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L' uomo dei gelati
Federico accetta la proposta del suo vecchio amico Armando di andare a lavorare a Valencia in una delle sue gelaterie. Una nuova città, un nuovo lavoro e una nuova ragazza danno a Federico quella serenità da tempo cercata. Ma questa atmosfera di spensierata allegria finisce quando un giorno, dopo aver venduto l'ennesimo gelato, fa una macabra scoperta che lo coinvolgerà in un omicidio. I sospetti della polizia ricadranno su Armando e i chioschi verranno chiusi, mettendo la parola fine al sogno spagnolo del protagonista. Finché qualcosa non cambierà. È un giallo con un'ambientazione estera, ma con un'anima italiana. -
Il ragazzo che danzò con il mare
In un'atmosfera sospesa tra realtà e sogno, il ragazzo intraprende il viaggio verso il mare che fino allora ha ammirato dalla collina su cui sorgono i vigneti di famiglia dove, crescendo, ha intessuto un rapporto conflittuale con il padre. Per dipanare i dubbi e le perplessità che ne assillano l'animo, fondamentale si rivelerà l'incontro con tre personaggi - un cartomante, il custode di una cattedrale gotica e il guardiano del faro - che a turno lo aiuteranno a chiarificare le idee e ad affrontare le ansie derivanti dal passaggio dall'adolescenza all'età matura e a capire qual è la differenza tra l'amore e la brama dei sensi infiammati da una seducente figura femminile... -
L' eco lunga dell'ironia
"Sono fortemente in debito con Italo Svevo, Luigi Pirandello e Oscar Wilde: grazie a questi autori - accomunati dall'arte sublime del trapassamento - infatti, ho avuto la gioia inattesa di confrontarmi, e anche felicemente scontrarmi, con mio figlio in un campo mai insieme esplorato: quello letterario. Nato come tesina per la maturità classica, questo breve saggio è divenuto, a seguire, un viaggio condiviso, che ha coinvolto non solo Francesco e sua madre, nei rispettivi ruoli di saggista (serissimo e lucidissimo) e di critico letterario (molto, troppo di parte) ma anche una moltitudine di amici. (...)"""" (Marina Pratici)" -
Divagazioni in corso
Di Luigi Leonardi è notevole la poliedricità dei registri narrativi e stilistici usati. L'autore è prevalentemente dedito agli studi storici ed alle ricerche correlate. Un lavoro tenace ed appassionato, che gli ha permesso di pubblicare numerose opere di narrativa e saggistica. In ""Divagazioni in corso"""", articolato e complesso testo poetico, che ben si presta, in alcuni casi, alla recitazione in forma di monologo teatrale, l'autore tratta un percorso di riflessione sulla caducità delle cose umane, sul ruolo del destino, sulla storia. (...)"" -
Presnitz
In una raccolta di racconti lo scrittore è come uno chef che deve amalgamare una serie di ingredienti diversi. Come nel dolce tipico triestino chiamato Presnitz che è fatto di ingredienti apparentemente in disarmonia tra loro, con contrastanti sapori che però si fondono alla fine in un gusto particolare, unico e senza eguali. I miei ingredienti: La carne e il sangue, l'amore e la guerra. Il coraggio e la violenza. L'amicizia, il tradimento e la vendetta. L'eros, impudico e sognato. I rapporti coniugali, in cui, a volte, qualcosa s'inceppa. Un manoscritto ritrovato che infonde coraggio e determinazione a chi non ne ha. L'onestà che può essere molto costosa, se il prezzo è tua moglie. Una panchina su cui dorme una barbona che non la conta giusta. Occhi color del miele che segnano il destino. L'Africa enigmatica del Vudù. I segreti degli sciamani dell'Amazzonia. La Siberia dei fiumi profondi. La Groenlandia dei grandi ghiacci. Forse il mistero di un vampiro a Trieste... Perfino la Madonna, dove il terremoto ti scuote. -
Dante Alighieri dal Casentino al Paradiso
Tre studi danteschi incentrati su un itinerario interpretativo del pensiero e dell'opera di Dante, dalla realtà effettuale, con l'analisi e la critica delle aberrazioni causate dallo sviamento rispetto alle corrette regole di convivenza civile, alle finalità di denuncia e didattiche insite nel poema dantesco. I ""soggiorni casentinesi"""" dell'esule fiorentino costituiscono spunti di meditazione trasposti in poesia e testimoniano le basi della riflessione esistenziale dell'autore, mentre l'esegesi fornita da Francesco da Buti, in una redazione inedita, offre l'occasione per confrontarsi con il modo in cui il testo veniva recepito e interpretato da chi faceva parte del suo """"sistema di pensiero""""; con l'indagine dell'ultimo canto del poema si rivela infine la valenza dell'itinerario dantesco verso Dio, dopo le esperienze comunicate alla sviata società terrena. In Appendice si offre parte di un commento inedito trecentesco all'Inferno."" -
(Non) voglio una storia d'amore
La protagonista di questo romanzo è Alice. Alice è una donna che ha sofferto molto per amore e racconta delle sue esperienze disastrose in prima persona. Dopo l'ennesima grande delusione, la sua visione degli uomini diventa del tutto negativa, tanto da arrivare ad ""odiarli"""" tutti. Verrà assunta per rispondere alle lettere di donne e uomini su una famosa rubrica on-line. Lì, dispenserà i suoi consigli senza peli sulla lingua ma senza riuscire a nascondere la sua vena romantica; perché in realtà anche le donne che affermano di stare bene da sole, in fondo sognano la favola. Riuscirà Alice a trovare l'amore vero in un mondo di bugie, tradimenti e maschere? Per lei non sarà semplice, ma a volte la felicità è dietro l'angolo, basta avere il coraggio di svoltare."" -
100 Poeti, un secolo. L'Ottocento italiano
Forse non tutti condivideranno il culto di Umberto Saba per il diciannovesimo secolo (il «divino» per lui, «mille ottocento») ma, anche restringendo il campo all'Italia e alla poesia, esso risulta molto più variegato e mobile di quel che non si creda. Nascoste o quasi dalla indubitabile grandezza di pochi (ne conosciamo fin dalla scuola i nomi: Foscolo, Leopardi, Manzoni; e poi Carducci; e ancora, sull'epilogo, D'Annunzio e Pascoli), emergono figure autentiche di poeti e poetesse, meritevoli non di una distratta menzione bensì di sopravvivere nella nostra memoria. La qualifica di ""minori"""" non li umilia, rispetto ai """"maggiori""""; e questo libro (diverso da ogni altro sull'argomento) li fissa in una galleria di ritratti. Sono cento ritratti dal vero, accompagnati, ciascuno, dalla scelta di qualche testo esemplare."" -
Tano e Totta
Tano e Totta è una favola che tratta di una amicizia speciale tra due esseri molto diversi tra loro nell'aspetto e nel modo di vivere, che si incontrano e si riconoscono nella loro più intima essenza. Si tratta di una storia divertente e appassionante che mette in luce quanto l'accettazione, l'accoglienza e il rispetto siano principi fondanti in ogni relazione e ci permettano di aprirci all'altro in uno scambio continuo di esperienze edificanti. Il sentimento benevolo che unisce Tano e Totta sfiderà il tempo, la lontananza, le difficoltà per unirsi poi in un abbraccio sempre più stretto... Tano e Totta risplendono nella luce della loro favola e ci insegnano ad amare l'altro senza condizionamenti. -
Quindicino Pif
Quindicino Pif è un bambolotto di plastica che una notte, per magia, diventa un bambino. E anche la sua amica Petronilla, una gallinella elettronica che sa tutto, diventa una gallina vera, in carne e ossa. Ma proprio da qui cominciano i guai, perché essendo ""di ciccia"""" la gallina Petronilla rischia di essere spennata e fatta arrosto. E Quindicino, per salvarla da una fine orribile, è costretto a imbarcarsi in una serie di avventure incredibili. Età di lettura: da 7 anni."" -
Entro dentro. Racconti spersi, in mezzo al tempo, collocati a caso nello spazio, diversamente non so fare
"Ho iniziato questo libro per rabbia, per assenza di un amore, rincorso e mai stretto, come avrei voluto. E pensando al mio fallimento evidente ai più, tranne forse a me, ho fatto parlare una narratrice per mettere a nudo, entrare dentro l'animo delle donne e attraverso le loro storie raccontare la nostra solitudine che è comune a tutte a chi più chi meno. Ognuna di noi credo si ritroverà in qualche donna dei racconti foss'altro in una separazione, o in una Circe, o semplicemente nell'amore rincorso dalla narratrice. Si parla di donne attraverso gli uomini e non vuole essere un libro di parte, ma pagine di comprensione... di noi, adatte a noi e a voi uomini che necessitate di comprenderci..."""" (Rita Bonini)" -
Nella trafitta delle antinomie
«(...) Questo scenario è rappresentato nella raccolta di versi di Domenico Pisana, Nella trafitta delle antinomie, con sensibilità ed equilibrio, con accenti patemici che inducono il lettore ad interrogarsi senza mai cedere alla rassegnazione o allo sconforto. Ad una riflessione sul contesto esorta l'epigrafe sciasciana, posta in esergo al libro: ""Nessuno è al di sopra di ogni sospetto"""". L'opera di Sciascia, i suoi singolari gialli, i suoi pamphlets costituiscono una continua e penetrante indagatio veritatis. Se la citazione dello scrittore di Regalpetra ci esorta ad una disposizione critica verso la realtà che ci circonda, la dedica della raccolta, che il poeta riferisce con dolcezza alla neonata nipotina Emma, """"distesa di sogni sui sentieri della mia tarda età"""", ci induce a sperare. Come ogni atto poietico e poetico anche Nella trafitta delle antinomie è testimonianza di fede nella parola, sostenuta dalla fede dell'autore. Ma la nostra contemporaneità è segnata da una parola sempre più retorica, cinica e interessata, una parola che perde capacità di significazione e possibilità di raggiungere l'altro. (...)»"" -
Il gigante di Barletta. Un italiano di Crimea nei gulag di Stalin
C'è un colosso a Barletta, in Puglia, conosciuto come Eraclio o Arè nel dialetto locale. Di una gigantesca statua in bronzo si tratta, più alta di quattro metri, che risale al secolo V d.C. e che vicina alla Basilica del Santo Sepolcro si innalza, raffigurando forse l'imperatore Teodosio - anche se il fatto è incerto. Con un escamotage, Vettori attribuisce il nome altisonante e tenero insieme, il Gigante di Barletta, al protagonista del suo romanzo, Dmitry, ultimo nipote di una famiglia di italiani in Crimea negli anni della Seconda Guerra. E accorda, proprio con questo nome, le vicende immaginarie della famiglia in questione a quei luoghi lontani e all'Italia. La storia di una famiglia nel cuore della Storia dell'Europa, potrebbe dirsi l'essenza del volume. Un romanzo storico, dunque. Ma Il Gigante di Barletta si mostra diverso da molti romanzi storici contemporanei. Che qui, a dominare, diversamente dal solito, sempre è la seconda. La Storia è la grande protagonista del libro, mentre i personaggi, che una trama sommuovono per colorirla, sono uno dei suoi fondali. -
Vince chi resta
Una donna. Un uomo. Un libro. L'incontro. Un quadro. -
Le donne del prof
Alice ci accompagna a conoscere i limiti di un amore malato che la condizionerà fino a farle sperimentare il carcere e le sue regole. Un amore non corrisposto quello della protagonista che accetta qualunque cosa, per il bene dell'uomo che ama: Luca, da tutti chiamato il Professore; un insegante travolto dalla bellezza e dai facili costumi di una ragazza dirimpettaia: Bianca, soprannominata da lui Principessa; una giovane donna che condurrà il Professore a una felicità inaspettata, per poi farlo crollare, vittima di un gesto estremo. Alice non si rassegnerà al tragico evento, e cercherà delle risposte per porre fine all'inferno. -
Pergolesi. Anima scurdata. Opera buffa
La figura di Giovanni Battista Pergolesi, musicista, e la sua sfortunata storia di vita, conclusasi con la morte per tisi e la sepoltura in una fossa comune, fondanti il lato serio della narrazione, sono il risultato dell'inevitabile suggestione determinata dai tragici fatti del nostro tempo, mentre la storia di Don Lollò, parroco della Cattedrale di Pozzuoli e della perpetua Carmelina, dall'altro lato, scorrendo parallela alla narrazione precedente, ne disegna, nel contempo, il lato faceto, ponendosi in antitesi con essa quasi a volere esorcizzare, in una gabbia di parole, l'orrore, lo sbigottimento e la morte cui stiamo assistendo in piena pandemia da Covid-19. La creatività del libro nasce grazie a un escamotage narrativo molto fascinoso e suggestivo, quello relativo al culto delle aneme pezzentelle nel Cimitero delle Fontanelle in Napoli, preso in prestito per tracciare le storie e per tessere in modo assai originale, in fondo oltre che tenero e commovente, l'ordito. -
MA.IK. La caccia è aperta
Ad un anno dal loro arrivo sul ""pianeta che vive"""" i cinque ragazzi marchigiani sono ormai perfettamente integrati con la vita del luogo. Ma per alcuni di essi le avventure non sono ancora finite: una serie concatenata di eventi estremamente pericolosi coinvolgeranno Andrea, Giacomo e Maik in un vortice di peripezie che metterà a dura prova la loro forza di volontà e a serio rischio le loro giovani vite. Dalle decisioni che prenderanno dipenderà la sicurezza del pianeta che li ospita e di tutti i membri della coalizione, ora più che mai minacciati dal piano diabolico messo in atto dal sanguinario Imperatore. Per i tre ragazzi e per i loro amici di Zhila sarà una folle corsa contro il tempo e Maik dovrà sempre più spesso fare ricorso al suo potere, quel dono che ormai ha imparato a gestire e che lo ha reso leggenda agli occhi dell'intero Universo."" -
Volti di donna
«Può un uomo penetrare nell'animo femminile, comprenderlo fino in fondo? Naturalmente, per par condicio, potremmo porre la domanda anche al contrario, chiedendoci quanto una donna possa riuscire a capire davvero un uomo: in questo caso la vox populi è che sia molto più semplice, ma non ne sarei così sicura... Comunque questa seconda questione non ci riguarda in questo momento, mentre la prima è dirimente in quanto abbiamo a che fare con un Poeta, Stefano Gentili, che ha questa ambizione, o comunque questo desiderio, e dedica un'intera raccolta poetica alla donna. A partire dalla madre a cui l'intera silloge è indirizzata. ""Volti di donna"""" si intitola significativamente la silloge: e il tentativo ci sembra quello di ricostruire la figura femminile ricomponendola come in un puzzle a partire da singoli ritratti, che nel complesso formano un insieme efficace e armonico (...)»"" -
Annihilation
Palermo 1976. Sulla base di nuovi documenti un giornalista del giornale L'Ora riapre le indagini sulla scomparsa del grande fisico siciliano Ettore Majorana, sparito nel 1938 durante un viaggio Napoli-Palermo. L'inchiesta lo porterà a Lipsia e poi in Crimea, dove nuove rivelazioni sulla scomparsa dello scienziato e sulla sua attività di ricerca lo proiettano in una realtà imprevedibile e inquietante: quei fatti di quasi quarant'anni prima non appartengono al passato ma a un presente vivo e palpitante. Attorno agli appunti e alle formule di Majorana si sta svolgendo una lotta a livello internazionale senza esclusione di colpi. La posta in palio è la disponibilità di nuove tecnologie che possono dare all'umanità da un lato una fonte illimitata di energia, dall'altra il mezzo di distruzione più potente che si possa concepire. Dov'è finito Majorana? E soprattutto, dove sono finiti i suoi scritti, i suoi appunti? -
Anna dei numeri. Una storia del Novecento
Anna dei numeri: una donna in cerca della propria autonomia nei difficili anni della prima metà del Novecento. L'Autrice ne racconta la storia in un percorso di ricostruzione di una personale genealogia femminile.