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Documenti processuali del secolo XII a Nonantola fra storia e letteratura
Attraverso la descrizione, la trascrizione e l'analisi storico-giuridica di materiali processuali del XII secolo conservati presso l'Archivio abbaziale di Nonantola, Silvia Stefani ricostruisce due cause relative a beni dell'abbazia di Nonantola, l'una contro l'episcopato di Cremona, l'altra contro quello di Verona. Lo studio approfondito dei documenti restituisce un quadro notevole delle modalità con cui il monastero, raggiunta la massima espansione, amministrava i suoi vasti possedimenti e risolveva i problemi che ne derivavano: in primo luogo la difesa giuridica di ciò che gli apparteneva e che aveva accumulato nel corso dei secoli grazie alle generose donazioni dei suoi estimatori. Lo studio delle pergamene include anche un excursus sulla forma letteraria degli atti e delle sentenze che mette in luce non solo il costante cambiamento a cui il latino medioevale era sottoposto, ma anche la notevole differenza che distingueva il latino letterario da quello parlato: nei documenti ci si imbatte di volta in volta nella lingua dei popolani, in quella dei notai e nella prosa forense polita e nitidissima di un cardinale giudice - o dei suoi giurisperiti. -
Sissignore
"Obbedisco"""", rispose Giuseppe Garibaldi a un ordine ricevuto dal re. Di anni ne sono trascorsi molti, ma l'andazzo non è cambiato. Anche oggi sono tantissimi i garibaldini (di proporzioni ridotte) costretti a chinare il capo quando dall'alto arrivano imposizioni. Arrivano da regnanti fasulli che si sono messi sulla testa corone di cartapesta. Per la maggior parte sono burocrati che affollano gli uffici pubblici. Impartiscono ordini tassativi anche coronati che occupano i piani nobili della società. Un militare dispone di una sola risposta quando si rivolge a un superiore: signorsì. La pace familiare esige l'obbedienza, altrimenti la moglie comincia a strillare. I sudditi più astuti fanno ricorso a sotterfugi e svicolano pur di sottrarsi a comandi bislacchi. Quando vanno a segno, i sotterfugi creano situazioni di due tipi: paradossali o spassose.""""" -
L' emblema del drago. Cronaca prima
Una notte di tempesta, un'immensa ombra scura sfiora le acque del mare in tumulto per trarre in salvo un neonato morente. I draghi di Telmagar intuiscono la misteriosa urgenza di salvare la vita del piccolo umano, e decidono di nascondere nel suo cuore il più potente prodigio che la loro millenaria sapienza ricordi. Sedici anni dopo l'oscuro signore dei demoni minaccia di rompere il leggendario Sigillo Imperituro per riportare caos e distruzione su Adeimos, una terra sconfinata in cui si intrecciano le sorti di umani, maghi, elfi, draghi e feliani. Magoran, il figlio dell'uomo e del drago, custodisce nel cuore un'eredità antica e potente: insieme a un drappello di valorosi e a Myril, ultima erede del glorioso popolo dei maghi runici, il giovane uomo sarà chiamato a proteggere Adeimos dall'invasione dei demoni e a compiere l'alto destino che ebbe inizio quella notte di tempesta, su Telmagar... -
Volley Rosa. Storia di dodici scudetti vinti da atlete dilettanti
Il libro ricostruisce per la prima volta la storia della pallavolo femminile a Modena dalla nascita nel primo dopoguerra fino all'ultimo scudetto vinto dalla Società Fini nel 1973, anno che segna la fine del dilettantismo. Attraverso notizie, dati, interviste e rare fotografie le curatrici, a loro volta ex atlete ed ex dirigenti FIPAV, scavano nelle origini della grande tradizione pallavolistica modenese, che affonda le radici nel dilettantismo femminile. Dal 1948, quando si giocava su campi di fortuna, con palloni rammendati e tanto entusiasmo, fino al 1973, che segnò l'arrivo dei primi ingaggi professionali, il volume dà voce alla storia di venticinque anni di pallavolo femminile modenese caratterizzata dalla vittoria di dodici scudetti, ma anche da valori umani e sportivi oggi dimenticati. Un ritratto a tutto tondo in cui ritrovare i protagonisti che hanno fatto grande Modena: da Danilo Fibbia, Luigi Razzoli, Carlo Borsari e Loredana Lugli per il comparto allenatori, alle atlete Gabriella Consoli, Vittoria Santunione, Camilla Julli e Luisa Zanetti. -
Il principe della persiana e altri racconti
Una prima e lontana infanzia densa di ricordi della propria terra, la Sicilia, e la rivisitazione attuata attraverso la memoria emotiva sono al centro di quattro racconti, dove dai temi del tempo e della memoria consegue quello della nostalgia. Nostalgia nel significato etimologico del termine, che in greco antico è ""dolore che nasce dal voler ritornare"""". Ritornare alla casa della propria infanzia, oppure ritornare a trascorrere non nell'immaginazione ma nella realtà un Natale degli anni Cinquanta insieme ai propri genitori giovani e al fratello: rivedere quelle luci, risentire quegli odori coi sensi di un bambino. Acquerelli di Walter Boni."" -
Una vita migliore
Ostaggio suo malgrado di una storia senza prospettive, una donna si lascia vivere sulla linea ferroviaria Bologna-Milano. L'esistenza di Laura, logorata da una routine soffocante, sembra intrappolata per sempre nella città emiliana, compressa tra la malinconia di un lavoro che non offre più stimoli e una relazione a distanza con Anselmo, un uomo troppo diverso da lei, diventato ormai poco più che un'abitudine. Ma un giorno, un'illuminazione che dura un istante la spinge verso un altro treno, non più l'opprimente regionale per Milano, ma un treno diverso, un treno della speranza, che la immergerà nell'incanto sottile di Venezia. Nella città lagunare Laura avrà la possibilità di ricucire i rapporti con Floriana, l'amica di una vita, e di conoscere Philip, un misterioso architetto inglese, un uomo che potrà salvarla da se stessa per accompagnarla finalmente alla ricerca di una vita nuova, migliore? -
Donna salva Italia. 12 milioni di posti di lavoro in 9 mesi
Nel 2008 usciva in libreria ""Perché dobbiamo fare più figli?"""" di Piero Angela e Lorenzo Pinna. Con questo libro oggi cerchiamo di dare una risposta a quella domanda che poteva sembrare retorica ma non lo è affatto. Probabilmente il crollo verticale delle nascite non era stato associato in modo categorico al crollo economico perché ancora non era così evidente. Qualche dato: nel 2010 il numero medio di nascite per donna in Italia è stato 1,40 (il livello di sostituzione delle coppie, è pari a circa 2,1 figli). Il rapporto tra occupati e pensionati: negli anni Sessanta era di 24 anziani per 100 occupati, oggi è di 71 anziani su 100 occupati con una stima per il 2020 di 100 anziani per 100 occupati. Può l'ottimizzazione demografica collegare nascite all'andamento economico positivo di un paese? La popolazione europea che sta invecchiando più lentamente grazie ad una migliore qualità della vita è veramente un dato positivo? Quale dovrebbe essere il sostegno del Welfare oggi? Quali sono i vantaggi che la Donna riesce a dare nel mercato del lavoro? Non dimentichiamo che siamo al 74° posto fra i paesi industrializzati, appena dopo il Vietnam (il Welfare italiano è sbagliato?)."" -
Storie di uomini e soldati
"Superati gli 80 anni Egidio Bigi, generale e storico militare, con una punta di nostalgia si è deciso a raccogliere in questo libro una selezione dei suoi articoli. Da Francesco V alla Brigata Estense, da Garibaldi alla Campagna di Russia, Bigi offre al lettore una pagina di storia dedicata a """"uomini e soldati""""." -
Le figure di Pinocchio
"Lo scenario è quello che piace a Ventura, una città bagnata e postmoderna dove galleggiano - sgraziati e giustapposti - frammenti cubisti di passato e futuro: tra bar desolati e scintillanti palazzi del potere, sfilacciano guerriglie urbane che evocano la protesta dei Settanta mentre adombrano un futuro di cui già avvertiamo il fiato. Poi c'è l'oltre: un'isola tra mare e cielo, un idillio infranto solo dall'emergere della natura, forza selvaggia che si manifesta come pulsione di amore e di morte. Tra i due mondi si traghetta un personaggio che ha la missione di pedinare suo padre e l'inconfessato desiderio di trovare se stesso."""" Prefazione di Giuseppe Pederiali." -
Confucio Basaglia e il socialismo riformista modenese
"Confucio Basaglia interpreta i fermenti che animarono il dibattito politico e sociale a Modena e in Italia tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Schierandosi risolutamente dalla parte degli umili e dei diseredati ha operato concretamente per la difesa dei loro diritti e per la costruzione di un mondo più giusto e solidale. Con questa pubblicazione si ripropone alle nuove generazioni l'azione operosa di uno dei protagonisti della Storia locale e nazionale, sullo sfondo delle battaglie, ma anche delle contraddizioni che caratterizzarono la nascita e lo sviluppo delle organizzazioni delle masse contadine e dell'allora nascente classe operaia"""". (Dalla prefazione di Carlo Marchini, sindaco di Concordia sulla Secchia)" -
Imprese artigiane. Modenesi da non perdere
Trasformare in lavoro un'idea o una passione, portare avanti una tradizione di famiglia, inventare nuove soluzioni per rispondere a nuove esigenze, progettare, realizzare, intraprendere: ecco chi sono le Imprese Artigiane, una realtà variegata e sorprendente di vecchi e nuovi volti della piccola impresa di Modena e provincia. Partendo dallo storico quartiere del Villaggio Artigiano, dove si sono forgiate alcune delle eccellenze dell'artigianato e dell'imprenditoria modenese, Beppe Manni si incammina fuori dal nucleo cittadino verso la provincia, nelle nostre campagne e nelle montagne dove si coltivano antichi saperi e nuovi sogni. Poi ci sono i giovani, una risorsa che moltiplica il suo valore quando porta nel mercato la freschezza di nuovi contenuti e le competenze di ultima generazione; la capacità di guardare avanti e immaginare un percorso futuro, per sé e per gli altri. -
La vita di Samùa
Ventisette episodi per scandire la vita - e le morti - di Samùa, personaggio dai molti volti e nomi che, in un susseguirsi caleidoscopico di trasformazioni, accompagna il lettore in una lunga avventura alla ricerca dell'identità, del senso della vita e del coraggio di affrontare la morte. Samùa attraversa il tempo e lo spazio, dalla preistoria al futuro remoto, dai deserti alle periferie urbane, assumendo di volta in volta le forme e i corpi più imprevedibili. In un vorticoso avvicendarsi di scenari, paesaggi reali e fantastici si rincorrono tra sorprese e colpi di scena. -
Cosa c'è sotto? Il terremoto a casa mia
Non è facile spiegare ai bambini cosa succede quando c'è un terremoto, non è facile riuscire a trasmettere loro la calma e la serenità necessarie ad affrontare e superare l'evento, e soprattutto non è facile rispondere alla domanda ""perché""""? Questo libro, nato in seguito agli eventi sismici che hanno colpito l'Emilia nel 2012, prova a invertire le parti, immaginando un bambino che spiega - a se stesso prima di tutto - il fenomeno del terremoto, e a piccoli passi, con l'aiuto della scienza e della fantasia, impara a convivere con """"lui"""". Contributi di Milena Bertacchini e di Mario Pennacchio."" -
Perché il mio cuore sta così male
Una finestra, un telescopio, un assassino. Sembra che debbano cominciare così le storie che mettono davvero i brividi. Ha trent'anni Christian, un futuro da pubblicitario che comincia a vacillare e nessuna voglia di intraprendere una relazione stabile. Vicky è bella, imprevedibile, eccitante: forse un giorno avrebbe trovato il coraggio di confessarle che è innamorato di lei. Forse, ma dopo aver visto la sua meravigliosa testa mozzata in casa del vicino, il sogno si trasforma in un incubo. Maximas è un marinaio che viene dalla Russia. Una settimana in Italia per abbracciare sua sorella Ludmilla, poi di nuovo a bordo nelle solitudini dell'Oceano. L'Italia è bella, lui lo sa anche se non l'ha mai vista. Ed è bella anche Eleonora, un angelo che lo salva dai suoni confusi di una lingua non sua. Ma trovare Ludmilla è meno semplice del previsto, e nel cielo sereno cominciano ad accalcarsi le nuvole e una parola pesante come un macigno: prostituzione. Poi c'è Eva, che è diventata una star del porno e non ricorda nemmeno più quando tutto è cominciato. E ancora Giulio, Fabiano, Ottavio, Maria, Nadia... -
Il vecchio e il fiume. Le due vite di un pescatore nella valle del Lambrusco
Questo racconto nasce in un'aula di tribunale, nel giorno in cui il suo autore, dopo una vita di duro e onesto lavoro, viene processato per bancarotta fraudolenta. In bilico tra disperazione e follia, sorretto solo dall'amore della famiglia, Danilo Bertani attraversa un corridoio buio che sembra non finire mai. Nelle notti insonni lo perseguitano le parole del suo avvocato: ""lasci parlare me, lei non ha il controllo della parola"""". È così che Danilo comincia a farsi delle domande su se stesso e decide di tornare a scuola: lì sopra i banchi che da bambino gli avevano procurato solo umiliazioni incontra le parole di don Lorenzo Milani. Si apre una nuova stagione, di alfabetizzazione e di riscatto. Prendono voce pensieri prima chiusi nel cuore, i ricordi si fanno strada con affetto dirompente, senza nostalgia. Con l'entusiasmo della parola ritrovata Danilo percorre a ritroso gli scenari dell'infanzia e della giovinezza, vedendoli come per la prima volta: il quartiere operaio dove è nato e cresciuto, l'impalpabile linea di demarcazione che lo separava dal quartiere della """"gente che consideravo ricca"""", le straordinarie vie d'acqua che, nella Modena degli anni Cinquanta, nutrivano i sogni e la pancia dei modenesi. Canali, fossi, fiumi, popolati da piante e pesci oggi quasi del tutto scomparsi dalle tavole e dall'immaginario collettivo."" -
Giovanni Fontana. Vicario di san Carlo Borromeo a Nonantola e a Milano e vescovo di Ferrara
Un volume monografico dedicato a Giovanni Fontana (1537 - 1611), illustre presule originario delle terre di Vignola, Montetortore e Gaggio Montano, vicario di San Carlo Borromeo a Nonantola e a Milano e vescovo di Ferrara. Allo studio, a cura di Riccardo Fangarezzi, contribuiscono diversi saggi che approfondiscono da più angolazioni aspetti della vita e dell'operato del Fontana, dal fondamentale discepolato al seguito del cardinale Carlo Borromeo fino all'attività pastorale svolta nelle diocesi emiliane e lombarde. Molto spazio è dedicato alla famiglia di origine del vescovo, indagata sia nel ramo paterno sia in quello materno dal XV al XVIII secolo: un casato, i Fontana, che vanta relazioni di rilievo con la corte estense e con altre importanti famiglie della Penisola. Gli ultimi due capitoli sono dedicati alle dimore e ai possedimenti dei Fontana a Montetortore, a sottolineare l'importanza rivestita dai luoghi e dal legame con la terra d'origine che caratterizzò sempre l'azione pastorale e umana di Giovanni Fontana. -
La speranza di Alice. Prima o poi tornerò a dormire nel mio lettino
Il signor Don lo conoscono tutti: è quel simpatico signore che quasi ogni giorno va a mettere a posto l'orologio della Torre. Una brutta mattina però il signor Don non trova più la torre come l'aveva lasciata, con il suo bell'orologio in cima. Cosa è successo? Attraverso il racconto di Alice, una bambina che abita vicino alla torre, il signor Don rivive la paura e la tristezza di quei momenti. Ma, grazie al suo magico rapporto con la Torre, riuscirà a restituire ad Alice il sorriso. Prefazione di Giuseppe Pederiali. Età di lettura: da 4 anni. -
La fata dell'orto botanico
Patavina è il nome della fata dell'Orto Botanico di Padova. Il suo compito è badare alla conservazione di quel meraviglioso giardino. L'orto è ricco di piante di ogni forma e colore, provenienti da ogni parte del mondo; un giorno però Patavina viene a sapere che nel suo giardino manca la pianta dell'eterna giovinezza. La fatina inizia così un avventuroso viaggio alla ricerca della mitica pianta, ma non sa che aspetto abbia né dove si trovi. Per fortuna la fata è amica delle piante medicinali, che conosce come nessun'altra. Patavina domanda alle piante che vivono nei prati, nei boschi, nei corsi d'acqua di aiutarla a trovare la fantastica pianta e loro la guideranno verso una scoperta davvero sorprendente. Età di lettura: da 6 anni. -
I nomi delle vie di Nonantola dal 1300 al 2011. Le trasformazioni di un sistema
Questo volume si propone di analizzare il significato storico e culturale dei nomi delle vie del centro abitato e del territorio di Nonantola, a partire dal 1300 e fino ai nostri giorni. Da un originario sistema che per secoli privilegia la percezione del paesaggio e la memoria dei luoghi, anche in questo Comune, alla fine dell'Ottocento, si passa a un nuovo sistema di tipo commemorativo, rivolto a costruire un'identità nazionale e locale. Il lavoro è corredato da un inedito apparato documentario, frutto di una metodica ricerca negli Archivi nonantolani. -
Magnitudo Emilia. Lo sguardo sulle cose
Magnitudo Emilia esprime la grandezza di un'Emilia colpita al cuore da un sisma che ha fatto tremare anche lo sguardo delle persone sulle cose, mutandolo per sempre. La giornalista e scrittrice Annalisa Vandelli, insieme al fotoreporter Luigi Ottani, si sono posti una domanda che è allo stesso tempo una sfida: come si racconta la devastazione della propria terra e della propria gente? Gli autori rispondono così: ""Questo libro vorrebbe essere un microfono della terra, dell'urlo straziante che ha interrotto le nostre abitudini. Così abbiamo lasciato che il racconto si raccontasse da sé, senza porci limiti nella ricerca e seguendo piste imprevedibili. Abbiamo lasciato che un incontro tirasse l'altro, come pure i territori e gli eventi, così da non dominare una storia ma da darle la libertà di costruirsi, di esprimersi. E da qui la struttura del libro, calcolatamente casuale (...). Questo libro non si conclude col nostro lavoro, ma comincia da esso, perché il lettore ha un ruolo fondamentale, diventa autore nel fare sue e continuare queste storie o suggestioni. E allora questo libro ha l'ambizione di creare anche identità intorno a sé, di sostenere o affiancare lo scatto d'orgoglio che emerge e che non deve essere taciuto"""".""