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Solo sabbia tranne il nome. Apax legomena
Marco, studente universitario, il professore, la compagna di corso e sua madre, una famiglia strampalata ma poi non tanto, l'omeopatia e la filosofia, Roma e Berna: personaggi e luoghi ruotano attorno all'Angelus Novus di Paul Klee. -
Per poco tempo
"Ci rimane, di Cosimo Russo, a dimostrare impegno e passione poetica e amore per la vita, questa raccolta di versi, organicamente da lui costruita. Nato nel 1972 nel profondo Sud salentino, a Gagliano del Capo, laureato in Economia e Commercio nel 2001 a pieni voti, si occupa dell'azienda di famiglia e trasmette alle due figlie che crescono l'amore per la cultura che rende liberi, l'attenzione devota ai libri che insegnano a vivere. E intanto scrive versi gelosamente difesi, letti soltanto alle persone care e sono poesie custodite nello scrigno del non detto, prigioniere della gabbia amorevole del cuore, nutrite di silenzi. Ora che Cosimo non c'è più, la sua produzione poetica esce allo scoperto come eredità culturale che fa riflettere sul senso della vita, con un messaggio di certo positivo. Nella Prefazione Alessandra Peluso nota come l'autore """"vive osservando L'indicibile e lo narra con l'armonia dovuta"""", e Matteo Greco scrive di """"versi che vanno dietro la vita, la pedinano, la scrutano in ogni sua microscopica manifestazione"""". In essi c'è anche una padronanza stilistica matura, un'essenzialità che è segnale di vera poesia, una lucida e consapevole analisi del tempo che scorre, da ricordare meditando."""" (Anna Grazia D'Oria)" -
Le case di Luca. Diario segreto di un affido
Luca racconta al suo diario segreto il percorso che parte da una vita complicata in casa e arriva alla serenità della ""famiglia in più"""", con un'altra mamma, un altro papà e un fratello più grande, che affiancano la sua famiglia d'origine. In mezzo, tutte le domande, le impressioni, le paure, il vortice di emozioni che lo investono nel cammino dell'affido. Roberto Piumini, con penna lieve e garbata, spiega cos'è l'affido, come funziona, cosa provano le famiglie - quella d'origine e quella affidataria - e i bambini, quali sono gli interrogativi, i timori, la ricchezza e le speranze che questa esperienza porta, e lo fa con gli occhi di un bambino, raccontando quanto le """"famiglie allargate"""" siano fondamentali nella vita dei ragazzi e degli adulti che ne hanno bisogno. Età di lettura: da 8 anni."" -
Lo sguardo del sogno
Lo sguardo del sogno, in questa nuova raccolta poetica, si identifica con quello della poesia e dice di affetti. Di quelli presenti, dei lontani, dei perduti. Lo sguardo è quindi dialogo con sé, con la natura, con gli animali, nel volgere delle stagioni della vita. -
Certe stanze
Si potrebbe riempire uno zoo poetico con tutti gli animali, reali o fantastici, presenti in questa raccolta, scrive Massimiliano Virgilio nella Premessa. Dominante è la dimensione della ferinità in cui la ""poetessa-scurpiona"""" mette in fila, spaginandolo, lo zodiaco delle parole. Un versificare che Romano Luperini definisce """"sensuale e tumultuoso"""" e che attinge instancabilmente alla dialettica Eros-Thanatos. Premessa di Massimiliano Virgilio."" -
Tornare a vivere
Otto ragazzi che vivono lontani dalla civiltà, negli angoli più sperduti del pianeta, sono chiamati a frequentare per un anno una scuola speciale a Londra. E fioriscono gli amori. In particolare, la passione tra Erik il Rosso dalla Groenlandia e Pasquina da Col dé Palàs, nei pascoli bergamaschi, diventa un matrimonio che pur tra fraintendimenti e burrasche sopravvive ai dettami ottusi e consumistici del Progresso. E sopravvive meglio quando i due si danno alla fuga, da questo Progresso. -
In specchi di crepuscolo
È una raccolta poetica articolata su tematiche di attualità, esternate con una tavolozza di grigio in sintonia con un animo che privilegia le ombre, i silenzi, i notturni. È una scrittura icastica, timbro e sigillo di un vivismo grafico atto a connotare la parola che, oltre ad essere scritta, pretende di essere vista. -
Cartoline dall'universo
L’universo, lo spazio, il caos, il buio, la luce, il cielo, l’infinito, i numeri, il sole, il macro e il micro nel nodo gordiano che ne fa l’uno specchio dell’altrorn«Cartoline dall’universodov’è inquadrato uno spazio illimitatodov’è inquadrato il caos.»rnrnrnLa poesia di Stefania Rabuffetti è come un viaggio tra scenari d'origine e immensità incommensurabili, vuoti invadenti e bui assoluti, cieli disadorni e sciami di stelle. È come un racconto che si spezza, si frantuma per lampi, scosse conoscitive, piccoli aggregati di sapere e vissuti. La sensazione, il senso che se ne ricava è anche il gusto (la sorpresa) di una parola ancora semplice e intensa, che però non semplifica nulla proprio perché la sua complessità è deposta nella giusta superficie, accanto all'ossessiva affabilità interrogativa e alla fuggevole trasparenza figurativa, in un'epoca in cui le parole, che si dicono e si scrivono, sono per lo più ripetitive, inutili, autocelebrative. -
La misura del silenzio
Una poesia, questa del giovane Davide Cuorvo, affollata di immagini che si susseguono e ci sorprendono quasi ad ogni verso, con un continuo fuoco d'artificio. -
L' orrore del vuoto-Diario di un sacerdote cattolico
In questo volume sono raccolti due romanzi brevi. ""L'orrore del vuoto"""" è una sorta di falsa autobiografia di un modesto professore di liceo e del suo incontro in carcere con una donna condannata per omicidio. """"Diario di un sacerdote cattolico"""" ha la forma epistolare rousseauiana e narra, nel gioco tra vari personaggi, la vicenda di un prete che lotta per raggiungere la sua verità, ma viene travolto dal silenzio e dal disprezzo del proprio ambiente. Sono due diversi fallimenti, due diverse solitudini. Costruzioni esistenziali che si vanno pian piano sfaldando, tentativi ostacolati che si smarriscono, sforzi anche sinceri, anche generosi che si disperdono come un torrente che, per eccessiva frammentazione, non riesce a raggiungere il mare. Ma solo il fallimento può davvero rendere evidente quanta brutalità, incoscienza, arroganza occorre per guardare diritto davanti a sé, esclusivamente al proprio vantaggio e al proprio benessere, in un'età grigia e tragica di sopraffazione e di violenza."" -
Le aquile, le mosche e i giorni
Siamo in un futuro lontano, ma forse non troppo, e Lucio ha perso la memoria, il lavoro, la famiglia, e si è chiuso in sé. Quando si riaffaccia al mondo, lo trova irriconoscibile: il capitalismo globale è definitivamente crollato e ha lasciato un cumulo di macerie. Lucio entra in contatto con il nuovo potere, il quale tenta di creare ordine nel caos che si è creato, e con il movimento di opposizione creativa dei Post. Incontra nuovi e antichi amici, scopre le cene collettive e le riunioni clandestine, si innamora di un’affascinante giovane di nome Africa. Attraverso un lungo e avvincente percorso non solo mentale, il protagonista cerca di ritrovare sé stesso e insieme le coordinate e il senso di una inedita forma di società. -
L' impossibile necessario
La ricerca di sé attraverso gli altri è il filo conduttore di un romanzo che si costruisce come un mosaico. Piccoli pezzi, frantumi, via via si ricompongono dicendo di affetti, stati d'animo, ricordi. La protagonista prova a sanare l'intima spaccatura tra i percorsi della mente e l'essere del corpo, che dialogano anche grazie al confronto con il dolore. -
Il partigiano ritrovato. Una storia di Resistenza
Questo libro ricostruisce la vicenda di Giuseppe Zannini, bancario barese, classe 1917, antifascista cattolico, amico di Aldo Moro e di Achille Ardigò, catturato dalle SS a Bologna, internato a Mauthausen come triangolo rosso e morto nel Lager nazista. La storia di Giuseppe si intreccia con quelle di sua madre Adele e della giovane pisana Matilde Camaiori, al suo fianco negli ultimi anni di formazione politica e nei tragici giorni dell'arresto, e incontra quelle di figure eminenti dell'antifascismo emiliano e milanese. -
Senso inverso. Poemetto
In 1181 versi, che è la data di nascita di san Francesco d'Assisi, Giovanni Maurizi compie un viaggio nel profondo del male che è degli uomini e negli uomini. E lo fa in compagnia degli esseri più umili, come le piante, gli uccelli. Dal buio alla luce, sul cammino si incontrano spesso incomprensione o ostilità, perché accade che gli altri vadano in un senso inverso al nostro. -
La vita degna
Quando Leonardo Bolina, impiegato comunale con un breve ma intenso passato da drammaturgo, va finalmente in pensione, decide di investire l'intera liquidazione nel sogno di una vita: mettere in scena uno spettacolo teatrale. La scelta, economicamente folle, getta l'intera famiglia nello sgomento, che diventa crisi allorché lo spettacolo si trasforma in un colossale e umiliante fallimento. Rimasto solo, Leonardo finisce a vivere in una casa di studenti, con la ventenne Lis innamorata di lui, e di cui lui si innamorerebbe volentieri se solo non si sentisse ridicolo; ritrova Adele, il grande amore di gioventù, che continua ad essere donna ideale e inafferrabile; incappa in un produttore truffaldino, in un lavoro sottopagato di fattorino, deve fare i conti con i figli - l'intransigente Matteo e la rassegnata Maddalena -, con un capetto nevrotico, un coinquilino geloso... È lungo l'elenco di persone giocate che Leonardo crede di dover cancellare dalla sua esistenza - un'esistenza che deve tuttavia, ancora, essere degna. Forse, si domanda a un tratto, può bastare a sé stesso? Magari sulla cima di una montagna, tanto isolata da sembrare irreale? O ciò che cerca è una soluzione ancora più radicale? -
Terre di latte
Devastata dal terremoto del 1980, l'antica Irpinia, dove Antonia e suo fratello Andrés hanno vissuto fino all'adolescenza, è madre coriacea e insieme fragile: è terra di latte. Il volo da un cavalcavia in cui morirono i genitori si ripresenta alle loro coscienze come baratro, sospensione; un dato di sangue, il teatrino che la mente riallestisce a ogni cedimento. Quando, ormai adulti, tornano nel paese per svuotare la casa dell'infanzia, trovano un mondo stravolto, e provano a ripensare se stessi: il rapporto simbiotico che li lega, il senso di snaturamento di entrambi, Andrés terrorizzato dall'invecchiamento, dallo scoprirsi fragile come la terra che lo ha generato, e Antonia che vive tra due amori, Paolo il cerebrale, Niccolò l'eros, e le terre di latte dei suoi seni, che mettono a nudo un'identità controversa, dolente, minata dalla stessa passione che provoca negli uomini. -
Letteratura liquida. Sei lezioni sulla crisi della modernità
Il saggio di Daniele Maria Pegorari offre una lettura della società contemporanea dal punto di vista della letteratura italiana comparata. L'interpretazione procede attraverso i concetti guida di postmodernità, riflessività, autorialità, interesse, sincerità e resistenza. Incorniciato da due lunghe crisi del capitalismo mondiale, quella degli anni Settanta dell'Ottocento e quella che ha dato inizio al secolo XXI, il nostro tempo è raccontato attraverso le pagine di Svevo, Gozzano, Pirandello, Montale, Borges, Calvino, Luzi, Bauman, Eco, Baricco e molti altri, stranieri e italiani, non senza uno sguardo ai classici. -
I fantasmi della veglia
Il contrasto morale del protagonista con un misterioso zio monsignore dura una vita intera. E la veglia funebre è lo scenario in cui ripercorrere la propria esistenza e riconoscere i fantasmi del passato, i rimorsi, le offese: la rigida educazione cattolica, l'amore per la figlia lontana e gli incontri con le donne, la nuova formazione ideologica del Sessantotto e il fortuito appuntamento con il terrorismo. Una memoria appassionata fa attraversare alcuni tratti della storia d'Italia e si arriva a un incendio. La chiesa del monsignore va a fuoco, va in cenere l'antica pala d'altare, e sul protagonista gravano i sospetti della comunità. -
Questa notte. Canzoniere
Nel solco illustre del «Canzoniere», la presente raccolta si nutre di una pluralità di movenze ritmiche, cerimonie, occasioni, tuttavia sospinte all'allegoria dell'exemplum. Così il titolo indica il gusto e insieme la necessità della concretezza di fatti, di circostanze. -
Lo sposalizio della vergine e altri versi
Questa raccolta poetica è una sorta di metafora di un viaggio irrinunciabile e continuo, una forma anche psichica della cura di sé, che avviene nell'esperienza dello spazio del profondo e che la stanzialità non può eludere. Prefazione di Gilberto Lonardi.