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L' antica drogheria ""Ai do caini""
Questo libro illustra, a più voci e in modo esemplare, la storia di una bottega ben conosciuta e frequentata da tutti i padovani, l'Antica drogheria Dal Zio ai due catini d'oro, attiva dal 1877 e tuttora in pieno esercizio. Il testo è organizzato in tre parti, la prima, scritta da Emma Dal Zio presenta le vicende della famiglia e della drogheria, inquadrandole nel loro periodo storico; la seconda, composta dagli articoli di Mariella Michelon e da una scheda di Rino e Massimo Zecchin, gli attuali gestori, tratta ampiamente la storia delle spezie. La terza parte, con un considerevole apporto di immagini, inedite la gran parte, riguarda il contesto architettonico e urbano della drogheria con le sue origini e trasformazioni: gli autori sono Andrea Ulandi, Adriano Verdi e Fabio Bordignon. La lettura è particolarmente piacevole e interessante in particolare per la qualità della ricerca, tanto rigorosa quanto fortunata per i suoi risultati del tutto inediti. -
Vendetta e pace. René Girard e l'ordine sociale anatomia sintetica degli antagonismi che modellano la vita
Che cosa permette a una società di esistere e a un ordine sociale di perpetuarsi? Il ""linciaggio fondatore"""", risponde René Girard. Siamo nella notte dei tempi, lo scenario è quello hobbesiano dello stato di natura, la violenza sta dilagando: emerge, selezionato dal caso, un capro espiatorio che sembra essere il responsabile di tutte le avversità; su di esso, unanime, si scaglierà la folla. La violenza, individuato uno sfogo, si stempera e può tornare la pace. È un """"successo"""": l'evento mostruoso allora strutturerà le ripetizioni rituali, genererà tabù e divieti, alimenterà la narrazione mitologica. È il circolo vizioso tra la violenza e il sacro quello che si sta attivando e che dominerà gli esseri umani per moltissimo tempo. Fino a quando nella Storia non tuoneranno le parole """"Misericordia io voglio e non sacrificio"""", e con esse la denuncia della fonte inaspettata della violenza: l'uomo stesso. Una volta riconosciuto che la vittima è incolpevole, diventa sempre più difficile fare ricorso alla violenza contro di lei. La verità misconosciuta del diabolico circolo vizioso viene rivelata e da quel momento inizia il processo di secolarizzazione ancora oggi in atto. L'opera di Girard è un solo lungo ragionamento dall'inizio alla fine, per usare le parole di Charles Darwin che descrisse così il suo L'origine della specie. Riesce a spiegare il cammino culturale dell'uomo e contemporaneamente esige una comprensione esistenziale che cancella ogni separazione tra l'osservatore e ciò che si osserva."" -
Il teatro sociale di Sondrio. La rinascita: la storia, il progetto, il cantiere
Il Teatro Sociale di Sondrio, edificato a partire dal 1820 nella Piazza Nuova, oggi piazza Garibaldi, su progetto dell'architetto Luigi Canonica, è uno degli edifici più rappresentativi della città. Il Teatro ha ospitato molti fra più importanti spettacoli lirici dell'epoca: dal 1824, anno di apertura con il Barbiere di Siviglia di Rossini, fino al 1940. Nel dopoguerra ha invece visto la stagione del più noto cinema Teatro Pedretti. Sono stati ripercorsi i principali avvenimenti storici succedutisi nell'arco di quasi due secoli, raccontate le fasi della rinascita, documentato il progetto di restauro e lo sviluppo del cantiere. Una narrazione dei principali protagoni0073ti, corredata da numerosi scatti fotografici, che hanno contribuito al recupero e alla rinata funzione teatrale dell'edificio. -
Da piccola ero Down
"Perché ho scritto queste pagine? Beh, prima di tutto per me stessa, per mettere ordine nelle mie poche idee ma confuse, come diceva il grande Ennio Flaiano. Poi per Valentina, la mia figlia maggiore, perché possa conoscere la storia della nascita della sorella e perdonarci se qualche volta le abbiamo dato l'impressione di trascurarla; per dirle che le vogliamo un mondo di bene e che per questo le abbiamo voluto dare una sorella, per dirle che le siamo grati perché, se oggi Giulia è quella che è, moltissimo è per merito suo. Per Giulia, perché un domani possa ripercorrere la sua storia. Per Francesco, mio marito, con cui ho iniziato e continuo questa splendida avventura che è la nostra vita. Per condividere questa mia esperienza con chi si trovasse in situazioni simili, perché forse può essere utile un confronto con chi ha vissuto e vive la stessa realtà, senza la pretesa di dire verità assolute ma semplicemente di raccontare la mia storia. Per dire che avere una figlia con la sindrome di Down non è un dramma. Che non significa non essere più felici, anche se resterà Down per sempre. Che, sì, ci saranno difficoltà ma anche tante risate e che si riceverà un amore incondizionato, puro, totale che è difficile sperimentare in altre condizioni.""""" -
Ernesto Nathan Rogers. La rappresentazione come strumento per la conoscenza dell'architettura. L'architettura come strumento per la rappresentazione della società
Sappiamo bene che certi temi sono ormai completamente avulsi dal contesto storico attuale, tuttavia, quello che si è cercato di focalizzare in questo breve scritto sono soltanto alcuni aspetti dell'opera e del pensiero di Ernesto N. Rogers che riguardano fondamentalmente il rapporto tra l'uomo, l'architettura e la società e che rappresentano la base dei suoi insegnamenti. Di conseguenza, a partire dall'idea contenuta nel concetto ""rogersiano"""" di disegno, che è inteso non come semplice tecnica di rappresentazione bensì come studio dell'opera architettonica rivolto alla conoscenza della storia, si è poi cercato di delineare, attraverso una chiave di lettura che potesse essere in grado di eviscerarne tutta la complessità, il tipo d'interesse che egli pone nei riguardi del rapporto tra tradizione e innovazione. Quando Rogers, infatti, alla fine del 1953 assume la direzione di Casabella, oltre alla questione del disegno, fa sì che la rivista si caratterizzi fin dai primi numeri proprio per la volontà di tenere insieme l'archetipo, inteso come tradizione, e l'innovazione tecnologica. Tuttavia, un altro aspetto importante che caratterizza questa prima fase della rivista è proprio la continuità - anche se di breve durata - con quel filone 'spontaneista' inaugurato dalla precedente conduzione di Pagano. Pertanto noi crediamo che il concetto dell'architettura come rappresentazione dei valori non solo di una comunità ma dell'intera società, si evinca proprio dai temi trattati in questi primi numeri di Casabella e dai progetti che Rogers realizza negli stessi anni; tra questi, quello per Borgo San Sergio a Trieste."" -
Le pietre sanno parlare. Il linguaggio dell'architettura del paesaggio nella costruzione della memoria collettiva contemporanea
Nei decenni a cavallo fra i secoli XIX e XX mausolei, cenotafi, altari della patria e innumerevoli monumenti commemorativi riempiono le piazze di ogni città, celebrando la forza politica, le conquiste belliche e le morti illustri con statue e costruzioni, in un tripudio di pietra e marmo. Negli anni che seguono, dopo le due guerre mondiali e gli stermini di massa, l'Olocausto e le bombe atomiche, si assiste a una mutazione nell'individuazione di elementi simbolici capaci di rappresentare quelle immani tragedie e, di conseguenza, a un cambiamento nella progettazione e nella costruzione dei luoghi della memoria. Si cercano nuove soluzioni e si intravede nella natura una possibile alleata al ricordo, riconoscendo in questa un potere rigenerante e consolatorio ben più efficace. Prendono forma, quindi, altre tipologie di costruzione, con linguaggi ed elementi diversi, legati questa volta alla progettazione degli spazi aperti e al rapporto con il paesaggio, e che caratterizzano l'evoluzione nella costruzione dei luoghi del ricordo del XXI secolo. -
Il pensiero oltre la siepe. Un punto di vista diverso
"Nella vita non esiste nulla al di fuori di noi stessi e il sentire attraverso il pensiero emotivo è solo fine a sé stesso. Il pensiero ha ali per volare ovunque, al di là del benee del male, ma finché è ancorato al corpo, lacci e catene lo trattengono. (...) L'Homo sapiens si distingue dagli altri animali per lo sviluppo di una parte frontale del cervello adibita ai processi cognitivi, al pensiero. La capacità di riflettere sui concetti, analizzare i problemi e trovare soluzioni, se libera dall'emozione e dall'emotività sarà sicuramente un potente strumento intellettuale da stimolare e coltivare"""". Kafka era solito dire che occorre leggere libri che feriscano la nostra quiete e che siano """"la scure per il mare gelato dentro di noi"""". Questo libro che """"morde e punge"""", ci invita a riformulare il nostro modus pensandi secondo criteri più autonomi, al fine di stimolarci ad usare appieno le nostre potenzialità intellettive, contenendo e controllando la nostra sfera emotiva. Dall'Homo sapiens all'Homo cogitans." -
Il problema del politico. Saggio su Hegel e Schmitt
"La civiltà occidentale, volenti o nolenti, è la civiltà globale: globali sono le sue massime creazioni della tecno-scienza, del capitalismo, del diritto e della politica. Tutto il mondo, certamente con diverse intensità, non può prescindere, restio o meno, poco conta, dal pensare secondo la prassi del diritto internazionale, dal ragionare nei termini di libertà ed eguaglianza, dall'impresa economica e dallo sviluppo tecnologico. In tale dominio questa civiltà si è compiuta, ha estrinsecato la massima potenzialità del suo ?ó?o?, ha consegnato al mondo la sua eredità, si è inserita in ogni forma culturale presente sul pianeta mutandola essenzialmente. Non ha alcun senso parlare di globalizzazione se non nei termini di una occidentalizzazione del globo - dall'Europa all'America e da qui al resto del mondo""""." -
Vita di guerra della guida ardita Giacomo Pesenti eroe dei ghiacci
"Vita di guerra"""" della guida ardita Giacomo Pesenti racconta, attraverso i diari del protagonista, le fasi della più incredibile battaglia alpina che si sia mai svolta. Il racconto è riferito agli avvenimenti dell'estate del 1917 sulla cima della Trafojer Eiswand, nei pressi dell'Ortles quando gli imperiali, con lo scavo di una galleria in ghiaccio lunga circa 1.400 metri, sorpresero gli Alpini sulla vetta. Il compito apparentemente impossibile della riconquista fu affidato dal maggiore Carlo Mazzoli alle guide ardite e ai reparti Alpini che vi riuscirono, compiendo leggendarie gesta di un alpinismo militare certamente irripetibile." -
Arditi di guerra
Recuperati questi preziosi scritti editi negli anni '30 e non più ripubblicati, si è voluto integrare il testo, con una aggiunta di notizie biografiche sul Colonnello Giuseppe Alberto Bassi, comunemente ritenuto il padre fondatore del Corpo degli Arditi. Abbiamo così un più vasto quadro sulla genesi delle Fiamme Nere cui si aggiungono una quantità di informazioni di carattere storico-militare, sulle armi in dotazione, sugli equipaggiamenti, sulla vita e sulle azioni belliche di un reparto ardito -
La Chiesa e il Convento di Santa Maria del Carmelo a Venezia
Questo libro affronta in modo approfondito e articolato diversi aspetti della chiesa e del convento di Santa Maria dei Carmini: la forma edilizia della chiesa, profondamente modificata nel tempo, l'analisi delle sue principali fasi di evoluzione fra il Trecento e il Seicento e l'individuazione dei modelli architettonici di riferimento che consentono di ricostruire le idee carmelitane sullo spazio sacro e sui suoi significati culturali e simbolici. I documenti d'archivio ove si leggono manifestazioni di devozione viste attraverso le testimonianze dei frati e delle confraternite e di personaggi significativi per i Carmini. La bellezza e il significato delle vesti liturgiche e originali del XVIII secolo conservate in chiesa. La documentazione epigrafica per la storia del complesso monumentale dei Carmini. Una lettura che aiuta a ricostruire i rapporti fra le istituzioni, la società veneziana e l'Ordine del Carmelo prima, la parrocchia poi. I manufatti destinati alla contemplazione-conservazione di reliquie e alla celebrazione liturgica come significativo esempio della maestria degli orafi veneziani tra il XVII e XIX secolo: urne, calici, pissidi e ostensori che ""illustrano"""" con grande efficacia il mistero della Passione e l'opera di santi e martiri, testimoni di Cristo."" -
Tracce della guerra alpina tra i ghiacci dell'Ortles e dell'Adamello
In questo libro, nella ricorrenza dei 100 anni dallo scoppio della Grande Guerra, vengono proposte, accanto ad una sommaria descrizione dei luoghi e degli avvenimenti bellici, le testimonianze fotografiche riferite ai vari ritrovamenti, consapevoli che le rapide trasformazioni del terreno glaciale e di alta montagna che intervengono coi mutamenti climatici, cancelleranno presto anche le ultime tracce di quella tragica guerra, per restituire alla natura dei monti l'antica verginale integrità. L'apparato fotografico è composto da 125 immagini a colori che raffigurano in grande formato reperti bellici, resti di baraccamenti, di postazioni belliche, ruderi di costruzioni e diverse altre ""tracce"""" della guerra alpina."" -
Beni mobili: la movimentazione delle opere d'arte
Questo libro è la storia di un viaggio dentro la movimentazione delle opere d'arte a partire dalle ragioni, dalle condizioni e dalla legislazione che la consente, per passare al sistema degli imballi e dei trasporti, per arrivare attraverso la lettura della materia delle opere alle modalità della loro descrizione, fino alla dotazione di un repertorio bibliografico per chi intenda documentarsi prima di partire. È un'esperienza nata dentro al museo perché è luogo della partenza e del ritorno, per i beni mobili e per noi che, consapevoli di un privilegio, ci lavoriamo. -
Domenico Capriolo
Domenico Capriolo (Venezia? 1494 - Treviso 1528) si forma presumibilmente a Venezia a contatto con l'opera di Palma il Vecchio, confrontandosi anche con alcuni aspetti della pittura giorgionesca. Dalla fine del 1517 è documentato a Treviso dove vive e lavora fino alla sua prematura morte. Nel suo percorso stilistico si avvicendano influssi dell'opera di Giovanni Antonio Pordenone e successivamente di Lorenzo Lotto. -
Eusebismo. Morale e diritto
Al di là dell'animalismo, dell'ambientalismo e dell'umanismo. Si può pensare una filosofia universale, che cerchi di sottrarsi ai vincoli dettati dalla prospettiva dell'individuo o del contesto che l'ha prodotta? Prima di costruire occorre decostruire, a partire dai presupposti culturali, sociali ed etici che rendono ciascuno figlio del proprio tempo e appartenente alla propria cultura, allargando gli orizzonti senza alcun limite preconcetto. Scopo dell'opera è analizzare le principali correnti di pensiero, specie di quelle comunemente considerate all'avanguardia, evidenziandone i limiti e le criticità che possono giustificarne il superamento, ma al tempo stesso raccogliendone i frutti migliori quali elementi di arricchimento. Eusebismo è una corrente di pensiero innovativa, sviluppata attorno al concetto di rispetto assoluto, incondizionato e indiscriminato, che si ispira alle filosofie classiche nel tentativo di riportare in auge il pensiero filosofico e il suo utilizzo quotidiano, o, perlomeno, favorirne il riavvicinamento alla società. Quali sono i principi che possono ispirare il pensiero e le azioni tanto nei confronti di se stessi che degli altri, e così verso i simili come con i più diversi da sé? L'esistenza del diritto è una necessità? Quali saranno le sfide delle società future? A questi e ad altri, analoghi, quesiti, l'autore cerca di fornire risposte concrete, tali da poter fornire strumenti di uso quotidiano per trasfondere i principi in azioni. -
Casa di Anna. Mille anni di storia e testimonianze
Alle soglie dell'anno Mille fosco si presenta l'orizzonte delle frontiere; da secoli ormai i poteri bizantini, longobardi e germanici si scontrano per assicurarsi ulteriori lembi di territorio italiano, il quale ora viene ripetutamente colpito da incursioni barbare devastatrici. Il giovanissimo e visionario Ottone III necessita di fides potenti per difendere e mantenere l'integrità del Sacro Romano Impero ed affida a Rambaldo II di Collalto alcune proprietà nella zona di Mestre, Parlan e Brendole. È l'anno 994 d.C. e da un atto strategico di natura politica, che sancisce l'unione indissolubile della famiglia comitale con l'area, ha inizio una storia che vede il susseguirsi di vicende documentate nel comparto oggi occupato dalla Casa di Anna. L'accurato spoglio dei documenti antichi custoditi presso l'Archivio di Stato di Venezia dipinge una realtà sfaccettata di tipo rurale, occupata dalle proprietà fondiarie delle Confraternite laiche e dei Monasteri. Le vite di eminenti famiglie veneziane, come i Sardi ed i Vendramin, si intrecciano con vitalità a quelle di semplici privati contadini e mercanti. Nel vortice della memoria storica chiare si delineano le dinamiche umane simili a quelle dei giorni nostri, in cui lasciti, affittanze e sopraffazioni -
Il gomitolo nella valigia. Mostra d'illustrazione di Giuseppe Gatto
Il catalogo si propone di restituire un'immagine complessiva, riletta dall'artista e interpretata da una voce critica, del lavoro svolto durante le attività presentate nell'ambito del progetto ""Evoluzioni creative. Corrispondenze tra musica, danza e teatro"""". L'iniziativa si è concretizzata in un intervento socio-culturale dove l'arte, è diventata strumento educativo per eccellenza dotato di una forza comunicativa diretta, in grado di raggiungere lo spirito e scuotere l'animo delle persone coinvolte. La sinergia creatasi tra comunità artistica e comunità locale ha reso possibile affrontare tematiche relative a coesione e inclusione sociale esplorandole attraverso chiavi di lettura differenti, tracciando/identificando un percorso multidisciplinare, incentrato sull'espressione artistico creativa come strumento di indagine, di formazione, di crescita personale e collettiva. Nel corso delle attività è stata incoraggiata una produzione individuale originale, senza tuttavia, trascurare l'aspetto corale, perseguendo lo specifico obiettivo di convogliare i singoli slanci creativi nella produzione di uno spettacolo partecipativo da restituire alla cittadinanza. Una co-creazione, esempio tangibile dei risultati che si possono raggiungere grazie alla collaborazione tra persone con sensibilità, capacità e competenze lavorative, artistico-creative tra loro molto eterogenee, ma complementari."" -
Il leone col gomitolo. Tra le righe di un incontro
Una giovane scrittrice viene ""assoldata"""" per scrivere il resoconto di una serie di incontri di un laboratorio teatrale che coinvolgerà un gruppo di ragazzi immigrati dal Kosovo e dall'Albania. Costretta a mettersi in disparte, ad ascoltare le voci dei corpi e le parole di una lingua sconosciuta, scoprirà a poco a poco cosa accade annotando tutto sul suo taccuino. E presto, uno dei ragazzi, incuriosito, le chiederà di raccogliere la propria storia. Inizia così una serie di appuntamenti al sabato in un bar. Davanti a un caffè, incontro dopo incontro, la storia di C. si snoda nel taccuino di F. e tra le pagine di questo libro."" -
Blu paonazzo. Furti, amori e crimini sotto le cupole del Santo al tempo di Donatello a Padova
Donatello arrivò a Padova, da Firenze, alla fine del 1443. Il doge di Venezia Francesco Foscari, il signore di Firenze Cosimo de' Medici, la famiglia di Erasmo da Narni, avevano richiesto il suo intervento per eseguire una tomba nella basilica di Sant'Antonio di Padova, destinata ad accogliere il corpo di Erasmo, capitano generale delle armate veneziane. Nella città, sottomessa a Venezia da circa quarant'anni, lo scontento della nobiltà contro la dominatrice lagunare serpeggiava e nella basilica di Sant'Antonio, divenuta luogo di frequentazione abituale per Donatello, un furto sacrilego scosse l'animo della comunità dei frati e dei padovani tutti, legatissimi a quella chiesa. Chiacchiere, sospetti, altri furti sacrileghi contribuirono a creare un clima di sospetti e ricatti, che coinvolsero anche Donatello. Solo nel 1453 la trama contorta trovò soluzione, ma a pagare un prezzo pesante non furono solo i colpevoli. -
Fonetica Solletica e i doni sonanti
Le nonne... chi può negarne la saggezza? Clarabella Fusilla è un'appassionata maestra d'inglese che, per insegnare ai suoi piccoli alunni la corretta pronuncia delle parole, si affida all'aiuto di alcune fate, trovate proprio grazie a un vecchio racconto di sua nonna. L'incontro con la fata Fonetica cambierà per sempre la vita di Clarabella e il suo modo d'insegnare. I suoi alunni, i simpatici bambini della classe I° C, scopriranno che anche cose difficili, come la fonetica internazionale, possono diventare semplici con l'aiuto della magia e del divertimento. Fonetica Solletica e i Doni Sonanti sono lezioni di inglese che diventano fiaba. È un racconto dedicato ai bambini... e agli adulti impegnati, accanto ai genitori, nel delicato compito della loro crescita: gli insegnanti.