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L'immaginazione (2018). Vol. 308
"L'immaginazione"""", rivista di letteratura diretta da Anna Grazia D'Oria, si conferma una realtà davvero interessante, soprattutto per la poesia. Esce con cadenza bimestrale, rivolgendo particolare attenzione alle tendenze poetiche contemporanee, con la presentazione di versi inediti di poeti noti e meno noti." -
Piccoli crolli
Quindici racconti sono racchiusi in tre comparti, Imbarazzi, Inciampi, Illusioni, che si identificano come piccoli crolli nella psicologia umana. E con i crolli i protagonisti delle storie si misurano giornalmente nel compito di vivere, in una quotidianità sempre pronta a stupire, a volte a sconcertare, spesso a deludere. -
La Gabriella in bicicletta. La mia Resistenza raccontata ai ragazzi
Dobbiamo non perdere la memoria di quello che è avvenuto, di quello che abbiamo pagato perché la storia si ripete, non c’è niente e nessuno che ci possa salvare il giorno in cui noi questa storia la tradissimo proprio nella memoria.rnrn26 settembre 1944, Tina Anselmi ha 17 anni, siamo nel pieno dell’occupazione nazista. Quel giorno a Bassano del Grappa, dove Tina va a scuola, i tedeschi impiccano 43 giovani partigiani nella piazza del paese, e tra questi c’è il fratello di una sua compagna di classe. Tina ne è scioccata: viene da una famiglia antifascista e anche nell’Azione Cattolica ha appreso valori ben diversi da quelli imparati a scuola nell’ora di Dottrina fascista. Decide così di unirsi alla lotta partigiana. rn“Se ti prendono i tedeschi, prega che t’ammazzino perché altrimenti quello che ti faranno sarà peggio”, le dice il comandante della Brigata Battisti che va a incontrare sul Monte Grappa. Ma Tina ha il coraggio che viene da quella situazione di ingiustizia, dalla certezza di stare dalla parte della ragione: “C’era un pizzico di incoscienza, ma c’era soprattutto la convinta fiducia in quello che facevamo”, scrive. rnCon il nome di battaglia di Gabriella, per molti mesi percorre un centinaio di km al giorno mantenendo i collegamenti tra le formazioni partigiane, trasportando stampa clandestina, armi, messaggi. rnTina racconta delle imprese che erano la normalità, i rischi che correva, l'aiuto che riceveva; e racconta cos’è accaduto in Italia in quegli anni, quali fossero le speranze, le idee, le vicende personali e collettive della Resistenza, con semplicità, immediatezza e profondità che riescono a rendere la complessità della Storia.rnIl libro contiene anche agili schede sui momenti salienti del Fascismo e della Resistenza, sui principali personaggi, come Matteotti e Pertini, e alcune lettere dei partigiani condannati a morte. -
L'immaginazione (2019). Vol. 309
Bimestrale di letteratura diretto da Anna Grazia D'Oria con testi narrativi, poesie e interventi. -
Chi si tocca muore. Un trattato del 1830 sulle conseguenze fatali della masturbazione
Sedici acquerelli, sedici stazioni della Via crucis dell'autoerotismo. Prefazione di David Riondino.rnrnrnNel 1830 l'anonimo direttore di un carcere minorile francese firma l'altrettanto anonimo Le livre sans titre per illustrare ai giovani i danni dell'onanismo, considerato la fonte di ogni male fisico e morale: debolezza, astenia, disturbi del sonno, vomito, caduta dei capelli e dei denti, sbocchi di sangue, asma, febbre, consunzione delle ossa, infine la morte. rnOgni capitoletto racconta uno scalino di questo precipizio verso la tomba, ed è accompagnato dal ritratto di un ragazzo vittima del “vizio solitario”, dapprima jeune et beau, e poi sempre più debole, emaciato, sfibrato.rnSedici acquerelli, sedici stazioni della Via crucis dell'autoerotismo.rnrnIl testo è accompagnato da un saggio sulla storia della masturbazione: parte dall'antichità e arriva alla odierna concezione di tale comportamento sessuale come pienamente naturale ed eticamente legittimo, passando per la condanna drastica dei Padri della Chiesa fondata sulla sanzione biblica di Onan, e per il pensiero scientifico del Sette e Ottocento quando, anche in pieno Illuminismo, l'influenza del cattolicesimo indusse fino a metodi molto cruenti per debellare il male, dalla clitoridectomia alla amputazione del pene. Meno feroce sistema quello del miliardario John Kellogg il quale, convinto che i cibi saporiti sollecitassero le pulsioni sessuali, inventò un prodotto leggero -
L' affacciarsi lieve del giorno
In due sezioni solo in apparenza lontane, la raccolta riflette sulla migrazione che è insieme, per i migranti, liberazione e prigionia. Introduzione di Tommaso Di Francesco. -
Lascio che l'ombra
Aris Dal Pozzo, docente di antropologia e sociologia e autore di numerosi libri, è scomparso. Le ricerche non hanno condotto a nulla e ormai i media non parlano più del caso. Tre anni dopo la sparizione, Giulia torna nell'antico borgo di campagna dove la vecchia casa di famiglia confina con quella di Aris. Anche Giulia è scrittrice. E nella cittadina svolge la sua indagine privata. Incontra i vecchi amici di Aris e in particolare uno, il vecchio professor Console, ossessionato dal mistero insoluto sul quale entrambi hanno maturato un'ipotesi folle e seducente. -
Peccata
Un romanzo corale, con la vita che scorre in un tempo senza tempo e dieci figure di uomini e donne che confessano le proprie colpe, il male di vivere, le passioni. Sono esistenze che si perdono per sempre in un paese innominato a sud del Sud, dentro un'abbazia, mentre fuori cade la neve e infuria una battaglia. Le storie nella Storia si incontrano e si confondono in una realtà ingovernabile e senza scampo, in pagine forti di luci, colori, tenebre, sofferenze, deliri, trepidazioni. La scrittura, con il ritmo di un poema, avvince il lettore che, nell'intreccio, scopre anche l'amore, felicità e dannazione, salvezza e rovina insieme, forza incontrollata, incontrollabile, assoluta. E poi riconosce la morte e la verità insieme alla menzogna e al desiderio e al turbamento. -
Binario due
Un viaggio apparentemente breve dà il verso, tra sogno e memoria, a questa raccolta poetica. Il paesaggio, la terra veneta ormai irreversibilmente privata del suo candore, si dilata e si comprime, stazione dopo stazione. Avvitandosi, infine, attorno ai sentimenti che attraversano l'esistenza di ciascuno, ai segreti della felicità, ma anche al silenzio che invade l'anima di chi sopravvive ai propri cari. La matrice di questa riflessione poetica è una sorta di povertà, di rinuncia quasi inconsapevole a ciò che appare superfluo. -
Di tutti i peccati delle donne
È vero che ogni carattere è collegato a un difetto dominante che lo condiziona fin dall'età giovanile, magari solo come reazione di difesa verso le ferite dell'infanzia? Partendo da questa idea Giorgetta Dorfles traccia sessanta ritratti di donne per un dizionario ragionato di vizi e peccati. Brevi e intensi come gli scatti di una Polaroid, i racconti si incentrano su una parata di figure femminili, che vengono assunte come modello per ogni difetto, in quanto eredi della prima donna a cui è attribuita la responsabilità della caduta. Sarà proprio Eva, alla fine, a vedere un barlume di salvezza e riscatto inatteso: l'amore che va accettato senza condizioni. Il lettore entra in un ritmo coinvolgente, inseguendo queste eroine al negativo. Ma non si può provare disprezzo per le loro malvagità, anche se efferate perché, come dice Sant'Agostino, è solo il peccato che bisogna odiare, e non il peccatore. Queste storie di donne, svincolate dai soliti cliché e interconnesse dal fil rouge della colpa, diventano una sorta di parabola che, in toni dolenti, ironici o paradossali, -
L'immaginazione (2019). Vol. 310
"L'immaginazione"""", rivista di letteratura diretta da Anna Grazia D'Oria, è presente da ventidue anni e si conferma una realtà davvero interessante, soprattutto per la poesia. Esce con cadenza bimestrale, rivolgendo particolare attenzione alle tendenze poetiche contemporanee, con la presentazione di versi inediti di poeti noti e meno noti. Per gli appassionati del genere la rivista, fiore all'occhiello del gruppo editoriale Manni, è una miniera inesauribile di notizie, approfondimenti e curiosità sulla poesia contemporanea mondiale." -
La volpona
Protagonista di questo romanzo è una donna. La caratterizza una sfrenata cupidigia unita all'assenza di scrupoli che mira via via alla ricerca di consenso, di affermazione, di denaro, di potere. Una ironia spesso sferzante sul senso della vita alimenta le pagine e trascina il lettore nella psicologia dei personaggi, nella visione di una giustizia manovrata senza scrupoli nelle aule dei tribunali e infine nell'uso della religione cattolica come convivenza pacifica tra fede e affari nel nome del dio denaro. -
Souvenir d'Italie
Angelo Mancini intraprende un doloroso percorso onirico sia all'interno di una società confusa, inquinata, conformista, sia dentro si sé, via via convinto dell'assurdità della comunicazione in questi tempi. È un viaggio ironico, sentimentale e razionale, che inizia e si chiude in una casa di cura dopo un intervento chirurgico con l'acquisita consapevolezza che all'uomo, al poeta, universalmente considerato pazzo e visionario, è impossibile incidere su un mondo profondamente malato e disumanizzato. -
Sul retro di cuori
La scrittura, in questa raccolta poetica, nasce negli angoli bui e polverosi del quotidiano, dove il segno, nel dare corpo alle intuizioni emotive e logiche, cerca di conoscere nelle risposte il suo senso e la sua forza. I versi si presentano come un diario confidente in cui vivere profonde visioni libere dai contesti del presente, quasi un mondo parallelo che legga l'altro e se stesso in cammino, come rotaie di un treno inseparabili e indispensabili. -
Alla voce cultura. Diario sospeso della mia esperienza di Ministro
Finalista al premio Viareggio-Rèpaci 2020, sezione Saggistica La cultura per leggere i cambiamenti, le motivazioni della crisi, le indicazioni per il futuro. Strumento per la crescita della partecipazione e della democrazia, per sentirsi parte di una comunità solidale. rnrnMassimo Bray racconta perché la cultura dovrebbe diventare centrale per la vita politica e sociale in un’epoca di grandi trasformazioni: per alimentare la conoscenza come presupposto per la condivisione di valori e la nascita di nuove comunità di cittadini consapevoli; per tutelare il patrimonio italiano, memoria della nostra storia e chiave del nostro futuro; per promuovere nuovi modelli di partecipazione e democrazia e valorizzare la cooperazione internazionale come strumento di dialogo e di pace.rnLa riflessione su questi temi passa anche attraverso le esperienze da Ministro: le missioni in Iran, Cile, Giordania e Palestina, nel quadro di una diplomazia culturale tesa a rinsaldare i rapporti tra i popoli in un incontro tra civiltà, potenzialmente capace di creare nuovi quadri geopolitici; i viaggi in Italia (Pompei, Sibari, la Reggia di Caserta e quella di Carditello, i Bronzi di Riace, Taranto, la Notte della Taranta...); l’ascolto delle esigenze e delle istanze di cambiamento, sul piano politico e su quello tecnologico; la convinzione che attraverso la cultura si possa creare comunità e che esista un filo rosso che lega le miriadi di singoli e associazioni attive nella promozione culturale. rnApre e chiude il libro, a far da cornice ai dieci mesi da Ministro, l'esperienza come Presidente del Salone del libro di Torino. E, sempre al centro, quella dell’uomo. -
Ignorabilia
Poesie brevi, essenziali, come lampi di pensiero e collegate come pagine di diario animano la raccolta che si può leggere come un viaggio nel labirinto della vita. L'andare è meditato, è uno scavo interiore e non solo, alla ricerca vana di uno spiraglio, di una breccia. L'andare, lieve e insieme resistente, come lo è la piuma, sommuove, rimescola, addolora ma alla fine non sconvolge, grazie anche ad una sottile diffusa ironia che percorre i versi. -
Il contrario di padre
Proposto per il Premio Strega 2020 da Giovanni Pacchiano.rnrnQuando sa della morte del padre, Giulio non lo vede da trent'anni, da quell'estate del 1977 in cui sua madre ha dovuto lasciarlo all'ex marito. Mamma Elena è ansiosa e intransigente, papà Geremia affascinante e inaffidabile, Giulio un bimbo di 10 anni riservato e sensibile, che a scuola prende solo buoni voti e per quel viaggio parte con un bloc-notes pieno di regole e divieti da rispettare. Bloc-notes che finisce presto dimenticato: a bordo di una Giulia super color amaranto il padre lo porterà al Circeo, a Capri, in Liguria, e lui imparerà a bere Coca Cola fino al mal di pancia, a tuffarsi dallo scoglio più alto per far colpo sulle ragazzine, a percorrere da solo il tratto più buio dei sentieri. Tra scherzi e bugie, notti passate a giocare a poker e traffici da spallone, in attesa di un gommone che non si riesce a prendere mai e nuotate a perdifiato verso i Faraglioni, insieme alla giovane fidanzata Clem che profuma di limone fritto, Geremia fa vivere al figlio l'estate più bella della sua vita.rnrnProposto per il Premio Strega 2020 da Giovanni Pacchiano: «C'è candore mescolato a nostalgia, c'è dolore per quel che non è stato e felicità per un unico momento di gioia passata, c'è soprattutto una notevolissima e consapevole lievità di scrittura che non cade mai in melensaggini (mi ricorda per molti versi un autore illustre come Valery Larbaud per le sue Enfantines) nel romanzo di Sebastiano Mondadori, Il contrario di padre. Storia soave e terribile, articolata in due tempi. Il primo, durante una vacanza estiva, che si perde nel passato, del complicato rapporto fra Giulio, un bambino di 10 anni, e il padre, Geremia, 38 anni, un fainéant, ameno irresponsabile, un bugiardo cronico, giocatore di poker, spallone di denaro, spudorato dongiovanni, imprevedibile e inaffidabile, eppure, nei momenti migliori divertente e allegro e affettuoso col figlio. Il secondo: il tempo di un rendiconto, quando Giulio, passati trent'anni senza aver più visto il padre, svanito nel nulla dopo quella memorabile vacanza, fatto scendere il figlio davanti alla casa dell'ex moglie con un allegro: ""Ci vediamo presto, campioncino"""", apprende dall'imprevista telefonata di """"una voce femminile quasi implorante"""", quella di Carla, la seconda moglie di Geremia, che il padre è morto, stroncato da un tumore al fegato. Sicché nel romanzo il momento della felicità, il passato, e quello del cordoglio, il presente, si distinguono e insieme si confondono nell'animo di Giulio, che, di fronte a Carla, dopo averla raggiunta per condividere con lei il lutto, si abbandona al ricordo. Quell'agosto meraviglioso, quando Geremia imbarca il figlioletto, imbottito di raccomandazioni da una madre apprensiva, su una Giulia super amaranto (la spinge a 200 all'ora e il figlio è allibito), portandolo in vacanza a casa di amici, al Circeo e poi a Capri. E delicato è il racconto dell'apertura del piccolo Giulio alla vita: le innocenti infatuazioni per le ragazze più grandi di lui, lo sbalordimento e i timori per la sfacciata sventatezza... -
Casa di pietra e neve
Luoghi e ricordi d'infanzia ritrovata, nuove stagioni e nuove realtà. In questa raccolta poetica Lidia Quercia riprende a dialogare con toni pensosi, evocativi, ironici, fantasiosi. Il filtro poetico dona immaginazione e spinge anche a ricercare una verità che appaghi e prepari, non senza amarezza per un sogno interrotto, a terminare il cammino, il viaggio della vita. Attraverso metafore le parole si fanno sostanza, rievocano affetti, situazioni, stati d'animo che diventano, quasi per magia, reali. -
L' immaginazione (2019). Vol. 311
Bimestrale di letteratura diretto da Anna Grazia D'Oria con testi narrativi, poesie e interventi. -
Se tu fossi una brava ragazza
Marco ha quarant'anni, e ha deciso di prendere le distanze da tutto, dalla famiglia, dalle donne, dagli amici. Conduce una vita silenziosa, divisa tra la mania per i vinili dei cantautori italiani e il lavoro di ausiliario del traffico. L'unico legame con il mondo è il bar, quello del caffè la mattina, quello della birra la sera. E se nel primo incontra Lidia, timida, solare, dolce, nel secondo incappa in Aspra, che come un meteorite spazza via tutto, lo travolge con i suoi tormenti e la sua passione, lo restituisce alla vita - e gli toglie ogni centro. Ma in questo percorso di allontanamento da sé, di ricerca di un equilibrio nuovo, Marco scopre nuovi porti, e approda a una serenità che, alla fine, è quella più pura cui ha sempre teso.