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Nel museo
I racconti contenuti in questa raccolta sono dieci quadri, ispirati a fatti e personaggi della letteratura, dell'arte, della filosofia, o della storia, ma liberamente e personalmente ricreati, esposti in una galleria che è il libro stesso. Ciascun racconto vive di vita propria, come i quadri di Hartmann musicati da Musorgskij, ma tutti loro sono legati insieme da una promenade ideologica costituita dal rapporto tra Arte e Religione in trama e dal dissidio tra Individuo e Società in ordito. Ma, come il basso continuo di una musica barocca, l'accompagnamento che conduce il discorso d'insieme è rappresentato dal tema del potere. -
Le storie non volano
«In questo libro, così riconoscibile nello stile, Roberto Campagna va oltre ciò a cui ha abituato i suoi lettori e lentamente, quasi senza rendersene conto, si viene spinti dentro i colori più cupi dell'animo umano, in un continuo oscillare tra basso e alto, aridità dello spirito e poetica della vita. Le storie non volano è nella sostanza un romanzo esistenzialista, nel quale non è prevista redenzione per coloro che ne popolano le pagine. Le vite dei personaggi principali sembrano marchiate da un fato ineluttabile, pronto a stroncare sul nascere ogni velleità di riscatto o di fuga. I quattro amici seguiranno il destino che per loro è stato tracciato, vittime di una tragica catena di cause ed effetti, iniziata prima della loro nascita. Ognuno ha lo stigma del perdente e tali li si considererebbe, se l'autore, attraverso emozionanti flashback, non ce li mostrasse in tutta la loro purezza di angeli caduti. In Le storie non volano, per la prima volta, le parole, le frasi, le volute ripetizioni, che Roberto Campagna solitamente utilizza nei suoi scritti per costringere il lettore sul sentiero da lui mirabilmente tracciato, si trasformano in messaggio metalinguistico che travalica la nostra razionalità.» (Dalla Prefazione di Maurizio Valtieri) -
Ela ancora in cammino
Ela ancora in cammino è il terzo frammento dei momenti di vita di Elena Doni, protagonista dei libri di Bella Maro. Il tema principale del libro verte sulla fluidità affettiva, nella vita di coppia, attraverso le esperienze personali della protagonista nel tempo, e gli importanti confronti sociologici ma anche artistici che solitamente appartengono al mondo di Ela. Ela è una giovane donna affermata, quasi perfetta come le eroine dei fumetti, in cerca della bellezza e dell'amore vero. Per queste ragioni è disposta ad affrontare avventure e ostacoli, da cui uscire possibilmente vincente, anche in caso di sconfitta. Le contraddizioni della vita, infatti, e del suo determinato carattere sono alla base delle scelte e dei suoi cambiamenti. La ricerca della bellezza la caratterizza e si concretizza anche nel lavoro, che svolge con passione, insieme al suo socio e amico Luigi, in qualità di curatrice dell'agenzia d'arte di cui sono proprietari, e che fa di loro dei moderni antiquari. La vita pubblica e privata di Ela, talvolta, si incrocia con l'amicizia e l'amore, dando spazio alla nascita di relazioni intime, che arricchiscono la personalità non convenzionale della protagonista, sensuale e dominante, in continua trasformazione. Le sue avventure, questa volta, si snodano intorno al ritrovamento di alcuni gioielli, che la ricollegano ad una storia affettiva del passato. -
Un contrastato amore. La mia famiglia attraverso i secoli
Volgendo lo sguardo al passato si ha la sensazione di vedere annullati, dalla metamorfosi della società, tutte le tradizioni che ci legano agli anni trascorsi; questo significherebbe annullare tutti i ricordi personali vissuti dai nostri antenati; ma anche oscurare il passato, non riconoscere il patrimonio, i valori, il costume, le usanze, i sentimenti che ci legano al tempo trascorso; creerebbe una spaccatura fra generazioni, cessare di trasmettere ai giovani tanti insegnamenti di vita vissuta in particolari famiglie di consolidate tradizioni trasmesse da generazioni in generazioni, particolarmente per le tante famiglie del sud, che ereditavano principi e tradizioni di vita patriarcale, annullare un sentito rispetto verso i genitori i quali, con uno sguardo, facevano comprendere ai figli cosa era possibile fare, e anche verso la società che annulla alcuni valori. -
I colori del vento
Al contrario dei miei precedenti viaggi, questo non è solo abbastanza lungo nella perseveranza girovaga, ma senza dubbio, il meglio riuscito proprio grazie al percorso, in un certo senso ""iniziatico"""". Non è infatti un solo muoversi tra altri mondi e genti, ma all'unisono c'è una spinta interiore e una interiore lettura, che esula dal seguire regole e obblighi dalle diverse società mondiali determinate e da esse derivanti. È stato questo, e in un certo modo, nella quotidianità continua ad essere, un """"viaggio verso l'indefinito"""", che ha portato senza alcun premeditato programma né destinazione o meta, a spingermi dentro l'Anima di innumerevoli altre vite. Adrenalina, emozione, fascino, delusione... Umanità, dolcezza spiritualità, tragedia... Suoni, voci, rumori, musiche... Queste e altre emozioni, sono gli ingredienti delle avventure raccontate, che la spinta di un benefico vento a far da naturale guida, ha aiutato a darne e disegnarne l'appropriato colore."" -
Cristina
Uscito in volume nel 1908, Cristina appartiene all'ultima fase della narrativa di Matilde Serao, quella definita ""aristocratica"""". Cristina è una storia che inizia come tante ma termina con un finale a sorpresa. Nel racconto, ambientato in un paese della provincia napoletana, una giovane di buona famiglia viene corteggiata da uno squattrinato ragazzo del luogo, che però rifiuta. Così il giovane, assumendo gli atteggiamenti melodrammatici da amante infelice, si trasferisce a Napoli dove si avvicina all'attività politica e al giornalismo. Pur ripetendo alle amiche, e a sé stessa, di non nutrire alcun interesse per lui, la protagonista, attraverso alcuni gesti, lascia trapelare che il ragazzo non le era affatto indifferente. E anche se nel frattempo accetta la proposta di matrimonio di un ricco bottegaio del luogo che inizia ad amare «con un'affezione calma e sicura», Cristina dimostra di essere ancora interessata all'altro ragazzo seguendone le notizie sul giornale locale. E l'inatteso ritorno di lui stravolgerà tutti i piani stabiliti. Qui la scrittrice tratteggia con grandi capacità ritrattistiche la provincia napoletana a cavallo fra Ottocento e Novecento, e due interessantissimi personaggi: quello di una ragazza fin troppo corriva al volere della famiglia e quello di un giovanotto inquieto e affascinante."" -
Experience
Experience è un romanzo al femminile in cui le protagoniste si raccontano a cuore aperto. Erica lavora in una comunità terapeutica e riabilitativa dove ha conosciuto Maurizio, il suo compagno. La sua storia si intreccia con quelle di alcune donne che incontra sul posto di lavoro, storie che l'appassionano e le donano un'esperienza di vita preziosa. Eugenia, Emma, Eva: donne diverse con storie diverse che però rappresentano perfettamente, tutte insieme, ogni sfaccettatura di quel caleidoscopio con mille colori che è di fatto l'animo femminile. L'autrice non si lascia sfuggire niente quando racconta il percorso delle sue protagoniste permettendo al lettore di vivere l'altra faccia dell'amore, quella attraversata dall'oscurità dell'inconscio di ogni donna, a volte tormentata da indomabile passione altre da tragica rassegnazione. -
Il diario di Anne Rodway. Testo inglese a fronte
Pubblicato sulla rivista dickensiana «Household Words» nel 1856, ""Il diario di Anne Rodway"""" si distingue nel panorama della narrativa vittoriana perché Wilkie Collins presenta come protagonista la prima donna detective di un genere - la narrativa poliziesca - che avrebbe sempre più conquistato l'attenzione del pubblico. Questa crime story, strutturata come un diario, narra la vicenda di Anne Rodway che, per amore della sua più cara amica, morta in seguito all'aggressione violenta per mano di un bruto senza nome, si trasforma in una detective fredda e metodica alle prese con una Londra notturna e inquietante. Malgrado la polizia proceda all'archiviazione del caso come morte accidentale, la protagonista decide di svolgere la sua indagine sul campo convinta di poter scoprire il colpevole e di farlo condannare. Chi ha ucciso Mary Mallinson, la diciottenne cucitrice verso la quale la diarista nutre un affetto profondo? La risposta giungerà dal diario di Anne Rodway. Sensibile e generosa, la diarista è una donna controcorrente: il suo razionalismo e il suo impegno nella risoluzione del mistero non corrispondono affatto al ritratto femminile comunemente accettato dall'ortodossia ottocentesca."" -
Memorie dal coronavirus. Racconti dalla quarantena
Racconti di: Pino Blasone; Cristiano Maria Carta; Adriana Cavallo; Irene Calvo Crespo; Fabio Croce; Daniela Sabrina Crotti; Maria Alba Maiorana; Samantha Petrucci; Franco Piol. -
Quondam. Il tempo che non ritorna. Vol. 3
A Riccardo Riki non interessa la banale concorrenza dei premi letterari e la distinzione, posizione od opposizione tra gruppi artistici; a lui interessa soltanto l'orgoglio di raggiungere l'obiettivo contenuto in un'idea produttiva. La sua scrittura è un procedere lento, elaborato, fatto sempre di aggiunte e varianti fino allo sfinimento: distruttore e ricostruttore dei suoi lavori poetici che lo portano all'annullamento e alla riedizione di versi profondi nel loro significato ma semplici nella loro esposizione sintattica. Attualmente è impegnato su alcune future pubblicazioni che riprenderanno importanti lavori tra il poetico e il filosofico che ha scritto in età giovanile: sessantacinque anni di esperienza letteraria che rimarranno a disposizione degli studiosi del terzo millennio. -
Sguardo scarlatto
Sguardo scarlatto inchioda alla pagina il lettore e lo fa volare in liberi cieli per riportarlo poi alla carne e al corpo del quotidiano ed è questo che deve fare la vera poesia. L'autrice di questa silloge non fa troppe concessioni al lettore; certo, come tutti gli artisti, cerca complici. Teme il tempo, ma prova a leggerlo condividendo ogni più piccola annotazione. Le parole di questo libro - che è un vero e proprio poema - sono sensoriali, sono fotogrammi in bianco e nero. Raffaella Lanzetta racconta il mondo e la sua anima con una lingua che è appiglio e desiderio. -
Il valzer della strega
Il valzer della strega è una silloge fatta di lente modulazioni e di riprese, di ritocchi e chiose al vissuto, al veduto. È su questo che bisogna rintracciare il senso più vero della poesia di Ficola, sul vissuto e sul veduto, ma non leggere il vissuto come dato intimistico e non leggere il veduto come elemento esterno che condiziona la civiltà odierna. Il vissuto della poetessa si evidenzia con vivacità, è lievito visibile e palpitante. Gli argomenti appartengono a una partitura musicale di un repertorio contemporaneo e non sono trattati con quelle striature e quelle sfumature ornamentali ed esterne con cui molti autori si esprimono infossandosi in un dire trito e privo di mordente linguistico; qui c'è una perizia affinata prima sui classici dell'arte in generale, poi sulle nuove forme espressive dei grandi maestri contemporanei. In questa silloge la poetessa trova la sua pienezza espressiva e ribalta modulazioni e ritmi, sensi e percorsi, alla ricerca di sensi nuovi, di sorprese, di rilevazioni. -
Il giardino dei Grìgoli
Pubblicato a puntate sul «Corriere dei Piccoli» e poi in volume da Treves nel 1922, ""Il giardino dei Grìgoli"""" costituisce la miglior prova di Maria Messina nella sua letteratura per ragazzi. In questo racconto di ambientazione borghese la scrittrice dedica alla gioventù italiana del dopoguerra una riflessione sul primo conflitto mondiale. Costretti dalle circostanze ad abbandonare la Sicilia e la casa in cui sono cresciuti, i protagonisti Ninetta e Pepè intraprendono un viaggio avventuroso alla ricerca della cosiddetta """"zona di guerra"""". Il loro percorso, costellato dagli incontri con le nuove figure eroiche dell'epoca - dal soldato reduce dal fronte alla crocerossina - coincide con la scoperta della dolorosa immagine delle conseguenze dell'evento bellico. Un'esperienza che comporta la brusca fine dell'era della spensieratezza. Il romanzo è una testimonianza del richiamo al senso di unità nazionale che si estendeva a quel tempo anche ai più piccoli, instillando in loro i valori patriottici, attraverso l'educazione e la lettura. Grazie al suo stile moderno, alla colloquialità dei dialoghi e alla costruzione lineare della vicenda, l'autrice riesce nell'intento di arrivare ai suoi giovani lettori, invitati a interrogarsi sull'abbandono precoce e forzato del giardino della propria infanzia. Età di lettura: da 12 anni."" -
Casa Danesbury
Pubblicata a Londra nel 1860, Casa Danesbury, di cui si offre qui la prima traduzione italiana, è l'opera di esordio di Ellen Wood. Il romanzo, che si inscrive nel genere sociale vittoriano, mostra già elementi della scrittura sensazionale che più tardi caratterizzerà la prosa woodiana. Eastborough, sede dell'importante Ferriera Danesbury, ha l'apparenza di una tranquilla cittadina ma nasconde, appena dietro la facciata di borghese perbenismo, un intreccio di drammi relazionali, alcolismo e iniquità sociali. La realtà più oscura e problematica si annida proprio dietro l'angolo, negli attraenti ma ingannevoli gin palaces. Dopo la tragica scomparsa della prima moglie, John Danesbury convola a seconde nozze con Eliza St. George, convinto di perseguire il bene dei figli. La nuova Mrs Danesbury stravolge gli equilibri della casa, rendendola scenario di conflitti e scontri continui, in cui i rapporti familiari si complicano fino a deteriorarsi. I giovani eredi Danesbury vedono le loro relazioni intrecciarsi progressivamente alla piaga dell'alcolismo che ne affligge in qualche modo l'esistenza. L'idea di saga familiare suggerita dal titolo cede il passo al conflitto, destabilizzando il modello vittoriano della ""casa"""" come nucleo d'amore e della famiglia quale garanzia dell'ordine sociale. Narrando la storia di due generazioni, l'autrice incrocia i destini di padroni, amici e servitori e fa dell'inarrestabile avanzata del vizio la forza trainante del racconto. Casa Danesbury inaugura un progetto di rivalutazione dell'opera di Ellen Wood in Italia."" -
Nel labirinto
Pubblicato nel 1872 dalla già famosa Ellen Wood, ""Nel labirinto"""" riscuote un enorme successo di pubblico e viene ristampato più volte nei decenni successivi. Al centro della storia vi è la famiglia degli Andinnian, retta da una madre esigente e morbosamente legata al figlio maggiore, Adam. Il secondogenito, Karl, un giovane schietto e onesto, soffre della mancanza di attenzioni da parte di Mrs Andinnian, pur mostrandosi sempre affettuoso e disponibile verso i due congiunti. Al contrario del fratello, Adam è un uomo testardo e svogliato, ben adagiato sulla sua posizione di erede dei possedimenti di famiglia a Foxwood, cittadina tranquilla, quasi al limite della monotonia. Eppure Foxwood è destinata a diventare un luogo sensazionale nella seconda parte della narrazione - un luogo in cui si nasconde un segreto legato a un efferato omicidio che getterà ombra sulla vita dei due giovani. Emblema e fulcro del mistero è la cosiddetta casa del Labirinto, in grado di turbare, qualche anno più tardi, l'amore coniugale di Karl e Lucy. Dopo aver trovato un'iniziale felicità con la sua sposa, Karl è infatti sottoposto a varie pressioni che mettono a rischio la loro unione. Solo la pazienza e la devozione della donna riescono a salvaguardare, in qualche modo, il loro legame, nell'attesa che l'enigma oggetto della crisi venga risolto. Intessendo una trama densa di insidie e sperimentando con una efficace mescolanza di generi, la romanziera trascina il lettore in un mondo di verità taciute e in un crescendo emozionale che rischia di compromettere in modo irreversibile la felicità dei personaggi."" -
Estate artica
"Estate artica"""", di cui si offre qui la prima traduzione italiana, fu scritto nel 1911 e pubblicato postumo solo nel 1980. È un romanzo che rappresenta uno dei momenti più intellettualmente raffinati della produzione narrativa di E.M. Forster sul tema del desiderio e del progresso. Nella stazione di Basilea, una folla di passeggeri tenta di salire su un treno diretto in Italia. Qui Martin Whitby cade e rischia di venire ucciso dal convoglio. A salvarlo c'è il repentino intervento di un giovane militare, Clesant March. Nonostante il profondo abisso che li divide, Martin prova per lui un sentimento di gratitudine e al tempo stesso un'immediata quanto indicibile attrazione. Se in un primo momento il rapporto tra i due appare solo circostanziale, più tardi assumerà una sfumatura di ambiguità. Rientrato in Inghilterra, Martin viene inaspettatamente contattato dal giovane March per un'urgente richiesta di soccorso, che da lì a breve si scopre essere l'inizio di una tragedia. Il romanzo costituisce un terreno di esplorazione inedito per Forster. In piena sintonia con il programma estetico modernista, """"Estate artica"""" vuole infine mettere in discussione l'essenza stessa del codice cavalleresco, ancora in voga all'inizio del ventesimo secolo. Qui, con il lirismo che lo contraddistingue, l'autore dissemina tra le pagine messaggi inequivocabili e intense riflessioni sulle forti contraddizioni della sua epoca." -
L' invenzione della luna. 1969-1979
"L'invenzione della Luna. 1969-1979"""" racconta la storia di una giovane coppia di sposi che dalla Basilicata e dall'Abruzzo si ritrovano a metter su famiglia nella Roma degli anni Cinquanta del secolo scorso, integrandosi con fatica nella vita della capitale. Il romanzo si dipana attraverso lo sguardo e le esperienze di Stella, la figlia più grande, appassionata di astronomia. Ed è proprio dall'atterraggio dell'uomo sulla Luna, il 20 luglio del 1969, che prende il via la narrazione che vede procedere in parallelo la storia di Stella e della sua famiglia e i principali eventi dei travagliati anni Settanta, in un costante intreccio di vita personale e di vicende storiche e politiche." -
Oltre l'autostima
"Oltre l'autostima"""" è la raccolta di molteplici esperienze che nascono dall'analisi di centinaia di ore di coaching condotte con tante persone, un lavoro che è stavo via via analizzato, strutturato, elencato in statistiche, le quali hanno mostrato che l'analisi transazionale, l'analisi comportamentale, crea benefici nel 97% dei soggetti che l'hanno conosciuta e successivamente applicata." -
Sogno d'amore. Ossessioni medianiche
Tra le concubine di un Harem maestoso, in un deserto senza tempo, la notte si manifesta la presenza di una donna che esce da un dipinto che la raffigura. È la preferita di un Sultano del passato che da secoli campeggia in uno dei grandi saloni del palazzo imperiale. Appare e scompare nella notte e sconvolge i sogni di tutte le ragazze presenti in quella prigione dorata che concede loro lusso e benessere, ma non la libertà. Ma Havè-Gyhak non è solamente frutto della fantasia di tutti coloro che albergano il Palazzo del Sultano: è un personaggio realmente esistito che non riesce a staccarsi dalla vita terrena e impersona nel suo lungo percorso mentale innumerevoli ruoli e vive un'infinità di avventure. E il suo compagno di viaggio è proprio il Sultano, Haighenè-Surh, perdutamente innamorato di Lei. I piani temporali e gli spazi narrativi si sovrappongono continuamente e solo il colpo di scena finale rivelerà al lettore l'intricata vicenda... -
La fattoria degli animali. Racconti bestiali
Racconti di: Stefano Benaglia; Pino Blasone; Cristiano Maria Carta; Adriana Cavallo; Irene Calvo Crespo; Fabio Croce; Cinzia Di Tosto; Gisella Porli; Maria Alba Maiorana; Samantha Petrucci; Franco Piol; Ida Verrei.