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Domenico Piola e la sua bottega. Approfondimenti sulle arti nel secondo Seicento genovese
Domenico Piola, con il suo ruolo di regista delle arti a Genova, detenne un vero e proprio monopolio delle principali commissioni artistiche di secondo Seicento. Dopo la monografia del 2004 e la grande mostra svolta nel 2017, questo volume, riccamente illustrato a colori, raccoglie, grazie all'apporto di trenta studiosi, una serie di aggiornamenti connessi alla formazione, ai viaggi, alla grafica, al rapporto con gli scultori e con i quadraturisti, ai collaboratori. -
Il presepe del Re
Fin dal Settecento sovrani e nobiltà si dilettavano di ordinare presepi per i loro palazzi, e spesso amavano partecipare direttamente al montaggio o alla definizione degli abiti. L’usanza è documentata per i Borbone come per i Savoia. La scelta di artisti di primaria importanza, il lusso di alcuni abiti (soprattutto quelli dei re Magi, che consentivano di esibire tutta la gamma delle ricchezze e dell’esotismo), la varietà delle scenografie, purtroppo in gran parte perdute, costituivano probabilmente più un’esibizione di buon gusto e di attenzione alle mode che un fatto religioso. In questo senso, i presepi ben conservati, che pur con qualche perdita si presenta come un complesso organico e molto importante, ci offrono, attraverso la sacra rappresentazione, un racconto molto dettagliato di un’epoca e di una società. Dopo un lungo e attento restauro, il cosidetto Presepe del Re, noto anche come Presepe Savoia o Presepe Reale, torna a fare bella mostra di sé in una mostra a Palazzo Reale di Genova, dal 29 novembre 2019 al 2 febbraio 2020. -
A tavola con gioia. Cucinare a Portofino e dintorni. Ediz. italiana e inglese
Le autrici hanno una grande passione per la cucina. Ma anche un grande tesoro: hanno ereditato dalle loro famiglie i rispettivi ricettari. Tale patrimonio, per la sua bellezza e per i significati che contiene, non può non essere condiviso. Le ricette di questo volume hanno un ingrediente particolare in più: la gioia di stare insieme in cucina. Sono ricette semplici che mettono di buon umore e che animano le nostre tavole… I ricettari trovano sviluppo nella scenografia del mare di Liguria, in particolare a Portofino, dove le due autrici amano spesso cucinare per i loro amici e ospiti. Ricette mediterranee alternate a fotografie che infondono luce e benessere e che, al contempo, raccontano la storia di due famiglie, il loro vissuto e le loro intime relazioni condivise a tavola. -
Cristezzanti. Gli uomini delle Casacce e i tesori degli oratori nel Ponente genovese e a Mele
Il volume, dotato di un ricco apparato iconografico, ripercorre la storia delle confraternite del Ponente genovese. Cristezzanti è la definizione antica di una realtà di uomini di fede, realtà che oggi è più attuale e travolgente che mai. Nei secoli passati, le confraternite ebbero un ruolo primario nel sostegno dei più deboli e nelle difficoltà della quotidianità del popolo, oggi espressa anche nella grande partecipazione della cittadinanza agli eventi e alle liturgie legate all’ostensione di casse processionarie e grandi crocefissi in legno. La loro costante azione ha portato a trasformare degli oratori del Ponente genovese in autentici scrigni d’arte: oltre ai preziosi Crocefissi e le splendide casse processionali, possiedono altari, paramenti, quadri, affreschi di notevole valore storico e artistico. Il libro, che è anche il catalogo della mostra realizzata presso il Museo Navale di Genova Pegli (30 novembre 2019 - 2 febbraio 2020), rappresenta un viaggio nelle bellezze conservate dalle 152 Confraternite del Ponente Genovese. -
Esercizi pistoiesi
Dall’insegnamento di Storia dell’arte medioevale e quello di Storia dell’arte moderna della Scuola di specializzazione in beni storico-artistici dell’Università di Firenze nasce questa raccolta che contiene i seguenti saggi: Il parapetto della scala del pulpito di Fra Guglielmo a San Giovanni Fuorcivitas; Teste di moro e protomi a Pistoia e in Toscana; La Crocifissione di Salerno di Coppo nella sala capitolare di San Domenico a Pistoia; L’identitá dell’“Anonimo romanzo” di Longhi ovvero Lazzerino Castelli. Novità e precisazioni sul cantiere trecentesco di San Giovanni Fuoricivitas a Pistoia; Un aggiornamento sulla Cappella del Giudizio nel Duomo di Pistoia: riletture e novità; La Betsabea di Sebastiano Vini del Museo “Clemente Rospigliosi” di Pistoia; Lapicidi all’opera nell’altare maggiore della Madonna dell’Umiltà, da Leonardo Marcacci al giovane Pietro Tacca; Giovanni Maria Butteri a Pistoia; I dipinti di Giacinto Gimignani nella collezione Rospigliosi alla Ripa del Sale; Precisazioni sui quadri nell’atrio della Basilica di Santa Maria dell’Umiltà a Pistoia; Luigi Sabatelli e Tommaso Puccini; I dipinti della Falconiera e gli orientalismi di Boldini. -
Mauro Panichella. Il rituale dell'inatteso
Attraverso un forte interesse verso la natura e la tecnologia, Mauro Panichella crea ponti tra mondo reale e mondo virtuale, la sua opera racchiude un immaginario onirico, cosmico e quantico. -
L'arte dell'archibugeria a Genova
Nel 1644 nasce, per derivazione dall’Arte dei Coltellieri, l’Arte degli Archibuggieri e subito iniziano lotte e polemiche con l’Arte madre, che non vuole perdere una parte dei suoi Maestri, e con altre Arti, per la delimitazione dei rispettivi campi di attività riservata. Le lunghe e accurate ricerche presso gli Archivi genovesi permettono di ricostruire non solo queste diatribe, ma anche le lotte intestine all’Arte, i giochi di potere, il contrasto agli abusivi, la partecipazione e lo svolgersi delle assemblee, dalle quali emergono talvolta vere e proprie fazioni contrapposte. La vita dell’Arte spesso si intreccia con le vicende cittadine e della Repubblica, specie al tempo del gran contagio, la terribile peste che spopolò Genova negli anni 1656-1657, di fatto sospendendo quasi tutte le attività e falcidiando a tal punto il corpo artigianale della città, che si dovette emettere una legge, che permetteva ai Maestri forestieri delle varie arti di aprir bottega in Genova senza dover superare esami, né iscriversi alle Arti cittadine e quindi senza dover sottostare ad alcun regolamento e pagamento... -
Rinascimento in Liguria. Giovanni Mazone, Carlo Braccesco, Nicolò Corso, Ludovico Brea, Agostino Bombelli. Catalogo della mostra (Genova, 17 dicembre 2019-10 maggio 2020). Ediz. illustrata
Questo volume e la piccola esposizione a cui si accompagna fanno il punto degli studi su uno dei capitoli più luminosi della pittura ligure, il secondo Quattrocento, in cui il fecondo scambio di esperienze e di visioni che guarda a Milano, attraversando l’Oltregiogo, produce risultati di altissima qualità. Si tratta di un’epoca che, grazie ad alcuni recenti acquisti, sta avviandosi ad avere un buon livello di rappresentazione nella Galleria Nazionale della Liguria, un museo giovane rispetto a tanti altri in Italia, nato con la donazione di Paolo e Franco Spinola di cui si è appena festeggiato il sessantesimo anniversario. Il museo svolge un’incessante attività di ricognizione per l’ampliamento delle sue collezioni, e siamo particolarmente orgogliosi della fiducia dei privati che ci accompagnano nella comune volontà di documentare l’arte in Liguria in tutto il suo percorso e che, in questo caso, hanno voluto affidare al museo le due splendide tavole di Carlo Braccesco... -
L'abbazia di San Giuliano a Genova. Ediz. illustrata
A Genova, l’abbazia di San Giuliano costituisce un manufatto simbolo nel panorama del levante cittadino. La sua storia lunga più di otto secoli inizia nel XIII secolo con la fondazione della chiesa francescana dei Minori Conventuali che passa ai monaci benedettini all’inizio del XIV secolo, è contrassegnata da alterne vicende, interventi di ampliamento e di trasformazione, periodi di grave decadenza. Le soppressioni napoleoniche obbligano la confisca dei beni della chiesa e del monastero, l’abbazia diventa residenza privata e fabbrica. L’ultimo periodo di rinnovato splendore risale al 1870 poi, dal 1939, inizia un periodo di declino che pare inarrestabile. Nel frattempo, a causa del taglio della nuova strada a mare, prevista dal piano regolatore generale del 1912, il complesso subisce un radicale rinnovamento e muta la sua intera fisionomia. Durante la seconda guerra mondiale viene usato dalla Croce Rossa, occupato dalle truppe tedesche e, nel dopoguerra, svilito a dimora per i senza tetto. Finalmente, sul finire degli anni Novanta del secolo scorso riprende vitalità il laborioso e mai più interrotto percorso di conoscenza, di studio e di iniziative... -
Novecento privato. Da De Chirico a Vedova. Ediz. italiana e inglese
“Novecento privato” è il titolo, in verità appropriato e intrigante, di questa mostra: un titolo che sembra voler celare e svelare allo stesso tempo; o ancor meglio, sembra voglia rendere visibile ciò che era nascosto - per ragioni diverse, legate alla gelosia del collezionismo, che occulta spesso ciò che ama. Ed è esattamente questo il senso della mostra, che in apparenza è eclettica e si svolge in un periodo di quasi un secolo di arte italiana (più o meno tutto il Novecento, secolo “breve” che in effetti più lungo e complesso e affascinante e drammatico non avrebbe potuto essere), e nasce dall'occasione piuttosto eccezionale di avere i nuclei di due collezioni pressoché intere a disposizione. Ecco dunque perché “Novecento segreto”: quei quadri del secolo trascorso emergono dal chiuso di sale private, frutto di una lunga raccolta da parte dei proprietari, che in quelle opere hanno segretamente riposto i loro gusti, le loro passioni, le idiosincrasie e gli eccessi, i momenti di ricerca e di felicità. -
Il convento dei cappuccini di Monterosso al Mare. Quattro secoli di devozione, comunità e cultura nelle Cinque Terre (1618-2018)
Nelle Cinque Terre, area del Levante ligure di tale fascino da essere stata riconosciuta patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e meta di turisti da tutto il mondo, esiste un luogo dove la bellezza della natura e l’opera dell’uomo si fondono nella spiritualità francescana: il Convento dei Frati Minori Cappuccini di Monterosso al Mare che da quattrocento anni è adagiato sul colle che domina il borgo e il suo mare e che nel 2014 è stato votato primo “Luogo del cuore” in Italia nel censimento del FAI. A conclusione delle celebrazioni del quarto centenario della fondazione del convento, i Frati Cappuccini hanno scelto di realizzare quest’opera che, nel ripercorrere la lunga vita del loro convento e dei religiosi che vi hanno dimorato, ricostruisce anche la storia e le peculiarità del territorio che lo ha ospitato e della comunità sulla quale i frati hanno vegliato con fede profonda nel corso dei secoli... -
Aurora eterna. Ediz. illustrata
Aurora eterna è stata curata da Cécile Angelini (Bruxelles, 1989) in occasione dell'anniversario della celebre Manifattura torinese produttrice di strumenti scrittori da oltre 100 anni. La mostra propone un percorso concettuale attraverso l'arte, il design e la storia politica e culturale dell'Italia e del mondo, instaurando un dialogo malizioso tra penne iconiche del marchio e opere, oggetti e documenti storici. Più di quaranta artisti e autori internazionali hanno preso parte a questa celebrazione particolare, attuando un racconto a più voci di questi ultimi cento anni e invitando lo spettatore-lettore a scrivere insieme ad Aurora i cento prossimi. ""La scrittura è un'invenzione formidabile"""", sottolinea Cesare Verona, Presidente e amministratore delegato di Aurora penne: """"scrivere a mano è un gesto con profonde implicazioni culturali: questo rituale ci rimette in contatto con la capacità umana di manipolare la realtà e creare bellezza""""."" -
Dipingere l'Asia dal vero. Vita e opere di Arnold Henry Savage Landor. Ediz. illustrata
Henry Arnold Savage Landor (1865-1924) è stato un uomo dai molteplici talenti. Nato a Firenze in una famiglia di origini inglesi, egli fu infatti pittore, fotografo, esploratore, antropologo, scrittore, conferenziere, inventore. Ebbe una vita oltremodo avventurosa, avendo viaggiato in lungo e in largo per tutti i continenti del pianeta, quasi sempre potendo contare solo sulle proprie forze supportate però da una curiosità fuori dal comune. Si sarebbe dunque confrontato con una moltitudine di culture diverse, in un tempo in cui ancora molti erano i luoghi inesplorati e le genti sconosciute. Le sue avventure gli avrebbero fornito ispirazione per i libri di grande successo che pubblicò, nei quali al racconto delle sue esperienza aggiunse informazioni di carattere scientifico riguardanti la geografia, la meteorologia e l’etnologia. Tutti questi suoi volumi erano corredati da un ricco repertorio di illustrazioni, riproduzioni di suoi dipinti, disegni e fotografie. -
Da Cambiaso a Magnasco. Sguardi genovesi. Ediz. illustrata
Genova è una città che può essere raccontata anche attraverso una serie di ritratti di persone che l’hanno vissuta. I ritratti, in effetti, rappresentano molto di più dell’immagine di qualcuno fissata nel tempo. Sono testi semantici di fascinosa complessità che recano in sé, oltre ai caratteri fisionomici dell’effigiato, anche una quantità di messaggi, diretti o nascosti. Far sfilare i ritratti di dogi, senatori, cardinali, capitani, condottieri, poeti, dame e bambini, moltissimi dei quali mai usciti dalla casa di chi li presta, significa mettersi in ascolto di quei messaggi che le loro immagini contengono. Messaggi che si fanno più complessi, ma anche più intriganti, nel caso di ritratti “in veste di”, dove gli artisti sfruttano le potenzialità dell’alfabeto allegorico barocco per parlare di un Apollo che significa bellezza, di un Meleagro che significa coraggio e determinazione, di una Cleopatra che significa ricchezza ma anche noncuranza dei beni materiali. Il catalogo vede coinvolti 10 studiosi oltre alle curatrici. -
Ivos Pacetti imprenditore futurista. Ceramiche, fotografie, dipinti
Il volume presenta, grazie anche alla ricerca su materiali archivistici in buona parte inediti, un’indagine a tutto tondo della poliedrica figura di Ivos Pacetti (Figline di Prato 1901 – Albisola Capo 1971) che fu ceramista, ma anche fotografo, pittore e abile imprenditore. I diversi contributi prendono in esame la sua ricca attività ceramica che lo portò a collaborare o a fondare alcune tra le principali manifatture attive ad Albisola tra gli anni venti e gli anni quaranta e ad avviare, nel secondo dopoguerra, i due moderni stabilimenti “La Tavola della Pupa” e “Ceramiche Minime Fratelli Pacetti”, contestualizzando al contempo la sua produzione all’interno del più ampio panorama nazionale. Tra il 1932 e il 1934 Pacetti aderì al futurismo, partecipando ad alcune delle mostre principali della compagine marinettiana e scrivendo con assiduità sulle riviste del movimento, diventando, con Tullio d’Albisola, uno dei protagonisti della felice stagione della rinascita della ceramica albisolese. -
Il femminile di uguale
Sono 17 gli obiettivi di sviluppo sostenibile sanciti dalle Nazioni Unite per la crescita della società contemporanea. Centosessantanove invece i traguardi da raggiungere entro il 2030 per “trasformare il nostro mondo”. Il femminile di uguale è un progetto nato per colmare un gap informativo che parte dall’unione di un giornalista, un fotografo e un videomaker con le ONG del territorio piemontese e le scuole delle province di Asti e Alessandria. Il progetto prevede l’interpretazione dell’Obiettivo 5 dello sviluppo sostenibile: la parità di genere. Sono donne del Sud e del Nord del mondo a raccontare e raccontarsi, tutte a dare a dare la propria visione e significato di parità. Giovani e anziane piemontesi, sfuggite dall’Africa o da Paesi per noi quasi tutti sconosciuti dell’ex impero sovietico, immigrate accolte o sbarcate nel Vecchio continente e approdate a progetti di integrazione dell’Italia che si mostra società aperta, donne africane che nel loro Paese hanno avuto successo o adolescenti che hanno sfidato i tabù tradizionali. Il progetto “Femminile di uguale” è articolato in molte sessioni, dalla mostra, al sito internet, dai video, alla musica, alle interviste. -
Sfida al Barocco. 1680-1750 Roma Torino Parigi. Guida breve alla mostra. Ediz. illustrata
Oltre 200 capolavori provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni di tutto il mondo per una mostra imperdibile, allestita nei grandiosi spazi della Citroniera Juvarriana della Reggia di Venaria. La Sfida al Barocco è quella lanciata dagli artisti in nome della modernità con la sperimentazione di nuove forme e nuovi linguaggi di comunicazione elaborati tra il 1680 e il 1750. Una ricerca che si sviluppa tra Roma e Parigi, i due poli di attrazione dell’Europa moderna con cui la Torino di quegli anni intesse un intenso dialogo di idee e di scambio di opere e di artisti, che contribuiscono a una stagione epocale di rinnovamento delle arti sulla scena internazionale. La guida breve è un valido supporto per la visita in mostra e per avere un panorama delle principali opere esposte. -
I frammenti della luce. Ediz. italiana e inglese
L'artista Hans Keuls conosce il suo collega Enrico Ingenito, durante una residenza d'artista a Kaunas, in Lituania. Il loro argomento di discussione: la pittura. È quasi impossibile pensare a un contrasto più grande di quello esistente tra le loro opere: l'olandese lavora in maniera astratta, energica e con pennellate pastose, l'italiano invece ha uno stile semi-figurativo, sommesso e con strati traslucidi. A Maastricht, Hans Keuls entra in contatto con le opere di Dorine van der Ploeg. I suoi collage di strisce di carta verniciata seguono la luce dei paesaggi e degli interni. Un interesse che trova le sue origini nella lunga permanenza della pittrice in Italia. Ed ecco che con l'Italia si chiude il cerchio con la realizzazione di questo volume che parla della loro arte, delle loro opere. Questo lavoro presto diventerà una mostra itinerante per l'Europa. -
Mercati
Il volume raccoglie gli esiti dell'esperienza didattica sviluppata nei laboratori di progettazione dei corsi di studi in Architettura dell'Università di Genova durante gli anni accademici 2017/2018 e 2018/2019. I corsi hanno avuto come tema la progettazione di un mercato di quartiere all'interno della città di Genova e il progetto di uno spazio aperto per un mercato settimanale nei centri abitati minori della provincia genovese. La presentazione delle proposte progettuali è accompagnata da due brevi introduzioni sul rapporto tra il mercato, l'architettura e la città. -
Il kazaridana d'Albertis. Uno scaffale giapponese nel Museo delle Culture del Mondo di Genova
Uno scaffale giapponese databile alla decade 1870-1880, appartenuto al Capitano Enrico Alberto D'Albertis (1846–1932), è oggi esposto nel Castello D'Albertis Museo delle Culture del Mondo di Genova dopo il restauro eseguito nel 2018. Classificabile come 'scaffale ornamentale' (kazaridana), questo elegante mobile offre occasione di studiare l'artigianato artistico giapponese dell'intarsio ligneo a mosaico policromo, tecnica di grande perfezione e notevole complessità praticata tradizionalmente ad Hakone, città situata sul Lago di Ashi nei pressi del Monte Fuji. Esportati in Europa e nelle Americhe tra l'ultimo quarto del secolo XIX e gli inizi del XX, i manufatti e i mobili di Hakone furono parte del Giapponismo, importante fenomeno trans-nazionale d'arte e costume, gusto e stile.