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Storia di una Compagnia novarese. La Confraternita di San Giovanni Battista Decollato ad Fontes di Novara
Per il visitatore curioso che si accinge ad esplorare il centro storico di Novara, iniziando dalla zona occidentale, può essere una sorpresa il vedere, tra Via Rosselli e Piazza Puccini, in mezzo ad edifici di chiara matrice neoclassica, su cui incombe la mole del Duomo antonelliano, una facciata barocca di Chiesa, che ha davanti un piazzuolo con un ossario settecentesco che porta la scritta, impegnativa e conturbante: ""Ai caduti per la Patria"""". Se poi si avvicina può leggere sopra il portale l'epigrafe che indica come l'edificio sia dedicato a S. Giovanni Battista """"ad Fontes"""", presso il Battistero, """"la cui Confraternita ha la facoltà perpetua, concessale dal Re di Spagna, Filippo IV, [nel 1625] di liberare, ogni anno, un condannato a morte"""". Dunque si tratta di un edificio confraternale, che rimanda ad una forma di organizzazione laicale, la """"Confraternita"""" per l'appunto, che ha contraddistinto non solo il passato della comunità ecclesiale, ma che ha valore anche ai nostri giorni, rientrando tra le associazioni a scopo religioso riconosciute dal Codice di Diritto Canonico riformato dopo il Concilio Vaticano II. (...)"" -
Crepuscoli su Firenze
La città, grazie ai versi del poeta, viene caricata di una nuova luce e forgiata da un significato più innovativo e profondo, frutto della sua grande sensibilità. Ogni singola parola maturata all'interno di un sistema poetico articolato, ma puro, ci invita a riflettere e a viaggiare con la mente. -
Rimasugli di pensiero
Com'è nel suo stile, Laura Tonelli dedica molta attenzione alla cura stilistica e all'utilizzo delle scelte lessicali e semantiche dei versi. I colori della sua anima appartengono alle sue esperienze vissute. Se è difficile raccontare, indispensabile per l'autrice è comunicare agli altri attraverso la poesia quella ricerca armonica tra sospensione e caduta, tra dolori e rimpianti nostalgici, tra musicalità e gioia dell'attesa. -
La Congregazione di Carità di Colle di Val d'Elsa (1862-1937)
In questo libro, con grande dovizia documentale, viene fatta la ricognizione storica della Congregazione di Carità che ha operato a Colle tra il 1862 e il 1937, indagando sulle motivazioni della sua nascita e sulle spinte che ne hanno determinato l'evoluzione nei suoi 75 anni di vita. -
Uno sguardo sul mondo
In ""Uno sguardo sul mondo"""" emerge la naturale """"postura filosofica"""" dell'autore con riferimenti spontanei a pensatori dell'esistenza, come Schopenhauer e Heidegger con spunti che toccano e svelano quei sentimenti silenti che ognuno di noi ha dentro sé, ma ancora non lo sa."" -
Viva Rossini! Filastrocche sui personaggi rossiniani
"Il focus si appunta sui personaggi delle opere rossiniane, chiamati a dialogare ed esprimersi in prima persona. Che cosa c'è di più vivace e intenso dei caratteri di Rossini, sempre peraltro accompagnati, sia che si tratti di opere buffe che di opere tragiche, da una musica trascinante e indimenticabile? Lasciamoli quindi entrare, avvicendarsi sulla scena, parlarci con la loro voce... E prepariamoci ad ascoltarli!""""" -
L' etica della piuma
"Una nuova raccolta poetica, questa di Marina Pratici, a prima vista sorprendente appunto per modi poetici nuovi e differenti rispetto alla produzione precedente. Modi più chiusi, più sofisticati, più ermetici. Di quella forma di ermetismo dei nostri grandi autori che in fondo è di assolutamente scarsa cripticità. Se penso a """"m'illumino d'immenso"""" o """"si sta come d'autunno sugli alberi le foglie"""", trovo messaggi comunicativi semplicemente essenziali e concisi, mai illeggibili..."""" (Rodolfo Vettorello)" -
San Francesco Messaggero di Pace
Tra le tante interpretazioni che dell'incontro di Francesco con il Sultano, sono state date da studiosi e ricercatori di ogni epoca, ce n'è una che sicuramente meglio risponde al sentire comune contemporaneo: messaggero di pace, Francesco, così come ad Arezzo, anche a Damietta, tenta di ristabilire la pace civile tra i popoli in guerra tra loro. E se l'episodio rimane ancor oggi indecifrabile per alcuni aspetti e se storici, teologi e studiosi a vario titolo, non hanno mai smesso di chiedersi se quell'incontro sia stato una cosciente ricerca di martirio, un atto di audacia o un modello esemplare di dialogo interreligioso, la scoperta di un'interessante incisione settecentesca di Johann Baptist Klauber tratta dal libro Vita Seraphici Patriarchae S. Francisci conservato presso la Biblioteca del Museo dei Cappuccini a Roma, è una sintesi figurativa efficace a sostegno dell'ipotesi che quell'incontro era già stato recepito e interpretato come un tentativo di pacificazione attraverso la predicazione. -
Le favole di nonno Piero
(...) Numerosi sono i personaggi e le storie da lui create dando vita ad una raccolta variopinta e coinvolgente. I veri protagonisti della narrazione sono gli animali, i quali assumono dei caratteri umani, vivendo tutta una serie di avventure e di vicissitudini che li rendono, a tratti, dei veri e propri ""eroi"""" capaci di trasmettere ai bambini dei messaggi importanti che si tramutano in veri e autorevoli insegnamenti. (...) Età di lettura: da 5 anni."" -
I racconti della Loira
«(...) raccolta di racconti collocati geograficamente in Francia, nelle zone limitrofe alla Loira. Ciascuna delle tre storie narrate dall'autrice si svolge in un arco di tempo che va dal 1793 al 1806, periodo che risale storicamente alla Rivoluzione Francese. La scrittrice si concentra, in particolar modo, sugli avvenimenti risalenti al Regime del Terrore, fase critica della Rivoluzione durante la quale furono condannati alla ghigliottina numerosissimi avversari politici. (...)» -
Il frutteto. Diario di vita: racconto breve
La famiglia, la scuola, l'ambiente sociale pongono le basi per la crescita di Nigro. Le radici affermano la loro importanza e rimangono ben salde fino a diventare un imperativo che viene percepito quasi come un obbligo da soddisfare. La realtà però, frantumato e spostato via questo ""dovere"""", si impone e fa riemergere i legami affettivi riallacciandosi alle vecchie radici mai inaridite."" -
Il commissario Mazzi: arrocco
In un freddo e umido Novembre, nella piana che va da Prato a Pistoia, il Commissario Mazzi riceve la visita di un vecchio e malato Avvocato che gli racconta una storia di tanti anni prima. Lo stato di salute dell'uomo, prossimo alla fine dei propri giorni e la vicenda che questi gli racconta, stuzzica le fantasie investigative del Commissario fino a fargli svolgere una indagine privata che andrà oltre ai propri compiti di funzionario di Polizia. Parallelamente, un caso banale turberà le proprie giornate, costringendo il Commissario a una nuova indagine che passo dopo passo, diventerà sempre più complessa e pericolosa. In aiuto al Commissario, solo una scacchiera, i suoi pezzi e una mossa: l'Arrocco. Tra pagine tinte di giallo e humor, Mazzi si dipanerà tra realtà criminali tipiche di questo momento storico. Un giallo che strapperà riflessioni d'attualità, e qualche risata. -
Teo Brùfolo. Il ragazzo che non c'è
Teo, soprannominato Brùfolo, è il nipote quattordicenne di zio Temìstocle Olivieri, un vecchietto di settantasei anni. In realtà però Teo e lo zio Temistocle sono la stessa persona... ""Che storia!... Teo... il ragazzo che non c'è... Non sarà tutta un'allucinazione?... Ma io esisto davvero? Bèh, come diceva un grande filosofo, se sto pensando vuol dire che esisto: se non esistessi non starei pensando."""""" -
Grumi sciolti
"Non solo 18 racconti. Se la guardi da lontano la vita - di un individuo o di una collettività - è come l'immagine che esce da un telescopio puntato sul cosmo. La storia è un quadro in divenire, in cui qua e là si osservano """"grumi"""", cioè """"luoghi di addensamento"""", """"momenti di intenso ammasso"""", in cui ogni componente fluida si perde e resta solo materia, materia che si coagula e si rapprende chiudendosi a giro. Ma poiché tutto è movimento, anche questo processo di avvitamento non si sottrae alla legge del divenire, e il grumo si evolve in una spirale che lo porta inevitabilmente a spandersi. Ovvero a sciogliersi, a nebulizzarsi lasciando a galleggiare in sospensione grani. Grani che a loro volta sono nuclei di potenziali nuovi grumi. Avendo negli occhi questo quadro l'autrice dà la parola a un narratore che apre e chiude la raccolta di racconti usando una tecnica narrativa e stilistica che richiama proprio la dinamica del """"grumo sciolto"""". Il classico espediente della cornice, che tiene i racconti, qui in vero è elastico, continua variazione del tema madre.""""" -
L' incanto dell'onda
Tra natura, amore, sentimenti, suggestioni, si snodano le liriche di questa silloge poetica che ripercorre attimi indimenticabili della vita e della produzione artistica di Daniela Feltrinelli. Attimi che lasciano il segno nel cuore e sulla carta e che si offrono al lettore con la grazia discreta di chi non vuole irrompere nel mondo altrui, ma solo suggerire fugaci momenti di emozione condivisa. -
Metti... una sera al cinema
È un libro leggero che si legge con piacere. Prevale la curiosa allegria del cinefilo, non la pedanteria. Paola diventa l'inviata del lettore, introdotto alla conoscenza di alcuni film di maestri sparsi nel globo, delle più recenti stagioni, visti in sedi prestigiose e iniziatiche come i festival di Venezia, Cannes, Berlino. Registi famosi e registi di nicchia. Venerati maestri ed esordienti poco disposti a venerare. Asiatici europei italiani. Un cinema globale, non quello dei panettoni che viene fermato alla frontiera di Chiasso e rispedito al mittente. Breve ma intensa rassegna dello spettacolo contemporaneo, da quei luoghi dove i film vengono testati nello ius primae noctis della visione festivaliera, per vedere l'effetto che fanno, prima del viaggio destinato alle sale (in verità sosta sempre più ridotta, e ora rinviata sine die). -
Doppi nodi
Il tono pacato ma non rinunciatario, il nitore e le sottili variazioni della metrica, l'oculata precisione del lessico, persino la parsimonia con cui vien messo in opera un solido armamentario retorico-stilistico fanno di ""Doppi nodi"""", opera terza di Maria Beatrice Di Castri, un rivolo di acqua sorgiva nell'affollata e impudica waste land della poesia contemporanea..."" -
Rossini. Lo stravagante
"Rossini. Lo stravagante"""" è un percorso leggero della penna in mezzo ai ricordi della vita dell'Artista, gli incubi, gli aneddoti e le curiosità, gli inattesi rivolgimenti, le inimmaginabili sorprese, tra i tonfi e i trionfi in società, le tante avventure amorose vissute audacemente nell'al di qua e i tanti divertenti incontri e ritrovamenti nell'al di là. Il tutto narrato con spensieratezza e creatività, alla maniera di un cahier d'esquisses, vale a dire un taccuino d'appunti stipato di musica, memorie, reminiscenze e souvenirs, assieme al Maestro con cura elaborato, mangiando, amando, cantando e digerendo perché: """"Mangiare, amare, cantare e digerire sono i quattro atti di quell'opera comica che è la vita e che svanisce come la schiuma d'una bottiglia di champagne. Chi la lascia fuggire senza averne goduto è un pazzo"""", come costui ben predicava sulla terra." -
Frammenti d'anima
(...) Questo volume ci presenta la poetessa Adele Basta Sarullo in forte progresso lirico rispetto al suo precedente libro, ""Pensieri sospesi"""", la cui ragione, a mio giudizio, proviene innanzitutto da una forte presa di coscienza della sua creazione vitale e della sua parola poetica che le permette un dinamico fraseggiare lirico arricchito di multiformi sfaccettature di linguaggio e musicalità. Dalla sua ormai salda visione della vita nasce un arricchimento e un completamento delle sue capacità liriche in grado, adesso, di penetrare con disinvoltura sia nei propri meandri psicologici, sia nelle realtà esterne di un mondo fatto di fragilità ma anche di profonda bellezza umana."" -
Sul fondo e altri racconti
In questa sua prima raccolta confluiscono cinque racconti molto diversi tra loro: dagli insetti di una misteriosa palude al freddo siderale di un mondo distopico popolato da strane creature acquatiche, da i ricordi nostalgici delle prime, piccole trasgressioni adolescenziali agli inseguimenti nel fitto del bosco, dal quale si potrà uscire solo addentrandosi nelle proprie zone d'ombra. È il sospetto a mettere in moto i personaggi: l'ardente curiosità di chi vuole conoscere il mondo senza i vincoli delle proprie radici ed è, troppo spesso, sopraffatto da paure e insicurezze. Ma è quando ci si cala sul fondo di sé stessi che l'incubo più mostruoso si rivela nella sua debolezza tutta umana e, magari, un grosso lupo grigio scende dalla montagna per colmare il vuoto, insegnare ad accettare il dolore e trasformarlo in un prezioso momento di crescita.