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Autunnali rifrangenze
Quello di Carmelo Eduardo Maimone è un iniziatico Itinerarium mentis in Tempus et in Se, un viaggio simbolico attraverso i quattro principi originari del pensiero presocratico, Fuoco, Aria, Acqua, Terra, per giungere alla visione sintetica e unitaria dell'Etere. Le sostanze del reale, che rimandano anche alla medicina gnostica, qui diventano tappe esistenziali di un processo di acquisizione di consapevolezza che si richiamano l'un l'altra attraverso un crescendo musicale che approda alla dimensione dell'Etere. Una costante riflessione su essere e divenire attraversa le pagine di quello che, per la sua unitarietà e articolazione, più che una silloge dobbiamo considerare un poema. E tale meditazione approda, dopo la peregrinazione delle prime sezioni del libro, a un'esperienza quasi mistica, all'illuminazione nietzschiana dell'amor fati con l'accettazione di quella sintesi del tempo/e della vita che è il divenire e, al contempo, la benedizione dell'attimo che è ciò che viviamo e godiamo fino in fondo e che ci dice che le cose che a noi care furono in vita, care ci saranno in eterno. -
Chitarre ritrovate
La quinta pubblicazione di Isidoro Aiello conferma la maturità poetica e della cifra stilistica del poeta siciliano. I temi affrontati sono sempre diversi e mai monolitici: l'irriducibile ipocrisia del nemico, che con sorrisi capziosi si riempie le tasche d'oro; un amore complesso e doloroso, in una strana dicotomia tra ciò che è e ciò che dovrebbe essere e di cui l'animo del poeta sembra aver bisogno, etc. Il titolo ci fa pensare a diverse cose: sia materiali (come il ritrovamento dei legami agli oggetti e alle persone), sia suggestioni immateriali (come i ricordi o come le infinite tristezze che mordono la vita e le dita). Il suono è melodia, ma sa essere anche spietato rintocco proveniente dal quadrante di un orologio che segna ineluttabile lo scorrere del tempo, dell'abbandono e dell'assenza. -
Sguardi d'infinito
La silloge di Teresa Vario presenta una cifra stilistica evidentemente matura. Il lettore, pur nelle strofe tradizionali e classicheggianti, si abbandona al ritmo delle cose quotidiane e delle grandi emozioni. L'uso della parola e i differenti temi affrontati rendono questa pubblicazione un corpus letterario di notevole qualità. I versi non sono note di diario, né luccichii di parolai, ma percorsi, segnali, sguardi d'infinito sulle vicende umane. Nessun groviglio tra i concetti, ma un equilibrato resoconto di vite e di voci che faranno apprezzare al lettore la poetica di Teresa Vario. -
Il valore della vecchiaia. Commedia brillante del 1990
"Quando nel lontano 1990 scrissi quest'opera teatrale, che poi giacque nel cassetto, non avevo immaginato che oggi, dopo ventitré anni, essa sarebbe risultata di bruciante attualità. Durante una delle numerose rappresentazioni delle mie opere, che un gruppo di giovani da me condotto ha realizzato negli anni passati, alla fine dello spettacolo un anziano si accostò al palcoscenico dicendomi: 'Bravo! Questa è la realtà!' Si trattava proprio de 'Il valore della vecchiaia', opera nata in dialetto siciliano messinese e adesso stampata in lingua italiana."""" (Prof. Nino Coppolino)" -
Attimi d'infinito
Giusy Cattafi è poetessa della memoria e del dolore. Dolore accolto, accettato, messo in ordine, ma anche combattuto strenuamente, a volte perfino esorcizzato per un po' con la miracolosa forza delle parole. Non è bandiera questo dolore, decorazione, civetteria, bensì bestia che rode, buio che tormenta, che minaccia, non lei soltanto, lei che scrive, ma tutti noi, noi che la leggiamo. Il libro è postumo, poiché purtroppo Giusy è scomparsa. -
Fondamentalmente tutto a posto
A tutti sarà capitato di dover fronteggiare almeno una sfiga quotidiana. Che fare? Trasformarla in un cataclisma? Esistono rimedi rapidi e istantanei, oltre che utilizzabili ovunque voi vi troviate (anche in mezzo a una bufera). Basta leggere 'Fondamentalmente tutto a posto' di Giusy Pitrone. Ironia pungente, battute sagaci e brillante intelligenza: gli ingredienti giusti per un buon libro. -
Simposio orato
"Il poeta affronta pensieri, caratterizzati da una certa tensione emotiva che conduce sempre ai vari aspetti dell'Amore, ma evidenza soprattutto l'Amore incontrastato per la propria terra d'origine.""""" -
Il bacio salato. In memoria di Fosca
Quest'opera non è una raccolta di poesie, è l'insieme della spiritualità di Roberta Tomaselli Arrigoni, il poema della sua esistenza che non finirà mai di ruotare attorno all'astro più luminoso: Fosca, la stella che più l'attrae e dalla quale si sente abbagliata. Fosca è la luce della sua stessa essenza, pur nella ineluttabilità della sua assenza. È Fosca che guida la rotta tra gli anfratti di una vita tanto frastagliata, che assurge al sublime silenzio, in opera d'arte, in versi: poema d'amore. -
Geografie fuori luogo. Sedici storie per girarsi nel mondo
Cosa fare a La Paz, a Genova, a Baghdad quando sei perso; un cofanetto di esorcismi per fantasmi d'amore; come resistere a un'invasione che si annuncia via radio e altre storie di viaggio quotidiano. Sedici paesaggi geografici e interiori si snodano in queste pagine, sedici mappe utili a dissimulare meglio la complessa rete di dinamiche e percezioni che ci lega intimamente alla realtà, a mettere un elastico paradossale ma consapevole intorno alla fuga dei giorni. Noi o altro da noi che ci riguarda, la pelle, le parole, i luoghi, gli incontri, ogni cosa si rende necessaria nel grande itinerario terrestre. Geografie è anche una piccola guida di viaggio per cercatori di destino. -
Fino all'ultimo battito di cuore
I rapporti d'amore nascono dalle emozioni e dai sentimenti. Spesso serve fermarsi, senza rincorrere affannosamente il nostro destino. Magari basta tracciare attraverso la scrittura le pieghe emozionali del nostro cuore e il destino si manifesta a noi, lì, nella sua bellezza, nella leggerezza di una donna e un uomo che semplicemente vogliono superare tutti gli ostacoli che incontrano. Tutto questo per amarsi, per non lasciare che la vita sia vana, per prendersi cura l'uno dell'altra... fino all'ultimo battito di cuore. -
Fiori in dicembre
Nel romanzo ""Fiori in Dicembre"""", Maimone racconta l'amore fra Marco e Sofia, narra dei moti della loro anima, canta la gioia che si può provare nel toccarsi reciprocamente la pelle. I baci fugaci e le carezze vellutate sono riferiti attraverso languidi sussurri. Ma cos'è l'amore? Cos'è quella forza che ci investe, ci prende con sé e sembra non lasciarci più? Perché poeti, scrittori, filosofi, artisti in genere ne cantano da secoli e secoli le bellezze e i dolori? La ricerca del senso dell'amore è, dunque, il leit motiv più ricorrente nella vita di ogni uomo, saturo dicotomicamente di passione e di affanno."" -
Il testamento di Odisseo
Il fascino del viaggio, sognato, affrontato, subito o voluto, ha ispirato da sempre l'uomo. Il fascino dell'andare come ricerca o avventura. Viaggio come andare onirico o reale. Ma le implicazioni sentimentali sono molto più articolate e in esso vivono, o si alternano, diverse componenti che alcune volte possono essere complementari, altre volte possono trovarsi in antitesi. In ogni caso, è importante sapere quanto sia forte la voglia di intraprenderlo e con quale determinazione saper affrontare ciascuno il proprio e dal quale nessuno può mai sottrarsi: la vita. Ma quanti hanno la consapevolezza della pienezza del proprio viaggio? Odisseo affronta il suo ""viaggio"""" con ...trasporto, passione, pathos, fino a spingerlo ad andare... oltre le colonne d'Ercole... anche se si avvicina la tempesta e già... ne sente il tuono. Il lettore si lascia scivolare sull'onda con Odisseo, entrando e uscendo da essa accompagnato dall'autore, il quale descrive e colloquia con se stesso."" -
L' irragionevole prova del nove. Simpliciter e complicatibus
Il tempo stesso, che i numeri pretenderebbero di contare, si rivela ben poco cronometrico, ma aperto ""aiòn"""" dai ritorni chissà se davvero eterni, chissà se davvero circolari. Simpliciter e Complicatibus sono due grammatici che non sanno se stanno obbedendo alla sintassi: possono solo parlare per scoprirlo. Ricerca inevitabile e vana: come nel teorema celebre di Goderl, occorrerebbe un punto di vista fuori del linguaggio per rompere il sistema in cui sono imprigionati? Sono domande che si fanno, e forse non se ne fanno altre. Sono vittime del metalinguaggio che, invece di chiudere il codice precedente in una comprensione, li fa accedere al lande di linguaggio geometricamente proliferante. Hanno un rispetto complice e amoroso per il controsenso che ogni parola e ogni frase cova in sé palesemente. Simpliciter e Complicatibus sono le vittime di una verità che Oscar Wilde ridusse a epigramma: che di una frase vera è vero anche il contrario."" -
Don Rodolfo Di Mauro. La rinascita dell'oratorio di Barcellona negli anni '60
Negli anni Cinquanta l'oratorio di Barcellona attraversò una grave crisi, tanto che si temette per la sua chiusura. I superiori, ai quali non sfuggiva il momento critico del ""San Michele Arcangelo"""", pensarono ad un rilancio; approntarono persino un piano per la costruzione di un nuovo edificio, che ridesse vitalità e slancio alla casa salesiana. Ma ci voleva l'uomo giusto al posto giusto. Fu inviato come direttore don Rodolfo Di Mauro ed in sette anni la """"rinascita"""" si concretizzò."" -
Saffo abita di fronte a me
Daphne e Fabiana si incontrano per caso e si ritrovano a parlare d'amore. Per Fabiana, libraia torinese, l'amore è unico: se si ama qualcuno, non è possibile innamorarsi di un'altra persona. Per Daphne, cuoca e amante dell'arte greca, invece non è così, ""perché le cose accadono, si chiama vita e nessuno può sapere come andrà"""" a finire. Dopo aver accettato e perso la competizione della corsa intorno al lago, Fabiana acconsente a un'altra sfida lanciata da Daphne, dal sapore folle: la cuoca le chiede di lasciarla provare a farla innamorare in un solo mese. Le promette comunque che nulla cambierà. Un finto corso di cucina, gli sms numerosi e gli incontri, anche nel retrobottega all'aperto del ristorante, sedute su una panchina, portano le due così vicine da rischiare di andare oltre alle promesse e alle premesse della sfida. Come nei drammi dell'antica Grecia, il destino d'un tratto segnerà una svolta che cambierà del tutto la loro vita. L'amore non ha confini. Accade e basta."" -
Ma io sorrido comunque. Ediz. speciale
Krystyna Kubaczewska racconta la propria storia personale, soffermandosi in modo particolare su come cambierà la propria vita quando saprà dell'arrivo della sua prima bambina. Ma soprattutto quando dovrà prendere consapevolezza delle problematicità legate alla salute della piccola. Ce la farà? E come affronterà la vita? Quanto saranno difficili, complessi, tortuosi i cammini che dovrà affrontare e quanti e quali saranno gli ostacoli che - suo malgrado - dovrà superare anche senza l'aiuto delle istituzioni? -
Brainteaser
In una Londra viva e pulsante nella quale fatica sempre più a ritrovare se stesso, il detective Sasha Hill, appena trasferito in una nuova centrale, si mette sulle tracce del suo predecessore scomparso in circostanze poco chiare. Sasha, però, non è l'unico a cercare la verità su quanto accaduto: la sua strada si incrocia con quella di Alex, uomo lucido e geniale ma dal passato problematico, che mostra di sapere sulla sparizione dell'agente molto più di quanto voglia dire. Nel frattempo alcuni strani suicidi sconvolgono la città, lasciandosi dietro un sentiero di indizi intrisi di sangue che solo Sasha, con l'aiuto di Alex, sembra capace di vedere e decifrare. I due uomini dovranno unire le loro forze, affrontare i propri demoni e arrivare a fidarsi in modo profondo e completo l'uno dell'altro, per provare a cambiare il finale di un copione mortale che sembra destinato a ripetersi ancora una volta, mentre nell'ombra qualcuno osserva compiaciuto. E attende. -
Domina. Un poemetto e altre poesie
Maria Morganti Privitera si segnala d’abord tra i poeti siciliani della sua generazione per il linguaggio schietto, disinvolto, diretto, immune da sdolcinature e belletti, che trova il suo naturale canale espressivo nel canto lungo, non sillabato né frammentario, bensì modulato sui tempi lenti, discorsivi dell’endecasillabo sonoro. La stessa non soggiace ad alcuna forma di mitizzazione campanilistica del passato, ma si direbbe guardi al presente e al futuro, in una prospettiva europea, se non mondiale, scavalcando di slancio le angustie della mentalità provinciale. -
L' amore in un bagaglio a mano
Marina Di Blasi è una giornalista. Vive le sue giornate con così tanta ironia, che per disinnerscarla le danno una mano, oltre alle immancabili sfighe quotidiane, alcuni strani personaggi. Ad esempio, si illude di trovare la sua dimensione nel mondo grazie all'aiuto di Diego il Calvo, il suo strizzacervelli calvo per davvero. Lui, però, fa cilecca su tutto, incapace di essere anche solo il curatore fallimentare dei sentimenti dei suoi pazienti. Nella vita della quarantenne ci sono anche Daniele (il fidanzato non-fidanzato), Simone (l'uomo del mistero che sta un po' in chat e un po' a Cuba), una redazione (fastidiosa come una zanzara) e finalmente una squadra di amiche confortanti e stabili come un albero maestro. Presto arriva, però, la resa dei conti: la nostra Marina dovrà scegliere se accontentarsi della sua quotidianità, anche se è stretta come il pantalone acquistato dieci chili fa, oppure andare altrove, magari per cercarsi dentro. A chiudere il romanzo, un finale che nessuno si aspetta, un po' amaro e un po' no. La vita inizia a soprenderci proprio quando smettiamo di prenderla troppo sul serio. -
Lo strabismo della memoria
"Ci sono libri che non hanno inizio né fine. Vanno aderenti alla vita, e, come capita nella vita, si ripetono, tornano ossessivamente sugli stessi luoghi, si arrestano e poi ci riprovano. Ciò è tanto più vero per una raccolta di scritti che hanno disegnato nel tempo, quasi a loro insaputa, un percorso di ricerca, le linee di un sapere convinto che non si possa separare la teoria dall'esperienza, l'eredità storica e culturale della memoria che si è depositata nel corpo e nella vita intima di ogni singolo. A un pensiero che comincia a riconoscere la sua parentela con i sogni, con gli affetti, con la sessualità, sembra essere connaturata la rilettura, il viaggio all'indietro, o gli andirivieni, di chi ripercorre lo stesso paesaggio per vedere ciò che non ha visto prima. Così vengono rivisitate le vicende della storia personale, le tappe della scrittura, della riflessione solitaria e del lavoro collettivo, ma anche soprattutto gli eventi che, sepolti nella preistoria degli individui e della specie, hanno finito per costituire, rispetto al mondo dell'uomo, un altrove, temuto e sospirato, esaltato e immiserito: la nascita dal corpo di una donna, l'accoppiamento..."""""