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Margherita Hack
Per almeno quattro decenni volto e voce della scienza italiana, Margherita Hack è stata tra i personaggi più popolari della comunità scientifica. Scienziata militante, non solo ha contribuito alla costruzione di una nuova visione dell'universo e ha trasformato l'Osservatorio astronomico di Trieste in un centro di valore internazionale, ma si è impegnata per la diffusione delle nuove scoperte e delle conoscenze scientifiche, convinta del loro essere fonte di progresso intellettuale e civile per tutti. Si è dedicata con passione e con tenacia alla lotta per i diritti delle donne, alla politica, alla difesa degli animali e dell'ambiente. Ha saputo leggere l'Italia a ogni livello senza pedanteria accademica, ma con lucidità, coerenza e ironia. È riuscita nel grande compito di 'umanizzare' la scienza. Ammiratore e amico di Margherita Hack, Pietro Greco racconta la vita di questa grande donna, presentando in un intreccio inestricabile il percorso della scienziata e quello dell'astronomia. -
La letteratura coreana
Impostasi all'attenzione mondiale solo recentemente grazie a fenomeni di massa come il K-pop e la cinematografia, la Corea è tuttavia un paese d'antica cultura e civiltà che, pur avendo spesso vissuto all'ombra di due ingombranti vicini come la Cina e il Giappone, ha saputo conservare la propria identità, adattando al gusto locale modelli stranieri o addirittura plasmando nuove realtà intellettuali. La civiltà giapponese, ben più ammirata e studiata, si formò anche grazie al contributo della Corea, capace di influenzare fortemente (se non addirittura di creare), agli albori della storia, le premesse e le basi di quello che sarebbe poi stato il percorso culturale nipponico. La letteratura coreana, sebbene fortemente mutilata a causa dei tanti luttuosi eventi sofferti dal paese nel corso della sua tormentata storia, rappresenta oggi un patrimonio culturale unico e immenso, capace di abbracciare quasi due millenni di storia e certamente degno di figurare tra le grandi eredità letterarie del mondo. Questo volume ne rappresenta un vivace profilo, disegnato non solo per lo studente di orientalistica, ma anche per ogni comune lettore che volesse, per un momento, posare lo sguardo su un tesoro di versi e prose ancora scarsamente conosciuto. -
La preservazione della fertilità. Concepire dopo la malattia
Gli esperti di medicina della riproduzione ritengono che una delle maggiori conquiste degli ultimi anni sia rappresentata dalla preservazione della fertilità. Due fattori hanno favorito lo sviluppo di questa nuova scienza: da un lato la sempre crescente percentuale di sopravvivenza alle malattie neoplastiche garantita dalle terapie oncologiche di ultima generazione; dall'altro il perfezionamento delle tecniche di criobiologia specie nel campo della vitrificazione ovocitaria, embrionaria e tissutale. Queste ultime possibilità hanno spinto i ricercatori a utilizzare le metodiche di preservazione della fertilità anche al di là delle indicazioni strettamente oncologiche, ad esempio in caso di insufficienza ovarica precoce o di malattie immunologiche, e anche in donne che decidono di posporre il momento della gravidanza per motivi legati al lavoro, alla situazione economica o per ragioni personali (social freezing). Le nuove frontiere procreative implicano, però, riflessioni di carattere bioetico e sociale. Premessa di Dror Meirow. Prefazione di Carlo Flamigni. -
Il sogno della farfalla (2014). Vol. 1
Questo numero raccoglie i contributi di: Annelore Homberg, Anna Pompili, Domenico Fargnoli, Eva Gebhardt, Paolo Fiori Nastro, Frank Homberg, Clara Pistolesi. -
Il sogno della farfalla (2014). Vol. 2
Questo numero raccoglie i contributi di: Carlo Anzilotti, Cecilia Di Agostino, Elena Scacco, Fabio Della Pergola, Liliana Todini, Alberto Lattanzi, Andrea Cantini, Claudia Dario, Alice Masillo, Valentino Righetti, Paolo Fiori Nastro. -
Il sogno della farfalla (2014). Vol. 3
Questo numero raccoglie i contributi di: Eleonora Grassi, Alberto Forte, Enrica Salvador, Claudia Battaglia, Viviana Censi, Valentina Mancini, Ilka Struck. -
Il sogno della farfalla (2014). Vol. 4
Il rapporto medico-paziente in psichiatria e psicoterapia. La reazione del terapeuta al paziente nell'approccio sistemico-relazionale. Silvia Solaroli, Luana Testa. La reazione del terapeuta al paziente nell'approccio cognitivo-comportamentale. Giorgia Bilardi, Luana Testa. La trattabilità del paziente con aspetti antisociali nell'area di intervento della doppia diagnosi Emanuela Atzori, Federica Di Stefano, Manuel Petrucci, Roberto Zucchini. La patologia mentale in carcere. Note sulla diagnosi, la terapia e la cura nell'istituzione penitenziaria. Massimo Ponti, Alessandra Carlotto. -
I consultori in Italia
I consultori familiari, novità di rilievo nel panorama delle istituzioni sanitarie concepite negli anni Settanta, rischiano oggi di perdere il loro carattere peculiare di intervento socio-sanitario e di essere omologati alle tradizionali strutture di specialistica ambulatoriale, se non addirittura trasformati in agenzie ideologiche immaginate per aggredire la legge 194. Ripercorrendo la storia e l'evoluzione di questi servizi, l'autore fa un bilancio del loro operato e mette in evidenza quanto siano stati fondamentali per la promozione di una cultura laica sui problemi delle donne e delle coppie, e quindi per l'emergenza di temi quali il controllo della fertilità, le pari opportunità, la maternità libera e consapevole, la contraccezione, l'aborto. Nati sulla scia di ""parole d'ordine"""" come accoglienza, multidisciplinarità, libertà di scelta, informazione, e crocevia tra istituzioni e mondo del volontariato, i consultori meritano di essere riscoperti nel loro valore autentico e rilanciati in quanto una delle esperienze migliori del nostro sistema sanitario."" -
Le pillole della felicità. Dal Miltown al Prozac
Seguendo il filo narrativo della nascita e dell'affermarsi degli psicofarmaci - dal Miltown negli anni Cinquanta al Valium negli anni Settanta al Prozac negli anni Novanta - David Herzberg ricostruisce in questo libro un quadro ricco e avvincente di un momento importante della storia culturale americana (e poi, con leggera dilazione nel tempo, europea), incentrato sulla ricerca della felicità nelle fasce sociali medio-alte. Il dipanarsi di questa storia vede balzare in primo piano di volta in volta il processo di commercializzazione della medicina nel clima consumistico dell'immediato dopoguerra; il ruolo di industrie farmaceutiche e pubblicitari nella trasformazione dei medicinali in semplici beni di consumo; lo sviluppo della cura fai-da-te; la difficile distinzione tra psicofarmaci (per le persone ""dabbene"""") e droghe (per le classi disagiate) da parte dei crociati della guerra antidroga; le drammatiche campagne delle femministe contro i pericoli di dipendenza dal Valium; le mirabolanti promesse lanciate dalle nuove neuroscienze non solo di debellare la depressione ma anche di permettere a ciascuno la costruzione di una personalità a piacere. Prefazione di Paolo Migone."" -
Le gambe della sinistra
Cosa significa essere di sinistra? Se lo chiedeva Bobbio nel 1994 e la domanda è ancora attuale. A chi afferma che dopo il crollo del Muro di Berlino e degli Stati-nazione sono svanite le distinzioni fra destra e sinistra, questo libro replica che la linea di demarcazione è invece netta e necessaria per la vita stessa della democrazia. Uguaglianza e libertà sono le gambe su cui rimettere in piedi l'identità di una sinistra che ha smarrito il proprio senso: non più due ideali inconciliabili, ma essenziali l'uno all'altro per superare gli errori di un comunismo che ha dimenticato la libertà e di un liberismo che dimentica, oggi più che mai, l'uguaglianza. Partendo dal dibattito tra Fabrizio Barca e Luciano Canfora organizzato dall'Associazione nazionale Riccardo Lombardi e dal Circolo dei lettori di Torino nell'ottobre del 2013, la ricerca proposta dall'autrice prosegue con una serie di interviste che coinvolgono, oltre allo stesso Canfora, sei autori contemporanei: Amalia Signorelli, Lorenza Carlassare, Nadia Urbinati, Michele Ciliberto, Ernesto Longobardi e Massimo Fagioli. -
Italia e Cina
Riproposto a diciotto anni dalla sua prima uscita, il volume ripercorre le tappe salienti della storia delle relazioni fra Italia e Cina, presentando alcune delle personalità più rappresentative nello scambio di idee e di cultura tra i due paesi. L'arco di tempo abbracciato dalla trattazione va dall'antica Roma alla caduta dell'impero cinese nel 1911, un lungo periodo durante il quale le reciproche conoscenze dei due popoli furono condizionate da miti e pregiudizi, che si andarono attenuando solo quando le due civiltà, occidentale e cinese, entrarono effettivamente in contatto e intensificarono i loro rapporti. Per primi gli italiani manifestarono curiosità per le regioni dell'Estremo Oriente e si spinsero, via terra e poi via mare, a esplorare quei territori, anche con l'obiettivo di diffondere la religione cristiana e la cultura che in Occidente ne aveva accompagnato lo sviluppo. I cinesi, invece, non avendo mai desiderato allontanarsi troppo dai confini imperiali e dalla propria area d'influenza culturale, si interessarono e si aprirono all'Occidente solo nel XIX secolo. Nel corso della ricostruzione storica, gli autori dedicano ampio spazio alle fonti e alle testimonianze dirette, proponendo numerose citazioni di testi, in particolare cinesi, che aiutano a comprendere meglio gli effetti dell'incontro tra due realtà così lontane e diverse. -
Quale crescita? La teoria economica alla prova della crisi
Per superare la grave crisi economica in atto nei paesi avanzati, tutti invocano la crescita. Eppure negli ultimi decenni essa si è legata a squilibri crescenti e di diversa natura: una distribuzione del reddito sempre più disuguale, l'alterazione degli equilibri ambientali, la perdita del legame tra aumento del Pil e qualità della vita. Sono molti gli elementi che chiamano dunque a una riflessione su quale crescita debba essere cercata, superando l'idea che non sia necessario qualificarla e che i danni da essa provocati, quando non pensata in modo armonico con il sistema in cui si inserisce, siano inevitabili e da affrontare separatamente. Il volume intreccia questioni centrali per il dibattito teorico, come la natura dei bisogni e la loro distinzione dalle esigenze, il tempo libero, la moneta, il ruolo degli economisti, con i temi dello sviluppo storico e dell'impegno politico. La composizione dei saggi proposti mostra la possibilità e l'assoluta necessità di superare le barriere della specializzazione disciplinare per impostare una ricerca attorno a problematiche del tutto nuove nella storia dell'uomo. Gli autori: Hervé Baron, Stefano Bartolini, Nicolò Bellanca, Claudio Gnesutta, Ernesto Longobardi, Vincenzo Patrizii, Anna Pettini, Andrea Ventura. -
Sviluppo sostenibile e Cina. Le sfide sociali e ambientali nel XXI secolo
La Cina sta avanzando lungo un percorso minato. Con la crescita sregolata della ricchezza e senza una bussola che orienti lo sviluppo, la via imboccata dal paese è, secondo il parere di molli esperti, quella del non ritorno. I dati relativi al degrado ambientale nelle sue molteplici manifestazioni e le tensioni sociali che vi sono collegate parlano di numerosi fronti di emergenza aperti, tanto gravi, quanto complessi da risolvere. E molti di questi fronti si intrecciano con il concetto di sostenibilità, entrato ormai stabilmente a far parte dell'agenda politica di Pechino. L'obiettivo di questo volume è individuare e sciogliere i nodi di una situazione che vede spesso contrapposti Cina e sviluppo sostenibile, quasi si trattasse di due realtà inconciliabili, e lo persegue disvelando le interrelazioni esistenti a diversi livelli del dibattito sulla Cina contemporanea e riconducendole. in maniera chiara e lineare, al comune denominatore del percorso avviato da Pechino in una direzione maggiormente sostenibile. I saggi in esso raccolti rappresentano un compendio per gli operatori economici in terra di Cina e una fonte informativa sia per il pubblico che vuole conoscere aspetti meno dibattuti della realtà cinese, sia per quanti si interessano dei temi della sostenibilità tout court. -
Sul corno del rinoceronte
Meriem è morta. Mary è atterrata a Tunisi per partecipare al funerale. È sconvolta e disorientata, ma sa che per raggiungere Kairouan, la città natale dell'amica, deve prendere un taxi. Così, sale sul primo che trova. Il tassista Hedi diventa per lei una sorta di Virgilio: con lui Mary attraversa un paese in equilibrio precario tra festa e rivoluzione, speranze e proteste, nel pieno degli sconvolgimenti politici successivi alla liberazione dalla dittatura. Durante il viaggio, irrompono nel presente i ricordi di Mary, momenti della vita a Roma con Meriem e della vacanza a Kairouan dove si è innamorata di Faruk... Rivelandosi gradualmente a se stessa, Mary prenderà coscienza dei propri limiti e attuerà la sua personale rivoluzione. Con questa road novel dal finale a sorpresa, l'autrice racconta l'amicizia fra due donne che cercano e trovano, ognuna a suo modo, la propria identità e la propria affettività, facendo emergere aspetti insoliti di due culture diverse. -
Sotto questo cielo
San Alfonso, sconosciuta cittadina di provincia, delimitata ai suoi estremi da una prigione e un orfanotrofio. Bautista Pissano, un anarchico condannato a vent'anni di galera perché coinvolto in un attentato all'ambasciata degli Stati Uniti. La bella Sonia Reus, un'orfana che idealizza una storia d'amore estiva precludendosi di vivere le possibilità che il presente le offre. Questi gli elementi della storia di ""Sotto questo cielo"""", romanzo ambientato nell'Argentina della prima metà del Novecento, che vede due diverse personalità maturare la stessa voglia di riscatto, fatalmente incontrarsi e cambiare le proprie sorti. Sylvia Iparraguirre ci regala una storia d'amore tra due esseri solitari che, finalmente consapevoli di se stessi e decisi ad affrontare la vita, troveranno il proprio posto nel mondo."" -
La scienza e l'Europa. Dalle origini al XIII secolo
Pochi lo ammettono. Ma l'Europa è l'ultimo dei continenti connessi a scoprire la scienza. Quando nell'anno 1202 scrive il Liber abaci, il pisano Leonardo Fibonacci non porta nel piccolo continente solo i numeri arabi e la numerazione posizionale indiana - vale a dire il moderno sistema di calcolo -, ma propone nuova conoscenza matematica. Prima di lui in Europa non lo aveva fatto nessuno. Eppure la scienza era nata da almeno millecinquecento anni, nel mondo ellenico. Si era diffusa in Cina e in India. Era stata ripresa e sviluppata dall'Islam. Ma fino a quando Fibonacci non scrive il suo Liber abaci nessuno nelle terre europee aveva mai prodotto nuovo sapere scientifico. Perché? L'incontro con la scienza, seppure giunta in ritardo nell'estremità più occidentale dell'Eurasia, ha effetti dirompenti: aiuta l'Europa a nascere e a consolidare progressivamente la sua identità. Cosa succede, però, durante la grande crisi del Trecento? Questo volume, primo di una trilogia, ripercorre la storia del continente europeo dalle origini al XIII secolo mostrando come la scienza abbia giocato il ruolo di collante culturale nell'Europa nascente. -
Interpretazione della schizofrenia
"Che cos'è la schizofrenia? Come può essere riconosciuta, interpretata e trattata?"""". Così si apre il volume di Silvano Arieti """"Interpretazione della schizofrenia"""", considerato un classico della psicopatologia. L'autore, uno dei principali studiosi della schizofrenia, offre una dettagliata descrizione degli aspetti cognitivi, volitivi e comportamentali del paziente schizofrenico, in cui """"non sussiste nessuna prova incontrovertibile di compromissione corporea"""". Pur restando nell'ambito degli assunti della psicoanalisi e della fenomenologia, Arieti conduce uno studio accurato sul pensiero magico e sul tema controverso della creatività, e tenta di indagare le modalità di formazione dei diversi sintomi. Preziosa è la descrizione di casi clinici attraverso cui il lettore viene accompagnato nell'esame di tutte le forme della malattia. Questa nuova edizione, rivolta ai clinici e a chiunque voglia approfondire il tema della malattia mentale, si oppone a quella psichiatria che nel tempo ha smantellato, in nome dell'oggettivabilità, lo studio psicopatologico della malattia mentale e la diagnosi di schizofrenia, rendendola """"una definizione insoddisfacente, formata da un elenco dei caratteri più comuni di questo disturbo"""". Premessa di Pier Francesco Galli." -
Gramsci nel cieco carcere degli eretici
Prevista dall'8 febbraio 1929 nel piano di lavoro dei ""Quaderni del carcere"""", la """"nota dantesca"""" sul Canto degli eretici è una chiave di accesso preziosa alla vicenda umana, intellettuale e politica di Antonio Gramsci. Caso unico attestato durante la detenzione, grazie alla complicata rete epistolare che attraverso Tatiana Schucht e Piero Sraffa arriva fino a Mosca, la lunga stesura è attentamente seguita e personalmente commentata da Togliatti. Promettente filologo ai tempi dell'università, Gramsci mette in discussione, fino a capovolgerla, l'estetizzante interpretazione di Benedetto Croce, il """"papa laico"""" che, scindendo struttura e poesia, attività intellettuale e vita, sempre più si rivela un """"leader del revisionismo"""". La nota è un modello nuovo di critica letteraria: affetti privati, passione politica, ricerca teorica e lotta culturale sono fusi nella scrittura in una straordinaria praxis che, mentre la solitudine carceraria si accentua, si fa sempre più universale. Se è vero, come Bobbio scrive, che """"non vi può essere ortodossia che all'inizio non sia essa stessa critica"""" e che """"l'ortodossia marxista è per ciò stesso, come tutte le ortodossie, una eresia"""", rileggere Gramsci, l'autore italiano più tradotto nel mondo insieme a Machiavelli, si rivela un fecondo esercizio di laicità. Nella grave crisi della sinistra, è necessario ripartire da qui per trovare la strada di un nuovo umanesimo."" -
Cronaca di un affetto
Sette giorni che raccontano una storia. La storia di tre generazioni di donne: nonna, madre e figlia. Tre vite che si intrecciano, momenti che si richiamano gli uni con gli altri, passato e presente che convivono e accadono contemporaneamente. Le voci di queste donne gridano vita: le udiamo, bambine, strillare disperate; adolescenti, sussurrare parole d'amore; adulte, imprecare contro le bombe distruttrici sulla Germania nazista, cantare nenie che accompagnano il sonno e fanno dimenticare che la guerra ha portato via l'essenziale (il cibo, la casa, i padri). Nelle pagine scritte da Annette Pehnt, i piani temporali si sovrappongono e le voci delle protagoniste si riuniscono. Eppure, ciò che tra di loro si avverte è la distanza scandita da un assordante silenzio. Ciascuna è nascosta, arroccata dietro la propria incapacità di comunicare per davvero, di esprimere sentimenti, di parlare di sé con onestà. Così, nella malinconica danza degli addii, i segreti di famiglia se ne andranno e a restare sarà solo la ""Cronaca di un affetto""""."" -
Lise Meitner
Lise Meitner amava la fisica al punto da non riuscire a immaginare la sua vita senza. Terza di otto figli, ebrea, studentessa volenterosa sin dalla tenera età, Lise manifesta da subito interesse per la matematica e la fisica, che coltiva da sola, a casa. Nella liberale Vienna di fine Ottocento, infatti, le porte di molte delle scuole superiori sono chiuse per le donne e quelle dell'università del tutto sbarrate. Malgrado ciò Lise Meitner riesce a farsi strada, e diventa una delle poche donne a conseguire un dottorato in Scienze presso l'Università di Vienna e la prima in assoluto ad avere una posizione presso la Facoltà di Fisica dell'Università di Berlino. Costretta a scappare dalla capitale del Reich dopo l'annessione dell'Austria alla Germania nel 1938, nonostante ben dodici candidature non ottiene mai il premio Nobel, neanche dopo la scoperta della fissione nucleare. Con uno stile romanzato, ma strettamente ancorato ai fatti storici, Pietro Greco tratteggia l'affascinante profilo di una donna che ha dato un contributo fondamentale alla conoscenza del nucleo atomico e ha aperto una breccia nel muro della discriminazione femminile nell'ambito delle scienze.