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Spagna contemporanea. Semestrale di storia e bibliografia dell'Istituto di studi storici «Gaetano Salvemini» di Torino (2017). Vol. 53
Spagna Contemporanea è una pubblicazione dell'Istituto di studi storici ""Gaetano Salvemini"""" di Torino, promossa nell'ambito della sua attività di ricerca e di studi di storia internazionale."" -
Le epistole di Demostene. Introduzione, traduzione e commento retorico-filologico
Nell'Atene del 323 a.C. Demostene si trova in esilio per atimia: il coinvolgimento nello scandalo arpalico ne ha determinato la condanna alla perdita dei diritti civili e lo ha persuaso a lasciare la città. Sullo sfondo Atene vive gli ultimi momenti di autentica libertà democratica: la condanna di Licurgo e del suo genos quale indizio di un sistematico tentativo di epurazione dei democratici in favore della compagine filomacedone, la morte di Alessandro, la concitata organizzazione dell'ultimo tentativo di riscossa ateniese contro Antipatro, gli scontri militari al tempo della guerra lamiaca. Sulla base di un generale clima di sospetto verso le raccolte epistolari determinato dagli studi di Richard Bentley, negli ultimi tre secoli la critica ha dubitato che questo corpus potesse risalire alla mano dell'oratore, ma negli anni Sessanta del secolo scorso Jonathan Goldstein. -
Parole d'arte, d'amore e di guerra. Lettere a Vittoria Cocito (1913-1917). Ediz. critica
"Le «parole d’arte, d’amore e di guerra» inviate da Domenico Buratti, pittore e poeta, a Vittoria Cocito, pittrice e sua futura moglie, coprono il periodo che va dagli inizi del loro rapporto (marzo 1913) alla cattura di lui nell’ottobre 1917. Si tratta di un epistolario di grossa mole (più di trecento invii in meno di cinque anni), ricchissimo di informazioni di carattere biografico, artistico, storico e culturale, sorretto da una costante tensione sintetica e da una scrittura espressiva e personale. Oltre a contribuire in modo significativo alla ricostruzione di un ambiente intellettualmente vivace come quello della Torino del secondo decennio del Novecento, queste lettere illustrano l’esperienza artistica e umana di Buratti e offrono uno sguardo imprescindibile sulla sua officina pittorica e poetica: il carteggio contiene infatti dati preziosi sulla genesi delle opere coeve e centinaia di versi, per i quali Vittoria non è solo la lettrice privilegiata, ma anche (e sempre più) la testimone e la consulente del lavorìo verso l’eventuale pubblicazione.""""" -
Catalogo degli incunaboli della biblioteca civica di Alessandria. Ediz. italiana e latina
Il volume consiste nel catalogo del fondo incunaboli conservato presso la Biblioteca Civica Francesca Calvo di Alessandria. Unintroduzione dedicata alla storia del libro a cura del professor Ugo Rozzo, una breve storia del fondo bibliografico e un'introduzione metodologica precedono le schede bibliografiche dei 72 incunaboli.' -
Tra la polvere dei libri e della vita. Il carteggio Jaberg-Scheuermeier 1919-1925. Ediz. illustrata
Questo volume raccoglie il carteggio intercorso tra Karl Jaberg e Paul Scheuermeier negli anni della progettazione e della raccolta dei dati per lAtlante linguistico ed etnografico dell'Italia e della Svizzera meridionale. I documenti, risalenti agli anni 1919-1925 e per la maggior parte inediti, forniscono informazioni preziose sull'impostazione metodologica dell'AIS e permettono di ricostruire i retroscena sia teorici sia pratici di quest'opera monumentale della geografia linguistica. Il volume è suddiviso in due parti: nella prima parte vengono approfonditi argomenti emersi dall'analisi delle lettere, che illustrano l'alto valore scientifico e documentario del carteggio (come per esempio le discussioni relative all'interazione con l'informatore o al metodo di trascrizione). Nella seconda parte viene riprodotto e commentato il carteggio nella sua forma integrale in traduzione italiana.' -
Falsi germanismi nelle lingue romanze. Con particolare riguardo all'area italiana
"L'ideologia pangermanica, razzista e ariana ha avuto un ruolo cruciale nella genesi della linguistica storica, nata proprio in quegli anni di metà Ottoecento, la quale - sul versante della romanistica - ha non a caso fin da subito attribuito un peso eccessivo ai cosiddetti 'germanismi' nelle lingue romanze: peso che continua pedissequamente a essere riconosciuto anche oggi, nei vari dizionari etimologici e negli studi specifici, nonostante le decine di lavori dedicati allo stretto rapporto tra linguistica e ideologia razzista, e nonostante le esplicite ritrattazioni fatte dagli studiosi di discipline affini, nate anch'esse su base scientifica in quegli anni, quali l'archeologia, la storiografia e l'antropologia. L'idea che anima questo libro è quella di tornare a prendere in considerazione alcune delle parole comunemente attribuite al superstrato germanico, per verificarne una possibile etimologia latina alla luce della loro semantica e nel rispetto delle regole della fonetica storica.""""" -
Il lessico alimentare e gastronomico. Prospettive linguistiche
"Il volume raccoglie una selezione di saggi linguistici che svelano diversi aspetti del rapporto tra cibo e linguaggio in una varietà di lingue (spagnolo, inglese, francese, russo, italiano e maori) e sullo sfondo di specifici contesti culturali. A conferma della natura polifonica del testo, lo studio del lessico alimentare e gastronomico si declina in indagini che abbracciano una pluralità di approcci teorici e di metodologie d'analisi all'interno di ambiti di ricerca che comprendono la lessicologia, la lessicografia, la traduzione e l'insegnamento della lingua. Nello specifico, vengono esaminati: termini gastronomici dello spagnolo canario, proverbi alimentari nella tradizione orale maori, rappresentazioni del cibo nei materiali didattici per l'insegnamento della lingua inglese, termini gastronomici dell'inglese globale e dell'inglese israeliano, reti lessicali di termini alimentari francesi, questioni traduttive legate all'etichettatura di prodotti alimentari nel contesto europeo, termini alimentari russi nella letteratura concentrazionaria e caratteristiche del lessico gastronomico nella letteratura gastronomica settecentesca.""""" -
Trilogia: Libro postumo-Fuoco grande-Il fossile. Ediz. critica
Nella primavera del 1946 Bianca Garufi scrisse a quattro mani con Cesare Pavese il «romanzo bisessuato» Fuoco grande, pubblicandolo solo nel 1959; lo proseguì, a distanza di anni, con Il fossile (1962), testo che conserva le due voci narranti (quelle di Silvia e di Giovanni) ma che è opera della sola Bianca (sua la traduzione in francese, Le fossile, Mercure de France, 1965). Protagonista di entrambi i romanzi è Silvia, personaggio centrale già del primo romanzo della Garufi, Libro postumo, fino ad oggi inedito, per il quale Pavese aveva scritto una bella prefazione allorché si pensava di pubblicarlo, paragonandolo addirittura alla Vita Nuova e parlando di «visioni», di «trasfigurazione delle persone in angeli», di «libro della maternità». -
Ausiàs March e il canone europeo. Ediz. italiana e spagnola
A temps he cor dacer, de carn e fust: yo so aquest que m dich Ausias March. ""A un tempo ho cuore di acciaio, di carne e legno: / sono colui che si chiama Ausiàs March"""". L'autore di questi versi, Ausiàs March (1400-1459), è considerato da molti il poeta romanzo più importante del Quattrocento. Figlio di una Valenza in fermento, sotto il potere della Corona d'Aragona e il regno di Alfonso il Magnanimo, rinnovò il genere lirico con una soggettività profonda e una voce poetica originale. La sua opera, più di diecimila versi in lingua catalana, è ancora oggi poco conosciuta al di fuori della penisola iberica. Questo volume ne rivendica un posto nel grande canone europeo, quello del passato a cui appartiene, e il nostro di oggi.'"" -
La militanza della critica da Francesco De Sanctis alla contemporaneità. Ediz. critica
"È ancora possibile oggi impiegare la categoria della militanza per la critica letteraria o bisogna limitarsi a intenderla come mero esercizio esegetico? Per cercare di rispondere a questa domanda i saggi qui raccolti rileggono posizioni e opinioni di critici dalla fine dell'Ottocento al pieno Novecento e propongono una riflessione collettiva, durata quasi due anni, che ha preso l'avvio con il convegno internazionale La militanza della critica da Francesco De Sanctis alla contemporaneità (Torino, 26-27 settembre 2017). Da queste pagine emergono il valore civile che frequentemente la parola """"critica"""" assume per i lettori coevi e la modernità di alcune interpretazioni dalle quali, ancora oggi, è indispensabile partire per confrontarsi con gli autori più significativi della nostra storia letteraria.""""" -
Gli esametri Getty e Selinunte. Testo e contesto. Ediz. inglese e italiana
«I cosiddetti 'esametri Getty' tramandano, incisi su una lamina plumbea di ignota provenienza e donata al John Paul Getty Museum, un testo composito, databile fra il V e il IV secolo a. C., di natura magico-catartica, destinato a essere riprodotto sia oralmente sia per iscritto con inevitabili modifiche di cui sono testimoni gli esemplari più tardi del genere giunti fino a noi. Dall'anno della sua prima pubblicazione (2011) a opera di David Jordan e Roy Kotansky, l'interesse per questo testo enigmatico e per la sua contestualizzazione - generalmente individuata a Selinunte o nella Sicilia occidentale - si è considerevolmente esteso. Dopo l'apporto decisivo del volume di studi edito nel 2013 da Christopher Faraone e Dirk Obbink, quello che qui si pubblica è il lavoro d'insieme più cospicuo: esso è il frutto di più incontri di studio sul tema e della ricerca interdisciplinare condotta da studiosi delle Università di Venezia, Urbino, Napoli, New York con il supporto della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali della Regione Sicilia e del Parco Archeologico di Selinunte.» -
Homo loquens. Valori e veicoli della parola nel mondo antico e medievale. Atti del convegno (Torino, 2-3 maggio, 2018)
Questo volume raccoglie gli Atti del terzo convegno interuniversitario degli studenti laureati ""Homo loquens. Valori e veicoli della parola nel mondo antico e medievale"""", svoltosi presso lUniversità degli Studi di Torino il 2 e 3 maggio 2018."" -
Confini e zone di frontiera negli/degli studi italiani. Ediz. critica
Questo volume è frutto del primo convegno della Società degli Italianisti Polacchi tenutosi presso l'Università di Breslavia tra il 17 e il 18 novembre 2017, ma va oltre i limiti del quadro iniziale e supera le frontiere geografico-politiche, raccogliendo articoli di studiosi di lingua e letteratura che rappresentano vari Atenei in Polonia, in Italia e perfino in Messico. I saggi della parte linguistica sono dedicati alla valutazione dell'interdisciplinarità, al linguaggio dei giornali, della pubblicità e dei social media, nonché agli studi glottodidattici e contrastivi tra italiano e polacco. Quelli della parte letteraria prendono in esame due autori del Novecento, la letteratura di viaggio e la trasgressività nella letteratura italiana contemporanea. -
Il pentimento amoroso. Ediz. critica
Dopo l'edizione della Calisto si pubblica qui la seconda pastorale di Luigi Groto. Sono due opere con molti aspetti formali in comune, ma se nella Calisto si inscenava il desiderio che gli dèi hanno di noi terrestri, in questa il ""Cieco d'Adria"""" indaga le sfaccettature dell'amore umano. Era dunque quantomai opportuno che all'edizione dell'una seguisse l'altra. Messo in scena ad Adria nel 1565 e stampato per la prima volta nel 1576, primogenito dunque rispetto all'Aminta tassiana, il Pentimento amoroso è una pastorale raffinatissima. Si apre con il contrasto fra due pastori che amano la stessa ninfa e si svolge in un'Arcadia, da cui l'autore scrive di essere da poco tornato, tutt'altro che felice, dominata anzi da passioni così forti ed esacerbate da costeggiare la tragedia. Percorre il Pentimento un climax che dalla gelosia degli amanti rivali, passa per l'amore-follia della sconcertante Filovevia, e arriva all'odio aspro e mortale di Ergasto, i due personaggi antitetici e complementari (come Eco e Narciso) destinati a congiungersi nel finale."" -
Jean-Baptiste de La Salle oltre l'agiografia devota. Ediz. illustrata
«Destino davvero insolito quello di Jean-Baptiste de La Salle (1651-1719), insigne nella santità e nella pedagogia, senza che gli studiosi, dopo tre secoli, siano riusciti ad approntare l'edizione critica dei suoi scritti e una biografia persuasiva, per rendere condivisibili i meriti dell'uomo e del santo su base certificata. Il volume indaga il flop degli agiografi i quali non seppero far convivere la devozione con la storia, ma applica anche un metodo di indagini e accostamenti a largo spettro (significativi, dunque, sono i riscontri del protagonista con i santi Benedetto, Francesco e Ignazio, da lui avuti in considerazione) per proporre un criterio di analisi che, mentre fa giustizia degli stereotipi, sperimenta un percorso rigoroso per iniziare a rendere al santo e all'uomo le sue genuine fattezze.» -
La bellezza: luogo d'incontro. L'estetica tra arte, filosofia e pedagogia. Ediz. critica
È giunto il tempo della necessità e dell'urgenza di un rinnovamento pedagogico che approfondisca il concetto di bellezza, le sue intime implicazioni e le possibili declinazioni, proponendo l'estetica e il sentimento del sublime in un linguaggio accessibile all'esperienza comune. Una cultura per un nuovo Umanesimo illuminata dalla condivisione emozionale e indotta all'accoglimento dell'Altro, alla sua conoscenza e valorizzazione, superando l'arcaico antropocentrismo in una prospettiva vibrante di rispetto e responsabilità etica per ogni espressione compiuta della meravigliosa complessità della vita. «Il nostro prossimo è tutto ciò che vive» (Mahatma Gandhi). -
Contrastes. Études de linguistique slavo-romane. Ediz. critica
Questo volume raccoglie una scelta di studi al V Congresso internazionale di linguistica testuale contrastiva (lingue slave - slave romanze) tenutosi all'Università di Ginevra il 11-13 maggio 2017 e organizzato dal Gruppo di studi di linguistica testuale contrastive (GELiTeC). Il volume rispecchia i principali assi di ricerca del Gruppo: la descrizione contrastiva - secondo ottiche variate - di dati pertinenti delle lingue slave e romanze, in primo luogo i tempi e i modi verbali; i mezzi di cui tali lingue dispongono onde assicurare coerenza e coesione testuale. Gli studi qui raccolti vertono da una parte sul polacco, il russo, il ceco, il bulgaro, l'ucraino e il bielorusso; dall'altra sul francese e l'italiano; così come su differenti generi testuali: dalle audiodescrizioni per non-udenti alla Bibbia, dalle lettere alla redazione nei quotidiani a classici come Madame Bovary. Grazie al loro approccio contrastivo all'esteso ventaglio di fenomeni esaminati, gli studi raccolti in questo volume mettono in rilievo ciò che accomuna e ciò che differenzia lingue slave e lingue romanze. -
L' «eunomia» di Solone e le sue idealizzazioni. Dalla formulazione originaria alle utopie costituzionali
«Considerato uno dei 'sette saggi' dell'antica Grecia, Solone fu incaricato di pacificare Atene al culmine di uno scontro fratricida dalla cui risoluzione dipendevano due prospettive opposte: l'annientamento o il riassetto della polis, che proprio all'inizio del VI secolo a.C., dopo la sua 'mediazione', avrebbe intrapreso il percorso sfociato più tardi nel conseguimento di un ruolo preminente al''interno del mondo ellenico. Il programma di riforme del legislatore venne illustrato nelle elegie che egli stesso compose, definendo il risultato perseguito in termini di eunomia, produttiva - nella sua visione - di equilibri costituzionali fondati su solidi presupposti morali. L'esperienza soloniana, tuttavia, non avrebbe travalicato il suo tempo se, sul finire del secolo successivo, particolari circostanze storico-politiche non ne avessero favorito riproposizioni più o meno genuine, tanto per legittimare assetti ordinamentali diversi dalla democrazia radicale, quanto al fine di ricompattare la comunità cittadina all'esito della disastrosa sconfitta subita da Atene nella guerra del Peloponneso...» -
Nell'ombelico del mondo. I luoghi mediterranei dell'arte moderna. Ediz. illustrata
Con questo libro, lautore conclude sulle rive del Mediterraneo un percorso ideale iniziato sulle rive della Senna, senza abbandonare il territorio francese. Un territorio gradevolissimo, che ha visto operare stabilmente i più grandi artisti degli ultimi due secoli del secondo millennio proprio in ragione della capacità di offrire grande ispirazione per il loro lavoro. Qui si è prodotto il meglio dell'arte di questi due secoli e qui è possibile giocare tra arte e natura, quasi i due aspetti potessero influenzarsi reciprocamente. Inoltre, in questi luoghi, luce e colori si possono cogliere in ogni stagione e, in ogni stagione, è possibile lavorare all'aria aperta.' -
Paseo de los tristes. Ediz. critica
"Javier Egea (Granada, 1952-1999) è un autore fondamentale nel panorama della poesia spagnola contemporanea. Fu tra i fondatori, nei primi anni '80 del secolo scorso, de """"La otra sentimentalidad"""", una corrente poetica che si proponeva di rinnovare la poesia spagnola recuperando l'impegno politico in una chiave originale e facendo propria l'esigenza di trasformare gli ideali vetusti e obsoleti, ereditati dal franchismo, in un modo nuovo, 'altro', di intendere e vivere i sentimenti e le relazioni durante l'epoca della Transizione. La silloge Paseo de los tristes (1982), che ottenne il Premio Hispanoamericano de poesía Juan Ramón Jiménez dello stesso anno, è un'opera che ricopre un ruolo centrale nella produzione della maturità letteraria di Egea poiché in essa l'autore sviluppa e porta a compimento il percorso iniziato con Troppo mare, ovvero una poetica materialista intrecciata a un repertorio amoroso, che si appoggia sulla lezione del romanticismo becqueriano. La raccolta si divide in tre parti: la prima, """"Rendita e diario d'amore"""", è (...)""""."