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8 settembre 1943. Eroi in grigioverde
"La storia dimenticata. È quella che riguarda la Regia Accademia di Fanteria e Cavalleria di Modena, i suoi comandanti e i suoi soldati, i quali, pur in mancanza di ordini, reagirono ai tedeschi a rischio della propria vita nei drammatici giorni che seguirono l'8 settembre 1943, quando Badoglio annunciò alla radio l'armistizio con gli angloamericani. È il caso del generale Ugo Ferreroche a Sassuolo, con 60 uomini, si oppose ad una Divisione corazzata SS. È il caso pure del colonnello Giovanni Duca, che sciolse sull'Appennino il Reggimento allievi ed entrò a far parte della Resistenza per conto del Sim (Servizio informazioni difesa), mentre il comandante dell'Accademia e della Scuola di applicazione d'Arma, generale Matteo Negro, fu arrestato la mattina del 9 settembre, senza potersi difendere, nel palazzo ducale semideserto e subì anche lui una durissima deportazione. Della storia di questi generali, ufficiali, allievi e dei soldati che si sacrificarono a prezzo della vita, si è fino ad ora parlato poco o non si è parlato affatto, e l'Accademia Militare di Modena è quasi sempre rimasta sullo sfondo delle ricostruzioni di quel periodo, in una sorta di limbo storico e mediatico. Questo libro vuole restituire dignità e valore a quegli ufficiali e ai loro uomini che, nonostante lo sfascio dell'Esercito, si adoperarono per opporsi agli occupanti tedeschi con le armi e con il loro sacrificio"""". (dall'Introduzione di Roberto G. Rolando)" -
Mordimi lo stinco ma non la sim. La storia di un matto che non sapeva d'essere un jolly
Simon, il protagonista, gestisce, per conto di un titolare un'azienda di 40 persone. Il titolare poi scompare e il figlio che subentra la vuole vendere. Così licenzia personalmente uno ad uno i 40 dipendenti estraendoli a sorte abbinando ad ognuno una carta da gioco. L'uomo ""nuovo"""", quello del futuro, è quello risorto dalla morte e dal buio dell'anima. È quello che ha compreso come sia più importante preservare la propria """"SIM"""", la propria anima rispetto agli stinchi, al corpo mortale anche se il dolore è lacerante e la ferita sanguina. L'uomo """"nuovo"""" è quello che, nonostante tutto, continua la sua corsa. La sorpresa finale, allora, non è un miracolo compiuto da 40 angeli ma da 40 uomini, 40 carte che si sono trasformate in jolly."" -
Scritti pastorali 2010-2015
Un volume raccoglie, a meno di un anno dalla sua scomparsa, i più importanti scritti pastorali di Mons. Antonio Lanfranchi, Arcivescovo-abate di Modena-Nonantola dal 2010 al 2015. Pagine dense di storia e di fede, che sono al tempo stesso interessante documento e utile strumento per rileggere e rivivere l'esperienza di una comunità a partire dagli insegnamenti e dal quotidiano impegno del suo pastore. ""Le riflessioni e gli scritti di mons. Lanfranchi restano attuali e preziosi. Siamo certi che consentiranno a chi non lo ha conosciuto di scoprire la sensibilità della sua figura, e a chi ha avuto la gioia di averlo come pastore di trovare nuovo slancio per vivere il Vangelo e portarlo nel cuore del mondo"""". (Dalla presentazione di mons. Erio Castellucci, Arcivescovo-abate di Modena-Nonantola)."" -
Segni del sacro e dell'umano. Vol. 2: ricerca nel territorio a sud-est di Modena, Una.
"Alberto Desco ha compiuto una nuova preziosa opera di ricerca e censimento, per trovare e riscoprire tanti elementi di culto: sfogliando queste pagine, guardando le fotografie e leggendo i testi, è evidente la storia nascosta dietro a ciascuno di loro, che ancora oggi - magari a distanza di secoli continuano a comunicare i loro messaggi. È un'opera importante quindi perché amplia la conoscenza della città, della diffusione del sacro nell'umano, e in sostanza ci dice qualcosa in più della nostra storia, delle nostre radici e di ciò che siamo ora"""". (dalla presentazione di Gian Carlo Muzzarelli, Sindaco di Modena)" -
Argini margini
«""Quando uno prova la fame, la porta nel cuore fino a quando muore. La fame da noi vuol dire come fai la vita."""" Immagini che raccontano i bisogni e le speranze, le paure e le inquietudini di chi, vivendo ai margini, cerca braccia che abbracciano, mani che stringono, sguardi che non solo vedono ma che riconoscono. """"Porta aperta"""", a Modena, è un crocevia di opportunità e di speranze. La crisi economica nella quale annaspiamo da anni è una crisi innanzitutto etica e culturale, crisi del concetto di persona e del concetto di dignità, concetti complementari e inseparabili se vogliamo che lo sviluppo economico sia anche progresso sociale, civile e culturale.» (dalla prefazione di Don Luigi Ciotti)"" -
Astronomi modenesi tra Seicento e Novecento. Giovanni Battista Amici
"La collana delle biografie di astronomi modenesi si arricchisce di un protagonista di fama universale, che nella sua città è stato ed è più famoso che conosciuto, il cui laboratorio di Via dei Servi per qualche lustro fu meta di celebri astronomi, ottici, botanici, Capi di Stato, scienziati ed estimatori provenienti da tutta Europa. Da quelle stanze sono usciti prodigiosi strumenti per esplorare """"l'universo dalle infime strutture degli esseri viventi fino alle stelle più lontane"""". Nato nel 1786, Giovanni Battista Amici visse negli anni della Rivoluzione Francese; si laureò in ingegneria in epoca napoleonica (1808); fu professore di matematica nel Liceo Dipartimentale di Modena (1814) sotto il Regno Italico e docente all'Università restaurata dal Governo Estense (1815); Prefetto alla Pubblica Istruzione del Governo provvisorio presieduto da Biagio Nardi (1831); Senatore nel Governo Istituzionale della Toscana concesso da Leopoldo II (1848); cavaliere dell'ordine Toscano di S. Giuseppe e dell'Ordine di Savoia. Morì nel 1863, avendo vissuto in pieno e consapevolmente gli anni esaltanti del nostro Risorgimento"""". (Dalla presentazione dell'autore)" -
Forlì. Ediz. illustrata
"È un volume prezioso che invita a porsi in modo nuovo di fronte a Forlì e al suo territorio. È un invito a """"vedere"""" e non solo a """"guardare"""". È un invito a far crescere senso di responsabilità e grande rispetto per i luoghi, per le testimonianze, per l'immagine della città in cui viviamo"""". (Dalla presentazione dell'Arch. Claudio Giannelli). """"Alla ricerca di spunti fotografici, ho percorso i luoghi più rappresentativi della città: l'austera architettura di S. Mercuriale, il suo imponente campanile simbolo della città, lo splendore degli affreschi e dei marmi del Duomo, le tante chiese scrigni di preziose opere d'arte, i sontuosi palazzi gentilizi, lo storico palazzo comunale, la grande piazza teatro di tragici eventi"""". (Dalla presentazione di Gianfranco Levoni)" -
Parrocchia di Ravarino. Notizie storiche
"Ravarino è già stato trattato in vari volumi, che costituiscono ormai una bibliografia non trascurabile. Dopo il padre Girolamo Tiraboschi, che ne accennò nei suoi Storia dell'augusta Badia di S. Silvestro di Nonantola e Dizionario topografico-storico [...] più recentemente è stato soprattutto il benemerito maestro Bruno Lodi a ricostruire un quadro complessivo per la storia del territorio comunale e ad approfondirne aspetti specifici nelle sue molte opere. Vari altri argomenti sono stati studiati e descritti dal maestro. [...] La vita della parrocchia, della sua chiesa e dei fedeli che la popolano non avevano invece ancora visto un esame approfondito. [...] L'opera di don Bogus?aw Kulesza che ora presentiamo ha quindi l'indiscutibile merito di raccogliere per la prima volta ciò che riguarda i molti secoli di vita della Parrocchia di San Giovanni Battista in Ravarino e di trattarne. È tuttavia l'opposto di un'opera iniziale, di primo approccio all'argomento. La parrocchia viene qui considerata in una quantità tale di elementi, che il testo potrebbe essere considerato conclusivo, se mai ciò fosse possibile nel campo della storia"""". (Dalla Presentazione di don Riccardo Fangarezzi)" -
Come un daiquiri ghiacciato all'inferno. 30 anni di Hemingway a Cuba
Un incontro fantastico con Ernest Hemingway a Cuba, nei luoghi frequentati dal grande scrittore americano. Testimone universale della storia, con la sua vita avventurosa e riservata descrive uno spaccato intellettuale del novecento ripercorrendo con le sue memorie, tappe storico-culturali di ogni luogo da lui visitato: dalla savana africana, passando per la vecchia Europa fino alle coste di Cuba. Il volume focalizza l'attenzione sugli anni passati all'Avana da ""Papa Hemingway"""", chiarendo il suo rapporto tra letteratura e vita, soffermandosi sull'importanza dei suoi cocktail, sulla sua passione per il mare, la caccia e la boxe, sulle sue amicizie politiche ed i suoi libri nati nell'Isla Grande, pietre miliari della letteratura di ogni tempo."" -
Laila. Testo arabo e italiano
Raccolta di poesie d'amore. -
Il viaggio
Amori, complotti e vendette scandiscono le pagine del nuovo libro di Vincenzo Galizia, sullo sfondo dell'arido e minaccioso deserto del Sahara. Protagonista indiscusso è ""Il viaggio"""" del giovane principe arabo Samir il quale, accompagnato dalla fedele cammella Fatma, dovrà affrontare una serie di sventurati eventi per raggiungere il cuore di Salima, giovane fanciulla Tuareg e sua promessa sposa. Ma quali minacce ha in serbo il deserto? Riuscirà Samir a fare fronte alle innumerevoli cospirazioni e congiure ideate dalle tribù sahariane per accaparrarsi il potere? L'autore ci accompagna, minuziosamente, nel suggestivo ma reale mondo delle tribù arabe, dove un'oasi diventa il rifugio ideale e fonte di sostentamento, un furto si paga con l'amputazione della mano e dove le stelle ritmano i lunghi viaggi dei nomadi, indicando loro la giusta via da percorrere tra le infinite dune del deserto."" -
Memorie di Mons. Giuliano Sabbatini. Vescovo e Ministro di Stato modenese (1720-1760)
In queste Memorie è documentata la storia del Ducato di Modena nei primi cinquant'anni del '700, quando per il susseguirsi delle tre Guerre di successione anche il Ducato Estense vide il suo territorio pesantemente coinvolto nelle vicende belliche. Tre personaggi attirano immediatamente l'attenzione del lettore: i due Duchi, Rinaldo e il suo successore Francesco, nonché lo scolopio Giuliano Sabbatini, fananese, che nel suo Ordine ricopriva ruoli sempre più impegnativi e, nel contempo, si faceva apprezzare all'esterno per le sue omelie, nonché come acuto analizzatore delle situazioni di quel periodo. -
Il canto consapevole
"Siamo nati con un vagito. E da quel giorno abbiamo fatto sentire la nostra voce."""" La voce è un mezzo naturale a disposizione di ognuno di noi, spesso poco conosciuto in tutto il suo potenziale. Il """"Canto Consapevole"""" è un metodo, elaborato in anni di studio e di esperienza, che ci mostra la voce per ciò che è: uno strumento di evoluzione della coscienza. È un percorso di apprendimento che va ben oltre la tecnica: il suono può essere infatti utilizzato quale chiave di lettura dell'intera esistenza da parte di chiunque sia pronto ad ascoltarsi. Il """"Canto Consapevole"""" si rivolge sia a chi usa la voce per professione, sia a tutti coloro che sentono il desiderio di esprimersi e comunicare attraverso questo formidabile strumento umano. Il volume, che si presenta nella forma classica del dialogo tra un maestro e un allievo, propone in realtà un incontro tra il Sé, depositario di conoscenza, e il ricercatore del benessere che ha deciso di utilizzare la voce quale strumento per evolvere nella comprensione di se stesso e dell'altro." -
La vita e la morte di Perzechella
Napoli, 1987. Nell'intreccio mutevole di destini dentro alla grande metropoli, due fili spaiati attirano l'attenzione del narratore. Sono due vite perfettamente incompiute. Alfonso è uno studente fuori corso di Medicina, politicizzato più per noia che per convinzione, figlio della piccola borghesia napoletana che si arrocca di anno in anno nel fasto perduto dei palazzi del centro. Lucia, detta Perzechella, è una tabaccaia abusiva con la bocca rossa e le spalle gracili, abituata a rispettare le leggi non scritte della vita di strada, e a guardare il mondo dal suo banchetto all'angolo tra via Mezzocannone e il Rettifilo. Nulla lascia presagire che due vite così diverse, distanti pochi passi eppure separate da un confine di casta invalicabile, possano osare di incontrarsi, addirittura di amarsi. Quando questo accade, ecco mettersi in moto un'imponente macchina narrativa fatta di personaggi, storie, sogni infranti, segreti criminali, vite precedenti... Come improvvisati funamboli, i personaggi si avventurano alla ricerca della verità: il tragitto è pieno di imprevisti, visionario e grottesco, affacciato sopra agli abissi delle piccolezze umane. E se la meta è una chimera, il viaggio è un romanzo. -
Bosco Albergati. Memorie per la città degli alberi
La Città degli Alberi è un bosco di pianura che raccoglie le essenze arboree comparse e scomparse sul territorio emiliano nel corso dei secoli. È stata fondata alla fine del secolo scorso a Bosco Albergati, un lembo di terra emiliana situato tra le provincie di Modena e Bologna, per volontà di un gruppo di persone riunite dal senso della festa e dell'utopia politica. Il progetto della Città è opera dell'architetto Cesare Leonardi, che si è ispirato al disegno di mimetizzazione degli aerei tedeschi Albatros impiegati nella Prima Guerra Mondiale. Le Memorie del libro tramandano le vicende storiche e umane trascorse su queste terre a partire dai giorni nostri, per poi risalire in un viaggio à rebours attraverso i secoli e una folla variegata di personaggi: contadini e militanti comunisti; vecchi agrari del tempo fascista; soldati e vagabondi; nobili famiglie bolognesi travolte dalla modernità; santi, poeti e artisti girovaghi, e infine, all'alba del tempo, soldati trasformati in coloni, monaci e spiriti dei boschi. -
Animali selvatici a Modena. Piccola guida per conoscerli e capirne la gestione
Il territorio della provincia di Modena include zone di pianura, di collina e di montagna che creano un ambiente vario e adatto a ospitare numerose specie di animali. Biodiversità significa ricchezza, ma anche gestione: alcuni animali selvatici possono, in modi e misure diverse, entrare in conflitto con le attività umane. Questa guida fornisce una panoramica completa della fauna che ci circonda e illustra inoltre le pratiche di conservazione e di gestione della fauna stessa, fornendo le basi per poter comprendere meglio il territorio in cui viviamo. -
L' armata del mirtillo nero
Chi ha detto che bisogna fare un buco per terra per trovare l'oro nero? In realtà, è sufficiente concedersi una camminata sugli Appennini, tra le province di Pistoia, Lucca, Reggio Emilia, Modena e Bologna, per rendersi conto che l'oro nero cresce spontaneamente sulla schiena delle montagne, dipingendo un paesaggio di colori e profumi straordinari. Stiamo parlando del Mirtillo Nero dell'Appennino, specie autoctona e non coltivabile, vero dono della natura. Il vaccinium myrtillus è conosciuto fin dall'antichità per le sue proprietà: antiossidante tra i più potenti, disinfettante, alleato prezioso di vista e vasi sanguigni, è anche buonissimo da mangiare. Questo libro è frutto di un ambizioso progetto di censimento di tutti i luoghi dove è possibile assaggiare e acquistare prodotti a base di mirtillo nero, raccolto a mano con metodi antichi nel rispetto delle meravigliose mirtillaie che confinano con il cielo. Più di sessanta raccoglitori, trasformatori e chef ci accompagneranno in un sorprendente viaggio dalle confetture ai succhi, dai distillati ai piatti gourmet, fino ai rilassanti bagni al mirtillo e al formidabile ""miele di crinale"""". Più che una semplice guida al mirtillo nero, questo volume vuole essere uno strumento per riscoprire la ricchezza della piccola bacca che cresce sulle nostre montagne, curata e difesa da una """"armata"""" pacifica di produttori e creativi che credono ancora nell'amicizia tra l'uomo e il mondo che lo circonda."" -
Villa Cognento. Storia civile e del paesaggio
Poche borgate, paesi e luoghi d'Italia - e forse del mondo - possono vantare di essere divenuti oggetto di studio e di memoria come Villa Cognento, che in questo terzo volume dell'opera omonima di Nino Roveda si mostra sotto una prospettiva ancora inesplorata: quella della storia civile e del paesaggio. Due aspetti, la storia delle persone e quella dei luoghi, che sono fortemente legati tra loro e in un certo senso complementari, non solo perché la presenza dell'uomo influisce sul territorio e lo modifica, ma anche perché - in modo più sottile ma non meno profondo - il paesaggio si imprime nell'anima di una comunità e ne definisce i contorni umani essenziali. Con una documentazione senza precedenti, sostenuta da più di 2000 immagini, l'autore presenta la genesi e la fisionomia attuale degli spazi comunitari ripercorrendo la nascita, l'evoluzione e talvolta la scomparsa delle strade, delle case e dei monumenti civili del territorio. -
Il pronto soccorso è malato. Manuale di sopravvivenza per operatori e utenti
Dopo le sue dimissioni da Direttore del Pronto Soccorso del Policlinico di Modena, Daniele Giovanardi ha deciso di raccontare la sua lunghissima esperienza di medico impegnato nel campo dell'emergenza-urgenza. Storie vere di medici e personale sanitario e del loro lavoro quotidiano ""in trincea"""". Racconti duri, amari, dolorosi ma anche ironici e a tratti divertenti, narrati sul filo della memoria con uno stile quasi da cronista. Ma è anche il racconto di una annosa storia di incomunicabilità con gli amministratori e la politica, di una battaglia intrapresa con passione per restituire al Pronto Soccorso la sua funzione salva vita."" -
Vincerò. L'ultima partita con Luciano Pavarotti
Cosa succederebbe se uno scrittore disperato in cerca di una storia di successo si imbattesse per caso in quattro vecchietti che giocano a carte in un bar e scoprisse che sono gli ""amici della briscola"""" di Luciano Pavarotti? È ciò che accade a Rocco Mastrobuono, quarantenne ormai rassegnato al precariato, che si ritrova per le mani la storia che tutti vorrebbero raccontare: il dietro le quinte della vita di uno dei più grandi tenori di tutti i tempi, una star che ha calcato i più prestigiosi palcoscenici del mondo, un personaggio che ha riempito non solo i teatri ma anche i rotocalchi con la sua movimentata e controversa vita sentimentale. Mastrobuono per la prima volta si sente baciato dalla fortuna. Finalmente anche a lui si schiuderanno le porte delle librerie, dei milioni di copie, delle ribalte televisive. Basta offrire un ammazzacaffè ai placidi vecchietti, raccogliere un po' di notizie di prima mano, trovare un editore e il gioco è fatto. Così comincia la storia di """"Vincerò"""", e così cominciano anche i problemi di Mastrobuono. La sua impresa, infatti, si rivela ben presto in tutta la sua difficoltà: il fatto è che gli amici di infanzia di """"Lucianino"""" non si sognano neppure di venderlo per un Fernet al primo che passa. Fedeli compagni nella vita, sono ora gelosi custodi di innumerevoli segreti...""