'amore procedesse in tal modo? Questo pensa Moreno, studente modello intriso del mito della scienza e di Lavoisier. Ma l'esistenza non sembra ripetere l'ordine esatto d'una equazione chimica. L'incontro con un allegro ed inquietante piccione, un suicidio spettacolare nel metrò, e la sua ragazza che pare lo tradisca, lo spingono ad un'indagine a tutto campo nel cui svolgersi rischierà la rovina. È un romanzo psicologico, postmoderno, poetico, che tra paradossi erotici e figure ora drammatiche ora burlesche disegna il personaggio di Piccio: il piccione che viaggia sul metrò per spostarsi da un quartiere all'altro di Roma. Uccello memorabile, acuto osservatore del mondo, pregno di sentimento ed affetto, sarà capace, in un sorprendente finale, di prendere decisioni che spesso, anche gli uomini più dotati e intelligenti, non sanno prendere. -
E l'alba?
"Sono cinquantacinque componimenti sgorganti dall'anima. Qui la parola poetica è diventata essenza, succo di un andare, sostanza di uno stare, sintesi di una storia, cuore di un dolore, principio di ogni principio."""" (Vito Antonio Conti)" -
Niente è mai come sembra
L'incontro tra due culture, quella anglosassone e quella salentina, nell'ultimo lembo della penisola italiana, è il tema portante di questo romanzo. È un giallo ma anche una storia d'amore e di avventura, di rapporti sociali che si confrontano e scontrano e danno vita a pagine ricche di intrighi forti e insieme di umorismo e colpi di scena. Sullo sfondo, la pizzica, ipnotica danza che sa di magia. -
Otello cane d'aprile
Una storia delicata e poetica che racconta di Otello, cane fedele e coraggioso, di un fazzoletto rosso e di un dono prezioso per due fratelli fuggiti in montagna nel tentativo di evitare la guerra. E poi, il mare ad aprile. Paolo Comentale parla della seconda guerra mondiale ma potrebbe riferirsi ad ogni conflitto, in qualsiasi epoca e luogo del mondo. Il racconto è illustrato dall'autore che guida i piccoli lettori ad affrontare i temi della guerra e dell'amicizia e di un momento importante della storia del nostro Paese: la Resistenza. Età di lettura: da 6 anni. -
Mai pe iabbu. I vocaboli e le espressioni intraducibili del Salento
Ogni lingua ha una diversa prospettiva per interpretare il mondo, e dunque delle parole uniche, che non esistono in nessun'altra, che non si possono tradurre direttamente. Queste gemme fioriscono ancor di più nei dialetti, e ""Mai pe iabbu"""", se tradurre non si può, prova a raccontarne alcune del Salento. """"Bbampare, iundulu, fazza Ddiu, malesciana, squariare..."""": di oltre 40 vocaboli ed espressioni si dà il significato, l'etimo, il modo in cui usarli, i proverbi, le citazioni. E alcune interpretazioni personali di personaggi pubblici salentini: Alessandro Barbano, Davide Barletti, Cesko degli Après La Classe, Antonio Errico, Elisabetta Liguori, Cataldo Motta, Paolo Perrone, Antonio Prete, Livio Romano, gli Scemifreddi, Simona Toma, Edoardo Winspeare. Se sono la semplificazione e l'omologazione a trionfare nel mondo globalizzato, allora vale il """"Lost in translation"""": bisogna perdere qualcosa per ritrovarsi."" -
Furibonda cresce la notte. Poesie e lettere inedite
"Furibonda cresce la notte"""" raccoglie poesie e lettere inedite che risalgono agli anni Ottanta, periodo considerato tra i più creativi di Alda Merini, in cui il rigore formale si coniuga in piena adesione ad una maturità già attraversata da esperienze gravi e dolorose, distillate in questi componimenti fino a conseguire una significanza universale. Il carteggio con il medico-poeta Michele Pierri, le poesie a lui dedicate, e quelle ai figli di Pierri e agli amici pugliesi, testimoniano un amore che la poetessa milanese vuole con appassionata determinazione che diventi matrimonio. Così accadrà, e gli anni a Taranto saranno per lei felici, artisticamente e umanamente. Chiudono il libro nove componimenti in dialetto milanese, unici nell'intera produzione della Merini, ironici e dissacranti, tradotti in italiano da Alberto Casiraghy, eterno sodale di Alda. Introduzione di Silvio Trevisani." -
Orchestrate collisioni
In questa raccolta poetica l'autore, con divertita eleganza, racchiude frammenti di vita registrati come su uno spartito musicale. Nei versi brevi ogni vocabolo è segno di una ricerca, di una riflessione sull'esistenza. Sono poesie da meditare, da recitare, da ascoltare come in una confusione di parole e di cose, fino al confine del senso come forma del suono. -
Muraglie di silenzi
Densa di concetti, la quotidiana osservazione della natura e delle vicende personali e collettive è filo conduttore della poesia e segno di un percorso letterario scandito in due tempi distinti e divisi da una lunga pausa di assenza di scrittura. In versi essenziali scorrono fatti e insieme emozioni, tensione civile, passioni che tendono ad essere condivise.