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Seek & destroy. L'epopea dei Metallica
Ogni volta che un disco dei Metallica sta per uscire iniziano i dibattiti. Ci si accapiglia. Si freme. Cosa faranno questa volta? Da più di 30 anni i Metallica sono una costante che ha accompagnato più di una generazione. Hanno esaltato milioni di fan. Hanno tradito. Sono fuggiti. Si sono sottratti. Sono tornati. Seek & Destroy rappresenta una sorta di romanzo collettivo in cui una molteplicità di personaggi grandi e piccoli si affollano intorno ai ""Four Horsemen"""". In questa vicenda epica si assiste alla nascita e alla distruzione della cultura underground californiana. All'ultimo periodo di fasto delle major. Alla crisi del disco. All'incredibile rappresentazione della crisi di mezza età di Some Kind Of Monster. Al trionfo definitivo di Deoth Magnetic. Alla museificazione della Rock and Roll Hall of Fame. I Metallica probabilmente rappresentano l'unico esito possibile, per quanto paradossale, della figura della rock star. Sono gli ultimi rappresentanti di una generazione di eroi che appartengono di diritto alla mitologia del Ventesimo secolo. Sono riusciti a sopravvivere al difficilissimo passaggio tra due mondi completamente differenti e, forse per questo motivo, la generazione a cavallo dei due millenni li ha custoditi e branditi come una sorta di feticcio."" -
Viaggi postumi. Avventure post-mortem dei personaggi illustri
La chiusura di una tomba non sempre sancisce la fine di una vicenda umana. Molte volte l'ultima dimora si trasforma nel luogo da cui iniziano avventure e peripezie che riflettono gli aspetti tragicomici e imprevedibili della vita. Spesso queste avventure post-mortem sono la prosecuzione di strategie di potere, amori, odi, invidie e intrighi condotti in vita, che trovano nella dimensione della morte un nuovo impulso e una imprevedibile evoluzione. ""Viaggi postumi"""" racconta le più straordinarie di queste vicende. Dalla vendita illegale delle mummie egizie come panacea per tutti i mali all'uso dei cuori dei principi per creare pigmenti, dall'esposizione delle spoglie di personaggi famosi nei musei ai tentativi di rubare cadaveri illustri per rivenderli a studiosi e collezionisti. Il potere, la guerra, le rivoluzioni, la storia umana nei suoi più profondi significati, ma anche la magia, il carisma di santi e beati e l'influenza della religione; le vicende di queste salme sono il riflesso di secoli e secoli di storia. Attraversano le pagine i nomi di Voltaire, Keats, Colombo, Giulio Cesare, Marx, Lenin, Carlo Magno, Alessandro Magno, Mussolini, Hitler, Einstein e tanti altri. Scrittori, politici, artisti, principi... ma anche persone comuni, ognuno con una storia da far conoscere. Un viaggio negli aspetti più contorti e straordinari dell'animo umano, nelle sue ossessioni e paure più profonde: quelle legate all'ignoto e all'inevitabile incontro con la morte."" -
De Gustibus. Alla ricerca dell'esperienza gastronomica
Dall'oasi dell'hamburger al tempio della gastronomia, il ristorante è una vera e propria istituzione della vita contemporanea. Per quale motivo? Quali bisogni è chiamato a soddisfare e quali è riuscito a imporre alla nostra esperienza quotidiana? In questo stuzzicante volume Appelbaum viaggia per l'America e l'Europa ed esplora il significato sociale del ristorante, alla scoperta di ciò che dovremmo aspettarci o addirittura esigere dall'esperienza gastronomica. Sin dalle origini, nella Francia prerivoluzionaria, il ristorante ha sempre ispirato sentimenti contraddittori e servito propositi contrastanti. Da un lato ha incarnato una decisiva forma di emancipazione: il piacere dell'accoglienza, della socievolezza e della convivialità. Dall'altro ha incoraggiato il consumismo narcisistico, lo sfruttamento del personale di ristorazione e l'illusione degli avventori. Attingendo al lavoro di scrittori come Jean-Paul Sartre e M. F. K. Fisher e assaggiando i cibi più svariati, Appelbaum giunge alla conclusione che i ristoranti sono una peculiarità del nostro essere ed espressioni di ciò di cui abbiamo bisogno in quanto esseri umani. E per questa ragione, nonostante contribuiscano in un certo senso alle diseguaglianze, possono anzi essere un veicolo di promozione di interessi culturali democratici. Prefazione di Carlo Petrini. -
Indovina chi prepara la cena? Ricettario per uomini soli o ben accompagnati. 50 ricette in 10 menu
Cosa succede in cucina? Chi è quello sconosciuto che armeggia in dispensa? Il marito affamato che cerca un pacco di cracker, o un uomo imprevedibile che prepara gli ingredienti per una ricetta sfiziosa? Il mondo dietro ai fornelli, fatto di creatività, gusto, convivialità e seduzione, non è destinato per natura a rimanere femminile. Anche ""il maschio"""" può partire alla conquista di quel territorio, sempre consapevole di un fatto: un uomo che cucina è irresistibile per qualsiasi donna! Per recuperare il tempo perduto e mettersi subito in gioco, questo libro offre 50 semplici ricette, divise in 10 menu, che permettono anche ai più inesperti di preparare pietanze da applauso. La sezione """"Cosa ci faccio con?"""" offre un pratico elenco degli ingredienti principali, per costruire il proprio menu a partire da quello che c'è già nel frigo o in dispensa, nonché un simpatico glossario che farà da indispensabile """"bignamino"""" per questa materia tutta da scoprire. E dato che """"senza Bacco, Venere ha freddo"""", per ogni menu tematico si propone l'abbinamento con un paio di bottiglie Doc, o comunque ad hoc!"" -
Orso. Biografia di un animale dalla preistoria allo sciamanesimo
L'orso è l'ultima delle grandi fiere che il mondo abbia conosciuto, un generatore di simboli adatto a individuare realtà diverse tra loro: dalle comunità gay ""Bears"""" alla Coca-Cola, dalle costellazioni alle squadre di rugby. In questo insolito saggio, una vera e propria biografia dell'orso, si ripercorrono i rapporti intercorsi tra l'uomo e l'animale nei secoli e nelle culture: dalla Preistoria e il suo presunto """"culto dell'orso"""" al mondo greco, dove l'animale dà nome a costellazioni e accompagna le ragazze di buona famiglia alla vita matrimoniale attraverso il rito dell'aratela; dal mondo romano, dove combatte contro altri animali, gladiatori, cristiani e criminali, all'età medievale, quando i cuccioli sono utilizzati da principi e re come dono per le dame e gli adulti come cavalcature di santi. Un'epoca in cui gli uomini possono trasformarsi in terribili Berserkir, i mitici guerrieri-orso delle saghe nordiche. Il volume spazia anche tra le culture etnologiche: dagli Ainu giapponesi agli indiani d'America, dagli Inuit agli sciamani tungusi, per raccontare con linguaggio accessibile anche ai non specialisti realtà antropologiche come """"Signore degli Animali"""", Bear Ceremonialism, sciamanesimo. Anche nelle tradizioni occidentali l'orso è ancora presente nei racconti e nelle maschere di Carnevale: i loro significati profondi saranno ricercati in un piacevole viaggio che va da Aristotele a King Kong. Senza dimenticare le compagnie italiana, gitane e russe degli orsanti."" -
The Doors. Cinque anni di musica e parole
Un fan sin dal primo album dei Doors, Greil Marcus vide suonare la band diverse volte al leggendario Fillmore Auditorium e alla Avalon Ballroom nel 1967. Cinque anni dopo era tutto finito. Marcus sceglie canzoni da album, registrazioni live e bootleg dal sound sporco - da ""End Of The Night"""" a """"Light My Fire"""", da """"Strange Days"""" a """"L.A. Woman"""", passando per il film di Oliver Stone con Val Kilmer - in cerca delle storie nascoste tra le note. Usa la musica dei Doors come una chiave di lettura dei cambiamenti culturali avvenuti dagli anni Sessanta a oggi. Non una biografia dei Doors ma il primo libro a bypassare il loro mito, il misticismo che li circonda e il culto della morte di Jim Morrison e dell'era che egli personificò, senza risparmiarci giudizi duri e forti. È una storia che nessuno ha raccontato; dopo tutti questi anni, una storia nuova."" -
Budapest. Ritratto di una città
Città figlia del Danubio, a cavallo del fiume più celebrato d'Europa, Budapest nasce in un luogo unico e sviluppa un'architettura originale e fantasiosa. La storia della collina della Fortezza che dà sul Danubio ricorda la nascita della città e un sovrano del Quattrocento, Mattia Corvino, il cui regno coincise con una vera e propria età dell'oro per l'Ungheria. Città di fusioni, come quella tra musica classica e folk operata da Béla Bartók e Zoltán Kodály; la tradizione continua con una vibrante mescolanza di musica gitana, klezmer e jazz. Città degli sconosciuti, rompendo le barriere della lingua ungherese spesso definita impenetrabile, è popolata da una schiera di scrittori e poeti che hanno meritato il riconoscimento internazionale, da Sándor Petofi a Sándor Márai, da Péter Esterházy a György Konrád. -
Manchester 1977-1996. La scena musicale nella voce dei suoi protagonisti
Dalla furia del punk allo stridore del Britpop, Manchester è stata il cuore dell'innovazione musicale. La rivoluzione cominciò quando i Buzzcocks ingaggiarono i Sex Pistols per due concerti alla Lesser Free Trade Hall nel 1976. L'etichetta musicale della città, la Factory, diede alla luce i Joy Division/New Order e gli Happy Mondays. Ci sono stati il genio cerebrale degli Smiths, e poi la rivalità tra Stone Roses e Oasis, a farla da padrone sulle principali testate musicali di tutto il mondo. La Hacienda, il locale della Factory, divenne celebre per tutti gli anni Ottanta come fucina dell'importante scena di Manchester, contraddistinta da uno stile e un sound unici. Dalle ceneri ancora fumanti di Manchester sorsero poi, negli anni Novanta, gli Oasis, enfants terribiles del Britpop. Ora, attraverso decine di interviste ai più orgogliosi figli di MaDchester, da Morrissey a lan Brown, John Robb raccoglie le testimonianze dei musicisti più loquaci, che ci raccontano senza filtri la storia della scena musicale che li ha portati a godere di un successo mondiale. -
Storia degli errori militari. Dall'antica Roma al Vietnam
Venti secoli di battaglie visti da un'angolazione nuova: le caratteristiche, le cause e gli effetti della stupidità nei comandi supremi. Un albo d'onore alla rovescia del ""genio militare"""" nelle sue più strepitose glorie negative, dalla débàcle delle legioni di Roma nella guerra partica di Crasso agli insuccessi americani nel Vietnam. Questa è l'inconsueta storia fatta rivivere da Charles Fair: una rassegna documentatissima e amaramente sarcastica, che raccoglie ed esamina, nelle loro tragiche conseguenze, gli incredibili miti, le funeste megalomanie e le grandiose cecità dei """"grandi condottieri"""", le folli certezze e le scientifiche assurdità dei """"signori della guerra"""". Tirati giù dal loro Olimpo, si allineano fanatici e stravolti imperatori-strateghi, re-soldati e politici-guerrieri; generali d'ogni nazione e d'ogni tempo gareggiano per vertiginosa leggerezza nel compito di comandare uomini in armi; infallibili politici che ebbero enormi responsabilità militari (come Churchill e Hitler) si rivelano fallibilissimi nel pensare la guerra; i fuoriclasse, quasi sempre vittoriosi e invincibili (vedi Carlo XII di Svezia e Napoleone), riacquistano più reali proporzioni storiche e umane. Guardando al giorno in cui la guerra possa essere riconosciuta un fenomeno barbaro e inutile, """"Storia degli errori militari"""" insinua nel lettore un salutare dubbio: che avesse ragione Talleyrand a dire che """"La guerra è una cosa troppo seria per lasciarla ai generali""""?"" -
Live! I migliori album «dal vivo» degli anni '60 e '70
20 dischi inglesi e 20 dischi americani. Dai Grateful Dead di ""Live/Dead"""" a """"The Concert In Central Park"""" di Simon & Garfunkel. Dal festival di Monterey (1967) a quello di Woodstock (1969) si consuma, nel giro di appena tre anni, la grande stagione dei concerti rock che, simile a un rito orgiastico o a una festa mobile, ha come scopo principale quello di mettere a punto nuove forme di società e nuovi modi di stare insieme, in attesa di una palingenesi totale che cambi il mondo sotto la spinta di una forza giovane. Ma, alla fine degli anni Sessanta, l'industria discografica impone un brusco ritorno all'ordine, impadronendosi dello spirito originario dei raduni rock, alterandone finalità e modalità, dettandone svolgimenti e tempi. Non sfuggono alle principali majors i lauti guadagni che si possono ricavare considerando la Nazione Hippie alla stregua di un consumatore passivo di quel rock 'n' roll circus che offre, come a Woodstock, """"three days of peace, love & music"""". La normalizzazione del rock spinge le etichette discografiche a organizzare estenuanti tour planetari utili non solo a promuovere gli album, ma anche a favorire una vera e propria discografia parallela, tratta dai concerti live, che si affianca a quella realizzata negli studi di registrazione."" -
Andalusia. Paesaggio dell'immaginario
Giardino ai piedi dell'Europa, crocevia fra Spagna, Africa e Nuovo Mondo, l'Andalusia ha rappresentato una ""dogana culturale"""" per più di diecimila anni. Se Giona fu il più antico esploratore a raggiungere questa regione, considerata da Plinio come la più ricca e fertile della terra, Cristoforo Colombo inventò l'America salpando da un cantiere navale di Cadice. Il grande fiume che attraversa l'Andalusia, il Guadalquivir, ha irrigato la storia, la cultura e l'economia dell'intera Spagna, attraverso le dominazioni fenicia, greca, romana, musulmana e castigliana. Eccezionale è la varietà degli scenari naturali andalusi: dai nevai della Sierra Nevada alle paludi del Coto de Donana, dai deserti dell'Almeria alle spiagge della Costa de la Luz. Scenari che hanno da sempre stimolato la fantasia di costruttori e architetti: pensiamo ai siti archeologici di Italica e Madinat al-Zahra e alla meravigliosa Alhambra, ma anche ai palazzi del Secolo d'Oro spagnolo, o al ponte di Alamillo regalato da Calatrava a Siviglia. Paesaggi dell'immaginario che hanno ispirato antichi filosofi della stregua di Averroè e Maimonide quanto moderni politici e scrittori come Blas Infante e García Lorca. Senza dimenticare musicisti e cantantes: dalla musica classica andalusa ai compositori Guerrero e Morales, De Falla e Turina; dal flamenco fino alle contemporanee band underground di Granada e Malaga. L'Andalusia è la summa di antiche culture, ma anche un laboratorio di idee e tendenze in fermento..."" -
Marsiglia. Ritratto di una città
La realtà più profonda e verace di Marsiglia rimane generalmente nascosta a chi, fermandosi alla sua reputazione di caotico porto di mare, patria del vizio e della criminalità ritratti in tanta letteratura e cinema, non si addentra nella sua appassionata ""arte di vivere"""", che pulsa nelle bellissime pagine della trilogia narrativa di Jean-Claude Izzo. Un forte senso di libertà ha caratterizzato la storia di questa eccezionale città fin dalle sue origini, favorito da una fusione incessante e creativa di culture prerogativa di una popolazione che, citando Blaise Cendrars, rimane oggi """"insolente, felice di essere viva, e più indipendente che mai"""". Il Porto Vecchio, nel quale i primi coloni greci entrarono con le loro galee per farne una base di commercio, è tuttora il centro vitale della città. Il progetto Euroméditerranée e la proclamazione di Marsiglia a Capitale Europea della Cultura nel 2013 hanno permesso un processo di riqualificazione urbana che sta dando sorprendenti risultati. Con i suoi ventisei secoli di esistenza, Marsiglia coniuga tradizione e modernità e, sulle tracce del suo passato, disegna il volto del suo avvenire. David Crackanthorpe ci guida in una piacevole esplorazione della straordinaria architettura dei suoi quartieri e delle vestigia delle numerose dominazioni; delle isole dell'arcipelago del Frioul e della magnifica costa, caratterizzata dalle smeraldine calanques."" -
Il furto della Gioconda
Con grande qualità narrativa e attingendo a una vasta e ricca documentazione (archivi storici, stampa dell'epoca), Le Naour ricostruisce le vicende legate al celebre furto della Gioconda dal Museo del Louvre, che all'inizio del XX secolo tenne in scacco le autorità francesi per oltre due anni. Il 21 agosto 1911, poco dopo le sette del mattino, un uomo riesce a intrufolarsi nel Museo del Louvre e a rubare la tela di Leonardo Da Vinci: la stacca dal muro, la estrae dalla cornice e se la nasconde sotto la blusa, prima di uscire indisturbato. Il furto suscita un enorme scandalo (com'è possibile che il più importante museo di Francia sia così accessibile?) e uno shock nell'opinione pubblica francese. Monna Lisa finisce per diventare un cavallo di battaglia nella lotta politica dell'epoca, alimentando i sentimenti più vari: critica dello Stato da una parte, nazionalismo e intolleranza xenofoba dall'altra. La polizia segue le piste più assurde - compresa l'implicazione di Apollinaire e Picasso! - fino al ritrovamento del quadro, nel dicembre 1913, a Firenze. Si scopre allora che a sottrarlo era stato un ex impiegato del Louvre, Vincenzo Peruggia, emigrante italiano convinto che il dipinto appartenesse di diritto al proprio Paese. La storia tumultuosa del quadro, lo scandalo intorno alla sua scomparsa e al suo ritro-vamento contribuirono a rendere popolare l'immagine della Gioconda in Francia e nel mondo intero, facendone una star mondiale. -
Camargue. Paesaggio dell'immaginario
Luogo mitico e romantico, la Camargue è una delle ultime regioni selvagge sopravvissute in Europa, caratterizzata da un paesaggio unico di paludi, lagune, risaie, saline e terreni coltivati sul mare. Là dove il Rodano incontra il Mediterraneo nel Sud della Francia si estende il grande delta, habitat di una ricca fauna - tra cui gli splendidi fenicotteri rosa - e flora palustre, nonché punto d'incontro di una mescolanza di interessi agricoli e turistici. Edwin Mullins, giornalista e appassionato conoscitore della regione, riesce a evocarne in queste pagine tutta la bellezza naturale, analizzando il fascino e l'ispirazione estetica offerta dal suo ""romantico vuoto"""" ad artisti e scrittori come Vincent van Gogh, Dumas padre e Frédéric Mistral, paladino della cultura provenzale. Antico insediamento romano e poi punto d'imbarco, in epoca medievale, per crociati e pellegrini in viaggio verso Santiago de Compostela, la Camargue ha rappresentato nei secoli un campo di battaglia tra religioni diverse, rimanendo zona trascurata e inospitale fino alla sua moderna rifioritura nel corso dell'Ottocento. A infiammare la passione dei turisti per questa regione contribuiscono le antiche tradizioni folkloristiche e gastronomiche ancora risonanti nella cultura locale: dai cavalli bianchi alla course libre, dalla bouillabaisse alle masserie dei gardians, passando per il colorato festival gitano... Senza dimenticare gioielli architettonici come Saint-Gilles e Arles..."" -
Bestiario dei tempi moderni. Storie incredibili ma vere di animali straordinari
Ogni epoca ha avuto i propri bestiari: raccolte dedicate a creature di ogni tipo, a scherzi della natura o a esseri meravigliosi che lasciarono una traccia indelebile nell'immaginazione umana. Ma se un tempo a suscitare la curiosità dei lettori di questi codici, molto diffusi nel Medioevo, erano creature nate dalla fantasia di coloro che li compilavano, oggi si può rimanere altrettanto stupiti dalle incredibili storie di animali realmente esistiti. Omar López Mato mette da parte unicorni, licantropi e basilischi e raccoglie le più stupefacenti peripezie di animali realmente esistiti, di esseri capaci di compiere grandi azioni. Dai circhi ai teatri, passando per i campi di battaglia e i set cinematografici, fino ad arrivare allo spazio siderale, molti dei protagonisti di queste storie divennero celebri per le proprie capacità straordinarie e per i loro sentimenti, umani e divini allo stesso tempo. Queste creature leggendarie ispirarono scrittori come Baudelaire, che dedicò una poesia al suo gatto, o come Shakespeare, che cantò in versi le prodezze di un cavallo ballerino. E persino animali meno nobili come i maiali seppero far parlare di sé: uno di loro ebbe l'onore di ricevere un'elegia funebre nientemeno che dal poeta Thomas Hood! Animali eccezionali che accompagneranno il lettore in un viaggio fuori dalle logiche della scienza naturale, facendogli scoprire aspetti della natura insoliti e misteriosi. Elefanti studiosi, gatti letterati, pulci acrobate, cani attori, cavalli... -
Gossip. Dalla Mesopotamia a Dagospia
Con una rigorosa analisi del sapere ""informale"""", Paolo Pedote ci propone un percorsodivulgativo che, attraverso una nutrita carrellata storica di personaggi celebri e curiosi aneddoti, fa emergere una brillante riflessione sugli aspetti antropologici, sociali e filosofici di questa forma di comunicazione praticata fin dalla notte dei tempi. Condannato come vizio dalla Bibbia e utilizzato per incastrare Gesù davanti al Tempio, nella cultura romana il gossip entra in letteratura attraverso i """"canti trionfali"""" sull'omosessuale Cesare e le pagine di Svetonio e Tacito sulle turpitudini nell'Impero. Nel Medioevo, il vescovo Liutprando da Cremona è il primo corvo del Vaticano a cantare omicidi, orge e stupri. La calunnia si fa strumento per eliminare i porporati scomodi e prova nei processi dell'Inquisizione contro le streghe. Tra i pettegoli illustri troviamo Dante e Boccaccio, Machiavelli e l'Aretino. La prima """"analisi sociologica"""" del chiacchiericcio risale a Carlo Goldoni e alle sue commedie di sarte, portinaie e usurai. Ma è con la nascita del giornalismo che il gossip trova la sua forma letteraria, dalle pagine della Gazzetta Veneta a quelle di Vanity Fair. E a costruire il mito tutto italiano del """"paparazzo"""" nei bar di Vittorio Veneto sono Fellini e Flaiano. Negli anni Novanta il gossip si fa infine fermo-immagine sulla nostra società. Dall'incidente di Lady Diana alle fellatio presidenziali di Monica Lewinsky, la notizia è ormai """"gogna mediatica"""". Con Berlusconi, Ruby e Marrazzo..."" -
Storia dei porti. Declino e rinascita delle città portuali. 1940-2010
In questa aggiornatissima sintesi basata su un lavoro di ricerca svolto su più di cinquanta porti a livello mondiale, Pierre Grass analizza la storia e le trasformazioni dei grandi porti europei, americani e orientali a partire dal 1940, con una debita premessa su come la loro creazione abbia permesso in passato lo sviluppo delle più potenti e influenti civiltà industriali e commerciali: da Venezia a Siviglia, passando per Genova e Anversa. In seguito alle devastazioni della Seconda guerra mondiale, la ricostruzione tese da una parte a fare tabula rasa del passato per ricostruire su basi nuove (pensiamo al fortunato caso di Rotterdam), dall'altra a ricostruire conservando la memoria (e spesso anche i difetti strutturali). Con la crisi dell'acciaio e del carbone, molti porti europei cedettero alla spietata concorrenza di nuove potenze come Hong Kong e Singapore, spesso voltando le spalle al mare. In uno scenario di economia globalizzata, la nuova forza di una realtà portuale dipende tanto dalla considerazioni di questioni ambientali quanto dalla capacità di cooperare con il suo hinterland e con i porti più lontani, in una combinazione di approccio globale e locale. All'alba del XXI secolo, la tendenza di investitori, architetti e costruttori sembra essere la riscoperta del potenziale di questi waterfronts spesso caduti nell'oblio, con l'obiettivo di una rinascita sotto l'impulso di progetti di ammodernamento e rivalutazione urbana che riporteranno questi scenari a ""incantare il mondo""""."" -
Storia delle montagne. La vertigine dell'altitudine
Come nascono le montagne? E cosa hanno significato per l'uomo nel corso della storia? Un racconto erudito e accessibile su tutto ciò che si sa o si vorrebbe sapere su un elemento naturale che ha esercitato profondo fascino sull'uomo fin dalla notte dei tempi. Moltissime sono le culture in cui la montagna simboleggia l'elevazione. E in diverse religioni - panteismo greco, buddhismo, induismo - la vetta è considerata sacra in quanto dimora degli dèi e punto di contatto cosmico tra cielo e terra. Quando, nel 1336, compì l'ascesa al monte Ventoso, Francesco Petrarca scrisse un racconto allegorico che spostò l'attenzione su una natura demonizzata da secoli, facendosi catalizzatore del passaggio da Medioevo a Rinascimento, nonché primo pioniere dell'alpinismo. Se a presentare la prima teoria sulla formazione delle Ande concepita in seguito all'esperienza di un terremoto in Cile fu un giovanissimo Charles Darwin, bisognerà aspettare gli anni Settanta del Novecento perché le conoscenze naturali sulla formazione delle montagne subiscano una vera e propria rivoluzione con l'affermazione scientifica della tettonica a zolle. In Occidente il prestigio delle montagne sale insieme all'esaltazione romantica per il selvaggio e il sublime. Artisti e scrittori si rivolgono verso le Alpi in cerca di ispirazione e svago nello stesso momento in cui l'alpinismo come sport subisce una svolta epocale grazie alla scalata del monte Bianco nel 1786. -
Lisbona. Ritratto di una città
Un viaggio letterario nella Lisbona più autentica, a spasso con i personaggi storici che la vissero e quelli nati dall'immaginazione di scrittori che la ritrassero, da José Saramago e Fernando Pessoa ad Antonio Tabucchi, che, italiano in terra straniera, ha fatto di questa città una seconda casa e un secondo cuore. Inseguendo i protagonisti della letteratura, della storia e del cinema, Lorenzo Pini ci condurrà, da perfetti flàneurs, in giro per la città. In un gioco turistico a tu per tu senza regole né - almeno apparentemente mete, se non quelle individuate dagli scatti di José Fernandes. Ci ritroviamo così, quasi senza accorgercene e sempre con il naso all'insù, tra il blu del mare e degli azulejos, nel frenetico mondo del Bairro Alto come nella quiete dei giardini sulle sommità occidentali della città, tra la più ricercata raffinatezza borghese del Carmo come nella casbah dell'Affama, attraverso rivoluzioni e trasformazioni radicali, assolati pomeriggi e surreali domeniche di epoche passate. Il tutto, naturalmente, scarpinando. Perché Lisbona è città di pendii e dislivelli, talvolta da lasciare senza fiato. Se dalla Baixa pianeggiante si vuol godere dei miradouros soleggiati battuti dalla brezza oceanica, non c'è alternativa: o così, o velocemente sospinti dai numerosi tram ed elevadores cittadini. Ci sarà sempre tempo, poi, per riprendersi dalla fatica seduti a un tavolino di un chiosco, sorseggiando una ginjinha o un bicchiere di Porto, o gustando un pastel de nata a Belém. -
La marina tedesca 1939-1945. Azioni belliche e scelte operative
Quando il 3 settembre 1939 Gran Bretagna e Francia dichiararono guerra alla Germania, la Marina tedesca era assolutamente impreparata a sfidare le flotte delle due potenze alleate che, pur dovendo presidiare anche il Mediterraneo e le colonie asiatiche minacciate da Italia e Giappone, schieravano 22 navi da battaglia, 7 portaerei, 83 incrociatori, 255 cacciatorpediniere e 135 sommergibili. La distruzione della Kriegsmarine fu evitata grazie alla caduta della Francia - che mise a disposizione tedesca le basi da cui porre sotto assedio le isole britanniche - e all'audace applicazione di una ""strategia della dispersione"""" volta a valorizzare l'impiego combinato di mezzi di superficie, subacquei e aerei, elaborando nuove tattiche operative (come il """"branco di lupi"""" per gli U-Boot) o aggiornando al XX secolo antichi metodi di guerra, dalle navi corsare ai campi minati. Gli ammiragli tedeschi furono costretti ad architettare operazioni poco ortodosse, intercettando le linee di traffico mercantile avversario con un pugno di U-Boot e speciali """"corazzate tascabili"""", impiegando armi come le mine magnetiche e lanciando rischiose operazioni contro paesi neutrali ma strategici in vista del confronto con Londra e Parigi. I risultati furono ambivalenti, con alcuni spettacolari successi pagati però a caro prezzo. Prefazione dell'ammiraglio Gianni Vignati.""