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Moving boxes
"Ho novanta secondi. Devo seguire la procedura e tenere il ritmo. I pensieri dopo"""". Alberto è un brillante specializzando in chirurgia impegnato nel suo primo intervento. L'operazione viene eseguita con successo, eppure nella notte le condizioni del paziente precipitano. Non si sa cosa sia accaduto, ma il vero problema, secondo Alberto, è che nessuno sembra chiederselo. Messo davanti alla fallibilità del metodo clinico, intraprende così un viaggio nel lato oscuro della medicina che lo porta a Boston, a cercare nei laboratori di ingegneria elettronica le risposte che non trova tra le corsie dell'ospedale. Il suo obiettivo diventa sviluppare un sistema informatico avanzato, più accurato e affidabile degli stessi medici nel formulare diagnosi e stabilire terapie. La medicina sta per essere rivoluzionata? Con una scrittura viva e ironica, Zaccagnini conduce il lettore attraverso la presa di coscienza del protagonista, indagando i limiti dell'intelligenza umana e artificiale, e le possibilità che le nuove tecnologie offrono all'antica scienza di Ippocrate." -
Diritti traditi. La Legge 40 cambiata dai cittadini
La legge 40 del 2004 in materia di procreazione medicalmente assistita può essere considerata il simbolo della difficoltà nel nostro paese di affrontare in modo adeguato temi e questioni che incidono sulla salute, sull'esistenza delle persone e sui loro progetti di vita, nonché sul rapporto con la medicina e l'evoluzione scientifica. Ci sono voluti dieci anni per ristabilire un giusto equilibrio dei diritti e degli interessi coinvolti e tutelati dalla nostra Carta costituzionale, come il diritto alla salute e il diritto di autodeterminazione, l'autonomia e la responsabilità del medico, la laicità e il pluralismo che sempre devono essere garantiti dal legislatore. Ciò è stato possibile grazie alla tenacia e al coraggio di una pluralità di soggetti, tra cui coppie infertili, associazioni di pazienti, avvocati, giuristi, medici, biologi, sociologi e scienziati. In questo volume le autrici hanno scelto di raccontare il lungo e articolato percorso che è stato necessario per arrivare alla modifica della legge 40, arricchendolo con le testimonianze dirette dei soggetti coinvolti e i testi delle sentenze della Corte costituzionale. -
La perdita della tristezza. Come la psichiatria ha trasformato la tristezza in depressione
È ancora possibile oggi vivere un periodo di tristezza provocata da un grave lutto o da una pesante delusione amorosa senza ritrovarsi immediatamente inquadrati in una diagnosi di depressione, con conseguente intervento di uno specialista e di una terapia farmacologica? La normale tristezza può dunque rimanere distinta dalla depressione? Il drastico cambiamento diagnostico degli ultimi decenni, che sembrava dover fornire alla psichiatria criteri oggettivi di valutazione, ha avuto l'effetto collaterale di qualificare casi di naturale tristezza, dovuta a situazioni di vita, come patologici stati d'animo, con inevitabili errori di medicalizzazione. In questo libro Horwitz e Wakefield inseriscono la tristezza in un quadro evolutivo, illustrando la crisi della cultura attuale che ha comportato il quasi totale disconoscimento di un sentimento umano e la dispensa a piene mani di qualificazione di patologia psichiatrica, la quale a sua volta non viene adeguatamente trattata. Ciò ha fatto della nostra epoca un'autentica ""era della depressione"""". Premessa di Mario Maj."" -
Il sogno della farfalla (2015). Vol. 2
Questo numero raccoglie i contributi di: Annelore Homberg, Niccolò Trevisan, Alessio Ciampà, Assunta Amendola, Martina Brandizzi, Claudia Dario, Alice Masillo, Elena Monducci, Valentino Righetti, Riccardo Saba, Ludovica Telesforo, Paolo Fiori Nastro. -
Il sogno della farfalla (2015). Vol. 3
In questo numero de ""Il sogno della farfalla"""" sono presenti contributi di: Paolo Fiori Nastro, Maria Gabriella Gatti, Asmus Finzen, Irene Calesini."" -
Il sogno della farfalla (2015). Vol. 4
Introduzione. La teoria della nascita nella cura delle psicosi: un confronto internazionale - 9th International Conference on Early Psychosis - To the New Horizon. Tokyo, 17th-19th November 2014 - 19th International Congress of the International Society for Psychological and Social Approaches to Psychosis (ISPS) - From DNA to Neighborhood: Relationship and Experience in Psychosis. An International Dialogue New York, 18-22 March 2015 - Recensioni, note e commenti -
Insegnare a chi non vuole imparare
"Bello, come un film del neorealismo. Un libro fatto di vera scuola quotidiana, quando a farla sono due insegnanti colti, preparati, politicamente avvertiti. Quasi un romanzo epistolare, di viaggio e di memoria, con più piani di lettura. Un viaggio lungo un anno, che come un gomitolo si dipana tra difficoltà, dubbi, intuizioni, speranze e soprattutto, sempre, la voglia di essere consapevoli del proprio mestiere, la voglia di misurarsi, sempre, con la prospettiva del 'non uno di meno', anche perché 'l'uno di meno non è un numero ma un nome e cognome'. Lettera dopo lettera si ricostruisce il puzzle dello stare a scuola, con quel clima particolare che solo chi sta in aula conosce bene: sentirsi 'al fronte', nella necessità e nell'urgenza continua di prendere decisioni 'giuste' - e con il dubbio che lo siano davvero. Nascono così, dalla lettura del libro, i fili e i nodi dell'insegnare oggi"""". (Vittorio Cogliati Dezza). Prefazione di Pietro Lucisano." -
Ernesto De Martino: teoria antropologica e metodologia della ricerca
Ernesto de Martino è stato il maggior antropologo italiano del XX secolo. A cinquant'anni dalla sua morte, il suo lascito intellettuale e scientifico attende di essere ulteriormente esplorato in tutta la sua ricchezza. E questa l'ipotesi fondante del presente lavoro. Partendo da quell'umanesimo etnologico che De Martino indica come possibile meta di una rinnovata antropologia, l'autrice evidenzia i problemi specificamente antropologici del demartiniano ethos del trascendimento (naturalismo e storicismo; la presenza di coloro che, come i contadini lucani, stanno nella storia ""senza sapere di starci""""; l'etnocentrismo critico); discute alcuni postulati fondamentali della teoria antropologica demartiniana (l'origine e destinazione integralmente umana dei beni culturali e il significato umano degli accadimenti); riflette sulla crisi della presenza, forse il più complesso e il più significativo dei costrutti concettuali demartiniani; esamina, infine, la metodologia della ricerca sul campo di De Martino, costruita sulle due coppie concettuali di problema e documento e di équipe e spedizione. In questi tempi rinunciatari di cinismo, di paura, di ripiegamento narcisistico su un io cui si chiede di sostituire il mondo, l'""""eroica"""" impresa di De Martino di coniugare impegno scientifico, scelta morale e militanza politica ha tutto il potenziale dell'attualità alternativa."" -
Camille Claudel
In un contesto straordinario e contraddittorio come quello tra Ottocento e Novecento dove ""normali"""" difficoltà intralciavano la realizzazione dell'identità femminile, Camille Claudel riuscì ad affermarsi ritagliando uno spazio d'azione inedito e non piccolo all'arte e alle donne. Questa biografia ripercorre la vicenda della scultrice soffermandosi con sguardo critico sugli anni della sua stagione creativa, alla luce di alcuni snodi esistenziali che la influenzarono fortemente: il problematico rapporto con la famiglia, in cui s'intrecciarono istanze culturali e complessità patologiche; la storia d'amore e odio con lo scultore Rodin, egocentrico e geniale; il legame con il fratello Paul, esponente di rilievo di un cattolicesimo intransigente allora assai attivo in Francia; la malattia mentale e l'internamento in manicomio, che forse ostacolarono la completa maturazione del suo percorso artistico. L'autrice, con dovizia di particolari e argomentazioni, vuole dar conto dell'unicità di Camille Claudel, aprendo spiragli di ulteriore comprensione su una figura complessa il cui ruolo, nella Francia della Belle Epoque, merita di essere meglio precisato."" -
La letteratura giapponese
La letteratura giapponese di Marcello Muccioli, apparsa nel 1969, può essere a buon diritto considerata la prima, esauriente storia della letteratura giapponese pubblicata in Italia da uno specialista della materia. Lo studio mette a fuoco con straordinaria ricchezza di informazioni il percorso della prosa, della poesia e del teatro giapponesi dalle origini fino al XIX secolo e presenta a grandi linee la fase successiva all'apertura del paese all'Occidente. È stato per decenni un valido punto di riferimento per chiunque volesse seguire il cammino della letteratura giapponese attraverso i secoli, e ha mantenuto inalterati, nonostante il passare degli anni e l'inevitabile rinnovamento del panorama culturale, i punti fermi che ne costituivano il carattere principale: la lucidità di analisi, i puntuali riferimenti, indispensabili per collocare l'evoluzione letteraria all'interno di una cornice storica, l'abbondanza delle citazioni, tutte tradotte di prima mano dall'originale. Grazie a questi elementi l'opera di Muccioli ha ancora oggi un profondo significato culturale, non solo come testimonianza di un lavoro pionieristico sul quale si è formata più di una generazione di studiosi, ma come intramontabile strumento di conoscenza. -
Lajoie, il narratore
Lajoie è un narratore. Narra con il suo corpo, con piroette e acrobazie sotto l'Arco di Trionfo a Parigi. Ma Lajoie è anche Riccardo, che a sette anni è partito dall'Italia con Hyacinthe, la madre, per raggiungere la Francia. Sarà proprio dopo la morte di Hyacinthe che Lajoie e Riccardo, inseguendo il proprio dolore, diventeranno finalmente tutt'uno, un unico cuore e un'unica mente, alla fine di un viaggio nella terra d'origine alla ricerca delle proprie radici, degli affetti primari e profondi. Un viaggio al termine del quale il protagonista potrà affermare sé stesso, complice anche la scoperta dell'amore. -
Una ragazza con la valigia
Gigantografie di Tito alle pareti, l'inno jugoslavo cantato con orgoglio il giorno del giuramento da pioniere. Così ha inizio la storia di Petra, legata a doppio filo con quella della sua terra, la Croazia. In prima persona, la protagonista narra gli episodi più importanti della sua giovane vita: con delicatezza accenna al primo amore e alla consapevole scoperta della sessualità: con passione ricorda i giorni del liceo, le lezioni di letteratura e le amicizie; con fervore alza la voce e si scaglia contro le ingiustizie del sistema, l'obbligo a un'esercitazione militare finita in tragedia, e contro la rigida autorità paterna. AI suo fianco, l'inseparabile amica Maja; sullo sfondo, le vicende politiche che condurranno la Jugoslavia nell'incubo di una guerra assurda. Proiettili come farfalle nere taglieranno il cielo di Spalato mandando in frantumi la quotidianità, le certezze e i sogni di Petra, ma non la sua voglia di vivere e di cercare la bellezza in ogni cosa. -
Mad in America. Cattiva scienza, cattiva medicina e maltrattamento dei malati mentali
Robert Whitaker, noto giornalista d'inchiesta, alla fine degli anni Novanta si imbatte nella lettura di due articoli scientifici: uno mostra che le possibilità di guarigione dei pazienti schizofrenici sono simili, se non inferiori, a quelle di inizio secolo; l'altro rileva che la prognosi della schizofrenia in paesi come la Nigeria e l'India, meno all'avanguardia degli Stati Uniti nel campo della ricerca psicofarmacologica, è nettamente migliore. Alla ricerca di una spiegazione per dati così sconcertanti, Whitaker ripercorre con uno stile sintetico e tagliente la storia della psichiatria americana dalla metà del Settecento ai giorni nostri, raccontando il netto dominio della visione organicista della malattia mentale, che spesso ha portato a ""cure"""" disumane, e denunciando il miope errore di metodo e le falsificazioni delle industrie farmaceutiche. Il risultato dell'indagine è che """"il re è nudo"""", ovvero che la psichiatria e gli psichiatri in America hanno fallito. Note positive arrivano invece dall'Europa, dove un'esperienza psichiatrica di integrazione tra psicoterapia, riabilitazione e uso mirato di neurolettici ha prodotto risultati sorprendenti."" -
L' Africa interiore. L'inconscio nella cultura tedesca dell'Ottocento
Fin dagli inizi dell'Ottocento, mentre le nazioni europee procedevano all'esplorazione e alla conquista dell'Africa, in Germania uno stuolo di filosofi e poeti, medici e psicologi si rivolgeva verso quel continente sconosciuto della psiche umana che iniziava a essere indicato con il nome di ""inconscio"""". Questo libro, pubblicato nel 1989 e finalmente accessibile anche per il lettore italiano, ripropone l'opera degli autori che intrapresero il cammino alla ricerca delle """"terre ignote"""", la cui scoperta fu poi attribuita a Freud. La parte antologica, accanto a una scelta di brani di scrittori celebri come Goethe e Schelling, Schopenhauer e Nietzsche, offre anche testi di autori meno noti che ebbero un ruolo fondamentale nell'evoluzione del concetto di inconscio, come Jean Paul, Carl Gustav Carus a Eduard von Hartmann. La lunga e densa introduzione di Lütkehaus inquadra i testi in un più ampio contesto filosofico e culturale, esaminando non solo le diverse concezioni di inconscio che si affiancarono nel corso del secolo, ma anche i diversi termini adottati prima che l'affermazione di """"das Unbewusste"""" contribuisse a cristallizzare l'idea di una scissione radicale fra pensiero cosciente e pensiero non cosciente."" -
Milla Baldo-Ceolin
Scienziata di grande talento, organizzatrice di memorabili eventi e di salotti culturali, donna dal carattere forte e deciso, Massimilla Baldo Ceolin, per tutti Milla, ha vissuto da protagonista la storia della fisica contemporanea. Erede di Enrico Fermi, ha contribuito a mantenere ad altissimi livelli la tradizione della scuola di fisica italiana nel mondo e ha incrociato sul suo cammino i più grandi scienziati internazionali. Prima donna titolare di una cattedra all'Università di Padova, la ""signora dei neutrini"""" ha avuto una vita appassionante e mai scontata: ha attraversato i drammatici giorni della Seconda guerra mondiale e gli anni più spettacolari della fisica delle particelle e della ricostruzione in Italia. Nuove teorie e scoperte entusiasmanti hanno reso unico il suo lavoro di scienziata; l'amore per Galileo, Dante, la pittura e la cultura in ogni sua declinazione l'hanno resa una donna speciale. Con uno stile spontaneo e accattivante, Maria Nicolaci ci regala la prima biografia di Milla Baldo Ceolin, consentendo così di conoscere più a fondo o di scoprire questa donna amata e stimata da tutti per l'eleganza e la dolcezza, per la tenacia e la determinazione."" -
Figli rubati. L'Italia, la Chiesa e i desaparecidos
Il 12 febbraio 2015 è iniziato a Roma uno storico processo per i crimini di lesa umanità subiti da 42 italiani sequestrati e uccisi nell'ambito del Piano Condor. Questo accordo segreto tra i governi e le polizie di sette paesi del Sud America è stato realizzato tra gli anni Settanta e Ottanta fuori da qualsiasi alveo costituzionale per reprimere l'opposizione, facendo scomparire un'intera generazione di giovani impegnati nella difesa dei diritti umani. Tra le parti civili del processo ci sono quattro quarantenni: furono rubati appena nati alle loro madri internate nei centri di tortura del Condor, e affidati a famiglie contigue ai regimi per essere educati secondo valori ""occidentali e cristiani"""". Il libro-inchiesta di Federico Tulli, che parte dal rocambolesco ritrovamento, nel 2014, di una ragazza scomparsa nel 1977, è dedicato ai figli rubati tuttora desaparecidos. Secondo le Nonne di Plaza de Mayo, almeno 70 vivono in Italia senza conoscere la propria storia e non si riesce a trovarli. Perché, come ricostruisce l'autore, le ali del Condor sono ancora aperte."" -
La scienza e l'Europa. Il Rinascimento
L'incontro tra la scienza e l'Europa avviene nel XII secolo. Il rapporto che si instaura è intenso e profondo, ma la ""grande crisi del Trecento"""" ne interrompe presto lo sviluppo. È nel Quattrocento che l'Europa riscopre la scienza, in particolare a Firenze. Pionieri di questo nuovo inizio sono Brunelleschi, Donatello, Masaccio, artisti che studiano la matematica per meglio rappresentare la realtà fisica, e su tutti Leon Battista Alberti, teorico della prospettiva. Il connubio tra scienza e arte dà avvio al Rinascimento, un fenomeno culturale, ma anche e soprattutto scientifico, che ha uno stretto legame con l'origine e l'affermarsi di nuove manifatture e forme di produzione, e che è la (necessaria) premessa della """"rivoluzione scientifica del Seicento"""", nonché della nascita della """"scienza moderna"""" in Europa. Grazie anche al rapporto con la scienza, l'Europa cambia il proprio ruolo nel mondo, e da appendice marginale dell'Eurasia si impone come uno dei luoghi più ricchi economicamente e più vivaci culturalmente, assumendo quella leadership che durerà per quasi mezzo millennio e inizierà a vacillare solo nel XX secolo. In questo volume, il secondo di una serie, Pietro Greco ci trascina ancora una volta nei meandri della storia, e con il suo stile sempre accessibile e sempre coinvolgente ci guida alla scoperta dell'Europa rinascimentale."" -
Campo Marzio
Finisce l'estate del 1981. Stefano Barra, 14 anni, è pronto a misurarsi con il primo liceo scientifico e con il ruolo di libero nel campionato degli Allievi. Figlio unico, abita a Campo Marzio, rione del centro storico di Roma, e affronta ogni giorno le sfide che il mondo gli presenta: materie mai studiate prima, professori nuovi, i fascisti in 3ª C, un allenatore diffidente, compagni di squadra più grandi e una ragazza mora dagli occhi irresistibili. Lo scontro più difficile, tuttavia, è con i genitori: un padre distratto dal proprio lavoro e una madre troppo presente. Ma Stefano è vivo e imprendibile e, a testa alta, da vero libero, uscirà vincitore da ogni battaglia. Al suo fianco, l'amico di sempre, lo stopper Daniele Simonini, e il portierone di Primavalle, Marco Bonifaci. Emanuele Santi ci racconta una nuova storia sospesa tra calcio e vita. La storia di un ragazzo alle prese con l'età più bella e complessa: l'adolescenza. -
Non ti ho mai promesso un giardino di rose
"Non ti ho mai promesso un giardino di rose"""", ricorda la dottoressa Fried alla giovanissima paziente durante la psicoterapia. Attraverso Deborah Blau, ricoverata a 16 anni al Chestnut Lodge con diagnosi di schizofrenia, Joanne Greenberg racconta il dramma della malattia e l'incontro con la cura. Tormentata dalle voci e convinta di non appartenere alla Terra, luogo di eterna delusione, Deborah si rifugia nel mondo di Yr dove è regina e vittima. Si sente superiore agli esseri umani che disprezza per la falsità e per la capacità di far soffrire. La fredda superbia della malattia mentale verrà intaccata, nel percorso di psicoterapia, dall'umanità rimasta in lei. Un percorso duro e doloroso, segnato da ricadute, ma l'unico in grado di permettere a Deborah di acquisire lentamente la consapevolezza di sé e del reale. Prefazione di Giovanni Del Misser." -
Il Palazzo di primavera. Arte ed eros in Cina
Quattro album di pitture erotiche cinesi, risalenti al periodo tra le dinastie Ming e Qing, e conservati nei secoli da un abile collezionista. Immagini che ci conducono in un mondo lontano e per tanti versi ancora inesplorato. Prefazione di Federico Masini.