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Il sole a strisce
Ridare vita e forza a questo piccolo mondo sommerso, aprire le finestre delle case ormai chiuse da tempo, innaffiare i gerani rossi che penzolano dalle terrazze, giocare a campana insieme alle mie amichette che maldestramente hanno disegnato i quadrati del percorso con i gessetti colorati. Sento che mi manca il respiro ed il cuore è in affanno ma non voglio darla vinta al dolore. Voglio solo ricordare... -
Napoli «Città creativa»
(...) Napoli vive tra difficoltà e diversità il suo sogno di essere se stessa e nessuno potrà mai scalfire la sua libertà, felicità, pur nella precaria, provvisoria coscienza del suo esistere per resistere a tutto ciò che si oppone al suo idolo, al suo mito. (...) -
La vecchia
(...) Il tempo preso in esame e in considerazione, è quello dell'età più che il mutare della protagonista, ma è anche quello del ricordo, di quando ella era giovane e bella e faceva innamorare di sé molti uomini. In tal senso prende corpo una realtà ""altra"""" dove l'immagine che di essa si è fatta la vecchia consiste in un respiro più ampio di ricerca, morale ed etica. Betta, la protagonista, sposerà Nunzio, senza provare vero amore, ma per la posizione economica del tutto tranquillizzante del marito, come era d'uso fare nelle famiglie borghesi dell'epoca. (...)"" -
Destinazione felicità
«Una delle immagini più belle che incontrerai quando deciderai di avventurarti alla ricerca della felicità è quella del viaggiatore. In questa metafora sarai chiamato ad attraversare un territorio, un oceano a volte tranquillo, più spesso tempestoso, per raggiungere ""un'altra terra, un'altra sponda"""". Il nuovo mondo è la vita felice.» (Alessandro Lo Presti)."" -
La voce dell'istinto
(...) Bob, questo è il suo nome, improvvisamente è costretto ad abbandonare tutte le comodità a cui era abituato, costretto a vivere un'altra vita che, fino ad allora, non conosceva ma soprattutto non gli apparteneva. Smarrito e impaurito si trova, in solitudine, a percorrere chilometri sopra l'asfalto reso rovente dalla grande arsura dei mesi estivi. (...) -
Il fascino dell'ignoto
«Come è suggestiva, Anna, quell'immagine del ""sole che immerge il suo respiro nell'onda lenta, mentre la luna appoggia le sue pallide labbra sulla battigia""""! Bisogna possedere il dono raro, come hai tu, di saper riconoscere un'anima, una forza evocativa, anche nell'apparente indifferenza della natura, nelle cose animate e inanimate che ci circondano. È dono dei poeti scoprire anche negli oggetti di una apparente banale quotidianità un anelito di vita, è un dono proprio dei grandi scultori che intuiscono l'anima e le forme di un'opera d'arte già in un anonimo masso di marmo. Chi conosce l'opera poetica di Anna Magnavacca queste cose le sa bene: non cerca parole ricercate, desuete, a tratti di difficile comprensione, scelte per stupire il lettore. No!, non troverete in queste pagine di Anna il narcisismo di tanti poeti , che parlano ad una ristretta cerchia di adepti: se cercate discorsi per iniziati, lasciatele da parte queste pagine del Fascino dell'Ignoto! (...)»"" -
Genesi. Kadesia
Quando il mago Proteus viene brutalmente assassinato, l'Impero di Kadesia si trova a fronteggiare una crisi da cui può dipendere la sua stessa sopravvivenza. E mentre l'Imperatrice Neith Sais prova a tenere le redini del potere, dal lontano Oriente alle lussureggianti terre di Iris si muovono forze pronte a tutto pur di raggiungere le proprie ambizioni. -
Naufragi
(...) Pochi poeti, come Maraziti, hanno cantato l'amore con classica contemporaneità ma, soprattutto, con un abbandono totale ai suoi molteplici richiami, nello sconforto di una delusione, nella felicità di una scoperta, carica di conferme, e sempre la poesia si è fatta principale artefice e sicura compagna di questi sensi e sentimenti, che nel poeta sono sempre appaiati mai separati, nella forza e nella fragilità di una esposizione totale a una divinità, quale nelle sue sillogi torna ad essere l'Amore, che riesce a compiere il miracolo non di rivestire ma di riempire una vita, altrimenti vuota e priva di interessi veri e profondi. (...) -
Orfeo, ora puoi...
Questa silloge è da intendersi segnatamente rappresentativa di alcune particolari potenzialità espressive nell'ambito della scrittura poetica postmoderna. -
5 storie
Le cinque storie, raccontate da Aldo Cehic e accompagnate da illustrazioni che le rendono ancora più vive e dense di significati, sono favole improntate a un sano amore per la vita in tutte le sue manifestazioni, che insegnano il valore dell'amicizia, della solidarietà, dell'intraprendenza: favole per i più piccoli, ma immaginiamo che affascineranno anche i più grandi. Età di lettura: da 5 anni. -
Amore, andata e ritorni
Folgorato dall'immagine di una giovane donna intenta a raccogliere fiori da un cassonetto al cimitero di Alessandria, Roberto ha modo di conoscerla: è un'insegnante di Storia dell'arte di nome Armonia e chiama I fiori dell'Aldilà i fiori finti con cui fa composizioni. Insieme visitano una retrospettiva di Pellizza da Volpedo, il Cimitero di Staglieno (la zona inglese e anche la tomba di De André) e scoprono la reciprocità di un'attrazione appagante. Lui si prefigura vacanze intriganti per l'estate ma lei per due mesi sarà in Benin, presso la Maison Heureuse, una struttura per bambini orfani. La notizia lascia dapprima contrariato Roberto che, su consiglio di un amico psicoanalista, decide di fare una sorpresa ad Armonia, appena guarita dalla malaria, raggiungendola in Benin, dove riescono a godersi una vacanza esotica alla Petite Venise, villaggio di palafitte sul lago Nakouè. Tutto sembra ricomporsi al meglio finché lei gli confessa il suo più grande desiderio: adottare Annette, una bambina della Maison. Accanto a Eros e al piacere per l'indipendenza fanno la loro comparsa il desiderio di maternità e la ricerca di una stabilità affettiva... -
Transiberiana 2018. Un viaggio tra mito e realtà
Questo mio nuovo libro, che raccoglie le esperienze di quasi 4 settimane di viaggio tra Mosca e Vladivostok lungo i binari della mitica ferrovia transiberiana, si presta a diverse chiavi di lettura. È certo il coronamento di un sogno giovanile rimasto per decenni nel cassetto e, al tempo stesso, anche un modo per ripercorrere la storia russa del Novecento, in alcuni dei suoi momenti più drammatici, e ancora oggi spesso messi in sordina, dalla guerra civile seguita alla Rivoluzione di Ottobre, che ha insanguinato per circa tre anni molti dei territori attraversati dalla ""transiberiana"""", sino alle deportazioni di massa dell'epoca staliniana, protrattesi per oltre un ventennio a partire dai primi anni Trenta."" -
La vita e le sue varianti maldestre
Era all'angolo confuso dai demoni della mente, ora cammina col suo angelo senza aver chiesto perdono. -
Trascrizione dell'Introduzione a «Croniche del Convento della Croce» di Lorenzo Taglieschi 1598-1654 dove si parla delle Chiese... Compagnie... del suo tempo in Anghiari e Notizie relative alla C...
Il lavoro che proponiamo è solo l'introduzione delle ""Croniche del Convento della Croce"""" divise in quattro parti (prima parte: epilogo delle chiese, compagnie...; seconda parte: storia della Chiesa della Croce dal 1479 al 1619; terza parte dal 1620 al 1630 e quarta parte dal 1630...) di Lorenzo Taglieschi, filza 1616 dell'Archivio Comunale di Anghiari, testo """"recuperato dall'acqua"""". Manca la data finale della quarta parte forse per sopraggiunta morte del Taglieschi ma in ultima pagina c'è la data del 1649. Il nostro interesse si è limitato all'introduzione, laddove l'autore si sofferma a descrivere le Chiese, i Monasteri e le Compagnie della prima metà del Seicento. Per notizie di dettaglio e riferite al Convento della Croce si può far riferimento a """"La Chiesa e il convento della Croce in Anghiari"""", del senatore Giuseppe Bartolomei del 1994. (...)"" -
Non oltre gli ulivi! (Ne extra oleas)
"Ne extra oleas"""": una massima a cui attenersi. Può capitare però che i limiti vengano superati: succede ad alcuni abitanti di un piccolo paese, un microcosmo dalla vita con molte sfaccettature, dove particolare rilievo acquistano l'amicizia e, soprattutto, l'amore, elementi fondanti di questo romanzo corale." -
Strade di notte e altri racconti
I sei racconti di Iolanda Fonnesu Alberti qui pubblicati sono particolarmente attenti all'intreccio fra tempo e spazio, obiettivo prefissato e felicemente raggiunto mediante la cura speciale dell'ambientazione storica da una parte e dell'ambientazione geografica dall'altra. -
Pensieri ai soffi del vento
Tra immagini artistiche e immagini letterarie, si dipana una silloge poetica che svolge con due linguaggi diversi un medesimo tema lirico: l'amore per la natura, resa specchio della propria anima. Così Giovanni Lorè si abbandona alle sensazioni immediate del cuore creando quadri di vita interiore, ora con il pennello, ora con le parole, ma ugualmente ricchi di suggestioni e di emozioni. Pur mantenendo la poetica che ormai gli è propria, l'autore elabora percorsi intimi sempre rinnovati da eventi personali ed eventi collettivi e sociali. Anche le favole in versi, che concludono la raccolta, si pongono in questo ambito artistico di rispondenza ad esigenze che nascono dal contatto con la realtà esterna e dalla necessità di una profonda educazione al vivere. -
La rosa nera
Perfettamente fondendo esperienza di vita amorosa, sociale e autobiografica con carattere narrativo al contempo, con ricerca poetica e concezione pragmatica della creazione, come è riscontrabile nel testo ""La rosa nera"""", Sabrina Capurro, percorre ab imis l'antichissima metafora del viaggio emozionale e sentimentale, nella dimensione del quotidiano, del presente e del passato, che ci appare talora offuscata dalle nebbie del ricordo, altre volte viva e calda, al fine di definire le proprie emozioni secondo il catartico processo della scrittura. (...)"" -
Il mio Giuseppe Giusti
Ferdinando Martini (1841-1928) è stato non solo un notissimo politico dell'età liberale (esponente della Sinistra liberale, parlamentare per quarantatré anni, ministro per l'Istruzione Pubblica, ministro delle Colonie, governatore dell'Eritrea etc.), ma anche un eccellente giornalista, fondatore e direttore del «Fanfulla della domenica» (1879), del «Giornale per i bambini» (1881) e della «Domenica letteraria» (1882), drammaturgo, diarista, saggista e narratore. Fine intellettuale umanista, Martini curò un interesse particolare per Giuseppe Giusti, curandone Tutti gli scritti editi e inediti e l'Epistolario, comparsi rispettivamente nel 1924 e 1932. Lo studioso Simone Fagioli, indagando le carte dell'archivio e utilizzando alcuni documenti inediti, raccoglie in questo volume una preziosa antologia di scritti che Martini dedicò al poeta conterraneo dal 1891 al 1924, entrando in modo originale nel profondo della psicologia politica del politico pistoiese, legata indissolubilmente all'arte letteraria. . Con una lettera inedita di Giuseppe Giusti -
Così che un soffio (so that a breath). Poetry in English and Italian
Il talento poetico, intimistico e verista al contempo, dell'artista Gualberto Micolano, che sa creare anche piccole sculture in legno, ricavate da materiale prezioso di bosco, che circonda la casa dove abita, si incarna e si sostanzia in alvei esistenziali tranquilli, pur ossimoricamente ricchi di sensazioni ed emozioni, quasi da quieto vulcano che pur contiene energia, capace di originare vitalità semantica e contenutistica, dove neologismi classici o più moderni che siano, realizzano una poesia nuova, ricca di antica procedura semiotica. Ciò si evince fin dal titolo della raccolta, che recita ""Così che un soffio (so that a Breath)"""" con sottotitolo """"Poetry in English and Italian"""", facendo passare un messaggio antropologico, atto ad affrontare una realtà più allargata, contenente un doppio binario, con comunicazione semantica capace di creare alternative e visioni del mondo, in un momento in cui il legame estetico tra linguaggi, forma gli strumenti eterogenei che possono creare un rapporto simbiotico con le culture altre.""