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Ciao fossili. Cambiamenti climatici: resilienza e futuro post carbon
Il 2015 è stato un anno di svolta per i cambiamenti climatici. Da un lato le concentrazioni di CO2 in atmosfera hanno per la prima volta nella storia dell'evoluzione umana superato le 400 ppm. Siamo entrati, letteralmente, in un territorio nuovo, sconosciuto, mai vissuto dall'homo sapiens. Ondate di caldo, siccità, alluvioni, nubifragi, tornado, uragani sono ormai in una fase di ""nuova normalità"""" con cui volenti o nolenti dobbiamo adattarci e convivere con resilienza. Dall'altro, sappiamo che oltre una certa soglia non potremmo convivere. Qual è questa soglia e quale strada tracciare dunque per """"salvare il mondo""""? Siamo ancora in tempo? Ormai non ci sono più dubbi: per evitare cambiamenti climatici inauditi dobbiamo limitare il riscaldamento planetario ben al di sotto di 2°C, meglio ancora di 1.5°C, rispetto all'era preindustriale. È giunto il momento di avviarci alla definitiva decarbonizzazione della nostra società nel corso di questo stesso secolo. In questo ultimo libro, Luca Lombroso traccia nuovi scenari possibili di un futuro post carbon. A ispirare il suo percorso, due documenti di straordinario valore: l'enciclica Laudato Si' di Papa Francesco sulla cura della Casa Comune e l'Accordo di Parigi approvato alla storica conferenza sul clima COP 21 tenutasi nella capitale francese a dicembre 2015."" -
I discepoli della tigella rovente
Fino agli anni '60 del secolo scorso si potevano assaporare solo capitando per caso in qualche antica locanda sulle montagne del Frignano. Poi il segreto delle crescentine, custodito gelosamente per un millennio tra i caldi focolari dell'Appennino, è rotolato fino a valle e ha dato nuova vita a un piatto antichissimo, divenuto in breve tempo uno dei più amati della cucina modenese. Ma si chiamano crescentine o tigelle? Ecco il vero dilemma che accompagna la calda focaccia e il suo morbido e avvolgente ripieno di cùnza. Crescentine, dicono i puristi, perché le tigelle sono i dischi di terracotta che, arroventati tra le braci del camino, consentono all'impasto di crescere e divenire croccante e profumato al punto giusto. Divenire, insomma, una crescentina. Tigelle, ribattono i linguisti, perché da che mondo è mondo le parole mutano, giocano e si scambiano di posto: ecco che il nome della base di cottura diventa il nome del cibo che vi si cuoce sopra. E se su questo tema ancora qualche controversia rimane, nessun dubbio sull'eccellenza di questo piatto semplicemente geniale. In questo volume sono raccolte le storie e le pietanze di più di sessanta locali di Modena e provincia che somministrano crescentine di sicura qualità, nel rispetto della tradizione e della genuinità degli ingredienti. Più di sessanta luoghi di ristorazione dove ogni giorno si rinnova un culto millenario, quello dello stare a tavola, e dove sempre si è disposti a imparare qualcosa di nuovo. -
Il ladro di miracoli
Modena, 30 gennaio 1930. Dalle finestre del commissariato, Eleuterio Dallari scruta il cielo con trepidazione: è un cielo che promette neve, proprio come piace a lui. Eppure, mentre una coltre candida ammanta una città sempre più silenziosa, uno strano caso giunge a turbare la vigilia della festa del partono. Un caso che insegue il commissario Dallari fin dentro le mura domestiche, e che non lo abbandonerà fino a quando tutti gli attori di un'intricata vicenda non avranno gettato la maschera: chi ha sottratto la venerata immagine della Madonna del Murazzo? Chi si è introdotto nello studio dell'avvocato Bisighini? A chi appartiene quel corpo, rinvenuto fortunosamente sotto la neve? Sullo sfondo, la roboante macchina del regime fascista si appresta laboriosamente ad accogliere in città il segretario del partito Turati. Tutto deve essere perfetto. O almeno, apparire perfetto. -
La donna è mobile
Un matrimonio in crisi e la più grande occasione della vita. Su queste due direttrici si inseguono inquieti i destini di Paolo e Francesca, baritono cinquantaseienne e fallito lui, giovane soprano di belle speranze lei: uniti dall'amore per la musica e da un sentimento che si è fatto ogni giorno più tiepido, fino a congelarsi del tutto. O no? Se il paradiso può attendere, anche marito e moglie dovranno rimandare la risoluzione dei loro problemi di cuore. C'è un'opera da mettere in scena, e non una qualsiasi: Il Rigoletto di Verdi, con due ruoli da protagonisti. È il treno giusto, il più importante, l'ultimo. Ma vita e arte difficilmente possono rimanere lontane. Così, mano a mano che si calano nelle atmosfere e nelle vicende dell'opera, i sentimenti dei protagonisti arrivano a fondersi e confondersi con le grandi, intramontabili figure umane del dramma verdiano. L'autore si cimenta con documentata devozione e sottile ironia nella rappresentazione del variegato universo della lirica, intrecciando due storie parallele che si rincorrono su e giù dal palcoscenico, fino a quando, dopo un'attesa sapiente, il sipario potrà sollevarsi sul colpo di scena finale. -
Guarda quanti soldi ha quella Befana. Un tango con Carlos Gardel
Un magico incontro e una straordinaria amicizia con il cantor di Tango argentino per eccellenza: Carlos Gardel. Panama a tesa larga, brillantina sui capelli, sigaretta fra le dita e un sorriso ammaliante, è stato l'imprevedibile animatore dei salotti e degli arrabales di Buenos Aires dei primi decenni del XX Secolo. Essenza e mitologia tanguera, eterno oltre la cronaca, considerato la massima espressione della canzone popolare del Rio de la Plata, fu l'artefice della genesi del Tango-Canción, interpretando versi capaci di esternare al meglio i sentimenti tipici della vita Porteña del suo tempo. La sua voce è stata riconosciuta dall'UNESCO come Patrimonio Culturale dell'Umanità. -
La Città dei ragazzi di Modena. Don Mario Rocchi e un sogno lungo 70 anni
Dallo slancio profetico di due giovani preti, don Elio Monari e don Mario Rocchi, ha preso vita al termine del secondo conflitto mondiale la Città dei Ragazzi di Modena, luogo concreto e simbolo di amore verso le giovani generazioni, che sono corpo e anima del futuro. Nelle pagine di questo libro troverete la storia, i racconti, le testimonianze, i luoghi e i volti di una straordinaria avventura che vive da 70 anni e che continua a nutrirsi dello stesso sogno: il Vangelo. -
L' uomo senza una gamba e altre storie vere
Dodici racconti per altrettante esperienze di vita, di viaggio, di amicizia: storie dal volto sincero, che avvincono e convincono grazie a quell'autenticità che può appartenere solo al vissuto, mentre sono capaci di sorprendere con l'imprevedibilità e l'inafferrabile poesia del reale. -
È così difficile morire?
Un cimitero al tramonto, una ragazza, un assassino. Ecco i tre classici ingredienti con cui può cominciare un buon horror. Ma c'è un problema: lo scrittore non riesce a buttare giù nemmeno una riga e continua a mangiare compulsivamente caramelle alla liquirizia. La ragazza, a dire il vero, non è molto carina, e il cimitero è più un poetico camposanto di montagna che un luogo sinistro e spettrale come vorrebbe il genere... È il classico espediente dello scrittore senza ispirazione quello che muove le prime pagine di un thriller sanguinoso condotto fino all'ultimo respiro sul doppio registro dell'ironia e della storia nera. -
Treni internazionali in Italia 1995-2009. Ediz. illustrata
Un viaggio fotografico attraverso due decenni tra i treni internazionali ordinari e straordinari che hanno circolato in Italia. Una carrellata di immagini che ripercorre alcuni dei treni più particolari che sono giunti nel nostro Paese con una particolare attenzione a quelli che hanno interessato la città di Roma. Un viaggio nel passato alla luce del fatto che molto di quello che c'è in questo libro non esiste più, tra treni soppressi e locomotive distolte dall'esercizio regolare. -
I racconti di Martundè. Quattordici brevi racconti
Un giorno, nella mitologemica bassa emiliana, domata ma non mai del tutto, gialla d'oro e di grano come l'oro dei barbari, tanto ricca come la fu di foresta, Martundè scoprì che talvolta la realtà supera la fantasia più sfrenata... Giovani maneschi, filologi che hanno perso il senno e cacciatori di draghi sospesi in un tempo mitico tra la fòla e follia rincorrono campanari danzanti, banditi senza fortuna e cavalieri emersi da nebbie perenni. Le attraversano re che ritornano, trovatori che se ne vanno e osti che non si muovono, e un galletto da passeggio non potrà trattenersi dal dire la sua. -
Un cigno volava sul mare
È una città di provincia nell'Italia degli anni '60 a fare da sfondo all'ultimo lavoro di Vincenzo Galizia, un romanzo di formazione sapientemente intrecciato con l'autobiografia, in cui il lettore potrà ritrovare i temi e le atmosfere più cari all'autore. Il protagonista, un ragazzo orfano di guerra che prende servizio nella prefettura della sua città come componente dei ""ruoli aggiunti"""", si muove in una società ormai uscita dall'arretratezza e dalle privazioni del dopoguerra alla ricerca di un'emancipazione difficile ma possibile: sociale innanzitutto, ma anche culturale e affettiva, dove la spensieratezza dell'età si accompagna ai primi turbamenti amorosi e alla scoperta delle malizie dell'universo femminile. A sconvolgere come un turbine il cammino del giovane protagonista irrompe sulla scena un amore tanto travolgente quanto inatteso, capace di trasformare un ragazzo un tempo timido e insicuro in un uomo di successo. Ma a quale prezzo? Non potendo né volendo rassegnarsi a una perdita per lui inaccettabile, il protagonista compie un ultimo viaggio per ritrovare la sua donna, ripercorrendo i luoghi dove avevano trascorso insieme giorni felici. Nostalgia e malinconia si rincorrono in un viaggio del corpo e dello spirito che consente al narratore, e al lettore insieme a lui, di giungere a ritroso fino alla radice della propria identità."" -
Oltre il giardino. Riflessioni ed emozioni nel giardino sul fiume
"L'umanità sta giocando una partita molto importante. Sembra di essere saliti su un'astronave, le accelerazioni sono così forti che lasciano storditi. In questo momento (che dura da un bel po' a dire il vero) così particolare per tutti, l'immagine che mi sovviene è quella di tante formiche che corrono impazzite. Ma a differenza della perfetta organizzazione sociale di questi meravigliosi insetti, noi umani stiamo correndo ognuno per proprio conto. Questo è il compito che ci spetta, a mio avviso, da qui in avanti... riscoprire il senso di unione e di collaborazione, impegnarsi tutti insieme ad un obiettivo comune che travalica i singoli interessi personali.""""" -
Fronte del Don. Dicembre 1942. Arbusowka-Meskoff. Sulle tracce di Rubens
Rubens Bulgarelli, zio dell'autore di questa ricerca, è stato uno degli 85000 soldati italiani caduti o dispersi sul fronte russo dal dicembre del 1942, durante la seconda guerra mondiale. Più di un terzo dell'Armata italiana in Russia (ARMIR) non fece più ritorno in Italia. Quella tragedia fu la conseguenza di due diverse offensive sovietiche che, nel dicembre 1942 sul fronte centromeridionale dell'armata e nel successivo gennaio su quello settentrionale, accerchiarono le nostre divisioni di fanteria prima e quelle degli alpini dopo, costringendole ad una duplice e drammatica ritirata. Calato nella prima e meno nota di queste due tragedie simili, il testo cuce le iniziali labili tracce del sergente Bulgarelli, artigliere del LXXIII gruppo di Artiglieria d'Armata, fino in Arbusowka, la ""valle della morte"""", dove di lui si perdono ufficialmente le tracce il 23 dicembre 1942. Poi però il riscontro con fonti inizialmente non a disposizione, consente la ricostruzione di una storia più articolata e complessa che prende gli avvii nella caserma Passalacqua di Verona per concludersi sulla collina di Meskoff..."" -
Ascoltami
Maria Ragazzi è un'insegnante, è madre di due figli adulti, ed è moglie di Italo. La sua vita è serena e appagante. Le sembra di essere felice. Fino al 7 luglio del 2007. Un banale giro in moto con il marito cambia la vita di entrambi. Maria si ritrova immobile in un letto. Prigioniera di un corpo che non le risponde più, non può camminare, non può mangiare, non può parlare, le è rimasto un occhio solo. Il mondo esterno la crede un vegetale. Ma Maria sente, Maria prova sensazioni, Maria ha una mente che funziona in modo perfetto. E quando chi le sta accanto se ne accorge inizia la sua rinascita. ""Cercavo conforto nel buio e nel pianto ma non ne ho ricavato nulla; poi mi sono fatta coraggio decidendo che vivere era più importante di tutto il resto. Ho iniziato a ridere, anziché piangere delle mie disgrazie. Non voglio la compassione degli altri e non so cosa farmene dell'altrui pietà, vorrei solo essere capita"""". (Maria Ragazzi)"" -
L' urlo del silenzio
Ci sono cose che sembra debbano capitare sempre agli altri. Come essere lasciati dalla propria ragazza alle soglie di una convivenza, dopo aver cambiato paese e lavoro per stare vicino a lei. David, che si racconta in prima persona in questo appassionato libro-testimonianza, ha sperimentato la disperazione del ritrovarsi da un giorno all'altro privato della propria ragione di vita e incapace di comprendere il significato di una decisione assurda e lacerante. Travolto dallo sgomento e dall'angoscia, vede intorno a sé il vuoto lasciato dalle amicizie di facciata. Ma soprattutto il rifiuto totale dell'amata, che gli nega un incontro chiarificatore e che non rivedrà mai più dopo il ritorno dalla loro ultima vacanza vissuta insieme. Che fare? David sceglie di non arrendersi e si mette in viaggio. Un viaggio reale e al tempo stesso metaforico in barca a vela, dalla Grecia a Brindisi. Una traversata per ricucire la trama della propria esistenza e preparare il terreno a un nuovo approccio con gli altri e con la vita. Unico compagno di viaggio un gabbiano solitario, alto sul mare e sulle sofferenze degli uomini. -
Sorella castagna fratello marrone si sfidano a singolar tenzone
Non parliamo dell'ultimo venuto, ma di una delle specie vegetali più antiche e importanti per il genere umano: il castagno. Senza di lui, senza il suo robusto legno adatto a costruire attrezzi e ripari e a scaldare il focolare nei freddi inverni, senza i suoi preziosi e gustosi frutti perfetti per produrre pane e polenta in infinite varianti, senza i suoi boschi che per millenni hanno protetto l'ambiente montano e i suoi abitanti dalla furia degli elementi e degli uomini, forse oggi non saremmo neppure qui. La cosiddetta ""economia del castagno"""" è stata infatti alla base della vita nell'Appennino Tosco-Emiliano dal Medioevo all'inizio del secolo scorso. Ma più che un semplice mezzo di sussistenza, la castagna era un piccolo universo fatto di stagioni, di riti, di lavorazioni, di conoscenze tramandate di generazione in generazione. Attorno alla preziosa polpa chiara, dolce e nutriente, si raccoglieva un'intera comunità di mestieri, di saperi e di tradizioni. Poi qualcosa si è spezzato, nel rapporto tra l'uomo e questo straordinario gigante dei monti. I castagneti sono stati abbandonati, nuovi cibi e nuovi stili di vita hanno spazzato via la schietta umiltà delle mistocche e dei ciacci, dei necci e dei malfatti. Errare è umano, si sa, ma negli ultimi anni qualcosa si è riacceso sotto alle braci e una nuova auspicata stagione di amicizia tra l'uomo e i castagni - tra l'uomo e la sua terra - si sta inaugurando. In queste pagine vi presentiamo cinquanta tra coltivatori, mugnai, apicoltori, trasformatori e ristoratori della castagna e del marrone. Si racconta della rinascita di un'alleanza tra le popolazioni montane e questo grande e longevo albero dai prelibati frutti."" -
Animali selvatici
Un album con 42 illustrazioni di animali selvatici, tutto da colorare. Dai variopinti pettirossi, alle maestose aquile reali, dai simpatici e velocissimi scoiattoli, ai testardi cinghiali dei boschi. Dal magnifico e possente cervo italico, passando dall'astuta e veloce volpe rossa, fino alla sinuosa e velenosa vipera appenninica. 42 animali che normalmente non vivono a contatto con l'uomo, ma sempre più frequentemente è possibile incontrare. Un modo per conoscerli, amarli e rispettarli. Semplici didascalie aiutano a conoscere il mondo animale e il suo abitat naturale. In ogni pagina da colorare, troverete una stringa che aiuterà i ragazzi ad individuare quanti e quali colori sono da utilizzare. Età di lettura: da 4 anni. -
Il mito della memoria. L'aceto balsamico tradizionale di Modena tra innovazione e tradizione
L'aceto balsamico è uno dei prodotti tipici italiani più globalizzati, conosciuto in tutto il mondo come la Coca-Cola. La chiave del successo planetario del Balsamico è l'esistenza di una gamma di prodotti estremamente segmentata. Accanto all'aceto tradizionale esiste infatti un'infinità di prodotti diversi, prevalentemente industriali, che utilizzano l'aggettivo ""balsamico"""" nel proprio nome. Si tratta di una situazione non sempre comprensibile per il consumatore, che fatica a comprendere le effettive differenze dei diversi prodotti. Una situazione di ambiguità certo non semplificata dalla coesistenza di due denominazioni di origine (DOP e IGP) che tutelano prodotti sostanzialmente diversi, ma dal nome molto simile e che permette a tutti i prodotti """"balsamici"""" (dall'aceto ai condimenti; dalle creme ai topping) di sfruttare i vantaggi immateriali legati al fascino e alla reputazione degli """"aceti di Modena"""" dalla storia secolare. Il Mito della memoria vuole ricostruire una storia documentata degli aceti balsamici di Modena, muovendosi sullo stretto crinale che separa storia e leggenda. Miti e leggende, che accompagnano ogni prodotto tipico, e in cui confluiscono verità, verosimiglianze e invenzioni. Ogni prodotto tipico ha un'identità bifocale: da un lato, la sua evoluzione e quella delle tecniche di lavorazione e dell'organizzazione dei mercati. Dall'altro, il racconto che lo circonda, che prende spesso le sembianze di un ingiallito album fotografico di famiglia. Identità bifocale, che costituisce il fascino fatale dei prodotti """"made in history"""". Scrivere di balsamico non è un compito facile. Significa muoversi nella lunga durata, prestando attenzione alla storia di Modena, ma anche alle vicende che riguardano l'organizzazione dell'agricoltura e dei mercati, oltre che all'evoluzione delle conoscenze tecniche e scientifiche. Scrivere di balsamico vuol dire ripercorrere i sentieri dell'innovazione che ha permesso ai sistemi agricoli di Antico Regime di uscire dalla trappola millenaria dell'arretratezza, rompendo il delicato equilibrio tra risorse e popolazione e di compiere la transizione verso la contemporaneità. Scrivere di balsamico vuol dire incasellare con rigore storiografico e onestà intellettuale le innumerevoli tessere che compongono un mosaico spesso incoerente e imperfetto, percorrendo lo stretto crinale che separa mito e realtà."" -
Colora il mito
Le più famose automobili Ferrari di Formula 1 e le più belle auto d'epoca Ferrari di tutti i tempi, in album tutto da colorare. La leggendaria casa automobilistica vista attraverso gli occhi dei bambini con le auto che l'hanno portata alla vittoria coi piloti della scuderia di Maranello. Semplici didascalie aiutano a riscoprire la storia di Enzo Ferrari e dell'automobilismo che da Modena ha appassionato il mondo intero. In ogni pagina, troverete una stringa che guiderà i ragazzi ad individuare quanti e quali colori sono da utilizzare. Le tonalità delle illustrazioni sono spesso diverse da quelle reali. Abbiamo infatti scelto di utilizzare colori forti e brillanti per mettere in evidenza le forme e i volumi delle autovetture. I ragazzi potranno così meglio notare i dettagli che normalmente non vengono visti. Età di lettura: da 4 anni. -
Mutina. L'alba dell'Impero
Tradimento. Ambizione. Sono questi i sentimenti che aleggiano sulla Repubblica all'indomani delle idi di marzo del 44 a.C. La morte di Cesare ha precipitato Roma sull'orlo di una nuova guerra civile. Da una parte ci sono i cesaricidi, appoggiati in Senato da Cicerone ma isolati dal popolo e lontani dalla Capitale. Dall'altra c'è Marco Antonio che cerca un accordo per la pace ma teme per il suo futuro al termine del Consolato. Ben presto però, sulla scena politica, irrompe l'uomo destinato a cambiare il corso della storia: Gaio Cesare Ottaviano, nipote del dittatore, giovane spregiudicato e ambizioso. La sua vita, tuttavia, è minacciata da un misterioso sicario e solo un uomo può aiutarlo: Marco Nevio, legionario in congedo fedele alle antiche tradizioni del suo popolo, i Vestini. Marco dovrà indossare di nuovo l'armatura per obbedire a un antico giuramento... Mentre l'inverno è sempre più freddo e il cibo scarseggia in città, i soldati della Repubblica marciano silenziosi verso Mutina, dove si combatterà la battaglia finale. Il rumore cadenzato dei loro calzari chiodati riecheggia tra le valli e le strade, portando un solo grido: guerra!