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Michail Bulgakov. Cronaca di una vita
Un affresco in cui Marietta Cudakova rida ""vita"""" al percorso artistico e personale dello scrittore sullo sfondo del complesso background storico e sociale che caratterizzò la turbolenta epoca sovietica. Il suo saggio si basa sullo studio dell'intero archivio dello scrittore (da lei raccolto e ordinato insieme alla vedova), oltre che su esclusive interviste ai contemporanei dell'autore. Ulteriore valore è conferito all'opera dalle numerose citazioni tratte dagli epistolari inediti di Bulgakov e dagli illuminanti riferimenti alle diverse bozze e stesure delle sue opere narrative e teatrali. Dalla nascita in una numerosa famiglia ucraina alla rigorosa educazione ortodossa; dagli studi di medicina alla rivoluzione del '17 fino al bagno di sangue della guerra civile; dal successo come drammaturgo alla cancellazione delle sue pièces dai teatri a Mosca e in ogni angolo della Russia; dalle perquisizioni e gli interrogatori ai rapporti sfuggenti con Stalin (che gli negò fino alla morte la possibilità di espatriare, concedendogli con una celebre telefonata la grazia di poter lavorare al Teatro d'Arte di Mosca, ma non come drammaturgo); dai tre matrimoni alle costanti difficoltà economiche, fino alla tragica morte nel 1940."" -
Storia del Partito Socialista Rivoluzionario (1881-1893)
Già dimenticato pochi anni dopo il suo scioglimento, il Partito Socialista Rivoluzionario di Romagna, diventato poi il Partito Socialista Italiano, resta un importante oggetto di studio per la comprensione delle idee socialiste sviluppatesi in Italia. Sebbene l'importanza che tale indagine assume risieda non tanto nel segno di un contributo, quanto in quello di un mancato contributo del neonato partito alla successiva storia del movimento operaio. Dotato di strutture organizzative quasi impalpabili, composto da una miriade di circoli autonomi, caratterizzato da un forte legame con il territorio e le sue problematiche, il PSR si pone come tentativo di conciliazione tra anarchismo e socialismo ""legalitario"""". Il Partito Socialista Rivoluzionario riesce non solo a sopravvivere per dodici anni, ma a raccogliere migliaia di aderenti e simpatizzanti tra i lavoratori sia della Romagna che del resto d'Italia, veicolando le idee socialiste in un momento fondamentale per la creazione dello Stato italiano. La sua evoluzione è profondamente intrecciata a quella del proletariato agricolo delle campagne emiliano-romagnole, e il suo declino coincide con le naturali e irreversibili modificazioni alle quali il soggetto sociale di riferimento è esposto. Valerio Evangelisti ed Emanuela Zucchini hanno per primi ricostruito integralmente la vicenda del Partito Socialista Rivoluzionario."" -
Praga. Ritratto di una città
Praga è una città magica, ricca di ponti, cattedrali, torri e cupole dorate, ma anche una moderna metropoli europea, che si specchia da più di dieci secoli nelle acque del fiume Moldava. Centro politico della Boemia ed ex capitale del Sacro Romano Impero, fin dalla sua fondazione nel IX secolo fu fulcro della cultura europea. È qui che Mozart mise in scena la première del suo ""Don Giovanni""""; ed è qui che nei primi anni del Novecento si muoveva Franz Kafka, mentre più tardi, sotto il regime comunista, il testimone della cronaca artistica sarebbe passato a scrittori come Milan Kundera e a registi come Milos Forman. Il centro storico di Praga, incluso nel 1992 nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'Unesco, rappresenta una delle più variegate """"collezioni di architettura"""" al mondo: dal barocco all'art nouveau, dal gotico al cubismo, dal neoclassico all'ultramoderno. Andrew Beattie ci accompagna in una lunga passeggiata per le suggestive vie delle quattro ex città indipendenti riunite nel 1784 - Hradcany (il Castello), Mala Strana (il Piccolo Quartiere), Stare Mèsto (la Città Vecchia) e Nove Mèsto (la Città Nuova) - e per il quartiere ebraico di Josefov, annesso alla città nel 1850. Ma Beattie riflette anche sulla città moderna, dove nuovi, arditi edifici come la """"Casa danzante"""" di Frank Gehry convivono con il ponte Carlo, l'Università Carolina e la cattedrale di San Vito."" -
Antoine de Saint Exupéry. Il pilota scrittore
Appassionato di poesia, Saint Exupéry scoprì Parigi negli anni tra le due guerre, stringendo durature amicizie: dai piloti Guillaumet e Mermoz a menti eccezionali come André Gide e Jean Prévost. Da eterno sognatore, scelse di diventare pilota. Dalla plancia di comando allargò il suo orizzonte umano e arricchì la sua personalità contraddittoria, animata da un desiderio di distanza ma anche da una volontà di appartenenza. Eterno fanciullo, Saint Exupéry cercò sempre la compagnia di donne eccezionali: amiche, amanti, mogli, muse... Dall'alba di un secolo di scoperte e innovazioni al suo arrivo sul fronte di Lérida nel 1936, in una Spagna insanguinata dalla guerra civile, Bernard Marck racconta anni felici nella vita dello scrittore, ai quali fecero seguito l'incarico di pilota dell'Aeropostale e il successo letterario. Ma proprio nel 1936 Saint Exupéry entra in un periodo oscuro che culmina nella morte del suo amico Mermoz. L'anno seguente, la raccolta di memorie Terra degli uomini sviluppa la sua riflessione umanista, ma disincantata, sull'esistenza. Saint Exupéry visse, una dopo l'altra, avventure aeree pericolose. Mobilitato nonostante i quarant'anni e un fisico provato, ritrovò all'inizio del secondo conflitto mondiale un nuovo slancio, testimoniato dall'opera Pilota di guerra. Riuscì a riprendere il suo posto nel gran circo della guerra nel Gruppo di ricognizione 2/33 di stanza in Corsica, incaricato di preparare lo sbarco americano in Provenza... -
Miles on Miles. Incontri con Miles Davis
Il leggendario musicista Miles Davis era noto per essere un artista alquanto difficile da intervistare. Celebre per le sue esplosioni d'ira sulle questioni razziali e per i suoi atteggiamenti antagonistici nei confronti di pubblico e giornalisti, è stato regolarmente etichettato dalla stampa come ""Principe delle Tenebre"""" e """"Principe del Silenzio"""". Eppure, leggendo attentamente le interviste che Miles Davis concesse ai più brillanti giornalisti e critici musicali, si scopre un artista molto più complesso, profondamente intellettuale, coerente nel desiderio di dare grande musica al suo pubblico e pronto ad aiutare giovani musicisti a diventare artisti. Il poeta, drammaturgo ed editore Michael K. Dorr, insieme allo scrittore Paul Maher Jr., ha raccolto le 30 interviste fondamentali fatte a Miles Davis, pubblicandole in un libro dall'eloquente titolo """"Miles on Miles. Incontri con Miles Davis"""". Lettura imprescindibile per chiunque desideri conoscere il """"Miles-pensiero"""" su musica, vita e filosofia, questo volume ci rivela un'icona del jazz complicata e contraddittoria, reticente in alcune occasioni ed eccezionalmente eloquente in altre. Perfino alla sua autobiografia manca l'immediatezza dei dialoghi qui raccolti. Molte di queste interviste sono state condotte da giornalisti americani, altre sono inedite, trascritte per da programmi radiofonici e televisivi o apparse su riviste di cui ormai si sono perse le tracce. Prefazione di Paolo Fresu, introduzione di Stefano Zenni."" -
La strada, il nazista e il pittore
Un vecchio filmato viene ritrovato in una chiesa del Devon, in Inghilterra. Le silenziose immagini in bianco e nero sono sufficientemente eloquenti da attirare l'attenzione dei media e suscitare la curiosità scientifica di un brillante storico, il professor Bennett della University of Plymouth. Il filmato risale agli anni della Seconda guerra mondiale e mostra degli uomini delle SS mentre sorvegliano dei prigionieri al lavoro nella costruzione di una strada, in uno dei territori dell'Unione Sovietica occupati dai nazisti. Bennett si lancia in un'indagine che lo porterà a scoprire il terribile segreto del filmato. La strada, che avrebbe dovuto collegare oltre 1000 chilometri di territorio da Leopoli a Stalino percorrendo tutta l'Ucraina, non aveva solo funzione di approvvigionamento delle truppe tedesche impegnate nel progetto di colonizzazione dell'Ucraina, ma serviva un secondo fine, molto più inquietante: un ingegnoso metodo per sterminare la popolazione ebraica locale. I campi di lavoro lungo la strada, le condizioni disumane, il gelo, la fame e le angherie dei loro aguzzini causarono la morte di migliaia di persone. Bennett racconta come un avvincente romanzo-inchiesta questa oscura vicenda, ripercorrendo come sia riuscito a identificare l'ufficiale delle SS, Walter Gieseke, responsabile del raccapricciante progetto. Di fondamentale aiuto nella sua indagine si riveleranno le memorie di un pittore rumeno, Arnold Daghani, sopravvissuto ai lavori forzati lungo la strada. -
L' ultima frontiera. La lunga marcia dei Cheyenne
Nel 1879, da una riserva dell'Oklahoma dove erano stati confinati dal governo federale, 300 Cheyenne si misero in marcia verso un obiettivo impossibile: i pascoli dei Padri, lontani più di 1000 miglia dal luogo inospitale e gelido del confino. Questo libro è la storia della loro lunga marcia e della ferocia con cui il governo americano vi si oppose, fino a decidere lo sterminio piuttosto che consentire alla tribù di raggiungere il suo scopo. Dapprima in sordina, poi con un massiccio dispiegamento di forze, il governo si adoperò con ogni mezzo per far recedere gli indiani dal loro proposito. In un clima sempre sospeso tra la leggenda eroica e il sanguinoso squallore delle operazioni repressive si svolge il duello fra l'esercito federale degli Stati Uniti d'America e il popolo di Piccolo Lupo, il capo dei Cheyenne. E mentre gli indiani decimati, braccati, affamati si inoltrano sempre più nel territorio americano, lo scoramento, la ripugnanza e la vergogna si insinuano nelle truppe regolari, poste a confronto con l'irrealtà dei miti lusinghieri della democrazia americana. In una sorta di ballo in maschera si incontrano i personaggi leggendari del West: da Wyatt Earp a Buffalo Bill e al generale Crook. Intorno a loro i caratteristi dell'epopea: il vecchio magistrato, i saloon, gli scout dell'esercito, i ministri evasivi, i giornalisti addomesticati e gli scandali politicamente soffocati. -
Lo sceriffo di ferro. La vera storia di Wyatt Earp e della sfida all'Ok Corral
"È impossibile raccontare la vera storia del Vecchio West"""" disse una volta Bat Masterson """"a meno che Wyatt Earp non racconti ciò che sa. E Wyatt Earp non parlerà"""". Fortunatamente il tempo ha confutato le previsioni di Masterson, e Wyatt Earp fu persuaso a dedicare gli ultimi mesi di vita alla narrazione della sua storia: un resoconto veritiero e di prima mano della sua carriera. Quella di Stuart Lake è la prima biografia autorizzata di Wyatt Earp, basata sulle accurate interviste rilasciate al celebre giornalista americano dallo stesso Earp nel 1928. Il volume raccoglie inoltre i testi dell'autobiografia che Earp dettò nel 1926 a John H. Flood. Wyatt Earp è stato a lungo un mito per gli amanti del West, ma questo testo non è un racconto mitico. Decine di testimoni oculari sono stati intervistati per la verifica di ogni particolare. Migliaia di chilometri sono stati coperti per raccoglierne la documentazione. Centinaia di vecchi giornali di Frontiera sono stati sfogliati per ricavarne ogni nota pertinente. E migliaia di lettere scambiate con storici competenti per sviluppare questo lavoro. Fuori dalla leggenda, questo libro offre il ritratto di un uomo che compendiò in sé la propria epoca; il più efficiente difensore della legge e il più grande pistolero del Vecchio West. Prefazione di Tullio Kezich" -
Masaccio. L'artista in Italia
Tommaso di Ser Giovanni Cassai, conosciuto dapprima come Mazo e poi come Masaccio, è senz'altro un artista rivoluzionario per il suo tempo. Vive nella Firenze del Quattrocento, amico di Brunelleschi e Donatello, contribuendo con loro a creare il clima di rinnovamento delle arti che porterà al primo Rinascimento. Le sue opere, che coprono un arco di tempo di soli sei o sette anni, testimoniano che Masaccio doveva essere già famoso prima di aver compiuto vent'anni. La semplificazione dei panneggi, lo studio dal vero, la prospettiva e l'inserimento della visione scorciata, poco usata dagli artisti precedenti, sono tra le novità che contribuiscono a rendere originale e concreta la pittura di questo giovane artista. All'inizio dell'estate del 1428 Masaccio scompare improvvisamente e la sua morte, forse per avvelenamento, è ancora avvolta nel mistero, benché siano passati quasi sei secoli. Nonostante la scomparsa prematura, Masaccio ha influenzato i suoi contemporanei, è stato ammirato da Leonardo, Michelangelo, Raffaello, citato nei trattati, apprezzato a distanza di secoli, con un'eco che arriva al romanticismo di Delacroix e fino al Novecento, quando se ne riscoprono la purezza e l'essenzialità, avviandone una rilettura e celebrazione che continuano fino ai giorni nostri. In questo volume il lettore troverà curiosità sulla vita di bottega, le ricette usate dai pittori, i modi di preparare le tavole e le mescole con gli ingredienti più insoliti, ma soprattutto notizie utili per ricostruire il clima culturale della Firenze rinascimentale e iniziare da qui un viaggio alla scoperta dei capolavori di Masaccio, quasi tutti presenti in Italia e rintracciabili seguendo un itinerario guidato. Introduzione di Raoul Melotto. -
Blue. Chi ha ucciso il jazz?
Chi ha ucciso il jazz? Esiste un nuovo Thelonious Monk? E un nuovo John Coltrane? Dov'è l'erede di Jelly Roll Morton? Nisenson si pone queste domande e ne esamina le sconcertanti risposte. E tempo di affrontare la realtà, afferma Eric Nisenson: il jazz, un tempo musica popolare e innovativa, è morto. Corrotto e ucciso dalla commercializzazione, dall'appropriazione da parte del mainstream. Il celebre autore e critico musicale ci spinge persuasivamente a riflettere su come oggi l'intera industria del jazz sia controllata da un selettivo gruppo di potere che sta attuando una stretta presa alla gola sulle componenti più vitali della musica. Quanto hanno influito le etichette discografiche e i musicisti ""conservatori"""" nel mortificare l'innovazione, caratteristica così fondamentale e fondativa del jazz? Molti credono che il jazz abbia raggiunto il suo apice nei tardi anni Cinquanta e nei primi anni Sessanta, quando il genio di Miles Davis e John Coltrane scosse il pianeta. La maggior parte del jazz che vende oggi si rifa a questo periodo: una gallina dalle uova d'oro per l'industria discografica... una musica tecnicamente grandiosa, ma non più spontanea, scollegata dall'emozione. Prefazione di Luca Cerchiari"" -
L' Italia che non ti aspetti
L'Italia è spesso descritta dalla stampa nazionale e internazionale come il malato d'Europa. Ma è vero? Un'analisi oggettiva dei dati mostra invece un Paese che, sebbene in crisi, è in linea con gli altri stati europei e, in alcuni casi, esprime valori di assoluta eccellenza. Anche il debito italiano, se calcolato in forma aggregata aggiungendo a quello pubblico quello delle famiglie, diventa tra i meno pesanti in Europa. È però abitudine, degli italiani per primi, non riconoscere i primati del paese, ma concentrarsi solo sui limiti e le storture. Questo volume non vuole negare le criticità economiche ma vuole descrivere, in modo il più neutrale possibile, l'Italia per quello che veramente è. Il libro analizza anche i motivi per cui gli italiani sono sempre disposti a negare i propri meriti e ad accentuare le proprie lacune. Un grave danno in un contesto di globalizzazione dove i paesi devono anche confrontarsi e sfidarsi in termini di reputazione. Occorre superare questo approccio e riconoscere in che modo l'Italia possa proporsi quale modello di sviluppo. -
Sahara. Paesaggio dell'immaginario
Il Sahara rappresenta come nessun altro luogo la quintessenza dell'isolamento. Paesaggio ispiratore di infiniti miti e racconti, questa terra selvaggia è punteggiata di oasi e carovane di cammelli che avanzano lentamente attraverso un mare di ondeggianti dune battute dai venti. Più esteso deserto del mondo, il Sahara parte dal Nilo per arrivare, attraverso l'Egitto e il Sudan, alla costa atlantica dal Marocco e alla Mauritania; allungandosi dalla catena dell'Atlante alla frangia del Sahel. Più estesa degli Stati Uniti, questa regione conta non più di tre milioni di persone: africani e arabi, berberi e beduini, tuareg e tebu. Questa originale guida esplora storia e cultura di questa zona che pochissimi veramente conoscono. Abitato fin dalla Preistoria, dall'antichità a oggi il Sahara fu conquistato dall'Armata dei Cinquantamila di Cambise; terreno di caccia agli elefanti per Annibale; scenario di battaglia per Giulio Cesare; terreno di esplorazione per Bartolomeo Diaz e Vasco de Gama, e di conquista per Alessandro il Grande, gli eserciti dell'Islam, Napoleone... e Rommel. Il Sahara è da sempre terra di miti e di misteri: dalle balene fossili del Deserto Bianco all'arrivo dei dromedari nel Grande Deserto Sabbioso; dai carri degli dei alle motociclette dei colonialisti. Nonché fonte d'ispirazione per artisti, scrittori e registi: dall'antica arte rupestre a Matisse e di Klee; da Ibn Battuta a Paul Bowles; dalla Legione Straniera francese a Guerre stellari. -
Tom Waits. Dalla parte sbagliata della strada
Bluesman bianco e cantore ""dell'altra faccia dell'America"""", Tom Waits è uno degli artisti più amati, originali e imitati della storia del rock. Abbracciando la sua carriera quarantennale, da """"Closing Time"""" a """"Orphans"""" e oltre, questa biografia ci racconta di un sopravvissuto camaleontico che non ha mai perso credibilità cult e mistero da outsider. Dal suo scalmanato periodo """"jazzbo"""" nella Los Angeles anni Settanta ai tempi recenti che gli hanno valso più di un Grammy: passo dopo passo, album dopo album, analizzando ogni brano. Nato in California nel 1949, Waits incontra presto un altro grande """"maudit"""" come Charles Bukowski. Sceglie di stare """"dalla parte sbagliata della strada"""", quella di chi non ha voce ed è tagliato fuori dalla storia, facendosi custode di tutte le storie di prostitute, ubriaconi, clochard e poeti beat che torneranno nei suoi testi. Sempre rifuggendo riflettori, fama e show-business. È l'""""anti-Springsteen"""" per eccellenza. La sua vita sregolata da """"rain dog"""" è fatta di ubriacature, amori passeggeri e incontri con grandi personaggi. Solo il legame con la cantante Rickie Lee Jones metterà fine per un po'ai suoi innumerevoli flirt. Grazie alla dieta a base di alcol e sigarette, la sua voce si fa sempre più roca, da """"licantropo"""". Francis Ford Coppola comincia ad affidargli colonne sonore e parti nei suoi film. Una carriera cinematografica che trova il suo culmine in """"Daunbailò"""" e """"Coffee and Cigarettes"""" di Jim Jarmush."" -
Storia dell'esercito italiano. 1861-1940
Questa storia dell'esercito italiano prende in esame il ruolo e le vicende delle nostre forze armate dalla nascita del Regno d'Italia nel 1861 fino alla Seconda guerra mondiale. Molti aspetti della storia italiana del XIX e XX secolo vengono qui esaminati da un punto di vista meno tradizionale, al fine di comprendere perché un popolo privo per ragioni storiche di una consolidata organizzazione militare unitaria sia stato periodicamente gettato in guerra dai suoi governi. John Whittam si aggiunge alla schiera di storici inglesi che si sono dedicati allo studio delle cose italiane, offrendoci un resoconto delle relazioni fra civili e militari in Italia che è allo stesso tempo una sintesi e un affresco generale di un aspetto importante della storia del nostro paese. Il volume, suddiviso in quattro parti, esamina la costituzione dell'esercito attorno al nocciolo dell'Armata sarda; il suo consolidamento e i suoi impieghi in tutta la penisola; la crisi dell'ultimo decennio del XIX secolo, la guerra di Libia nel quadro dell'Italia giolittiana e la prima guerra mondiale. La quarta e ultima parte, infine, si concentra sul periodo fra le due guerre mondiali affrontando il problema del fascismo e di come esso condizionò l'esercito, la conquista dell'Etiopia e la guerra di Spagna, fino all'entrata in guerra al fianco di Hitler, momento decisivo per capire la cosiddetta politica della guerra e la crisi che portò all'8 settembre e alla guerra di Liberazione. -
Guida ai narratori italiani del fantastico. Scrittori di fantascienza, fantasy e horror made in Italy
Anche se in Italia i generi della fantascienza e dell'horror sono praticati da pochi decenni, la tradizione fantastica ha tuttavia radici antiche che risalgono almeno alle ""corbellerie"""" (così le definì il cardinale Ippolito d'Este) di Ludovico Ariosto. Escludendo tuttavia i generi precedenti alla nascita del romanzo moderno, questo libro si occupa degli scrittori che si sono cimentati con una certa costanza nei vari tipi di letteratura d'immaginazione, dal meraviglioso allo strano, dal gotico al perturbante, dal fantastico tout court al weird fino appunto ai generi di consumo della narrativa del terrore, della science fiction e del fantasy. Un excursus che parte da certe Operette morali di Giacomo Leopardi per proseguire con il movimento della scapigliatura e continuare con gli ormai classici del fantastico del Novecento, da Capuana a Verga e Bontempelli fino a Buzzati, Calvino, Landolfi e Morselli, approdando infine ai contemporanei: Valerio Evangelisti, Danilo Arona, Pierfrancesco Prosperi, Renato Pestriniero, Dario Tonani, Licia Troisi, Barbara Baraldi etc. Il volume è strutturato in voci alfabetiche per autore ed è corredato da numerosi box che esaminano in maniera più puntuale particolari correnti letterarie o fenomeni editoriali, dalla scapigliatura al futurismo, dalla protofantascienza alla fantarcheologia fino alle recentissime correnti del connettivismo e del new weird, senza trascurare la storia delle pubblicazioni più significative e l'importante ruolo dei curatori e dei critici."" -
Storia delle spie. Dalla Guerra Fredda al Datagate
La storia segreta del moderno spionaggio, dalla Guerra Fredda alla guerra al terrorismo, scritta a partire dai più importanti dossier. Dalla fine della Seconda guerra mondiale a oggi il mondo è cambiato profondamente e con esso anche l'arte dello spionaggio. Paul Simpson ci racconta come le spie abbiano reagito alle nuove minacce internazionali e cosa sia cambiato, sia sul piano tecnologico che su quello strategico, in ambito bellico durante gli ultimi cinquant'anni. I dettagli delle vere vite delle spie, da quelle più famose a quelle che nell'ombra, da ogni lato della Cortina di ferro fino alle ultime operazioni della guerra al terrore, hanno influito sulle scelte dei governi. Il libro arricchisce questa panoramica con la descrizione degli aspetti tecnici dell'intelligence e con approfondimenti su operazioni compiute nel corso dei maggiori conflitti internazionali. Attraverso congegni, trappole e omicidi, Paul Simpson ci guida alla scoperta delle verità celate dietro agli uomini che hanno nutrito il comune immaginario, da George Smiley a Jason Bourne. Una carrellata sui diversi ruoli svolti da CIA, KGB, M15, Mossad e altre agenzie nella politica internazionale. Chiudono il libro una ricca Appendice sui più importanti romanzi e sui più celebri film ispirati al mondo dello spionaggio, oltre a una Postfazione appositamente dedicata da Antonella Beccaria al recentissimo caso Datagate. -
Luftwaffe. Le forze aeree tedesche nella seconda guerra mondiale
La campagna di Polonia, di Norvegia, la battaglia d'Inghilterra, Stalingrado, gli spaventosi attacchi da 4000 metri di quota... La storia dell'aviazione tedesca, scritta a partire da dossier segreti come il registro dei voli dei differenti reparti e il libretto dei singoli piloti, oltre che dai ritrovati o ricostruiti piani strategici e tattici di ogni operazione, rivela numerosi aspetti della guerra nei cieli durante il secondo conflitto mondiale. Un quarto d'ora prima dell'inizio della Seconda guerra mondiale, la Luftwaffe compì il suo primo bombardamento. Obiettivo: il ponte della Vistola a Dirschau. Inizia così la storia di uno dei più importanti corpi militari che decisero le sorti dell'Europa attuale. Un saggio completo e dettagliato, che racconta accuratamente le operazioni militari, descrive con precisione le battaglie, fa emergere vividamente il valore e il coraggio dei piloti tedeschi e inglesi, permettendoci di entrare nel vivo di una delle più importanti guerre che il mondo abbia mai vissuto. Prefazione di Paul Deichmann. -
Il disco. Musica, tecnologia e mercato dal positivismo al web
Dopo un periodo di declino, dovuto all'emergere e alla massiccia diffusione del formato digitale, il disco in vinile vive ora una rinata popolarità, con vendite che in Gran Bretagna hanno raggiunto picchi impensabili fino a pochi anni fa. Senza questo rivoluzionario supporto la storia della musica sarebbe sopravvissuta solo in parte. Nato fra Europa e Stati Uniti nel contesto della rivoluzione industriale e del grande sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica, il disco si è rapidamente affermato come uno dei contributi più rilevanti del Novecento, simbolo di un pensiero capace di coniugare in un oggetto senza frontiere arte e scienza, ricerca grafica e ubiquità del suono riprodotto e dell'ascolto. Questo saggio, il primo in Italia dedicato a tutti gli aspetti del disco e l'unico a ripercorrere tutte le teorie su di esso, traccia la storia di un supporto in continua evoluzione (dal cilindro di cera di Edison al brevetto di Berliner, dal microsolco al CD) anche in ragione delle decisive interazioni con i generi musicali, la rete dei media, il sistema produttivo, gli eventi bellici e sociali. Un testo rigoroso quanto divulgativo che sa proporci anche curiosità, vicende e genealogia dei protagonisti del settore (inventori, produttori, tecnici), sottolineando il valore del disco come bene culturale e come oggetto di studio e di archiviazione e conservazione, oltre che come prodotto industriale. -
Atene. Ritratto di una città
Atene, perla architettonica dell'Attica affacciata sul golfo e protesa verso monti e colline, costituisce un'anomalia storica. Se gli scavi ne datano le prime fondamenta a oltre 5000 anni fa, la città divenne capitale della Grecia soltanto nel 1834. Nel corso dei secoli subì l'occupazione di ogni cultura e civiltà europea: dai primi fondatori provenienti dall'attuale Albania alle potenze naziste, passando attraverso persiani, macedoni, romani, slavi, goti, veneziani, francesi, catalani, turchi, italiani e bulgari. La primigenia struttura dell'acropoli fu gradualmente modificata dai vari dominatori divenendo fortezza, castello, tempio, moschea, cattedrale e perfino harem. L'età dell'oro di Atene raggiunse il suo apogeo nel V secolo a.C, con i grandi progetti architettonici di Pericle. Ma è sugli ultimi due secoli che John Gill concentra l'attenzione, facendoci riflettere su quanto la quintessenza di Atene come culla della democrazia sia stata enfatizzata dalla fantasia romantica degli intellettuali dell'Ottocento. La città è oggi un affascinante mosaico. Se nei quartieri del centro è ancora possibile passeggiare lungo gli itinerari percorsi da Sofocle o Platone, il tempo sembra essersi fermato all'atmosfera del piccolo borgo ottocentesco di viuzze e casupole, brulicante di una società multietnica che si muove fra mercati, taverne e teatri. Altrettanto interessanti sono i quartieri periferici dove si muovono le nuove avanguardie letterarie, musicali e architettoniche. -
Storia delle battaglie sul mare. Da Salamina alle Falkland
Un saggio che si propone di raccontare le dieci battaglie sul mare più decisive della storia, soffermandosi su ogni evento bellico ma inquadrandolo in un più ampio contesto strategico e tecnico. Si parte dalle battaglie combattute dalle navi a remi e a vela. A Salamina (480 a.C), Azio (31 a.C.) e Lepanto (1571) protagoniste sono navi a remi evolutesi in oltre due millenni, dalla bireme alla galea. Lepanto vede tuttavia affermarsi per la prima volta il ruolo della polvere da sparo: innovazione che segnerà le battaglie navali fondamentali di tre secoli, da quella combattuta nel canale della Manica (1588) sino a Trafalgar (1805). La fase successiva è caratterizzata da una più marcata influenza dell'evoluzione tecnologica: lo scontro di Hampton Roads (1862) segna una rivoluzione, con il duello tra navi spinte da macchine a vapore, armate con cannoni ospitati in torri rotanti e protette da spesse corazze di ferro. La battaglia dello Yalu (1894), un evento in apparenza secondario, domina le menti degli esperti navali, e segna l'ascesa del Giappone; allo Jutland (1916), le grandi corazzate, in rapida evoluzione, diventano le dominatrici del mare: possono colpire a lunga distanza e rimanere difese, pur rivelandosi vulnerabili a torpediniere e sommergibili. A Midway (1942) si aggiunge la minaccia portata dagli aerei imbarcati sulle portaerei, nuove regine delle flotte. Infine, alle Falkland (1982) gli scontri sono segnati dalle dotazioni hi-tech, come jet a decollo verticale...