Sfoglia il Catalogo feltrinelli020
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8481-8500 di 10000 Articoli:
-
Narcoguerra. Cronache dal Messico dei cartelli della droga
"NarcoGuerra"""" è un testo giornalistico e narrativo sul Messico e sulla guerra ai cartelli della droga, dichiarata nel 2006 dall'allora presidente Felipe Calderón. Il bilancio: 100.000 morti e 26.000 desaparecidos. A tre anni dall'insediamento di Enrique Peña Nieto la situazione non è cambiata, ma il discorso ufficiale ha provato a nascondere la violenza, i vuoti di potere e la strategia di militarizzazione del territorio. La notte del 26 settembre 2014, a Iguala, nello stato del Guerrero, quarantatre studenti vengono sequestrati dalla polizia e consegnati ai narcotrafficanti. Desaparecidos. Polizia e narcos collusi: la norma in tante città messicane. La notizia rimbalza, si riaccendono i riflettori sulla narcoguerra, sulle violazioni ai diritti umani e sulla guerra alle droghe come strumento di controllo sociale. La malavita continua a stringere patti con la politica e la sua forza sono i mercati internazionali di marijuana, oppiacei, cocaina, droghe sintetiche, armi e persone. Il libro esplora la storia e l'attualità dei cartelli, dei boss e del narcotraffico, la war on drugs statunitense, gli elementi della narco-cultura come il culto della Santa Muerte, i narco-blog e la musica dei narcocorridos, i meccanismi della """"fabbrica dei colpevoli"""" (con i casi della francese Florence Cassez e del professor Alberto Patishtan). Prologo di Pino Cacucci." -
Le grandi battaglie dell'esercito romano
Se Roma, da piccolo villaggio di pastori, riuscì a divenire un grande Impero, dominando per oltre mille anni il mondo mediterraneo, gran parte del merito va attribuito al suo esercito, che costituì una potente e micidiale ""macchina"""" bellica. L'esercito romano fu l'efficace strumento dell'espansione di Roma sino alla creazione di un Impero che andava dalle Colonne d'Ercole alle sabbie della Nubia, dal Reno al Danubio alle regioni del Mar Nero e agli altipiani del Caucaso. Roma seppe fronteggiare e vincere moltissimi popoli, ma la sua superiorità militare non dipendeva tanto dalla consistenza numerica delle sue truppe, quanto da un'organizzazione, preparazione e specializzazione uniche rispetto agli altri eserciti antichi. La storia di Roma sembra essere così una successione senza fine di guerre, spedizioni militari, battaglie e conquiste a cui parteciparono generali e imperatori. Alcuni di loro sarebbero passati alla storia per il loro genio militare, come Scipione l'Africano, Mario, Cesare, Augusto e Traiano. Zama, Magnesia, Pidna, Campi Raudii, Alesia e Adamclisi sono nomi di località che evocano battaglie vittoriose e successi militari eclatanti. Ma Roma subì anche tragiche sconfitte, come quelle registrate sul fiume Alba, presso le Forche Caudine, a Canne, ad Arausio e a Teutoburgo, che avrebbero potuto mettere a repentaglio le conquiste fatte. La grandezza dell'Impero fu anche quella di fare tesoro delle sconfitte e degli errori compiuti e di sapersi risollevare da drammatici insuccessi militari."" -
Storia del terrore. Robespierre e la fine della rivoluzione francese
Il 5 settembre 1793 la Convenzione nazionale pone ""il Terrore all'ordine del giorno"""" in Francia. È un momento di svolta per la Rivoluzione francese, a cinque anni dal suo inizio. Un anno prima la monarchia è stata rovesciata e i rivoluzionari hanno proclamato la Repubblica. A gennaio Luigi XVI è stato ghigliottinato. Una coalizione di potenze nemiche preme ai confini della Francia, mentre a ovest, in Vandea, divampa l'epidemia della controrivoluzione. In questo contesto drammatico si consuma la lotta politica per assumere le redini del paese: i girondini di Brissot, i cordiglieri di Danton, i giacobini stretti intorno alla figura dell'Incorruttibile, Robespierre, combattono una guerra senza esclusione di colpi per far trionfare la propria idea di Rivoluzione. Scritta alla luce della storiografia più recente, questa Storia del Terrore torna a raccontare, in modo nuovo e originale, le vicende del periodo più tormentato della storia francese, quello del Terrore, intrecciando vicende politiche, militari, sociali e drammi personali per tracciare un quadro vivido di un'epoca che ha cambiato, nel bene e nel male, la storia dell'Occidente."" -
Storia delle crociate
All'appello che nel 1095 Urbano II rivolse da Piacenza agli italiani e da Clermont ai francesi, risposero entusiasti principi, vassalli, scudieri e ribaldi. Salvare la cristianità dalla più barbara e fanatica ondata musulmana, riportare i cristiani d'Oriente alla fratellanza con i cristiani d'Occidente, ricreare un unico ovile sotto un unico pastore: questo era il programma bandito da Gregorio VII e in seguito dal suo successore Urbano II. La società europea si stava organizzando attorno a Roma papale, erede e continuatrice di Roma imperiale. Un nome, Gerusalemme, rappresentava per tutti il simbolo del grande programma. La liberazione del Santo Sepolcro significava la sintesi di tutta una fede, di una vita di dedizione e abnegazione. Nel corso dei decenni, con le loro passioni, gli egoismi e le cupidigie, papi e principi corruppero questi ideali di rinnovamento creando al contempo la storia dell'Europa medievale e moderna. Ma le Crociate non furono soltanto un episodio di fanatismo sterile e di avidità grossolana: esse rappresentarono anche la realizzazione di alti pensieri e nobili sentimenti vissuti, oltre che dalle aristocrazie feudali o sacerdotali, da popoli interi. Letteratura, arte ed economia in Europa portarono e portano tuttora l'impronta dei sacrifici fatti in nome di Gerusalemme, del Sepolcro di Cristo. -
Rio de Janeiro. Ritratto di una città
Rio de Janeiro è una città che inquieta, coinvolge e appassiona. A cominciare dagli incomparabili panorami godibili dal monte Corcovado, sormontato dal Cristo Redentore e dall'altura del Pào de Acucar. La cidade maravilhosa è e rimane, nell'immaginario collettivo, la ""capitale"""" del Brasile, l'ideatrice della cultura e delle mode tropicali, e anche una miniera di stereotipi: dalle mulatte da favola ai malandros delle favelas, dalla passione che """"brucia"""" il Carnevale più conosciuto al mondo al futebol, che al mitico Maracanà pare la cosa più importante al mondo. Città ricca di storia, tra i protagonisti francesi, portoghesi, indios e schiavi africani. Città coloniale e moderna, dove natura e architettura si fondono. Luogo di suggestioni infinite, di bairros bohémiens e di favelas pericolose ma anche feconde e creatrici. Di spiagge affascinanti dove, oltre che riposarsi, si """"vive"""" e si lavora, ci si mostra e ci si identifica. Rio, infine, è una città di personaggi indimenticabili: uomini e donne nati in città o che la città hanno saputo conquistare e caratterizzare in campo culturale o architettonico, sportivo o politico. Oltre ai protagonisti di un'originalissima contaminazione musicale che ha saputo fondere il samba con la bossa nova. Una città capace di evocare la propria ricca storia di ininterrotto incontro di popoli, stili di vita e musica, che si appresta oggi a vivere anni di frenetica modernizzazione."" -
Il globo puntiforme. Breve storia delle rivoluzioni nelle comunicazioni
Quella in cui siamo immersi è una realtà che non può essere semplicemente affrontata secondo il criterio del buono o cattivo uso di una o più tecnologie. Questa, è stato autorevolmente scritto, ""è l'opaca posizione dell'idiota tecnologico"""". Oggi la ricerca nel campo delle neuroscienze arriva a sottolineare allarmata che una vita caratterizzata dal cosiddetto multitasking (applicare la propria mente a molte cose contemporaneamente) può portare a danni cerebrali. Il cambiamento in corso è così profondo che qualcuno ipotizza che, con quanto sta avvenendo nel campo della tecnologia, specie della comunicazione, l'uomo contemporaneo sia immerso in una nuova fase dell'evoluzione. Questo libro analizza in modo succinto le vicende e le interconnessioni del rapporto tra uomo e sistemi comunicativi, immateriali e materiali, dalle origini della scrittura a Steve Jobs. Si tratta di una narrazione storica, che pure tiene e dà conto delle diverse teorie elaborate su tali questioni, tendente a fornire un quadro sintetico di una realtà in cui confluiscono - in tempi diversi, con intensità diversa, in forme diverse molti fili, di solito, specie nel mondo della formazione, affrontati separatamente, come fenomeni tra loro slegati, in modo da formare uno scenario che metta in luce il cammino accidentato, mosso, multi-dimensionale che ci ha portati fino al mondo in cui siamo immersi, tra entusiasmo, paure, illusioni e disillusioni. E timori per un futuro sempre più imprevedibile."" -
Le case del destino. Uomini, fatti e segreti dell'industria del gioco d'azzardo in Italia dalla fine dell'Ottocento a oggi
Un'organizzazione internazionale di biscazzieri, che comprende parenti di sangue di sovrani e capi di Stato europei, cerca di impiantare casinò in tutta la nostra penisola con l'appoggio di un uomo politico che ha rivestito le più alte cariche istituzionali. E siamo solo all'inizio, alla cosiddetta belle epoque. Quando scoppia la guerra, un capo del governo affiliato alla mafia costruisce una grande casa da gioco a scopo di spionaggio. Finito il conflitto, il suo gestore diventa uno dei principali sponsor del nuovo movimento politico che si oppone al ""contagio"""" sovietico delle masse proletarie. A tirare i fili senza apparire sulla scena, nell'industria dell'azzardo e nella politica, è la più importante banca del paese. A questo punto saremo meno sorpresi di scoprire che dietro al delitto Matteotti, che ha consegnato il nostro paese a vent'anni di dittatura fascista, svolgono un ruolo fondamentale gli affari che uniscono gli uomini del governo con industriali, faccendieri e tenutari di bische. L'era di Mussolini finisce, ma la strada degli intrecci finanziari, politici e criminali che caratterizzano le maggiori vicende storiche nazionali del secondo dopoguerra è ormai spianata. Caduto il Muro, la parentela originaria tra capitalismo e gioco d'azzardo torna evidente, dividendo il mondo tra chi sta dalla parte del banco e chi è costretto a elemosinare i gettoni della speranza."" -
Amori snodati. Guida alle relazioni non convenzionali
Cosa s'intende per ""relazioni snodate""""? Sono le relazioni possibili e praticabili oggi, nel momento in cui, come individui, ci mettiamo in ascolto dei nostri reali bisogni profondi. Quando - con consapevolezza e coraggio s'intraprende un percorso di scoperta e ricerca, si è in grado di trovare soluzioni ancora inesplorate e rispondenti alle proprie esigenze. Relazioni slegate, dunque, da qualsiasi convenzione e omologazione preconfezionata. Relazioni """"fluide"""" nell'adattarsi con fantasia e responsabilità ai fisiologici cambiamenti della vita di coppia, famigliare e... non solo. Chiara Fusi questo percorso l'ha intrapreso in prima persona, elaborando e perfezionando le sue proposte di """"crescita"""" individuale e relazionale attraverso le sue personali esperienze e il confronto con centinaia di persone che si sono rivolte a lei per un aiuto a riemergere, vitali ed energiche, dal proprio mare in tempesta emozionale. Prefazione di Riccardo Zerbetto."" -
Leo Longanesi. Il borghese conservatore
Scrittore, editore, illustratore, grafico... Sintetizzare la figura di Leo Longanesi in un'unica definizione risulta impossibile. Sicuramente fu una delle più geniali e irriverenti figure del panorama culturale italiano del Novecento, un intellettuale difficilmente incasellabile in una categoria precisa. Pungente umorista, coniò frasi e aforismi destinati a rimanere nell'immaginario collettivo. Inventore del rotocalco, scopritore di alcuni dei più importanti narratori italiani (tra cui Buzzati e Flaiano), pubblicò per la prima volta in Italia autori stranieri alla stregua di Hemingway e nel dopoguerra riuscì a coniugare il principio di editoria di progetto con le richieste del mercato. Negli ultimi anni sembra essere calata sulla sua figura una coltre di silenzio, ad eccezione di sporadiche iniziative: tipico destino riservato ai personaggi scomodi. Perché Longanesi fu severo fustigatore dei vizi italiani e per tutta la vita non scese a compromessi rifiutando la via più semplice. Fu frondista durante il fascismo assumendo posizioni di critica - tanto che la sua rivista Omnibus fu chiusa - e alla caduta del regime, quando sarebbe stato più comodo rinnegare il proprio passato come fecero tanti intellettuali, assunse posizioni nostalgiche. In realtà la sua era una nostalgia più per la giovinezza passata che per il regime, ma nel suo sentire fascismo e gioventù coincidevano come un periodo felice, ricco di avventure. -
Paul Gauguin
Una biografia completa ed equilibrata di Paul Gauguin che ci presenta il ritratto di un uomo ben lontano da quello che tutti credono di conoscere. Il racconto agrodolce di un ""nobile selvaggio"""" che distrugge pagina dopo pagina la cosiddetta """"leggenda di Gauguin"""" rappresentata dai romanzi e dal cinema. Gli Hanson ci restituiscono un profilo dell'artista lontano dall'immaginario collettivo: una persona affascinante ed estrema, ma anche pacata e riflessiva, un coacervo di contrastanti sensazioni capace di accendere grandi passioni. I rapporti burrascosi con la moglie danese, che mai accettò la devozione assoluta del marito alla pittura; l'incontro con Degas, Bernard, Pissarro e quello fatale con Vincent van Gogh; la sete di avventura che lo condusse alla Martinica, Tahiti, le isole Marchesi. Attraverso i suoi dipinti, ma anche i numerosi scritti originali e le lettere alla famiglia e agli amici, la vita di Gauguin viene ricostruita minuziosamente in un grande affresco d'epoca che volutamente non separa mai l'uomo dall'artista, il pittore dal contesto culturale."" -
Vincent Van Gogh
Una biografia che va oltre il suo intento originario: il racconto della vita del tormentato Vincent van Gogh diventa in queste pagine un ritratto intimo, emozionante e seducente. I coniugi Hanson seguono passo per passo i sentimenti del pittore: da un lato il dolore, la solitudine, l'emarginazione e il bisogno d'amore; dall'altro la passione, il sacrificio, lo slancio verso gli altri e verso l'arte. L'infanzia difficile segnata dall'ombra del fratello maggiore Vincent morto ancora in fasce, gli amori irrealizzabili della giovinezza e della maturità, l'incontro-scontro con la religione e il graduale, travagliato approdo alla pittura: questo e altro ancora passa sotto la lente d'ingrandimento degli autori, in una narrazione attenta e mai scontata, precisa e appassionante. Al centro ci sono i rapporti umani di van Gogh con la famiglia, in particolare il fratello Theo, con Gauguin e le altre persone che hanno preso parte al dramma della sua vita: tutti i personaggi principali sembrano parlare al lettore alla ricerca di un uomo imprendibile e difficile da comprendere nella sua follia e genialità. -
La marina imperiale giapponese
Questa è la storia della battaglia disperata per il Pacifico, densa di azioni e quasi fantastica nei suoi sviluppi, narrata dal punto di vista giapponese. Le sorprese sono molte. Pochi sanno, ad esempio, come lo stato maggiore della Marina giapponese, e molti ufficiali, abbiano lottato fino all'ultimo per tenere il paese al di fuori del conflitto con gli Stati Uniti, e nessuno sa indicare con certezza chi e quali cause determinarono veramente la disastrosa sconfitta delle Midway. Ancora, molti ignorano che quella che doveva probabilmente essere una facile vittoria a Leyte si sia trasformata in una sanguinosa rotta della flotta a causa di una drammatica ribellione agli ordini ricevuti. Masanori Ito rivela gli errori, gli equivoci e il cieco fanatismo che portarono alla rovina una delle flotte più potenti al mondo. Intossicati dalle grida festanti che riempirono l'aria, la notte in cui giunse la notizia dell'attacco a Pearl Harbor, i giapponesi credettero di avere in mano la vittoria, ma per gli ammiragli imperiali era chiaro come quella stessa notte indicasse l'inizio della fine... Allo scoppio della Seconda guerra mondiale la Marina nipponica, la terza del mondo in ordine di potenza, possedeva alcune delle navi più formidabili che avessero mai solcato i mari. In meno di quattro anni cadde nell'oblio! -
Scoprirsi figlia. Gioie, dolori e senso di colpa nelle relazioni madre-figlia
"Scoprirsi figlia"""", è la storia vera - buffa, intensa e a tratti toccante - di nove donne che fondano il primo Club delle Figlie per ritrovarsi a parlare delle proprie madri, o meglio della gioia e della disperazione che questa relazione porta sempre con sé. Per sei mesi queste figlie tra i trenta e i cinquant'anni - alcune di loro a propria volta già madri - s'incontrano a casa delle autrici per una serata a base di buon cibo, ottimo vino e racconti più o meno indigesti, tentando di prendere consapevolezza, tra lacrime e risate, delle dinamiche che caratterizzano il rapporto con la donna più capace di ferirle e più capace (o incapace) di lenire questo dolore, colei di cui sono pazze e che continua a farle impazzire: la propria madre. Ogni figlia si dà un titolo in base a tali dinamiche e s'impegna insieme alle altre a delineare possibili strategie nella speranza di migliorare il rapporto con sua madre e il suo modo di sentirsi figlia prima che sia troppo tardi. Nel tentativo di arrivare allo scioccante momento in cui dovrà separarsi definitivamente da lei con meno rimpianti possibile. """"Ecco di cosa parla questo libro. Parla di fare per e con nostra madre cose che daranno più valore al tempo e alla relazione che abbiamo con lei mentre invecchia... Parla anche della possibilità di ammettere che potrebbe non esserci più niente da fare, se non accettare che il nostro rapporto sia quanto di più distante possa esistere dalla versione hollywoodiana del rapporto madre-figlia""""." -
Caravaggio. L'artista in Italia
Michelangelo Merisi detto Caravaggio, con il suo stile così rivoluzionario e distante dai modi di dipingere di tutto il Cinquecento, conclude la lunga stagione della cultura umanistica e rinascimentale. Le sue tele, ammirate, acquistate e imitate, con lui in vita o dopo la sua morte, accendono i bagliori di uno stile pittorico che si può dire tranquillamente europeo, una costruzione spaziale e compositiva della tela che è già moderna, nel senso novecentesco del termine, e una libertà nell'interpretare temi dell'iconografia classica e religiosa che non ha eguali in nessun autore a lui contemporaneo. Caravaggio è un artista pieno di contraddizioni, ed è la sua stessa vita a confermarcelo: sacra e profana, colta e umile, sofisticata e bestiale a un tempo. Quale miglior modo, dunque, per cominciare una collana di guide d'artista, se non quello di raccontare, attraverso la selezione di opere custodite solo in collezioni italiane, l'arte di un genio ribelle e fuori dagli schemi quale il pittore lombardo? Sfogliando questo volume il lettore si accorgerà con stupore che spesso la metà o più di un catalogo d'opere attribuite a un grande dell'arte italiana è visibile nel nostro paese, contrariamente a quanto si crede, e si trova all'interno di chiese, edifici pubblici, musei civici o collezioni private (pur tuttavia accessibili). -
Vivienne Westwood
Dalla felice infanzia nel Derbyshire al trasferimento nella Londra degli anni Cinquanta. Dai primi originalissimi gioielli venduti sulle bancarelle di Portobello Road al vestito realizzato da sola per il primo matrimonio con Derek Westwood e la nascita del figlio Benjamin. Dalla separazione consensuale alla turbolenta relazione con Malcolm McLaren, futuro manager dei Sex Pistols, da cui nasce il secondo figlio Joseph Corré. Per arrivare all'apertura del primo negozio su King's Road, ""Let it Rock"""", destinato a cambiare diversi nomi e stili fino all'attuale """"Worlds End"""". Dall'approdo al """"made in Italy"""" grazie alla collaborazione con Carlo D'Amario alla relazione platonica e culturale con lo storico dell'arte Gary Ness. Fino al secondo matrimonio """"clandestino"""" con Andreas Kronthaler, suo giovanissimo e geniale studente di moda austriaco, nel 1992. Se negli anni Settanta la Westwood viene riconosciuta come l'ideatrice del look punk, con creazioni stravaganti e provocatorie, negli anni Ottanta i suoi modelli non traggono più ispirazione soltanto dalla moda di strada giovanile, ma da tradizione e tecnica. La sua ricerca prende coltissimi spunti dalla storia del costume ed esplora tutte le epoche. Nel nuovo millennio s'impone poi l'impegno sociale e politico come attivista per organizzazioni ambientaliste e per i diritti umani e civili e il personale contributo grazie alla campagna """"Rivoluzione Climatica"""" e al manifesto Active Resistance to Propaganda."" -
Storia dell'astronomia da Talete a Keplero
Il volume ripercorre le vie seguite dall'astronomia da Talete a Keplero: dalle più antiche concezioni cosmologiche, attraverso lo studio matematico dei moti planetari, fino alla dissoluzione degli armamentari di cerchi - omocentrici, eccentrici, deferenti, epicicli - nel copernicanesimo kepleriano. Un lungo racconto dove campeggiano figure di grande rilievo: i capitoli su Platone, Aristotele, Tolomeo, Copernico, Tycho Brahe e Keplero sono vere e proprie monografie, ma anche personaggi minori come Eraclide, Aristarco, Apollonio, i Padri della Chiesa e gli astronomi arabi sono trattati con la stessa attenzione e maestria. Il Seicento stabilisce una linea di demarcazione precisa tra due periodi della storia dell'astronomia; anteriormente si ha il lungo e complesso sviluppo dell'astronomia ""matematica"""", orientata verso la ricerca di sistemi geometrici capaci di render ragione del moto dei pianeti; nel Seicento - con Galileo e con Keplero, che si pone come erma bifronte tra i due periodi - ha inizio una considerazione fisica dei moti celesti, con una problematica del tutto nuova, da affrontare con altri mezzi."" -
Le vite segrete di Lawrence D'Arabia
Le imprese di Lawrence d'Arabia, ultimo eroe di stampo romantico, hanno colpito la fantasia di diverse generazioni; perfino Churchill, Bernard Shaw e Lady Astor, per non citare che alcuni dei grandi nomi fra i suoi contemporanei, subirono il suo ascendente. Eppure, pochi conoscono i risvolti segreti della personalità di quest'uomo eccezionale. Scritto da due giornalisti inglesi, Mesi di lavoro e l'accesso a documenti segreti hanno consentito agli autori di dimostrare che Lawrence, considerato per tanto tempo il paladino dell'indipendenza araba, agiva con l'intento di estendere in Medio Oriente l'influenza dell'Impero britannico, e faceva leva sul desiderio di libertà dei popoli arabi per affrettare la ""sconfitta e lo sgretolamento dell'Impero Ottomano"""". Ma la vita di Lawrence non si risolve nelle vicende arabe, e a buon diritto Knightley e Simpson l'hanno divisa in quatto periodi distinti, in ciascuno dei quali si inserisce un personaggio la cui influenza sulle azioni di Lawrence è stata determinante: Hogarth, il mentore che lo ebbe come allievo; l'enigmatica e misteriosa figura di S. A. a cui dedicò """"I sette pilastri della saggezza""""; John Bruce, strumento di espiazione masochistica; Charlotte Shaw, amica e vice-madre. Ne emerge un Lawrence inaspettato e amaro; un uomo che, sopraffatto dal senso di fallimento e di colpa che lo afflisse dopo la fine della guerra, cercò l'espiazione nell'annientamento della sua personalità."" -
Gli Hohenzollern dal grande elettore a Guglielmo II
Dal loro oscuro avvio nel XV secolo ai margini dell'Europa civilizzata fino all'abdicazione dell'imperatore Guglielmo II, gli Hohenzollern hanno di volta in volta stupito, divertito e terrorizzato il mondo. Ottusi tiranni, uomini di genio, capricciosi edonisti, autocrati inflessibili, emergono da questa opera con tutte le loro qualità e i loro difetti come la famiglia che ha plasmato il carattere del popolo tedesco. Poche dinastie furono così compiutamente il prodotto degli uomini che la costituirono. Poche nazioni si adeguarono così integralmente alla personalità dei loro governanti. Il collerico Grande Elettore fu seguito dal primo re in Prussia, Federico, il cui figlio Federico Guglielmo - forgiò, pur senza impiegarla, quella formidabile macchina da guerra che fu l'esercito prussiano. Federico il Grande, il re filosofo, se ne sarebbe servito per ingrandire il suo Stato, trasformandolo definitivamente in una autocrazia militare. Guglielmo I, nel 1870, grazie alle vittorie sulla Francia di Napoleone III e all'opera di Otto von Bismarck, veniva eletto imperatore di Germania. Raggiunto l'apogeo, il crollo fu repentino, propiziato dalla Prima guerra mondiale, ma determinato nella sostanza dall'incapacità della dinastia, e di Guglielmo II in particolare, di adeguarsi all'evolversi dei tempi. -
Storia del servizio segreto britannico dalle origini alla Guerra fredda
Un quadro dello sviluppo e dell'organizzazione dei servizi di spionaggio e controspionaggio del Regno Unito, dai tempi di Enrico VII agli anni Settanta. Deacon descrive le figure delle grandi spie raccontate attraverso emozionanti episodi e avventurose vicende: si passa dall'agente girovago (e appassionante scrittore) Daniel Defoe a Sir Charles Hanbury Williams, che passò una notte con l'allora granduchessa Caterina di Russia a decifrare un inquietante messaggio proveniente da Costantinopoli! Si parla di sir Francis Walsingham, che si rovinò finanziariamente per stipendiare le sue spie, e di Oliver Cromwell che per primo valorizzò l'Intelligence negli anni del suo Protettorato. Una lunga carrellata di eroi di tutti i tempi lasciati nell'ombra fino alla creazione dell'MI5 e al ruolo dei servizi segreti nella Prima e Seconda guerra mondiale. Il trionfo sull'Invincibile Armada, l'uso della magia e dell'alchimia nella creazione di codici segreti, l'ambigua figura del cavaliere d'Éon, e ancora le tattiche di contrasto al movimento indipendentista irlandese, la tragica morte di Lord Kitchener che poteva essere evitata, il mistero del corpo senza testa dell'""uomo rana"""", il ruolo delle donne nella lotta al nazismo e lo scandalo delle """"spie di Cambridge"""" che lavoravano per i sovietici... Il racconto avvincente dello spionaggio e controspionaggio britannici. Vittorie e sconfitte che si muovono parallele rispetto alla storia che conosciamo."" -
Leonardo e gli ingegneri del Rinascimento
Uno dei motivi dominanti della moderna storia della scienza consiste nel tentar di chiarire gli elementi di continuità che legano fra loro le varie epoche del pensiero scientifico. È altrettanto vero che esistono personalità eccezionali, capaci di dominare con la loro intelligenza e il loro talento intere epoche. Ma queste personalità non nascono dal nulla. Ricostruire la formazione di un genio significa spesso abbassare il piedistallo su cui lo hanno collocato le generazioni successive e render giustizia a numerose figure minori che hanno contribuito al progresso della scienza. Quello degli ingegneri del Rinascimento è un mondo affascinante e ricchissimo in cui, se da un lato si raccolgono certe eredità del mondo antico e medievale, dall'altro si vengono organizzando e consolidando certe nozioni di statica e dinamica che contribuiranno al sorgere della scienza moderna. Nei taccuini di Leonardo abbiamo un quadro vivo di un'epoca in cui, nel lavoro degli ingegneri, comincia a infiltrarsi una preoccupazione nuova: quella di una base scientifica su cui costruire. Le prodigiose ""macchine di Leonardo"""", che hanno meravigliato e stupito generazioni, hanno spesso antecedenti precisi, individuabili nelle scoperte di Kyeser, Villard de Honnecourt, Guido da Vigevano, Taccola, Valturio, Francesco di Giorgio Martini.""