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Roma e i dottori di ricerca della Sapienza. Per una nuova relazione tra territorio e conoscenza
Indagare il ruolo giocato dal capitale culturale - in particolare nella sua forma istituzionalizzata più elevata, cioè il dottorato di ricerca - nella crescita dello spazio nazionale colloca questo testo nell'alveo di quel filone fondamentale delle scienze sociali che studia gli effetti socìo-economìci prodotti dagli elementi culturali. Lo scopo dell'indagine è stato quello di comprendere se e come il capitale culturale e umano posseduto dai soggetti abbia un'influenza sullo sviluppo della città di Roma; e, conseguentemente, quali possano essere le azioni da compiere affinché tale capitale riesca a divenire una forma di investimento territoriale. Si tratta, più in generale, di un'analisi della relazione tra il campo educativo e quello sociale: come l'educazione scolastica - produttrice di capitale culturale e umano - abbia o meno una ricaduta sullo sviluppo economico, sociale, culturale, creativo di una grande città. Nel nostro caso specifico ciò si è realizzato attraverso uno studio di caso sulla città di Roma e sulla sua relazione con il maggiore e più antico ateneo pubblico che essa ospita: La Sapienza. -
Sociologia dei gruppi
Il volume costa di sue parti. Nella prima, fa il punto sui contributi che la teoria sociologica ha offerto allo studio dei gruppi sociali, rivendicando alla sociologia - attraverso il pensiero dei classici, di Simmel e di Goffman - un compito fondamentale nel delineare il ruolo che i gruppi, nelle loro varie forme, rivestono nella società. Nella seconda parte, facendo anche leva sull'esempio di ricerche classiche, si descrivono gli elementi costitutivi dei gruppi, i loro scopi, le dinamiche relazionali, le forme di potere e i rapporti di collaborazione e di conflitto fra gruppi, includendo quindi anche i temi degli stereotipi e del pregiudizio sociale. -
Pragmatica cognitiva e mindreading
Parlare e comprendere enunciati sono attività complesse, legate in modi flessibili ai concreti contesti comunicativi. Lo studio dei processi psicologici coinvolti in queste attività è affidato alla pragmatica cognitiva, un dominio di studi in cui si è imposta, negli ultimi tre decenni, la Teoria della Pertinenza proposta da Dan Sperber e Deirdre Wilson. Attraverso un'accurata esplorazione - parzialmente critica - di questa teoria, il presente volume propone una diversa prospettiva, che inquadra i processi di comprensione degli enunciati in una più ampia visione dei processi di elaborazione del linguaggio e delle azioni. Questo significa recuperare un'intuizione originaria della pragmatica filosofica: quella secondo cui il parlare è essenzialmente una forma dell'agire. In questa direzione, il volume dedica particolare attenzione al modo in cui la comprensione del linguaggio è legata alla comprensione delle azioni, e dunque a quel dominio di fenomeni che oggi prende il nome di mindreading. -
Conversioni all'ebraismo
La ""conversione"""" da una fede a un'altra, ha implicato, storicamente, rotture e cambiamenti, nel passaggio da uno status identitario a uno diverso. In ambito ebraico, data la pluralità di configurazioni dello stesso (ortodosso, riformato, conservative, liberal e altro), si assiste a fenomeni di diversa natura, per esempio, negli Stati Uniti, nell'America del sud, in Africa e in Europa. Israele svolge un ruolo inedito e molteplice, di luogo simbolico, riferimento culturale, sede di residenza, ambito di cittadinanza. L'ebraismo italiano, caratterizzato una situazione relativamente omogenea nel suo riferimento alla Tradizione ortodossa, appare animato, oggi, da un dibattito analogo a quello di altri paesi, mentre è attraversato, come avviene nel sud, da richieste di """"ritorno"""" carichi di forza simbolica ed evocativa. Il volume presenta, attraverso esempi di particolare interesse, alcuni tra i più interessanti filoni di indagine sulle """"conversioni"""" all'ebraismo in età con temporanea."" -
I castelli di Aglie e Moncalieri. Le collezioni
"Le collezioni"""" è il secondo di tre volumi che narrano le vicende di casa Savoia e delle loro residenze. Il racconto si ricollega al primo volume """"Un incontro inaspettato"""", mantenendo come protagonisti i quattro adolescenti che accompagnano il lettore nelle varie vicende. In questa seconda opera la storia si snoda inizialmente ad Agliè e nel suo Castello Ducale per poi proseguire nella scoperta del Real Castello di Moncalieri. Martina, Greta, Andrea e Matteo fanno infatti una gita con la scuola per visitare queste residenze sabaude accompagnati nel loro percorso da alcune guide esperte. Re Carlo Felice e la sua consorte Maria Cristina di Borbone appaiono nel racconto per guidare gli appassionati del genere, e non solo, alla scoperta di un patrimonio artistico inestimabile sullo sfondo di avvincenti avvenimenti storici. Età di lettura: da 8 anni." -
Sottotraccia. Percorsi tra antropologia e contemporaneità
A dispetto del fatto che nell'arena pubblica, diversamente che in altri Paesi, in Italia l'antropologia è poco presente o lo è molto meno della psicologia, della sociologia, dell'economia e persino della storia, questa prospettiva disciplinare ha molto da insegnare. La forza del suo approccio risiede, innanzitutto, negli strumenti che essa ha elaborato per potersi orientare nel mondo, nella sua capacità di ampliare il senso delle possibilità della vita, di mettere in discussione i propri assunti e di aggiornare i propri quadri teorico-metodologici alla luce di sollecitazioni, interne ed esterne, con una forte propensione interdisciplinare, nella lungimiranza con cui ha saputo riflettere sui propri strumenti e l'onestà con cui ha individuato trappole e limiti che essa stessa aveva disseminato e posto. Il volume presenta una riflessione articolata in sette capitoli dedicati a temi significativi della disciplina, tradizione/ modernità, identità/alterità, interpretazione/traduzione/scrittura, natura/cultura, diritti umani/multiculturalismo, aspetti imprescindibili della riflessione antropologica che devono essere attraversati anche quando non costituiscono l'epicentro o il cuore di riflessioni mainstream, per maturare uno sguardo antropologicamente attrezzato e per restituire all'antropologia un posto centrale per la comprensione del mondo contemporaneo, al di là di specialismi di aree di interesse o accanto a questi. -
Gli ultimi fuochi 1996-2003
"Gli ultimi fuochi"""" è il diario scritto dal regista durante le riprese degli ultimi film da lui realizzati tra il 1996 e il 2003, Nel profondo paese straniero, Nobel e Le intermittente del cuore. Si tratta del diario di un uomo che sul set cinematografico fa valere la propria competenza e autorità, mentre fuori dal set cerca di contrastare con pazienza e tenacia le lunghe ore - i lunghi giorni - di attesa e le contrarietà causate da un sistema produttivo che spesso richiede all'autore compromessi inaccettabili. Oltre a questo Diario, il libro contiene anche due interventi critici di Luciano De Giusti e Franco Prono, e la sceneggiatura inedita Animula vagula blandula il cui titolo richiama i celebri versi dell'imperatore Adriano." -
L' immaginario sociale nella tradizione della storia e della cultura europea
L'immaginario è un prodotto del tempo storico, ma è anche il luogo in cui questo tempo storico prende forma, s'impone alla nostra coscienza, nelle sue regolarità e nelle sue rotture, nello spessore della sua memoria, nella ricchezza delle sue prospettive e delle sue attese per l'avvenire. Il volume accoglie alcuni saggi nei quali gli autori, a partire da uno specifico tema (Cultura mafiosa e immaginario della donna nella società siciliana, la metafora agricola nel pensiero educativo di Freinet, il mito socio-politico di Dracula, l'immaginario e il simbolismo nel Medioevo, il Mediterraneo nell'immaginario italiano tra antico regime e contemporaneità, la morte e l'immaginario moderno, la negazione femminile al tempo delle streghe), tentano di comprendere come la tradizione storica nutra l'immaginario e come in cambio l'immaginario trasfiguri la storia affinché essa possa essere fatta propria da parte di ognuno. -
Un secolo di filosofia attraverso i congressi della S.F.I. 1906-2013
La Società filosofica italiana (SFI) è la più antica istituzione della filosofia in Italia, che ha avuto una presenza costante nella sua cultura. Essa ha attraversato i tre grandi periodi della storia istituzionale italiana dall'Unità ad oggi: liberale, fascista, democratico, riuscendo a fare dei congressi il luogo di confronto tra i diversi orientamenti. Nata nel 1906, ha tenuto fino dagli anni Cinquanta al 2013 ben trentotto congressi (circa uno ogni tre anni), dei quali in questo lavoro si fornisce una cronaca delle relazioni e dei dibattiti, sottolineando il ruolo che ha avuto il contesto culturale e politico. Inoltre, la SFI ha sollecitato la nascita di sue sezioni in molte città, che in tempi e modi diversi hanno organizzato seminari, convegni, conferenze su argomenti filosofici. Essa ha promosso la presenza della filosofia nella scuola italiana, contribuendo a rinnovarne l'insegnamento e promuovendo corsi di aggiornamento e sperimentazioni. -
La ricchezza intangibile. Economia, società e capitale umano nell'Italia contemporanea
Questa nuova edizione de ""La ricchezza intangibile. Economia, società e capitale umano nell'Italia contemporanea"""" appare a alcuni anni di distanza dalla prima per riorganizzarne i contenuti e revisionarne le argomentazioni alla luce di dati più recenti. La prima parte del volume, Che cos'è il capitale umano?, a partire da una rassegna degli studi più influenti, chiarisce origine e sviluppo della nozione di capitale umano. Risalendo dai suoi inizi, ne presenta le principali definizioni e i tentativi per una sua operalizzazione. La seconda parte, Gli italiani sono poveri di capitale umano?, intende accertare diffusione e qualità della risorsa capitale umano nel nostro paese. La terza parte, Che cosa spiega la teoria del capitale umano?, ha per oggetto la portata esplicativa della teoria del capitale umano, sorta dalle implicazioni della nozione e dalle sue possibili applicazioni. Le sua proposizioni rendono conto in maniera persuasiva dell'occupazione, della dinamica dei redditi e della crescita economica? Le spiegazioni fornite sono consistenti con i riferenti empirici osservati? Supera il confronto con teorie rivali?"" -
Le interviste impossibili: Joe Petrosino e Vito Cascio Ferro
Il volume si basa su due interviste parallele a Vito Cascio Ferro, il padrino di Cosa Nostra e a Joe Petrosino. La prima si immagina realizzata dopo subito dopo l'emissione della sentenza nel 1911 che assolse tutti gli imputati, quella di Petrosino il giorno prima del suo omicidio avvenuto il 12 marzo del 1909. Domande e risposte serrate, dove il filo conduttore rimane il mistero di un omicidio che non avrà mai una soluzione definitiva. La descrizione dei luoghi, dei personaggi e dei contenuti di domande e risposte si basa esclusivamente su fonti documentarie e sul dossier delle indagini svolte e della stampa che si occupò del caso all'epoca. -
Islam-Occidente. La notte della ragione
Il volume contiene due contributi, fra loro complementari, sul tema della odierna conflittualità tra l'Islam e l'Occidente, trattato in modo semplice e discorsivo per interessare anche un lettore che non abbia una particolare, approfondita conoscenza della materia. -
Viaggio per l'Italia
Nella sua autobiografia ""Poesia e verità"""", scritta in tarda età, Goethe ricorda le litografie di Piranesi che il padre aveva portato da Roma e che costituirono le sue prime, indelebili impressioni italiane. Il padre, Johann Caspar, aveva intrapreso il suo Grand Tour, restando per sempre sentimentalmente legato all'Italia. Il ricordo era così vivo che, tornato a Francoforte, sposatosi con Elisabeth Textor, la figlia del Borgomastro, volle raccogliere i suoi ricordi, scrivendo anche lui, come tanti suoi contemporanei, il suo """"Viaggio per l'Italia"""", solo che lo volle scrivere in italiano e prese perfino lezioni da un ex frate pugliese, con cui compose un'opera ragguardevole, in un italiano antiquato certo e talvolta improbabile, percorso dall'entusiasmo e qualche volta dalla critica per l'Italia. Il voluminoso manoscritto, ben noto al figlio, fu pubblicato per la prima volta in Italia e poi Albert Meier ne propose alcuni anni fa l'edizione tedesca, mentre ora lui e Heide Hollmer ne hanno tratto un'agevole antologia, modernizzando la grafia e rispettando fedelmente il testo. Il libro costituisce una preziosa testimonianza del Grand Tour intrapreso non più da un nobile, bensì da un colto borghese (Caspar Goethe era un valente giurista e raffinato erudito) e spiega meglio la passione del figlio per l'Italia, la sua cultura, la sua arte e la sua natura."" -
Malta e Cavalieri Ospedalieri nella storia del Mediterraneo
Il discorrere sulle vicende di Malta — già dal tempo anteriore al dominio instauratovi da Roma - e la cronografia storica dei Cavalieri Ospedalieri -che vi giunsero al definitivo tramonto delle Crociate — sono collocate nel contesto, allargato alla stessa Europa, in cui accaddero le conquiste longitudinali da parte delle popolazioni nord-europee e arabe, e poi quelle latitudinali dell'impero ottomano. L'arcipelago diverrà quindi un topos partecipe e un osservatorio privilegiato dal centro del Mediterraneo della protratta resistenza dell'impero bizantino e del contenimento della Spagna, del tentativo di penetrazione in quel mare della Russia e dell'impresa progettata dalla Francia verso l'India, in antagonismo coloniale con l'Inghilterra. Punteggiato da richiami bibliografici e stilisticamente intenso, il trailer degli accadimenti non è evenemenziale, poiché raccoglie l'eziologia, né trascura gli effetti socio-politici, stimolando riflessioni su popoli e Stati, sui contorni figurali di personaggi nelle dinamiche storiche. -
I tre Goethe in viaggio per l'Italia
Sogno o reminiscenza, l'Italia è la meta lontana di un viaggio che sul filo della nostalgia e della memoria si dipana lungo un secolo nella vita di tre generazioni di un'illustre famiglia tedesca: i Goethe. Johann Caspar Goethe, padre di Johann Wolfgang visita la penisola nel 1740 e annota inesauribili impressioni sulla classicità, sull'arte, sulla natura e sul popolo italiani. Tra il 1786 e il 1788 Johann Wolfgang von Goethe percorre tutta l'Italia fino alla scoperta della civiltà ellenica nell'estremo sud europeo, la Sicilia. Suo figlio, August von Goethe, riprende nel 1830 il cammino per rinascere come i suoi avi nella felicità italiana, ma il suo tour termina tragicamente a Roma, dove è sepolto nel cimitero acattolico degli stranieri alla Piramide Cestia, un luogo che suo padre durante il suo viaggio italiano aveva profeticamente dipinto due volte. Il libro ripercorre attraverso una scelta di passi - in parte inediti - le tappe comuni dell'esperienza affascinante e straniante del sud e in un'indagine comparativa ne restituisce visioni e suggestioni in unisono e in contrappunto. -
L' eredità di Caravaggio. Nuove ipotesi sull'arrivo a Roma
Questo saggio, attraverso la testimonianza di documenti di archiviò coevi agli anni milanesi di Caravaggio, mette in luce quello che fu l'effettivo valore economico dell'eredità del giovane Merisi al termine del XVI secolo, ponendo qualche dubbio sulle affermazioni del biografo di Caravaggio Giulio Mancini quando lo ricorda ventenne e povero a Roma a casa di Pandolfo Pucci. Il saggio, addentrandosi in particolari vicende desunte dalle carte d'archivio, offre nuovi e interessanti spunti per sostenere l'ipotesi dell'arrivo del pittore lombardo a Roma dopo le date del 1592-1593, considerate attendibili per buona parte della critica tradizionale. Lo studio, sempre con l'ausilio di testimonianze documentarie, tenta di chiarire meglio quali furono i reali rapporti di Caravaggio con lo zio sacerdote Ludovico, che non fu mai tutore dei nipoti contrariamente a quanto sinora sostenuto. Il breve saggio rileva inoltre per la prima volta i reali interessi sottesi alle vendite ereditarie che videro coinvolti lo zio sacerdote e i fratelli Merisi. La ricerca documentaria si sforza infine di chiarire le vicende della gestione della giustizia nel ducato milanese nel periodo in cui il Merisi visse in Lombardia, alla luce delle affermazioni di Gaspare Celio quando parla nella sua biografia di un Caravaggio omicida a Milano. -
«Il crimen maiestatis». Dalle origini al principato augusteo
Nella Roma repubblicana, mentre cresceva sempre più di tono la tensione politica, i partiti non trascurarono nessuna occasione pur di allargare la base elettorale e i consensi popolari. Essi, in lotta fra di loro, gli optimates e i populares, utilizzarono qualsiasi mezzo per rafforzare il potere politico e per accentrare nelle loro mani il controllo dello Stato. Fu una lotta così spietata da non escludere che si potesse giungere alla creazione di nuove leggi per mettere sotto accusa l'avversario politico, fino a sbarazzarsene con una parvenza di legalità: nacque così il crimen maiestatis (che ha il suo antecedente storico nella perduellio) che venne utilizzato in modo da incriminare quanti potessero costituire dei potenziali o reali ostacoli alla scalata verso il potere. Si utilizzarono altresì figure criminose eterogenee e dai contorni poco chiari e sfuggenti, facendo rientrare così nella fattispecie in questione la sedizione, l'alto tradimento e, più in generale, ogni comportamento più o meno lecito che potesse essere interpretato come una lesione alla grandezza del Popolo romano. L'esame di queste nuove leggi consente di rendere ancora più chiare le dinamiche stringenti della lotta civile, anche in tempi successivi, quando, con l'avvento del Principato, perfino Ottaviano, proponendo una nuova legge di maiestas, non disdegnò di eliminare gli scomodi avversari politici e, tra questi gli uccisori di Giulio Cesare, durante gli anni difficili della guerra sociale. -
Il portale della TV, la TV dei portali. Atti del Convegno (Firenze, 8 marzo 2013)
Il volume accoglie gli atti del Convegno Il portale della TV, la TV dei portali, tenutosi a Firenze presso l'Accademia della Crusca (8 marzo 2013), dove studiosi di varie università (Catania, Genova, Firenze, Milano e Viterbo) hanno esposto i principali risultati di una ricerca pluriennale sull'italiano televisivo. La ricerca si è incentrata sugli elementi di continuità e discontinuità tra la paleotelevisione (1954-1975) - la cui finalità era soprattutto educare e istruire i telespettatori - e la neotelevisione, che con l'avvento delle Tv private, privilegia invece la spettacolarizzazione anche dei programmi culturali e informativi, allo scopo di coinvolgere il maggior numero di utenti, cercando di divertirli e intrattenerli. I generi studiati vanno dalla fiction al varietà, dalla TV per ragazzi al telequiz, dal rotocalco alla divulgazione economica e all'informazione dei telegiornali. L'analisi di alcuni dei programmi storici della TV delle origini (Studio Uno, La freccia nera, Giocagiò, Lascia o raddoppia, Telematch, telegiornali), oltre alla componente strettamente linguistica, ha come oggetto gli aspetti semiotici e pragmatici, le modalità di rappresentazione, gli elementi della narrazione e del contesto fisico e spazio-temporale, le modalità di interazione tra codice verbale e codice iconico. Al lettore viene così offerto uno strumento per comprendere le dinamiche, non soltanto linguistiche, di un medium che per la sua diffusione ""alluvionale"""" ha esercitato e continua a esercitare una influenza senza pari sulla vita, le idee, i gusti e i costumi degli italiani."" -
Vincenzo La Via e il nichilismo
Questo saggio si propone di rinnovare l'interesse intorno al pensiero di Vincenzo La Via che, caduto immeritatamente nell'oblio, non ha perso la sua inossidabile vitalità, anzi si rivela, ancora di più, momento imprescindibile di confronto, oggi che la filosofia ha posto al centro della riflessione il tema del fondamento, ora per negarlo totalmente, come in tutte le concezioni dichiaratamente o larvatamente nichilistiche, ora per recuperarlo oltre ogni improponibile idealismo o riproposizioni ingenuamente realistiche. Assodato che la scienza, nonostante gli innegabili contributi all'ampliamento della conoscenza, non potrà mai dirci alcunché sull'""origine"""", il problema del fondamento rimane sotto il dominio esclusivo della filosofia che, per sua natura, non è nient'altro che ricerca metafisica."" -
Domande e metodi. L'approccio filosofico alla politica
Questo libro si occupa di un problema centrale nella filosofia politica: il rapporto tra domanda e metodo. Se impostare domande è lo scopo centrale della filosofia, come impostare le domande è una questione di metodo filosofico. Il volume si occupa pertanto di alcune questioni metodologicamente salienti nella filosofia politica moderna e contemporanea. In primo luogo, si esplora la domanda di ricerca quale aspetto centrale di ogni campo del sapere e in particolar modo della filosofia, quale arte del domandare per eccellenza, rintracciando l'orientamento dell'interrogare in filosofia politica e, mettendo in pratica un esercizio meditativo, concentrandosi sulla domanda di ricerca nelle teorie della giustizia. In secondo luogo, viene preso in considerazione il problema dell'ordine politico tra normativismo e realismo metodologico, con particolare attenzione allo statuto metodologico delle discipline che si occupano di politica, prendendo le mosse dalla distinzione tra filosofia politica e scienza politica. In terzo luogo, si esaminano i tratti costitutivi e i principi fondativi filosofici della 'partecipazione politica' del cittadino, a partire innanzitutto da un sintetico ripercorrimento storico dei tòpoi filosofici di quella corrente di pensiero denominata 'filosofia pratica'. In quarto luogo, vengono trattate le caratteristiche del metodo adottato da Ugo Grozio nel ""De Jure belli cupacis"""", con l'intento di distinguervi in particolare le componenti tradizionali da quelle innovative, nella consapevolezza dei profondi mutamenti culturali e giuridici (si pensi alla fondazione del diritto internazionale moderno) caratterizzanti l'epoca di transizione in cui visse il filosofo olandese. In quinto luogo, si pone in luce adeguata un problema ampiamente sviluppato in filosofia della scienza - quello dell'induzione - con le difficoltà che il dibattito in filosofia politica incontra nel trattare le diverse questioni collegate al tema del relativismo.""