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La cucina guarda con gli occhi e sente con l'anima
In questo mio libro di cucina, dedicato a mia figlia Giulia, ho cercato di esprimere tutte le sensazioni e le emozioni che hanno accompagnato la sua crescita in un mondo fatto di cose semplici e genuine, come solo i prodotti della terra possono esserlo. I miei sogni e lamore per la cucina hanno trovato la massima espressione proprio negli ingredienti semplici della terra, coltivati con amore, che io trasformavo in ricette gustose e apprezzate dai clienti che venivano nel mio agriturismo per scoprire la bontà dei sapori di una volta, troppo spesso dimenticati per la frenesia della vita moderna. Lassù, in cima alla collina del nostro piccolo paese, ho vissuto con la mia piccola Giulia momenti di grande intensità, costellati da tante emozioni: l'agriturismo, circondato tutt'attorno da boschi, valli e vigneti, regalava uno spettacolo unico su un paesaggio sconfinato che assumeva le sfumature più belle che si possono incontrare tra i colori della natura e l'azzurro del cielo. Una sensazione straordinaria, quasi da paradiso terrestre, che mai potrò dimenticare. In questo angolo della mia terra ho creato, ispirata sempre da continue emozioni, alcuni dei miei piatti più belli.' -
L' enigma dell'altro. La Bibbia nei Promessi sposi
Pur non mancando riferimenti sparsi al rapporto fra i Promessi Sposi e le Scritture, nella sterminata bibliografia manzoniana si registra l'assenza di uno studio interamente dedicato a tale problema. L'enigma dell'altro nasce con l'intento di colmare questa lacuna. Nel primo capitolo del volume si rileva l'impossibilità umana di possedere la verità integrale, detenuta invece da Dio. Nell'umile consapevolezza di ciò, l'uomo non deve abbandonarsi a un solipsismo egoistico e paralizzante, ma aprirsi al fecondo enigma dell'altro, votarsi alla multiprospetticità e all'inquietudine costruttiva, incamminandosi sulla via del progresso spirituale. Nel secondo capitolo la vexata quaestio della Provvidenza nei Promessi Sposi viene investita di una luce nuova, che illumina tangenze intertestuali sinora inesplorate e rivela la seducente complessità della visione del mondo di Manzoni. -
Teorie della tragedia nel Settecento
Questo libro è diventato negli anni un punto di riferimento per gli studi sulla tragedia nel XVIII secolo in Italia e in Europa. Viene qui ripresentato con in appendice un saggio sulla polemica intorno al mito biblico della figlia di Iefte e a quello greco di Ifigenia: una polemica che dal versante teologico si spostò ben presto a quello estetico e comportò delle novità basilari non solo per la trasformazione della tragedia, ma per il cambiamento dei rapporti familiari nel secolo dei Lumi. -
Carteggio (1930-1976)
Lamicizia tra il critico letterario e rettore dell'Università di Urbino Carlo Bo (1911-2001) e il poeta, italianista e mediatore culturale romeno Drago Vrânceanu (1907-1977) nacque a Firenze, ai tempi quando entrambi frequentavano i corsi della Facoltà di Lettere e Filosofia, e continuò fino agli anni settanta del secolo passato. I due si incontrarono anche negli anni quaranta, sessanta e settanta, a Milano, a Urbino e a Firenze. Ad eccezione dei soggiorni italiani del romeno, i destini dei due intellettuali si svolsero, soprattutto dopo la seconda guerra, in due mondi opposti: l'Europa occidentale e il lager comunista. Le epistole del presente Carteggio rendono testimonianza della loro amicizia e mettono in risalto la sua dimensione intellettuale e umana. Le loro vite furono segnate dall'ultima parte del periodo fascista in Italia, dalla seconda guerra mondiale e, nel caso di Vrânceanu, dai quasi tre decenni di dittatura comunista in Romania.' -
Lettura di Notker III. Ediz. multilingue
Il volume raccoglie le Lezioni e le Comunicazioni presentate durante il XVI Seminario Avanzato in Filologia Germanica, dal titolo Lettura di Notker III, che ha avuto luogo a Torino dal 16 al 18 settembre 2015. Le singole lezioni, tenute da docenti appartenenti a varie Università italiane (Nicolangelo D'Acunto, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano-Brescia; Maria Rita Digilio, Università degli Studi di Siena; Elena Di Venosa, Università degli Studi di Milano; Carla Riviello, Università degli Studi della Calabria; Alberto Rizzuti, Università degli Studi di Torino; Verio Santoro, Università degli Studi di Salerno, intervenuto anche nel suo ruolo di Presidente dell'Associazione Italiana di Filologia Germanica; Luisa Zanoncelli, Università degli Studi di Torino), hanno messo in luce molteplici aspetti linguistici e filologici dell'opera di Notker III, detto anche 'Labeone' e 'il Teutonico' (ca. 950-1022). -
Dono, controdono e corruzione. Ricerche storiche e dialogo interdisciplinare
Il dono e i legami interpersonali a esso connessi sono spesso indicati in termini positivi come gli elementi fondanti la società e in particolare la polis quale archetipo di comunità di cittadini che si autogovernano. Tuttavia si osserva che, quando la società percorre vie di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e alla distribuzione dei diritti e dei beni comuni, proprio il dono, materiale o immateriale, è percepito come occasione di ingiustizia (in termini distributivi ed economici) e di illecito (in termini morali e legali): il dono è così sentito come strumento di pratiche corruttive nel giudizio di una cultura giuridica e istituzionale che cerca di controllare o modificare aspetti sostanziali della cultura del dono, ritenendo pericolosa la possibilità che, attraverso il dono stesso, si alimentino gruppi sociali, aventi interessi concorrenti rispetto a quelli dell'intera comunità o delle istituzioni pubbliche. È obiettivo specifico delle ricerche raccolte in questo volume lo studio della formazione di rapporti amicali o, nei fatti, di vere e proprie prestazioni contrattuali imposte dalle obbligazioni derivanti dallo scambio di un dono, di un favore. -
Francesco Longano e la civiltà del Purgatorio. Riformismo e anticlericalismo nella provincia molisana del XVIII secolo
"L'illuminismo meridionale o pensiero di riforma meridionale è una variante, in qualche caso conforme all'originale, del pensiero europeo post-cartesiano: con Francesco Longano viene estremizzato l'incontro problematico tra l'istanza di riforma politico-amministrativa e l'anticlericalismo di Genovesi e Vico. Nell'opera 'Il Purgatorio ragionato' (1779) l'abate di Ripalimosani rimuove dalle fondamenta il costrutto clericale legittimatorio rispetto al potere assoluto, dai tratti ierocratici, e riconsidera il ruolo della morale cattolica in una cornice di rivendicazione democratica e egualitaria. Il dibattito polemico di fine Settecento tra pensiero democratico e posizioni filo-monarchiche, tra gesuiti e giansenisti, tra autoritarismo papale e giusnaturalismo pretende di essere ricostruito alla luce di alcune novità portate dal recente rinvenimento del manoscritto censurato del Purgatorio.""""" -
Culture egemoniche e culture locali. Discontinuità e persistenze nel Mediterraneo antico
La tendenza a periodizzare gli eventi storici ha ormai realizzato un sistema e una sequenza di epoche e fasi della storia umana. Talvolta rigide o funzionali ad esigenze didattiche, non sempre specchio di realtà che furono poliformi, sono tuttavia fin troppo comode per essere facilmente messe in discussione. Gli autori della miscellanea si sono domandati come si individuano i segni e le tracce del cambiamento ma, soprattutto, come sono stati percepiti i momenti di trasformazione dalle comunità che si trovarono ad affrontarli. La verifica della funzionalità di cesure storiche ormai canoniche per il mondo antico-soprattutto, ma non soltanto, quella fra mondo classico e mondo ellenistico, convenzionalmente identificata con Alessandro il Grande-ha riservato, come ogni buona ricerca non manca di fare, qualche sorpresa. Il volume raccoglie alcuni risultati delle ricerche condotte dall'unità locale dell'Università di Verona all'interno del Progetto Prin 2010-2011 «Il Mediterraneo da Alessandro Magno a Giustiniano: continuità e discontinuità». -
Piccolo vocabolario alessandrino-italiano-Pcit vucabulàri lisandrén-italiân
"... I dialetti sono il vero linguaggio dellanima popolare... sono una ricchezza..."""". Lasciare spegnere il nostro dialetto, che oggi pare muto e tuttavia è quanto mai presente e vivo, significa non amare la propria cultura, non voler ricordare la propria storia e dimenticare un passato che si è connaturato con l'""""essere alessandrino"""". Studiare le lingue minoritarie ha a che fare con l'identità, con le radici e anche con una visione diversa del mondo. Giovanni B. Fossati, appassionato delle tradizioni e del dialetto alessandrino, vuole rendere omaggio alla sua cara città tramandandone il linguaggio con questo Vocabolario alessandrino-italiano. Una lunga ricerca per ritrovare """"... la radice affettiva e familiare dell'espressione"""", pensando alle generazioni future e, come dice l'autore, per non dimenticare o meglio """"par nént ?mentiè"""". Dedicato a tutti gli alessandrini.'" -
Fasi di luna. Racconti dal Paraguay
Ricordata in Paraguay come la figura più rappresentativa del panorama culturale del XX secolo, Josefina Plá si mosse sempre lungo sentieri poco o per nulla battuti, attenta non solo alla storia della cultura spagnola, ma anche alla presenza di quella guaraní nei più svariati campi, dall'arte all'artigianato, dal folclore alla lingua e allo stile di vita di un paese fondamentalmente meticcio. E meticci sono in prevalenza i personaggi dei suoi Racconti della terra, che offrono un quadro realistico e spesso drammatico della vita quotidiana, soprattutto delle donne, dalla fine della Guerra della Triplice Alleanza (1865-1870) fino alla seconda metà del Novecento. Cruda e allo stesso tempo empatica, impietosa ma anche ironica, Josefina Plá rivela al lettore l'animo quasi eroico, tanto si mostra forte nelle avversità, di donne costrette a vivere in una società che le opprime, le costringe al silenzio, le umilia. Nei Racconti simbolici e fantastici lo stile della scrittrice, in genere così legata alla realtà circostante, acquista connotazioni oniriche e surreali. -
Giorgio Vasari tra prosa e poesia
Riconoscere che Giorgio Vasari è stato uno scrittore, e anche un grande scrittore, potrà sembrare ad alcuni un'operazione ridondante: tuttavia, anche negli ultimi anni non sono mancate le accuse al suo stile, per arrivare fino a dubitare sul fatto che sia stato lui a scrivere le Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori. Questo libro vuole riconsiderare la carriera di Vasari scrittore da vari punti di vista: quello del prosatore che supera la tradizione locale fiorentina senza approdare al bembismo, e quello del poeta che svaria tra generi poetici molto diversi (dall'epistola in ottave, alle sonettesse, ai capitoli in terza rima, agli sciolti secondo la lezione del Tolomei, ecc.), anche in questo caso rifiutando il petrarchismo. Uno scrittore a tutto tondo, dunque, che usa la maschera del pittore come ""sprezzatura"""" per far accettare la sua prosa fondata sull'eclettismo, dove convivono generi che la tradizione considerava diversi, come la storia, la biografia, la novella, l'ecfrasi, le iscrizioni. Ma all'interno di questo percorso occorre riconoscere che Vasari ha meditato sugli storici fiorentini (...)"" -
Il regime di salute in medicina. Dalla dieta ippocratica all'epigenetica. Ediz. bilingue
Antichisti, storici della medicina, medici e operatori nel campo sanitario, provenienti da vari atenei d'Italia ed Europa, si interrogano qui sull'importanza del regime di salute. Vengono indagati il rapporto tra salute e malattia, il ruolo dell'alimentazione, dell'ambiente, dello sport, dello stile di vita, dei comportamenti, della comunicazione, della terapia e della farmacologia. Il dialogo vivace, condotto con metodi e prospettive diverse, permette al lettore di trovare inattesi punti di convergenza fra il mondo antico e quello moderno e contemporaneo. La medicina da sempre infatti è teatro di paradigmi spesso concorrenti e a volte ricorrenti. Quella complessità di regole e di relazioni che in Ippocrate definisce il regime di salute trova una corrispondenza nel riconoscimento dell'interazione fra ambiente e assetto genetico individuale nella scienza contemporanea. -
L' arte del parodiare. Ricerche sulla parodia in Aristofane. Ediz. critica
La parodia, lungi dall'essere una mera 'industria' del divertimento, è un'arte complessa e prodigiosa, uno 'spazio' in cui entrano in libero contatto forme e stili eterogenei, materiali disparati, in una sorta di impasto paradossale: nel mondo parodico non c'è più distanza tra ciò che è alto e ciò che è basso, tra ciò che è nobile e ciò che è meschino. Aristofane, il più prestigioso commediografo greco, fa della forma parodica uno degli elementi peculiari e fondanti della sua poetica. Siamo nell'Atene del V secolo a.C. La messinscena delle commedie è parte essenziale delle feste in onore di Dioniso: il 'testo' aristofaneo agisce in un luogo ben determinato, il teatro, frequentato da migliaia di Ateniesi di differente estrazione socio-culturale. Nella commedia intitolata Ecclesiazuse, lo stesso poeta distingue due gruppi di spettatori, l'élite dei 'cólti' e la grande (e rozza) massa dei 'ridanciani': gli uni e gli altri saranno stati destinatari - a livelli diversi, corrispondenti ai loro disomogenei livelli di competenza (...). -
Attorno a Dante, Petrarca, Boccaccio: la lingua italiana. I primi trent'anni dell'Istituto CNR Opera del Vocabolario Italiano 1985-2015. Convegno Internazionale (Firenze, 16-17 dicembre 2015)
Nel 2015 si sono compiuti trent'anni dall'istituzione dell'Opera del Vocabolario Italiano (OVI) come struttura del CNR. L'OVI è diventato in questo trentennio il punto di riferimento per gli studi sull'italiano antico. Il convegno organizzato per celebrare l'anniversario ha riunito gli interventi di alcuni tra i principali studiosi che, all'interno e soprattutto all'esterno dell'Istituto, lavorano oggi sulla prima fondativa fase della lingua italiana, dalle origini al 1400. Più che ripercorrere le tappe di questo trentennio di attività, i contributi si concentrano sulle prospettive per il futuro dell'OVI: la riflessione sull'evoluzione del vocabolario e del corpus testuale, la valorizzazione dei progetti complementari su singoli generi o autori, la collaborazione con analoghe istituzioni a livello internazionale, il ruolo nel quadro disciplinare della filologia, della linguistica e della letteratura. Emerge dal volume il valore del lavoro fatto fin qui, e l'impegno a rinnovare gli obiettivi per le attività a venire, con l'idea di mettere in programma la conclusione del Tesoro della lingua italiana delle Origini per la data a suo tempo prevista, il 2021. -
Studi sulla letteratura cavalleresca in Francia e in Italia (secoli XIII-XVI). Ediz. critica
La raccolta degli studi che sono qui riuniti vorrebbe proporsi come contributo a un ambito di ricerca - quello che ha per oggetto la letteratura cavalleresca italiana nell'età tardo-medievale - che, nonostante molti apporti anche recenti di approfondita capacità di speculazione, lascia aperti numerosi spazi di indagine. Nel caso, in particolare, sono affrontati alcuni aspetti concernenti le relazioni tra i relativi esiti della letteratura italiana e la letteratura francese, che ne è per lo più referente diretto e comunque modello e ispirazione. Nel confronto, i testi italiani rivelano di conformarsi consapevolmente all'innovazione della cultura cavalleresca, di cui avvertono tutta la complessità ideale e intellettuale, così come di accettarne l'esemplarità stilistica e retorica. A essi, tuttavia, va il merito di aver collaborato a una conservazione e conferma del messaggio originale e della sua espressione, contribuendo a traslarlo verso quella che è forse la maggiore e più completa risoluzione della letteratura cortese-cavalleresca medievale, l'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Contributi di: Luca Beltrami, Alain Corbellari, Christine Ferlampin-Acher, Margherita Lecco, (...). -
Parafrodite. Amori irregolari dagli antichi ai moderni. Ediz. critica
Gli ""amori irregolari"""", la loro variabile e fluttuante caratterizzazione nel corso del tempo e dello spazio, le volatili frontiere del lecito: questo e altro si trova al centro del presente volume, unificato nel segno di Afrodite. Ma di quale Afrodite? Di quella più problematica e conturbante delle parafilie, degli amori considerati aberranti, delle pulsioni inconfessabili, dei piaceri clandestini, sanzionati dalla società, dalla legge, dalla religione. Il campo d'indagine riguarda innanzitutto il medioevo, ma vivo è il confronto con la cultura antica, quella moderna e quella contemporanea, per superare in ogni direzione steccati accademici e cronologici. L'orizzonte è inusitatamente ampio: fornisce un'occasione unica di riflessione comune sul fragile significato dell'anomalia erotica e sul valore mutevole dei codici, dei tabù, delle convenzioni, che formano il senso del lecito e dell'illecito amoroso nel corso culturale del tempo. È così possibile spaziare dalla commedia greca al mare magnum dell'eros mediolatino, dalle saghe islandesi alle speculazioni giurisprudenziali della Scuola di Salamanca e oltre."" -
Il viaggio del testo. Atti del Convegno internazionale di filologia italiana e romanza (Brno, 19-21 giugno 2014)
Il volume raccoglie gli atti del Convegno internazionale di filologia italiana e romanza ""Il viaggio del testo"""" tenutosi presso la Masarykova Univerzita di Brno (Repubblica Ceca) dal 19 al 21 giugno 2014, con il patrocinio di vari dipartimenti (Università di Brno, Macerata, Milano, Verona, Torino) e istituti di ricerca o associazioni scientifiche (DiVo, OVI, SIFR). Al di là delle varie branche in cui la filologia si è sviluppata (e talvolta frammentata) col progredire degli studi, si è voluto qui insistere su una concezione unitaria e globale di filologia come scienza storica che studia il viaggio del testo tenendo conto, da una parte, degli aspetti più prettamente testuali che riguardano sia la """"storia del testo"""" (intendendo con tale espressione un concetto esteso di """"storia della tradizione"""" che partendo da fonti e modelli, passando attraverso questioni di genesi/evoluzione, giunga fino ai problemi della storia della tradizione vera e propria) sia i problemi ecdotici, dall'altra, delle difficoltà ermeneutiche a cui il testo va incontro man mano che si allontana dall'ambiente storico-culturale in cui è stato concepito."" -
Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori. Ediz. critica. Vol. 3
La presente edizione delle ""Vite"""", prevista in cinque volumi, ripropone al pubblico il testo della «Giuntina» del 1568 accompagnandolo con un nuovo commento. Questo terzo volume riproduce le vite che aprono la terza età, nella quale Vasari vede realizzarsi la perfezione dell’arte, dopo la rinascita iniziata a fine Duecento. Qui, dopo il fondamentale proemio, che espone le novità dell’arte del Cinquecento ma anche la concezione della storia di Vasari, si susseguono le vite degli artisti da Leonardo da Vinci a Perin del Vaga. All’interno di questo percorso, Vasari inserisce le presentazioni di figure di artisti che da allora saranno delle icone dell’arte rinascimentale (Giorgione, Correggio, Parmigianino, ecc.), affronta e controbatte le critiche al suo giudizio limitativo su Raffaello, celebra il suo maestro Andrea del Sarto (perfetto nella tecnica ma limitato nel carattere), sostiene una teoria dell’architettura basata non sulle proporzioni matematiche ma sull’effetto visivo. Ma nel percorso delle """"Vite"""" c’è anche spazio per la polemica contro altre scuole di pittura, in particolare quelle bolognese e ferrarese."" -
La catafora nell'italiano contemporaneo. Aspetti teorici, descrittivi ed esplicativi
Questo libro propone uno studio della catafora nell'italiano contemporaneo. L'indagine empirica su corpora di italiano scritto (prosa giornalistica, saggistica e divulgativa) della catafora testuale - operante oltre i confini dell'enunciato - ha permesso di coglierne la natura morfo-sintattica e le funzioni cognitivo-testuali. Partendo dai risultati emersi dall'analisi si è tentato di offrire una nuova definizione generale del meccanismo cataforico. Il tutto nella convinzione che la catafora non sia semplicemente un fenomeno speculare rispetto a quello dell'anafora. -
La manekine. Testo italiano a fronte. Ediz. critica
Il romanzo de ""La Manekine"""", composto attorno al 1230, mette in scena la giovane Joïe che, perseguitata prima dal padre, poi dalla suocera, solo dopo lunghi anni e diverse vicende avventurose riuscirà a riprendere possesso della propria vita e della propria posizione nel mondo, raggiungendo finalmente la meritata felicità. Philippe de Remi, regio amministratore per professione e letterato per passione, sfrutta per il suo primo romanzo un argomento di fiaba, il tema folklorico della """"ragazza senza mani"""", incarnazione del più ampio prototipo della """"fanciulla perseguitata"""". Già presente in edizioni moderne francesi, inglesi e spagnole, il romanzo è qui proposto con traduzione italiana per rendere finalmente fruibile un'opera che, pur condividendo molti aspetti del mondo cortese, lo arricchisce con l'apporto di tradizioni orali diverse.""