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Semplicemente Lauren
La storia di un amore ostacolato dalla diversità dei due amanti. Tanto anticamente perverso quanto profondamente reale. Tutto inizia quando Lauren decide di prendere un aereo per Palermo. L'improvviso trasferimento dell'adolescente londinese accende la fiamma di una passione struggente e devastante che porta la protagonista ad un estremo conflitto che la catapulta in una realtà inimmaginabile. Un tragico risvolto porta Lauren a riscoprire se stessa catapultata in una dimensione surreale in cui mai avrebbe immaginato di trovarsi. Proprio mentre pensa di far ritorno a casa, i suoi passi si incrociano con quelli di qualcun altro. In quel momento, viene travolta da una sottile forma di delirio, lo stesso che coglie l'inaspettata figura di quest'uomo per la piccola, esile e intensamente sfuggente Lauren. -
Sete di giustizia
"La prosa scorrevole e corretta di Giuliano Plodari ha il potere evocante, come succede nelle visioni sul far dell'alba aspettando il risveglio, di riproporci immagini care e terribilmente lontane. Vi è dunque, un che di struggente però nella rievocazione, ma non certo decadente. È una forma sobria che mette in evidenza un'istintualità su cui meditare andando oltre al modo originale di raccontare e di guidare il racconto nelle fenditure delle storie remote, verso il punto in cui dal segno ineffabile e tenero, scaturisce veramente il nudo reale della storia."""" (Silvia Frunzi)" -
Come una mano che saluta da un treno
(...) Quasi come se rappresentasse un percorso di evoluzione personale iniziato con un giovane uomo a fare da protagonista (Caramel), la raccolta di racconti si chiude con la maturità del neopadre che scopre le speranze e i timori naturali di questa fase della vita, e mentre l'autore trasforma la narrazione in forma di diario, personale e sincera, chiude il cerchio dell'antologia e al tempo stesso della propria crescita individuale. (...) -
Brandelli D. Un soliloquio feriale
La nuova silloge poetica dell'autrice viene alla luce dopo una lunga riflessione, dopo anni estremamente vulnerabili. Anni in cui la sofferenza visibile ha dato vita a una serie di liriche, che l'autrice ha voluto intitolare ""Brandelli dell'anima"""". I ricordi si vestono poeticamente di parole evocative forti, di metafore senza appello, senza sangue, senza orrore, in un giardino dell'animo personificato dove Laura instaura un delicato soliloquio feriale. Qui l'autrice si racconta, trovando uno spazio di meditazione intimo sempre legato alle profonde radici del proprio essere. Prefazione di Mariangela Lando."" -
Il badante
Carlo Mazzoleni è un giovane lombardo, laureato in materie letterarie, che sogna di fare carriera come giornalista presso un grande quotidiano. Con una valigia piena di speranze lascia la campagna della Lomellina per recarsi a Milano, dove inizia a cercare lavoro. Gli eventi lo porteranno a percorrere strade imprevedibili. -
Favolette per grandi e per piccini
"Favolette per grandi e per piccini"""" è una raccolta di favole che traggono ispirazione dai mesi dell'anno e forniscono un commento puntuale a ciascun mese, invitando a riflettere sulle promesse e sulle emozioni che le diverse stagioni possono regalare: una carica di speranza e di energia che farà bene a grandi e piccini e li aiuterà a trovare ciò che di positivo la vita sa offrire in ogni giorno dell'anno. Età di lettura: da 6 anni." -
Il mondo che vorrei
"Il mondo che vorrei, il mondo che il poeta vorrebbe, allora ha a che fare con il sogno. Ma certo non il sogno aleatorio, che popola le notti di ciascuno di noi per svanire all'alba: piuttosto il sogno che resiste, quello che guida le nostre azioni e i nostri desideri; il sogno vicino e irraggiungibile, perché talvolta quello che crediamo impossibile è più a portata di mano di quanto possiamo credere.""""" -
Voli a matita (dicotomie quotidiane)
"Nunzio Buono conosce - dunque - l'arte finitissima del poetare miniaturizzato: ogni componimento ha la preziosità fragile e levigata di una miniatura moghul che bandisce il ricorso a scene forzate e deriva l'attraenza magnetica della poesia-immagine dal particolare minimo, dall'uso aggettivale calcolatissimo, dalla smaltatura cangiante di un lessico di rara perfezione: i suoi versi sono fiori di una cifratura elegante che trattiene la discendenza nobile da certi cantari e trovatori, rivisitata e mirabilmente contemporaneizzata in virtù di un sentire teso a spingersi oltre il fenomenico, ad addentrarsi nell'oltre, nell'inconosciuto, nella realtà indiziaria. Universo parallelo, slargo di cielo, imperituro mistero, dove tutto è nell'altro di sé - qualsiasi cosa tocchi, è te che tocco, Ritsos, in esergo - che continuiamo a chiamare, parola dopo parola, verso dopo verso, amore: e siamo l'amore, quando siamo. (Marina Pratici)" -
Cattivi dentro. Dominazione, violenza e deviazione in alcune opere scelte della letteratura straniera
Lo studioso Lorenzo Spurio ci aiuta attraverso tredici capitoli a riimmergerci fra i labirinti noir e le durezze più incomprensibilmente spigolose di capolavori come ""Cuore di tenebra"""", """"Il signore delle mosche"""", """"Arancia meccanica"""", """"L'isola di cemento"""", """"L'inventore di sogni"""" e di molti altri analoghi, ricavandone i nuclei strutturati a forza di filologiche precisioni citatorie e risquadrandone le più recondite prospettive semantiche sotto il profilo della dominazione come un potere che mai si scalfisce, della violenza come un infrenabile imbarbarimento dell'umano e della deviazione come verifica convulsa del male."" -
Storia di un principe orfano
"Me ne vado in un giorno di sole, perché oggi un prigioniero trova la sua libertà. Non sono triste, sono sereno invece, perché finalmente, oggi, torno a casa."""" (Tommaso Poli)" -
Pensatori e culture politiche del Novecento italiano e dintorni
In questa raccolta di saggi di Franco Sbarberi, scritti tra il 2002 e il 2017, compaiono pensatori e culture politiche che hanno profondamente segnato il Novecento italiano e continuano a interrogarci sul presente e sul futuro di una libertà condivisa: autori e movimenti della sinistra radicale (Gramsci e l'esperienza del '68); del liberalismo moderato (Croce); del liberalsocialismo (Carlo Rosselli, Calamandrei, Bobbio, Pavone). In particolare, le riflessioni di Piero Calamandrei, di Norberto Bobbio e di Claudio Pavone fanno chiarezza su problemi tuttora controversi (come l'estensione dei diritti di libertà) e su aspetti patologici dell'Italia contemporanea (come la mistica del ""capo"""" all'interno di una repubblica democratica)."" -
In nome dell'ozio ed elogio della pancia
"Non sempre i titoli dei libri corrispondono a quello che contengono. Gli editori, come i produttori dei films, inventano talvolta titoli accattivanti, che deviano e disorientano il lettore, il quale immagina di trovare nel libro o nel film ciò che il titolo annunzia o addirittura proclama. Non mi è per fortuna capitato attraversando libri e libricini sull'ozio, tema di volumi sistematici e di felici incursioni pamphlettistiche."""" (Francesco D'Episcopo)" -
Eros e thanatos
Vive emozioni, lontani ricordi o più vicini nel tempo che siano, ansie pesanti come macigni, vissute con dolore, aspettative disattese che lasciano incolmabili vuoti, son tutti aspetti riscontrabili, nella nuova raccolta di Manuela Pana, di nazionalità italiana, residente in Inghilterra, per questo cosmopolita di sentimenti e mentalità. La raccolta è intitolata ""Eros e Thanatos"""" che, di per sé, è già una dichiarazione di poetica, nella quale il tempo sembra non avere ordine, poiché vissuto come eterno presente e lo spazio delle visioni che creano immagini, si amalgamano tra loro, secondo un futuro pensato, agognato e sognato. Prefazione di Lia Bronzi."" -
Viaggio intorno all'amore
Un'antologia di scritti sull'amore risponde al bisogno di riproporre qualche suggestione su un tema che desta ancora oggi un indiscusso interesse e al tempo stesso resta in gran parte misterioso. Da sempre la poesia e la letteratura si sono occupate dell'argomento; per non parlare della psicologia, dell'antropologia, della psicoanalisi e recentemente anche delle neuroscienze che hanno dedicato al tema studi e ricerche mirate, scoprendo che l'innamoramento è associato con la volontà, con la motivazione, con la concentrazione e con il desiderio, e costituisce dunque un processo primario. Del resto sappiamo che in tutto il mondo le persone amano: gli antropologi hanno trovato testimonianze di amore romantico in 170 società. Non ne hanno mai trovata una in cui fosse assente. -
Canti umani
Seppur in un'accezione meno ironica e cinica, Diogene, filosofo greco, trasfigurato nel quadro in copertina, potrebbe essere un alter ego dell'io narrante di questo libro. Diogene, è risaputo, uscì di casa in pieno giorno con una lanterna in mano e alla domanda su cosa stesse facendo, rispose: «cerco l'uomo!». Ammissione pregnante e medesimo senso, denso leitmotiv che corre tra le poesie di questa raccolta. In ""Canti umani"""" si cerca l'uomo e vi si approda mettendo in luce quegli esseri che, in continuità, tendono a essere se stessi, che vivono secondo la loro più autentica umanità, che, al di là di tutte le esteriorità, le convenzioni imposte dalla società o al di là del capriccio della sorte e della fortuna, ritrovano la propria essenza di esseri umani. Infine, non solo un ritrovo della genuina e autentica natura dell'uomo, come ricorda Diogene, ma anche un ricongiungimento all'humanitas di latina memoria, al sentire dell'anima, un sentimento da coltivare nell'esistenza di ogni umano errare."" -
La magia di Emma
"Si voltò e la vide: la sfera dorata era lì accanto a lei. Un brivido le fece vibrare il corpo, il suo viso pallido si riempì di meraviglia e capì che era successo qualcosa di magico. Non c'era più confine tra il sogno e la realtà.""""" -
Parole in bilico
Caratteristica eminente della poesia di Giancarla Goracci è il saper mutare le sensazioni più forti ed evidenti, i ricordi, le esperienze vissute e i sentimenti, in immagini vive e visive, al fine di dare alla realtà descritta una più marcata capacità rappresentativa, meglio rispondente al vero, quasi in teatrale e più eclatante soluzione. Vige uno spirituale canovaccio, un orientamento della mente e del pensiero dosato e confacente, a seconda del testo in esame e dell'argomento, su tutto quanto di bello, o negativo possa essere oggetto delle molteplici esperienze della vita, sia nei baratri, che alle eccelse vette, dai pianti e commozioni alle passioni, alle gioie, ai patimenti, alle sublimi essenze dei piaceri. Quanto deliberatamente voluto dall'autrice, o quasi inconsciamente praticato a soluzione, non importa sapere; il risultato è del tutto positivo e attraente, evidente in una lettura fatta con la dovuta attenzione. -
Icone sull'oltre
Nella poesia di Giancarla Goracci si sente il peso di un passato problematico; è bello, tuttavia, constatare che il dolore che l'autrice porta con sé non le ha mai impedito di sperare, anche se, come lei stessa osserva, la speranza è uno scandalo e l'amore è un paradosso. Certo, sembra sempre che tutto sfugga, inafferrabile; il copione antico incombe e presenta ogni giorno il suo conto a volte crudele. Pur tuttavia dalle sue poesie si 'af-faccia' pian pian una persona vera, che porta un fardello gravoso di cui è consapevole e che insiste nella ricerca di risposte a un quesito che è sempre lo stesso. Non c'è nulla di estemporaneo, mai la suggestione di un momento effimero. Tutto ha una densità consistente, compresa la gioia, e non potrebbe alleggerirla anche se lo volesse. -
Affresco alla maniera antica. Pregare lavorando. Tra arte e fede
Nella presente pubblicazione, l'autore si sofferma sugli ultimi lavori, esponendo le emozioni provate, come uomo e come cristiano, lavorando ad opere realizzate proprio con l'esigente tecnica del ""buon fresco"""", attorno a tematiche eterne che riguardano l'uomo nel suo rapporto con il Dio Incarnato, il Gesù storico morto e risorto, che si dona a noi nell'Eucarestia, per fare di tutti gli uomini un'unica famiglia, secondo il progetto originario di Dio Padre."" -
A palpitante altezza
«Questa raccolta rappresenta la scrematura di tutte le poesie che negli anni ho dedicato ai miei genitori. Le poesie della Prima Parte ""Le stanze del 1988"""" sono riprese da due sezioni del mio primo libretto """"Stanze (1976-1986)"""", Feltre, 1988, e ora riproposte con ritocchi e modifiche. Le poesie della Seconda Parte """"La cantilena delle vecchie stanze"""", tranne la poesia d'apertura """"Sotto le spoglie esauste"""", sono inedite.» (Gian Citton)""