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Chiunque tu sia
"Scorrendo le numerose pagine dell'opera vi sembrerà di essere totalmente catapultati nell'immenso e prezioso universo dell'autore e in ciascuno dei suoi versi ritroverete, senza dubbio, una parte di voi stessi...""""" -
Qualche flash di vita vissuta
"Numerosi sono i racconti da lui riportati, ambientati in un'epoca ormai lontana che corrisponde, per lo più, all'epoca successiva alla fine della Seconda Guerra Mondiale, dove la vita risultava più complessa a causa delle difficili condizioni socio-economiche del tempo. Lo Scrittore, al tempo era un giovane ragazzo che, come tutti a quell'età, visse tutta una serie di situazioni legate in particolar modo alla sua famiglia che gli sono rimaste particolarmente impresse, a tal punto che decide di mettere per iscritto il tutto, non solo per diletto, ma anche come fonte inesauribile di memoria e per far sì che le nuove generazioni traggano delle lezioni importanti su come affrontare le vicissitudini della vita quotidiana.""""" -
77
Questa scelta di 77 poesie di Alessandro Ceni è uno spaccato della sua opera dagli esordi a oggi. Opera che pare fondarsi su un concetto di dislocazione tanto a livello fenomenico che linguistico.rn«L'intera produzione di questo poeta costituisce un fitto intrico, una foresta, una selva linguistica. Piena di anfratti e viluppi, tale selva è fatta di parole risonanti dalla loro amarezza, acerbità, dissonanza, dino al parossismo espressionistico.» - Daniele Piccini, La Letturarnrn L'esito è una poesia di impatto sismico, per il rilievo dato all'analogia, al sovvertimento della sintassi (fiumi si battezzano in bambini sgelati), all'infrazione del genere (albere, totanesse). La causa si rintraccia nell'opposizione all'interno della storia, e oggi tanto più pressante, tra un ambiente naturale, primitivo e mitico, in via di estinzione, e la cruda realtà delle vicende umane. La parola poetica di Ceni - sofferta, densa, evocativa, audace, ardua, inaudita - conferma, lungo un percorso che ci intercetta, il suo potere conoscitivo e disvelante. -
Il barattolo delle favole
"Il barattolo delle favole"""" di Paola Fabiani è una raccolta di racconti per bambini. Con uno stile narrativo semplice, adatto ai più piccoli, l'autrice li guida verso mondi fantastici dove tutto è possibile ma soprattutto, in ogni avventura, emergono insegnamenti importanti frutto dei valori acquisiti dai suoi personaggi. Età di lettura: da 7 anni." -
Raggiri e complotti. Verità vo cercando...
"Raggiri e complotti. Verità vo cercando..."""" nasce da un'inchiesta sul web e il giornalismo italiano. Mandrie di bufale battono le pianure dell'informazione e la surriscaldano di bugie o, peggio, mezze verità. Verità? Quali verità e quante, nell'età che suole etichettarsi della post-verità o fa propria il paradosso della verità alternativa. Come un placebo. Un pirandelliano """"Così è se vi pare"""". Nella crisi della storia, storiografia come metodo e disciplina, nel commedione scettico che va in onda, le alternative oscillano tra credere, non credere, credere all'incredibile, o, come nella diffusa e radicata dietrologia nazionale, il cospirazionismo di massa, non credere a nulla di ufficiale e certificato (compresa l'efficacia dei vaccini), nulla che sia trasmesso da fonti ufficiali, come tali, screditate - anche la scienza - ma solo a una subcultura omeopatica a miti rancori leggende metropolitane." -
La via del cuore
Seconda guerra mondiale. La flotta britannica è sulla costa orientale siciliana, tra Capo Ognina e Punta delle Formiche, pronta a sbarcare l'Ottava Armata del generale Bernard Montgomery, come dal piano Husky. Il capitano britannico Mosè Baimonte, dei servizi segreti inglesi, è sul ponte di una nave in attesa dello sbarco. Alla sua mente corrono lesti le vicende della sua famiglia, d'origini ebraiche siciliane, quando fu costretta, dopo l'editto di espulsione dei regnanti Cattolicissimi spagnoli Ferdinando II d'Aragona e Isabella di Castiglia, nell'anno 1492, in seguito a tante vessazioni, a lasciare l'isola alla volta dell'Inghilterra. -
Lasciati i bei sonagli
La felice crucialità gioiosa di Mario Sodi, che fonda su questo ossimoro un percorso conoscitivo in cui il dolore si illumina percorrendolo e la vita si accoglie come dono, è un dato esclusivo che lo caratterizza. -
Ritorno a Manduria
"Una trama musicale continua, un dettato convinto che rende convincente, fra le altalenanti fortune della vita, l'accettazione della vita medesima, in cui si reitera nel poeta l'umanissima tendenza a stilarne il bilancio.""""" -
Itinerari (forse) desueti
"Itinerari, viaggi, non programmati, diversi, multipli, non rassicuranti, incerti eppur pieni di misteriosi richiami, come la vita. Luoghi, spazio e tempo sono parte costitutiva della loro struttura conoscitiva e ne condizionano modalità e diversità...""""" -
Credi nevicherà a Natale?
Il titolo lega insieme quattro episodi con protagonisti diversi, quattro vicende tese tutte e quattro a fondare su solidi sentieri di speranza e riscatto il magico momento che ogni Natale porta a tutti, ma specialmente ai ragazzi, ai nostri ragazzi che spesso si trovano a vivere situazioni familiari e sociali difficili e ingarbugliate. Nel primo racconto protagonisti sono gli animali come il bue Olindo, l'asina Piccola e il galletto Rossogallo che desiderano ardentemente la pietà dell'uomo per le loro umili e faticose vite e sognano di raggiungere Gesù Bambino la notte della sua nascita nel paradiso degli animali; nel secondo racconto il senso del Natale e del ritorno a casa si svela agli occhi di un ragazzino, un piccolo intelligente ragazzo adottato e nel terzo un giovane ladro in fuga con la sua specialissima refurtiva in un giorno di Natale, si troverà a vivere una straordinaria avventura che sarà per sempre indimenticabile, e non soltanto per lui. Infine nell'ultimo racconto, impavide matricole di una prima media scoprono durante uno speciale Natale che schierarsi dalla parte del bene e della giustizia molto spesso richiede grinta. Età di lettura: da 9 anni. -
Crescere tra reale e virtuale. Come insegnare ai giovani un sano rapporto con la tecnologia
La soglia tra reale e virtuale è sempre più sfumata. Le nuove generazioni crescono tra social e amici reali, tra scuola e videogames, tra virtualità reale e realtà virtuale. La loro crescita sta subendo grandi cambiamenti e ci impone un upgrade pedagogico. Cosa dobbiamo sapere per aiutarli? Su cosa bisogna riflettere per insegnare loro un sano rapporto con le nuove tecnologie? Da cosa vanno realmente protetti? Su cosa possiamo lasciarli liberi? Gli autori rispondono a queste e a tante altre domande con un linguaggio scorrevole e accessibile. Partendo dai differenti bisogni dell'infanzia, della pubertà e dell'adolescenza, ci conducono a suggerimenti pragmatici e concreti per impostare una relazione educativa che non dimentichi il valore dell'incontro reale. -
Spigolando
In ""Spigolando"""" l'autore, Giuliano Papini, affronta i problemi più importanti del nostro mondo e ne dà un'interpretazione in chiave moderna e umanissima: si tratta di racconti che spaziano dalla memoria di fatti storici fino a situazioni attuali che richiederebbero tutta la creatività dell'uomo di oggi per essere superati. Ricordi affettuosi, caratteri, tipi umani, aneddoti, riflessioni, sono al centro delle storie che risultano gradevoli e sempre ricche di insegnamenti."" -
Oltre le parole
"Sembra di risentire Mark Twain, leggendo """"Oltre le parole"""", quando scriveva che """"la vita è così breve che non c'è tempo per litigi, per il rancore e per la guerra"""" ma che """"c'è solamente il tempo per amare e dura solamente un istante"""". Sono infatti tutti istanti d'amore, quelli della poetessa Maria Grazia Gialli Meli, scolpiti da versi brevissimi e rettilinei che echeggiano e che non smettono di irradiarsi, galleggiano, quasi, nel bianco della pagina, davvero oltre le parole. Per scolpire l'anima, per fermare aere perennius un battere di ciglia, il palpito della vita che pulsa, nel divenire inesorabile del tempo, sono state scritte. (...)""""" -
Strani casi
"Strani casi"""" è la raccolta di racconti di Giuliano Plodari, il quale non si stanca mai di reinventarsi e di seguire nuovi percorsi scrittori che volgono verso tematiche diverse capaci di far sentire il lettore parte integrante della narrazione. In ciascuna storia ci imbattiamo in personaggi diversi che presentano profili caratteriali opposti ma tutti capaci di penetrare nel''interiorità di ciascuno di noi, inoltrandoci in quadri di vita, probabilmente lontani dai nostri, ma al tempo stesso portatori di messaggi rilevanti." -
Nero Gadda. Il delitto degli ori. Saggio sul «Pasticciaccio»
Che vasto ginepraio il Pasticciaccio, che leggendario cafarnao di nodi non sciolti. Che gomitolo infinito, che manzoniano guazzabuglio del cuore e della mente. L'arca dei delitti e del furto degli ori, nella dimora dei pescicani che specularono sulla guerra. Da non venirne più a capo, e non si dice con le carte in regola di un giallo o di un poliziesco felicemente risolto ma neppure con quel po' di serenità d'animo di cui pure il lettore, dopo tanto laborioso impegno, avrebbe diritto. Come dopo una tragedia, lo spettatore del teatro di Dioniso in Atene era abilitato a lucrare per sé una salvifica catarsi. Il libro di Silvia Frunzi, Nero Gadda. Il delitto degli ori. Saggio sul «Pasticciaccio», con un grammo e più di audacia, di giovanile intraprendenza, affronta la matassa medusea del crimine Balducci e cerca, con gli strumenti affinati della Bibliografia a disposizione e il monumentale Commento Terzoli, di scioglierla. Ne viene un libro di critica non solo attento e perspicace, ma proficuo e godibile, avventuroso anche, per chi ancora si accosti al mistero cruento del grande famedio merulano, al numero civico del 219. Anno 1927. Introduzione di Marino Biondi. -
Il canto del pettirosso
Una raccolta poetica delicata e al tempo stesso vibrante, che ci offre uno sguardo appassionato sulla realtà quotidiana, sulla natura, sui sentimenti e le emozioni che solo la vera poesia è in grado di cogliere e di esprimere. -
Salvemini - D'Annunzio - Pascoli - Prezzolini & C. Personaggi e vicende dell'Italia del primo '900
«Vicende e personaggi. Artisti e intellettuali. Cultura e politica. Il saggio di Marco Ignazio de Santis è una analisi matura e ben condotta sulla cultura italiana del primo Novecento, cultura politica e letteraria, centrata opportunamente su alcune sue figure prime. Una adeguata documentazione, bibliografica e di carteggi, consente di penetrare all'interno di un tessuto di rapporti e di relazioni fino ad ora non così divulgate, come nel caso dell'accoppiata Pascoli-Salvemini, il poeta e lo storico. Anche la frenesia epistolare di Giuseppe Prezzolini ha un suo ruolo centrale nella ricerca che si delinea come un apporto significativo alla storiografia letteraria». -
I colori del buio
Un condominio, tante stanze, tante finestre, tante persone: ciascuna con il proprio carattere, il proprio vivere, i propri problemi e i propri segreti che rimangono fra le pareti dei vari appartamenti. Tutto, per una svolta improvvisa, una buona intuizione femminile e una innata dose di umanità, da freddo alloggio si tramuta in condivisione di sentimenti e di speranze, cancellando così il grigiore statico di mura e animi. -
Un mare... d'amore
La raccolta porta dentro di sé quattro racconti, intensi, nostalgici, dedicati alla predisposizione all'amore tipica delle donne. Il primo, ""Non dimenticherò il tango che insieme abbiamo ballato"""", è un'ode all'amore puro di una figlia, la scrittrice in questo caso, per il padre e al regalo che lui le ha fatto, la capacità di mostrare in ogni circostanza i suoi sentimenti. È inoltre la storia di una passione nera e ardita tra Giulio e Elena, i veri protagonisti. """"Il cielo rovesciato"""" è un testamento spirituale scritto per una donna coraggiosa e delicata che si trascina in salvo dopo la tempesta provocata dal cancro. """"Elisabetta e il mare"""" è la vittoria di una ragazza che si libera da una violenza subita e si tuffa nuovamente nel mare dell'amore. """"Rosa andata e ritorno"""" è un regalo ad un'amica che desidera ricordare mamma Rosa nella sua rotondità d'animo, proprio ora che il suo tempo va all'indietro."" -
Argini e chiuse
La poesia come argine, la poesia come barriera, paratia, baluardo. Una chiusa a difesa di una vita scandita da ritmi troppo veloci e giorni presto stanchi; la poesia come arma potente contro il dilagare dell'indifferenza, del freddo che colma i nostri cuori e li riempie di solitudini. Qualche volta bisogna fermarsi, raggruppare i pensieri e poi lasciarli liberi di scivolare oltre i nostri orizzonti, oltre le nostre miserie, oltre la pochezza della nostra esistenza. Lontano.